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Storia di un Referendum



Un Grazie di Cuore all'Amico Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio.
Senza il loro providenziale supporto, questa Rassegna Stampa non esisterebbe.
MepRadio, la radio ufficiale di Leonessa.

La Redazione di www.leonessa.org





11/12/2022












11/12/2022






11/12/2022

Consiglio Comunale 30/11/2022












14/10/2022










14/10/2022

32a Edizione della Sagra della Patata: le dichiarazioni del Sindaco










14/10/2022

Consiglio Comunale del 14/10/2022









08/10/2022


 











07/10/2022

 









29/09/2022

 

 


07/10/2022

Su gentile concessione de "Il Tempo" 07/10/2022





28/09/2022

 

Elezioni, Trancassini: “Reatino da valorizzare”.

 Pronto un posto nella squadra di governo

Il giorno dopo il trionfo elettorale è già tempo di mettersi al lavoro. Anzi, per Paolo Trancassini, l’unico parlamentare reatino che tornerà a Montecitorio dei quattro della passata legislatura, c’è da continuare il lavoro iniziato e che l’elettorato, stando alle quasi 110 mila preferenze ottenute, oltre il 50% dei voti, ha dimostrato di aver apprezzato.  Il frutto di una campagna elettorale, quella portata avanti in queste settimane “passando più tempo tra la gente e meno mediatica” ha sottolineato l’ex sindaco di Leonessa ormai pronto al salto di qualità anche se lui si rimette “alla volontà del partito”, saranno loro eventualmente “a decidere il suo futuro e, molto probabilmente, una poltrona da sottosegretario nel nuovo governo di centrodestra a trazione di Fratellli d’Italia, che si appresta a nascere. Trancassini non nasconde di ambire a qualcosa di più del “semplice” ruolo di parlamentare come fatto fino ad oggi in virtù “dell’esperienza acquisita in questi anni”. Insomma, se sono rose fioriranno ma una cosa è certa “non mancherà l’impegno per il Reatino che sarà maggiore e incisivo” visto che sarà l’unico rappresentante del territorio “che merita di essere sostenuto e valorizzato”

Trancassini, da coordinatore regionale del partito della Meloni non nasconde la soddisfazione per una vittoria “andata ben oltre ogni più rosea aspettativa” che ha ribadito la crescita esponenziale avuta da FdI nel Lazio “frutto di un lavoro meticoloso e della preziosa opera dei militanti e degli amministratori locali”.  “La rielezione di Paolo Trancassini, con 109.627 voti pari al 50,99%, testimonia il grande lavoro di rappresentanza delle comunità locali compiuto in questi anni, anche dai banchi dell’opposizione, e del radicamento del centrodestra e di Fratelli d’Italia tra la gente - fanno sapere dal partito di Giorgia Meloni di Rieti -.

Peraltro, nel collegio uninominale al Senato del quale fa parte il territorio della provincia di Rieti, Fratelli d’Italia registra la più alta percentuale d’Italia con il 36,5%. Tra i numeri straordinari di questa tornata elettorale emerge anche il risultato di Fratelli d’Italia a Rieti città che, nel collegio, si attesta intorno al 35%, trainando il risultato della coalizione di centrodestra che consegue il 50% dei voti, a riprova dell’apprezzamento rivolto alla classe dirigente locale, capace di conseguire un risultato ancora più largo della media del centrodestra a livello nazionale, al 43,8% alla Camera e al 44,1% al Senato”. Per Fratelli d’Italia “l’elettorato ha premiato la proposta politica più solida, più legata alle necessità della popolazione ed, evidentemente, quella ritenuta più credibile per risollevare le sorti del Paese Reatino. Un grandissimo augurio al presidente Giorgia Meloni, da sempre vicina alla città e alla provincia, che ci auguriamo vivamente possa diventare il primo Presidente del Consiglio donna del nostro Paese” concludono da Fdi Rieti.

(Su gentile concessione www.corrieredirieti.it)

 

 

 





22/07/2022

Ringraziamo il nostro "inviato speciale" Emilio Tavani per la concessione del post pubblicato il 20 luglio 2022...
Scandalosa la poca attenzione delle istituzioni nei confronti di un asse viario così importante per il nostro territorio...
E un'altra estate e' passata...









21/07/2022

Articolo di Fabrizio Roncone. Su gentile concessione de "Il Corriere della Sera"

Urla, tradimenti e Xanax: la corrida folle dell’Aula. E Casalino salta euforico

Le facce terree dei dem, l’istinto di Renzi («Si mette male»). E Salvini si stappa una Coca. Cronaca del grande tonfo.

Rocco, calmati.
«E-le-zio-ni! E-le-zio-ni!».
Rocco, dai, non fare così.

«Ma sono troppo felice! Troppo!» (Rocco Casalino saltella, stringe i pugni, eccitazione efferata: già si immagina finalmente candidato qui al Senato, un bell’accredito sicuro sul conto corrente, l’auto blu. Giuseppe Conte, immobile, osserva il suo spin doctor: l’avvocato di Volturara Appula suda freddo, ha il viso tirato e bianco come la pochette. Sta pensando: questo festeggia, però io intanto ho fatto un casino, ho acceso la miccia della crisi e — adesso — non solo mi sono giocato la reputazione ma, forse, pure la guida del Movimento. Il testimone oculare di questa scena esce dalla stanza dicendo: «Vi lascio soli, che è meglio»).

Mario Draghi aveva chiesto che la fiducia fosse votata solo sulla risoluzione firmata da Pier Ferdinando Casini. Due righe. Definitive. «Il Senato, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio, le approva». Ma Lega e Forza Italia dicono di no. Avrebbero voluto un Draghi Bis: nuovo programma, nuovi ministri, un’altra storia. I 5 Stelle si astengono.

Dov’è Matteo Salvini?

Eccolo laggiù. Sta entrando alla buvette, chiude una telefonata, ripone il cellulare in tasca. Cronisti intorno. Domande.

Perché in aula lei oggi non ha mai preso la parola? Silenzio.

Si vergogna a metterci la faccia sulla fine di questo governo? Silenzio.

È il suo nuovo Papeete? Silenzio (però s’aggiusta la cravatta e poi stappa una lattina di Coca-Cola: al Papeete Beach era a torso nudo, sudato e barcollante, e vuotava un mojito dietro l’altro).

