Riportiamo per praticità "in testa" alla nostra rassegna stampa il motivo del contendere.

Un grazie di cuore a Massimo Spadoni ed alla Redazione di Mep Radio per il provvidenziale supporto.

Mep Radio, la Radio Ufficiale di Leonessa.

La Redazione di www.leonessa.org

 

 

 

Progetto Unitario - Le slides Progetto Unitario - La sintesi

 

05/08/2017

02/08/2017

Il Campanile di San Francesco : storia di un urgente restauro

 

 

 

 

26/07/2017

La Storia delle Storie: l'origine del Mito 

Il Programma

 

24/07/2017

 

22/07/2017

Il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini scrive al Presidente del Consiglio on.le Gentiloni, al Commissario al sisma on.le Vasco Errani, al presidente della Regione Lazio on.le Nicola Zingaretti e al presidente ufficio per la ricostruzione dott. Stefano Fermante.

Sin dai giorni immediatamente successivi al sisma è parso evidente l’errore sostanziale commesso dalle istituzioni preposte, di affrontare una chiara, grave, estesa situazione di emergenza con leggi e procedure ordinarie.

In una parola la burocrazia: fastidiosa, penalizzante nell’ordinario, pericolosa e dannosa nell’emergenza.

Abbiamo chinato il capo e seppur in totale disaccordo, ci siamo rimboccati le maniche e utilizzando il potere di ordinanza abbiamo trasferito e delocalizzato tutti gli uffici comunali e la ASL, realizzato una strada, aperto 3 scuole d’emergenza, realizzato le piazzole per gli agricoltori, messo in sicurezza due campanili, ripulito dalle macerie alcune frazioni, messo in sicurezza case e palazzi per ripristinare la viabilita’, riaperto una discarica ed altro, cercando sempre di dare risposte concrete ed immediate ad una popolazione spaventata, disorientata, sofferente e siamo andati avanti.

Ma dopo aver letto l’ordinanza tanto attesa, la n.33 quella sulle scuole, quella riguardante i nostri figli l’indignazione per scelte inspiegabilmente penalizzanti per i nostri territori e’ arrivata al culmine.

Avevamo chiesto da mesi rispetto e risposte efficaci e veloci almeno per i nostri figli proponendo l’adeguamento sismico immediato di una delle nostre 3 scuole, almeno 1, la piu’ grande dove metterli tutti gia’ dall’anno prossimo.

Abbiamo atteso invano mesi sperando ogni giorno che venisse emessa l’ordinanza e che questa prevedesse il finanziamento e l’immediato avvio dei lavori relativi alla nostra scuola.

Al contrario, l’ordinanza n.33 del 12.07.2017, nella quale e’ ricompresa la scuola di Leonessa, nonostante all’art.1 comma 1 lettera B espressamente reciti “interventi di riparazione, con adeguamento sismico ………………..degli edifici scolastici……………..che consente il riutilizzo delle scuole a partire dall’ANNO SCOLASTICO 2017-2018”, negli articoli successivi elenca una lunga procedura totalmente incompatibile con la tempistica sopra sottolineata.

Tutto ciò con l’aggravante che tutte le opere previste nell’ordinanza de qua devono essere appaltate da un’unica stazione appaltante quella di INVITALIA che certamente complicherà ed allungherà notevolmente ed inutilmente i tempi di realizzazioni.

Tutto cio’ e’ intollerabile. Non solo si approccia a fatti urgenti ed eccezionali con procedure ordinarie ma si sceglie di complicarle sul tema delle scuole pensando che basti mettere una data, anno scolastico 2017/2018 in cima ad una ordinanza, per incantare amministratori locali e cittadini.

Stante quanto sopra sono a richiedervi, nell’ambito delle Vostre rispettive competenze, la possibilità di procedere con ordinanza sindacale o, in subordine, di appaltare direttamente ed immediatamente i lavori della scuola di Leonessa attraverso la procedura negoziata e ciò tanto più per il fatto che l’ente da me rappresentato è già in possesso del progetto esecutivo.

Ciò permetterebbe l’esecuzione anche per stralci funzionali in pochi mesi, oltre da un risparmio di denaro pubblico, mentre al contrario la procedura scelta costringerebbe i ragazzi ad affrontare l’anno scolastico 2017/2018 ed il successivo in soluzioni di fortuna che hanno già provocato, in capo ad alcuni danni alla salute.

In attesa di urgente riscontro e riservandomi ogni azione a tutela della comunità che rappresento invio

Cordiali saluti

IL SINDACO DI LEONESSA
Avv. Paolo Trancassini

22/07/2017

COMUNICATO STAMPA

 

Consorzio Smile, Comune di Rieti ribadisce volontà di adesione

Si è tenuta a Terminillo l'assemblea dei soci del Consorzio Smile & C. a cui hanno preso parte il presidente del Consorzio e sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, il sindaco di Micigliano, Emiliano Salvati, il sindaco di Cantalice, Silvia Boccini e per TSM, Loris Casadei e Fabio Orlandi. Per il Comune di Rieti era presente l'assessore al Turismo, Daniele Sinibaldi.  

In sede di assemblea, l'amministrazione comunale di Rieti ha comunicato formalmente, per la prima volta dalla costituzione del Consorzio, la propria volontà di adesione al progetto, chiedendo di essere informata sullo statuto e sull'iter di adesione.  

Il Consorzio esprime, quindi, la propria soddisfazione per quanto raggiunto in assemblea. Si tratta, infatti, di un primo passo concreto verso il raggiungimento dell'obiettivo che il Consorzio si è posto al momento della propria nascita: lo sviluppo della montagna reatina e la sua piena valorizzazione. 

Si informa, infine, che il Comune di Rieti inviterà i sindaci dei Comuni del Consorzio a partecipare a un incontro nel corso del quale si discuterà dello stato di avanzamento del progetto e del piano di rilancio della montagna.

 

20/07/2017

17/07/2017

"Oggi ho firmato l'ordinanza di riapertura della nostra vecchia discarica al fine di provvedere AUTONOMAMENTE ANCHE alla rimozione, alla pulizia ed alla riapertura degli ultimi luoghi rimasti chiusi o penalizzati: Sala, Sant'Angelo e Corvatello. In questo modo faremo prima e risparmieremo soldi di tutti. In settimana riapriremo Viesci."

Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

12/07/2017

Un fine settimana dedicato all'Opera nella Città di Leonessa


Cultura, sport e natura saranno i protagonisti di un fine settimana pieno di appuntamenti per Leonessa.

Archiviati i due storici eventi che di consueto riempiono le case dell’altipiano, il Palio del Velluto e la Rassegna Nazionale delle Regioni a cavallo, la cittadina si prepara ad accogliere una due giorni di sport e cultura.

Sabato 15, alle ore 18.00, presso il Chiostro di San Francesco si svolgerà il terzo concerto della Kermesse Organaria, finanziata dalla Fondazione Varrone. Nella cornice del romantico chiostro di San Francesco, il soprano Maria Tommasi e il baritono Andrea Cionci si esibiranno in un concerto dedicato alle opere di Giuseppe Verdi, accompagnati al piano da Olga Shiskina. Alle 21,30, poi, in Piazza VII Aprile si esibirà l'Operacamion del Teatro dell'Opera di Roma. Finanziato dalla Regione Lazio, l'Operacamion metterà in scena il Don Giovanni di Mozart che incanterà con le sue arie e i suoi costumi gli spettatori di questa suggestiva serata.

Lo sport sarà protagonista in contemporanea a valle come a monte. Alle ore 8.30 di sabato 15 luglio presso il centro sportivo Vania Massari si avvierà la VI edizione della Festa dello Sport e sulla cima del Monte Tilia, raggiungibile comodamente in seggiovia, ci sarà la prima discesa ufficiale dal Bike Park di Downhill. 5km di piste, 4 percorsi per il freeride che consentiranno a tutti gli appassionati di mountain bike di godere della discesa estiva più entusiasmante, sempre nel rispetto della natura. Per volare invece sarà necessario attendere i venti di domenica, dove gli amanti del parapendio e deltaplano saranno lieti di colorare il già azzurro cielo estivo leonessano.


Comune di Leonessa,Leonessa, 12 Luglio 2017

 

Organaria Festa dello Sport Don Giovanni Leonessa Bike Park

 

 

 

11/07/2017

COMUNICATO STAMPA

Mauro Zelli, lo storico ricercatore di Leonessa recentemente scomparso, ha donato per volontà testamentaria il proprio archivio PRIVATO all’Archivio di Stato di Rieti.
La famiglia di Mauro Zelli ha provveduto nei giorni scorsi alla consegna all’Istituto reatino delle carte di Mauro.
Il direttore dell’Archivio di Stato, Roberto Lorenzetti, amico personale di Mauro Zelli, ha ufficialmente accettato la donazione che in realtà,  con alcune pregevoli pergamene,  era iniziata quando lo tudioso leonessano era ancora in vita.

Mauro Zelli, è stato uno storico e animatore culturale di Leonessa. A lui si devono numerose e pregevoli opere tra le quali “Narnate. - Storia di un territorio di frontiera tra Spoleto e Rieti dall' VIII al XIII secolo”, "Gonessa - nascita di una comunita' nel XIV secolo”,  "Leonessa Nabarcica - dalla preistoria ai Longobardi", “Leonessa sacra. Storia, arte e architettura religiosa del territorio”. Tutte opere scritte con puntuale rigore scientifico e un grande amore per la sua Leonessa.

Nei prossimi mesi il materiale sarà catalogato e messo a disposizione degli studiosi così come ha voluto Mauro Zelli.

11/07/2017

«L’OperaCamion, il Don Giovanni, Mozart, la grande tradizione del melodramma – dichiara Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio – torna in mezzo alla gente, nelle piazze del Lazio, lascia gli stucchi e i velluti del Costanzi per avvicinarsi alle macerie di un Paese ferito, un Paese che ha perso le sue infrastrutture culturali, che vede la sua comunità dispersa: Amatrice, e poi Leonessa. Il tir del Teatro dell’Opera di Roma si fermerà nelle piazze, il rimorchio si trasformerà in palcoscenico, cantanti e musicisti, giovani ma già affermati, sapranno riprodurre la magia di un evento unico, di un allestimento davvero speciale. Ringrazio Carlo Fuortes e i suoi collaboratori per aver capito l’importanza di questo appuntamento con i luoghi colpiti dal terremoto, per averci aiutato a renderlo possibile».

«Abbiamo accolto volentieri – dichiara il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes  l’invito del Presidente Zingaretti e dell’Assessore Ravera a portare anche quest’anno il viaggio del nostro OperaCamion in alcuni luoghi del Lazio. In particolare le tappe in due città molto colpite dal terremoto dello scorso agosto ci rendono orgogliosi. Speriamo che la musica di Mozart, l’entusiasmo dei giovani interpreti, il fascino del teatro possano far dimenticare per qualche minuto i gravi problemi del vivere quotidiano in queste zone e siano anche un segno della vicinanza e della solidarietà di tutto il Teatro dell’Opera di Roma».

La scena dell’opera sarà un camion, o per meglio dire un’automotrice che traina un container. Si arriva in una piazza, il camion si ferma, il container si spalanca: la parete lunga si apre e diventa una parte del palcoscenico. Sulle altre pareti gli elementi di una scenografia: disegni, oggetti, video. Davanti, al livello del pubblico, l’orchestra col suo direttore. Sulla scena i cantanti a interpretare i personaggi principali. Uno spettacolo agile, gratuito che porta lo spettacolo dell’opera lirica al di fuori dei teatri, per incontrare un pubblico sempre più numeroso.
Questo è, in poche righe, il progetto OperaCamion: è il Teatro dell’Opera che si muove per raggiungere chi non ci è mai stato o non ha mai visto un’opera. Quest’anno in scena ci sarà un capolavoro altrettanto celebre de Barbiere di Siviglia rossiniano dello scorso anno: il Don Giovanni di Mozart, un’opera a tratti buffa a tratti drammatica, che si svolge tutta, dall’alba alla sera, durante una giornata del grande libertino.

«È passato un anno dalla prima edizione di Figaro! – spiega il regista Fabio Cherstich  e il viaggio dell’opera in piazza continua con la storia di un altro mito della musica e della letteratura: Don Giovanni. La composizione più conosciuta e rappresentata di Mozart esce dal teatro nella sua forma di OperaCamion e si presenta ridotta ad hoc, pronta a sedurre il pubblico con la sua compagnia di cantanti, musicisti, attori e tecnici, abitanti di un camion parco-giochi, il paese dei balocchi del protagonista. Anche quest’anno la creazione è a quattro mani: Gianluigi Toccafondo firma l’impianto visivo del progetto. Ci siamo immaginati un Don Giovanni che si muove indisciplinato attraverso una sequenza di quadri e scene densi di azione, travestimenti e inganni. Come in un film noir il protagonista è sempre in fuga, dall’ouverture alle ultime note del concertato finale».

La versione OperaCamion del Don Giovanni è curata anche quest’anno dal regista Fabio Cherstich, con cantanti, attori, tecnici tutti molto giovani, alcuni provenienti dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, e con la Youth Orchestra del Teatro diretta da Carlo Donadio e da Roberto De Maio. I maestri preparatori Alessandro Stefanelli ed Edina Bak realizzano anche il continuo in orchestra. Scene, costumi e video sono a cura di Gianluigi Toccafondo, l’artista che “firma” l’immagine del Teatro dell’Opera di Roma.

Dopo la “prima” di sabato 8 luglio ad Amatrice lo spettacolo verrà replicato, sempre alle ore 21, martedì 11 ad Alatri, giovedì 13 a Frascati e sabato 15 a Leonessa.

Tutti gli spettacoli saranno gratuiti.

 

11/07/2017  

 

26/06/2017 

Brevi considerazioni a cuore aperto sul clamoroso successo del nuovo/vecchio sindaco

di Francesco Saverio Pasquetti

«O muse, o alto ingegno, or m'aiutate; o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, qui si parrà la tua nobilitate». La battaglia è finita, dunque. Sul campo resta un centrosinistra sotto shock per la sconfitta - beffa, maturata in un'incredibile altalena che alla fine, in rimonta, sul filo di lana - come Mennea sui 200 metri a Mosca '80 - premia un irriducibile combattente come Antonio Cicchetti il quale, a 15 anni dal suo arrivederci a palazzo di Città, torna clamorosamente a ricoprire lo scranno più alto di piazza Vittorio Emanuele. 

Ma la Rieti che trova il veterano della destra reatina è tutt'altra città rispetto a quella che prese in mano nel '94, per riconfermarsi poi largamente nel suo secondo mandato. Gli anni passano per tutti, ma per Rieti sembrano passati secoli da allora: se negli anni '90 la realtà locale si apriva a rinnovate speranze anche grazie alla novità assoluta (non sempre positiva) della democrazia diretta, oggi la nostra città è ridotta oramai ad una sorta di capoluogo - fantasma. 

Svuotata dall'interno dei suoi organi politico - amministrativi più importanti (come Prefettura e Provincia); sfiancata da anni di crisi durissima che hanno strappato via inesorabilmente anche le ultime imprese del nucleo industriale che fu; con un presidio ospedaliero sempre più sotto assedio, deprivato dei sostegni di Magliano ed Amatrice; prostrata, infine, dal colpo finale del terribile sisma di quasi un anno fa e dalle sue conseguenze sul sistema - scuola che, nella sua edilizia ( e non solo a Rieti) pare improvvisamente essersi risvegliato da un colpevole torpore durato anni. 

E non solo questo. La politica, certo: Antonio Cicchetti, che aveva lasciato una città che lo appoggiava in modo quasi plebiscitario, oggi eredita una comunità spaccata in due e che una campagna elettorale invelenita oltre ogni possibile aspettativa ha esasperato ed inasprito, rendendo - con passaggio ultrasecolare da Dante a Manzoni - «l'un contro l'altro armato». 

Il terreno peggiore, dunque, per costruire le fondamenta di un nuovo mandato che il combattente ex - MSI dovrà reinventarsi dall'inizio alla fine senza, peraltro, alcuna certezza: ne politica, ne economica, né tantomeno di sviluppo. Per lui che come tanti, nella classe politica locale, ha attinto le sue conoscenze nelle vetuste aule del "Marco Terenzio Varrone", la citazione del II^ canto dell'Inferno non risulterà certo ignota, tutt'altro: «qui si parrà la tua nobilitate», recita il Sommo Poeta allorché si accinge a redigere il suo straordinario capolavoro. 

Quale sarà il "Virgilio" cui il nuovo sindaco potrà rivolgersi ed a cui chiedere: «Vedi la bestia per cu'io mi volsi; aiutami da lei, famoso saggio, ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi»? Numerose, ed innegabili, le doti personali che Cicchetti può mettere in campo: capacità culturali; coraggio; temperamento ma, soprattutto, esperienza - tanta, preziosissima esperienza - della macchina amministrativa comunale, e non solo. 

Da navigato ed esperto nocchiero potrà ergersi a prua di un vascello - quello comunale - che cinque anni di lavoro oscuro (forse anche troppo: grave il difetto di comunicazione dei suoi predecessori) della giunta precedente, ha in qualche modo riassettato, consentendogli oggi di riprendere il mare. Riuscirà, come promesso in campagna elettorale, il nuovo/vecchio primo cittadino a far da collante, da "pontefice", fra vecchio e nuovo; fra le diverse generazioni politiche che lo hanno appoggiato? 

Riuscirà nell'ambita sintesi fra giovani neofiti e navigati "decani" della politica locale di centrodestra, dando così a Rieti un governo cittadino degno di questo nome? Scontato, a dir poco, ed un po' banale, allora, il ritorno al Manzoni: «ai posteri l'ardua sentenza!»: con la speranza che il «nostro» - e ripeto nostro - nuovo/vecchio sindaco non faccia la fine del grande Napoleone. 

(www.ilgiornaledirieti.it)

 

26/06/2017

Prime parole da neo sindaco per Antonio Cicchetti. Dal palco di piazza Vittorio Emanuele II si è rivolto ai suoi elettori non prima aver brindato alla vittoria. "Usciamo da una battaglia nella quale ogni giorno abbiamo conquistato un gradino - attacca Cicchetti davanti ad una piazza gremita-. avevamo un formidabile schieramento contro di noi. Senza cariche alle spalle e senza posti di potere abbiamo vinto contro un sindaco per la riconferma. È un dato politico importante per Rieti, Petrangeli invece è stato battuto. Per poco ma si vince anche di un voto. Non hanno risparmiato l'uso di mezzi sgradevoli per tentare la vittoria. Il nostro presupposto invece è stato ricostruire un centrodestra che era andato in frantumi". Poi la stoccata all'accordo per il ballotttagio con Calabrese. 

"Agli apparentamenti abbiamo detto no - sottolinea Cicchetti - abbiamo voluto conservare la purezza di quelli che ci avevano seguito dall'inizio. Abbiamo una diversa concezione dello Stato, del bene pubblico e anche della moralità. Quando ci si apparenta chi si è combattuto si compie un atto moralmente squalificante. Solo chi è un combattente sa riconoscere agli altri il valore. Quindi rispetto per tutti ma libertà per questa città. Mai più professioni di fede per avere un mese di lavoro all'Asm. Mai più accettazione supina di imposizioni da parte di chi è svantaggiato.

Sarà un comune in cui tutti potranno collaborare per il bene supremo della città. Stasera festeggiamo ma da domani si lavora. Abbiamo realizzato un piccolo miracolo, ricostruito il centrodestra - conclude il neo sindaco Antonio Cicchetti -. Avremo occasioni di vederci con Petrangeli per il passaggio delle consegne".

Marco Fuggetta

(www.corrieredirieti.it)

24/06/2017

Sisma 2016 - Esiti Fast al 23/06/2017

21/06/2017

Se qualcuno si fosse dimenticato  del perchè la lista "Uniti per Leonessa" governa ancora Leonessa..

25 maggio 2014

Se qualcuno degli Elettori di quel 25 maggio di tre anni fa volesse verificare la bontà della sua scelta..

 

Noi di  www. leonessa.org abbiamo solo un grande rimpianto.

Non aver mai  potuto votare la "Banda Trancassini".

Dedicato con tutto il cuore a chi va dicendo in giro che prendiamo soldi in nero dal Comune di Leonessa.

Vergognatevi.

La Redazione di www.leonessa.org

 

20/06/2017

Torna a Leonessa la Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo

Dal 7 al 9 luglio 2017 si accenderanno nuovamente i riflettori nella magnifica piazza rinascimentale di Leonessa per l’XI edizione della Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo

Rieti, 20 giugno 2017 - Dal 7 al 9 Luglio prossimi si accenderanno nuovamente i riflettori nella magnifica piazza rinascimentale di Leonessa per l’XI edizione della Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo, spettacolo di teatro equestre che propone gli aspetti della cultura popolare, la vita di personaggi celebri, le tradizioni delle regioni italiane legate al cavallo e al suo rapporto con l’uomo e con il territorio. 

Fortemente voluta dal Comune di Leonessa, dove è andata in scena per tutte le 10 edizioni precedenti, e sostenuta dalla Regione Lazio nell'ambito delle iniziative di promozione del Turismo nel territorio, la rassegna vedrà come di consueto 10 rappresentative di altrettante regioni presentare il racconto dell’infinita cooperazione tra uomo e cavallo nel lavoro, nelle battaglie, nei viaggi, nelle occasioni di festa, nella vita di tutti i giorni. 

Possiamo considerare la Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo, che contempla tra le caratteristiche fondamentali quella di presentare esclusivamente opere inedite, come un vero e proprio omaggio al cavallo in quanto non si basa esclusivamente sulla tecnica equestre o su un profilo accademico fine a se stesso, ma ne esalta le grandi virtù celebrandone la veste più naturale, quella di una semplice quanto preziosa collaborazione con l’uomo, in vigore fin dall'antichità. 

Le rappresentazioni delle regioni partecipanti permettono di interpretare, con i toni orgogliosi e appassionati dello spiccato accento tradizionale, insieme ad una componente di folclore e con assoluto realismo da parte dei protagonisti, l’iconografia del nostro lavoro, delle nostre origini, delle nostre radici, elevando in questo modo uomini e cavalli a custodi della Memoria Storica del nostro Paese. 

Silvia Vaccarezza, giornalista e conduttrice televisiva di Rai 2, presenterà in coppia con la “voce” della Rassegna, Francesco Vergovich, i due spettacoli che prevedono la notturna sabato 8 Luglio alle 21:30 e la replica domenica 9 Luglio mattina alle 10:30, che verrà seguita dalla premiazione. 

La regia sarà curata, come di consueto, dall’autore Francesco Silveri, mentre le musiche inedite sono di Silvia Mogavero

L’accesso alla piazza è gratuito e sarà possibile fino ad esaurimento posti. 

Ufficio Stampa Compagnia Il Brandano

 

 

15/06/2017

Riscontrati diversi errori, in particolare su voto disgiunto e voto di genere

Viaggia più lentamente del previsto il riconteggio dei voti da parte della Commissione Elettorale centrale, che da questa mattina ha ripreso l'esame dei verbali e delle tabelle di riepilogo delle preferenze di tutte le sezioni scrutinate. 

I dati esaminati, che fino ad ora avrebbero esaminato 10 sezioni su 51, contengono diversi errori, in particolare su voto disgiunto e voto di genere, che in alcuni casi avrebbero superato i voti delle singole liste. Mentre sono tante le schede con doppia preferenza al maschile o al femminile, in contrasto con le regole del voto, che permettono agli elettori, in caso di doppia preferenza, di esprimere il nome di un uomo al fianco di quello di una donna, o viceversa. 

Si fa dunque sempre più probabile la possibilità della riapertura delle buste e di un riconteggio totale delle schede, lavoro che, per legge, non compete alla Commissione elettorale bensì alla Prefettura di Rieti. Potrebbe dunque non terminare neanche oggi il conteggio delle preferenze, che indicheranno la composizione del nuovo consiglio comunale.

(www.ilgiornaledirieti.it)

15/06/2017

Per errore associata a tale evento una magnitudo Mb 5.1 di un terremoto avvenuto nelle Filippine

Una scossa fantasma spaventa nuovamente l'Italia, ma si tratta di un errore. Non c'è stato nessun sisma all'alba nel Maceratese, si è invece trattato di un errore tecnico dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

A spiegare l'accaduto è lo stesso Ingv: «Alle 5:17, ora italiana, di questa mattina (15 giugno 2017) è avvenuto un evento sismico di Ml 1.6 con epicentro nei pressi di Pieve Torina (MC). A causa di un problema tecnico è stata erroneamente associata a tale evento una magnitudo Mb 5.1 di un terremoto avvenuto nelle Filippine, con pubblicazione sulla lista terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Il problema è stato prontamente corretto. Ci scusiamo per l'inconveniente». 

 

(www.ilgiornaledirieti.it)

05/06/2017

Il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Leonessa: parte il "Camper Arancione" e il programma di sostegno alle Imprese del Cratere

 

 

 

05/06/2017

 

(ANSA) - LEONESSA (RIETI), 5 GIU - "Da oggi cominceremo a girare con un camper in tutte le piazze dei comuni del cratere per promuovere le opportunità per le imprese, che abbiamo messo in campo. Ci sono fino a 20 mila euro a fondo perduto per chi vuole aprire un'impresa, fino a 25 mila euro del microcredito, con l'1% di interesse rimborsabile per 8 anni, 10 mila euro di anticipo, di liquidità per i commercianti che non ce la fanno".
    E' quanto ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando a Leonessa (Rieti) il "Pacchetto sisma", il bando per le microimprese destinato ai Comuni del cratere.
    "Abbiamo messo in campo oltre 10 milioni di euro - ha aggiunto - per dare un segnale di riscossa e di rinascita in questo territorio. La ricostruzione significa rifare le case, le scuole, ma anche dare una speranza alle attività produttive".

05/06/2017

«Da oggi cominceremo a girare con un camper in tutte le piazze dei comuni del cratere per promuovere le opportunità per le imprese, che abbiamo messo in campo». 

Lo ha detto il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando a Leonessa il camper della regione che toccherà i comuni colpiti dal sisma per informare cittadini e imprenditori sulle risorse messe a disposizione con il Patto per la ricostruzione e per presentare il primo bando da 2,5 milioni di euro per le microimprese. 

«Ci sono fino a 20 mila euro a fondo perduto per chi vuole aprire un'impresa - ha spiegato parlando del bando -, fino a 25 mila euro del microcredito, con 1% solamente di interesse rimborsabile per 8 anni, 10 mila euro di anticipo, di liquidità per i commercianti che non ce la fanno». 

«Quindi, abbiamo messo in campo oltre 11 milioni di euro per dare un segnale di riscossa e di rinascita in questo territorio - ha proseguito Zingaretti -. La ricostruzione significa rifare le case, le scuole, ma anche dare una speranza alle attività produttive. Era giusto anche attraverso lo strumento del Camper farlo in tutte le piazza dei comuni colpiti dal sisma, per incontrare i cittadini, i commercianti, le imprese, per far vedere che il Lazio c'è ed è presente, e vuole essere il protagonista della rinascita di queste bellissime terre». 

«Partendo da una situazione drammatica - ha concluso - in questi 10 mesi abbiamo studiato un metodo di lavoro che ha avuto come bussola quelli di lavorare fianco a fianco tra istituzioni. Quello che ha prevalso è parlarsi e vedere cosa si può fare. Ascoltando i sindaci abbiamo capito che occorreva un colpo di reni. Il terremoto è stato un dramma, nessuno lo vuole dimenticare ma ora dobbiamo pensare alla ricostruzione, il sostegno alla vita. La filosofia di questi bandi è: qui conviene e venire a investire perché chi produce qui ha e avrà più possibilità di chi investe in altri posti».

(www.ilgiornaledirieti.it)

 

05/06/2017

Comunicato stampa

Circolo di Leonessa

 

"Noi non pensiamo solo a ricostruire le infrastrutture ma pensiamo anche alla vita". Così il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti incontrando il circolo PD di Leonessa dopo l'appuntamento istituzionale di presentazione del bando regionale, con contributi a fondo perduto, di sostegno alle imprese operanti nei 15 Comuni del Lazio che fanno parte dell'area del cratere sismico.

Annunciando a Leonessa - tappa iniziale del viaggio del camper informativo della Regione - l'avvio del primo di tre interventi, per complessivi 11 milioni di euro, predisposti dall'amministrazione regionale per le microimprese che operano nel territorio, il Presidente Zingaretti ha sottolineato: "Da questo punto di vista la Regione Lazio è la prima finora ad aver messo in campo risorse per il settore".

Nell'ottica di una collaborazione fattiva per il rilancio del territorio, il circolo PD di Leonessa ha consegnato al governatore un piano di possibili ulteriori interventi, infrastrutturali e non, "che a nostro avviso - ha detto il segretario del circolo Gianluca Gizzi - sono fondamentali non solo per la ripresa dell'altopiano nel breve periodo ma anche per garantire un supporto strutturale che consolidi la rinascita nel medio e lungo termine. Non un intervento spot ma la base di un progetto più ampio"

03/06/2017

Lunedì 5 Giugno riapre la strada panoramica del Terminillo.

Noi Sappiamo chi ringraziare.

122mila Euro

La Redazione di www.leonessa.org

02/06/2017

Terminillo al centro, una “montagna di idee” ancora da discutere
Una mattinata intensa quella di venerdì 2 giugno per Paolo Trancassini. Ancora una volta un Togo Hotel Palace pieno per l’incontro voluto dal sindaco di Leonessa, Presidente del consorzio Smile e primo sostenitore di Agire per Antonio Cicchetti Sindaco. Molti gli assenti non giustificati.
Il ritorno a Terminillo era stato annunciato in conferenza stampa lo scorso 24 maggio, quando Trancassini invitava al confronto pubblico il Sindaco in carica Simone Petrangeli, tutti i rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni che fino ad oggi non hanno né sostenuto ma bensì osteggiato il rilancio della Montagna di Rieti. Sebbene in questa campagna elettorale ci siano “Montagne di idee” rivolte al Terminillo, nessuno oggi ha avuto il piacere di accettare il confronto.
L’incontro nasce dall’esigenza di fare chiarezza in merito alle prospettive future per il territorio e alle responsabilità passate. “ I reatini hanno bisogno di riscoprire Terminillo sotto un profilo identitario, come opportunità e come volano per l’economia del capoluogo di provincia. E’ riduttivo continuare a pensarla come la montagna di Roma, privandola della sua importanza e delle sua appartenenza. Terminillo è la montagna dei reatini. Della sua cima innevata e del suo verde intenso si bea ogni cittadino che al mattino aprendo la finestra ha il piacere di ammirarne i cambiamenti stagionali. Con l’adesione al consorzio Smile, per cui Antonio Cicchetti ha garantito, il comune di Rieti diverrebbe protagonista della più grande opera di rilancio che questo territorio è in procinto di realizzare. E’ per questo che io ci credo e che mi batto fortemente con il gruppo di Agire, affinché questa campagna elettorale porti frutti desiderati.
Il Comune di Rieti ad oggi è stato pesantemente assente in molte occasioni, quando ci battevamo presso le istituzioni Regionali e Provinciali, quando con la nostra gente scendevamo in piazza e quando chiedevamo con insistenza che si ripensasse alla decisione di chiudere la strada di collegamento tra Terminillo e Leonessa. La Vallonina lunedì riaprirà ufficialmente, è vero, ma non certamente per merito di chi avrebbe potuto fare qualcosa, ma lontano dal periodo elettorale non era interessato a farlo! “ così Paolo Trancassini incoraggia i presenti a pensare seriamente al futuro di questo territorio, invitandoli ad Agire l’11 giugno per consentire di realizzare finalmente la tanto desiderata sinergia politica e istituzionale tra Rieti, comune e capoluogo di provincia, Leonessa, Micigliano e Cantalice.
Rieti non può permettersi di continuare ad essere spettatrice non parlante, merita di diventare protagonista.

(Lista "Agire" - Rieti)

01/06/2017

 

 

29/05/2017

La Sezione di Tiro a Segno Leonessa riparte alla grande grazie anche al nostro Comitato Regionale Lazio che ha voluto organizzare presso la nostra struttura la seconda 'Attività promozionale regionale 2017', prova prevista dalla Federazione UITS valida a identificare fra i giovani meritevoli di attenzione, i tiratori di pistola che di carabina ad aria compressa che dovranno essere prescelti a far parte della squadra regionale che dovrà partecipare alla finale del Trofeo nazionale delle Regioni.

La scelta del nostro poligono non poteva che riempirci di orgoglio perché ci ha fatto capire che gli sforzi fatti dalla Sezione per modernizzare gli impianti non sono stati inutili, e soprattutto ci ha fatto piacere perché avvenuta a poco tempo dall'amaro ricordo del catastrofico terremoto subito dal nostro territorio dandoci, con questa importante manifestazione, lo stimolo per ricominciare e tornare alla vita normale.

La riunione è stata presieduta, oltre naturalmente dal presidente regionale Vincenzo Spilotro, da uno staff tecnico di tutto rispetto: l'olimpionica Cristina Materezzi tecnico di carabina, Luca Di Girolamo tecnico di pistola e Maria Teresa Cornacchia preparatore atletico. I venti giovani convocati si sono succeduti per due giorni sulle linee di tiro seguiti dai tecnici federali facendo un lavoro di tutto rispetto.

Fra loro c'erano anche tre dei nostri tiratori Andrea Alesse e Fabrizio Runci per la carabina e Cristian Chiaretti per la pistola. In un momento di riposo tutti i ragazzi e gli accompagnatori sono stati avviati a visitare la Città di Leonessa e soprattutto il Museo cittadino, guidati nella visita dal Professor Mario Polia.

Ora la Sezione si sta preparando per un secondo importante avvenimento che è il Trofeo Interregionale Leonessa giunto ormai alla XIX edizione, in cui si prevede la partecipazione di oltre cento iscritti provenienti da tutta Italia e che si terrà nei giorni 24 e 25 giugno prossimi.

Ferruccio Armeni

(www.ilgiornaledirieti.it)

 

29/05/2017

 

Il prossimo 2 giugno dalle 16:30 presso il Palazzetto dello Sport a Leonessa

Al via la quinta edizione della rassegna corale «In coro con Roberto», organizzata dalla Corale San Giuseppe da Leonessa. La rassegna nasce nel 2013, ad un anno dalla prematura scomparsa del nostro amico con il quale abbiamo condiviso la passione per il canto e piacevoli momenti di amicizia. Ispirandoci al suo entusiasmo, alla sua voglia di vivere e all'amore che nutriva per la musica, abbiamo ideato questa manifestazione, che si arricchisce nel corso degli anni e che vede l'intervento di importanti realtà corali provenienti da tutto il Lazio.

Il nostro intento è quello di dedicare l'intera giornata alla coralità e alla musica condivisa. Imprescindibile è stata ed è tuttora l'idea che la manifestazione si svolgesse a Leonessa. La Chiesa di San Francesco, non utilizzabile a seguito dei recenti eventi sismici, è stata la cornice di tutte le scorse edizioni.

Anche quest'anno, nonostante l'impossibilità di esibirci nella consueta sede, abbiamo mantenuto l'impegno di fare di questa manifestazione un valore aggiunto ed un'occasione di scoperta e riscoperta della nostra suggestiva cittadina.

«In coro con Roberto» è una rassegna che si prefigge di celebrare la dolcezza del ricordo di una persona che ci ha lasciato troppo presto, l'armonia del canto, la bellezza del nostro territorio e la piacevolezza della partecipazione.