Accanto a Salvini c’è uno dei suoi più cari amici: Claudio Duringon (quello che giusto un anno fa propose di dedicare un parco pubblico di Latina ad Arnaldo Mussolini, fratello minore del Duce; sorvolando sul dettaglio che il parco era già intitolato a Falcone e Borsellino). Duringon cerca di buttarla in allegria. Mostra al capo la foto del figlio: «Mi somiglia, eh?». Nessuno ride. La Lega è scossa. Salvini, pochi minuti fa, ha cercato di dire qualcosa a Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lega, che lo ha — letteralmente, brutalmente — ignorato. Giorgetti aveva abbracciato Draghi alla fine del suo discorso. Un gesto di affetto, una plastica dimostrazione di intesa. Da quel momento, numerose telefonate tra Giorgetti e i governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, che chiedevano rassicurazioni. «Matteo che intenzioni ha?». Ma Matteo era con Giorgia Meloni seduto davanti a Silvio Berlusconi, nella sua villa sull’Appia Antica. «Non strapperemo mica?», chiedeva Zaia. E invece qui s’è strappato tutto, tutto è venuto giù. Adesso arriva la notizia che Mariastella Gelmini lascia Forza Italia. Parole come pietre: «Il Cavaliere ha tradito gli italiani e ha passato lo scettro a Salvini».

Sugli appunti resta una scena.

In aula.

Una fiammata improvvisa.

Con lei, l’ormai ex ministra Gelmini, che mette su uno sguardo livido e punta l’indice verso la collega Licia Ronzulli. «Sei contenta, ora che hai mandato a casa il governo?». Ronzulli (dietro un paio di occhiali da sole): «Vai a piangere da un’altra parte… e prenditi uno Xanax!».

Poco prima, dichiarazioni sparse. Emma Bonino: «Presidente Draghi, lei ha il dovere di restare». Poi la grillina Barbara Lezzi (ex impiegata in un’azienda di pezzi di ricambio per orologiai, ministro per il Mezzogiorno nel governo gialloverde): «Lei, presidente Draghi…», ma vabbé, niente di interessante. Quindi il capogruppo leghista Massimiliano Romeo: «Qui deve nascere un nuovo governo, con una nuova maggioranza».

Draghi si alza e se ne va.

Matteo Renzi, di puro istinto: «Si mette male». Luigi Zanda (Pd) di pura autorevolezza: «Draghi, nel suo discorso, è stato netto. Ha chiesto di essere messo nelle condizioni di lavorare per il Paese. Ma se a questa richiesta, si replica dettandogli condizioni, proponendogli di allestire un nuovo esecutivo, beh, significa che si vuole andare diritti verso il baratro». Certi, con spensieratezza. Quella del grillino Danilo Toninelli è leggendaria. Da ministro per le Infrastrutture andò a Porta a Porta per poi sganasciarsi di risate davanti al plastico del ponte Morandi, le cui macerie, a Genova, erano ancora fumanti. «Eh eh… certo che cade il governo. Perché, non l’avete ancora capito?».

Sospensione dei lavori. Passa il sottosegretario Bruno Tabacci, l’aria curiale, le parole come fil di ferro. «Sa qual è la notizia? Che Salvini se ne stava nascosto dietro a Conte. E invece eccolo qui, chi è Salvini». Prima sensazione: quelli del Pd, Franceschini, Orlando, Amendola, tutti muro muro, mogi, rassegnati, hanno capito che il centrodestra è tipo maionese impazzita. Seconda sensazione: quelli di FI paiono un po’ a rimorchio dei leghisti.

Circoletti, chiacchiere, teoremi. «Nel suo intervento, Draghi ha picchiato duro anche sulla Lega pensando: se mi riconfermano, sarò più forte; se mi sfiduciano, esco a testa alta». E il Pnrr? E l’inflazione? E la crisi energetica? Ripassa Renzi: «Ragazzi, si va al voto». Salvini e Berlusconi hanno deciso: questo governo deve morire. Lega e FI escono dall’aula. I 5 Stelle non votano. Carlo Calenda su Twitter: «Sarà un caso, ma il governo più serio e atlantista della storia viene mandato a casa da tutti coloro che hanno sostenuto posizioni filoputiniane» (allega foto di Conte e Berlusconi con Putin, più Salvini con la famosa, tragica maglietta).

Ma quello laggiù non è Rocco?

Ma che fa? Ancora?

Rocco Casalino precisa: « La ricostruzione di Fabrizio Roncone pubblicata questa mattina sul ‘Corriere della Sera’ in merito a mie affermazioni e comportamenti nella giornata di ieri è totalmente slegata dalla realtà. Roncone è ormai un habitué del giornalismo ‘fantasy’ e non è la prima volta che inventa totalmente notizie e situazioni. Lo sfido a portare testimoni di quanto racconta oggi rispetto a scene e situazioni mai esistite».


«Confermo ogni parola del mio articolo. Naturalmente, capisco il dramma politico e umano di Rocco Casalino. Il disorientamento e, forse, non essendo scontata una sua candidatura nel M5S, il timore di doversi cercare presto un altro posto di lavoro». (fa.ro).

 












11/07/2022











09/06/2022
Anche per quest'anno non siamo degni della Tessera di Socio Ordinario della Pro Loco di Leonessa.
Nessuna motivazione.
Almeno ci è stata evitata quella, pietosa, dello scorso anno ("già facente parte di un altro direttivo").

Grazie e al prossimo Anno !!!