Letizia Rauco

 

 

29/05/2017

Firmato a Rieti, dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dai rappresentanti delle parti sociali e delle associazioni rappresentative del mondo del lavoro e dell’impresa il ‘Patto per la ricostruzione e la crescita dell’economia dei comuni colpiti dal terremoto‘. Un documento, frutto di un intenso lavoro di confronto e concertazione costruito raccogliendo anche l’indicazioni e le proposte dei 15 comuni laziali dell’area del cratere sismico.
Un documento, inoltre, che nasce con lo scopo di indicare le direttrici di lavoro condivise con cui accompagnare il passaggio dalla fase di emergenza a quella di stabilizzazione e ricostruzione dell’area e indicando, inoltre, gli interventi prioritari da realizzare in materia di infrastrutture, sostegno alle attività produttive e allo sviluppo, agricoltura, lavoro, turismo, salute, scuola e messa in sicurezza e protezione antisismica.
Il patto vuole essere il punto di svolta intorno al quale organizzare il passaggio dalla fase della gestione dell’emergenza e del contenimento dei danni a quella della nascita di un nuovo modello di sviluppo necessario per accompagnare e rendere più solida la ricostruzione. Si tratta di uno strumento aperto e flessibile, suscettibile di successive modifiche e integrazioni da parte dei firmatari, i cui contenuti saranno sottoposti a verifica e aggiornamento costanti.
E’ infatti previsto un gruppo di monitoraggio condiviso permanente che terrà riunioni trimestrali per fare il punto sull’avanzamento delle iniziative previste. Sarà possibile, dunque in questo modo, porre le condizioni per sostenere le principali potenzialità del territorio, riconducibili al suo articolato e ricco sistema agricolo, turistico, naturalistico, culturale e artigianale. Coniugando, nello stesso tempo la tradizione e i saperi con l’innovazione produttiva, in un percorso di riposizionamento competitivo dell’area a livello nazionale e internazionale in grado di restituire una prospettiva di crescita dell’economia, della buona occupazione e della coesione sociale.
Tre diverse tipologie per rilanciare il territorio all’interno del ‘Patto per la ricostruzione’. La Regione ha in programma di realizzare interventi complessivi previsti per quasi 224 milioni di euro, il governo nazionale per 267 milioni di euro. Ci sono poi gli interventi, da mettere in cantiere che la Regione e gli altri firmatari richiedono insieme al governo.
Tra le misure contenute nel ‘Patto’ quelle in materia di politiche fiscali e sostegno agli investimenti. Per quanto riguarda l’attivazione dei contratti di sviluppo la Regione le parti firmatarie si impegnano a individuare tutti gli strumenti utili per inserire prioritariamente nelle future prospettive di investimento, il bacino di lavoratori espulsi dal ciclo produttivo dell’area del cratere. Particolarmente importante sarà lo strumento del contratto di sviluppo per sostenere gli investimenti nell’area.
Inoltre, la Regione Lazio renderà operative, a partire da giugno, le nuove misure straordinarie rivolte unicamente alle imprese dell’area del cratere con una dotazione complessiva di 11 milioni di euro, di cui 6 milioni per sostenerne la liquidità e gli investimenti e 5 milioni per operazioni di microcredito. Si tratta di interventi tutti rivolti alle Pmi, ai titolari di partita Iva e alle aziende agricole con sede operativa in uno dei 15 comuni colpiti dal sisma.
Oltre a questo i firmatari del ‘Patto’ richiedono congiuntamente al governo di garantire interventi di medio-lungo periodo per la decontribuzione, la defiscalizzazione e il sostegno agli investimenti, primo fra tutti la ‘no tax area’ per la quale è necessario avere garanzie sui tempi di durata utili a una sua efficace applicazione.
Per quanto riguarda il capitolo delle infrastrutture (mobilità, trasporti, banda ultralarga) la Regione Lazio si impegna a potenziare il trasporto ferroviario con l’elettrificazione della tratta Rieti-Terni-Roma con nuovi treni, nell’ambito della riqualificazione del servizio ferroviario pendolare regionale.
Verrà inoltre migliorata la stazione di Fara Sabina e ripristinata e riammodernata quella di Antrodoco. Sarà poi potenziato il trasporto pubblico locale anche con l’istituzione di collegamenti diretti Cotral da Rieti verso i comuni dell’area del cratere ancora non serviti, come per esempio Accumoli. La Regione si impegna poi a completare la realizzazione della Rieti-Torano, con un costo pari a circa 30milioni di euro. Verrà poi portata la banda ultralarga regionale nei comuni del cratere.
I firmatari, inoltre, chiedono al governo di procedere alla sistemazione della via Salaria, nel tratto che unisce Roma-Rieti (gestione Anas) con l’obiettivo di arrivare al suo raddoppio e alla realizzazione di un sistema a quattro corsie. Il costo complessivo per questi ultimi lavori è valutato intorno ai 250 milioni di euro.
Per ciò che riguarda il commercio, e tutte le attività produttive legate all’artigianato la Regione Lazio si impegna ad aprire strutture temporanee di delocalizzazione entro l’estate, assicurando, in collaborazione con le parti firmatarie, tutto il supporto tecnico necessario alle imprese per dotarsi degli strumenti materiali e immateriali necessari alla ripresa della loro attività.
Verranno inoltre concesse deroghe all’avviso pubblico per le reti di impresa del commercio pubblicato dalla Regione Lazio nei mesi scorsi. In materia di agricoltura la regione si impegna, inoltre, ad aprire bandi del Psr dedicati all’innovazione delle aziende agricole, allo sviluppo dei prodotti agricoli, misure di sostegno per i giovani agricoltori e alla valorizzazione della filiera.
Ci sono 70 milioni di euro di plafond aggiuntivo al Psr che verranno utilizzati per incrementare le dotazioni dei bandi per avviare, da gennaio 2018, una strategia di valorizzazione delle filiere produttive. Vengono resi operativi dalla regione i piani di sviluppo locale presentati dai quattro gruppi di azione locale (Gal) all’area della provincia di Rieti per i quali sono stati stanziati 20 milioni di euro, attivi da maggio.
In materia di scuola, prevenzione antisismica, giovani e formazione, la Regione Lazio approverà entro giugno 2017, previo accordo dei sindaci dell’area del cratere riuniti nel comitato istituzionale per la ricostruzione, un programma pluriennale di interventi per elevare al massimo grado di sicurezza sismica tutte le scuole.
Il primo lotto dei lavori (21 milioni di euro) pronti a partire nei prossimi giorni, riguarderà le scuole che presentino analisi di vulnerabilità con più basso grado di resistenza. Verrà poi definito l’utilizzo delle risorse provenienti dalla revisione degli stanziamenti complessivi dei fondi Sie 2014-2020 che saranno prevalentemente utilizzate per la prevenzione antisismica, entro e immediatamente fuori l’area del cratere.
In materia di diritto alla salute e all’assistenza sanitaria la Regione Lazio investirà 8,5 milioni di euro per l’edilizia sanitaria in tutto il territorio, destinerà, inoltre 2,4 milioni di euro per assumere 80 medici precari e altri medici specializzati nel 2017.
Integrerà, poi, con 1,3 milioni di euro gli annunciati interventi del governo, che stanzierà complessivamente 76 milioni di euro, per l’adeguamento funzionale del pronto soccorso dell’ospedale De Lellis, aprirà la seconda Casa della Salute di Rieti e interverrà per potenziare la Rsa di Leonessa, ripristinando l’agibilità del locale presidio sanitario.
Fondamentale, all’interno del ‘Patto’ della Regione Lazio il lavoro. La regione si impegna a garantire forma di sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese in difficoltà, incluse le Pmi, incentivando le possibilità di assunzione dei residenti dell’area del cratere, riconoscendo un bonus assunzione regionale fino a 8 mila euro, tramite la partecipazione ad un apposito avviso pubblico finanziato con 4 milioni di euro aperto il 15 giugno 2017 che verrà rifinanziato anche per il 2018.
Su questo tema i firmatari del patto chiedono, inoltre, al governo di estendere anche per il 2017 e il 2018 l’indennità una tantum per i lavori autonomi e di prorogare gli ammortizzatori sociali in deroga alle persone dell’area di crisi di Rieti che, nel 2017 terminano ogni forma di sostegno al reddito.
La Regione Lazio stanzia anche 12 milioni di euro per sostenere lo sviluppo del Terminillo, nell’ambito del programma degli interventi già previsti sulla base del protocollo di intesa firmato tra regione e comuni. Sta inoltre partendo una campagna di promozione turistica che prevede anche il sostegno ai comuni per 400 mila euro, per realizzare eventi, sagre, feste culturali. Sono previste poi numerose iniziative di rilancio del turismo sportivo, termale e culturale, con interventi sul sistema dei Monti della Laga, la Valle del Velino, le aree termali e sulla rete dei Cammini di San Francesco.
Accanto alla Regione Lazio questi i firmatari del ‘Patto’: Camera di Commercio di Rieti, Confcooperative, Confartigianato, Confesercenti, Cgil, Copagri Lazio, Cia, Federlazio, Cisl, Legacooperative, Cna, Ugl, Coldiretti, Uil, Unindustria e Confagricoltura, Unione europea delle cooperative-Regione Lazio, Confcommercio, Federmanager, Federazione regionale Unci Lazio, Confimprese accanto a Agci Lazio, Casartigiani e Conservizi Lazio. (AdnKronos)

Per approfondire

 http://www.meteoweb.eu/2017/05/terremoto-zingaretti-firma-patto-la-ricostruzione-la-crescita-delleconomia/909026/#ptPHQv6ZWFpSvJGQ.99

 

25/05/2017

Cambio della guardia nell'associazione culturale, già al lavoro sui prossimi eventi

Altro che quote, La Fenice per i prossimi tre anni, sarà guidata dalle donne. Nata nel 2014, l'associazione ha rinnovato le cariche nominando il nuovo consiglio direttivo. L'assemblea dei soci fondatori ha eletto Valentina Milano presidente. Succede a Tania Coppari che per i prossimi tre anni ricoprirà la carica di tesoriere. 

Vice presidente Letizia Rauco, segretario Giorgia Palla, mentre Alessandra Battisti si occuperà delle pubbliche relazioni. Affidato, poi, a Elena Coppari l'incarico di responsabile degli eventi a carattere benefico – sociale. 

Un direttivo tutto al femminile supportato dai ragazzi che, dietro alle quinte, continuano a collaborare per l'obiettivo principe dell'associazione: valorizzare tradizioni e territorio. Un impegno ancora più forte dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia. Sempre all'insegna della partecipazione, dell'inclusione e del coinvolgimento. E già si lavora per i prossimi eventi organizzati a Leonessa dalla Fenice. 

Il 3 giugno la terza edizione del torneo di biliardino, sette giorni dopo, il 10 giugno, evento poetico sulla scia del successo di “Aria di Festa”, del gennaio 2016. A fine luglio, poi, il torneo di Calcio a 5 “La Fenice”, giunto alla quarta edizione. In fase di preparazione, inoltre, diversi altri appuntamenti. 

(www.ilgiornaledirieti.it)

 

 

25/05/2017

Comune di Leonessa - Graduatoria Finale Conferimento Incarichi Co.Co.Co.

Doc. N°1

Doc. N°2

25/05/2017

 

 

 

17/05/2017

 

 

Aliquote IMU/TASI 2017 

14/05/2017

Rilevamento sui Fabbricati per l’agibilità sintetica Post-Terremoto
(Scheda FAST) - ESITI
Aggiornamento : 13 Maggio 2017

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Per gli esiti diversi dalla agibilità questo documento vale come dichiarazione preventiva in attesa della comunicazione ufficiale del Comune di Leonessa.

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Elenco Fast

14/05/2017

 

Lo scorso sabato, ha fatto seguito alla messa celebrata dal vescovo Domenico ad Amatrice con i volontari dell’Unitalsi laziale, alla presenza della statua della Madonna di Fatima, l’arrivo del simulacro nella cittadina di Leonessa.

L’immagine della Madre di Gesù, benedetta da Papa Francesco, è arrivata in paese nelle stesse ore vissute dal Santo Padre in Portogallo per la canonizzazione dei pastorelli Francesco e Giacinta Marto. E proprio le parole rivolte dal papa ai malati durante la sua permanenza a Fatima hanno sembrato accompagnare il viaggio dei volontari dell’Unitalsi e dei loro assistiti attraverso le terre colpite dal terremoto.

«Cari malati, vivete la vostra vita come un dono e dite alla Madonna, come i Pastorelli, che vi volete offrire a Dio con tutto il cuore» ha detto il pontefice. «Non ritenetevi soltanto destinatari di solidarietà caritativa, ma sentitevi partecipi a pieno titolo della vita e della missione della Chiesa», ha proseguito Francesco: «La vostra presenza silenziosa ma più eloquente di molte parole, la vostra preghiera, l’offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione con quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo, l’accettazione paziente e persino gioiosa della vostra condizione sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana».

«Non vi vergognate di essere un prezioso tesoro della Chiesa», ha ammonito il Papa: «Gesù passerà vicino a voi nel Santissimo Sacramento per manifestarvi la sua vicinanza e il suo amore. Affidategli i vostri dolori, le vostre sofferenze, la vostra stanchezza. Contate sulla preghiera della Chiesa, che da ogni parte si innalza verso il cielo per voi e con voi. Dio è Padre e non vi dimenticherà mai».

Il passaggio della statua della Madonna di Fatima a Leonessa è stato accompagnato da una grande partecipazione popolare. L’immagine sacra è stata portata in processione per le strade del paese e in suo onore è stata realizzata una grande infiorata, a sottolineare la ricorrenza del centenario delle apparizioni.

(www.frontierarieti.com)

 

14/05/2017

 

ARCHIDIOCESI METROPOLITANA DI PERUGIA-CITTA' DELLA PIEVE

U.S.Di. - UFFICIO STAMPA DIOCESANO

Piazza IV Novembre, 16 - 06123 Perugia - tel. 075.5737392 e fax 075.5733234

Resp. dott. Riccardo Liguori (rec. tel. 338.6928633 -

e-mail: riccardo.liguori@diocesi.perugia.it)

News U.s.di. consultabili su: www.chiesainumbria.it

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COMUNICATO STAMPA n° 2841

Alla cortese attenzione della redazione

Perugia: Ordinato sacerdote don Antonio Paoletti nel santuario diocesano della Madonna

di Fatima di Città della Pieve. Il cardinale Bassetti: «Carissimo Antonio, … la Santa Vergine sia il tuo modello di carità». L’arcivescovo emerito Chiaretti: «Gli amici de “La Voce” ti hanno definito “ingegnere della salvezza”… perché tu possa essere quella “pietra viva dell’edificio spirituale”»

 

            La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, il 13 maggio, giorno della festa liturgica della Madonna di Fatima nell’anno del centenario delle apparizioni, ha ricevuto dal Signore un dono molto prezioso, fonte della sua ricchezza e vitalità: il sacerdozio del quarantaquattrenne diacono Antonio Paoletti, già ingegnere, originario di Leonessa (Ri), nipote dell’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti. Lo stesso presule, insieme al cardinale Gualtiero Bassetti, l’ha ordinato sacerdote in un gremito santuario della Madonna di Fatima in Città della Pieve, uno dei primi luoghi di culto in Italia dedicati alla Beata Vergine apparsa un secolo fa nella nota località portoghese.

 

Ricevere il sacerdozio, un immenso dono di Dio, in questo santuario.

Il cardinale Bassetti, che ha voluto che fosse il suo «amato predecessore» a presiedere l’ordinazione di don Antonio, si è rivolto al suo neo presbitero con queste parole: «Carissimo Antonio, so che hai tanto desiderato di ricevere questo immenso dono di Dio in questo santuario oggi 13 maggio, giorno che dà inizio al compimento del centesimo anniversario delle apparizioni della Madonna a Fatima … . Se vorrai essere fedele per tutta la vita ai tuoi impegni di ministro di Cristo, ti invito fin d’ora a contemplare la Vergine Maria. Essa sia innanzitutto per te modello di fede. La Santa Vergine, che per tutta la vita - come dice il Concilio Vaticano II - ha camminato nella fede ed ha ripetuto il “sì” dell’annunciazione fino ai piedi della croce, sia il tuo modello di carità. Se la invocherai e le starai vicino con amore di figlio, essa ti mostrerà continuamente il frutto del suo grembo: Gesù. E con Lui porterà nella tua vita di prete il suo amore, la sua pace, la sua gioia e il suo conforto. La Vergine Maria ti sia modello di unione con Cristo, in modo che il vivere sia per te Cristo - come diceva san Paolo - e nulla ti possa mai distogliere dal suo amore».

 

Le radici di don Antonio Paoletti ai piedi del Gran Sasso.    

L’arcivescovo Chiaretti, nell’omelia, ha tracciato una breve ma significativa biografia di don Antonio che «viene da tradizioni culturali scientifiche, essendosi laureato all’Università dell’Aquila, con successiva specializzazione al Politecnico di Milano come ingegnere per l’ambiente. La sua famiglia, che è anche la mia, ha le sue radici ai piedi del Gran Sasso con la tradizione lavorativa dei migranti cardatori di lana, tra i quali ci fu anche un prete, lo zio don Matteo, che fu accolto nella Diocesi di Spoleto e trasferito come parroco nel leonessano, a Villa Bigioni, da cui provengono le nostre genitrici».

 

Il ricordo del martirio di don Concezio Chiaretti.       

«Ed ora sono qui – ha proseguito mons. Chiaretti – per ordinare prete questo mio nipote che viene anche lui da gente che sa di fatica, ma anche di fedeltà alla Chiesa. Tale fedeltà può costare pure la vita, come è avvenuto con un mio cugino, anche lui prete, don Concezio Chiaretti, giovane sacerdote di 27 anni noto alle cronache, che non posso non ricordare per più motivi, soprattutto perché sono l’ultimo testimone vivente della sua tragedia. Il 7 aprile 1944 celebrò la sua ultima messa nella sua e mia chiesa parrocchiale di Santa Maria a Leonessa, e io, piccolo chierichetto di undici anni, gliela servii. I tedeschi in ritirata lo catturarono e lo uccisero con altri 23 amici. Era il Venerdì Santo, alle ore 15: una parodia evidentemente blasfema d’una ben altra crocifissione!».

 

Dono totale della vita al servizio anche degli uomini in difficoltà.     

«Un’ordinazione veramente singolare, quindi, la presente – ha evidenziato l’arcivescovo emerito – , che ha per testimoni persone che hanno vissuto il loro sacerdozio con questo retroterra di sofferenza: motivi tutti per invocare ulteriormente la protezione della Vergine Maria, in questa chiesa-santuario di Città della Pieve, dove hanno lavorato anche artisti di Leonessa come i Boccanera. Qui oggi ricordiamo le sei apparizioni della Madonna ai tre pastorelli della terra portoghese avvenute cento anni fa … . In questo momento la statua pellegrina della Beata Vergine di Fatima si trova proprio a Leonessa, per poi essere trasferita nella vicina cittadina terremotata di Amatrice. Coincidenze, certamente, ma per noi piene di significato, che provocano ulteriormente, caro don Antonio, il dono totale della vita al servizio non solo di Dio, ma anche degli uomini in difficoltà, oggi tali per il terremoto, ieri per le violenze efferate, come quelle degli anni terribili della guerra. In questo contesto ti auguro una buona formazione sacerdotale; e l’Immacolata, che papa Francesco invoca come “stella della non più indifferibile nuova evangelizzazione, dopo l’attuale notte della fede”, ti doni la santa audacia di cercare anche tu nuove strade perché giunga a tutti “il dono della bellezza che non si spegne”, come dice il caro papa Francesco nell’Evangelii gaudium (288)».

 

L’“ingegnere della salvezza”.

«Gli amici del settimanale “La Voce” – ha ricordato mons. Chiaretti avviandosi alla conclusione – ti hanno definito “ingegnere della salvezza” …, perché, come tanti amici qui presenti, auspicano che tu possa essere quella “pietra viva dell’edificio spirituale” di cui parla san Pietro, il primo Papa, nella sua lettera, attivando “un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio mediante Gesù Cristo”».

 

Con don Paoletti 113 sacerdoti diocesani. I ringraziamenti e le preghiere del neo presbitero.

Don Antonio Paoletti, che con lui i sacerdoti diocesani hanno raggiunto il numero di 113, è stato circondato dai suoi familiari, dagli amici del Pontificio Seminario Umbro “Pio XI”, da numerosi sacerdoti e da tantissimi fedeli di Città della Pieve e delle parrocchie perugine dove ha prestato servizio negli anni di seminarista, Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino, San Barnaba e Ponte San Giovanni. A tutti loro, che hanno inciso non poco nella sua vocazione, al termine della celebrazione animata dal Coro diocesano “Voci di Giubilo”, don Antonio ha rivolto le sue prime parole di neo sacerdote. Parole che sono state tutte una lode e un grazie a «Dio padre per la storia che ha fatto con la mia vita, tutta la storia – ha detto con voce commossa –. Grazie per papà e mamma, che mi hanno passato la fede, soprattutto mamma per le preghiere di una vita … . Grazie a Dio per gli amici del Liceo, dell’Università dell’Aquila, degli anni bellissimi ai Salesiani. Prego Dio per i colleghi di lavoro che ho incontrato in questo viaggio, all’Università dell’Aquila, a Terni, a Rieti, a Perugia e al Consorzio Arcobaleno con tutte le sue imprese … . Lode e gloria a te o Signore per il gruppo Santa Maria in Prepo del Rinnovamento nello Spirito Santo per l’accoglienza, l’affetto e la preghiera costante e per l’Oratorio “Giovanni Paolo II” con tutti i laboratori in particolare quelli della fede, Alveare, Arca, Alfaeomega e al gruppo Hermano carbonaro. Auguri ai giovani delle Sentinelle, una volta e per sempre, che oggi festeggiano i primi sette anni di cammino … Grazie a Dio per mons. Chiaretti, per le preghiere soprattutto, poi per il calice della prima messa e la casula della sua ordinazione episcopale. Grazie a Dio per lei, eminenza, per avermi accompagnato come padre in tutti questi anni e per il gesto di tenerezza verso mons. Chiaretti che mi ha ordinato. Grazie a Dio per tutti coloro che guardano il nostro cammino nella comunione dei santi, in particolare padre Mauro Capponi sempre vicino e su tutti Giampiero Morettini (l’amico seminarista prematuramente scomparso, n.d.r.), che con la Vergine Maria, sempre al mio fianco, ha scelto il momento e il posto, la data, il santuario e il Vangelo della mia ordinazione. Prego perché tutti noi presenti ci rivedremo un giorno dove Gesù ci ha preparato un posto, in Paradiso!».

Com. stampa a cura di Riccardo Liguori /

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12/05/2017

Domani la statua della Madonna di Fatima benedetta da Papa Francesco sarà ad Amatrice e Leonessa, nello stesso momento in cui, dal Portogallo, il Pontefice celebrerà la messa con cui dichiarerà Santi i beati Francesco e Giacinta Marto. L'iniziativa è promossa dalla sezione laziale dell'Unione Nazionale Italiana Trasporti Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (Unitalsi), in collaborazione con la sottosezione della provincia di Rieti. 

Alle 12 la messa solenne di Amatrice sarà officiata dal Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, alla presenza del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, dell'assistente della sezione laziale dell'Unitalsi Gianni Toni, e della presidente della sezione di Rieti, Maria Grazia Di Mario. 

Per l'occasione al sindaco di Amatrice saranno consegnate le chiavi di una casa prefabbricata, che verrà destinata alla famiglia di una persona disabile del territorio. Nel pomeriggio, alle 16, la statua della Madonna si sposterà a Leonessa, per prendere parte alla processione in suo onore. 

(www.ilgiornaledirieti.it)

 

 

09/05/2017

 

TZU CHI : da Taiwan per Leonessa, Cittareale, Accumuli e Arquata del Tronto


Nel fine settimana appena trascorso, una delegazione Europea della TZU CHI (letteralmente: Sollievo Compassionevole) ha fatto visita alla comunità Leonessana per portare un contributo alle famiglie bisognose sia del nostro comune, che di Cittareale, Accumoli e Arquata del Tronto.


La TZU CHI, è un’associazione benefica buddista internazionale che nasce in Taiwan con la finalità di portare aiuti concreti in tutto il mondo, sia in Paesi “difficili”, che nelle zone colpite da calamità naturali.


La consegna degli aiuti si è svolta nel pomeriggio di venerdì 5 maggio presso l’Auditorium Santa Lucia, alla presenza delle autorità locali e delle famiglie interessate, in un evento pieno di emozioni e di grande condivisione. Decine di volontari della TZU CHI con loro impegno e partecipazione hanno messo in atto il grande valore della solidarietà in grado di oltrepassare ogni steccato ideologico, politico e religioso.

 

Siamo dunque lieti di porgere pubblicamente i nostri più sentiti ringraziamenti all’Ing. Rudolf Pfaff, capo della delegazione Europea Tzu Chi, al dr. Vincenzo Viggiani del CO.EM.I. (Consorzio Emergenza Italia), all’ambasciatore Antonio Hsieh rappresentante a.i. del Governo di Taiwan (ROC) e a tutti i volontari TZU CHI delle delegazioni Italia, Olanda, Francia, Inghilterra e Germania.


Leonessa, 09 Maggio 2017

 

 

 

07/05/2017

 

First descend freeride/downhill Leonessa outdoor, I hade the pleasure to ride for the first time the freeride/downhill track in Leonessa.

 

By Leonessa Outdoor MTB

 

 

 

 

 

07/05/2017 

 

 

Agire per il Terminillo è un atto dovuto

Eravamo a Terminillo ieri, al fianco di Antonio Cicchetti per prendere impegni seri. Abbiamo visto suggellarsi l'accordo sul consorzio Smile, un passo indispensabile per un territorio che vuole crescere. Ci siamo battuti per questo, lo abbiamo chiesto a gran voce e dal candidato sindaco non potevamo che attenderci una risposta positiva.
Adottiamo la linea del fare, quella dell'azione e non delle promesse. Con il gruppo di Fratelli d'Italia Rieti siamo presenti sul territorio da tempo, abbiamo riportato l'attenzione sulla piscina e sul disuso di strutture e infrastrutture strategiche per lo sviluppo di questa montagna, come la strada provinciale della Vallonina.
In un Togo Hotel Palace a secco di turisti, solo posti in piedi per i ritardatari. Un incontro quello voluto dal candidato sindaco che ha generato curiosità, richieste e ha messo in luce una grande esigenza di lavoro. Non solo ordinaria amministrazione per la montagna di Rieti, ma impegni concreti per lo sviluppo, la crescita e l’affermazione di un territorio che deve e può essere una risorsa.
Non sono mancati interventi programmatici e di valore come quello del geologo Matteo Carrozzoni, in forze con Agire, che di montagna se ne intende, per professione prima e per passione poi e di Daniele Sinibaldi che nel ruolo di giovane imprenditore e candidato ha sottolineato “ che l’operatore commerciale di Terminillo non può essere di serie B rispetto a quello di Rieti, di Terni o di Ovindoli o di altri comprensori e di altri posti in cui si fa turismo”. E’ necessario dunque sviluppare servizi che siano all’altezza di un luogo di attrazione turistica. Servizi pensati da forze giovani, menti fresche e attente che in perfetta sintonia con l’esperienza del candidato sindaco hanno del grande potenziale per creare un prodotto all’avanguardia e al passo con i tempi, in termini di progettualità, di comunicazione e di attrattiva.
Agire per il Terminillo è un punto di partenza per donare nuovamente centralità alla città di Rieti su tutto il territorio provinciale, conferma di questo è l’importante presenza del Presidente del Consorzio Smile e sindaco di Leonessa Paolo Trancassini che in duplice veste ha preso parte all’evento donando un fondamentale contributo in sostegno di questo progetto elettorale, convinto “che una visione unitaria sia la strategia utile e vincente. In questi cinque anni, il Comune di Rieti non è mai stato interlocutore, ma ha mantenuto sempre una posizione pregiudiziale che ha compromesso lo sviluppo. Leonessa ha impiegato tutte le risorse e si vede, Terminillo non l’ha fatto e si vede. Ora c’è la possibilità di aprire una stagione di collaborazione tra i due versanti della montagna.”
Per Agire l’evento appena trascorso non sarà certamente una meteora che attraversa Pian de’ Valli. Torneremo presto nel punto più alto del territorio comunale per parlare di futuro.

Rieti, 07 Maggio 2017

 

(Comunicato Stampa Agire)

 

 

03/05/2017

 

Nell'ordinanza relativa agli esami di maturità firmata oggi dalla ministra Fedeli viene confermata l'attenzione per le popolazioni delle aree colpite dal sisma nell'Italia centrale. Trovano infatti applicazione le disposizioni previste dal decreto approvato dal Governo lo scorso 9 febbraio. E dunque nelle scuole di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria le commissioni d'esame saranno composte da soli membri interni, a eccezione del presidente. L'anno scolastico resta valido anche con meno di 200 giorni effettivi di lezioni e studentesse e studenti potranno essere ammessi all'esame anche in deroga al limite delle assenze normalmente previsto.

 

(www.ansa.it)

 

 

 

03/05/2017

 

 

 

 

 

Le Invasioni Digitali che stanno coinvolgendo tutta Italia sono approdate anche nel reatino, facendo tappa a Leonessa domenica 30 aprile. Lo scopo delle Invasioni Digitali, iniziate il 21 aprile e prossime a concludersi il 7 maggio, è quello di promuovere la straordinaria ricchezza del Bel Paese attraverso il mezzo dei social network.

 

La giornata di domenica, organizzata dalla Strada dell'Amatriciana in collaborazione con Confcommercio Rieti, il Comune di Leonessa e gli Instagramers di Igers Rieti, ha visto visitatori, igers e fotografi d'Italia arrivare nell'antico borgo tra gli Appennini per scoprire i sapori della sua gastronomia, i segreti dei suoi vicoli e la bellezza delle sue montagne, condividendo foto e video sui social tramite hashtag e momenti live.

 

Il programma della giornata prevedeva diversi percorsi complementari: un percorso del gusto, con la preparazione di salsicce, pecorino e ricotta, prodotti tipici della zona, presso l'azienda agricola Domenico Vanni di Terzone; il percorso naturalistico, accompagnando il gregge della pastora di Albaneto Francesca Cesaretti nella sua uscita quotidiana tra i monti e salendo in seggiovia fino al Monte Tilia, con i suoi cavalli selvatici e paesaggi mozzafiato; e, infine, il percorso culturale, che ha incluso una visita al Museo Demoantropologico di Leonessa e una passeggiata per le vie del borgo accompagnati da una guida. A pranzo, affettati e formaggi locali e un saporito piatto di pasta all'amatriciana presso il Ristorante “La Genziana” in Corso San Giuseppe da Leonessa.

 

L'evento ha permesso di far scoprire a chi c'era e, grazie alla presenza sui social e agli hashtag, a chi non c'era quello che di più bello ha da offrire questo territorio, che ruota intorno ad uno splendido borgo d'origine medievale fondato dai re d'Angiò su un altopiano appenninico circondato dai monti. L'evento è stato seguito da circa 20mila followers, con video in diretta e pubblicazioni su Instagram e Facebook, e ha permesso di ripercorrere la storia e le tradizioni di Leonessa, di entrare in contatto con la sua gente e di godere della natura rigogliosa che la domina.

 

Siamo proprio nel cuore della Strada dell'Amatriciana, dove l'uomo vive da sempre in simbiosi con la montagna, i suoi animali e i suoi ritmi. La Strada dell’Amatriciana è infatti un progetto che coinvolge tutto il territorio di Rieti fino a Roma lungo le antiche vie della transumanza, che hanno portato gli amatriciani, i leonessani, i reatini a trasferirsi nella capitale e ad influenzarne nei secoli la cultura e la gastronomia. Hanno contribuito all'evento Invasioni Digitali, il Comune di Leonessa, Confcommercio Rieti, Igers Rieti, Igers Latina, Igers Lazio, Fai Roma, Igers Umbria e Igers Perugia.

 

(www.corrieredirieti.it)

 

 

 

14/04/2017

 

 

Leonessa : Live Map

 

 

12/04/2017

 

 

 

 

A Imperia i bambini del doposcuola di piazza Roma, via degli Ulivi, Piani e Caramagna, coadiuvati dai propri educatori, hanno avviato un interessante progetto di solidarietà rivolto ai coetanei di Leonessa, in provincia di Rieti, città colpita dal sisma che ha sconvolto il Centro Italia nei mesi scorsi.

Sono molti i progetti realizzati dal doposcuola che, nel corso degli anni ha individuato una programmazione legata ad eventi solidali, fra cui quello intergenerazionale che coinvolge gli utenti della Casa di Riposo. Quest’anno i laboratori si sono concentrati nel periodo pre-natalazio, cercando di rendere più lievi le feste di bambini che hanno vissuto momenti drammatici. Agli allievi di Leonessa è stato infatti recapitato direttamente dalla Polizia Municipale di Imperia un pacco contenete la “Tombola delle emozioni” con all’interno giochi, disegni e piccoli pensieri realizzati con il supporto delle educatrici. Proprio in questi giorni sono arrivati i messaggi da parte dei bambini, che hanno ringraziato i “colleghi” per la vicinanza e sensibilità dimostrata con il loro sostegno.

Il servizio del doposcuola, attivo negli istituti con tempo modulato, prevede diverse attività, tra cui compiti, giochi ma soprattutto una didattica educativa, proprio come quella realizzata nell’ambito di questo progetto.

Questo il commento dell’Assessore Enrica Chiarini, responsabile del settore dei Servizi e delle Attività Educative “Un bel gesto di vicinanza e solidarietà tra i più piccoli, per comprendere che le feste sono un’occasione speciale anche per riflettere su chi vive una situazione meno felice. I bambini e le educatrici hanno lavorato per un progetto solidale e allo stesso tempo un laboratorio didattico e formativo davvero meritevole”.

(www.rivierapress.it)

 

12/04/2017

 

 

«Oggi è una grande giornata, oggi è il giorno della vittoria. Ieri è stato dato il via libera in Consiglio dei Ministri alle Zone franche urbane nei Comuni colpiti dal sisma, e se dalla lettura del testo del provvedimento riscontreremo che tutte le nostre proposte sono state accolte, allora sarà la notizia più bella di tutte. Sarà ciò che permetterà ai territori devastati dal terremoto di tornare a vivere. Il decreto per la ricostruzione pesante è la prova che Amatrice rinascerà: le aliquote previste sono addirittura superiori a quelle dell'Emilia Romagna, il contributo per la ricostruzione è del 100% sia per le prime che per le seconde case, e ora sappiamo che le Zone franche urbane saranno una realtà; e se al provvedimento mancherà qualcosa rispetto alle nostre proposte, abbiamo pronto il Regolamento della Contea per completare il quadro degli aiuti. Ci abbiamo lavorato a lungo, con convinzione e perizia, perché avevamo capito che sarebbe stato l'unico modo per consentire al nostro meraviglioso territorio di tornare alla vita. Abbiamo vinto, ha vinto il buon senso, ha vinto la buona volontà, è la forza delle parole che diventano fatti. Amatrice ha un futuro, e il futuro è già cominciato». Così in una nota il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che parlò per la prima volta della no tax area alla Camera dei Deputati lo scorso 7 novembre. 

«Oggi, poi, l'inaugurazione della mensa dell'area food è un altro passo verso la rinascita. E per questo ringrazio il gruppo Cairo Editore e La7, che hanno finanziato l'area, l'archistar Stefano Boeri che l'ha progettata, e tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione. Questo è il luogo in cui mangeranno o nostri ragazzi e sarà anche un luogo di aggregazione e solidarietà. Quando c'è una tragedia del genere l'uomo ha anche delle difficoltà dovute al dolore, ai ricordi. A volte anche alle miserie umane. Qui sono passato tante volte in questi mesi, queste montagne, queste strutture sono diventate il mio antidepressivo. Questa terra, grazie al lavoro degli uomini e delle donne, ha un futuro. Mi avete consentito di non collassare definitivamente, per questo vi sono grato. Con Errani all'inizio il rapporto è stato un po' duro. Oggi devo dire che, dopo le ordinanze sulle ristrutturazioni pesanti, i cui importi sono superiori a quelli previsti per il sisma in Emilia, il rapporto è veramente migliorato. Il filo conduttore della politica deve essere quello di dare delle risposte giuste ai cittadini. Io sono orgoglioso perché questa terra ha un futuro grazie agli uomini e alle donne che stanno lavorando dal 24 agosto in questa terra», ha concluso il Sindaco.

 

 

12/04/2017

 

 

Zone franche nei Comuni terremotati. E' una delle novità approvata dal governo e annunciata via twitter dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. Si tratta della previsione di zone franche nei territori dei Comuni terremotati. "Via libera dal Consiglio dei ministri a Zone franche urbane nei comuni del terremoto. No tasse e contributi per le attività d'impresa", si legge nel tweet di Martina, che fa riferimento al Decreto legge contenente misure di correzione dei conti pubblici e misure per lo sviluppo. Una buona notizia anche per i 15 Comuni del Reatino compresi nel cratere del sisma.

 

(www.corrieredirieti.it)

 

01/04/2017

 

Si parte dalla Maratona di Roma e non per caso. Prende il via dalla manifestazione che domenica 2 aprile "invaderà" le strade della Capitale la campagna di comunicazione della Regione Lazio per rilanciare il turismo nelle aree del Reatino colpite dal sisma. Perché se è vero che il terremoto ha distrutto chiese pluricentenarie, ha danneggiato gran parte del patrimonio artistico di Amatrice e Accumoli - oltre ad aver provocato, non va mai dimenticato, quasi 300 morti nell'Italia centrale, distruzioni di case e attività - non ha cancellato la voglia di ripartire, le bellezze paesaggistiche, i percorsi di Fede, le eccellenze dell'enogastronomia. E anche la possibilità di passeggiare o correre in mezzo a un'area dove la natura regala il meglio di sé, peraltro a poca distanza da Roma. La Maratona, per molteplici ragioni, rappresenta la platea ideale per una campagna di comunicazione.


LA MARATONA
Al Circo Massimo, nell'area della partenza, ci saranno cartelloni della Regione Lazio che invitano a scoprire o riscoprire le Valli Reatine, “Emozioni nel cuore d'Italia”. Senza dimenticare, ovviamente, che chi partecipa alla maratona ama correre. La campagna definisce il Reatino come “Il luogo ideale per chi ama correre”. Una platea, quella della maratona, composta da tanti romani, ma anche da appassionati, persone di ogni età e provenienza: una vetrina importante per il Reatino. Migliaia di persone che, prima dello start, si imbatteranno nei cartelloni della Regione e magari potranno avere uno spunto per una prossima gita o una futura vacanza.

IL PERCORSO
E questo è solo il primo passo. Per rilanciare l'economia turistica delle aree coinvolte nel sisma e, più in generale, del Reatino. Come presentato mercoledì scorso a Rieti dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, la campagna della Regione prevede un primo opuscolo, di prossima uscita, sulle attrattive turistiche dell’area del cratere sismico e poi un secondo, successivo, sulle proposte estive. “Ovviamente la diffusione - ha precisato Zingaretti - sarà a Roma e in altre località esterne”. Quindi, promozione su giornali e tv e una sezione sul portale turistico all’indirizzo www.visitlazio.com/vallireatine, dove si potranno scoprire le varie proposte, dai Cammini di Fede collegati a San Francesco a Cittaducale, da Leonessa alle Riserve naturali.

LA CAMPAGNA
Ma il binomio turismo-Reatino verrà rilanciato anche sotto altre forme dalla Regione. Risorsa da sempre peculiare del Reatino è l’agroalimentare. Oltre allo sviluppo dell'Area Food di Amatrice, con l'arrivo dei ristoranti, sono in programma una serie di iniziative sul territorio, in primavera ed estate. Tra queste, “Sapere i sapori del Lazio”, che si svolgerà il 17 maggio a Rieti, sull’educazione alimentare, “Sotto le stelle del Lazio - estate” con gli chef stellati sulle specialità dell’Alto Velino. E, ancora, “Suoni, colori e gusti dell’Appennino - estate” e “Vieni a casa mia”.

 

(Luca Brugnara - www.il messaggero.it)

 

 

27/03/2017

 

RIETI - Oltre tremila alpini a Leonessa per una festa che contribuisca a sanare le ferite lasciate dal terremoto nel territorio. Appuntamento fissato ufficialmente fra un anno e mezzo, il 21 e 22 luglio 2018, quando ci sarà il raduno del Quarto raggruppamento dell'Associazione nazionale alpini.

Una decisione ratificata nei giorni scorsi dalla direzione nazionale dell'Ana e annunciata con orgoglio da Bernardo «Nardino» Cesaretti, capogruppo degli alpini di Leonessa. «Per noi alpini è un onore poter organizzare tale evento spiega - ben consapevoli dell'impegno e soprattutto sicuri del ritorno di immagine e di partecipazione che Leonessa ed il territorio reatino si aspettano. Orgogliosi e fanatici come tutti i Leonessani del nostro Altipiano, organizzeremo per tempo e nel modo migliore l'evento coinvolgendo tutte le belle realtà associative del nostro territorio».

Al Quarto raggruppamento appartengono le sezioni alpine di Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise e di tutto il sud Italia, con oltre tremila iscritti che si ritroveranno a Leonessa per un lungo fine settimana.
Per il 2017 il raduno è fissato ad Avezzano e, da lì, si passerà il testimone ai leonessani. La macchina organizzativa è già in moto, con le prime riunioni programmatiche fissate nei prossimi mesi. L'intenzione è quella di coinvolgere tutte le realtà locali per dare lustro al territorio, con inviti che saranno ricolti a tutti gli enti locali, le realtà associative e gli operatori economici.

«Ad ogni realtà leonessana che vorrà partecipare conclude Cesaretti - saranno affidati compiti specifici perché Leonessa si presenti come un gioiello incastonato nel verde dell'Appennino che, insieme all'ospitalità e alla fratellanza, resterà impresso ai partecipanti al raduno. Solo così, tutti insieme, daremo lustro alla nostra Leonessa «ferita dal mostro» ma sicuramente da ora in poi guarita da noi tutti. Tutti i partecipanti porteranno a casa un bellissimo ricordo e soprattutto la voglia di tornare a godere di Leonessa e delle sue montagne».

 

27/03/2017

 

 

«Avevamo bisogno di un’Ape e lo avevamo fatto presente al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. In un territorio come il nostro, in un Comune già fortemente in difficoltà, sembra essere un vezzo, ma non lo è. L’Ape è fondamentale per il lavoro che i nostri operai svolgono ogni giorno». 

Paolo Trancassini, all’ombra di Palazzo Mongalli, sede storica del Comune di Leonessa, racconta come è nata la richiesta di intervento a cui la Piaggio s.p.a. ha risposto con tempestività. Lo scorso venerdì 24 marzo, il Sindaco di Leonessa ha atteso l’arrivo del mezzo in Piazza VII Aprile, che il responsabile commerciale del concessionario Pucci di Foligno Roberto Lucidi ha voluto consegnare personalmente nelle mani del primo cittadino. 

«La Piaggio ci ha dato un segnale importantissimo, ha raccolto con massima velocità e con grande entusiasmo la richiesta di sostegno che abbiamo inviato loro, contribuendo così alla ripresa del nostro territorio. Un gesto significativo di condivisione, per cui siamo estremamente grati». 

Il Gruppo Piaggio, interpellato ad intervenire in sostegno del Comune di Leonessa, non ha esitato e nell’arco di poche settimane ha messo a disposizione quanto richiesto dall’Amministrazione comunale, grazie al preziosissimo intervento del Direttore di Piaggio Italia il Dr. Vincenzo Scardigno.

 

(www.il giornaledirieti.it)

 

27/03/2017

 

 

È pronta per la messa in opera a Leonessa una “Sala di Comunità” simile a quella già realizzata ad Amatrice. Un ambiente polifunzionale che nel paese di San Giuseppe sarà utilizzato anche come spazio liturgico in attesa di poter nuovemente celebrare la messa in una chiesa del centro storico

C’è anche quella di Leonessa tra le comunità messe in difficoltà dallo sciame sismico ancora in corso. Il paese di San Giuseppe registra infatti diverse criticità riguardo al centro storico e alle attività economiche. Le preoccupazioni sono diverse, a partire da quelle residenziali: insieme ai comuni di Posta, Borbona e Cittareale, l’amministrazione leonessana ha avanzato l’istanza per l’assegnazione di alcune soluzioni abitative d’emergenza. Quanto all’economia, comprensibili preoccupazioni esistono attorno alla vocazione turistica del paese, messa in forse dal perdurare delle scosse. Ma se da un lato ci sono diversi edifici da mettere in sicurezza, dall’altro non viene meno la creatività, con il sindaco che si è fatto promotore del singolare concorso “Uno scatto e uno scontrino per Leonessa”: una competizione fotografica centrata sui centri storici di Leonessa e delle sue frazioni. Per partecipare basta una foto originale del paese e un’altra di uno scontrino o di
una ricevuta fiscale di un acquisto fatto negli esercizi commerciali del comune. In palio 1000 euro messi in palio dallo stesso primo cittadino.

Nonostante le difficoltà, dunque, non manca la voglia di ripartire. E siccome anche a Leonessa il terremoto non ha risparmiato le chiese, in paese è in corso di installazione una “Sala della Comunità”: una struttura provvisoria donata dalla Caritas italiana per aiutare la lenta “ricostruzione” delle persone attraverso un luogo di socializzazione condiviso.

Non si tratta di una chiesa, ma di una sala di comunità polifunzionale, che all’occorrenza svolge anche il compito di aula liturgica.

Elaborato sul modello di quanto già visto nell’Amatriciano, il progetto prevede un abbellimento esterno con elementi in legno, piante e, perfino giochi per bambini. Una struttura pensata per
essere uno spazio funzionale a servizi di tipo comunitario, più che una soluzione di emergenza per terremotati.

La Sala “Sant’Agostino” di Amatrice, del resto, ha ospitato diverse iniziative e attività, oltre a permettere la celebrazione della messa. In ogni caso, dal punto di vista liturgico la proposta rappresenta, rispetto alle funzioni celebrate nel palazzetto dello sport, un passo avanti nella direzione di un ritorno alle chiese storiche nel più breve tempo possibile. E, tra quelle presenti in paese,
potrebbe essere la chiesa di San Carlo a svolgere la funzione di sede parrocchiale, non appena sarà possibile dare seguito alle dovute misure di riscaldamento e di messa a norma dal punto di vista
elettrico.

 

(www.frontierarieti.it)

 

 

 

 

15/03/2017

 

All'indomani della scossa del 24 agosto, ci eravamo ripromessi di raccontare il "nostro" terremoto dal giorno in cui i primi Amici di Amatrice fossero ritornati nella loro Terra, nei nuovi moduli abitativi.

25 soluzioni abitative di emergenza sono state assegnate.

25 porte si sono riaperte.

Una goccia, ma un importante segnale.

Poi la scossa del 30 ottobre.

 Che proprio oggi chi si è speso fin dal primo momento con entusiasmo e passione per la causa di Amatrice sia costretto a chiudere la sua di porta è un coincidenza che non avremmo mai voluto evidenziare.

Ma spesso sono le coincidenze a fare la storia.

E la storia della "nuova" Leonessa sarà sempre più che mai unita alla storia del "nuovo" Bar Mongalli.

A Carlo, alla sua splendida Famiglia, alle "sue" Ragazze ed ai "suoi" Ragazzi...

...A Presto.

Sicuro !!!

 

G.B.

 

Il Caffè Mongalli va in "ferie".
Lo voglio comunicare a tutti Voi con la foto di una delle cose più belle di questa esperienza lavorativa: il sorriso, la simpatia e l'amore che questi ragazzi ECCEZIONALI hanno donato a tutti noi, in questa estate che si è conclusa con un cambiamento tragicamente epocale. 
Non è stata un imposizione la dichiarata inagibilità del Palazzo Mongalli e di conseguenza del bar. Tutto è nato da una mia sofferta decisione. Non potevo sottovalutare i danni che il mio "gigante" della Piazza ha subito ad iniziare dall'incendio che lo quasi distrusse nel 1956, a seguire poi il terremoto del 1979 e del 1997 e per finire, di questo sono convinto, questa raffica simile alla finale dei "botti" di San Giuseppe.
La sicurezza sarà la chiave di Volta.
 
Il caffè Mongalli tornerà presto, spero, ad allietare tutti Voi che in tutti questi anni, con la Vostra presenza, il Vostro Calore e la Vostra Pazienza, ci avete dato la forza di andare avanti. Passata questa pausa "ricostituente", faremo insieme una grande Festa: la Festa di Leonessa!!!! Vi voglio bene Amici miei!!!!

 

Carlo Mongalli

 

 

 

 

10/03/2017

 

COMUNICATO STAMPA PROVINCIA DI RIETI


"E' un'altra giornata importante, un ulteriore passo in avanti, per il progetto Terminillo. Nella Commissione per l'attuazione del Protocollo d'intesa per il rilancio dell'attività sciistica è stato approvato dalla Provincia di Rieti e dai rispettivi Comuni l'aggiornamento del piano d'interventi. Grazie a questo passaggio, per poter far partire le opere necessarie al rilancio della montagna reatina, manca solo la Valutazione Impatto Ambientale per la quale siamo molto ottimisti avendo con questa nuova stesura risposto a tutte le obiezioni sollevate dalla Regione qualche mese fa".
E' quanto dichiarano il presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi, il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e i consiglieri comunale, Simone Munalli, e provinciale, Bernardino De Marco, quest'ultimi due presenti ieri in commissione in rappresentanza dei rispettivi enti.

 

 

27/02/2017

 

Uno Scatto e uno Scontrino per Leonessa: il regolamento

 

 

 

 

 

23/02/2017

Per il nono anno consecutivo, il Carnevale torna a Roma. Con il suo anticipo di primavera, musica, colori e profumi animerà le strade della capitale dal 25 al 28 febbraio 2017. La kermesse è stata presentata questa mattina nella sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza di Daniele Frongia, assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Capitale. Le protagoniste saranno le donne di Roma, perché l’edizione di quest’anno è dedicata a Beatrice Cenci, Artemisia Gentileschi e Cristina di Svezia.  Si alterneranno: arte equestre, artisti di strada, commedia dell’arte, fuochi d’artificio e le sfilate con i costumi della Roma papalina  e Rinascimentale. E come da tradizione, fulcro del carnevale romano saranno: la sfilata equestre e la sfilata dei carri allegorici in via del Corso e Piazza del Popolo.
 


Quattro giorni con un programma «che continua dopo nove anni ad essere il più grande evento equestre d’Europa, ci saranno - ricorda Marco Lepre, presidente dell’associazione culturale Carnevale romano- tanti appuntamenti in programma come la tradizionale sfilata equestre,  momenti di animazione e intrattenimento, lo spettacolo pirotecnico dei fuochi del Carnevale romano, il concerto jazz in Piazza del Campidoglio».  «Anticipo che la manifestazione si farà anche il prossimo anno e mentre quest’anno porteremo le periferie in centro, il prossimo ci sposteremo coinvolgendo le periferie della città» afferma Daniele Frongia, assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi della Giunta Raggi.

Quest’anno la manifestazione avrà come centro Piazza del Popolo e via del Corso.
Fanfare, sfilate, butteri, giochi cavalli e maschere saranno i protagonisti di questo Carnevale romano, l’inaugurazione si avrà sabato 25 febbraio in Piazza del Campidoglio, dove ci sarà animazione per bambini insieme ad associazioni umanitarie e concerti di trentacinque ragazzi, che suoneranno musica jazz diretti dal maestro Pasquale Innarella. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, la Grande Sfilata equestre, coordinata da Alessandro Salari, partirà da piazza del Popolo per proseguire su via del Corso, lungo il percorso seguito dai cortei rinascimentali sulle orme del tracciato della rinomata corsa dei berberi che per secoli, fino ai primi anni di Roma Capitale, ha caratterizzato il Carnevale romano.
 
Sbandieratori, artisti equestri, carrozze, trampolieri, mangiafuoco, ma anche realtà culturali come i butteri laziali, bambini in maschera sui pony, nonché la prestigiosa presenza dei corpi militari che hanno dato lustro alla storia della cavalleria italiana: la fanfara a cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello (8°), il IV Reggimento Carabinieri a cavallo, la Polizia di Stato a cavallo.
 
Non mancheranno le realtà culturali rievocative laziali, tra cui la significativa presenza de “Il palio del velluto di Leonessa”, che malgrado la tragedia sismica che ha recentemente colpito il territorio, non ha voluto mancare alla manifestazione capitolina. Spazio anche ai Cavalieri del passato con la sfilata la storica, cavalcata papale sulla mula bianca con la quale il Pontefice dal 858 al 1769 prendeva possesso della cattedra di San Pietro.
 Alle ore 18.00 a Piazza del Popolo si terrà un concerto della Fanfara a cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello (8°), in attesa della rievocazione della tradizionale Festa dei Moccoletti.
 
Alle ore 19.00 il sabato carnevalesco di Piazza del Popolo si concluderà con lo spettacolo pirotecnico dei Fuochi d’artificio del Carnevale romano, realizzati dalla terrazza del Pincio dal Gruppo IX Invicta.  Un occhio strizzato anche alla solidarietà, con l’evento a pagamento ‘Ballo in maschera’, che si svolgerà dalle ore 20.00 a Palazzo Ferrajoli , su prenotazione a favore della Lega Italiana Fibrosi Cistica.
 
Domenica 26 febbraio alle ore 16,30 al museo di Roma Palazzo Braschi, si terrà il concerto di musica antica “Parole e musiche del Carnevale Romano - da Artemisia a Cristina viaggiando nel Carnevale Romano”, a cura di Archetipa ottava, con letture a opera di Crescenza Guarnieri, Giada Lorusso e Leonardo Petrillo.

La kermesse si  concluderà il martedì grasso, 28 febbraio con martedì 28 febbraio, alle ore 18.00 nella seicentesca Biblioteca Angelica con il convegno-spettacolo dal tittolo “Il Carnevale romano e le donne di Roma”, realizzato con la collaborazione di esperti della cultura barocca e carnevalesca romana.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi, con l’ideazione e la direzione artistica di Marco Lepre, presidente dell’Associazione culturale Carnevale romano – Accademia del Teatro equestre, e con il coordinamento organizzativo di Zetema Progetto Cultura.

(www.ilmessaggero.it)

 

 

 

23/02/2017

Uno Scatto e uno Scontrino per Leonessa: il regolamento

 

15/02/2017


Dal  24 Agosto leonessa.org ha scientemente evitato qualsiasi personale commento su un evento così drammatico, a denuncia di una evidente ignoranza rispetto a tutte le complicanze di una situazione così al limite.
In soldoni : quando non si conosce, è meglio tacere.
All'inizio il nostro silenzio era accompagnato dalla paura della scossa del 24 agosto ed il sollievo dell'essersela in fondo cavata senza intaccare troppo l'esistenza di Leonessa e dei nostri Amici che lì vivono.
Dal 30 ottobre, ci  accompagna l'angosciante certezza di un difficilissimo futuro tutto da costruire.
Leonessa non va ricostruita.
Leonessa va costruita di nuovo.
Sandro Simoncini, docente di Urbanistica e legislazione ambientale presso l’Università Sapienza di Roma, 26 ottobre 2016
“La capacità di una popolazione di risollevarsi dopo una sciagura del genere non può prescindere dal riconoscersi in quanto comunità: scardinarne i vincoli affettivi e di relazioni sociali, anche attraverso una ricollocazione abitativa casuale o disordinata, può costituire un ulteriore ostacolo sulla via del ritorno a una vita il più possibile normale. Non si tratta solo di dare un tetto alle persone, ma di farle sentire effettivamente parte di un contesto pronto a ricominciare nonostante tutto”.

Vasco Errani, Commissario Straordinario per la ricostruzione, 9 Gennaio 2017

"Non si possono ricostruire le comunità delle zone terremotate se prima non si ricuce la faglia emotiva aperta dal sisma...L'unico modello credibile di ricostruzione è quello che vede le istituzioni mettersi al servizio della comunità...Senza tutto ciò potremo al massimo ricostruire le pietre”.

L'invito del Sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, in occasione della messa in onore di San Giuseppe da Leonessa celebrata domenica 12 Febbraio presso la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano  è un accorato appello che va proprio nella direzione della costruzione del nuovo tessuto sociale di Leonessa, del quale i Villeggianti, "i Leonessani di Roma" rappresentano una importantissima trama.

"...Io vi porto i saluti di Leonessa, vi porto un messaggio da Leonessa.
Leonessa è ferita ma sta in piedi.
Noi siamo molto più fortunati di altri, anche se viviamo un momento di grande difficoltà.
Combattiamo una serie di partite, una serie di difficoltà: gestiamo la paura, i bisogni, le prospettive.
Partite che vengono giocate contemporaneamente e che necessitano di tanto, tanto lavoro e di tante, tante attenzioni.
E' anche un grande sforzo di pensiero.
Siamo fiduciosi, stiamo lavorando molto. Stiamo cercando tutta quella attenzione che merita un ferito, un territorio che è in difficoltà.
Stiamo mettendo in campo tutta una serie di progettualità nel piccolo, nel medio e nel lungo termine che a breve conoscerete.
Mercoledì avrò un incontro con il Presidente Zingaretti per rappresentare la specificità di Leonessa, le difficoltà di Leonessa, le difficoltà di Leonessa ma anche le prospettive del nostro Territorio.
E' chiaro che quando una partita è difficile bisogna mettere in campo tutto, tutto quello che si ha.
Noi abbiamo una straordinaria Comunità, che è molto più grande di quello che il nostro piccolo Paese può lasciare intendere.
Noi in questo momento non abbiamo bisogno di pietà, non abbiamo bisogno di solidarietà.
Noi abbiamo bisogno di amore, di complicità e soprattuto di condivisione.
La parola chiave è proprio questa, è la condivisione.
Condividere uguale dividere con. Quando condividiamo un dolore, il dolore è più leggero: quando dividiamo una gioia, la gioia è più grande, più intensa.
L'appello che io oggi faccio a Voi, idealmente rappresentanti di tutta la Comunità perchè la Comunità dei Leonessani è molto ma molto più grande di questa pur piena chiesa è quella di condividere queste nostre partite.
Condividere la paura, condividere i bisogni e soprattutto condividere le prospettive.
Perchè oggi quello che fa più paura è il futuro, la preoccupazione di quello che ci aspetta domani: non in termini di terremoto ma in termini di perdita economica, di prospettive.
Se Noi avremo la capacità di condividere tutto questo, sicuramente Leonessa ce la farà.
Attenzione: condividere non significa quello che oggi siamo abituati a pensare quello che sia cioè condividere, replicare messaggi dei social...
Condividere nel senso antico; condividere nel prendere la macchina, condividere nel venir su, condividere tutto quello che accade su, condividere una economia, condividere una prospettiva.
Sono convinto che se tutto questo accadrà, Leonessa ce la farà sicuramente.
Perchè Leonessa ha rappresentato e rappresenta un paese di grande fascino, un paese per certi versi strano; un piccolo paese, un grande Territorio, un piccolo Paese con una straordinaria Comunità.
Se oggi, domani tutta la nostra Comunità  comincerà a lavorare per Leonessa, è sicuro che ce la faremo.
Io, la mia Amministrazione Comunale, la Gente di Leonessa ce la stiamo mettendo tutta.
Io, insieme a Voi, Leonessa non possiamo assolutamente deluderla.
Se non la deluderemo, Noi ce la faremo.
Tutti insieme, ce la faremo"


Noi di leonessa.org proveremo a fare il nostro, come sempre.
Da 17 anni.

Intanto Leonessa riparte dalle Scuole..
Niente prefabbricati, ma edifici e un centro sportivo dove i nostri Ragazzi continueranno il loro percorso scolastico in sicurezza.
E' un importantissimo passo, per la nuova Leonessa.

giannibolletta@leonessa.org

07/02/2017

"Domani i nostri bambini torneranno a scuola, a Terzone le elementari ed a Villa Gizzi l'asilo, accompagnati dai pulmini. A tempo pieno.

Un passo avanti... Di tutti."

Paolo Trancassini , Sindaco di Leonessa

 

 

02/02/2017

“Questa mattina (01/02/2017, ndr)  in Regione nella riunione per il progetto del Terminillo ho fatto notare insieme a Vito (Vito Paciucci, vice sindaco del Comune di Leonessa, ndr) che dopo il terremoto gli orsi ed i lupi da salvare siamo noi ed abbiamo bisogno di certezze adesso. Al contrario, le novità progettuali finalmente condivise dovranno essere ripubblicate ed in sostanza si ricomincia. Non c'era un assessore, non c'era la politica. Assurdo non capire che anche su questo argomento non possiamo morire di burocrazia... Questa è la partita della vita, i nostri territori sono in codice rosso...”

Dispiace vedere che nel momento in cui si raggiunge un obiettivo condiviso la politica non ha la capacità di stringere i tempi soprattutto in un momento così difficile come quello che stanno vivendo i nostri territori.

Noi riceviamo da una decina d'anni segnali negativi da parte della politica, se non hai i numeri ti chiudono la scuola, se non hai i numeri ti tolgono i servizi e poi arriva improvvisamente un terremoto devastante che probabilmente convince le persone ad andarsene definitivamente. Se in presenza di questa devastazione, la politica non ha la capacità di dare risposte immediate succede che alla popolazione fa più paura il futuro che non il terremoto. Questa era un'occasione per dare fiducia nel futuro, oggi sarebbe stato molto bello se tutta la politica ci avesse detto che questo progetto andava in consiglio regionale, veniva approvato in deroga e passava sopra la burocrazia per poter vedere i primi cantieri a primavera. Avremmo dato un segnale fortissimo non solo a Leonessa , Micigliano, Cantalice e Rieti, ma forse a tutta la Provincia e a tutti coloro che ancora credono che valga la pena rimanere nei nostri territori."

Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

02/02/2017

 

Comunicato stampa


L'Amministrazione comunale di Rieti ritiene l'incontro, svoltosi ieri presso la Regione Lazio, un ulteriore passo avanti verso l'approvazione del progetto di sviluppo del comprensorio del Terminillo. L'incontro tecnico è servito a concordare le procedure da attivare dopo le modifiche apportate al progetto e proprio per questo i 60 giorni di pubblicazione sono un passaggio obbligatorio, anche al fine di evitare i consueti e probabili ricorsi per vizi formali. La Regione ha apprezzato molto tutti gli sforzi fatti dai Comuni per ottenere un incidenza ambientale bassa mantenendo, allo stesso tempo, inalterata la valenza del progetto sciistico. Nessun nuovo inizio, ma semplicemente procedure previste dalla legge che devono essere rispettate. L'Amministrazione comunale è certa e fiduciosa che il lavoro svolto in questi anni, anche grazie all'impegno della Regione Lazio e di tutte le rappresentanze politiche del territorio, ci porterà ad un risultato storico che è oramai a portata di mano. Siamo vicini al traguardo.

Rieti 2 febbraio 2017

 

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Ufficio Stampa Comune di Rieti

Tel. 0746/287.352

 

 

01/02/2017

COMUNICATO STAMPA

Questa mattina presso l’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio si è svolto un incontro tra i rappresentanti della Provincia di Rieti e dei Comuni di Rieti, Cantalice, Leonessa e Micigliano per valutare insieme all’Arch. Demetrio Carini, direttore del settore competente sulla procedura di VIA,   le risultanze del tavolo di confronto istituito tra i tecnici regionali e quelli comunali e provinciali per superare le criticità progettuali che hanno determinato  la valutazione di incidenza negativa nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Dopo mesi di serrato confronto e approfondimento si è giunti alle necessarie modifiche del progetto per il rilancio del comprensorio del Terminillo per poter riavviare l’iter di approvazione; modifiche che, pur riducendo notevolmente e sostanzialmente la significatività di incidenze negative a carico di habitat o specie di interesse comunitario, non hanno compromesso la valenza comprensoriale del progetto.

Ciò consente di riaprire i termini della Conferenza di Servizi per l’esame del progetto, secondo le modalità stabilite dal Dlgs 152/2006, in modo da poter acquisire i pareri mancanti e far pronunciare nuovamente gli Enti che già si erano espressi.

I partecipanti hanno confermato unanimemente l’importanza del progetto per il rilancio dell’economia locale ulteriormente provata dagli eventi sismici che si sono susseguiti dal mese di agosto, parimenti si è espressa la volontà di procedere nel pieno rispetto delle normative vigenti a tutela dell’ambiente.

La Provincia convocherà nei prossimi giorni il tavolo per consentire ai tecnici di redigere il progetto con il recepimento delle modifiche e delle integrazioni emerse nei confronti che si sono tenuti negli ultimi mesi in modo da poter riconvocare la Conferenza di servizi e riaprire i termini della approvazione quanto prima possibile.

Rieti, 1 febbraio 2017

Umberto Leoncini

 

 

 

 

 

15/08/2016

RIETI - Leonessa riconquista il suo Monte Tilia al canto per niente marziale de “Il cielo è sempre più blu” e nel nome dell’indimenticato Padre Mauro. Giornata dell’orgoglio leonessano doveva essere e tale è stata quella dell’inaugurazione della seggiovia di Monte Tilia, salutata da un sole splendido e da un fiume in piena di gente in fila per salire, chi con il bambino al collo, chi col cagnolino in braccio, chi con lo zainone del deltaplano in spalla. 

“Grazie al Creato, al Creatore e a quest’opera buona che ci aiuterà a gustare meglio le meraviglie della natura”, benedice padre Orazio. “Grazie alla testardaggine del sindaco Paolo Trancassini e alla meticolosità del vice Vito Paciucci che ha vegliato su ogni vite messa quassù” traduce Alfredo Rauco inaugurando la serie di interventi degli amministratori comunali che si susseguono alla stazione di partenza prima del taglio del nastro e dell’avvio dell’impianto. Altre personalità politiche non ce ne sono ma è stata una scelta precisa: “Con noi oggi abbiamo voluto solo chi con noi c’è sempre stato, anche quando si trattava di manifestare a Roma e farsi identificare dalla Digos”, dice Trancassini. Il mattatore, qui, oggi, è lui e lui non si sottrae: “Noi oggi viviamo un sogno, un sogno bellissimo, frutto del lavoro di un gruppo di persone che 26 anni fa decisero, come in una favola, di rifare bella e grande la loro Leonessa. Formiche eravamo e siamo, ma queste formiche hanno spostato un elefante”, dice Trancassini, citando l’impresa di ricomprare e riaprire Campo Stella con una nuova seggiovia, e oggi ripristinare il collegamento con Monte Tilia con questa seggiovia biposto che sostituisce la vecchia ovovia. “Era il 12 gennaio 1969 quando l’impianto fu inaugurato e a tagliare il nastro fu Franco Maria Malfatti, all’epoca sottosegretario agli Esteri”, ricorda un emozionato Tito Cheli, che raccontò quella giornata sul Giornale d’Italia. Quella ovovia doveva dare alla Sabina “la sua seconda stazione di sport invernali” dopo il Terminillo, all’epoca nel pieno del suo splendore. Oggi il quadro è cambiato: Terminillo annaspa, alla disperata ricerca di ritornare a galla come stazione sciistica, mentre Leonessa affianca all’impianto invernale di Campo Stella questo di Monte Tilia pensato per l’estate e per l’autunno. E sul punto Trancassini infierisce sugli “snob che vanno con le ciaspole e che vogliono insegnarci come e quando andare in montagna: noi rispondiamo a quel mondo che siamo per l’ambiente e per la montagna 365 giorni l’anno”. D’altronde lo scontro col cartello delle associazioni ambientaliste in guerra contro Terminillo Stazione Montana è aperto e accesissimo e si è scaricato anche intorno ai lavori di realizzazione di quest’impianto, anche se Vito Paciucci, nel raccontarne la storia, sul punto sceglie di sorvolare. “Vi dico solo che questa seggiovia ci è costata 920 mila euro chiavi in mano, che il 30% di questi soldi sono rimasti a Leonessa grazie al lavoro di nostre ditte, prima fra tutti la Aloisi Costruzioni che ringrazio. All’arrivo troverete solo un container per i servizi e la vecchia stazione superiore da restaurare ma piano piano lo faremo, grazie alle forze di un’amministrazione straordinaria”. Un’amministrazione e un paese, dirà poi Trancassini in un crescendo zerofolle “a cui noi tutti abbiamo dedicato i migliori anni della nostra vita e questo paese straordinario se li è meritati tutti”. E così il gruppo di giunta va a scoprire la targa dedicata a Padre Mauro e si schiera per il taglio del nastro, con il “capo macchina” Ruggero Zelli che canta per davvero “I migliori anni della nostra vita”. Impensabile ai tempi di Malfatti.

(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile concessione www.ilmessaggero.it)

10/08/2016

Una seggiovia estiva che, a pochi passi dalla piazza centrale di Leonessa, porterà i turisti sugli oltre 1600 metri della vetta del monte Tilia. Non è un sogno o l’ennesimo progetto fine a se stesso ma una realtà concreta che verrà inaugurata la prossima domenica alle 10:30 nel borgo montano della provincia di Rieti.

“Abbiamo ripristinato la vecchia seggiovia chiusa da oltre 25 anni – ha affermato, visibilmente soddisfatto, il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini – con un investimento di 50 mila euro abbiamo donato a Leonessa uno strumento per il turismo e la fruibilità della montagna che non ha prezzo”.

Dopo l’inaugurazione della stazione invernale Mario Foglia di Campo Stella avvenuta lo scorso anno, ora Leonessa può vantare anche una seggiovia estiva e quindi un impianto aperto per ogni stagione.

“Con questa inaugurazione – prosegue Trancassini – dimostriamo la nostra visione a 360° della montagna e, a differenza di chi dispensa ricette per lo sviluppo, noi mettiamo in pratica il nostro amore per la montagna. E’ stato un lavoro molto difficile portato avanti da una squadra incredibile, della quale sono solo il capitano e che deve il suo successo all’infaticabile lavoro di tutti i suoi componenti, in special modo del vice sindaco Vito Paciucci, che non si è risparmiato fino alla fine dell’opera. Domenica – conclude Trancassini – sarà una grande festa per Leonessa, saliremo in vetta con la nostra nuova seggiovia che entrerà a servizio per escursionisti e amanti della montagna, creando una grande attrattiva turistica, dando un grande segnale al Terminillo ed al Consorzio per accelerare il processo di sviluppo del comprensorio, ma dandolo anche agli scettici, che non potranno che prendere atto del nostro modo di fare le cose per bene, senza spreco di soldi e con il massimo rispetto per l’ambiente”

(Su Gentile concessione www.rietilife.it)

10/08/2016

Si chiude il cerchio di uno straordinario modo di amministrare un Territorio.

Un Cerchio di 26 anni di diametro.

Al centro, Leonessa.

E la sua nuova Stazione Montana di Monte Tilia.

 

https://www.facebook.com/vito.paciucci/videos/309629456037028/

https://www.facebook.com/vito.paciucci/videos/309629569370350/

 

 

30/07/2016

Invio di seguito e in allegato il comunicato stampa sul progetto per Rieti Terminillo Stazione Montana per conto delle seguenti associazioni
 

Altura Lazio   Cai Lazio   European Consumers   Inachis   Italia Nostra Rieti   Mountain Wilderness   Postribù   Rieti Virtuosa   Salviamo il Paesaggio Rieti   WWF Lazio

Grazie per l'attenzione
 
Cesare Budoni
Responsabile comunicazione WWF per il Lazio

 

IL PROGETTO TSM ALLA RICERCA DI UNA COMPATIBILITA’ IMPOSSIBILE

 

Apprendiamo dalla stampa – o meglio dalle polemiche tra le istituzioni che dovrebbero governare il Terminillo – che è in corso un intenso lavoro teso a riconfigurare il progetto ‘Terminillo Stazione Montana’ al fine di superare lo “scoglio” (così lo definisce il Comune di Rieti; sarebbe a nostro avviso più corretto usare il termine “garanzia ambientale”) della Valutazione di Incidenza, che come noto ha sancito la incompatibilità del TSM (facendo seguito a parere analogo di pochi anni fa).

Cerchiamo di immaginare in queste ore calde amministratori e progettisti, assiepati attorno al costoso plastico presentato con orgoglio nel 2014, togliendo, tagliando e riposizionando le bacchette degli impianti di risalita alla ricerca affannosa di nuove collocazioni.

A nostro parere si tratta di un lavoro completamente inutile.

Come abbiamo ampiamente argomentato nelle Osservazioni alla VIA presentate nel Febbraio 2015, infatti, il TSM ha problemi ben più vasti, problemi che le istituzioni continuano a far finta di non vedere.

Se la Regione Lazio ha avuto senz’altro ragione ad emettere un parere negativo in sede di Valutazione di Incidenza, il suo parere di compatibilità positiva con il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale è palesemente errato perché le sue norme vietano con chiarezza la realizzazione di nuovi impianti, e nel TSM di nuovi impianti ce ne sono molti. Lo abbiamo scritto e ben argomentato nelle Osservazioni, ma la risposta è stata una confusa identificazione tra il concetto di “nuova opera” e di “riqualificazione” senza alcuna base normativa. Il fatto che la Regione Lazio sembra non essere in grado di interpretare correttamente un proprio strumento di governo lascia francamente sconfortati.

In aggiunta ci sono gli aspetti economici. Abbiamo argomentato la vacuità delle analisi economiche del TSM originario, che a parere degli estensori raggiungerebbe il pareggio di bilancio soltanto incrementando di dieci volte gli sciatori attuali; le nostre Osservazioni sono state sostanzialmente ignorate, eppure la valutazione della performance economica di un progetto è parte integrante di una VIA, perché non c’è nulla di più impattante di un progetto che consuma risorse ambientali senza offrire in cambio uno scenario occupazionale credibile.

Promettere sviluppo su basi fragili quali quelle del TSM originario è stato irresponsabile, e  siamo in attesa di conoscere quale fantastico incremento di sciatori si prefigge il nuovo TSM; o qualcuno pensa che le analisi economiche redatte per il TSM originario possano essere disinvoltamente traslate nel nuovo?

Chiamiamo ancora una volta le Istituzioni a guardare in faccia la realtà e a trarne le conseguenze; il TSM – bruciando risorse pubbliche – incrementerà il già consistente novero di opere incompiute, di opere abbandonate, di bilanci di gestione fallimentari (ed assistiti) che intristiscono il Terminillo. L’unica preoccupazione dei promotori del TSM sembra essere stata finora quella di realizzare opere (peraltro in maniera maldestra, come ci ricordano l’Autorità Anticorruzione e i procedimenti giudiziari in corso a carico di esponenti del Consorzio Smile), di dare incarichi ben retribuiti per progettare opere la cui redditività non si è in grado di dimostrare.

Il Terminillo potrà a nostro avviso avere un futuro interessante di sviluppo, ma solo e soltanto se si cambierà ottica e si predisporrà un programma lungimirante e complessivo di messa in valore delle sue straordinarie risorse, un programma volto alla promozione di un ampio spettro di attività pluristagionali, programma al quale la componente sciistica – nonostante la profonda crisi in cui versa, accentuata dai progressivi effetti del cambiamento climatico – potrà dare un contributo commisurato alle sue effettive potenzialità, ovvero riqualificando (come consentito dal Piano Territoriale Paesaggistico Regionale) gli impianti esistenti.

A questo sono chiamati oggi gli amministratori; se così non sarà – e il TSM sarà varato, magari alla chetichella verso la metà di Agosto – è facile prevedere che tra dieci anni avremo la medesima economia stagnante, nonché un ambiente ed un paesaggio che avranno perso qualità ed attrattività. E forse nuovi amministratori (se i precedenti si saranno elegantemente eclissati) continueranno a parlare di sviluppo senza aver fatto tesoro delle esperienze passate e senza aver capito le potenzialità reali del Terminillo.

Rieti, 30 luglio 2016

 

24/07/2016

"Ecco soprattutto ciò che intendo per avventura, nell'accezione più vasta e coinvolgente del termine. Scoprire se stessi è indubbiamente la più stimolante della avventure,ma lo è ancor di più se questa ricerca ha per sfondo la grande natura intatta, rimasta ancora fuori dalla portata di chi troppo spesso non sa, o non vuole, coglierne la preziosità. La natura è vita ed è la nostra stessa salvezza, non soltanto fisica".

(Walter Bonatti - "Giorno per giorno, l'avventura")

 

Pino Calandrella, grande Leonessano e grande Alpinista, ha conquistato un'altra prestigiosa vetta.

E' diventato Istruttore Nazionale di Alpinismo.

Complimenti di Cuore... Grande !!!

La redazione di www.leonessa.org

 

Un Leonessano in cima al Mondo

 

 

 

24/07/2016

Terminillo Stazione Montana, nello scontro aperto tra Paolo Trancassini e Simone Petrangeli su chi ha fatto cosa per il Terminillo e chi ci ha fatto solo propaganda elettorale ora si inserisce anche il Pd di Rieti (e qui è anche la vicesindaco Emanuela Pariboni che parla). Al netto delle reciproche accuse di strumentalizzazioni politiche, il Pd reatino allinea però una serie di paletti utili a raccapezzarsi nella intricata e annosa vicenda del progetto Tsm. Che cosa scrive il Pd a Trancassini e a futura memoria? Primo, che il progetto è ormai vicino all'approvazione grazie anche al Partito democratico che ha mosso i suoi uomini a Roma e alla Regione. Secondo, che quel progetto comprensoriale nato in spirito di condivisione tra tutte le istituzioni vede come unico ente di coordinamento riconosciuto la Provincia, e non il Consorzio Smile di Trancassini e della Tsm spa.
«In questo percorso la Regione ha avuto il difficile compito di indirizzare le scelte affinché potessero trovare la maggiore condivisione, mentre la Provincia ha guidato l'operato dei tecnici e ha mediato fra le diverse istanze lavorando al fianco dei Comuni», scrive il Pd. Unico ma rimediabile passo falso, il parere negativo della valutazione d'incidenza, peraltro espresso dagli stessi tecnici valutatori incaricati dal Consorzio. E a quel punto ricorda il Pd «è toccato a noi esercitare senso di responsabilità per non buttare all'aria anni di lavoro, milioni di euro di investimenti e soprattutto un'occasione di sviluppo per le generazioni future difficilmente ripetibile.

LA GESTIONE DEL SISTEMA
I nostri sindaci, Cantalice e Micigliano in primis, ma anche Rieti, hanno accettato di orientare diversamente le scelte iniziali» e l'iter sta ripartendo. Ma il Pd tocca anche il tema-Consorzio «abbiamo più volte chiesto chiarimenti che non ci sono mai stati dati sul possibile ingresso di Rieti» e soprattutto il tema della gestione del sistema sciistico in caso di approvazione di Tsm. Della serie: che si fa con l'attuale gestore degli impianti di Pian de Valli?

L'ASCOM SULLA VALLONINA
Tutte questioni aperte, apertissime. Di formalmente chiuso a Terminillo c'è solo la panoramica della Vallonina. E dopo Trancassini da Leonessa ora se ne lagna anche l'Ascom da Rieti. Sarà per quella strada chiusa al traffico dalla Provincia per pericolo caduta massi che i due sindaci proprio non si incontrano?

(Articolo di Alessandra Lancia - Su gentile concessione de "www.ilmessaggero.it")

 

 

24/07/2016

 

 

23/07/2016

RIETI - Terminillo stazione montana: Leonessa, Cantalice, Micigliano ci sono sempre state, hanno fatto e disfatto, Rieti no. Ora è Paolo Trancassini a sbattere la scarpa sul tavolo. E quello che esce non sono sassolini ma pietre. Quando ha letto ieri su Il Messaggero che Simone Petrangeli e Emanuela Pariboni lo invitavano a specchiarsi con il Comune di Rieti, lì a lavorare «con Regione e Provincia per portare a termine il progetto di rilancio del Terminillo», mentre lui preferiva «mistificare la realtà per ragioni di propaganda politica», non ci ha visto più.

«Molte volte avremmo avuto bisogno del Comune di Rieti in questi anni. Ma Rieti non c'era: non ha mai ceduto ai nostri corteggiamenti». Trancassini parla proprio di «corteggiamenti», ed è difficile dargli torto pensando alle tante «calate su Rieti», anche in Comune, sfidando gli ambientalisti orgogliosamente critici o, peggio, consiglieri tiepidi e distratti. «A Rieti abbiamo parlato spesso di quanto una visione e una strategia unitaria all'interno del Consorzio potesse essere vincente per il futuro del Terminillo: bisognava avere il coraggio di abbattere i confini di territorio e di appartenenza politica per valorizzare una straordinaria montagna. Leonessa, Cantalice, Micigliano lo hanno fatto, Rieti no».

Rieti, accusa Trancassini, «non c'era mai: non c'era quando si progettava e non c'era quando bisognava cambiare e progetti, non c'era quando bisognava ascoltare e non c'era quando bisognava chiedersi. E non c'era nemmeno quando bisognava indignarsi, come per la strada vergognosamente chiusa della Vallonina». In una parola, «ogni volta che bisognava pretendere una posizione Rieti non c'era. Eppure sarebbe servito, e infatti ci è mancata la forza della città, il peso del capoluogo nella sfida impari per affermare il diritto del territorio di crescere e svilupparsi secondo le sue potenzialità. E questa è storia, che noi del Consorzio Smile in questi anni abbiamo scritto, il Comune di Rieti no. «Siamo quello che facciamo», recita la massima di Aristotele dice Trancassini al collega Petrangeli - e quello che facciamo non è quello che scriviamo sul quadernino della propaganda distribuito a Rieti in questi giorni».

Poi, però, riapre: «Per il progetto, per Terminillo o anche solo per la campagna elettorale io ci sono: incontriamoci e parliamone». La forza della piccola Leonessa è stata proprio questa. E' quella della grande Rieti che è mancata.

(Articolo di Alessandra Lancia - Su gentile concessione de "www.ilmessaggero.it")

23/07/2016

Martedì 26 luglio alle ore 11.30 presso la Sala Giunta della sede della Provincia di Rieti, in via Salaria 3, il presidente Giuseppe Rinaldi incontrerà gli organi di stampa per fare un punto della situazione a quasi due anni del suo insediamento e per illustrare le prospettive future dell'Ente.

Ufficio Stampa Provincia di Rieti

22/07/2016

Comunicato stampa
 

"Pur nella piena consapevolezza che alimentare polemiche sulla strategica questione del Terminillo è cosa meschina ed autoreferenziale, e per nulla utile al rilancio della nostra montagna, a seguito delle imprudenti affermazioni di Trancassini, poche considerazioni meritano di essere sottolineate. Il Comune capoluogo nella vicenda in oggetto ha costantemente onorato il suo compito, sia perseguendo per il Terminillo uno sviluppo destagionalizzato, multidimensionale, per ciò stesso di ampio respiro, sia, parallelamente, prefigurando anche organi di gestione del territorio autorevoli ed universali, come nel caso di un Ente Parco. Tutto ciò coltivando l'ambizione di coniugare il potenziamento del sistema impiantistico con  l'ambiente. Tutte le azioni fino ad ora svolte dal Comune capoluogo hanno avuto il timbro dei caratteri indicati, tanto da esprimere soddisfazione nel registrare le nuove condizioni di ridefinizione del progetto Terminillo Stazione Montana perfettamente conseguenti alla linearità strategica del Comune di Rieti ed alle indicazioni della Regione Lazio che dovrà procedere alla definitiva approvazione. Grazie a questa Amministrazione si è arrivati finalmente ad un progetto comprensoriale e si sono superati quei campanilismi che evidentemente, e ne prendiamo atto, animano ancora qualcuno.

Strumentalizzare il rilancio della nostra Montagna per ragioni di campagna elettorale è cosa deplorevole e miope, il Terminillo è un bene comune e tutti devono contribuire con responsabilità a raggiungere un traguardo che appare finalmente a portata di mano."


 

Lo dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.


 

22/07/2016

Di seguito una nota del Partito democratico di Rieti in merito alle dichiarazioni del sindaco di Leonessa sulla vicenda del Terminillo:

 

Il sindaco di Leonessa continua la sua questua di facile consenso sul Terminillo dimenticandosi che se il progetto di rilancio è vicino ad essere approvato è grazie a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato alacremente nonostante lui, con il megafono in mano, organizzasse manifestazioni sotto la Regione Lazio per chiedere alla politica di interferire nelle scelte dei dirigenti oppure si avventurasse in solitarie fughe in avanti.

Stia tranquillo Trancassini: il Partito democratico, con i suoi rappresentanti, così come l’intero Centrosinistra ha a cuore il progetto di rilancio della montagna reatina e lo ha dimostrato in questi anni evitando sterili polemiche avendo come unico obiettivo l’interesse generale.

Al sindaco di Leonessa è forse necessario ricordare che il progetto comprensoriale è nato in uno spirito di collaborazione e condivisione tra tutte le Istituzioni di cui, tante volte lo avesse dimenticato, anche lui fa parte e che l’unico ente di coordinamento riconosciuto in merito è la Provincia di Rieti alla quale, nel suo ruolo di Area vasta che le norme gli attribuiscono, è necessario relazionarsi istituzionalmente.