Gianni Bolletta
www.leonessa.org





09/06/2022

TSM2: La sentenza del TAR del Lazio dice NO al ricorso degli ambientalisti.
Dopo tanta attesa è stata pubblicata la sentenza con cui si è pronunciato il TAR del Lazio, dopo il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste, per chiedere lo stop del progetto TSM2, nonostante la Regione Lazio avesse dato esito positivo al VIA e VINCA.
La Regione aveva, sotto invito del Ministero della Transizione Ecologica, sospeso in autotutela l’iter procedurale, in attesa del giudizio del Tribunale Amministrativo del Lazio.
Dopo questa sentenza, tutti coloro che sostenevano il progetto di rilancio e sviluppo del Terminillo, possono forse vedere un raggio di luce in fondo al tunnel, nella speranza che le amministrazioni siano rapide nel concludere l’iter degli appalti, per mettere in piedi in breve tempo, la parte esecutiva.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO




Tar respinge ricorso contro Tsm2, Calisse e Ramacogi: "Vittoria per il territorio reatino e per l'economia, ora via ai progetti esecutivi"

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso proposto dalle associazioni WWF, Lipu, CAI, Salviamo l’Orso, Associazione per la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano, Mountain Wilderness e Italia Nostra finalizzato all’annullamento della Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto di rilancio del Terminillo, comunemente conosciuto come Tsm2. Soddisfazione da parte del presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse, e del consigliere con delega all’ambiente, sport e Terminillo, Maurizio Ramacogi. “Un progetto in cui abbiamo creduto tantissimo fin dal primo momento – ha detto il presidente Calisse -perché è importante per il Reatino, per rilanciare e far ripartire il nostro territorio, è per questo che quella che è arrivata oggi dal Tar del Lazio è una splendida notizia. Ora quello che dobbiamo fare è andare avanti, velocemente, con i progetti esecutivi e continuare a lavorare a testa bassa come abbiamo sempre fatto”. “Il diniego del Tar - gli fa eco il consigliere Ramacogi - è una notizia che tutti auspicavamo, è una vittoria per l’economia e per l’associazionismo del Reatino. Siamo pronti a rilanciare la nostra montagna, siamo pronti a far ripartire il Terminillo. Il Tar ha premiamo il grande lavoro fatto dalla Provincia e dai Comuni interessati dal progetto. È una grande notizia!”.

COMUNICATO STAMPA 

Di seguito una dichiarazione del presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, sulla decisione del TAR del Lazio in merito al progetto Terminillo Stazione Montana. 

“Il TAR del Lazio riconosce la bontà del lavoro svolto dalla Regione Lazio in merito alla valutazione di impatto ambientale per il progetto di rilancio del Terminillo.

Sono molto soddisfatto della decisione, nel merito, del Tribunale amministrativo che dimostra come la Regione nell’iter di approvazione di questo importante progetto sia riuscita a tenere insieme e a dare soddisfazione a tutte le sensibilità, coniugando le necessità di uno sviluppo infrastrutturale con la sacrosanta tutela del ricchissimo patrimonio ambientale e naturalistico della nostra montagna.

La strada per far tornare il Terminillo ad essere la stazione di turismo montano di riferimento del centro-sud d’Italia è tracciata: dobbiamo continuare a percorrerla con grande convinzione e con spirito di collaborazione”.

  

Roma, 3 giugno 2022

COMUNICATO STAMPA

La bocciatura da parte del Tar del Lazio del ricorso delle associazioni ambientaliste contro il progetto del TSM2  dimostra la bontà del lavoro svolto in questi mesi da parte della Regione Lazio.

La grande attenzione e scrupolosità che gli uffici regionali hanno messo nella Valutazione di Impatto ambientale del progetto di rilancio del comprensorio montano reatino hanno oggi avuto il giusto riconoscimento da parte del tribunale amministrativo.

Ringraziamo chi in questi mesi ha accompagnato questo complicato iter amministrativo, in primis il consigliere regionale Fabio Refrigeri e l’assessore Claudio Di Berardino.

Ci auguriamo che questo passaggio possa finalmente far procedere in maniera spedita un progetto in grado di dare alla nostra montagna la prospettiva di sviluppo che merita: una crescita infrastrutturale che tenga in considerazione e valorizzi l’immenso patrimonio ambientale che la caratterizzi.

Per rilanciare la nostra montagna è necessaria una grande presa di coscienza e di responsabilità da parte di tutti e sarebbe ancora più utile  mettere da parte appartenenze politiche, visioni particolaristiche e la propaganda politica. Ci rendiamo conto che chiediamo troppo a una destra che a Rieti, con Sinibaldi e Calisse in prima fila, purtroppo non riesce proprio a riconoscere la bontà del lavoro altrui e cerca in ogni modo di accaparrarsi meriti che non ha. Ma se vogliamo far rinascere il Terminillo è necessaria la collaborazione di tutti.

 Rieti, 3 giugno 2022

IL PARTITO DEMOCRATICO

CITTÀ DI RIETI

NON SARA' UNA DISCUTIBILE SENTENZA DEL TAR

CHE RENDERA' UTILE IL PROGETTO TSM PER LA SOCIETA' REATINA

Con una sentenza frutto di interpretazioni molto azzardate, e che glissa sulla maggior parte dei rilievi fondamentali proposti dai ricorrenti, il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso proposto da sei associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale (CAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Salviamolorso, WWF Italia) nonostante le loro motivazioni fossero solide ed ancorate alla tutela dell’interesse pubblico.

La sentenza è peraltro in palese contrasto con quanto rilevato dal Ministero per la Transizione Ecologica in merito alla incompatibilità del Progetto TSM con la normativa europea di tutela della Rete Natura 2000

Non è certo una bella notizia, ma non sarà neppure il viatico definitivo di un progetto che va contro l’ambiente ed il paesaggio del Terminillo, incapace di interpretarne le potenzialità ma purtroppo suscettibile di ipotecarne il futuro andando contro quello sviluppo sostenibile che le amministrazioni  regionale e locali continuano a non mettere al centro della propria azione.

Il ricorso era fondato su aspetti rilevanti quali il devastante impatto ambientale su ambienti protetti a livello comunitario e la violazione delle norme di pianificazione paesaggistica ed urbanistica che ne tutelano  la integrità; ma, come sosteniamo da quando il Progetto TSM ha visto la luce, la sua insostenibilità è anche economica, e non vi sarà nessuna sentenza del TAR che potrà aggirare questo ostacolo.

Ai rilievi sul fallimentare bilancio economico del TSM e sulla fragilità – per non dire inconsistenza – della sua  capacità di produrre sviluppo di alcun tipo, la Regione Lazio non ha mai dato risposte e continua a non darne; questa rinuncia della amministrazione pubblica a valutare la efficacia dei progetti che finanzia si sta purtroppo riproponendo anche nella attuazione del PNRR, che ospita progetti - non certo tutti, ma molti – che rischiano di tradursi in un inutile spreco di risorse pubbliche e che affosseranno lo sviluppo piuttosto che promuoverlo.

Rimaniamo convinti che il Terminillo meriti ben altro, ed i segnali in tal senso sono chiarissimi; lo sci invernale è agonizzante da decenni – e non certo per l’azione degli ambientalisti, come si vorrebbe far credere - mentre il cambiamento climatico rende e renderà sempre più anacronistico il suo rafforzamento a quote basse quali quelle del Terminillo; di converso, le migliaia di persone che hanno frequentato il Terminillo durante la pandemia (e che continuano a farlo) sono testimoni della attrattività delle forme di fruizione basate sulla Natura, sul trekking multistagionale, su una pluralità di pratiche sportive e ricreative, sulla ospitalità diffusa e sulla qualità delle  produzioni locali, tutti aspetti che il TSM ignora puntando esclusivamente a realizzazioni infrastrutturali che aggiungeranno relitti a quelli già presenti sul Terminillo.

Questa sentenza del TAR non metterà quindi la parola fine ad una visione diversa del futuro del Terminillo, visione interprete di uno sviluppo sostenibile e che – in nome delle generazioni future - vedrà ulteriormente incrementare il nostro consapevole impegno nel concretizzarla.

 

7.6.2022

Le associazioni: Mountain Wilderness Italia, Club Alpino Italiano Sez. Leonessa, Italia Nostra - Sabina e Reatino, Salviamo il Paesaggio - Lazio  e Rieti, FederTrek – Escursionismo  Ambiente, Salviamo l’Orso,  Inachis Sez. Gabriele Casciani Rieti, Postribù, WWF Lazio, Balia dal Collare

 





09/06/2022



 





09/04/2022

COMUNICATO STAMPA

Il T.A.R. del Lazio rinvia la decisione sul ricorso presentato per bloccare il T.S.M.2. “Dopo 12 anni ancora tutto fermo e con l’estate alle porte, un momento fondamentale per gettare le basi della prossima stagione invernale che a questo punto rischia di essere l’ennesimo improduttivo periodo di attesa. Siamo certi che il serrato lavoro di rimodulazione del progetto svolto in questi anni dai tecnici, dai Comuni e dalla Provincia di Rieti sia inattaccabile, è stata posta la massima attenzione a rispettare ogni singola prescrizione, ma questo è il momento di fare, fare bene, fare presto. Nel silenzio delle forze politiche che hanno strizzato l’occhio a chi di questi ricorsi è artefice, le risorse stanziate restano bloccate, le opere progettate non si realizzano, le attività economiche continuano a soffrire vedendosi tarpate le ali ed il Terminillo realmente inclusivo che noi vogliamo come volano di sviluppo del turismo dell’intera provincia resta ostaggio dell’egocentrismo di pochi che si sentono unici legittimi proprietari di un bene che è invece di tutti”.

Rieti, 13 Aprile 2022





09/04/2022

Anche per quest'anno non siamo degni della Tessera di Socio Ordinario della Pro Loco di Leonessa.
Nessuna motivazione.
Almeno ci è stata evitata quella, pietosa, dello scorso anno ("già facente parte di un altro direttivo").

Grazie e al prossimo Anno !!!

Gianni Bolletta
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09/04/2022

Storie...Reali!!!








16/03/2022



"Noi ora siamo la storia e dobbiamo essere ricordati dai nostri figli come coloro che hanno saputo conservare e coltivare “le memorie” del passato per trasmetterle alle generazioni future"
(Mauro Zelli)


(Foto: Mario Setter)

Un grazie di Cuore all'Amico Massimo Spadoni e a tutta la Redazione di MepRadio.it.
MepRadio, la Radio Ufficiale di Leonessa.
La Redazione di www.leonessa.org

A Barbara Tarani la borsa di studio 2022 dell’Associazione Storica Sabina

Si è riunita la commissione dell’Associazione Storica della Sabina  per l’esame delle proposte di ricerca relative all’assegnazione di due borse di studio volute dalla famiglia Leoni e intestate alla memoria di Ester Leoni Cantaro. Esaminati i progetti pervenuti la commissione all’unanimità ha ritenuto di assegnare per il 2022 soltanto una borsa di studio delle due previste, non ritenendo le altre, pur interessanti,  proposte  in linea con lo spirito dell’iniziativa indirizzata a sostenere progetti di ricerca storica di giovani sotto  i 35 anni, da realizzarsi soprattutto con fonti di prima mano, e indirizzati a fornire contenuti  di conoscenza inediti,  e di supporto per ulteriori successive indagini.
Il premio è stato convintamente assegnato alla dott.ssa Barbara Tarani che ha proposto un progetto di ricerca e catalogazione  relativo alla carte che il dott. Mauro Zelli, storico ricercatore leonessano, ha donato per volontà testamentaria all’Archivio di Stato di Rieti.
Si tratta di un fondo prezioso, costituito dai documenti che il dott. Mauro Zelli ha reperito durante la sua vita indagando soprattutto negli archivi napoletani riguardo alla storia di Leonessa e delle sue ville, e più in generale del territorio dell’attuale provincia di Rieti un tempo appartenuto al Regno di Napoli.
Lo studio della dott.ssa Tarani verrà pubblicato nel prossimo Annale dell’Associazione Storica per la Sabina che sarà presentato nel prossimo mese di dicembre quando si svolgerà anche la consegna della borsa di studio.

Il presidente dell’Associazione Storica della Sabina

Roberto Lorenzetti










 






14/03/2022










08/03/2022

La ricetta per il Primo Cittadino perfetto...
Ma al nostro Sindaco cosa manca ?
E per trovare un Sindaco perfetto, bisogna veramente arrivare fino in capo al mondo ?
O basterebbero le vicinanze della Ripa?
E' cominciata la campagna elettorale per le Comunali 2024 ?