In questo percorso la Regione ha avuto il difficile compito di indirizzare le scelte affinché potessero trovare la maggiore condivisione, mentre la Provincia ha guidato l’operato dei tecnici e ha mediato fra le diverse istanze lavorando al fianco dei Comuni.

Ne è scaturito un lavoro di grande contenuto che ha avuto l’assenso di tutti gli Enti coinvolti, con un unico ma per fortuna rimediabile passo falso: il parere negativo della valutazione d’incidenza, di competenza dei tecnici valutatori incaricati dal consorzio guidato dallo stesso Trancassini.

Ancora una volta è toccato a noi praticare buon senso ed esercitare senso di responsabilità per non buttare all’aria anni di lavoro, milioni di euro di investimenti e soprattutto un’occasione di sviluppo per le generazioni future difficilmente ripetibile. I nostri sindaci, Cantalice e Micigliano in primis, ma anche Rieti, hanno accettato di orientare diversamente le scelte iniziali in modo da salvaguardare gli habitat naturali consapevoli, a differenza del Comune di Leonessa, che non avrebbe avuto alcun senso realizzare i propri impianti in solitudine, al di fuori di un disegno strategico che prevedesse i collegamenti tra comprensori.

In merito al Consorzio Smile, di cui è presidente e maggiore azionista insieme a TSM, unico socio privato, abbiamo chiesto rispettosamente più volte chiarimenti che non ci sono mai stati dati, anche in relazione al possibile ingresso del Comune capoluogo. Ci rendiamo conto che una volta approvato il progetto, il dibattito sulla necessità di un unico ente gestore si riaprirà e sicuramente dovranno essere fatti approfondimenti anche sulla modalità di adesione dell’attuale gestore degli impianti di Pian de Valli: Ma di questo avremo modo di parlarne in futuro. 

 

22/07/2016

RIETI - Terminillo Stazione Montana, ritrovata l'intesa su un nuovo progetto rivisto e ridimensionato tra Leonessa, Cantalice e Micigliano (i Comuni del Consorzio Smile), ora è Rieti a rompere il fronte e non solo per difendersi da Paolo Trancassini. Ieri il sindaco «nero» di Leonessa, sbandierando come un trofeo la ritrovata intesa con la «rossa» Cantalice sulla nuova versione di Tsm, aveva rifilato a Rieti l'ennesima stoccata: «Noi ci siamo spogliati dei confini, il Comune di Rieti no. Chissà cosa aspetta Petrangeli a entrare nel Consorzio, che con la Provincia in agonia è destinato ad avere un ruolo cruciale per Terminillo?».

Petrangeli, e con lui la vicesindaco Emanuela Pariboni e il consigliere comunale Simone Munalli, gli rovesciano addosso la medesima accusa: «Tirare in ballo il Comune di Rieti su un problema tutto interno al Consorzio è la dimostrazione che piuttosto che lavorare per l'interesse del territorio preferisce mistificare la realtà per fare propaganda politica. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con la Regione e la Provincia per portare a termine un progetto di rilancio del Terminillo che i cittadini attendono da anni».
Ma gira che ti rigira, non è la staffilata di Trancassini che brucia a Petrangeli e alla Pariboni, bensì il fatto che Cantalice alla fine abbia fatto asse con Trancassini e non con loro.

IL RETROSCENA
Per capire serve un passo indietro: da mesi la sindaco Silvia Boccini è sulle spine, consapevole che se si vuol salvare Tsm bisogna sacrificare gli impianti dell'Acqua Santa, praticamente l'agognata «porta di Cantalice» al Terminillo. Ma dopo mesi di tira e molla e la ricerca pressante di una sponda nel Pd reatino e nel Comune capoluogo, alla fine l'unico che riesce a far digerire il boccone amaro a Cantalice è Trancassini, nell'assemblea di mercoledì del Consorzio. Assemblea alla quale la Pariboni (pure invitata benché non componente) nemmeno si presenta. «Pensavo si discutesse di incarichi tecnici, non di progetto», la reazione stizzita della vicesindaco.

«Ma come si potevano riaffidare gli incarichi senza dare indicazioni sul progetto?», la versione di Cantalice. Sta di fatto che ieri Rieti, facendo buon viso a cattivo gioco, ha salutato come «una buona notizia» il ritrovato accordo dentro il Consorzio nonché la scelta di Cantalice di investire i soldi che non potrà più spendere per altri impianti per rifare la Cardito Nord. Poi, però, accusa: «Peccato ci sia voluto più di un anno per raggiungere questo accordo, quando il Comune di Rieti ha sempre spinto perché si facesse in fretta quello che era realistico fare».

E ora che un accordo c'è tra i tre piccoli del comprensorio Rieti «aspetta di condividerne i dettagli, insieme a Provincia e Regione, sperando che l'accordo trovato sia quello giusto per superare lo scoglio della valutazione di incidenza, utilizzando congruamente le risorse per la revisione del progetto». Insomma, sul Terminillo dopo proclamate intese e sotterranei rovesci è il momento delle gigantesche code di paglia. Ma passerà anche questo.

(Articolo di Alessandra Lancia - Su gentile concessione de "www.ilmessaggero.it")

21/07/2016

Comunicato Stampa del Comune di Rieti sul Progetto Terminillo

21/07/2016

La Confcommercio di Rieti chiede al Prefetto la riapertura della Leonessa-Terminillo

La lettera

20/07/2016

Il Consorzio Smile torna compatto e ritrova Cantalice che, nonostante un ridimensionamento del numero di impianti in progetto, ha deciso di impegnarsi nella realizzazione dell’impianto Cardito Nord, a vantaggio dell’intero comprensorio. 

Questa mattina si è riunita l’assemblea totalitaria dei soci del Consorzio Smile con all’ordine del giorno il futuro del progetto comprensoriale di rilancio del Terminillo. Alla luce delle indicazioni ricevute dalla Regione Lazio, i Comuni di Leonessa, Micigliano, Cantalice e la Tsm Spa, hanno all’unanimità convenuto e deliberato sull’opportunità di procedere comunque con un’ipotesi progettuale che preveda il collegamento tra i due versanti e la realizzazione dell’impianto dell’Acerella a Cantalice.

Il Comune di Cantalice, pur non abbandonando l’idea della realizzazione di tutti i suoi impianti, nello spirito che contraddistingue la partecipazione al Consorzio e soprattutto del rilancio del Terminillo, condivide questa nuova ipotesi progettuale.
A tal fine il s
indaco Boccini ha tenuto a precisare che, una volta ottenute le autorizzazioni, il suo Comune procederà senza indugio alla realizzazione della Cardito Nord.
Nei prossimi giorni verranno formalizzati gli incarichi e nel mese di ottobre è prevista la riunione tecnica presso la Regione Lazio.
“Sono estremamente soddisfatto – ha affermato il presidente del consorzio Smile e sindaco di Leonessa
Paolo Trancassini – quello dimostrato dal comune di Cantalice rappresenta pienamente lo spirito del consorzio. Finalmente i rappresentanti del nostro territorio hanno intrapreso un percorso che privilegia l’unità d’intenti e la crescita dell’intero comprensorio, strada che porterà vantaggio a tutta la comunità e non solo ai singoli. Dobbiamo purtroppo riscontrare che a ragionare in quest’ottica manchi solo il comune di Rieti”.

(Su Gentile concessione www.rietilife.it)

04/07/2016

Comunicato PD provinciale sul Terminillo

 

26/04/2016

Leggiamo sempre con vivo interesse ogni numero di "Leonessa ed il Suo Santo".

Ma l'articolo a firma Alessandra Pasqualotto comparso a pagina 44 dell'ultimo numero della storica Rivista ha destato più di ogni altro la nostra attenzione.

Sapeva di già letto.

La rubrica dove è stato inserito si chiama "Cosa ci scrivono".

L'articolo di Alessandra Pasqualotto è stato pubblicato sul quotidiano "Il Tempo" il 31 gennaio 2007.

31 Gennaio 2007.

Questa la nostra rassegna stampa del 2007

Le Montagne della discordia

Avevamo riportato l'articolo di Alessandra Pasqualotto citando, come è sacrosanto che sia, data,autore, testata.

Cosa abbia spinto al redazione di "Leonessa ed il Suo Santo"a pubblicare questo articolo vecchio di 9 anni resta un mistero.

Ci sembra gravissimo che lo abbiano addirittura modificato per adeguarlo ai nostri giorni...

Un esempio ?

Su "Leonessa ed il Suo Santo" leggiamo:

"...Mi stupisco che Vesperini si accorga soltanto ora della chiusura degli impianti durante la settimana - ha precisato il Sindaco Paolo Trancassini..."

9 Anni fa, Alessandra Pasqualotto scriveva sulle pagine de "Il Tempo":

"...Mi stupisco che Vesperini si accorga soltanto ora della chiusura degli impianti durante la settimana - ha precisato l'ex sindaco Paolo Trancassini, consulente legale del primo cittadino di Leonessa..."

Perchè il Sindaco di Leonessa era Alfredo Rauco, non Paolo Trancassini.

Una caduta di stile.

La Redazione di www.leonessa.org

 

12/04/2016

Di seguito una nota della Provincia di Rieti in merito alla progetto per il rilancio del Terminillo:

Questa mattina presso la sede della Provincia di Reti si è svolta una riunione in merito al progetto “Terminillo Stazione Montana - Turismo Responsabile” cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi, il consigliere regionale, Daniele Mitolo, il sindaco di Cantalice, Silvia Boccini, il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, il sindaco di Micigliano, Emiliano Salvati, il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e i tecnici che hanno redatto il progetto.

Durante l'incontro si è discusso dell'ipotesi di revisione del progetto alla luce dei rilievi mossi dagli uffici tecnici regionali in riferimento alla procedura di ottenimento della Valutazione di impatto ambientale.

Tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di rivedere il progetto per limitare l'impatto ambientale e allo stesso tempo per garantire una crescita armonica dell'offerta turistica della montagna reatina per tutto l'arco dell'anno.

 

11/01/2016

Fa indubbiamente piacere essere citati e, soprattutto, che le nostre "fatiche" possano contribuire all'obiettività dell' informazione.

Sono 15 Anni che lavoriamo per questo.

Proprio per questo volevamo ricordare che nella stagione invernale 2011/2012, quando il Comune di Leonessa fu costretto a razionare l'acqua, successe anche questo...

Neve naturale, naturalmente !!!

La Redazione di www.leonessa.org

Rilancio del Terminillo: le previsioni economiche del piano di interventi Provinciale mostrano impietosamente tutta la loro insostenibilità.

Si tutelino le risorse naturali del Terminillo, si investa sulle attività che rendono 12 mesi l’anno 

Ormai da anni, in tutta Italia il comparto dello sci invernale è in crisi, dal nord al sud.

In Appennino, nell’ultimo periodo 8 dicembre - 10 gennaio, non c'è stata neve e si sciava a stento in pochissime località grazie all'innevamento artificiale che, peraltro, sta accentuando la crisi idrica in atto proprio per la carenza di precipitazioni nevose. In Abruzzo come nel Lazio, aumentano infatti i centri abitati dove l’acqua viene razionata durante i periodi di magra; tra questi c’è anche Leonessa

(http://www.leonessa.org/2011/varie/chiusura_acqua.pdf), che già da un po’ ha cominciato a fare i conti con l’emergenza idrica proprio in quei periodi dell’anno (novembre-dicembre) in cui si vorrebbe ricorrere all’innevamento artificiale per dimostrare la sostenibilità economica del Piano di interventi Terminillo Stazione Montana (TSM). Ma durante questo inverno di siccità, oltre alla neve, purtroppo è mancata anche la temperatura, indispensabile per sparare la neve con i cannoni. Se poi consideriamo che il costo può arrivare anche a superare i 5 euro per metro cubo di neve prodotta e che per innevare una pista di medie dimensioni ce ne vogliono migliaia di metri cubi, è difficile difendere la sostenibilità economica e ambientale del progetto. 

Nel frattempo le sei stazioni laziali (0% di impianti aperti), Terminillo, Livata, Cittareale, Leonessa, Campo Staffi e Campocatino, si riuniranno nei Piani di Arcinazzo per chiedere alla Regione Lazio il riconoscimento della calamità naturale per mancanza di neve e contributi che dovrebbero portarle al livello di quelle abruzzesi le quali, si dice, avrebbero “fatto il pienone” durante le feste.  

Ma basta navigare sui siti web delle stazioni sciistiche per capire che siamo in una situazione assolutamente desolante per tutto lo sci di discesa: Pescasseroli, Campo di Giove, Scanno, Passo Godi e Cappadocia-M.Rotondo chiuse, Roccaraso-Aremogna aperte 35 piste su 66, Campo Felice e Ovindoli aperte 7 piste su 21, Campo Imperatore aperti solo 3 chilometri di piste su 24 disponibili; e anche in Abruzzo ci si appresta a chiedere l’intervento “risanatore” del denaro pubblico pur in presenza di vasti e sviluppati sistemi di innevamento artificiale o programmato che dir si voglia! (http://ilcentro.gelocal.it/regione/2016/01/10/news/l-abruzzo-della-neve-ora-e-col-fiato-sospeso-1.12752497?ref=hfqapeer-1).

In verità, in Abruzzo come in quelle località alpine dove si è investito su un’offerta turistica differenziata e attenta alle qualità naturali dei luoghi, ciò che ha sorretto l’economia locale sono stati pacchetti per la famiglia di poche notti in alberghi, rifugi e ristoranti che proponevano, oltre a qualche ora di sci, diverse attività ricreative, di svago e volte al benessere, esattamente quello che manca al Terminillo e su cui si rimandano ancora gli investimenti sia pubblici che privati. Pescasseroli, che di neve quest’anno non ha visto l’ombra, ha fatto il pienone di turisti che da sempre la scelgono per le tante attività programmate tra cui spiccano quelle legate all’ecoturismo. I giovani inoltre, per il periodo natalizio, hanno scelto la montagna laddove gli operatori hanno organizzato eventi, concerti e iniziative aggreganti. 

Prevediamo che a breve la politica dovrà rendere conto ai cittadini del perché si sia ricorso a sussidi per investimenti prevedibilmente sbagliati nel settore dello sci, quando ci sono tanti altri settori economici in crisi; per di più distogliendo fondi regionali al capitolo dei trasporti, che sappiamo quanto soffra e che impatto abbia sull'economia del territorio.

I sussidi hanno un senso per attività economiche valide, non per scelte palesemente errate; come le osservazioni presentate dalle associazioni scriventi hanno dimostrato, il Piano di interventi TSM della Provincia di Rieti, anche se verrà “alleggerito” di qualche impianto, non solo inciderà pesantemente sulle risorse ambientali, ma è basato su un quadro economico del tutto irrealistico che

prevede – in un contesto di contrazione generalizzata della domanda e della offerta sciistica – di moltiplicare per 20 le presenze degli anni passati. 

Queste scelte sono immorali perché alle nuove generazioni lasceremo una natura impoverita, ulteriori debiti e un paesaggio distrutto per sempre!

E’ invece necessario andare verso strategie alternative di medio e lungo termine che diminuiscano il peso dell’attività sciistica in termini di investimenti, quindi fare il contrario di quello che si propone il Piano TSM, ovvero limitare gli interventi all’adeguamento degli impianti attivi e al ripristino dei pochi su aree già compromesse.  

Impieghi alternativi per le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione possono essere tanti: dalla istituzione del Parco del Terminillo alla valorizzazione della piscina con un centro benessere polivalente a servizio anche degli albergatori (con una scuola di chef collegata all’Istituto Alberghiero), dal miglioramento della sentieristica alla riqualificazione di strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere, dalla diversificazione della offerta turistica con attività compatibili alla promozione di produzioni locali, alla programmazione di eventi nei week end e nei periodi di vacanze in modo da intercettare quel turismo montano che oggi sceglie località più dinamiche e intraprendenti (località multiskin con molteplicità di opzioni e orari), in grado di promuovere nuovi prodotti leisure, di differenziare e ampliare l’offerta con il giusto rapporto qualità – prezzo, ben oltre lo ski. 

CAI Lazio, WWF Lazio, Altura Lazio, LIPU Lazio, Mountain Wilderness Lazio, European Consumers, Forum Salviamo il Paesaggio Rieti e Provincia, Inachis Rieti, Italia Nostra Rieti, Post Tribù, Rieti Virtuosa, Salviamo l’Orso. 

FONTI 

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/01/10/stazioni-sciistiche-a-secco-serve-lo-stato-di-calamita-1.1496265

http://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/bassano/altopiano/federfuni-chiede-br-stato-di-calamit%C3%A0-br-per-poca-neve-1.4530264?refresh_ce#scroll=1222

http://ilcentro.gelocal.it/regione/2016/01/10/news/l-abruzzo-della-neve-ora-e-col-fiato-sospeso-1.12752497?ref=hfqapeer-1

http://www.italianskiblog.com/2014/12/neve-artificiale-programmata-come-funziona.html

http://www.dislivelli.eu/blog/cara-neve-ma-quanto-ci-costi.html

Atti Skipass Panorama Turismo. Osservatorio Turismo montano 2015-16 (previsioni e tendenze), Modena 2015

 

 

08/01/2016

Questo è il Nolo Sci della Stazione Sciistica di CampoStella.

Grandi, Davvero !!!

La Redazione di www.leonessa.org

 

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11/12/2015

Una curiosità: cosa significa scrivere in un bilancio di previsione "Impianto di risalita del Terminillo 13,9 mln" ?

C'è anche il versante Leonessano ?

La Redazione di www.leonessa.org

Bilancio di Previsione 2016/2018

 

04/12/2015

Comunicato: Anac - Interrogazione regionale al Comune di Leonessa.

Riporta la data del 24.11.2015 l’interrogazione a risposta scritta a firma del portavoce regionale Devid Porrello, con la quale si interroga l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente, Fabio Refrigeri, in merito alla delibera dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) nei confronti del Comune di Leonessa.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con delibera n. 70 del 23 settembre 2015 (http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?id=38a7f1f60a7780425ca0ab4db71d1d7e) ha esaminato alcuni affidamenti diretti di incarichi professionali (progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva) degli impianti funiviari di Campo Stella e Monte Tilia, aventi come stazione appaltante il Comune di Leonessa, evidenziando alcuni elementi (meglio descritti nella delibera allegata) che rendevano poco chiaro il comportamento della Stazione Appaltante.

Dopo aver ricostruito i fatti che hanno portato l’Anac ad emettere la delibera suddetta, si è pervenuti alla interrogazione in oggetto, dove sinteticamente si chiede all’assessore competente se alla luce delle considerazioni e dei provvedimenti presi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, consideri opportuno intraprendere azioni di controllo e verifica sugli stanziamenti erogati, e da erogare, al Comune di Leonessa e all’intero progetto Terminillo Stazione Montana.

Teniamo a precisare, che NOI SIAMO DALLA PARTE DELLA LEGALITÀ E DELLA TRASPARENZA PER TUTTI I LIVELLI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, e che siamo assolutamente favorevoli ai controlli dell’ANAC, come pensiamo lo debbano essere anche gli amministratori pubblici che nulla hanno da nascondere ma che, anzi, affronterebbero con serenità l’interesse da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, uscendone a testa alta e rafforzati dal loro operato, qualora tali rilievi diano esiti favorevoli nei loro confronti.  A differenza delle passate “stagioni” politiche, il M5S, oltre ad essere pronto ad assumersi la responsabilità di governare il paese, ha anche il compito di controllare qualsiasi atto amministrativo da parte di chi governa, a partire dalle amministrazioni delle città più piccole, fino al Parlamento; non é più tempo di sprecare denaro pubblico, ben vengano quindi non uno, ma tutti i controlli possibili perché i cittadini devono essere tutelati.

Noi dei “Grilli Parlanti di Rieti”, per quanto di nostra competenza e possibilità, lo stiamo facendo, e lo faremo per tutti.

Per consultare il testo dell’interrogazione questo è il relativo link:

http://atticrl.regione.lazio.it/interrogazioniScritte_dettaglio.aspx?id=1136#.VloV3fkvfIV

 

LORO non si arrenderanno mai… NOI neppure!

Rieti, 04.11.2015

Meetup Amici di Beppe Grillo

"Grilli Parlanti di Rieti"

 

17/11/2015

È di queste ore la contestazione al Comune di Leonessa da parte dell’Autorità anticorruzione per aver affidato l’incarico della progettazione della seggiovia di Campostella senza una procedura di evidenza pubblica. Sotto la lente d'ingrandimento dell'ANAC anche il frazionamento dei servizi di ingegneria evitando le procedure previste quando l’importo dei lavori supera la soglia comunitaria di 40mila euro. 

Alle accuse il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini risponde con alcune precisazioni: «Innanzitutto TSM - Terminillo Stazione Montana - con questa storia non c'entra nulla. Questa contestazione è relativa all'affidamento della progettazione della quadriposto di Campostella, per il quale l'evidenza pubblica c'è stata per il preliminare e non per il definitivo. Un errore formale, non sostanziale, perché ho incaricato uno dei pochissimi progettisti iscritti nell'elenco speciale, il quale non solo ha richiesto un importo al di sotto delle tariffe attualmente vigenti, ma seguendo la vicenda Leonessa - Terminillo è punto di riferimento dell'intero comprensorio da anni e da anni è il Direttore d'Esercizio dell'impianto di Campo Stella svolgendo tale attività gratuitamente». 

«Sono molto sereno - aggiunge Trancassini nel post sul proprio profilo Facebook - perché anche in questa vicenda, come sempre, abbiamo fatto gli interessi del Comune. Per ultimo ricordo a chi questa mattina sogghigna dietro la tastiera che l'onestà non va declamata, esaltata, sbandierata, ma va semplicemente praticata e quest'anno io, Lei (l'onestà) ed i miei collaboratori abbiamo festeggiato 25 anni di amministrazione nei quali abbiamo sempre lavorato insieme».

(Su Gentile Concessione della Redazione di www.ilgiornaledirieti.it)

16/11/2015

Il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, censura le procedure di affidamento della progettazione dell'impianto di Campo Stella di Leonessa e dispone l'invio della deliberazione alla Procura regionale della Corte dei Conti. Il parere è stato rilasciato alla fine di settembre ma già a luglio l'amministrazione comunale guidata dal sindaco, Paolo Trancassini, si era recata negli uffici capitolini dell'Anac per rispondere ai rilievi mossi. Il primo cittadino ostenta quindi "tranquillità" in vista delle decisioni della Corte dei Conti "perché in realtà si è trattato semplicemente di una svista degli uffici che abbiamo già spiegato, dimostrando di aver fatto risparmiare denaro al Comune".

(Articolo di Mario Fuggetta - Su Gentile concessione corrieredirieti.it)

 

16/11/2015

RIETI - Ombre sul piano di rilancio Terminillo Stazione Montana. L’Autorità anticorruzione fa le pulci a progettazioni e appalti dei due impianti già realizzati a Leonessa (la seggiovia di Campo Stella e l’ovovia di Monte Tilia), censura il Comune e spedisce gli atti alla Procura della Corte dei Conti per valutare se dalle irregolarità riscontrate nell’affidamento dell’incarico di progettazione sia scaturito un danno economico per l’amministrazione comunale. La deliberazione dell’Anac è firmata dal presidente Raffaele Cantone.

LE CONTESTAZIONI SOLLEVATE
Cosa contesta l’Autorità anticorruzione al Comune di Leonessa? Due cose: aver affidato l’incarico della progettazione definitiva della seggiovia di Campostella all’ingegner Dino Pignatelli senza una procedura di evidenza pubblica e di aver frazionato i servizi di ingegneria eludendo le procedure più rigorose che sono previste quando l’importo dei lavori supera la cosiddetta soglia comunitaria (pari a 40mila euro).

LA POSIZIONE DI TRANCASSINI
«Sono tranquillo - dice il sindaco Trancassini - abbiamo commesso un errore per l’affidamento dell’incarico all’ingegner Pignatelli, ma con lui il Comune ci ha solo guadagnato, non ci ha certo rimesso».

(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile Concessione  www.messaggero.it)

 

15/11/2015

RIETI - Terminillo stazione montana, è buio pesto sul reale stato del progetto - profondamente «alleggerito» come scrive l'architetto Fabio Orlandi o «vivo e vegeto più che mai», come lascia intendere Paolo Trancassini - e il dibattito tra favorevoli e contrari infuria. Venerdì, all'assemblea di Rieti Virtuosa, si è però riusciti a tenere seduti nella stessa sala i supporters di Tsm arrivati da Terminillo, Leonessa e Cantalice e gli ambientalisti di Cai, Wwf, Federtrek e della stessa Rieti Virtuosa. Peccato non ci fosse nessuno della Provincia che chiarisse cosa di quel progetto si è deciso di tenere e cosa di tagliare per ottenere i via libera dalla Regione. Importante era anche la posizione della Regione ma Fabio Refrigeri ha ritenuto di non dover partecipare per non venir meno al ruolo super partes del suo assessorato.

LA REGIONE
C'era però il consigliere Daniele Mitolo, intervento subito dopo la dura «requisitoria» di Giampiero Cammerini (Wwf Lazio) sul reale grado di attrattività di Tsm e sull'inopportunità di un investimento (anche pubblico) di 60 milioni di euro. «L'investimento previsto è pubblico per 26 milioni di euro e privato per il resto - ha detto Mitolo - i fondi pubblici verranno impiegati per migliorare le infrastrutture e comunque il progetto, al netto delle modifiche che si stanno studiando, non avrà un impatto sull'ambiente così negativo». Mitolo ha provato a rintuzzare anche l'attacco di Trancassini sul «disimpegno» del centrosinistra nelle fasi cruciali della conferenza dei servizi e che avrebbe portato all'impasse attuale. «Qualche sbavatura c'è stata - ha detto - ma da tutte e due le parti». E a quanto pare c'è la volontà anche del centrosinistra di «recuperare», cercando quella «compatibilità» tra sviluppo economico e tutela ambientale, tanto cara all'assessore Carlo Ubertini.

IL COMUNE
Anche da lui un piccolo mea culpa: «Ho parlato di consorzio Smile come di un consorzio interpaesano: se qualcuno se ne è offeso (e Trancassini & Co. se ne erano piccati e molto, ndr) me ne scuso». Ma poi ha tenuto il punto sul parco regionale quale «strumento di governo del futuro del Terminillo», da spingere in maniera «contestuale al progetto». Ipotesi che invece non piace ai sindaci del consorzio (in prima fila c'era anche Silvia Boccini di Cantalice), che parlano di parco ma ad impianti realizzati.

CAI E FEDERTREK
Da Fabio Desideri e Ines Millesimi la rivendicazione orgogliosa di quanto anche il Cai tenga allo sviluppo della montagna ma da tutt'altra prospettiva, essendo il filone super sky degli anni '60 e '70 ormai condannato non solo dal clima ma anche dal cambio di approccio della gente con la montagna. Da Alessandro Frezzi di Federtrek una efficace sintesi di quanto ci sia di buono anche nei «vincoli» europei, se letti alla luce delle misure del Por 2014-2020. Da Pablo de Paola la critica di fondo che Rieti Virtuosa muove da anni all'operazione: «Un piano intercomunale di sviluppo non doveva passare per questi canali: così si continuano a bruciare soldi e speranze in progetti che non portano a nulla». Forse

(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile Concessione  www.messaggero.it)

 

13/11/2015

Questo pomeriggio a Rieti ho ribadito le motivazioni e le ragioni che stanno alla base del progetto di rilancio del Terminillo.....ho anche "sfidato" il CAI di Rieti ad un referendum, tra i propri iscritti, pro o contro il progetto TSM, ma non accetteranno.....
Intanto il progetto sta meglio ed ha ripreso a camminare......‪#‎ilprogettodellagente.

Paolo  Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

03/11/2015

Comunicato Grilli Parlanti Rieti

22/10/2015

A seguito di una riunione della Provincia di Rieti, dalla quale sono state individuate soluzioni per uscire dall’empasse in cui si è venuto a trovare il progetto Terminillo, il Consorzio Smile si è riunito, convenendo circa l’importanza e la centralità che il Consorzio stesso deve mantenere in merito alla questione terminillese.

Da qui l’ente si è accordato all’unanimità rigettando, su proposta del sindaco di Cantalice, le dimissioni del presidente Paolo Trancassini, dandogli mandato di incontrare nel più breve tempo possibile le più alte cariche politiche interessate alla questione del territorio reatino, cioè l’onorevole Melilli ed il governatore Zingaretti, per discutere in merito alle modifiche da apportare al progetto di sviluppo montano e condurlo così alla sua approvazione e messa in pratica.

“E’ un segnale positivo – ha affermato il sindaco di Leonessa – che ci ridona ottimismo verso quel rilancio che è priorità assoluta del nostro territorio”.

(su Gentile Concessione www.ritilife.it)

07/10/2015

RIETI - Terminillo Stazione Montana, si dividono le strade tra Leonessa, Cantalice e Micigliano e Paolo Trancassini si dimette da presidente del Consorzio Smile. Divorzio nell'aria da giorni: «Avevo chiesto ai colleghi sindaci di sottoscrivere un documento nel quale si chiedeva agli enti competenti che ad ogni riunione sul progetto del Terminillo dovesse essere prevista la presenza o dei sindaci o del presidente del Consorzio perché nella fase in cui siamo arrivati non si può delegare ogni scelta ai tecnici ma diventa centrale l'attività di rappresentanza politica dei territori. Avevo anche chiesto mandato a chiedere un incontro al presidente della Regione Zingaretti e all'onorevole Melilli per affrontare questo tema, c'è da capire se nel derby che si sta giocando sul fronte ambientale tra l'ipotetico orso e le persone che qui vivono e vogliono continuare a farlo loro da che parte stanno. Ma né la Boccini né Salvati hanno ritenuto di doverlo firmare e io ho tratto le conseguenze».
Trancassini si dimette da presidente ma non lascia il Consorzio: «Per me era e resta uno strumento essenziale per governare lo sviluppo del Terminillo, ma evidentemente, se la casacca politica prende il sopravvento sugli interessi dei territori, non posso essere io a rappresentarlo. Vorrà dire che continuerò la mia battaglia da sindaco di Leonessa». Il 12 ottobre alla Regione si apre il contraddittorio sulla valutazione di incidenza ambientale: «Andrò a Roma: mi dovranno cacciare via se non mi vogliono. Ma non è possibile che mentre si discute del futuro di un territorio un sindaco sia lasciato in corridoio».

(Alessandra Lancia - su Gentile concessione de "Il Messaggero")

07/10/2015

Comunicato stampa

Comune di Rieti

 

Il 16 ottobre il nuovo Vescovo della Diocesi di Rieti sarà accolto in Consiglio comunale 

Il Presidente del Consiglio comunale, Gian Piero Marroni, ha convocato per mercoledì 14 e venerdì 16 ottobre due sedute del Consiglio comunale.

Nel corso della seduta del 14 ottobre si discuterà l’ordine del giorno presentato dai gruppi di minoranza e riguardante il progetto “Terminillo Stazione Montana”. Durante la stessa seduta saranno portati all’attenzione del Consiglio anche diversi regolamenti.

Il 16 ottobre il Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria alle ore 18, accoglierà invece il nuovo Vescovo della Diocesi di Rieti, Mons. Domenico Pompili.

“Il Consiglio comunale del 16 ottobre – dichiara il presidente Marroni – rappresenta un momento molto importante per il Consiglio e per la nostra comunità. Rieti vive una fase difficile e segnata da crescenti disuguaglianze sociali, una crisi resa ancora più evidente dalla perdita continua di posti di lavoro e quindi da una disoccupazione molto forte. C’è il rischio di una disgregazione, è quindi fondamentale la collaborazione e l’impegno tra istituzioni civili e religiose e un confronto sereno e serrato per costruire un futuro migliore per la nostra città”.

 

Rieti, 7 ottobre 2015

06/10/2015

"Questa mattina, nella riunione del Consorzio, ho presentato questa semplice proposta, ma alla mia firma si è aggiunta solo quella del rappresentante di TSM. Ancora una volta, come già accaduto in passato dal 18 febbraio in poi, la mia posizione resta isolata, conseguentemente, preso atto di ciò mi sono dimesso da Presidente del Consorzio.
Insieme a tanta amarezza resta la consapevolezza di essere... nel giusto e la rabbiosa tenacia per andare comunque avanti. Domani il Comune di Leonessa chiederà ufficialmente di presenziare a tutte le riunioni riguardanti il Terminillo e si presenterà ad ogni appuntamento seppur non invitato....domani chiederò ufficialmente, solo nella mia qualità di Sindaco di Leonessa, un incontro urgente a Zingaretti e a Melilli. Non molliamo."

Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

02/10/2015

"Il progetto del Terminillo dopo la conferenza dei servizi regionale ha avuto 22 autorizzazioni su 23. Si è fermato alla valutazione di incidenza, la cosiddetta V.INC.A, che è una parte della valutazione di impatto ambientale. Questo è accaduto perchè secondo noi non c'è stato il contraddittorio peraltro previsto dalla legge tra i nostri valutatori ed i valutatori della Regione. Ed è mancato il confronto politico, la dialettica politica.

Oggi ci troviamo davanti ad un ostacolo che è un ostacolo importante, grande, ma dopo il consiglio comunale del 30 settembre,Leonessa rilancia una propria strategia.

Noi siamo convinti che da questa situazione se ne possa ancora uscire con un lavoro che la politica più che i tecnici deve fare. Per fare un esempio noi riteniamo che la valutazione di incidenza possa diventare positiva anche facendo dei correttivi, per esempio garantendo dopo la costruzione degli impianti la realizzazione del parco del Terminillo.

Queste sono scelte politiche che non attengono ai tecnici. Noi in consiglio comunale abbaimo adottatouna delibera che io rappresenterò in Consorzio martedì.

Io mi auguro che da martedì insieme ai comuni di Micigliano e Cantalice, ai privati di TSM, noi possiamo rilanciare il lavoro e, diciamo, al voglia del Consorzio SMILE di veder approvato questo progetto"

Avv.Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

02/10/2015

Di seguito una dichiarazione del deputato Fabio Melilli in merito alle dichiarazioni del sindaco di Leonessa sul progetto di rilancio del Terminillo:


 

"Fa bene il Presidente della Provincia a rammaricarsi per le parole del Sindaco Trancassini. Mi sembrano davvero fuori luogo le sue recenti affermazioni e un po’ ingenuo il suo tentativo. Tutto possiamo permetterci meno che dividere le istituzioni territoriali. Il progetto del Terminillo ha bisogno di un lavoro di coordinamento ed è bene che la Provincia continui a svolgerlo come ha fatto fino ad oggi. L’assessore Refrigeri ed il Presidente della Provincia stanno seguendo seriamente la vicenda ed è bene lasciarli lavorare. Penso sia un errore anche forzare la volontà dei sindaci che partecipano al consorzio. Conosco la foga oratoria del Sindaco di Leonessa alla quale non resiste nel Consiglio Comunale. Mi permetto solo un consiglio, emargini un po’ i tifosi e torni a far prevalere le ragioni del territorio rispetto a quelle di parte".
 


 

01/10/2015

COMUNICATO STAMPA

 “Finalmente il sindaco di Leonessa ha individuato il percorso più idoneo e celere  per portare a compimento il progetto di rilancio del Terminillo.

L'unico rammarico è rappresentato dal fatto che non abbia compreso prima che l'impegno della struttura della Provincia non fosse necessario. Avrebbe  evitato alla nostra struttura un lungo e faticoso lavoro di coordinamento, per lui evidentemente superfluo, che in questi mesi ha permesso agli enti interessati di confrontarsi e giungere al punto in cui si è arrivati, ottenendo ben 22 pareri favorevoli su 23 come lui rigorosamente ricorda. Per far sì che si giunga finalemente alla conclusione dell'iter procedurale del progetto la Provincia è pronta anche a farsi da parte. Ricordiamo al sindaco che, come ha deciso di affidare il ruolo di coordinamento all'Amministrazione provinciale attraverso una delibera di Consiglio, è evidentemente necessario un equivalente pronunciamento del consiglio comunale leonessano”.  

E' quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi.

 

Rieti, 1 ottobre 2015

01/10/2015

"Il Consiglio Comunale di ieri ha approvato la proposta che porterò martedì prossimo nella riunione del Cda del Consorzio Smile, già convocato:
Richiesta incontro urgente con Zingaretti e Melilli;
Dialettica serrata,politica e tecnica, con la Regione Lazio;
Mai più deleghe......
Visto quanto accaduto, questa difficile partita la devono giocare i territori, la deve giocare il Consorzio...
Leonessa c'è ."

Avv.Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

29/09/2015

Provincia Rieti: precisazioni iter progetto rilancio Terminillo

Con riferimento alle recenti esternazioni pubbliche tese a interferire con l’attività amministrativa che la Provincia di Rieti, quale soggetto proponente, sta mettendo in atto in seno alla procedura di impatto ambientale sul progetto “Terminillo Stazione Montana – Turismo Responsabile” si precisa quanto segue:
 

"A seguito della presentazione del progetto presso l’Autorità competente alla valutazione ambientale (Regione Lazio), sono pervenute osservazioni, pareri e nulla osta al progetto. La Provincia ha già presentato le proprie controdeduzioni all’Autorità competente  e parzialmente integrato gli elaborati progettuali di concerto con i Comuni interessati. La Provincia, in questi giorni, ha altresì richiesto all’Autorità competente lo svolgimento di un contraddittorio circa i pareri suscettibili di incidere negativamente sulla valutazione ambientale del progetto. In relazione agli esiti del contraddittorio, che si svolgerà nei prossimi giorni, la Provincia, di concerto con i Comuni interessati, potrà decidere di produrre istanza di modifica degli elaborati, ovvero attenersi alle risultanze del contraddittorio senza produrre modifiche. L’Autorità competente, in caso di istanza di modifica al progetto, potrà assegnare alla Provincia un tempo, non superiore a quarantacinque giorni, per produrre gli elaborati progettuali modificati. Ricevuta la documentazione, l’Autorità competente si pronuncia entro novanta giorni, salvo che ritenga le modifiche sostanziali. In tal caso ne dispone la pubblicazione e il giudizio di compatibilità ambientale dovrà intervenire entro novanta giorni dal termine di presentazione delle osservazioni. Quanto sopra è quanto previsto dalla legislazione in materia, ogni altra ricostruzione artificiosa del procedimento amministrativo in corso è priva di ogni fondamento”
 

27/09/2015

Terminillo Stazione Montana: la legge non consente modifiche.

Continua la pantomima destra-sinistra per coprire errori politici e progettuali

La pantomima tra destra e sinistra cui stiamo assistendo in questi giorni sulla stampa e sui social network ha finalmente messo in luce chi sono i veri responsabili dell'immobilismo in merito allo sviluppo turistico del Monte Terminillo. Secondo quanto sosteniamo da anni, un "percorso alternativo moderno" per uno sviluppo economico sostenibile del Terminillo è infatti sempre stato possibile ma non è stato mai percorso per manie di grandezza e per l'ansia di intervenire anche su aree vincolate, sperperando così fiumi di soldi pubblici in progettazioni. 

Al contrario, se si fosse seguita una procedura di VAS (Valutazione ambientale strategica) che valutasse un Piano di interventi ben concertato con la Regione e il territorio (Piano che è, tra l'altro, il vero oggetto dello stanziamento di 26 milioni euro), oggi avremmo visto realizzati almeno gli impianti della Cardito nord, del Conetto, della Est e dell'arroccamento di Campostella senza compiere abusi edilizi; avremmo visto nascere il Parco e lavorato su progetti d'accoglienza turistica validi 365 giorni l'anno, avremmo cioè già  cominciato a rivedere quell'indotto economico di cui tanto si parla da 20 anni.

Stando a quanto leggiamo in questi giorni sui giornali e sui social network prendiamo atto invece che il Progetto Terminillo Stazione Montana verrà  bocciato dall'Area VIA della Regione Lazio. D'altra parte, non potrebbe essere altrimenti in quanto la legge (art. 24 del D.Lgs. 152/06) prevede la possibilità  per il proponente di modificare gli elaborati progettuali solo "entro trenta giorni successivi alla scadenza del termine" per la presentazione delle osservazioni del pubblico, ed eventualmente a seguito "dell'inchiesta pubblica o del contraddittorio", che Rieti Virtuosa ha richiesto ma ancora senza esito. Perciò, essendo trascorso abbondantemente tale termine, il progetto TSM non può che fare i conti con la Valutazione di Incidenza negativa espressa dalla Area competente della Regione ed essere rispedito al "mittente".

 
Movimento Civico Rieti Virtuosa
 

24/09/2015

 

Il Terminillo e la scossa positiva

"I tecnici della Regione dicono no all’impatto ambientale e il sindaco Trancassini parla di truffa. Chi ha ragione? Serve buonsenso"

(di Rosella Vivio giovedì 24 settembre 2015 - Su Gentile concessione www.ilgiornaledirieti.it)


È vero, le generazioni presenti hanno il dovere di non lasciare a quelle future un pianeta Terra devastato. A monte di questa affermazione c’è una questione di etica ambientale da cui i moderni non possono prescindere nel loro rapporto con la natura. Il punto è come trovare il giusto equilibrio tra diritto delle collettività residenti in habitat di pregio ambientale allo sviluppo e obblighi morali verso la sua tutela.

È questo il fattore di divisione tra ambientalisti e promotori del progetto «Terminillo Stazione Montana. Turismo Sostenibile». Da anni va avanti un braccio di ferro radicalizzato che non serve a nessuno. Serve, al massimo, a ritardare i processi e ad esasperare gli animi. Una esasperazione che da tempo poteva risolversi con scelte condivise fondate sul principio di sostenibilità.

Un principio, quello della sostenibilità, basato, a sua volta, su quello di responsabilità. Chi ha il potere di scegliere le politiche di sviluppo del suo territorio, oggi, più che mai, ha il dovere d’impegnarsi a favore della compatibilità tra economia e rispetto ambientale. Una prassi doverosa, soprattutto se si ha la fortuna, insieme alla fatica, di amministrare territori riconosciuti come «speciali» come quelli che compongono l’area terminillese, ma per questo sottoposti a mille vincoli e limiti.

Il sindaco Trancassini, presidente del consorzio Smile, di cui fanno parte i tre comuni di Leonessa, Micigliano e Cantalice, ha vissuto con profonda frustrazione il parere negativo rilasciato dai tecnici regionali, dopo aver ricevuto le relazioni dei tecnici incaricati dagli stessi Comuni, dalle quali si evinceva l’esistenza di un notevole impatto, circa la valutazione sull’incidenza ambientale,  acronimo V.I.N.C.A., del progetto «Terminillo Stazione Montana-Turismo Sostenibile». Il V.I.N.C.A, insieme al V.I.A, sono certificazioni richieste per ogni progetto impattante significativamente su un sito al fine di prevenire il danno ambientale.

La frustrazione di un sindaco che da anni insegue il sogno, condivisibile o meno, di uno sviluppo sciistico di una montagna che comprende il comune che amministra, va capita. Al di là della caparbia volontà di opporre alle ragioni degli ambientalisti, talvolta più ideologiche che ragionevoli, le ragioni, altrettanto miopi e rigide, di uno sviluppo tutto basato sullo scii invernale, il sindaco di Leonessa sembra aver ragione nel parlare di mancanza di rispetto verso il territorio e i suoi rappresentanti, dai sindaci coinvolti nel progetto su Terminillo, all’assessore Refrigeri; dal presidente della provincia Rinaldi all’onorevole Melilli.

Se è vero, infatti, che il parere negativo dei tecnici regionali era già stato formalizzato in un documento del 13 luglio, prima della seconda conferenza dei servizi del 29 luglio e prima di tutte le iniziative successive e le dichiarazioni esultanti sull’esito positivo delle diverse procedure, senza che nessuno ne avesse contezza, qualcuno ha sbagliato.

Ha sbagliato l’assessore Refrigeri a non avvertire nessuno, né i sindaci, né il presidente della provincia, né Melilli, che le relazioni dei tecnici dei comuni non lasciavano scampo al parere negativo di quelli regionali?  O l’assessore non era stato avvertito a sua volta dai tecnici? Questo può dirlo solo lui. Se fosse vera la seconda ipotesi vorrebbe dire che ormai la politica, il cui compito è dare indirizzi,  è subalterna ai tecnici che agiscono in totale autonomia e spregio verso chi rappresenta i territori.


Ora cosa succederà? Si riprende il confronto tra le parti. Se gli interessi privati, i veri responsabili del lungo impasse avuto dal progetto, e quello pubblico, teso alla tutela del territorio, riusciranno a trovare l’accordo, rinunciando a pretese eccessive da una parte e a rigidità, anche ideologiche, altrettanto eccessive dall’altra, forse, nonostante la brutta ultima disavventura di oggi, «Terminillo Stazione Montana- Turismo Sostenibile», diventerà una buona risposta alla necessità di trovare il giusto equilibrio tra tutela ambientale e crescita economica. L’importante è usare il buonsenso e fare presto. Rieti e i suoi giovani hanno bisogno più che mai di una scossa positiva alla sua economia e del famoso buon senso. Che, però, tanto comune non sembra essere.

 

24/09/2015

Con la Motocavalcata  la strada provinciale del Terminillo chiusa

Un problema da risolvere per il turismo montano di tutti

 Club Alpino Italiano Gruppo Regionale  Lazio

Organizzata dagli operatori Tutela Ambiente Montano del CAI Lazio, è stata realizzata un’escursione domenica 20 settembre nella zona sovrastante Leonessa, cittadina sita alle pendici del Terminillo. L’escursione, che ha visto la  partecipazione di circa 70 soci provenienti da 12 sezioni del Lazio, dell’Abruzzo e delle Marche, si è svolta in maniera pacifica e tranquilla, anche con qualche selfie tra motociclisti ed escursionisti. E’  importante però fare alcune importanti considerazioni in merito e precisare quanto segue, per dovere di cronaca.

 Domenica scorsa hanno coinciso sullo stesso territorio e sugli stessi sentieri due manifestazioni sociali, la motocavalcata di vaste dimensioni  sui sentieri di Leonessa   e l’escursione CAI Gruppi Regionali Lazio-Marche-Abruzzo,  pubblicizzata con tanto di itinerario sul sito istituzionale wwwcairieti.it.

La chiusura della Strada Provinciale 10 con Ordinanza scritta a mano da parte del Sindaco di Leonessa Trancassini  è stata decisa improvvisamente (sabato 19) e non si è data trasparente comunicazione né agli organizzatori dell’escursione, né sul sito del Comune di Leonessa. Gli escursionisti hanno con sorpresa preso atto del cartello di divieto del transito solo una volta andati sul posto per fare l’escursione programmata, trovando meravigliata ed esterefatta dell’accaduto una consistente presenza di forze dell’ordine (Carabinieri, Forestale, Polizia Municipale). L’escursione prevedeva, dopo uno spostamento in macchina lungo la SP 10 che collega Leonessa al Terminillo per raggiungere l’inizio del Vallone del Rio Fuggio (ca 3 km da Leonessa), di percorrere quasi per intero la valle, di transitare per il Passo del Lupo e tornare poi sulla SP10 in località Campo Stella.

La bellezza degli ambienti attraversati e la loro varietà ha fatto dimenticare ai partecipanti la strada asfaltata percorsa ed il senso di fastidio per essere stati giudicati dei potenziali eversivi; a dimostrazione dell’ingiustificato allarme,  in diverse occasioni i soci CAI si sono ordinatamente disposti sui lati del sentiero per permettere il passaggio delle moto, con scambio di saluti. La stessa ordinanza però non è stata fatta rispettare ai motociclisti presenti sul tratto di strada chiusa. Il CAI non ha deciso in seguito alla notizia della motocavalcata di organizzare la propria presenza. L’escursione “Passo del lupo da Leonessa” era in programma dallo scorso anno come documentano i  libretti delle attività sociali delle varie sezioni del CAI.  La coincidenza delle manifestazioni ha voluto che si ingenerassero inesatte interpretazioni da parte dell’Autorità locale, paventando il nascere di  incidenti tra le due parti, motociclisti e soci CAI (nella maggior parte tranquilli signore/i di mezza età), tali da poter dar origine ad una situazione di ORDINE PUBBLICO.

Il problema non è  l'ordine pubblico. Il problema sono i permessi per queste manifestazioni sui sentieri che provocano conseguenze sulla sicurezza di chi fa escursionismo su carrarecce e sentieri di montagna, che – si sottolinea - non sono strade per mezzi motorizzati. Inoltre, e non da ultimo, il problema è ambientale, poiché centinaia di moto sul sentiero  creano impatti non eludibili; infatti, il transito dei veicoli a motore, a causa delle forti sollecitazioni sul terreno, a lungo andare erode e produce solchi per il ruscellamento delle acque meteoriche. Ciò può rendere instabile il terreno fino a creare, nei casi più gravi, un vero e proprio dissesto idrogeologico. Si ricorda che il percorso stabilito è all’interno dello ZPS IT 6020005 (Monti Reatini) e dei due SIC inclusi (IT 6020007  “Gruppo del Monte Terminillo” e IT 6020006 “Vallone del Rio Fuggio”).

Ribadiamo: la montagna è un ecosistema fragile, da frequentare ma anche da tutelare, poiché dobbiamo restituirla  alle future generazioni.

 

23/09/2015

"Oggi in Giunta abbiamo deciso di proporre ricorso per decreto ingiuntivo contro la Regione Lazio per le somme che ad oggi ci deve per i lavori realizzati a Campo Stella ed a Monte Tilia. Inoltre abbiamo convocato un Consiglio Comunale straordinario per mercoledì prossimo (mercoledì 30 settembre, ndr) alle ore 21:30 sul progetto di rilancio del Terminillo e le strategie future.

C'è rabbia, ma non molliamo."

Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

23/09/2015

Comunicato stampa

 

“Riteniamo doveroso intervenire relativamente allo stato del procedimento sul progetto comprensoriale del Terminillo per porre fine ad una polemica politica che rischia di sconfinare in una strumentalizzazione che potrebbe comprometterne l’esito positivo su cui tutti noi, come territorio e filiera istituzionale stiamo lavorando con convinzione.

Tutti conosciamo la vincolistica presente (Sic e Zps) sul massiccio del Terminillo dovuta alla cura e all’interesse alla conservazione delle peculiarità ambientali che comunità locali ed istituzioni hanno voluto garantire non facendo i conti con i limiti che questi vincoli avrebbero comportato per le opportunità di sviluppo del comprensorio che, necessariamente, non potranno più convergere verso propositi astrattamente espansionistici ma coniugarsi con quanto la norma di tutela rende ammissibili o meno.

Tutti sappiamo, perché dichiarato dai nostri stessi valutatori all’interno dello studio di incidenza propedeutico presentato all’esame degli uffici regionali, che l’incidenza sugli habitat tutelati del progetto comprensoriale, in questa fase del procedimento, è stata, a torto o a ragione, giudicata “elevata”.

Ed è sul giudizio degli stessi valutatori e tecnici del progetto comprensoriale che si misureranno le fasi successive del procedimento che vede appunto attivarsi una fase di “contradditorio” che possa veder maturarsi “alternative progettuali” che possano garantirne la minima incidenza anche sugli habitat e gli ecosistemi ambientali anche per evitare incorrere in sanzioni da parte dell’Unione europea, queste si che comprometterebbero in forma definitiva la realizzazione delle opere previste.

Oggi ci troviamo in presenza di un progetto definitivo che ha già superato vari livelli di autorizzazioni e di nulla osta da parte delle istituzione e degli enti che, a vario titolo, partecipano alla Conferenza dei Servizi che la Provincia di Rieti ha istituito per poter passare al progetto esecutivo. Questo ci fa ben sperare nella positiva conclusione delle fasi successive di un giudizio che per quanto riguarda l’incidenza sugli Habitat oggi risulta negativo ma che confidiamo di poter sovvertire con il conforto degli esperti naturalisti che collaborano al progetto e che ci hanno rassicurato in ordine sia a tempi che al risultato.

Avere l’approvazione “in tasca”, senza guardare alla complessità del progetto così come è stato prodotto agli uffici regionali ma chiedendo alla “politica” di imporsi sui giudizi dei dirigenti e dei funzionari a questo deputati e sui quali si assumono le proprie responsabilità, è una modalità che non rientra nelle corde della nostra cultura istituzionale.

Vigileremo comunque che la formazione dei pareri sul progetto avvenga nel rispetto della norma e sia sempre sostenuta da concretezza e oggettività perché è questo che e la comunità chiede alle istituzioni che la rappresentano.”

 

E’ quanto dichiarano il vicesindaco di Rieti Emanuela Pariboni e il consigliere con delega al Terminillo Simone Munalli.

 

Rieti, 23 settembre 2015

 

 

22/09/2015

"Il parere che mancava, la V.INC.A, che doveva arrivare entro dicembre, è arrivato.

E' Negativo.

E' datato 13 Luglio.

Prima della Conferenza dei Servizi del 29 Luglio.

Prima della Manifestazione del Terminillo del 16 Agosto.

Prima della Manifestazione davanti alla Regione Lazio.

Qualcuno dovrà vergognarsi di questo.

Molti dovranno chiedere scusa ai "folcloristici" Manifestanti del 15 Settembre.

Uno, almeno, dovrà dimettersi.

L'assessore Fabio Refrigeri".

Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

19/09/2015

"La simpatica gita nella Capitale" è servita soprattutto per avere una data.

Non certo per importanza, ma  solo per la mancanza di chi ci doveva essere e non c'era, il sottoscritto ha fatto parte della delegazione ricevuta da Pino Candido  e Mauro Lasagna.

Novembre 2015.

Questa la data indicata da Mauro Lasagna per l'approvazione del Progetto Terminillo Stazione Montana.

Chiarissime le sue parole: "Io sono un tecnico e non ho nulla contro Leonessa, ci mancherebbe. Io procedo nel mio lavoro per obiettivi: il primo obiettivo che ho trovato appena insediato è il progetto Terminillo stazione montana. Convocherò da ora in poi il tavolo tecnico una volta a settimana fino alla risoluzione dei problemi che impedisco l'approvazione del progetto".

Perfetto.

Vorrei avere le stesse certezze di Marco Chiaretti quando afferma che chi ha deciso di disertare la manifestazione di martedì scorso lo ha fatto perchè convinto dalle argomentazioni della Regione e del Partito Democratico.

Mi scuso, ma proprio non ce la faccio.

Che sia stato, in massima parte, il solito, desolante menefreghismo ?

Aspettiamo Dicembre 2015.

Nella speranza che la prossima volta, il Circolo PD di Leonessa si ricordi di leonessa.org.

La Redazione di www.leonessa.org

Circolo PD di Leonessa

Comunicato stampa 

“Eppure lo avevamo detto: il progetto del Terminillo è vicino al via libera finale. Lo avevamo detto e ce lo aveva ribadito l'onorevole Fabio Melilli, che si è battuto e continua a battersi per un piano di rilancio del territorio. E la trasferta romana di martedì scorso, con tanto di battipista, davanti alla Regione Lazio, si è rivelata quello che già sapevamo: una simpatica gita nella Capitale per alcune decine di nostri concittadini, nulla di più. Hanno ascoltato quello che noi già avevamo detto”. Così il segretario del circolo del Partito Democratico di Leonessa, Marco Chiaretti, dopo la manifestazione organizzata dal Sindaco Trancassini.

“Qualcuno – aggiunge Chiaretti – si è interrogato sull'assenza di tanti leonessani e dei rappresentanti di Rieti, Micigliano e Cantalice, gli altri Comuni interessati dal progetto del Terminillo. La risposta è chiara: hanno compreso, dopo le assicurazioni arrivate dai vertici della Regione Lazio e del Partito Democratico, locale e regionale, che la manifestazione non aveva ragion d'essere, era inutile”.

“Lo ribadiamo – prosegue il segretario del circolo Pd di Leonessa – ogni opera ha i suoi tempi e lo stesso on. Melilli, nel suo incontro con noi, ha ricordato l'importanza di valutare ogni piccolo dettaglio prima di varare definitivamente un piano fondamentale come questo. Occorre tempo, ma alla fine il risultato si avrà, senza bisogno di gridare” .

“La politica urlata – conclude Marco Chiaretti – non serve, lo continuiamo a dire da tempo. Magari può garantire un fugace risalto mediatico personale, ma non porta ad un risultato concreto. Solo con il dialogo costruttivo si arriva all'obiettivo finale. Questa è la nostra politica, questo è il nostro progetto, quello del Partito Democratico, e proseguiremo su questa strada, quella che porta frutti”.

 

18/09/2015

"Ieri mi hanno comunicato che alla riunione di oggi per il Terminillo potevano partecipare solo i tecnici....ho obbedito, non sono andato ed ho mandato il tecnico di Leonessa Ruggero Zelli. Questa mattina hanno detto al geom.Zelli che alla riunione potevano partecipare solo i tecnici che avevano redatto lo studio per la valutazione di incidenza ed abbiamo obbedito, con fatica, ma abbiamo obbedito perché ci hanno assicurato che per dicembre sarà tutto approvato.
Ma il parere oggi è negativo, il contraddittorio comincia solo ora ed e' parziale, ma a Noi hanno assicurato che a Natale sarà tutto approvato, il segretario del Pd lo ha confermato e gli altri Sindaci del comprensorio sono tranquilli....
Siamo minoranza, e vigili e preoccupati aspettiamo, ma non molliamo"

Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

18/09/2015

Il Terminillo, le Regole ed il Parco 

 

Senza alcun esito definitivo sono passati quasi sette mesi dall’avvio del procedimento per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del Progetto Terminillo Stazione Montana, e pertanto si può affermare senza tema di smentite che alcuni problemi di fondo il Progetto li abbia. 

Problemi che le osservazioni presentate in febbraio da un insieme di Associazioni evidenziavano con chiarezza, problemi che riguardavano in parte preponderante – ma non esclusiva – gli impatti del TSM sulle delicate qualità del Terminillo, ed in particolare con il paesaggio e con gli habitat di rilevanza europea fortunatamente presenti sulla montagna reatina, ovvero  i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS).  

A tali osservazioni la Regione Lazio dovrà dar risposta, e le Associazioni si sono poste con discrezione in attesa dei risultati di un procedimento che sono ben coscienti essere complesso. 

I sostenitori del TSM, o almeno alcuni di essi,  hanno di converso scelto percorsi comunicativi differenti, ad esempio  ventilando sui giornali  - a fronte delle recenti notizie non ufficiali di un pronuncia di compatibilità negativa da parte della Regione Lazio - la percorribilità di non ben esplicitate soluzioni politiche, nonché proponendo – è notizia di pochi giorni fa – l’istituzione del Parco del Terminillo (ma, beninteso, solo una volta completato il Progetto TSM). 

Si tratta di percorsi che meritano qualche riflessione che faccia chiarezza. 

La prima riflessione discende dal fatto che i gravi problemi del TSM non derivano dalla opposizione di un fronte ambientalista ingiustamente accusato di  essere contrario allo sviluppo delle attività turistiche reatine, bensì dal fatto che il TSM è stato concepito in modo da collidere in maniera sostanziale con le regole che la Regione Lazio ha posto a tutela del paesaggio e di habitat comunitari, ovvero delle risorse che sono alla base delle potenzialità del Terminillo.  

La Regione Lazio si trova quindi attualmente nella scomoda posizione di aver prima stabilito (buone) regole di tutela del territorio, e poi di aver (parzialmente) finanziato un progetto che – per come è stato concepito - tali regole viola. La politica, che preferiremmo chiamare amministrazione, ed ancor meglio buona amministrazione, è tenuta ovviamente a rispettare tali regole di tutela come tutti – anzi, dovrebbe essere di esempio -  e dunque parlare di soluzione politica che le possa in qualche modo aggirare è fuorviante. Diverso sarebbe stato parlare di soluzione tecnica, consistente ad esempio nel prevedere l’esclusivo ammodernamento degli impianti esistenti.  

La seconda riflessione riguarda la istituzione del Parco del Terminillo,  che trova certamente concordi le Associazioni scriventi. Ma istituire un Parco Naturale non può essere una trovata estemporanea, che rischierebbe anche di essere tacciata di strumentalità; si tratta di un processo che deve coinvolgere la società intera, e che deve partire dal riconoscimento delle risorse del Terminillo, che deve rispettare le regole che oggi sono poste alla loro tutela, e che infine deve elaborare un programma complesso di azioni che alimentino le attività economiche garantendo la permanenza e se possibile l’incremento delle qualità ambientali attuali.  

Il Progetto TSM non va in questa direzione, sia perché inciampa sul sistema delle regole vigenti, sia perché non coglie la ricchezza delle potenzialità del Terminillo, ancorando il turismo ad una monodimensionalità sciistica che il passato ha dimostrato essere perdente e che il futuro annuncia in declino a causa del cambiamento climatico. Una monodimensionalità, si aggiunge, che inibirebbe lo sviluppo di altre forme di fruizione – e sono tante, estese all’intero arco dell’anno – che sono attratte da ambienti di qualità e non da un reticolo di strade ed impianti. 

Benvenga il Parco del Terminillo, quindi, ma non dopo il Progetto TSM, bensì invece del TSM. 

Siamo certi che la società reatina sia pronta ad esprimere sensibilità e capacità imprenditoriali per l’istituzione di un Parco che darà molto ai territori che lo ospiteranno e a quelli contermini; con la nostra esperienza non mancheremo di contribuire attivamente. 

Rieti, 18 settembre 2015


 

 

 

Altura Lazio, CAI GR Lazio, CAI Sez Rieti, European Consumers , Federtrek, INACHIS Rieti, Italia Nostra Rieti, Italia Nostra Lazio, Postribù,  Rieti Virtuosa, Salviamo l’Orso, WWF  Delegazione Lazio

 

 

17/09/2015

Molti, nelle ore immediatamente successive alla manifestazione davanti alla Regione Lazio, hanno espresso il loro illuminato parere riguardo l'utilità di tali iniziative, riguardo la reale portata dell'evento e, soprattutto, riguardo la riuscita dello stesso.

Per qualcuno un fallimento, per altri una cosa assolutamente inutile.

Io c'ero.

giannibolletta@leonessa.org

 

COMUNICATO STAMPA 

La Provincia di Rieti ha convocato i sindaci dei Comuni interessati dal progetto Terminillo Stazione Montana Turismo Responsabile per un incontro che si svolgerà domani, 17 settembre alle ore 12.00, propedeutico al tavolo tecnico programmato per il giorno dopo, venerdì, alle ore 10.30 in Regione Lazio.

“Al di là delle azioni di proteste messe in atto in questi giorni e sulla cui utilità e necessità nutro grandi perplessità – commenta il presidente della Provincia Rinaldi – La Provincia ha il difficile ruolo di coordinamento in un progetto complesso e delicato come quello del rilancio del Terminillo dove è necessario che tutti i protagonisti si muovano in sintonia. Alla vigilia dell’incontro in Regione abbiamo perciò ritenuto necessario fare una riunione con tutti i sindaci interessati per concordare e condividere le forme e le modalità di partecipazione in modo che l’incontro possa essere il più proficuo possibile imprimendo una decisa accelerazione alle procedure necessarie al conseguimento di un risultato storico che è ormai a portata di mano”.

 

15/09/2015

"Siamo stati ricevuti dal Capo Segreteria dell' Assessorato Regionale all'Ambiente, Pino Candido,  da una serie di funzionari e dal Responsabile della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative Ing. Mauro Lasagna, che noi sapevamo essere persona che sta lavorando a questo tipo di problematica. La riunione, in diversi momenti, è stata anche abbastanza accesa perchè abbiamo avuto la possibilità ed il piacere di dire tutto quello che non c'è piaciuto.

Abbiamo ricordato che sono passati dei mesi, che bisognava fare di più.

Ci è stato rimproverato che noi facciamo politica. Ho ricordato al Capo della Segreteria che lui ha convocato almeno tre riunioni dove l'unico che mancava ero io (per scelta politica).

Ci siamo detti un pò di cose fuori dai denti in maniera schietta ed anche aspra.

Abbiamo ribadito che il motivo della manifestazione era avere delle certezze, delle garanzie e sapere soprattuto quali sono i metodi di lavoro.

Ci ha fatto particolarmente piacere sentire dall'Ing. Lasagna che condurrà la riunione che si terrà il prossimo 18 settembre. Il tavolo tecnico del 18 è un tavolo tecnico nel quale si sta già molto avanti perchè le criticità sono chiare ma, visto il lavoro che hanno fatto i singoli comuni, quelle criticità possono essere superate con delle modifiche al progetto che noi abbiamo già in qualche modo concordato.

L'Ing. Lasagna ci ha assicurato che questo tavolo non è uno di quei tanti tavoli con le rotelle che girano per la Regione è che iniziano ma non hanno mai una fine. Ci ha assicurato che il tavolo sarà un tavolo permanente che verrà riconvocato settimana dopo settimana.

Alla precise domande, quando terminerà questo stillicidio, quando finalmente otterremo questa autorizzazione, abbiamo ottenuto una data.

Entro il 2015 il progetto verrà approvato. Questo è l'impegno che ci è stato dato, noi lo prendiamo perchè noi volevamo una data e riteniamo che tutto quello che è stato fatto oggi è servito per far capire che non è dandoci una data che hanno risolto il problema.

Noi aspettiamo fino a dicembre e se a dicembre il progetto non verrà approvato noi torneremo qui con il battipista.

Quello che ci tenevo a dirvi è  che è passato un messaggio molto importante, anche grazie a chi estemporaneamente ha rappresentato un territorio ( non c'erano alla manifestazione i rappresentanti istituzionali dei comuni di Rieti, Micigliano e Cantalice, ndr).

Il messaggio che siamo molto arrabbiati e molto, molto attenti e che vogliamo a tutti i costi che questo progetto venga approvato nel più breve tempo possibile credo sia passato.

Penso che questa manifestazione sia stata molto importante, sia il segnale di una vitalità dei nostri Territori, del coraggio dei nostri Territori, della forza dei nostri Territori.

Noi dobbiamo ripartire da qua, tutti quanti uniti con la consapevolezza che Rieti è uno straordinario territorio che merita il rispetto che oggi, con tanta fatica, con qualche corsa e con qualche rissa sfiorata, oggi abbiamo ottenuto.

Tutto questo è stato ottenuto perchè oggi voi avete preso un po' del vostro tempo e lo avete dedicato ad una cosa che non vi riguarda apparentemente da vicino, ma vi riguarda in termini più importanti, più grandi.

Il Territorio, da dove venite, dove siete nati.

Questo è molto bello.

Io vi ringrazio perchè oggi, insieme a voi, abbiamo scritto una pagina molto, molto, molto bella di Leonessa, di Terminillo, di Micigliano, di Cantalice, di Rieti.

Dispiace per chi non c'era.

Grazie."

Avv.Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 

15/09/2015

 

COMUNICATO STAMPA


TERMINILLO. AURIGEMMA (FI)”REGIONE NON ABBANDONI TERRITORIO COME PER RISORSE SABINE”

“Sosteniamo la battaglia che stanno portando avanti i cittadini e gli amministratori della provincia di Rieti per il rilancio del Terminillo, che oggi hanno manifestato sotto la sede della Regione a Via Colombo. Si tratta di un progetto importante e fondamentale per il territorio, che può creare un volano per l’economia turistica (e non solo). Proprio per questo, manterremo alta l’attenzione affinchè l’amministrazione Zingaretti prenda coscienza della rilevanza di questo programma, in modo da lavorare con determinazione per raggiungere l’obiettivo finale. Certo, non accetteremo gli atteggiamenti tenuti in passato dal centrosinistra, e nello specifico dal Presidente della Regione e dall’assessore Refrigeri e dal consigliere Pd Mitolo che in teoria dovrebbero rappresentare la Provincia reatina, che hanno abbandonato questo territorio e le loro eccellenze. Pensiamo alle promesse fatte e non mantenute, come per la vicenda Risorse Sabine o per la situazione del trasporto pubblico e dello scambio gomma rotaia, con i pendolari esasperati.. E proprio perché la montagna è una delle eccellenze di questa zona, non vorremmo che l’epilogo sia lo stesso. Perciò, basta attese e perdite di tempo. Regione e Provincia lavorino con la massima attenzione e nel massimo rispetto delle esigenze di un territorio, che ultimamente è stato fortemente penalizzato dalle scelte scriteriate del centrosinistra”

 

Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma


 

14/09/2015

 

13/09/2015

COMUNICATO STAMPA

"Ci sentiamo rassicurati dalle dichiarazioni che sono pervenute da parte dei rappresentanti provinciali presso la Regione ed il Parlamento, circa l’approvazione del progetto di sviluppo comprensoriale del Terminillo.
Questo risultato, raggiunto grazie ad un intenso lavoro di squadra, ha visto proprio in questi giorni intensificarsi gli sforzi e gli incontri tecnici per trovare all’interno del progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale le soluzioni tecniche e funzionali più idonee per coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico e sociale della nostra montagna.
E’ inutile e improduttivo pensare che un operazione progettuale di questa portata, sulla montagna più amata e controversa della nostra Regione, possa essere condotta in modo approssimativo, senza approfondimenti, ricerca di possibili alternative progettuali o di misure di compensazione in grado di irrobustire il progetto nei confronti delle inevitabili contestazioni da parte di coloro che, da sempre, si sono mostrati contrari all'ambiziosa iniziativa.
L'azione di persuasione e stimolo da parte della classe politica, che tra l’altro in questa vicenda non è mai mancata, da sola non è sufficente.
La soluzione sta dentro il progetto, nella professionalità di chi ha effettuato la studio di impatto ambientale per conto dei Comuni e nella sua capacità di confrontarsi con gli uffici regionali per arrivare ad una condivisione ragionevole, e il più possibile conforme  ai principi normativi che regolano la tutela dei valori ambientali e degli habitat naturali di cui la nostra montagna conserva significative testimonianze.
Tutto questo è facilmente comprensibile e per questo rispettiamo il lavoro che proprio in questi giorni si sta portando avanti, frutto di un applicazione e di un impegno costanti ma anche di una tenacia che non è mai venuta meno, neanche da parte dei nostri rappresentanti istituzionali sovracomunali.
Comprendiamo meno come, mentre si lavora per trovare le condizioni di sostenibilità per approvare il progetto così come è stato concepito e fortemente voluto dalle nostre comunità nella sua visione ampia, condivisa e comprensoriale, qualcuno voglia distinguersi solo per ricercare visibilità personale e per affermare interessi particolari o difendere posizioni di privilegio.
Noi vogliamo che finalmente possa prendere il via definitivo il progetto ambizioso di rilancio della nostra montagna e non siamo interessati ad operazioni populiste e demagogiche di chi sembra più interessato alla propria visibilità personale piuttosto che al bene della comunità locale.
Non parteciperemo alla manifestazione indetta sotto la Regione, che riteniamo di parte e non rappresentativa degli interessi delle comunità che amministriamo, e invitiamo coloro che sono realmente interessati al buon esito della progetto comprensoriale a non rendersi partecipi di una manifestazione che non potrà che danneggiare il percorso unitario fin qui costruito."

Lo afferma in una nota l'Amministrazione comunale di Rieti.

Rieti, 13 settembre 2015

 

13/09/2015

Dove eravate nel 2008 ?

Il Referendum

La Redazione di www.leonessa.org

 

COMITATO RIETI TERNI IN UMBRIA

Nuova linfa all’idea referendaria verso Terni

Ci fa piacere che, a quasi tre anni di distanza, la politica, come in pochi altri casi, si trovi d’accordo su un tema: la necessità di guardare, per il futuro di Rieti, verso Terni e l’Umbria.

Ci fa piacere che i consiglieri comunali Andrea Sebastiani e David Festuccia abbiano preso, in merito, una posizione così netta per questa soluzione, tanto da incalzare il Sindaco di Rieti Simone Petrangeli ad avviare un’azione referendaria per l’annessione di Rieti a Terni.

Per dovere e per rispetto delle persone che hanno avviato e portato avanti per diverso tempo questa tesi, mi corre l’obbligo di ricordare ai due consiglieri come la loro proposto sia pari a quella del nostro Comitato, nato quando s’intravedevano già le prime avvisaglie di quanto oggi è realtà. Naturalmente è lontano da me ogni desiderio di rivendicazione e, al contrario è con immenso piacere che oggi ascolto le esternazioni dei due rappresentanti di una parte della cittadinanza reatina come anche di alcuni esponenti dell’attuale Maggioranza comunale con la quale ho più volte, negli ultimi tempi, intrapreso ragionamenti seri e concreti in merito.

Un’azione come questa merita, per il suo grande valore e per gli esiti che potrebbero derivarne per il territorio, un’attenta, seria e condivisa analisi tra rappresentanti politici, istituzionali e imprenditoriali e di una quanto più larga condivisione popolare possibile.

Il Comitato, in questi giorni, anche a fronte delle diverse spinte raccolte, si sta riorganizzando.

Nel frattempo ricordiamo che il Comitato è aperto a tutti coloro che vogliano dare nuovo impulso e slancio a un’idea che appare sempre più condivisa. A breve convocheremo un incontro nel quale è nostra intenzione chiedere a tutti impegni precisi verso un obiettivo comune: l’Umbria.  

 

 

                                                                                                                      Marino Formichetti

                                                                                                    Presidente Comitato Rieti-Terni in Umbria

 

 
 

12/09/2015

La Regione stoppa stazione montana

Una notizia tenuta riservata ma sulla quale in queste settimane si è lavorato, e molto. Ora l'assessore Refrigeri e il consigliere Mitolo escono allo scoperto: nei giorni scorsi in Regione c'è stato un incontro con il Presidente della Provincia Giuseppe Rinaldi e i tecnici , a breve ce ne sarà un altro con i tecnici dei Comuni interessati dal progetto del Terminillo.

Il messaggio che arriva dalla Regione (e dal PD) è duplice: da un lato si ribadisce che la Regione "ha creduto fortemente in questo progetto" e lo sostiene, pur "senza rinnegare la vocazione allo sviluppo sostenibile della Montagna, nel rispetto dei vincoli esistenti". Dall'altro, però, c'è da superare gli ostacoli dell'ultimo miglio perchè il progetto vada in porto.

L'ostacolo di cui si tace è appunto la valutazione di incidenza, che sarebbe stata del tutto negativa. Ma è un ostacolo del tutto superabile, lasciano intendere da Roma, se continuando in un clima di "collaborazione" tra enti, i Comuni sapranno fare "qualche rinuncia".

"La Regione continuerà a sostenere l'iniziativa anche in sede di valutazione di impatto ambientale andando a suggerire alla Provincia le dovute accortezze progettuali e poi esecutive in linea con gli habitat presenti". Ed è da questa "collaborazione" che, scrivono Refrigeri e Mitolo "nascerà il progetto esecutivo in tempi ristrettissimi", progetto "in grado di superare il vaglio della sua valutazione in termini di impatti e di restituire ai reatini un Terminillo più attrezzato, moderno e competitivo con le altre stazioni sciistiche dell'Appennino.

Al Sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini e ai suoi decidere se crederci e fermare i battipista o andare avanti con la protesta, annunciata per martedì prossimo a Roma.

(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile concessione de "Il Messaggero")

06/09/2015

Da 15 anni raccontiamo Leonessa.

Noi c'eravamo, raccontando sempre tutto quello che c'era da raccontare.

E raccontando di Tutti, nessuno escluso.

Era il 2010...

La nuova Rubbio

So chi è Fabio Melilli e quello che ha fatto per Leonessa.

Sono un suo elettore.

Adesso però, per qualcuno, è tutto più facile.

Nella speranza che la prossima volta, il Circolo PD di Leonessa si ricordi di leonessa.org.

Tutti a Roma il 15 settembre.

Giovanni Bolletta.

Un Fedelissimo.

 

"Noi che amministriamo abbiamo il dovere di fermare la dialettica, di fermarla davanti  alla porta del fare. Allora siccome qui condividevamo il progetto di sviluppo, le divisioni contano poco, perchè la gente non ci capirebbe.

Io credo, se posso dire ancora una cosa in più, che noi dobbiamo smettere come classe politica di fare le cose dove abbiamo la primogenitura, dove la primogenitura conta di più delle cose da fare. I meriti poi li decide la gente, non li decidiamo noi.

Oggi abbiamo dimostrato che in Provincia di Rieti c'è classe dirigente...

...Qui nasce adesso,inizia adesso. Il Comune di Leonessa ha questa società di gestione,fatica, è ovvio: questa è una struttura dove solo il cuore ed il volontariato consentono di reggere.

Dobbiamo trasformare questa società in un struttura patrimonialmente solida, che abbia la sua robustezza: noi siamo disponibili a collaborare, anche ad entrare in società...Però noi partiamo da qui. il prossimo anno questa prima seggiovia termina la sua vita tecnica, dobbiamo metterci le mani rapidamente, vedremo in quale forma ed in quali modi..."

Fabio Melilli, Presidente della Provincia di Rieti, Campo Stella 30 gennaio 2010

 

Circolo PD di Leonessa 

Comunicato stampa 

Incontro a Leonessa con l'On. Melilli, segretario regionale del PD

 

“Il progetto del Terminillo sta per avere il via libera finale, ce lo ha ribadito l'onorevole Fabio Melilli”. L'annuncio da Marco Chiaretti, segretario del circolo del Partito Democratico di Leonessa, dopo il lungo colloquio fra il direttivo locale e il responsabile regionale del partito. “Ogni opera ha i suoi tempi – aggiunge Chiaretti – e l'on. Melilli ha ricordato quanto sia importante studiare anche i più piccoli dettagli prima di varare definitivamente un piano fondamentale per l'area come questo, che punta a rilanciare la zona del Terminillo” .

“Il segretario regionale – prosegue – ha anche ribadito la centralità del progetto nella politica del Pd Lazio e voglio sottolineare che, come già detto dal sindaco di Cantalice, Silvia Boccini, quello del Terminillo è un progetto del Pd”.

Nell'incontro con l'onorevole Melilli si è parlato, naturalmente, anche di questioni che riguardano, più da vicino, il territorio di Leonessa.

Un argomento toccato, quello della strada panoramica per il Terminillo che attraversa la Vallonina, dove già la Provincia di Rieti, guidata dal presidente Rinaldi, sta effettuando consistenti lavori di ripristino della circolazione.

“L'on Melilli – dice Marco Chiaretti – si farà portavoce delle nostre istanze, darà il suo pieno appoggio ad una messa in sicurezza globale della strada che ne consenta un utilizzo il più ampio possibile”.

Non è questo l'unico nodo viario da risolvere per Leonessa, c'è anche la questione, più importante, del viadotto di Fuscello. “Anche su questo – spiega il segretario del circolo locale del Pd – l'onorevole Fabio Melilli ci ha garantito che solleciterà gli organismi competenti per un intervento il più rapido possibile”.

Durante la sua visita a Leonessa, il segretario regionale del Partito Democratico, ha avuto, inoltre, il piacere di visitare l'expo d'arte contemporanea internazionale “Sulla via del Santo Giuseppe”, dedicata alla lotta contro l'usura, la corruzione e l'estorsione, capisaldi della battaglia condotta in vita da San Giuseppe da Leonessa. La mostra, curata dal direttore artistico Massimo Bigioni, ha ricevuto gli elogi dell'on. Melilli, rimasto favorevolmente colpito dalla qualità e dalla bellezza delle opere esposte.

“E' stato un incontro fruttuoso e soddisfacente – conclude Chiaretti – l'ulteriore esempio di come il dialogo pacato, non la 'politica strillata', sia la strada migliore per raggiungere obiettivi e traguardi importanti per la comunità, in questo caso la nostra. Ringrazio l'on. Fabio Melilli per la disponibilità e l'interesse dimostrati, ancora una volta, per Leonessa”.    