La Redazione di www.leonessa.org







07/03/2022





07/03/2022

 

 

 

 

 

 

 





27/02/2022





22/02/2022

 




22/02/2022



 






21/02/2022









17/02/2022

"Il Messaggero"  ed. Rieti






07/02/2022








04/02/2022







 





28/01/2022










28/01/2022




 






28/01/2022

Articoli di Giacomo Cavoli  (Su GentileConcessione de "Il Messaggero")





 





28/01/2022










27/01/2022

 



L’On. Gabriele Lorenzoni del Movimento Cinque Stelle oggi anziché ricordare gli orrori della Shoah preferisce farne una strumentalizzazione e questo è inaccettabile. Peraltro dovrebbe ricordarsi di essere in maggioranza di Governo e anziché sporcare la Giornata della Memoria magari la prossima volta che si discute e si vota un provvedimento relativo al Green Pass sia presente anziché coprirsi dietro un'assenza per non votare contrariamente alle decisioni di partito, come nelle due ultime occasioni in cui avrebbe potuto scegliere la coerenza: ( Conversione decreto green pass in ambito lavorativo - Progetto di legge n.3363 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening (Approvato dal Senato) (DDL 3363)* ; Conversione decreto green pass e proroga stato di emergenza - Ddl 3223-A ** ). Rincresce notare che è così restio alle critiche al punto di limitare i commenti ai suoi "discutibili" post sui social, della serie “il confronto in rete è bello solo quando lo decido io”!!
* Conversione decreto green pass in ambito lavorativo;
** Conversione decreto green pass e proroga stato di emergenza.

On.Paolo Trancassini (FdI)







27/01/2022
La neve è presente in abbondanza sulle piste ma non è stata ancora annunciato l'avvio della stagione sciistica. E' polemica

LEONESSA – Si accende la polemica sulla gestione degli impianti e sulla mancata apertura delle piste per la stagione invernale in corso: lo scorso 23 gennaio a seguito della partenza della seggiovia e delle dichiarazioni dell’attuale amministazione comunale di Leonessa è stato effettuato un reportage fotografico sul comprensorio sciistico. Il penultimo weekend del mese infatti è stato annunciato l’avvio della seggiovia, ma non l’apertura delle piste da sci che risultano ancora non battute...
 

www.neveappennino.it

 




27/01/2022

Mentre a Palazzo del Quirinale si fanno le prove per la cerimonia di insediamento del nuovo Presidente, a Montecitorio proseguono le grandi manovre per eleggere il successore di Sergio Mattarella. Chiamati al voto ed in pieno fermento anche i quattro deputati reatini, che rispondono chi via messaggio, chi attraverso telefonate smozzicate a voce bassa dai corridoi. Al di là di ogni rispettivo schieramento politico, Alessandro Fusacchia, Gabriele Lorenzoni, Fabio Melilli e Paolo Trancassini - in rigoroso ordine alfabetico - sono tutti ben consapevoli di vivere un emozionante momento storico. 

I commenti. «Votare per il presidente della Repubblica è un privilegio e una responsabilità. Ho avuto la fortuna, in un tempo breve, di votare per tre presidenti e partecipare alle fasi di costruzione delle candidature ed è un’esperienza sicuramente indimenticabile», fa sapere via whatsapp Fabio Melilli. 

Paolo Trancassini richiama al telefono tra una votazione e l’altra: «L’idea di scegliere per una nomina così importante è certamente impegnativa ed emozionante, la cosa che mi colpisce di più è però un’altra». L’onorevole Trancassini spiega di essere stupito soprattutto dall’enorme consapevolezza dei cittadini comuni: «Sono reduce dalla campagna elettorale per il sindaco di Roma, l’attenzione della gente per le due cose non è neppure lontanamente paragonabile: in questi giorni mi fermano per strada, fanno domande, vogliono pareri e curiosità. E’ un vero peccato perdere questa passione popolare e relegare la scelta del presidente ai giochi di palazzo». 

Abito nero delle grandi occasioni per Alessandro Fusacchia, che ha spiegato via social la motivazione del suo voto per Marco Cappato, «impegnato da anni con battaglie per rendere più civile e moderno il nostro Paese, basti pensare all’eutanasia o alla cannabis legale. Mi pare però che al momento nessuno scenario riesca ad essere all’altezza dell’accoppiata formata da Mattarella al Quirinale e Draghi a Palazzo Chigi». 
Intanto, si è conclusa con la maggioranza di schede bianche anche la terza giornata di votazioni e del nuovo capo dello Stato manco l’ombra: «Pare che abbiamo tempo per fare ogni prova per bene», commenta un carabiniere della fanfara a cavallo mentre lucida la sua tromba a ridosso del torrino col Tricolore. Gli onorevoli riferiscono di regole antiCovid molto severe durante le votazioni. 

Le norme anti-covid. Si entra cinquanta alla volta e solo a duecento parlamentari è concesso di essere in aula durante lo spoglio dei voti. Si crea però un po’ di assembramento in transatlantico durante l’attesa del proprio turno, per questo restano aperte tutte le grandi finestre che danno sul giardino interno. Per la prima volta è stata però allestita nel cortile una struttura coperta e riscaldata dove si può sostare. La scheda è totalmente bianca, a parte la scritta “Elezione del Presidente della Repubblica Italiana”, il nome si scrive dunque per intero con una semplice matita e poi la scheda si inserisce nella bizzarra cesta che ricorda un po’ quelle da dove escono i cobra degli incantatori indiani. 

Agli elettori è stata raccomandata la massima prudenza in tema sanitario: ovviamente obbligatoria la mascherina Ffp2, distanziamento e sanificazione delle mani prima del voto, è vietato inoltre ricevere persone in questi giorni ed è richiesta l’immediata reperibilità. Ma gli avvisi arrivano con così poco anticipo che stare fissi a Roma è per tutti un’esigenza irrinunciabile. 

«Emozione tanta - dice Gabriele Lorenzoni - ma comunque minore a quando siamo stati eletti all’inizio della legislatura, lì era davvero tutto nuovo. Tra giornalisti, delegati e politici anche del passato c’è tanto movimento, l’aria qui è decisamente frizzante. La figura ideale che riesca a compattare tutti gli italiani che rappresenti l’unità della Nazione? Speriamo di trovarla a breve». E se in futuro fosse proprio uno dei “nostri” a diventare l’inquilino del Quirinale, chiediamo cosa farebbero ai più “anziani” di anni e di esperienza. «Ho sempre avuto uno spiccato senso del limite per poter rispondere alla domanda», dice Melilli. «Come tutte le volte che ho fatto un passo avanti nella mia vita cercherei di rimanere me stesso», dice Trancassini. 