3 settembre 2015

 

17/08/2015

comunicato stampa

TERMINILLO. AURIGEMMA (FI)" GRAVE ASSENZA REFRIGERI MITOLO A CONFRONTO PER RILANCIO"

“L'amministrazione Zingaretti dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di aver abbandonato la provincia di Rieti. il governatore insieme all'assessore Refrigeri e al consigliere Mitolo, entrambi nominati da Zingaretti e non eletti tramite voto di preferenza, stanno continuando a svilire un intero territorio. Prima la vicenda Risorse Sabine, poi il taglio del trasporto su gomma e il mancato pagamento per i consorzi di bonifica, infine anche le probabili chiusure della prefettura e della camera di commercio, che verranno accorpate con Viterbo. Non bastasse tutto ciò, ora apprendiamo dell'assenza del duo Refrigeri-Mitolo all'incontro con il territorio e gli esponenti locali per il rilancio del Terminillo, località sciistica di grande attrazione turistica. Questo denota una grave mancanza di rispetto, oltre ad un disinteresse per una provincia ricca di eccellenze. Il duo di nominati continua con pressappochismo e superficialita' a lasciare isolato un territorio di grandi potenzialita'. Adesso chiedero' urgentemente la convocazione di un consiglio, alla presenza di Zingaretti, per capire quali sono le sue intenzioni e come intende lavorare per Rieti. I risultati di questi due anni sono disastrosi, ad emergere sono state soltanto le brutte figure, le promesse non mantenute dell'assessore e del consigliere Pd, e questo a tutto svantaggio dei cittadini. Ora basta con le parole: quest'amministrazione deve capire che cosi, con quest'immobilismo, non si va da nessuna parte”

 Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma

 

16/08/2015

Conferenza sul Comprensorio Sciistico del Terminillo

"Siamo molto contenti:  tanta gente, c'è tanta attenzione e credo che oggi abbiamo lanciato questa iniziativa che è quella di coinvolgere i romani, quelli che amano la montagna e non hanno la residenza. Dobbiamo mettere pressione, dobbiamo far capire che bisogna far presto perchè abbiamo perso un'altra stagione.

Questa è l'ultima.

Io ho cominciato dicendo che spero che questa sia l'ultima volta che si parla del Terminillo;  la prossima volta si facciano annunci importanti.

Speriamo che la politica abbia la capacità di fare quello che è il suo lavoro; rappresentare un territorio al 100%"

Avv.Paolo Trancassini

Sindaco di Leonessa

Paolo Trancassini, Sindaco di Rieti

 

Simone Petrangeli, Sindaco di Rieti

La Replica di Paolo Trancassini

 

La Replica di Simone Pegtrangeli

Maurizio Rosati, Vice Sindaco di Leonessa

 

Vito Paciucci, Vice Sindaco di Leonessa

 

 

10/08/2015

COMUNICATO STAMPA

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI RIETI

Con riferimento alla procedure amministrative che afferiscono il Progetto di sviluppo Terminillo Stazione Montana l’Amministrazione provinciale di Rieti, al fine di dare massima trasparenza allo stato dei procedimenti in atto, come auspicato da alcune associazioni ambientaliste interessate al progetto, precisa che nel corso la conferenza dei servizi sono stati acquisti i pareri favorevoli al progetto comprensoriale, alcuni dei quali afferenti la compatibilità ambientale del progetto.

A riguardo si precisa che in esito dell’ultimo tavolo tecnico che si è svolto in Regione il giorno 04/08/2015 l’Amministrazione provinciale, ha invitato le Amministrazioni Comunali coinvolte nel procedimento a produrre integrazioni alle proposte di intervento per la mitigazione degli impatti  sugli habitat dei S.I.C. Z.P.S., nella misura necessaria ad orientare in senso favorevole lo studio di incidenza ambientale predisposto e ritenuto valido e completo dal punto di vista tecnico-scientifico.

La Direzione regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche abitative della Regione Lazio, riconoscendo la sostanziale validità del progetto riguardo diversi impatti ambientali e socio-economici, si attiverà immediatamente non appena ricevute da parte della Provincia le proposte di intervento volte alla mitigazione degli impatti diretti sugli habitat tutelati a livello comunitario.

Si auspica che dopo questa ultima fase approfondimento tecnico da parte delle Amministrazioni Comunali si possa arrivare, congiuntamente con gli uffici regionali, ad una pronuncia in senso favorevole sul progetto definitivo che possa dare avvio alla progettazione esecutiva degli interventi

 

03/08/2015

Il fine settimana non ha portato consiglio ne un chiarimento. Dunque sul progetto del Terminillo resta altissima la tensione con il presidente del Consorzio Smile e Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, che sembra essere tornato alla versione "referendum". Le lancette sembrano essere tornate indietro nel tempo a 7-8 anni fa quando Leonessa fu vicina alla scissione per andare in Umbria. In regione c'era Marrazzo, in Provincia Melilli e sul tavolo c'era più o meno lo stesso tema: gli impianti del Terminillo. Clamorosa fu nel 2008 la manifestazione con il battipista sotto la Regione: "Se entro agosto il progetto non si sblocca  - assicura Trancassini - ci torneremo. La differenza rispetto ad allora e che arriveremo con il battipista acceso sotto alla Pisana".

A far tornare tesi i rapporti sull'asse Leonessa- Roma  è stata la conferenza dei servizi saltata in settimana. L'assessorato all'Ambiente  della Regione, che a febbraio aveva chiesto un rinvio per la verifica del progetto, giovedì scorso non si è presentato. I dirigenti del settore hanno dato forfait all'incontro. Tutto rinviato  a data da destinarsi. Ma Trancassini promette fuoco e fiamme, mentre i rapporti con l'assessore all'Ambiente della Regione, l'ex sindaco di Poggio Mirteto Fabio Refrigeri (in questi ultimi giorni star della festa provinciale de L'Unità a Cantalice) sembrano essersi fatti gelidi. "Nessuno mi ha chiamato - dice Trancassini - e nessuno, compreso Refrigeri, si è degnato di dare una risposta sensata per spiegare che cosa è successo. Pensavo, e lo penso tuttora, che Refrigeri in questa storis, essendo del nostro territorio, doveva essere il nostro paladino. Lo penso tuttora, anche se sempre meno".

Il Sindaco di Leonessa non rinuncia a qualche frecciata verso il PD. "Prima mi avevano invitato a Cantalice per parlare del Terminillo, poi il mio intervento è stato cancellato, forse hanno paura di quello che potrei dire, facciano pure. Noi abbiamo comnciato a parlare con la nostra Gente e con gli Ospiti della nostra montagna di quanto sta succedendo,vogliamo mobilitare tutti per smuovere il progetto". Trancassini infatti ha iniziato a parlare della faccenda, in pubblico, anche sabato durante la festa a Terzone ( inaugurazione della nuova Scuola e di Terzone Expo 2015, ndr), ma l'appuntemento è per il 16 agosto al Terminillo.

"Lì - assicura - dirò tutto quello che sta succedendo intorno al Terminillo. Nel PD e forse anche a Rieti pensano che la partita è già chiusa. Non è così e a ricordarcelo  sono state le associazioni ambientaliste giusto qualche ora fa ricordando che ancora tutto può essere messo in discussione. Per una volta sono d'accordo con loro. Per adesso c'è poco da festeggiare".

E dunque l'ultimatum: " Se entro agosto non arrivano risposte concrete sul progetto torneremo a Roma con il battipista, non vogliamo lasciarci sfuggire - continua Trancassini - l'ennesima occasione a causa delle lungaggini burocratiche. Lo sviluppo del turismo invernale sul Terminillo non può più attendere, i territori limitrofi si sono organizzati, non possiamo restare a guardare . I nostri Comuni non possono vivere sol d'estate. Qui con la stagione calda ci sono 40-45mila persone. cercheremo di coinvolgere anche loro nella battaglia per lo sviluppo di questo territorio che non può più restre in mano alla burocrazia".

(Articolo di P.D.B- su Gentile Concessione de "Il Corriere di Rieti")

 

01/08/2015

IL PROGETTO TERMINILLO STAZIONE MONTANA

E LA CONFERENZA DEI SERVIZI “DIMEZZATA”

LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO CHIAREZZA SULLA VICENDA

 

Constatiamo che la Conferenza di Servizi svoltasi in Regione Lazio il 29 luglio scorso è stata salutata come un successo dai promotori del Progetto Terminillo Stazione Montana ma la situazione appare molto più complessa di quanto si voglia far credere. 

Si è trattato infatti di una Conferenza di Servizi “dimezzata”, essendo completamente assenti i pareri sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e sulla Valutazione di Incidenza (VINCA).

Non sono aspetti marginali; nel febbraio scorso un insieme di associazioni ha presentato osservazioni molto circostanziate sia in merito a palesi carenze progettuali dell’iniziativa sia in merito alla incompatibilità del Progetto con le normative nazionali e regionali, in buona parte derivanti dal recepimento di normative europee che è del tutto illusorio pensare di aggirare con una semplice azione “politica”. A queste osservazioni si dovrà invece rispondere in maniera circostanziata. 

Va anche rammentato che già nel 2010 un progetto analogo – ma per certi versi meno impattante - fu valutato negativamente dalla Regione Lazio e che di conseguenza appare piuttosto prevedibile che si consideri altrettanto incompatibile il progetto attuale, che non risulta aver fatto tesoro della esperienza del precedente (con evidente pericolo di sperpero di risorse pubbliche). 

La Conferenza “dimezzata” non è quindi da valutare superficialmente, perché i cittadini hanno diritto ad una informazione il più possibile completa. 

Invitiamo pertanto i promotori del Progetto Terminillo Stazione Montana a fare uno sforzo di trasparenza, rendendo disponibili al pubblico i contenuti dei pareri già ricevuti e facendo il punto su quelli ancora inespressi. 

Rieti, 1 agosto 2015

Cai Lazio - CAI Rieti – Federtrek - Inachis Rieti –

Italia Nostra Rieti – WWF Lazio - WWF Gruppo Attivo Rieti

 

29/07/2015

COMUNICATO STAMPA 

"Un altro passo in avanti decisivo verso la realizzazione dell'ambizioso progetto di rilancio del Terminillo come stazione montana invernale. Siamo soddisfatti perchè il lavoro di squadra di questi mesi sta dando i suoi frutti e si sta per concretizzare l'idea di far tornare il Terminillo una stazione in grado di competere con le altre stazioni del centro e del nord italia. In attesa dell'ultimo parere possiamo dire che, come in una gara ciclistica, siamo davvero arrivati all'ultimo chilometro. Fiduciosi circa l'esito di quest'ultimo passaggio amministrativo possiamo finalmente pensare al futuro del Terminillo come lo abbiamo sempre ipotizzato: una stazione montana che vive tutto l'anno e  nella quale far convivere gli sport invernali con la tutela ambientale di un patrimonio naturale unico." 

È quanto dichiara il consigliere con delega al Terminillo, Simone Munalli. 

Rieti, 29 luglio 2015

Ufficio Stampa Comune di Rieti

Tel. 0746/287.352

 

29/07/2015

Di seguito una dichiarazione del deputato Fabio Melilli in merito al piano di rilancio del Terminillo: 

"La Sovrintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio ha espresso parere favorevole al piano rilancio del Terminillo. Il progetto passa così il vaglio del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e tutto ciò testimonia la grande attenzione posta dal progetto al sistema paesaggistico del Terminillo. Un ringraziamento al Ministro dei Beni culturali ed alla Sovrintendenza per l'attenzione riservata al progetto. Un plauso ai tecnici della Provincia per aver elaborato gli atti internamente con grande competenza. Ora, superato uno degli ostacoli più significativi, attendiamo la Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione e tutte le fatiche degli ultimi anni si trasformeranno nella più significativa azione di rilancio della nostra stazione sciistica che i reatini attendono da decenni."

29/07/2015
 

Di seguito una nota della Provincia di Rieti in merito alla conferenza dei servizi sul progetto di rilancio del comprensorio turistico del Terminillo:

Si è svolta questa mattina nella sede della Regione Lazio, Assessorato alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica, la seconda riunione della conferenza dei servizi sul progetto di rilancio del comprensorio del Terminillo “Terminillo stazione Montana”.

Nel corso della riunione, che ha visto la presenza di tutti gli amministratori coinvolti nel progetto di rilancio, si è preso atto dei pareri pervenuti, tutti favorevoli. Il progetto nella sua dimensione comprensoriale, che investe ben quattro Comuni, è risultato pertanto conforme dal punto di vista della tutela del paesaggio, con il parere positivo della Soprintendenza competente; non contrastante con la normativa urbanistica e con il sistema regionale di traporto a fune, con i pareri favorevoli delle competenti Direzioni regionali nonché conforme con i piani di assetto e di difesa idrogeologica con i pareri favorevoli di Ardis e Autorità di Bacino.

A questo punto, se la Direzione regionale competente in materia ambientale, in sede di pronuncia di valutazione di impatto ambientale, esprimerà il suo parere in senso positivo, potrà, dirsi conclusa la fase progettuale di autorizzazione e potranno finalmente avviarsi le procedure di attuazione, secondo quanto auspicato da tutti gli Amministratori presenti alla riunione. 

“Abbiamo inserito un ulteriore importante tessera nel complesso quadro amministrativo che porterà all'approvazione del progetto di rilancio del comprensorio turistico del Terminillo – ha dichiarato il presidente della provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi - In attesa della definitiva pronuncia di valutazione di impatto ambientale, che permetterà di far partire definitivamente l'intero progetto e quindi consentire di effettuare quegli investimenti necessari per far tornare la montagna reatina nuovamente attraente e competitiva con gli altri comprensori montani del Centro Italia.

E' doveroso ringraziare le strutture tecniche dell'Amministrazione provinciale, dei Comuni interessati che hanno gestito internamente tutte le fasi che hanno portato all'ottenimento di questo primo importante risultato.

Non ultimo un doveroso ringraziamento va dato anche alle Direzioni regionali che hanno già effettuato  le complesse attività istruttorie  e alle Soprintendenze del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per il sostegno dato al progetto di rilancio del Terminillo.

21/07/2015

Si sblocca la vicenda della strada "Vallonina" chiusa ormai da settimane e al centro di una polemica tra il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, e la Provincia di Rieti. O per meglio dire, alcuni tecnici e dirigenti dell'Amministrazione di Palazzo d'Oltre Velino che avevano deciso di non riaprire il tratto di strada rilevando una pericolosità della stessa. Pericolosità più volte smentita da Trancassini, con tanto di relazione geologica commissionata dal Comune, ma anche da diversi operatori e tecnici del Terminillo. Infatti, a seguito della riunione tecnica che si è tenuta ieri pomeriggio tra la Provincia di Rieti e il Comune di Leonessa in merito alla situazione della strada provinciale 10 "Vallonina" si è deciso, con un provvedimento di somma urgenza da parte dell'amministrazione provinciale, di aprire un cantiere nel tratto interessato dal movimento franoso. Già oggi (mercoledì 22) la ditta che eseguirà i lavori effettuerà un ulteriore sopralluogo per poter aprire il cantiere in tempi rapidissimi: in questo modo verrà eliminato il pericolo immediato consentendo l'apertura al traffico della strada panoramica che collega il Terminillo a Leonessa. Resta comunque sul tavolo, come ammette la stessa amministrazione provinciale, la questione della messa in sicurezza dell'intera strada provinciale che potrà essere risolta con l'avvio del progetto di rilancio della stazione turistica del Terminillo, nel frattempo l'apertura del cantiere sarà una prima azione di messa in sicurezza che permetterà di mitigare altre eventuali criticità.

(Marco Fuggetta - su gentile concessione il Corriere di Rieti )

 

21/07/2015

Di seguito una nota della Provincia di Rieti in merito alla strada provinciale 10 Vallonina:


A seguito della riunione tecnica che si è tenuta questo pomeriggio tra la Provincia di Rieti e il Comune di Leonessa in merito alla situazione della strada provinciale 10 “Vallonina” si è deciso, con un provvedimento di somma urgenza da parte dell'Amministrazione provinciale, di aprire un cantiere nel tratto interessato dal movimento franoso.

Domani la ditta che eseguirà i lavori effettuerà un ulteriore sopralluogo per poter aprire il cantiere in tempi rapidissimi: in questo modo verrà eliminato il pericolo immediato consentendo l'apertura al traffico della strada panoramica che collega il Terminillo a Leonessa.

Resta comunque sul tavolo la questione della messa in sicurezza dell'intera strada provinciale che potrà essere risolta con l'avvio del progetto di rilancio della stazione turistica del Terminillo, nel frattempo l'apertura del cantiere sarà una prima azione di messa in sicurezza che permetterà di mitigare altre eventuali criticità.


Rieti, 21 luglio 2015

 

18/07/2015

COMUNICATO STAMPA

 

L’assessore alla sviluppo locale e vicesindaco del Comune di Rieti, Emanuela Pariboni, interviene sulla mancata apertura della Turistica del Terminillo per la stagione estiva: 

“La vicenda della intervenuta interdizione al traffico della S.P.10 “Turistica del Terminillo” dimostra ancora una volta come la mancanza di una strategia di sviluppo locale comprensoriale e condivisa determini sempre un danno economico e sociale per la comunità. La chiusura della “Vallonina”, così come è stata rappresentata dai giornali, è sembrata essere da un lato una questione meramente “tecnica” dove la politica prendeva atto senza agire; dall’altro un problema “politico” che riguardava però solo la Provincia e il Comune di Leonessa che ne sta facendo una bandiera. E’ però sfuggita agli osservatori la vera cifra del problema ovvero che la “Turistica del Terminillo” rappresenta per tutte le nostre comunità ed in primis per il Comune di Rieti, una risorsa e un bene da salvaguardare e difendere ad ogni costo di cui non solo la politica comprensoriale ma tutti gli attori sociali ed economici del nostro territorio farebbero bene a occuparsi. Non è un caso se il Progetto “Terminillo Stazione montana”, attorno al quale sono appese gran parte delle speranze di sviluppo (e non solo per il Terminillo), abbia individuato proprio nei collegamenti infrastrutturali da realizzarsi luogo la “Turistica del Terminillo”, il principale asse di sviluppo. Lungo la “Turistica” che da Rieti conduce a Leonessa passando per Micigliano, sono infatti localizzati gli impianti a fune che consentiranno di collegare i due versanti del Terminillo anche in inverno (con enormi benefici per la nostra comunità), e lungo lo stesso asse privilegiato (e già “urbanizzato”) saranno localizzate le infrastrutture logistiche e di servizio all’offerta turistica previsti dal progetto e aperti tutto l’anno. Il tema della sicurezza geologica che sta alla base del problema, emerso grazie agli studi propedeutici al Progetto comprensoriale del Terminillo, è stato sollevato in previsione di un considerevole aumento dei flussi turistici che richiederanno necessariamente il potenziamento dei dispositivi ed i sistemi per la mitigazione del rischio geologico (e valanghivo) da cui oggi la nostra montagna è coinvolta   per qualsiasi tipo di attività (trekking, ciaspole, sci alpino, arrampicata, ecc). Il progetto comprensoriale su questo aspetto, prevedendo tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza (non solo ai fini dello sci da di discesa), assume una importanza strategica per tutti i fruitori della montagna che probabilmente non è stata valutata e quindi apprezzata dagli osservatori meno attenti. Risulta poco comprensibile, con tutto rispetto per gli organi gestionali che hanno preso la decisione, che un serio progetto di mitigazione del rischio predisposto in previsione di sviluppi turistici di qualità e quantità diversi dagli attuali, possa invece rappresentare uno strumento per sostenere la decisione di privare, oggi, le nostre comunità non solo di un collegamento viario importante e strategico ma anche di una risorsa per l’offerta turistica del territorio, dimenticandosi di quanto sia delicata e critica situazione della nostra economia e del fatto che quell’asse viario di cui non è mai stato denunciato il rischio, se non per quanto emerso dagli studi attuali, sia sempre rimasto aperto nel periodo estivo previo gli ordinari interventi di manutenzione. Anche perché, mi preme precisare, questo tipo di rischio, per chi ha approfondito gli studi richiamati, potrebbe riguardare anche altri tratti viari importanti del Terminillo. Ritengo che decisioni che impattano così duramente sulle nostra comunità debbano saper valutare, con ponderazione ed equilibrio, tutti gli interessi pubblici coinvolti, coniugandoli ad una visione “ragionevole” della realtà, attraverso scelte approfondite e condivise, dove la politica faccia la sua parte assumendosene la responsabilità in modo trasparente, sfuggendo però da improduttive e chiassose tentazioni interventiste. Occorre per la soluzione di questo problema, come per tutti quelli che ci troveremo ad affrontare d’ora in avanti, non dimenticare mai la visione comprensoriale e di condivisione delle scelte che ha animato e reso possibile il concretizzarsi di una prospettiva di sviluppo seria e credibile qual è il progetto di Stazione montana, e tutto quello che attorno a questo progetto potrà crescere e svilupparsi. Il Comune di Rieti, che di questo progetto di sviluppo locale aspira ad essere il soggetto trainante e di riferimento per il comprensorio, (ora che la Provincia si sta riorganizzando come Ente di area vasta), non può quindi esimersi dall’essere parte attiva nel percorso che dovrà essere attuato, insieme e concordemente con la Provincia che non può essere lasciata da sola relativamente alla gestione di queste problematiche e con tutti i Comuni del Comprensorio montano, per regolare, nelle more dell’attuazione del progetto di rilancio della Stazione Montana, l’uso e la gestione della “Turistica del Terminillo”; coinvolgendo in primis in questo percorso la Regione Lazio, ora più che mai chiamata ad esprimersi, in tempi brevi, sulla compatibilità ambientale del progetto, visto che i pareri da parte delle Direzioni Trasporti e Urbanistica sono pervenuti. Nel corso della conferenza dei servizi, in programma per il prossimo 29 luglio, non si potrà non affrontare il problema emerso in questi giorni, individuando le modalità per mantenere oggi un normale servizio ai cittadini, ma dettando al tempo stesso con la Regione i tempi le modalità ed i tempi per l’attuazione di tutti gli interventi infrastrutturali previsti dal Progetto di stazione montana, i soli in grado di garantire un sviluppo turistico equilibrato e in linea con i più moderni standard di sicurezza e prevenzione dei rischi."

Rieti, 18 luglio 2015 

Ufficio Stampa Comune di Rieti

Tel. 0746/287.352

14/07/2015

(di Matteo Carrozzoni) Prosegue la diatriba relativa alla riapertura della Vallonina, strada montana che unisce il versante terminillese con quello leonessano, normalmente aperta solo in estate sin dalla sua inaugurazione risalente agli anni ’50, ma che quest’anno, per la prima volta è rimasta chiusa al traffico, comportando numerosi disagi, soprattutto agli operatori economici del territorio, che insieme a cittadini e residenti delle due vallate hanno raccolto numerose firme per chiederne la riapertura.

Intanto, tra ruspe ed operai, vanno avanti i lavori da parte del comune di Leonessa per la risistemazione delle reti paramassi a protezione della strada, danneggiate durante l’inverno.

“Abbiamo eseguito un sopralluogo con la Provincia – ha affermato il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini – per poter riaprire questa importante via di comunicazione panoramica, percorsa in estate da turisti, motociclisti e sede di numerose gare ciclistiche che quest’anno, purtroppo, non sono state autorizzate. Noi siamo convinti che per la riapertura della Vallonina bastino alcuni semplici accorgimenti per la sicurezza ma sono rimasto però stupito nel venire a conoscenza che questa mattina è stato indetto un tavolo tecnico in Provincia per decidere sulla questione, al quale i sindaci dei territori interessati non sono stati invitati, cosa che risulta difficilmente comprensibile. In poche parole, noi lavoriamo e stiamo già lavorando e loro si riuniscono per decidere sulle nostre sorti”.

(Su gentile concessione www.rietilife.it)

09/07/2015

Preg.mi

Assessore della Regione Lazio

Dott. Fabio Refrigeri

 

Sindaco del Comune di Rieti

Avv. Simone Petrangeli

 

Nella piana consapevolezza e convinzione che il progetto “Terminillo stazione Montana", volto alla valorizzazione delle risorse della nostra montagna, sia uno dei principali e urgenti interventi necessari per il rilancio del turismo, dell’economia e dell’occupazione nel nostro territorio;

Visti i nulla-osta degli assessorati Regionali ai Trasporti e dell'Urbanistica e ritenendo di essere già a buon punto per la chiusura dell'approvazione del progetto di sviluppo del Terminillo T.S.M. e ce ne congratuliamo;

Preoccupati invece tanto per i tempi lunghi delle decisioni sulla V.I.A. e della Valutazione d’incidenza. Tempi che dovrebbero, come detto in più occasioni, già essere scaduti.

Chiediamo un vostro intervento importante che possa accelerare le approvazioni con tempi certi, permettendo la realizzazione della Conferenza dei servizi indetta per la fine di Luglio con la speranza di non vedere vanificati gli sforzi fatti da tutti con la conseguente perdita di un altro anno, tempo perso deleterio per le già gravi condizioni socio-economico del territorio.

E' superfluo dire che questo progetto è al momento la principale e forse più veloce via di ripresa turistica ed economica del Reatino, Il Terminillo deve tornare a essere il fulcro dell'economia reatina, combinando lo sviluppo del turismo invernale con quello estivo. Il rilancio della nostra montagna significa anche più occupazione, solo attraverso più lavoro si potrà parlare di rilancio dei consumi e benessere dei cittadini.

Proprio per questa ragione auspichiamo un vostro sollecito interessamento e restando a disposizione per ogni forma di collaborazione ritenuta opportuna, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.

Rieti, 9 luglio 2015

 

Ugl Rieti

Il Segretario Generale

(Marco Palmerini)

 

08/07/2015

COMUNICATO STAMPA

 Venerdì 10 luglio p.v la Provincia di Rieti effettuerà un sopralluogo sulla Sp 10 Vallonina cui parteciperanno il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Giulio Falcetta, il dirigente competente Pasquale Zangara, la ditta che in passato ha effettuato dei lavori di messa in sicurezza sulla medesima strada provinciale e il direttore dei lavori.

Il sopralluogo servirà verificare lo stato in cui versa non solo la sede stradale ma anche il terreno a monte, inoltre saranno valutati possibili interventi di manutenzione che permettano di riaprire la strada panoramica che collega il Terminillo a Leonessa compatibilmente alla situazione tecnico- amministrativa che è agli atti della Provincia.

 

Rieti, 08/07/2015

01/06/2015

 

TERMINILLO STAZIONE MONTANA

UN'ALTRA STAGIONE PERSA? 

            Il progetto Terminillo Stazione Montana è già da alcuni mesi all’esame della Conferenza dei Servizi in Regione per la valutazione di impatto ambientale. Ma mentre si discute, si interroga, si chiedono chiarimenti, le imprese continuano a soffrire, gli alberghi chiudono e l’economia dell’intero comprensorio e con essa l’occupazione non riparte. Non possiamo permetterci  ulteriori rinvii perché l’ammodernamento degli impianti deve realizzarsi entro il corrente anno per non buttare un’altra stagione che si traduce nell’impossibilità per le imprese di fare investimenti, nel peggioramento della situazione, nella chiusura di altre attività.

            E’ urgentissimo approvare il progetto per interrompere il declino e la recessione che ha colpito duramente il nostro tessuto sociale e che solo attraverso ingenti investimenti infrastrutturali può recuperare competitività, benessere ed occupazione.

            Le istituzioni si adoperino al meglio per dimostrare una concreta e fattiva vicinanza al mondo delle imprese.

 

Il Presidente

Leonardo Tosti

 

 

25/05/2015

Meetup Amici di Beppe Grillo “Grilli Parlanti di Rieti

Viale de Juliis n.13 - 02100 Rieti

“Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”

Comunicato: Interrogazione regionale “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”

 

Riporta la data del 13.05.2015 l’interrogazione a risposta scritta a firma del portavoce regionale Devid Porrello, con la quale si interrogano l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente Fabio Refrigeri e l’Assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive, Guido Fabiani, riguardante il progetto denominato “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”.

Dopo un’attenta analisi del suddetto progetto, dei costi da sostenere per la sua realizzazione  (quantificabili come da progetto in € 65.988.275,00), dei dati inerenti i flussi turistici, dei dati nivometrici e meteoclimatici, della stima delle presenze annue derivanti dallo studio della società “KPMG”, commissionato dalla società “ISIC S.p.a.” (ora “TSM SpA”) e realizzato nel 2005, che ne  prevede per la stazione sciistica del Terminillo un numero compreso in un intervallo tra un minimo di 260.000 e un massimo di 310.000 unità, si è pervenuti alla interrogazione in oggetto, dove sinteticamente si chiede agli assessori competenti quanto segue:

-          Se considerino legittima ed attendibile la procedura di formazione del progetto ed approvativa seguita;

-          Se intendono valutare il progetto “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile” come sostenibile sul piano economico-finanziario, alla luce degli investimenti infrastrutturali, dei costi di gestione e di manutenzione previsti;

-          L’entità delle opere da realizzare col finanziamento regionale, nonché il cronoprogramma e l’entità delle risorse pubbliche e private investite per la realizzazione del progetto;

-          Se considerino le stime di domanda previste nel suddetto progetto, nell’ambito del precedente “Skipass S.MI.LE. PLUS”, congruenti alle attuali tendenze del mercato del turismo sciistico e siano tali da garantire il rilancio socio economico del Monte Terminillo;

-          Se, alla luce delle elaborazioni dei rilevamenti della Stazione del Centro Appenninico “C. Jucci” dell’Università degli Studi di Perugia, considerino le previsioni meteoclimatiche, riportate nel progetto, attendibili e tali da garantire un numero di giorni annui con presenza di un manto nevoso sufficientemente profondo da giustificarne gli investimenti;

-          Se considerino regolare la commisurazione dell’ampliamento del bacino sciistico solo sulla base della variazione della lunghezza delle funi tra impianti preesistenti piuttosto che sulla base delle aree investite dagli stessi e dalle vecchie e nuove piste sciistiche;

 

Se è regolare considerare ininfluente, al fine di valutare la variazione minima di bacino, la delocalizzazione di alcuni impianti da un versante all’altro del Monte  Terminillo;

-          Se considerino di impedire, alla luce del rischio elevato per il distacco continuo di roccia dalle pareti di Iaccio Crudele, l’utilizzo della S.P. Turistica del Terminillo nel periodo invernale di innevamento nella Vallonina come pista da sci e skiweg tra la Sella di Leonessa e Fonte Nova nel Comune di Leonessa;

-          Quali azioni intraprenderanno qualora sia dimostrato che non sussistano le condizioni di fattibilità economica, finanziaria ed ambientale del progetto, onde evitare ulteriori sperperi di denaro pubblico.

 

Per chi sui social networks e attraverso gli organi di stampa ci dipinge come “CONTRO” lo sviluppo del Terminillo, ribadiamo per l’ennesima volta che l’interrogazione ha il solo scopo di capire, conoscere, approfondire, vigilare su ogni aspetto del progetto al fine di tutelare la cosa Pubblica ovvero di TUTTI.

In sostanza chiediamo anche ad altri se il vino dell’oste è buono, come si sostiene.

Per consultare il testo dell’interrogazione questo è il relativo link:

 

http://atticrl.regione.lazio.it/interrogazioniScritte_dettaglio.aspx?id=909#.VVnQrkazkg4

 

LORO non si arrenderanno mai… NOI neppure!

 

 

Recapiti telefonici 328 3892018 – 339 8177395

E-mail info@rieti5stelle.com carpediem.rossi@gmail.com

            virginia.baglione@yahoo.it  nindino@libero.it

www.rieti5stelle.com

Rieti, 25/05/2015   Gruppo locale M5S Meetup "Grilli Parlanti di Rieti"

 

 

27/04/2015

Meetup Amici di Beppe Grillo “Grilli Parlanti di Rieti

Viale de Juliis n.13 - 02100 Rieti

“Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”

 

 AL MINISTRO DELL’AMBIENTE, DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE, a firma del portavoce alla Camera dei Deputati Massimiliano Bernini e riguardante il progetto denominato “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”.

Dopo un’attenta analisi del suddetto progetto, dei dati inerenti i flussi turistici, dei dati nivometrici e meteoclimatici, si è pervenuti alla interrogazione in oggetto dove sinteticamente si chiede al  Ministro competente quanto segue: 

1)    quali iniziative intenda assumere al fine di garantire uno stato di conservazione soddisfacente dei tipi di habitat naturale e di specie presenti nei siti della RETE NATURA 2000 e della DIRETTIVA «UCCELLI», SIC «Bosco Vallonina», «Gruppo Monte Terminillo» e ZPS «Monti Reatini», al fine di prevenire sanzioni da parte dell'Unione europea.  

Vogliamo precisare, prima che i detrattori ci accusino di essere il partito del “NO”, che noi siamo a favore di uno sviluppo turistico della Montagna del Terminillo e dell’intero territorio del reatino, a patto che tale sviluppo sia sostenibile sia sotto il profilo economico che ambientale, ed è per questo che siamo aperti ad ogni confronto sia con le varie associazioni, sia con i proponenti il progetto per analizzarne ogni aspetto.

Il nostro intento, ribadito con questa interrogazione, rimane comunque quello di vigilare affinché non si dia il via ad opere fuori scala e non congruenti con le capacità ricettive del nostro territorio o con le peculiarità del nostro ambiente. Non è pensabile continuare a realizzare opere sovradimensionate che in seguito saranno sottoutilizzate con tutto ciò che ne consegue, in primis costi di gestione alti che potrebbero ricadere sulle spalle dei cittadini, attraverso i Comuni coinvolti, fino all’abbandono delle infrastrutture stesse, e la memoria va alla piscina (ancora da terminare e per la quale in questi giorni sono stati stanziati ulteriori € 640.000,00 dei nostri soldi) o alla palestra annessa al campo di altura (mai terminata e in via di degrado), solo per fare qualche esempio.

Per chi volesse consultare il testo dell’interrogazione questo è il relativo link

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4%2F08888&ramo=CAMERA&leg=17.

Nei prossimi giorni presenteremo anche un’altra interrogazione per gli aspetti di stretta competenza regionale tra cui quello economico. 

LORO non si arrenderanno mai… NOI neppure!

Casella di testo: Recapiti telefonici 328 3892018 – 339 8177395

E-mail info@rieti5stelle.com carpediem.rossi@gmail.com

            virginia.baglione@yahoo.it  nindino@libero.it

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Rieti, 27/04/2015   Gruppo locale M5S Meetup "Grilli Parlanti di Rieti"

 

18/04/2015

Detto e fatto. Lo aveva annunciato pochi giorni fa in un post sul suo profilo Facebook e ieri la formalizzazione dell'atto. Stiamo parlando del sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, del Consorzio Smile, del Terminillo, dell'articolo «La Montagna Minacciata» pubblicato sul Corriere della Sera a firma Fulco Pratesi, e della querela per diffamazione anticipata sul social network. 

Un articolo che per Trancassini suona alla pari di un'aggressione ai progetti di sviluppo di questo territorio, supportati dalla Regione Lazio con circa 20 milioni di euro. 

«Siamo stati costretti a querelare il sig. Pratesi ed il Corriere della Sera, - ha detto il sindaco di Leonessa - perché questa disinformazione danneggia lo sviluppo dei territori ed il lusso di rimanere indifferenti non ce lo possiamo permettere: in un momento di crisi come l'attuale, lo sviluppo del Terminillo rappresenta una risposta decisiva, forse l'unica,  per il rilancio della economia e della occupazione. Chi, forte della appartenenza alla lobby dell'ambientalismo radicale, sceglie addirittura la fantasiosa presenza dell'orso per accreditare le proprie idee, creando una disinformazione sul progetto, che al contrario proprio per la sua valenza ambientale ha ricevuto il plauso di Lega Ambiente, deve risponderne in tutte le sedi, compresa quella penale. Come già ribadito, le spese e le eventuali conseguenze, come da delibera di giunta comunale, saranno esclusivamente e personalmente a carico del sottoscritto». 


Per Trancassini dal contesto narrativo dell'articolo, rafforzato dal titolo iniziale, «è dato ricavare, sia pure ad un non attento lettore, la circostanza che il progetto per il rilancio del Terminillo, denominato “Terminillo Stazione Montana” costituisca un progetto illegittimo, violatorio di norme giuridiche e foriero di ingenti danni ambientali per la loro portata devastatoria della fauna e della flora esistenti». 

«Né può sostenersi - si legge nella querela presentata - che le espressioni usate possano essere ricondotte ad un legittimo esercizio del diritto di cronaca in quanto l’intero contesto narrativo appare non rispettare i requisiti della veridicità e della continenza intesa questa anche come serenità e leale chiarezza dell’informazione». 

Pratesi, prosegue Trancassini, «si occupa del progetto di rilancio del Terminillo, finanziato in parte dalla Regione Lazio con lo stanziamento di fondi per 20 milioni di Euro, affermando come tale progetto sia oggetto di pesanti critiche da parte di 12 associazioni ambientaliste, preoccupate per il danno che l’ampliamento inferirebbe ad un territorio montano protetto a livello europeo come Zona di Protezione Speciale (ZPS) e come Sito di Interesse Comunitario. Continua l’articolista riferendo come le dichiarazioni di interesse pubblico e comunitario di questa montagna si basano su aspetti naturalistici di notevole importanza quali antiche faggete con resti di vegetazione arcaica, specie ornitiche rare non senza contare la presenza dell’orso marsicano e del lupo appenninico». 

E poi, aggiunge il sindaco di Leonessa, il presidente del WWF continua «dando conto che tra osservazioni alla valutazione di Impatto Ambientale presentate al progetto “Terminillo Stazione Montana” vi sono quelle che denunciano il raddoppio delle aree sciabili con l’eliminazione di 22 ettari di faggeta, contro gli 11 dichiarati ed anche l’eccessiva valutazione economica del progetto che, per reggersi, dovrebbe poter contare su un utenza di 280.000 utenti l’anno, 20 volte quella attuale». «Sottolinea, infine, il Pratesi - si legge ancora nella querela - che il Piano Paesistico Regionale consente per il Terminillo esclusivamente adeguamenti funzionali o completamenti delle strutture esistenti mentre i provvedimenti in difesa delle aree ZPS vietano la realizzazione di nuovi impianti di risalita». 

«Assolutamente superato - si legge ancora - appare poi il limite della continenza, inteso come obiettività, correttezza e leale chiarezza dell’informazione. Al di là infatti delle proprie discutibili opinioni avrebbe dovuto dare atto il giornalista che il progetto di rilancio del Terminillo dedica ampio spazio alla cura e tutela del territorio e che parte dello stesso progetto sono stati approfonditi studi, condotti da personale altamente specializzato, in ordine alla conservazione della diversità biologica della fauna e flora presente nel territorio montano. Non senza tacere che il progetto in esame non riguarda solo le attività invernali, ma contempla una valorizzazione del territorio che abbraccia tutte le stagioni dell’anno con il necessario corollario di tutela delle ricchezze ambientali presenti. Tanto ciò è vero che Legambiente si è espressa favorevolmente e senza riserve nei confronti dell’intero progetto, apprezzandone, in particolar modo, gli aspetti di recupero e di tutela ambientale. Correttezza e lealtà dell’informazione avrebbero anche dovuto inibire il giornalista dall’usare a sproposito ed ai fini meramente suggestivi l’argomento relativo alla presenza sui monti del Terminillo dell’orso marsicano. Di tale specie animale, infatti, a memoria di uomo, non è mai stato operato avvistamento alcuno nei luoghi di cui sopra e neppure sono state rinvenute tracce di una sua presenza da considerarsi in ogni ipotesi ed a tutto voler concedere, assolutamente casuale e sporadica. Ancor più sorprendente il carattere meramente suggestivo dell’argomento usato laddove si ponga mente alla circostanza che l’animale in questione è specie stanziale nell’area del Parco Nazionale di Abruzzo ove notoriamente massiccia è la presenza di impianti sciistici (Scanno, Roccaraso, Pescasseroli)». 

Per Trancassini, dunque, «sussiste l’elemento oggettivo del reato di diffamazione, rappresentato dalla portata offensiva delle propalazioni che dipingono il progetto per il rilancio del Terminillo e di conseguenza i suoi organizzatori, responsabili e tutti coloro che ne hanno partecipato alla stesura e presentazione come soggetti dediti alla violazione di norme giuridiche, sprezzanti dei valori ambientali, distruttori della biodiversità del Terminillo». 

Il documento chiude con la riserva di «costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali cagionati a seguito dei fatti in narrativa esposti».

(Articolo di A.M. - Su gentile Concessione www.ilgiornaledirieti.it)

11/04/2015

Una notizia buona e una cattiva per la controversa operazione "Terminillo Stazione Montana"'. La buona: col progetto fermo alla Regione per la valutazione di impatto ambientale, arriva il sostegno del presidente di Federalberghi Lazio, Walter Pecoraro. In una lettera  al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, il presidente Pecoraro ricorda che il progetto, proposto dalla Provincia di Rieti e che coinvolge il Comuni  di Rieti, Cantalice, Micigliano e Leonessa, ha l'obiettivo di rilanciare il sistema turistico locale "come unico possibile traino di sviluppo dell'intera economia della zona", con l'ammodernamento della stazione sciistica che potrebbe portare "a 250 mila presenze annue, di cui 150 mila solo negli alberghi (?)  e di occupati nel turismo dai 300 attuali ai circa 1000 tra indeterminati e stagionali".

"Nella certezza che il progetto non potrà che avere positive ripercussioni sul territorio sotto il profilo economico e sociale", il presidente  di Federalberghi Lazio ha chiesto a Zingaretti "un fattivo sostegno alla sua pronta attuazione, unico volano di ripresa economica per un territorio su cui la crisi ha impattatto fortemente".

E fin qui la spinta.bPoi la frenata, o meglio il ruvido richiamo della realtà. Il Comune di Leonessa rischia infatti di pagare caro lo slancio dato al progetto sin dal 2013, cantierando e realizzando l'ammodernamento della seggiovia per Vallorgano senza aspettare la disponibilità dei fondi. Alla grande festa per l'inaugurazione dell'impianto, nel gennaio del 2014 e al magnifico tappeto di piste innevate che questa stasgione ha riservato agli sciatori, è seguito un nuovo decreto ingiuntivo da parte della Leitner, emesso da Tribunale di Rieti il 30 marzo scorso, nel quale il COmune di Leonessa vien invitsato a pagare la somma di 2.350.775 Euro entro 40 giorni. Martedì scorso la giunta comunale ha deciso di proporre opposizione al decreto ingiuntivo affidandosi all'avvocato Alessandro Ierardi di Roma.

Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa : "Continuiamo ad aver assicurazioni dalla Regione Lazio sul pagamento degli stati di avanzamento ma non ancora accreditati. Noi siamo inadempienti verso la Leitner perchè la Regione lo è con noi. I rapporti con la società erano e restano buoni. Credo che alla fine si troverà un accordo: Leonessa avrà i suoi impianti, la Leitner avrà i suoi soldi sebbene in ritardo e la Regione Lazio pagherà il dovuto e anche gli interessi, se servirà".

Altro fronte di scontro, quello mediatico: l'intervento di Fulco Pratesi sull'edizione romana del Corriere della Sera contro l'operazione Terminillo Stazione Montana di alcune settimane fa avrà strascichi anche legali. "Stiamo ultimando la querela che presenteremo a breve: va bene il dibattito, va bene il confronto fra gli opposti e lo spazio anche a chi difende il picchio bianco e la formica nera. Evidentemente l'argomento Terminillo ha ripreso a tirare sui giornali, e questo è un bene. Ma clamorose inesattezze non le possiamo accettare senza difenderci. E nell'articolo di Prastesi ce n'erano".

A muoversi contro il presidente onorario del WWF e il Corriere sarà il Consorzio SMILE, ancora orfano del Comune di Rieti. Un altro nodo che non si scioglie, col Sindaco Pietrangeli (e la sinistra) che tira verso il no e la Vicesindaco Pariboni (e il PD) verso il si.

Fortuna la neve, che quest'anno non è mancata.

 

(Articolo di Alessandra Lancia - su Gentile concessione de "Il Messaggero")

 

21/03/2015

L'opera di disinformazione, sul progetto di rilancio del Terminillo, messa in atto dalla piccolissima, ma potentissima lobby ambientalista e' arrivata sulle pagine del Corriere della Sera. Tante bugie sul principale quotidiano nazionale, dimostrano quanta arroganza, quanto potere e quanto poca e' la considerazione del nostro territorio, da parte di chi, striminzita minoranza politica e sociale, mostra i muscoli per imporre la legge del più forte a danno di quella della democrazia. Ma le bugie non si possono e non si devono dire, soprattutto quando danneggiano un territorio ed una Comunità, quale oggi e' unitariamente quella del Monte Terminillo. Per questo il COMUNE DI LEONESSA querelerà, a mie spese, sia il Corriere della Sera che il sig. Fulco Pratesi, rispetto al quale resto a disposizione per un confronto pubblico dove, quando e se lo vorrà. Meritiamo rispetto e lo avremo.

Avv. Paolo Trancassini

Sindaco di Rieti

21/03/2015

E' un po' come combattere a mani nude contro un gigante.

Davide contro Golia.

Contro la forza e l'arroganza di una informazione non proprio onesta nei riguardi di chi legge.

Con questo articolo del Presidente Onorario e fondatore del WWF Italia Fulvio Pratesi, "l'Invincibile Armada" delle Associazioni Ambientaliste chiama in aiuto la cavalleria. E lo fa in grande stile, sulla prima pagina della cronaca di Roma del Corriere della Sera.

Che forza.

Inarrivabili.

Pensate che il Corriere della Sera possa concederci lo stesso spazio per un doveroso diritto di replica ?

Io no.

E questa convinzione  è la solita arroganza di chi sa per certo che, a certe "altezze", l'informazione arriva confortevolmente "rarefatta", mondata da tutti quegli orpelli che potrebbero indurre qualche ragionevole dubbio nei pareri di chi legge.

Ma piacevolmente condita di sottolineature piccanti e di aggettivi oramai desueti.

Nessun accenno nell'articolo alla componente umana del problema.

Nessun accenno ai problemi e ad al futuro di un territorio economicamente al collasso, dove negli ultimi trent'anni si sono praticamente dissolti tutti gli insediamenti che generavano posti di lavoro.

Io, lo confesso,  non ho notizie dell'Orso Marsicano: se qualcuno li ha avvistati tra i boschi delle nostre montagne, è pregato di segnalarlo.

Posso invece testimoniare le quotidiane segnalazioni di esemplari di razza indoeuropea,  sesso sia maschile che femminile, che fuggono dal loro habitat naturale in cerca di cibo.

Cosa succede nelle altre regioni d'Italia che hanno la possibilità di sfruttare la loro prerogativa geografica ?

Questo

Nessun accenno al Consorzio SMILE.

Nessun accenno alla colonia di Umani dietro ai tre Comuni consorziati.

Già, gli Umani.

La sola razza in via di estinzione.

La sola razza da salvaguardare.

Almeno tra le nostre Montagne.

giannibolletta@leonessa.org

 

 

La Montagna minacciata            di Fulco Pratesi

Non so come la prenderebbe Mussolini (che sul Terminillo,"Montagna di Roma", aveva molto puntato per le sciate a dorso nudo e le settimane bianche con Claretta Petacci) nel leggere che la Regione Lazio ha stanziato 20 milioni di euro, ai quali dovrebbero aggiungersi altri 46 reperiti dai Comuni interessati, per un rilancio dell'ormai annoso progetto, sul quale vi era già una bocciatura nel 2007 e ritenuto incompatibile nel 2010. Dopo gli anni del suo lancio voluto dal Governo fascista negli anni '30 (che attrasse molti sciatori dalla Capitale con una serie di impianti e creò alberghi come il Savoia e il Roma, e una sua ripresa negli anni '60 e '70 dello scorso secolo), il declino del Terminillo è stato continuo e crescente. Risultano oggi funzionanti circa sei chilometri di impianti, mentre quasi otto, che pure hanno causato danni paesistici non trascurabili, versano in stato di abbandono o sono stati smantellati per inutilizzo. Oggi il progetto di ampliamento di impianti e piste è oggetto di pesanti critiche da parte di 12 Associazioni ambientaliste, dal CAI al WWF, da Italia Nostra alla Lipu, da Mountain Wilderness a Federtrek e altre, preoccupate del danno che l'ampliamento infierirebbe a un territorio montano protetto a livello europeo come Zona di Protezione speciale (Zps) e come sito di interesse Comunitario.

Le dichiarazioni di interesse pubblico e comunitario di questa bellissima montagna si basano su aspetti naturalistici di notevole importanza. Tra questi, le antiche faggete con resti di vegetazione arcaica come l'agrifoglio, il tasso e la betulla, nel folto delle quali vivono specie ornitiche rare, dal picchio dorso bianco alla balia dal collare; le brughiere di mirtillo e i ginepreti d'altitudine dove vive la rara vipera dell'Orsini e le rupi che accolgono i nidi dell'aquila reale. Senza contare la presenza dell'orso marsicano e del lupo appenninico.

Tra i vari motivi alla base delle osservazioni alla Valutazione d'Impatto Ambientale  presentate al progetto  "Terminillo Stazione Montana", vi sono quelle che denunciano il raddoppio delle arre sciabili con l'eliminazione di 22 ettari di faggeta, contro gli 11 dichiarati, e anche l'eccessiva valutazione economica del progetto che, per reggersi in piedi, dovrebbero poter contare su un utenza di 280.000 utenti l'anno, 20 volte quella attuale.

Infine va sottolineato che il Piano Paesistico Regionale consente per il Terminillo esclusivamente "adeguamenti funzionali o completamenti delle strutture esistenti", mentre i provvedimenti in difesa delle aree Zps vietano la realizzazione di nuovi impianti di risalita.

( 21 marzo 2015 - "Corriere della Sera" - Cronaca di Roma )

11/03/2015

il Consiglio dell’Ordine dei Geologi del Lazio si è riunito a Rieti incontrando gli iscritti in un ricco, quanto animato confronto. Tra gli argomenti iniziali si è affrontata la valutazione di legittimità del bando sulle istruttorie relative al vincolo idrogeologico emesso dall’Amministrazione provinciale di Rieti, ritenuto corretto dal legale dell’Ordine, ma per il quale il Presidente ha rinnovato l’invito ai partecipanti a mantenere sempre un comportamento deontologicamente adeguato, a prescindere dal corrispettivo economico.

Si è parlato inoltre, del nuovo disegno di legge che introduce sanzioni salate in mancanza del possesso di POS, che è ritenuto dall’Ordine un ennesima vessazione e contro il quale si intende avviare una protesta civile.

Ospite dell’incontro, il sindaco di Leonessa e presidente del consorzio “Smile” Paolo Trancassini, che ha esposto il progetto di sviluppo del Terminillo, che vanta il successo politico di aver messo fine ad anni di campanilismo tra i quattro comuni ricadenti nell’area montana (Rieti, Cantalice, Micigliano e Leonessa). Questi comuni oggi si ritrovano consorziati nell’intento condiviso del rilancio del territorio. Punto nodale del piano di sviluppo è si è rivelato l’aumento del comprensorio sciistico grazie allo scavalco Terminillo-Leonessa, gestito insieme all’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio, in quanto non esiste collegamento invernale tra i due comuni, obiettivo che Trancassini ha dichiarato di voler raggiungere nel massimo rispetto ambientale e nel modo più partecipato possibile.

È intervenuto poi il geologo Riccardo Massimiliano Menotti, che ha esposto alcune criticità tecniche relative allo scavalco Terminillo-Leonessa, in quanto l’attraversamento dell’area denominata Jaccio Crudele presenta rischi di crolli, scivolamenti e ribaltamenti di materiale roccioso, problematica che richiede maggiori studi per la messa in sicurezza o ricerca di soluzioni alternative.

Ad apportare il contributo conclusivo è stato l’ingegnere Ambientale e del territorio Rodolfo Tisi, il quale, riferendosi al progetto di sviluppo del comprensorio montano reatino, ha illustrato la necessità di investire in una metodologia condivisa, unendo tutte le forze in campo e perseguendo uno sviluppo sostenibile delle aree montane ad alta vulnerabilità, per le quali non esiste un manuale da seguire ma lo studio delle interazioni tra tutte le situazioni presenti sul territorio, analizzando sia il sistema ambientale che quello sociale.

Nel dibattito che ha seguito gli interventi, l’ex presidente dell’Ordine Fabrizio Millesimi ha sottolineato come alcuni aspetti del progetto presentato da Trancassini abbiano trovato unanimità politica ma si prestino a critiche di natura “filosofica” relativamente alle reali potenzialità di puntare sulla vocazione sciistica della montagna, nonché di natura tecnica per la necessità di mitigare il rischio frana nell’area di Jaccio Crudele.

Soddisfatto della giornata il presidente dell’Ordine dei geologi Roberto Troncarelli: «Abbiamo esposto un quadro completo sulla questione del Terminillo grazie all’apporto politico, tecnico e di metodo dei relatori, e auspichiamo che da questa giornata si possa partire per una riflessione approfondita che scaturisca nella ricerca di soluzioni condivise che favoriscano lo sviluppo turistico ed economico di un territorio senza tralasciare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza di chi ne fruisce. L’Ordine del Geologi del Lazio prosegue la sua politica di incontro con i territori grazie a questi passaggi frequenti nelle province ed auspichiamo per il futuro un maggiore coinvolgimento dei geologi nelle scelte “politiche” ed una nostra maggiore presenza nei tavoli tecnici istituzionali».

(11 marzo 2015 - Servizio di Matteo Carrozzoni - Su Gentile concessione  www.ilgiornaledirieti.it )

01/03/2015

Il Circolo Legambiente promuove il Progetto Terminillo Stazione Montana. Il territorio del Terminillo è finalmente al centro di un’idea di rilancio condivisa da tutte le amministrazioni locali che, forse per la prima volta, guardano nella stessa direzione, puntano ad un unico obiettivo: fare del Terminillo il recupero e lo sviluppo di una delle perle del nostro territorio.

Il progetto non va visto solo nell’ottica del rilancio turistico ma soprattutto di recupero di un’area montana che ha subito quasi venti anni di declino e abbandono che le hanno causato numerose cicatrici sul tessuto urbano e paesaggistico.

Legambiente, sin da subito ha affiancato amministrazioni, tecnici, progettisti ed esperti nella ferma volontà di essere “sentinella” attenta alla salvaguardia dell’area montana partecipando attivamente anche promuovendo soluzioni sostenibili e compatibili  oltre che portando le varie fasi progettuali all’attenzione dei propri esperti.

Il Circolo di Rieti, da anni presente “ sulla montagna di Rieti”,  attualmente,  oltre agli interventi di ristrutturazione presso il Rifugio La Fossa nel Comune di Cantalice, si sta adoperando presso le amministrazioni regionali per trovare una soluzione alla discarica sita a Pian de Rosce denunciata proprio da loro stessi tre anni fa. Legambiente Rieti crede fortemente nella volontà di realizzare il Parco Regionale del Terminillo_ ed aggiunge –“ speriamo che il Consorzio Smile vista la sua volontà di voler amministrare il Comprensorio possa diventare l’Ente Parco che già più voci hanno auspicato coinvolgendo anche il Direttore di Federparchi Lazio Maurizio Gubbiotti”

La notevole mole di dati prodotta riguardo ai temi ambientali fa ben sperare circa le compensazioni da progetto, soprattutto perché tutta la progettazione rispetta le direttive emanate dai regolamenti di gestione delle zone Zps e Sic nel rispetto della conservazione e della salvaguardie delle specie presenti. La Valutazione  di impatto ambientale è già in fase di valutazione della Regione Lazio :  “ siamo attenti ma anche fiduciosi che le autorità regionali preposte potranno permettere di raggiungere l’obiettivo per cui il nostro territorio si è unito”- aggiungono i volontari del circolo reatino -  e poi aggiungono “è chiaro che saremo sentinelle vigili  come abbiamo fatto fino ad oggi e continueremo ad affiancare i tecnici, saremo presenti alla partenza dei cantieri per gli impianti di risalita dovranno essere intraprese tutte le attività di compensazione e monitoraggio. La convivenza degli impianti e la nostra idea di Parco è già ampiamente dimostrata dalle realtà dei parchi presenti sulle Alpi e nel vicino Parco del Gran Sasso.”-

Inoltre aggiungono: “atteggiamenti ostruzionisti soprattutto quando questi  non sono fondati su dati tecnici e reali hanno un valore solo formale piuttosto che sostanziale. Qualunque atteggiamento di opposizione non fondato o non supportato da proposte alternative fa pensare alla volontà di preservare l’area nelle condizioni attuali. Siamo abituati a sederci ai tavoli, a discutere e a proporre soluzioni la dove si ritenga necessario operare per il bene dell’ambiente e del nostro territorio. E’ chiaro che siamo lontani dalla cordata di ambientalisti e dalla serie di associazioni locali e non che hanno voluto gridare il loro “no al Progetto” .

Addetto Stampa

Legambiente Centro Italia

Mail: stampa@legambienterieti.it

25/02/2015

 

Salviamo l’Orso

Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano - ONLUS

C.F. 91117950682 - info@salviamolorso.it

 

Anche l’associazione Salviamo L’Orso presenta

 le sue osservazioni al progetto “TERMINILLO stazione montana”

Si all’ammodernamento degli impianti esistenti ed alla riqualificazione dei servizi, NO ad interventi sui siti di interesse comunitario (Bosco Vallonina in particolare) che mettono a rischio di gravi infrazioni comunitarie la Regione Lazio

Il progetto di comprensorio “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile” non è un semplice ammodernamento di impianti vetusti o obsoleti ma è un Piano articolato che tende ad avviluppare l’intera montagna del Terminillo con opere ad alto grado di antropizzazione con un notevole impatto su habitat flora e fauna presenti, in particolare su quelli di interesse comunitario.

L’area in oggetto è compresa nella Zona a Protezione Speciale (ZPS) IT 6020005 “Monti Reatini” e in tre  Siti di Importanza Comunitaria (SIC) IT 6020007 “Gruppo del Monte Terminillo” , IT 6020006 “Vallone del Rio Fuggio” e IT6020009  “Bosco Vallonina” . Queste aree di grandissimo valore naturalistico sono il rifugio di specie prioritarie protette dalla Direttiva 92/43 CEE HABITAT  che richiedono una rigorosa tutela su tutto il territorio nazionale quindi non si comprende come la Commissione VIA della Regione Lazio non possa escluderle da ogni manomissione per di piu’ finanziata in gran parte da fondi pubblici….una vera e propria contraddizione in termini.

La Regione Lazio gia’ firmataria del PATOM  e che ha confermato il suo impegno per la salvaguardia dell’orso bruno  marsicano nel Marzo scorso sottoscrivendo un ulteriore protocollo in cui si impegna in tutta una serie di azioni prioritarie per la sua tutela non puo’ smentire clamorosamente se stessa a meno che non intenda  rischiare pesantissime sanzioni in sede europea . Se questo avvenisse Salviamo L’Orso ricorrera’ a Bruxelles per evitare la devastazione dei SIC  Vallonina e Monti Reatini.

 

Salviamo L’Orso                                                                        Rieti  25/02/2015

23/02/2015

IL RILANCIO DEL TERMINILLO

PRESENTATE LE OSSERVAZIONI ALLA V.I.A.

DEL PROGETTO “TERMINILLO STAZIONE MONTANA”

 

Il WWF Lazio, insieme ad altre associazioni (*), ha presentato alla Regione Lazio e alla Provincia di Rieti le osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) del progetto “Terminillo Stazione Montana”, un progetto che  prevede un consistente ampliamento – praticamente un raddoppio – delle aree sciabili all’interno della ZPS (Zona di Protezione Speciale) dei “Monti Reatini” e dei SIC (Siti di interesse Comunitario della Rete Europea Natura 2000) “Bosco di Vallonina” e “ Gruppo Monte Terminillo”.

Il progetto “Terminillo” risulta parzialmente finanziato dalla Regione Lazio (circa 20 milioni di euro; ma per realizzare l’imponente novero delle opere progettate ce ne vorranno più del triplo) e fa seguito ad un analogo progetto che ha già ricevuto, nel  marzo 2010, una decisa bocciatura dalla Commissione V.I.A. della Regione Lazio; si fa fatica a capire perché una parte della Regione Lazio continua a spendere soldi pubblici per la redazione di progetti che un’altra parte della stessa amministrazione boccia in quanto non compatibili con le caratteristiche ambientali e territoriali del Terminillo.

Il progetto fa acqua da tutte le parti ed è auspicio del WWF Lazio che i dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione che lo esamineranno – l’area non solo è protetta da Direttive Comunitarie ma anche da vincolo paesaggistico – lo ritengano incompatibile esattamente come i loro predecessori.

Le osservazioni hanno in primo luogo rilevato carenze di natura procedimentale e contraddizioni con la disciplina europea e regionale.  

Anzitutto, per la sua natura, il “Progetto Terminillo” avrebbe dovuto seguire le procedure tipiche dei programmi di interventi, e dunque la procedure di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e non di V.I.A. (che si applica a singoli progetti). 

In seconda battuta, i proponenti del progetto ritengono di poter rientrare nelle deroghe previste dal Piano Paesaggistico Regionale, che ammette “modesti ampliamenti” del demanio sciabile in quanto, dai loro calcoli, il demanio sciabile aumenterebbe di un po’ meno del 12%. Premesso che il 12% non è un “modesto ampliamento”, Il WWF Lazio e le altre associazioni  hanno ripercorso i calcoli dei proponenti e hanno dimostrato che l’ampliamento è circa del 117%. 

Analoghi errori di calcolo sono stati fatti in merito alla distruzione degli habitat tutelati dalla Direttiva europea che, sempre in base alle misurazione fatte dagli osservanti, aumentano di oltre tre volte e mezza.  

Ma c’è di più. I proponenti presentano misure compensative (ripiantiamo quello che distruggiamo) non solo insufficienti ma anche senza considerare che tali misure compensative debbono essere assentite a livello europeo; e di tale procedura non c’è traccia negli atti. 

Altre osservazioni riguardano aspetti sottovalutati o non compiutamente sviluppati negli elaborati di progetto, aspetti in ogni caso molto importanti per il cittadino sia sotto il profilo della mobilità ma anche sotto quello della sicurezza dalla caduta di massi e valanghe. 

L’ultimo insieme di osservazioni riguarda aspetti (le ricadute economiche del progetto ed il business plan) che sono stati considerati di grande rilievo dalle associazioni osservanti per motivi facilmente comprensibili. Sotto il profilo della redditività economica, il progetto appare molto poco motivato, e per “reggersi in piedi” ha bisogno di una utenza pari a circa 20 volte quella attuale. Che tale scenario sia improbabile lo capirebbe chiunque, e questo apre problemi molto concreti. 

Anzitutto si sta parlando di risorse pubbliche e i modi di impiego di risorse che sono frutto del lavoro dei cittadini vanno accuratamente valutate da chi – dai cittadini stessi attraverso il voto – è chiamato ad amministrarle. Non sono ammesse approssimazioni in merito agli esiti dell’impiego di risorse pubbliche. 

In seconda battuta va evidenziato come un soggetto pubblico debba occuparsi non solo della redditività degli investimenti che promuove – che nel caso del Progetto Terminillo risulta oggettivamente aleatoria – ma anche della dissipazione delle risorse ambientali e territoriali che esso comporta, anche in riferimento a possibili alternative di impiego. E ciò non è stato fatto. 

Una terza ragione deriva dalla considerazione che – nella stesura del “Progetto Terminillo” -  i proponenti abbiano insistentemente fatto riferimento a risvolti occupazionali che - almeno nelle modalità e quantificazioni proposte dagli studi economici del progetto – risultano sostanzialmente infondati (basti pensare alla quantificazione della domanda attesa, 280 mila utenti/anno, non suffragata da alcuna analisi sulle situazioni pregresse ed attese). 

Questo – a parere degli osservanti - è molto grave, perché incide su un problema fondamentale per i cittadini, quello della occupazione, in merito al quale non sono ammissibili retoriche od approssimazioni; le associazioni osservanti si sentono in questo senso molto vicine ai cittadini, e non arretrano di fronte al compito di esprimersi in campi che solo un approccio superficiale ( o peggio strumentale) può considerare separati dalla questione ambientale. 

Rieti, 23 febbraio 2015

(*) associazioni firmatarie delle osservazioni:

CAI GR Lazio - WWF Delegazione Lazio - Altura Lazio – Federtrek - Italia Nostra - LIPU Rieti - Mountain Wilderness - Forum Salviamo il Paesaggio Rieti e Provincia - European Consumers - Rieti Virtuosa - INACHIS Rieti - Postribu

 

18/02/2015

Riunione fiume in Regione Lazio per la Conferenza dei servizi sul rilancio del Terminillo. Oltre quattro ore di riunione e 51 persone, tra amministratori e funzionari di tutte le istituzioni coinvolte – Comuni, Provincia di Rieti e, appunto, Regione – che però hanno sostanzialmente rappresentato una tappa necessaria ma non risolutiva del percorso. Adesso, entro trenta giorni, i tecnici regionali comunicheranno agli Enti locali eventuali richieste di approfondimenti e osservazioni ai progetti, dopodiché i Comuni avranno altrettanti giorni per replicare. Diverso il sentimento dei protagonisti all’uscita dell’incontro. “Una giornata importante che ha visto intorno ad un tavolo tutti gli Enti cointeressati al progetto” per il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che si è detto “fiducioso che l'iter intrapreso possa finalmente permetterci di potenziare la stazione turistica e dare al Terminillo ‘bianco’ un futuro". Molto diverso il sentore del presidente del Consorzio Smile, sindaco di Leonessa e regista delle ipotesi di rilancio della montagna, Paolo Trancassini, che usa la citazione dantesca “perder tempo a chi più sa più spiace” per descrivere la mattinata. “Ho tentato di far passare una linea più operativa e concreta ma non ci sono riuscito”.

(fonte www.corrieredirieti.it)

18/02/2015

Comunicato stampa

 

“Questa mattina ho partecipato alla Conferenza dei servizi che si occuperà della valutazione d’impatto ambientale sul progetto di ampliamento del bacino sciistico del Terminillo. Una giornata importante che ha visto intorno ad un tavolo tutti gli Enti cointeressati al progetto. Siamo fiduciosi che l'iter intrapreso possa finalmente permetterci di potenziare la stazione turistica e dare al Terminillo "bianco" un futuro. La nostra ambizione, espressa in conferenza, è quella che entro il 2015 si possa dare attuazione concreta al progetto. Stiamo finalmente passando dalle parole ai fatti e, al di là delle considerazioni di merito, delle legittime osservazioni di tutti e delle modifiche che si riterranno necessarie, possiamo dire che il rilancio del Terminillo non è più un miraggio.”

 

E’ quanto dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.

 

Rieti, 18 febbraio 2015

 

07/01/2015

Il Comitato Provinciale FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) nel corso dell’ultima riunione ha espresso in maniera unanime e concorde l’auspicio che finalmente decolli Terminillo quale stazione montana.  

Il progetto finanziato alcuni anni fa dalla Regione Lazio vuole realizzare un comprensorio sciistico che colleghi , sci ai piedi, i vari comuni di quelle aree montane con una importante ricaduta sullo sviluppo turistico e sportivo del territorio e sul rilancio economico ed occupazionale dell’intera provincia. 

“È  Importante anche sottolineare - ribadisce Lidia Nobili (Presidente della Fisi Provinciale)- la ricaduta positiva che la realizzazione di una moderna stazione sciistica avrebbe su tutti gli sport invernali, sia a livello amatoriale sia a livello agonistico.

Infatti attualmente tutte le manifestazioni sciistiche vengono svolte fuori provincia e   spesso fuori regione (in Abruzzo), la realizzazione di piste a nord e un buon innevamento programmato consentirebbe a tutti gli sci club reatini di avviare i ragazzi alla pratica sportiva in maggior numero e con un minor impegno economico delle famiglie”.

La Fisi tutta auspica la rapida realizzazione del Progetto Terminillo nell’ interesse degli sportivi, degli operatori e del territorio tutto.

Comitato Provinciale FISI Rieti

 

05/01/2015

... A Leonessa, purtroppo, non nevica più...

05/01/2015

Osservazioni geologiche al progetto Terminillo e proposta scavalco Sella di Leonessa

 

Un contributo ai soggetti istituzionali che il prossimo 18 febbraio in Conferenza dei Servizi, convocata presso la Regione Lazio, dovranno esprimere una valutazione in merito al Progetto: TERMINILLO STAZIONE MONTANA. TURISMO RESPONSABILE – “INTERVENTI PER LA RISTRUTTURAZIONE E L’AMPLIAMENTO DEGLI IMPIANTI SCIISTICI NEL COMPRENSORIO SCIISTICO DEL MONTE TERMINILLO”

Fra l’altro il progetto per lo sci alpino prevede: “…rimozione degli impianti dismessi, spostamento di alcuni considerati pericolosi o di scomoda posizione, costruzione di due nuovi impianti tra Leonessa e Campo Stella, collegamento attraverso la Sella di Leonessa con impianti che costeggerebbero il più possibile la strada per non incidere troppo sui boschi di Vallonina,…” ( da Aldo Frezza http://www.appenninico.it/?p=746. 29 dicembre 2014).

In data 26 settembre 2013 il Dirigente dell’VIII Settore Opere Pubbliche della Provincia di Rieti Arch. Carlo Abbruzzese, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento, affida i “servizi di rilievo tridimensionale, rilievo topografico, ispezione, studio geomeccanico, analisi di stabilità, prove di rotolamento da svolgersi su versanti e fronti rocciosi” alla STAGE srl di Marcianise (CE) per un importo complessivo di € 68.442,00. Il 28 febbraio 2014 i Geologi, Tecnici incaricati della STAGE srl, consegnano alla Provincia di Rieti la relazione tecnica riguardante la Valle del Sole (Micigliano), Iaccio Crudele e Vallorgano (Leonessa), nelle conclusioni si legge: “ L’obiettivo primario di questo studio è stato la valutazione della pericolosità delle aree di studio per il crollo di massi.

L’area di Iaccio Crudele, in considerazione delle energie del rilievo e dell’elevato grado di fratturazione, che determina una spiccata suscettibilità al crollo, e della prossimità delle infrastrutture (strada SP 10) alle potenziali zone di innesco, risulta caratterizzata da un elevato rischio per crolli di masse instabili e di detriti …Nelle aree dove i fronti sono prospicienti la strada, per contro, quest’ultima costituisce il recapito diretto delle masse in caduta libera o dopo brevi rimbalzi e, pertanto, qui si registrano le massime altezze che possono superare i 15-20 metri e le massime energie…Di fatto, però, la strada, costituendo una significativa rottura di pendenza, agisce esse stessa quale importante fattore mitigante per la propagazione del moto nelle zone più a valle…Da quanto evidenziato, risulta pertanto, che la strada SP 10, passando a mezza costa, attraverso le aree di transito dei blocchi, limitatamente all’area di indagine, risulta a rischio per l’intero sviluppo… ”.

Il 1 giugno 2014 il Prof.Ing. Francesco Federico consegna alla Provincia di Rieti la relazione con oggetto: pericolo di crolli e caduta massi. In questa progettazione di “livello intermedio” in riferimento a Iaccio Crudele, si legge: “…L’area oggetto di studio presenta uno sviluppo di circa 400 m e ha inizio al km 15 della strada S.P.10, a quota 1770 m s.l.m. circa. La strada attraversa in tale tratto tre rilievi rocciosi, due dei quali immediatamente a ridosso della strada, un terzo è posizionato più lateralmente. A sinistra della strada, il rilievo scende con inclinazione prossima a 45° per circa 150 m, fino a giungere ad un compluvio naturale…Nello specifico delle condizioni di stabilità rilevate, nella zona di Iaccio Crudele sono presenti…numerose e diverse condizioni di instabilità potenziale…Sono state rilevate molte situazioni di instabilità locale di dimensioni ridotte…meno numerosi sono i blocchi di dimensioni medio-grandi…in pochi casi si giunge a volumi di 2÷3 m3… Sono presenti numerosi cunei di roccia, molto fratturati, blocchi isolati da fratture beanti…Sono frequenti anche “lame di roccia”…Alcune delle porzioni in dissesto presentano notevoli dimensioni…sono evidenti piani di potenziale scivolamento…Infine sono presenti diversi pinnacoli di roccia instabile, intensamente fratturati…area di Iaccio Crudele.

Si rileva un elevato rischio in quanto a margine della strada è presente una parete rocciosa sub-verticale (inclinazione media ≅ 60°), per cui il distacco di massi andrebbe immediatamente ad interessare la sede stradale, proseguendo poi a valle della strada, su un versante (inclinazione media ≅ 36°), conservando energie e altezze di volo considerevoli…Risulta evidente la necessità di presidiare le opere in progetto a valle della strada, interessate da pericolosi eventi di caduta massi…Soluzioni progettuali previste:…disgaggio e/o successiva frantumazione e/o suddivisione di blocchi di grosse dimensioni…messa in opera di reti metalliche…di barriere paramassi deformabili…ripristino barriere paramassi rigide…un vallo con rilevato paramassi e barriera rigida in sommità…Per l’area di Iaccio Crudele, la notevole caoticità, fratturazione ed alterazione dell’ammasso roccioso crea articolate situazioni di dissesto…si ritiene andranno previsti studi specifici nelle successive fasi progettuali…finalizzate a comprendere se le aree da proteggere dovranno essere eventualmente estese…”.

Gli studi vanno certamente estesi alla prosecuzione verso Nord della dorsale di Iaccio Crudele, il versante occidentale di Monte i Porcini, le cui pareti rocciose insistono sui tornanti della S.P. 10; localmente le barriere paramassi a protezione della strada risultano inefficaci, contorte e in parte divelte.

Nonostante fossero a conoscenza della relazione tecnico-illustrativa della STAGE srl e della relazione tecnica e di calcolo preliminare del Prof.Ing. Francesco Federico, studi commissionati e finanziati dalla Provincia di Rieti, i responsabili istituzionali di Protezione Civile a fine luglio 2014 hanno deciso di aprire la strada e consentire il transito sulla SP 10 “Turistica del Terminillo”; nel mese di agosto la Provincia di Rieti ha organizzato, in accordo con il Comune di Rieti e il Comune di Leonessa, il servizio gratuito Appennino Express – IL BUS DELLA MONTAGNA da Leonessa al Terminillo per la Sella di Leonessa e Iaccio Crudele!

Nell’immediato il transito sulla S.P. 10 deve essere definitivamente interdetto in località Iaccio Crudele per la salvaguardia dell’incolumità pubblica fino alla completa realizzazione delle opere di presidio “globalmente necessarie alla protezione dei rischi…derivanti dai fenomeni di crolli e caduta massi”, così come progettate dagli Ingegneri M. Bracciale, F. Federico e A. Raso sulla base degli studi espletati dai Geologi della STAGE srl L. Capasso, E.Marino, A. Pignalosa e R. Terracciano.

Al rischio elevato per fenomeni di crollo, caduta e rotolamento massi si somma il rischio per valanghe localizzato negli stretti colatoi sul versante occidentale di Iaccio Crudele e lungo tutto il versante occidentale di Monte i Porcini.

Rischio sismico: al presente l’area in cui insistono Iaccio Crudele, Monte Porcini e la Sella di Leonessa è esclusa dall’obbligo di studi di Microzonazione Sismica (ex art. 7 D.G. Regione Lazio 545/2010), in quanto aree naturali protette: SIC e ZPS, ma nel momento in cui si andranno a realizzare infrastrutture, impianti sciistici, stazioni, rifugi… il Comune di Leonessa (Zona Sismica 1, la zona sismica più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti) dovrà aggiornare lo studio di Microzonazione Sismica.

Infine la proposta progettuale, già presentata nel passato ma, a mio parere, non valutata attentamente, per risolvere tutte le problematiche (frane e valanghe) relative al passaggio sotto le pareti di Iaccio Crudele:

in considerazione delle conclusioni degli studi realizzati fino a oggi, delle risultanze dei progetti di “livello intermedio” e degli approfondimenti previsti con “studi specifici nelle successive fasi progettuali”, “finalizzati alla riduzione ed alla prevenzione dei rischi derivanti da fenomeni di crolli e caduta massi”, sicuramente con aggravio dei costi attualmente stimati in circa tre milioni di euro solo per l’area di Iaccio Crudele, propongo di valutare la realizzazione di una galleria artificiale a sbalzo “senza la pilastrata a valle, la struttura risulta essere visivamente leggera con un impatto ambientale minimo” (www.tensiter.it/a_raccolta_Articolati.htm), la galleria artificiale somma le funzioni di paramassi e paravalanghe e sarebbe percorribile nei diversi periodi dell’anno in tutta sicurezza sia dalle auto che dagli sciatori, che, una volta chiusa la strada al traffico, godrebbero di una pista da sci protetta per scendere nella Vallonina, con vista panoramica sul Monte Terminillo!

I costi da affrontare per la pubblica incolumità e per scavalcare la Sella di Leonessa in sicurezza ammonterebbero a circa dieci milioni di euro!

Geol. Riccardo Massimiliano Menotti.

 

05/01/2015

Consorzio Smile, un trend positivo del Terminillo farà bene anche alle zone limitrofe

Si è svolta presso la sala convegni della 5′ Comunità Montana a Rieti la conferenza organizzata dal Consorzio Smile. Presenti il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, il vice presidente del Consorzio Vincenzo Regnini, il sindaco di Cantalice Silvia Boccini,  Simone Munalli per il comune di Rieti e Rudy Garattini dell’Associazione “Siamo”.

Ad aprire la conferenza il sindaco Trancassini che ha ringraziato tutte quelle persone che stanno dimostrando sostegno e vicinanza al progetto per rilanciare il monte Terminillo, ribadendo che se la nostra montagna avrà un trend positivo questo farà bene alla montagna stessa e a tutte le zone limitrofe. A queste parole si è aggiunta la dichiarazione della presa in gestione da parte del Consorzio Smile del campo d’altura e della pista da fondo.

Altra importante sottolineatura durante la conferenza stampa è stata quella del presidente della Sabina Universitas Maurizio Chiarinelli che ha ribadito la non presenza nel Consorzio Smile di patrocini politici né di destra né di sinistra, questo ad avvalorare l’importante lavoro del consorzio stesso.

Il ragionamento del sindaco di Leonessa è andato di pari passo con i dati presentati da Rudy Garattini sull’indotto portato dalle strutture montane delle regioni più prossime alla provincia di Rieti, dove le percentuali di affluenza e di ricavi sono altissime nella stagione invernale, ribadendo tra l’altro che sul Terminillo nevica ancora, smentendo i tanti detrattori che affermano il contrario.

(Su Gentile concessione www.rietinvetrina.it)

 

05/01/2015

TG3 Lazio del 05/02/2015

01/01/2015

La Pista più lunga del Terminillo

 

29/01/2015

Comunicato WWF Lazio

Comunicato CAI Rieti

 

22/01/2015

Viste le polemiche di questi giorni e le varie posizioni sul progetto Terminillo Stazione Montana,vorrei dare un piccolo contributo alla discussione con una lettera riportando dati oggettivi riguardo l'economia delle stazioni montane appenniniche e alpine.

Ringrazio anticipatamente per l'attenzione,

Saluti

-Rudy Garattini

Scuola sci Terminillo 

 

Come per l'altra lettera (disponibile qui) preciso che scrivo sempre a titolo personale ma anche e sempre più a nome di tanti operatori turistici del Terminillo ( in poche parole quelli che hanno investito i propri capitali in aziende grandi e piccole al Terminillo e che, con i loro investimenti e il loro lavoro, danno anche lavoro a tanti dipendenti ) e di tanti amanti e frequentatori della montagna.

Ho aspettato parecchi giorni per rispondere alla sig. Millesimi  perchè volevo dare alcuni dati di alcune stazioni invernali di cui una in particolare citata nell'ultima lettera della sig.ra Ines .

Prima di tutto permettetemi di precisare che la dicitura da me espressa nella m ia lettera di qualche giorno fa  : ...due/tre.... non è riferita alle stazioni in perdita ( come dice la sig.ra ) ma al rapporto tra sciatori in pista e frequentatori presenti nella stazione . Che poi il modello del turismo invernale vada rivisto per poterlo ottimizzare lo sappiamo ormai da quasi dieci anni ed alcune zone lo stanno già attuando ; ma questo non vale solo per il turismo montano invernale.

Per quanto riguarda i ricercatori scientifici nominati e in generale di tutti posso dichiarare  di rispettarli ed ammirarli totalmente sia per quello che fanno, e guai se non ci fossero, e sia anche perchè che nella mia famiglia ne esistono due :

Silvio Garattini direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano e Marco Garattini Astrofisico del C.E.R.N. Di Ginevra .