«Ricordateve dell’amici», direbbe Corrado Guzzanti negli esilaranti panni di Francesco Rutelli. Viva l’Italia, diciamo tutti noi. E incrociamo le dita.

 

(Articolo di Sabina Vecchi - Su Gentile Concessione de "Il Messaggero")

 



26/01/2022

“La notizia secondo cui ‘i riscaldamenti nella sede della guardia medica di Leonessa sono rotti da due mesi’ è priva di fondamento.

La sede della guardia medica di Leonessa si trova infatti all’interno del Poliambulatorio del comune montano, in corso San Giuseppe, dove sono presenti, ben riscaldati, attività specialistiche, sale di attesa e CUP, frequentati ogni giorno da decine di persone: in questi mesi nessuna segnalazione di interruzione del servizio di riscaldamento è giunta all’attenzione del Comune di Leonessa e dell’Azienda Sanitaria Locale di Rieti.

La ricostruzione, a tratti enfatica del signor Lello Lanzi, non trova fondamento nella realtà dei fatti e discredita un vero e proprio presidio sanitario che rafforza la rete territoriale e la qualità dei servizi offerti”.   

Direzione Aziendale Asl Rieti 
Sindaco Comune Leonessa Gianluca Gizzi 




26/01/2022

Se Terminillo piange, Leonessa non ride. Al netto di concessioni provvisorie firmate il 20 ottobre, pioggia, vento e neve col contagocce, a Pian de’ Valli non è mai mancata la volontà di far partire la stagione mentre invece, dall’altra parte del versante reatino, gli impianti di risalita di Leonessa non sono mai entrati in funzione. Così è ripartito il solito scontro che, dall’inizio del mandato del sindaco Gianluca Gizzi, due anni e mezzo fa, vede protagonista l’ex vicesindaco e consigliere di opposizione, Vito Paciucci, contro l’amministrazione Gizzi, stavolta accusata di aver lasciato chiusi gli impianti sciistici di Campo Stella, nonostante «ci sarebbe neve in abbondanza per aprire», attacca Paciucci.

La società
Ad essersi aggiudicata la gestione degli impianti di Campo Stella, quest’anno, è stata la “Rumm Club”, società a responsabilità limitata semplificata con sede legale a Grumo Nevano, in provincia di Napoli, versando ottomila euro di canone concessorio stagionale al Comune di Leonessa. Tutto riportato nero su bianco nella determina del 15 dicembre scorso, con la quale il Comune ha conferito, mediante affidamento diretto, la gestione provvisoria (dal 23 dicembre al 31 marzo 2022) alla Rumm, unica società ad aver presentato un’offerta per gestire gli impianti.


Lo scontro
Lo scontro tra maggioranza e opposizione è ormai un caposaldo quotidiano del consiglio comunale leonessano. «A Campo Stella ci sarebbe neve in abbondanza per aprire gli impianti di risalita agli sciatori sin dalle settimane prima di Natale - attacca Paciucci - ma l’attuale gestione ha optato invece per aprire al pubblico soltanto nella giornata di domenica 23 gennaio per la salita e discesa. Viene a nudo l’approccio superficiale di chi amministra il Comune di Leonessa, che manca di organizzazione e pianificazione sulla gestione degli impianti di risalita. Non basta appaltare tardivamente la stazione di risalita ad una ditta che, per di più, viene da lontano», né «che cada la neve, ma occorre saperla gestire ed è evidente che a Leonessa oggi manchi la capacità di saperlo fare. Lo dimostra anche la mancata apertura della pista di fondo di Fontenova». A difesa di Gizzi, il gruppo di maggioranza “Leonessa di Tutti”: «Non c’è neve a sufficienza per sciare, come si deduce anche dalle foto che mostrano cumuli, creati dal vento, alternati a tratti scoperti», osservano. Quanto alla «possibilità di apertura prima di Natale», le alte temperature avevano già quasi del tutto sciolto la neve caduta intorno all’8 dicembre». E «nel predisporre gli atti per l’affidamento della gestione di Campo Stella è stata riscontrata l’assenza dell’omologazione della pista, che dovrebbe portare gli sciatori a valle: non c’è e non è mai stata fatta. Con quale coraggio si è fatto credere il contrario agli ignari utenti?». Nel frattempo, la neve continua a sciogliersi...


(Articolo di Giacomo Cavoli - Su gentile concessione de "Il Messaggero"





26/01/2022

Ringraziamo di cuore l'amico Massimo Spadoni e tutta la Redazione di MepRadio.
Si ricordano, sempre, di noi.

La Redazione di www.leonessa.org





26/01/2022


"...Nel comunicato della Leonessa di Tutti si fa riferimento a mancate autorizzazioni, a procedure errate, ad un opaco reclutamento del personale.
Cioè si fa leva su quella presunta illeggittimità che molto spesso è il luogo dove si vanno a nascondere gli attuali amministratori tutte quelle volte che non hanno la possibilità di dare delle risposte.
Che cosa succede a Leonessa...Chi era abituato a avere una amministrazione coraggiosa, ad avere un Sindaco che ci metteva la faccia e oggi magari va in Comune a chiedere più o meno le stesse cose e cioè il coraggio, l'intraprendenza, la voglia di fare, comunque la voglia di fare uscire una Comunità dalle difficoltà...Si sente rispondere non è possibile.
Quando magari si controbatte ma Trancassini prima queste cose le faceva, la risposta è...
Ma Trancassin faceva le cose illegali,Trancassini faceva le cose che non si potevano fare.
Adesso io mi sono stancato di questa litania, tra l'altro perseguibile penalmenrte perchè è una vera e propria diffamazione.
Guardate...La prova più schiacciante che noi abbiamo sempre fatto le cose a regola d'arte sta nel fatto che io non ho avuto un opposizione negli ultimi 10 anni perchè nessuno, compreso l'attuale Sindaco, si è seduto in consiglio comunale.
Perchè stare all'opposizione è molto complicato.
Ma quello che ho avuto dall'opposizione in riferimento alla mia attività amministrativa sono stati chili, per non dire quintali di esposti. Esposti in procura, esposti alla Corte dei Conti, esposti alla Guardia Forestale quando ancora c'era.
I Leonessani sanno tutto, sanno quello che abbiamo passato, sanno quello che io ho passato.
Io mi sono fatto 29 procedimenti penali, quelli che sono andarti a processo; ma sono centinaia gli esposti che sono stati archiviati.
Perchè ho avuto esposti su tutto.
Abbiamo avuto esposti su come abbiamo fatto questi impianti, su come abbiamo fatto queste piste, su come erano autorizzate...
Io sono incensurato, io non ho riportato alcuna condanna.
Quindi tutto quello che ha fatto la mia amministrazione è stato controllato con la lente d'ingrandimento ed è stato oggetto di precisi esposti.
E su questo io vi posso sfidare: ditemi una cosa che non vi torna e io vi mando l'esposto che ho ricevuto.
Si è fatto riferimento tra le altre cose ad un "opaco reclutamento del personale" rispetto quella che era la gestione passata.
E' molto grave.
Io credo che lezioni  da chi ha avuto il coraggio e la sfacciataggine  di mandare a casa una cooperativa di persone per bene che avevano come unica colpa quella di non essere allineati all'Amministrazione Comunale,...
Opaco reclutamento di personale...
Credo che sia più opaco qualche reclutamento da parte della ASL di Rieti, piuttosto che il nostro reclutamento di personale a Leonessa.
Io sono pronto, sulla opacità, a sfidare l'attuale amministrazione.
Organizziamo un incontro su quelle che sono le mie irregolarità e le loro irregolarità, su quelle che sono state le mie inopporrtunità e le loro attuali inopportunità.
Perchè a me piacerebbe molto andare a verificare quanto la Leonessa di prima non era la Leonessa di tutti e quanto questa sia la Leonessa di tutti.
E un cruccio che mi vorrei togliere..."

On.Paolo Trancassini, ex Sindaco di Leonessa




26/01/2022




Mettere una foto (e non si tratta di una pista) per far vedere che non c'è neve quando ce ne sono almeno 100 che dimostrano il contrario ce la racconta lunga sulla sfrontatezza di certe dichiarazioni pubbliche fatte dagli attuali amministratori leonessani. Le foto sotto sono la prova fotografica che la neve c'è ed è pure tanta, e non si tratta certo come affermato nell'articolo di Rietilife.com solo di poca neve ammucchiata dal vento! Su quasi tutte le piste poche impronte di quache camminatore che come noi ha deciso di passare la giornata nello splendido paradiso di Campostella. Ma che ne sanno gli attuali Amministratori di Leonessa della neve che c'è a Campostella se a Campostella non sono mai stati? Alcuni non sono mai saliti in quota, altri di recente si sono fermati al Punto di Ristoro o al Campo Scuola e ad eccezione di un singolo caso nessuno ha mai sciato sulle piste di Campostella!


Elena Rauco, già Presidente Pro Loco Leonessa




25/01/2022

L'On. PaoloTrancassini replica alle gravi accuse rivolte alla passata Amministrazione dalla lista "Leonessa di Tutti"; accuse contenute nella risposta al post del consigliere di minoranza Vito Paciucci riguardante la situazione del Stazione Sciistica di Campo Stella...






25/01/2022

Polemica a Leonessa sugli impianti sciistici di Campostella, con un botta e risposta tra opposizione e maggioranza. La neve scarseggia (così come su tutto l’Appennino, Terminillo incluso) e il gruppo di maggioranza ha replicato al consigliere di minoranza Vito Paciucci il quale, a sua volta, in una nota ha attaccato gestore e amministrazione sull’apertura ritardata degli impianti: “Su Campo Stella il consigliere di minoranza Vito Paciucci ha preso una cantonata, l’ennesima, forse dovuta alla confusione legata anche ai ‘ceffoni’ politici incassati in questi ultimi anni (dalla sconfitta alle Comunali alla batosta della mancata elezione in Consiglio provinciale) – scrive Leonessa di Tutti, gruppo di maggioranza a sostegno del sindaco Gianluca Gizzi – In dichiarazioni rese alla stampa, il consigliere sostiene testualmente ‘a Campo Stella ci sarebbe neve in abbondanza per aprire gli impianti…’. La domanda sorge spontanea: la neve ci sarebbe o c’è? Non si sforzi troppo Paciucci, la risposta è semplicissima: non c’è neve a sufficienza per sciare, come si deduce anche dalle tante foto diffuse in questi giorni sui social che mostrano cumuli, creati dal vento, alternati a tratti scoperti. Quanto alla ‘possibilità di apertura prima di Natale’, probabilmente il consigliere Paciucci non si trovava a Leonessa in quel periodo, altrimenti avrebbe potuto verificare personalmente che le alte temperature avevano già quasi del tutto sciolto la neve caduta intorno all’8 dicembre. Il consigliere, poi, confonde pubblico e privato – strano per chi come lui ha ricoperto per anni il ruolo di vicesindaco – in una serie di accuse sulla mancata volontà di apertura degli impianti. Probabilmente non ha chiaro il concetto di affidamento: Campo Stella quest’anno è gestita da un privato e quale privato rimanderebbe senza valido motivo l’apertura rinunciando così alla possibilità di guadagnare? Si contestano poi all’Amministrazione Gizzi presunte ‘mancate prese di posizione nei vari tavoli provinciali’. Niente di più sbagliato. Anzi. L’Amministrazione Gizzi parla con i fatti e nelle sedi appropriate, non si esprime certo con sguaiate sceneggiate di cui sembra, invece, un grande interprete il consigliere Paciucci. Quanto all’assenza di organizzazione e pianificazione, di gestione approssimativa e lassista, facciamo presente al consigliere di minoranza che la precedente amministrazione, con lui vicesindaco, apriva gli impianti con ordinanza del Sindaco, un provvedimento che un Sindaco può adottare per fronteggiare situazioni eccezionali. L’apertura di una stazione sciistica è una situazione eccezionale? Forse per chi non sa programmare. Non solo, nel predisporre gli atti per l’affidamento della gestione di Campo Stella è stata riscontrata l’assenza di autorizzazioni di vario tipo, una su tutte l’omologazione della pista che dovrebbe portare gli sciatori a valle: non c’è e non è mai stata fatta. Con quale coraggio si è fatto credere il contrario agli ignari utenti? Chi è che manca di organizzazione e pianificazione? Chi ha per anni gestito in maniera approssimativa l’impianto?  Per non parlare di come veniva reclutato il personale, con una procedura che definire opaca è poco, e degli errori commessi nella realizzazione dell’opera: dall’acquisto di impianti assolutamente non funzionali, all’eliminazione della stazione intermedia che ha complicato non poco la vita degli sciatori. Suggeriamo al consigliere Vito Paciucci di smettere di strumentalizzare ogni cosa raccontando favole e di iniziare realmente a lavorare per Leonessa. Sta solo screditando un territorio” conclude Leonessa di Tutti

(www.rietilife.it)



25/01/2022









24/01/2022

“Da una ricognizione fatta nel fine settimana a Campostella ci sarebbe neve in abbondanza per aprire gli impianti di risalita agli sciatori sin dalle settimane prima di Natale ma l’attuale gestione ha optato invece per aprire al pubblico soltanto nella giornata di domenica 23 gennaio per la salita e discesa.
Viene a nudo l’approccio superficiale di chi amministra il Comune di Leonessa che in un momento storico così delicato post sisma e in piena pandemia manca di organizzazione e pianificazione sulla gestione degli impianti di risalita che negli ultimi dieci anni hanno rappresentato il fiore all’occhiello del territorio.
Non basta appaltare tardivamente la stazione di risalita ad una ditta che per di più viene da lontano, bisogna crederci in quello che si fa e nel potenziale che hanno certe infrastrutture per la nostra immagine ed economia. Per la preparazione delle piste non basta che cada la neve ma occorre saperla gestire ed è evidente che a Leonessa oggi manchi la capacità di saperlo fare perché la materia prima c’è ma non c’è la volontà di aprire e questo lo dimostra anche la mancata apertura della pista di fondo di Fontenova, con delle   ripercussioni enormi per la nostra comunità.
Leonessa nella gestione degli impianti di risalita ieri rappresentava il traino per un intero territorio che guarda alla valorizzazione del massiccio del Terminillo come una prospettiva futura in cui credere ed investire ma oggi purtroppo siamo diventati un peso per tutti anche a causa del balbettìo dell’amministrazione e delle mancate prese di posizione che la giunta leonessana a guida Gizzi  non ha voluto prendere in questi anni nei vari tavoli provinciali.
Prima del 2019 Campostella aveva un bacino di utenza estremamente eterogeneo, erano molti gli sciatori provenienti dall’Umbria, dal vicino Abruzzo, da Roma e dalla provincia di Rieti che ci preferivano ad altre stazioni di risalita, oggi nei nostri affezionati frequentatori riscontriamo soltanto tanta delusione e un briciolo di incredulità nell’assistere a questa gestione approssimativa e lassista, tutti amanti della montagna leonessana che stiamo perdendo di giorno in giorno e che difficilmente torneranno a sciare da noi visti i presupposti”.

E’ quanto dichiara il capogruppo di minoranza del Comune di Leonessa il consigliere Vito Paciucci.
 

(www,rietinvetrina.it)




 
24/01/2022
CampoStella, 23 Gennaio 2022 .
Finalmente aperta.
Solo il Campo Scuola  per mancanza neve.
Dalle foto scattate da Vito Paciucci pare proprio che il problema non fosse la mancanza di neve.
Aldilà del Comune di Leonessa che ha ritenuto opportuno appaltare la gestione della stazione sciistica di Campo Stella sgravandosi di fatto da ogni tipo di responsabilità, aldilà della claque che a seconda delle appartenenze inneggia all'ottima paninoteca del Rifugio Orsetto ( sperando abbia mangiato qualche volta alla tavola calda della precedente gestione) o la ignora, forse sarebbe stato meglio consigliare ai i nuovi gestori di chiedere aiuto a chi ha fatto risorgere CampoStella.
Vito Paciucci avrebbe sicuramente risposto.
Oggi tutte le piste (eccetto il  ritorno alla partenza della Mario Foglia) sarebbero aperte.
Sempre che si voglia veramente il bene di Leonessa.
Ma tranquilli.
E solo il parere di un semplice villeggiante.
Grazie Vito.
Felice Vita.

G.B.





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23/01/2022

“Con il ddl delega per la ricostruzione finalmente anche il Governo arriva ad adottare quello snellimento di procedure che noi chiediamo a gran voce da anni. Ritardi e lentezze denunciati da Fratelli sin dal decreto Gentiloni (convertito in legge in questa legislatura) abbiamo presentato decine e decine di emendamenti per convincere i vari commissari che la ricostruzione era vittima della peggiore burocrazia fino a sentirci accusati dal Presidente Conte e dalle maggioranze che si sono susseguite di essere di intralcio.
Mi sono battuto a gran voce sia da Sindaco che da Deputato e oggi assistere a questa inversione di tendenza è la dimostrazione che avevamo ragione, un atto sicuramente positivo negli interessi dei cittadini, ma è inevitabile ribadire che tutto questo poteva essere fatto prima. Meglio tardi che mai, anche se dal Partito Democratico e da chi ha gestito la ricostruzione ci si aspetterebbero almeno le scuse per i ritardi e il tempo perso”.
È quanto dichiara l’On. Paolo Trancassini ex sindaco del Comune di Leonessa e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia

(www.rietinvetrina.it)



23/01/2022










15/01/2022







14/01/2022

Abbiamo trascorso mesi nel vano tentativo di rispondere a tono a chi ci aveva ignobilmente insultato nei giorni della Sagra della Patata 2021: soprattutto per le reiterate bugie a compendio di un simile comportamento.

Ma la risposta era ed è più semplice di quanto potessimo immaginare.

Questa è la nostra sincera ed appassionata risposta.

"E' ora che ve ne jite tutti a..."

Tutti a Leonessa, naturalmente !!!

Un grazie di cuore a tutti i fantastici Amici di Leonessa.org che ci hanno cercato: dovevamo fermarci un attimo.

Felice Vita

G.B.






















14/01/2022














14/01/2022














13/01/2022


 









09/01/2022







09/01/2022

Sono bastati 5 anni per distruggere le casette di legno acquistate in occasione del Natale 2016, il Natale del terremoto.
A questo punto importa poco di chi sia la colpa : sono inservibili.
Pecccato.