Il lavoro dei ricercatori , in maniera semplicistica, è esaminare dati e numeri per poi poter fare delle analisi e poi eventualmente delle  previsioni …....ma le previsioni , anche quelle del tempo fatte da ricercatori specifici e analisi dei dati matematici sono sempre PREVISIONI e che talvolta sbagliano  anche in quelle di pochi giorni e comunque hanno bisogno di ipotesi e tempo ( se...e ..quando ). Immaginiamoci che percentuale di errore potrebbero avere quelle a lungo termine di anni , decenni o secoli.

Secondo alcune previsioni SE continua l'innalzamento delle temperature avverrà lo scioglimento dei ghiacci dei poli ( QUANDO ? ) e ci sarà un innalzamento del livello del mare tale da sommergere tante zone abitate e sviluppate turisticamente per cui , seguendo il ragionamento generale fatto  quelle zone dovrebbero essere gradualmente abbandonate a se stesse...!!!!!!!!!!!!!!

Per quanto poi mi riguarda io sono un maestro di sci e sono onorato di esserlo anche se non ho titoli scientifici ; e sono onorato di aver dato qualcosa come maestro  alla mia stazione e ai tanti frequentatori della stessa . I maestri di sci sono importanti operatori turistici fondamentali  per i servizi che rendono ; Nessuna stazione invernale può farne a meno.

Arriviamo però ai dati raccolti sul turismo invernale :

- Ovindoli : Il sig. Massimiliano Bartolotti , direttore generale di Ovindoli, mi dice che nelle giornate dall' 1 al 6 Gennaio 2015 la stazione ha avuto 32.000 presenze in pista con solo il 50 % delle piste aperte e con quasi esclusivamente neve programmata e altri 50.000 presenze nel paese ;

- Campo Felice : Il sig. Luca Lallini direttore generale della società che gestisce Campo Felice mi dice che dal 1° al 6 di Gennaio 2015 hanno avuto 25.000 presenze in pista con solo il 40% delle piste aperte e praticamente solo con neve programmata che è stata prodotta sparando 50.000 mc. Di acqua.

- Sestola e comprensorio del Cimone :

Il sig. Luigi Quattrini , direttore del consorzio del Cimone ( Comuni di Sestola, Fanano e Riolunato) mi dice di aver aperto gli impianti il 29 Dicembre a scartamento ridotto e dal 31 Dicembre di aver aperto 20 Km. di piste totalmente innevate con neve programmata. In quel periodo hanno avuto 38.000 presenze in pista e  hanno fatto neve sparando 100.000 mc. di acqua.

Ma mi dice anche una cosa molto importate e che mi ha autorizzato a virgolettare : “ PRIMA DELLA APERTURA DEGLI IMPIANTI I PAESI PEDEMONTANI E LE STAZIONI ERANO TOTALMENTE VUOTE . DOPO L'APERTURA DEGLI IMPIANTI E DELLE PISTE TUTTE LE STRUTTURE RICETTIVE SI SONO RIEMPITE ED HANNO PRODOTTO UN INDOTTO VALUTATO DA 6 A 7 VOLTE IL GIRO DI AFFARI DEGLI IMPIANTI “ .

-Madonna di Campiglio :

Ho scelto questa stazione perchè la sig.ra Millesimi la cita come stazione quantomeno “ IN CRISI”.

Il dott. Francesco Bosco , direttore generale della Finvie Madonna di Campiglio SpA. Mi ha mandato documenti ufficiali dai quali si evince che :

- Le presenze in pista dal 26/12/ 2014  al 6/01 / 2015 sono state    168.089  con un a media

  giornaliera di 14.000 presenze in pista . Faccio notare che parliamo di presenze e non di passaggi;

- Le piste aperte sono state il 75% ( 45 Km. Su 60 ) con il 20% di neve naturale e l'80%

   programmata ;

- Sono stai sparati 350.000 mc. Di acqua che hanno prodotto circa 800.000 mc. di neve

- Che in percentuale , rispetto agli anni precedenti , c'è stato un aumento di presenze :

   + 16,64 %  sul 2013 / 2014 ;    + 13,62 % sul 2012/2013 ;    + 20,25 %   sul 2011/ 2012

 

 L'A.P.T. Di Madonna di Campiglio  mi ha inviato i dati ufficiali del mese di Dicembre 2014 sulle presenze  ALBERGHIERE :

Presenze di Clientela Italiana          82.437    con un aumento del    9,4 % rispetto al  2013

Presenze di Clientela straniera        37.118    con un aumento del  12,6 %      “                “

per un totale di presenze di 119.555 solo nel mese di Dicembre 2014.

 

Le presenze dei primi sei giorni del mese di Gennaio 2015 non sono an cora ufficiali ma si potrebbe prevedere un aumento pressochè uguale se non superiore.

Teniamo presente che se l'indotto, come già detto, nelle stazioni considerate piccole come quelle dell'Appennino, è un rapporto di 1 a 5-6 , nelle stazioni grandi e ben strutturate come Campiglio, Courmayeur, Cortina etc il rapporto tra l'incasso degli impianti e quello dell'indotto può arrivare anche ad un rapporto da 1a 15 .

I dati sopra espressi parlano da soli e tutto questo in un  periodo in cui esiste una crisi generale pesantissima.

Certo ci sono stazioni invernali che non godono di buona salute ma sicuramente non lo sono e non lo saranno mai quelle vicine alle grosse città come Roma dove esistono , da ricerche di mercato fatte dalla KPMG , circa 500.000 sciatori ( e che oggi vanno a portare i loro soldi fondamentalmente Abruzzo ).

 

Per quanto riguarda il Terminillo , Monte Livata e Campo Catino è evidente che le presenze diminuiscano e anche di tanto …...senza neve, senza impianti e sopratutto senza innevamento programmato, che è stato inventato per caso da un agricoltore Canadese più di 50 anni fa e che è stato sviluppato per poter garantire alle stazioni invernali e ai loro turisti la possibilità di sciare , cosa vogliamo pretendere . 

Forse, gentile sig.ra,ad un mare dove non c'è la spiaggia, non ci sono strutture e non c'è nemmeno l'acqua non ci va nessuno.

 

Al Terminillo ci sono già stati anni in cui le temperature erano alte o per mancanza di precipitazioni non c'era la neve come per esempio il 1956 ; il 1968 ; il 1976 ; il 1986 ; il 1990 .  ma  sono 5 anni su 60 . e in tanti altri anni , come  anche nei primi dieci del 2000 , di neve ne è venuta tanta ma senza impianti la gente non viene a sciare.

Per quanto consigliatomi dalla sig.ra Millesimi circa una mia visita al Museo Pigorini a Roma sul ritiro dei ghiacciai La ringrazio vivamente ma credo di non averne bisogno visto che da 45 anni frequento i ghiacciai Europei per lavoro e divertimento.

Vorrei in ultimo sapere, e lo vorrebbero sapere penso anche tutte le persone che ci seguono, se la Sig.ra esprime opinioni personali o parla, come in Comune a Rieti il 27 Dicembre scorso, a nome del C.A.I. Di Rieti .

Nel  primo caso ognuno ha diritto di esprimere le proprie opinioni , fino a che le stesse non danneggino altri ; nel secondo caso ci piacerebbe sapere la posizione ufficiale del C.A.I. Di Rieti e quali potrebbero essere  le proposte alternative , o integrative, dello stesso ente  per il rilancio della Montagna con tanto di progettualità e di piano economico perchè fino ad ora, se non sbaglio, sembra di aver sentito solo dinieghi.

Consentitemi di chiudere , sempre per il momento, facendo riferimento ad un articolo del “ Salviamo l'orso “ dell ' Abruzzo a sostegno delle tesi sostenute dalla sig.ra Millesimi :  fanno bene a sostenere la sig.ra Millesimi perchè in quel modo fanno i loro interessi ;  ma in Abruzzo le piste , gli impianti e gli innevamenti con tutte le relative strutture li hanno già fatti , e ne hanno altri in programma. Ma non sarà che hanno timore che lo sviluppo del Terminillo potrebbe, come sarà , fare concorrenza alle loro stazioni e portare via da loro un po' di lavoro e quindi  economia ??????

 

Rudy Garattini

 

 

 

22/01/2015

Dopo 30 anni di lento declino della “montagna di Roma”, da ascrivere all’incapacità amministrativa di molti politici avvicendatesi nel tempo, ma soprattutto al “partito del no” sempre pronto a contestare ogni idea di sviluppo del Terminillo, crediamo che sia arrivato il momento di fare i fatti. Lo dichiara in una nota, Marco Palmerini – Segretario Generale Ugl Rieti.

Fino ad oggi, afferma Palmerini, dal nostro Sindacato non siamo intervenuti sul progetto per il Terminillo, presentato lo scorso dicembre nell’aula consiliare del Comune di Rieti, solo dopo aver letto le dichiarazioni del WWF Lazio, pubblicate dalla stampa locale, vogliamo chiarire la nostra posizione. Riteniamo prive di fondamento le notizie divulgate dall’associazione ambientalista, la quale afferma che il progetto non è competitivo sul piano economico e occupazionale. Sarà anche vero che gli occupati diretti per la gestione degli impianti a fune è di 17 unità a tempo determinato e 87 stagionali, comunque non pochi per una città in crisi come la nostra, però Il WWF Lazio ignora quelle che saranno le ricadute sull’economia locale, in termini di attività commerciali e turismo. E’ superfluo dire che un investimento privato/pubblico di 66 milioni di euro, (29 pubblici + 37 privati) sulla nostra montagna avrà delle ricadute positive su tutto il territorio provinciale, continua Palmerini, non serve elencare i numeri ma basta guardare alcune foto degli anni ‘60/’90 del Terminillo, quando la stazione montana era ancora all’avanguardia. I paesi pedemontani erano ricchi di attività a servizio del turismo invernale ed estivo, l’indotto creato dai visitatori e sportivi assicurava un reddito a tante famiglie.

L’invito che rivolgiamo al WWF Lazio e alle altre associazioni, prosegue il Sindacalista, è quello di lavorare per ottenere le massime garanzie a tutela di uno sviluppo sostenibile della nostra Montagna, evitando allo stesso tempo il blocco di un progetto che dovrà essere uno degli strumenti per rilanciare la nostra provincia. Siamo convinti che sviluppo e ambiente possono convivere, per questo chiediamo a tutti un dialogo propositivo, soprattutto a un’associazione importante come il WWF. L’esempio di stazioni montane vicine a noi che hanno investito in impianti e promozione, creando economia e occupazione, devono essere un monito per tutti.

Agli operatori del Terminillo e ai promotori del progetto, conclude Palmerini, diamo la nostra disponibilità a un incontro necessario per approfondire il piano occupazionale ed economico del progetto.

(Su Gentile concessione www.rietinvetrina.it)

 

21/01/2015

Le Scuole sci del Terminillo con gli albergatori e  i commercianti, ritengono  scandaloso l’articolo pubblicato questa mattina 21 Gennaio Sul Messaggero di Rieti che in prima pagina titola “ Terminillo soldi Buttati” l’articolo a firma di Alessandra Lancia contiene falsità ed imprecisioni gravemente lesive nei confronti dell’immagine del progetto, che qualora approvato ridarebbe fiato  a tutto il comparto turistico del settore.  Imprecisioni  e falsità che potrebbero creare  grave ipotesi  di danno a tutte le strutture socio economiche del Terminillo.

Operatori del Terminillo

 

21/01/2015

«Terminillo stazione montana è un progetto improduttivo»

IL PIANO


«Inefficace e non competitivo»: il Wwf Lazio boccia il progetto «Terminillo stazione montana» sul piano economico e occupazionale prima ancora che ambientale. L’analisi del rapporto costi-benefici dell’operazione porta la firma di Giampiero Cammerini, lo stesso che intervenendo il 27 dicembre in sala consiliare durante la presentazione del progetto aveva temerariamente sollevato il tema della tutela ambientale delle aree Sic e Zps. Ma adesso il Wwf Lazio sceglie di cambiare strategia e attacca il progetto al cuore di ciò che promette, ovvero «l’asserita rilevanza strategica in termini di ricaduta economico-occupazionale sul territorio», che secondo le attese dei proponenti (Provincia, Comuni riuniti nel Consorzio Smile, Comune di Rieti) dovrebbe risollevare le sorti non solo del Terminillo ma dell’intera Provincia.
Dunque, il progetto, a fronte di una spesa complessiva di 66 milioni di euro per la realizzazione di un ramificato sistema infrastrutturale di trasporto a fune per collegare Rieti e Cantalice, passando per Micigliano e Leonessa, prevede un numero di occupati a tempo indeterminato di 17 unità, più altri 87 stagionali, per una ricaduta salariale di 400mila euro l’anno. «Tutto qui?», aveva detto Ines Millesimi del Cai durante l’infuocata presentazione del progetto, beccandosi gli insulti di terminillesi e leonessani presenti. Cammerini argomenta maggiormente, ma il concetto è lo stesso: a conti fatti «il progetto Terminillo stazione montana richiederebbe per ogni nuovo posto di lavoro a tempo indeterminato risorse per 3,9 milioni di euro». L’operazione Texas-Micron di Avezzano - scrive Cammerini senza fare nomi - con un volume di investimenti analoghi di posti di lavoro a tempo indeterminato ne creò 1.700.
Alla luce di queste considerazioni Cammerini pone «tre domande ineludibili». La prima: è ragionevole che i contribuenti laziali si attendano che i fondi pubblici regionali abbiano una ricaduta economica e occupazionale almeno confrontabile con quella ottenuta dai privati? La seconda: non preoccupa lo scarso interesse mostrato da imprenditori locali e nazionali al progetto? Il rischio, scrive Cammerini, è che anche ammesso che le banche co-finanzino il progetto con i 37 milioni di euro previsti dal piano, esaurite le risorse pubbliche per pagare i progettisti e avviate le opere di sbancamento tutto il progetto abortisca lasciando cicatrici ineludibili sul paesaggio montano. Terza questione, «è opportuno perseverare nel progetto nonostante l’avversione di crescenti settori dell’opinione pubblica e da gran parte dell’associazionismo?». L’operazione, scrive Cammerini, non aiuta nemmeno a ricostruire un clima di fiducia tra cittadini e classe politica regionale, a volte percepita come «asservita a lobbies economiche e finanziarie che perseguono finalità contrapposte all’interesse generale». Altra benzina sul fuoco delle polemiche.


Alessandra Lancia

(Su Gentile Concessione de "Il Messaggero")
 

 

21/01/2015

"Terminillo rischia di morire, non è più tempo per le polemiche"

La Pro Loco Terminillo risponde al WWF


In riferimento all'articolo pubblicato in data 21 Gennaio 2015 su Il Messaggero inerente lo sviluppo turistico del Terminillo, la Proloco locale intende chiarire alcuni aspetti del progetto.

Innanzitutto il palese "cambio di strategia" nell'attacco al progetto, messo in campo dal wwf Lazio nella persona di Giampiero Cammerini, denota una presa di posizione che va oltre l'obiettività delle valutazioni E sembra far emergere un'azione volta ad un qualche tornaconto. Non si capisce infatti perché il wwf, meritevolmente competente in tema di difesa dell'ambiente e delle specie a rischio, debba esprimersi su temi socio economici e di sviluppo territoriale. Volendo comunque aprire il dialogo all'"organizzazione del Panda" é necessario precisare che
Il signor Cammerini asserisce che a conti fatti i lavoratori impiegati tra stagionali e a tempo indeterminato, derivanti dal progetto di rilancio della stazione montana, saranno solamente un centinaio. Non possiamo che trovarci in disaccordo visto che, solo considerando i circa 30 operatori che da anni operano nel settore turistico,parliamo dell'occupazione attuale di più di 100 persone nel solo Terminillo e senza contare Leonessa e le altre località. A ciò aggiungeremo tutto quanto produrrà l'ammodernamento del comprensorio, ma intanto dobbiamo preservare i lavoratori che, senza una prospettiva di sviluppo, perderanno il proprio impiego, poiché gli operatori stessi, nella condizione attuale in cui versa la montagna, non sanno per quanto tempo ancora potranno tenere aperte le loro attività.. E anche il wwf e il CAI avranno la propria parte di responsabilità qualora questo dovesse accadere.


In merito alle affermazioni su una  presunta "avversione di crescenti settori dell'opinione pubblica e da gran parte dell'associazionismo" palesata da Cammerini, invitiamo lo stesso a confrontarsi con le principali organizzazioni del territorio (ProLoco dei quattro comuni, scuole di sci, associazioni sportive, organizzazioni di volontariato, associazioni commercianti, ecc.) che rappresentano centinaia di soggetti tutti favorevoli allo sviluppo del territorio. Parallelamente sarebbe utile contare quanti associati del wwf e del CAI condividano le posizioni espresse dai propri rappresentanti. Ci chiediamo se "quattro" esponenti di cai e wwf siano L'Opinione Pubblica.

Inoltre evidenziamo che, nonostante la difficile situazione politica locale e nazionale, in merito a questo progetto ogni rappresentante delle istituzioni ha messo da parte la propria appartenenza votando favorevolmente in ogni seduta dei vari consigli comunali e palesando la reale necessità di questa operazione quale ormai unica residua occasione di rilancio del nostro territorio. E questo a nostro parere è già un risultato importante che da buone speranze per la buona riuscita del progetto..

In conclusione, e a beneficio di chi ancora non fosse a conoscenza dei dettagli progettuali, abbiamo predisposto sul nostro sito www.prolocoterminillo.it una pagina dedicata al progetto di sviluppo. Invitiamo chiunque voglia saperne di più a contattarci tramite il nostro supporto web o sulla pagina facebook.

 

Fabrizia Festuccia
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via Salaria per l'Aquila 35

02100 Rieti

tel. 3386951767

 

21/01/2015

PROGETTO TERMINILLO STAZIONE MONTANA

CONSIDERAZIONI ECONOMICO OCCUPAZIONALI

 

GIAMPIERO CAMMERINI a nome del WWF Lazio ha analizzato il progetto e ha messo per iscritto le seguenti considerazioni:

In occasione della presentazione del progetto “Terminillo stazione montana – turismo sostenibile” avvenuta il 27/12/2014 presso l’aula consiliare del Comune di Rieti, è stata illustrata la rilevanza strategica del progetto di cui il principale ( e al momento unico) finanziatore è la Regione Lazio che ha già stanziato circa 20 milioni di Euro e prevede ulteriori stanziamenti per 9 milioni.  

Il progetto “Terminillo stazione montana”, a fronte di una spesa complessiva di circa 66 milioni di Euro, prevede la realizzazione di un ramificato sistema infrastrutturale di trasporto a fune per collegare Rieti a Cantalice, passando per Micigliano e Leonessa, la realizzazione di bacini idrici artificiali in quota, l’installazione di un sistema di nastri trasportatori a tunnel, la realizzazione di 11 nuovi rifugi, il taglio di boschi vetusti, l’apertura e sistemazione di nuove vie d’accesso stradali al Terminillo, lo sbancamento e livellamento delle praterie d’altitudine per il passaggio delle piste e tanto altro ancora. Questi interventi che interessano una delle aree di maggiore pregio dell’Appennino, seppur palesemente “devastanti” per l’ecosistema montano, sono valutati da alcuni un sacrificio necessario per il notevole impulso economico-occupazionale che la loro realizzazione apporterà alle popolazioni locali.  

 Senza voler entrare in questa sede nel merito delle valutazioni di compatibilità tecnico-ambientali del progetto, è però opportuno soffermarsi sulla asserita rilevanza strategica dello stesso in termini di ricaduta economico-occupazionale sul territorio che, in base alle attese dei proponenti il progetto, è tale da “risollevare” le sorti  economiche ed occupazionali non solo del Terminillo ma di tutta le provincia.

Dall’analisi dei dati forniti dai progettisti si rileva che anche qualora tutti i rischi di fallimento del progetto vengano superati, non ultimo quello climatico non previsto nel piano, a fronte di un investimento di circa 66 milioni di Euro il numero complessivo di occupati a tempo indeterminato sarà di sole 17 unità (più altri 87 di lavoratori stagionali) per una ricaduta salariale sul territorio inferiore ai 400.000Euro l’anno.   

 Tali risultati economico-occupazionali appaiono inadeguati rispetto alle attese e risibili se confrontati con altri investimenti di pubblica utilità. Difatti il progetto “Terminillo stazione montana” per ogni nuovo posto di lavoro a tempo indeterminato creato richiede risorse economiche per 3,9 milioni di Euro, ammontare questo ben superiore ai valori medi nazionali nonchè dei progetti recentemente co-finanziati dal governo Italiano per avviare la ripresa economica, che assorbono  circa 56 mila Euro di finanziamento per nuovo occupato. Un ulteriore interessante raffronto attiene un investimento di recente portato a termine nel contiguo territorio della Marsica da imprenditori privati i quali hanno rilevato un’azienda in “dismissione” operante nel settore dell’elettronica (in passato basata presso il nucleo industriale di Rieti).

 Essi, a fronte di un investimento/finanziamento comparabile a quello previsto per il progetto del Terminillo, offrono benefici economici e occupazionali quantificabili in circa 1.700 posti di lavoro a tempo indeterminato, con una ricaduta  sul territorio di circa 65 milioni di Euro annui per salari, ai quali si stima vadano aggiunti ulteriori 5.000 occupati indirettamente nell’indotto. Ora, pur volendo limitare l’analisi alle maestranze direttamente occupate dal progetto (la stima dei benefici indiretti, derivanti dai salari erogati e/o dei turisti attesi è spesso di non facile riscontro) emerge in modo macroscopico ed imbarazzante che a fronte di finanziamenti comparabili per ammontare di spesa, quello della Regione Lazio per il rilancio del territorio ha un rendimento 100 volte inferiore in termini di ricaduta occupazionale stabile e di distribuzione della ricchezza sul territorio,  seppur  realizzato in un’area geografica e in un contesto  socio-economico vicini e similari.

 Dall’analisi del progetto “Terminillo stazione montana” emerge che, nonostante l’intento dei finanziatori sia di contribuire a risollevare le sorti economiche ed occupazionali del comprensorio, esso e’ inefficace e non competitivo. Pertanto, alla luce di queste considerazioni tre domande sono ineludibili per chi tanto si è speso in Regione a favore del progetto: 

 a)      E’ ragionevole che i contribuenti della regione Lazio si attendano che i fondi pubblici regionali finalizzati a progetti di sviluppo del territorio debbano avere una ricaduta economica ed occupazionale almeno confrontabile con quella ottenuta dai privati ?

b)      Non preoccupa lo scarso interesse mostrato da imprenditori, sia locali che  nazionali,  nei confronti del “business plan” del progetto?  Qualora anche gli istituti di credito non intendano co-finanziare i restati 37 milioni di Euro, non temete che esaurite le risorse pubbliche per  pagare i progettisti ed avviate le opere di sbancamento, tutto il progetto “abortisca”, lasciando “cicatrici” indelebili sul paesaggio montano ?   

c)      E’ opportuno perseverare nel sostegno finanziario del progetto “Terminillo stazione montana”, avversato da crescenti settori dell’opinione pubblica e da gran parte dell’associazionismo, nonostante esso non aiuta a “ricostruire” un clima di fiducia tra i cittadini e la classe politica regionale la quale, a seguito degli scandali che hanno interessato negli ultimi anni la Capitale, e’ stata a volte percepita come “asservita” a lobbies economiche e finanziarie che perseguono finalita’ contrapposte all’interesse generale?

Cesare Budoni - 349 6040937

Responsabile comunicazione WWF per il Lazio
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Scarica il documento del WWF Lazio

 

11/01/2015

Rieti Virtuosa per lo sviluppo del Terminillo: precisazioni e chiarimenti 

Nelle elezioni comunali del 2012 l’unico programma elettorale con un dettagliato piano di azioni per il Terminillo era quello di Rieti Virtuosa (http://www.rietivirtuosa.it/wp-content/uploads/RVRS_Programmaelettorale.pdf).

Tra i tanti interventi proposti in un’ottica di distretto turistico integrato attivo 365 giorni l’anno, il riammodernamento e la ristrutturazione degli impianti sciistici esistenti, con la valutazione del collegamento sciistico con Leonessa su base concertata nel rispetto della legge e dell’ambiente.

Questa precisazione serve prima di tutto a smentire chi vuole relegare il movimento civico ad un gruppo di paladini dell’immobilismo amministrativo, “in cerca di visibilità personale attraverso azioni di terrorismo mediatico”. Serve inoltre a dimostrare che è possibile fare politica in modo coerente senza salire sul carro di coloro che, per raggiungere l’obiettivo, cercano scorciatoie burocratiche improbabili, che poi si trasformano puntualmente in iter amministrativi contorti e senza sbocco.

In questo senso ribadiamo che il “caso Terminillo” è emblematico e sta a dimostrare che la situazione disastrosa in cui versa il nostro territorio montano non è certo colpa del CAI o di Rieti Virtuosa ma soltanto degli amministratori provinciali e comunali di destra e sinistra che hanno governato in questi ultimi 20 anni, nonché di alcuni dirigenti che li hanno assecondati.

L’iter burocratico seguito dalla Provincia di Rieti parte addirittura nel 2006 con il “Programma di interventi” elaborato dall’Arch.Gianni Celestini. Successivamente alla bocciatura delle azioni in quelle aree vincolate che ancora oggi vengono interessate dal programma di interventi “Terminillo Stazione Montana”, si cerca finalmente di reindirizzare la pianificazione territoriale all’interno del corretto contesto normativo con l’approvazione del Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG).

Peccato che, mentre nel PTPG (http://www.provincia.rieti.it/UserFiles/File/4%20prog%20TERMINILLO.pdf) del 2008 “la strategia su cui si basa l’intero Progetto di territorio vede come elemento centrale l’istituzione del Parco Naturale del Terminillo”, nello Studio di fattibilità “Terminillo e Monti reatini” redatto dall’Arch. Miluzzo nel 2012, propedeutico all’approvazione del programma di interventi “Terminillo Stazione Montana” dell’Arch. Orlandi, questo aspetto strategico e vincolante si perde. Inoltre, in ottemperanza alla richiesta della Regione Lazio di limitare “gli interventi alle aree già interessate dall’impiantistica esistente”, nel 2009 la Provincia aveva già provveduto a sviluppare l’analisi di fattibilità degli interventi con la consulenza specialistica del Dott. Daniele Costantini che, come ricordato dal Sindaco Trancassini nell'intervista di ieri di Radiomondo

(https://www.youtube.com/watch?v=PRvk5Yo3qGU&feature=youtu.be)

, è servita "quando bisognava bloccare l'operazione di Leonessa e del referendum", cioè il progetto ISIC che ha poi puntualmente ricevuto parere di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) negativo nel 2010.

Nel 2015 stessa sorte toccherà necessariamente al Piano di interventi “Terminillo Stazione Montana” in quanto doveva essere preventivamente sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) – è come se per fare un Piano di lottizzazione qualcuno presentasse una DIA – ed inoltre alcuni dei progetti  in esso contenuti (ed in parte già realizzati senza la necessaria VIA) vanno ad interferire con quelle aree SIC e ZPS per le quali non sono state ancora adottate le Misure di conservazione obbligatorie.

Risultato di tutto ciò sarà un’infrazione pesantissima da parte della Commissione Europea, la perdita di cospicui Fondi strutturali e dei 20 milioni della Regione Lazio, nonché l’ennesima stagione (2 mesi appena) sciistica senza nemmeno il rifacimento degli impianti di risalita della Cardito nord, della Togo e Colle di mezzo che avrebbero quanto meno consentito di trattenere nella parte del comprensorio afferente a Rieti e Micigliano le persone che hanno una seconda casa e che vi gravitano principalmente nei periodi festivi. Il mancato raggiungimento di questo obiettivo, ritenuto prioritario dallo stesso Trancassini per il versante Leonessano, dimostra ulteriormente l’inconsistenza dell’Amministrazione Petrangeli, come delle precedenti, in tema di sviluppo sostenibile della montagna reatina. 

 

Nota di chiarimento a margine in merito alle precisazioni dell'Architetto Fabrizio Miluzzo:

 

Non abbiamo affermato che <<L’architetto Miluzzo Fabrizio E’ IL PROGETTISTA DI “TERMINILLO STAZIONE MONTANA – TURISMO RESPONSABILE”.>>. Abbiamo semplicemente detto che è stato il progettista e RUP del Progetto di territorio “Terminillo e Monti reatini” propedeutico all'approvazione, nel 2013 nei singoli consigli comunali, del programma di interventi denominato “Terminillo Stazione Montana-Turismo responsabile” progettato dall’Arch. Orlandi, in parte già realizzato (sostituzione seggiovie di Campostella e Monte Tilia) e solo da pochi giorni presentato in Regione per ottenere il parere di VIA sempre senza passare per la VAS.

Infatti, nelle premesse del Progetto “TERMINILLO STAZIONE MONTANA – TURISMO RESPONSABILE” di Orlandi/Abbruzzese viene citata espressamente la conferenza dei servizi preliminare che ha esaminato lo Studio di fattibilità Miluzzo/Abbruzzese e dalla quale sarebbe dovuto emergere che si trattava di una proposta di piano/programma ai sensi dell'art. 6 comma 2 del D.Lgs. 152/06 da sottoporre appunto a VAS.

 

Non era dunque nostra intenzione imputare all'Arch. Miluzzo, in qualità di libero professionista incaricato, alcuna violazione di legge. Tra l’altro, il nostro richiamo al senso di responsabilità è rivolto ai soli Dirigenti provinciali e regionali.

 

08/01/2015

Si chiede gentilmente di precisare la mia posizione in merito ad articoli apparsi sulla stampa locale e sui servizi televisivi nell’ambito dei quali vengono attribuiti al sottoscritto progettazioni mai eseguite.

Grazie.

Arch.Fabrizio Miluzzo

Comunicato Stampa Arch. Fabrizio Miluzzo

06/01/2015

COMUNICATO STAMPA

 Paolucci: “Terminillo: sviluppo senza se e senza ma”

Il Segretario Generale ribadisce l’importanza dell’investimento per il territorio 

“In questi giorni gran parlare si è fatto, e si continua a fare, in merito al finanziamento accordato al Consorzio ‘Smile’ per il rilancio del Terminillo e del suo comprensorio. Discussioni che hanno diviso tra favorevoli e contrari che hanno avanzato posizioni e tesi in parte anche condivisibili, tuttavia un solo obiettivo dovrebbe muovere tutti i soggetti che, a diverso titolo, sono coinvolti: Rieti e l’intero territorio che incide intorno alla montagna non possono permettersi di perdere questo ingente finanziamento, né tanto meno di ritardare ulteriormente l’avvio dei cantieri. Bene, quindi, confrontarsi e riflettere sulle possibili ricadute future degli interventi, che siamo i primi a dire debbono rispettare le norme e l’ambiente, ma non siamo favorevoli a nessun atteggiamento estremistico. Trincerarsi dietro un sì o un no non è stata mai una buona prassi e non può esserlo se in ballo c’è letteralmente il futuro di un territorio. Parlare di un investimento di 26milioni di euro e recriminare che questo genererà ‘solo’ 17 posti di lavoro vuol dire essere miopi e non fermarsi a riflettere sulle potenzialità di un comprensorio rilanciato. Far si che il Terminilo torni ad essere la ‘Montagna di Roma’, ma oggi ancor, dopo l’apertura della galleria, anche di Terni, Spoleto, e Perugia, vuol dire generare un indotto consistente, anche derivante da nuovi capitali privati, e un consistente numero di posti di lavoro. Lasciamo da parte le sterili polemiche, torniamo ad incontrarci per studiare le strategie migliori. La Uil di Rieti è certa che solo attraverso la collaborazione possa realizzarsi e funzionare un progetto ambizioso, ma ormai alla portata”.

  

Rieti, 6 Gennaio 2015

                                                                                                                       Ufficio Stampa

                                                                                                             Camera sindacale Uil Rieti

Segreteria provinciale di Rieti – Viale Matteucci 32 – 02100 Rieti  Tel. 0746/498453 Fax 0746/204109

 

05/01/2015

Terminillo Stazione Montana, Rieti Virtuosa: “No-Smile”, non c’è nulla da ridere!

 

L’eterno scontro tra promotori dei nuovi impianti sciistici sulle aree vincolate del Terminillo e Associazioni di cittadini che promuovono uno sviluppo sostenibile complessivo della montagna è anche colpa di quei dirigenti regionali e provinciali che non applicano le norme europee e nazionali in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e di Rete Natura 2000.

Se, infatti, tali norme fossero state applicate correttamente da parte delle Autorità competenti a valutare tutti gli interventi proposti dalla Provincia di Rieti e dal consorzio “Smile”, invece dello spiacevole episodio del 27 dicembre scorso subito da Ines Millesimi del CAI di Rieti durante la conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Rieti, si sarebbe tenuto un confronto istituzionale sulle concrete opportunità di sviluppo del Terminillo nella fase di consultazione prevista dall’art. 14 comma 2 del D.Lgs. 152/06. Tale norma prevede un confronto della durata di 60 giorni decorrenti dalla pubblicazione dell’avviso sul BURL con cui la Regione Lazio e la Provincia di Rieti avrebbero dovuto annunciare di mettere a disposizione del pubblico la proposta di piano/programma ed il rapporto ambientale relativi al progetto di territorio “Terminillo e Monti reatini” (a firma dell’Arch. Miluzzo e approvato con D.G.P. n. 237 del 10/12/2012 stranamente pubblicata all’Albo Pretorio della Provincia di Rieti in data 20/12/2013) comprendente, tra gli altri, il programma di interventi denominato “Terminillo Stazione Montana” progettato dall’Arch. Orlandi (pluri-incaricato dai vari Enti locali senza alcuna procedura ad evidenza pubblica), in parte già realizzato (sostituzione seggiovie di Campostella e Monte Tilia) e solo da pochi giorni presentato in Regione per ottenere il parere di VIA sempre senza passare per la VAS.

Ed è proprio per aver saltato tali procedure, congiuntamente alla mancata attuazione delle misure di conservazione per i Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e la mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), che ora rischiamo di perdere i Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) per oltre 2,6 miliardi di euro in 7 anni. Di questo sembra essersi resa conto la stessa Regione Lazio che, a seguito della diffida e messa in mora presentata a novembre da un cartello di associazioni di cui fa parte anche Rieti Virtuosa (http://www.cairieti.it/cairieti/images/pdf/eventi/diffida%20firmata.pdf), il 16 dicembre ha Deliberato la preadozione delle Misure di conservazione “finalizzate a superare l’apertura del Caso EU Pilot 4999/13/ENVI da parte della Commissione Europea in ordine al  ritardo nella designazione delle ZSC italiane” (http://www.regione.lazio.it/rl_ambiente/?vw=documentazioneDettaglio&id=4510).

Questa mossa appare tuttavia un po’ tardiva, infatti le procedure di VAS (art. 6 del D.Lgs. 152/06), prevedono che venga preventivamente “effettuata una valutazione per tutti i piani e i programmi”[1] che prevedono, come nel caso in esame[2], una serie di interventi nel settore turistico e della pianificazione territoriale articolati su un territorio di area vasta ed in particolare quelli comprendenti nuovi impianti di risalita e piste da sci, nonché quelli potenzialmente impattanti sulle Zone a protezione speciale (ZPS) per gli uccelli selvatici e sui Siti di importanza comunitaria (SIC) per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica.

Non si comprende, pertanto, come il Dirigente della Provincia di Rieti Arch. Abruzzese e il RUP Progettista Arch. Miluzzo abbiano potuto evitare tali procedure nell’ambito della conferenza dei servizi, da loro indetta il 28/01/2013 presso la Regione Lazio ai sensi della sola Legge 241/90, per la presentazione del Progetto di Territorio “Terminillo e Monti reatini”.

Ancor meno si comprende come l’allora Dirigente dell’Area VAS e VIA della Regione Lazio Dott. Paolo Menna, in sede di conferenza, nonostante si trattasse esplicitamente di un Piano di interventi finanziato ai sensi dell’art. 39 della L.R. 31/2008, non abbia fatto notare ai rappresentanti della Provincia di Rieti che si sarebbe dovuto procedere con la VAS prima ancora che con la VIA, tra l’altro elusa anch’essa per quelle parti di progetto già realizzate e che oltretutto erano ricomprese anche nel vecchio progetto ISIC che nel marzo 2010 aveva ricevuto parere negativo proprio per la VIA.

In conclusione, ai sensi dell’art. 11 comma 5 del D.Lgs. 152/06 tutti i permessi rilasciati fino ad oggi sono da annullare[3] e, se ci si ferma in tempo non continuando a sperperare soldi pubblici in progettazioni senza senso, i danni saranno limitati. D’altronde, i dirigenti hanno il dovere di tutelare gli interessi collettivi e non creare alibi per i politici che fanno finta di non conoscere determinate norme, nonostante la legge non ammetta ignoranza.

Di RIETI VIRTUOSA.

(Su Gentile concessione www.rietinvetrina.it)

 

 

03/01/2015

WWF: Il rilancio del Terminillo non parte con il piede giusto

Lo scorso sabato 27 dicembre sono stati presentati ai cittadini di Rieti gli “Interventi per il completamento e l’ammodernamento delle infrastrutture a servizio del turismo nel comprensorio del Monte Terminillo”, proposti dalla Amministrazione Provinciale di Rieti e dai Comuni di Rieti, Cantalice, Micigliano, Leonessa, con la presenza della Regione Lazio in veste di cofinanziatrice di circa un terzo delle opere.

Quasi due mesi prima, il 10 novembre, un insieme di associazioni ambientaliste (WWF Lazio, CAI GR Lazio, Italia Nostra, LIPU Rieti, Federtrek, Mountain Wilderness, Altura Lazio, European Consumer, Forum Salviamo il Paesaggio di Rieti e Provincia, Post Tribù, Rieti Virtuosa, Inachis Rieti) avevano presentato un atto di diffida e messa in mora al Presidente della Regione Lazio On. Nicola Zingaretti e alla Direzione Regionale Infrastrutture e Ambiente, nella persona del Dott. Bruno Placidi, rilevando come la quasi totalità degli interventi sarebbe stata realizzata all’interno di aree tutelate a livello europeo (ovvero appartenenti alla rete Natura 2000 di cui alla Direttiva Habitat 92/43/CEE e Direttiva Uccelli 2009/147/CE) in assenza dei Piani di Conservazione e delle Misure di conservazione prescritte per legge, indispensabili per valutare la compatibilità delle nuove opere con le caratteristiche ambientali dei luoghi.

Nel corso della presentazione del 27 dicembre le ragioni di questi rilievi sono state fatte presenti sia dalla rappresentante del CAI Lazio Ines Millesimi, sia dal rappresentante del WWF Lazio Giampiero Cammerini, ed i loro interventi sono stati ripetutamente interrotti e accompagnati da offese, anche di natura sessista, assolutamente incompatibili con una assemblea pubblica.

Il CAI Lazio e il WWF Lazio, così come tutti i cittadini, ritengono sia dovere imprescindibile di una pubblica amministrazione – nella fattispecie il Comune di Rieti ospite della presentazione – garantire la correttezza del confronto democratico e interpretano tali intemperanze verbali come una dimostrazione della debolezza di un progetto di sviluppo del turismo montano sul Terminillo fondato su modelli già rivelatisi fallimentari e che risulteranno ancora più fallimentari sia a causa dei cambiamenti climatici in atto, sia grazie alla evoluzione culturale degli amanti della montagna, che in tutta Italia dimostrano di privilegiare forme di fruizione ambientale fondate sulla qualità dell’ambiente e non sulla proliferazione di infrastrutture costose e destinate all’inutilizzo.

Queste argomentazioni saranno compiutamente sviluppate e proposte nelle osservazioni che le associazioni ambientaliste proporranno ai materiali progettuali offerti alla consultazione, nella certezza che il futuro del Terminillo sarà tanto più positivo per la comunità reatina quanto più riuscirà a valutare criticamente gli insuccessi del passato ed a percorrere sentieri innovativi.

(Su Gentile concessione www.rietinvetrina.it)

 

 

Comunicato Stampa CAI sezione di Rieti 01/01/2015

 

 

La minaccia vera è il totale, definitivo abbandono di un territorio.

Non sappiamo cosa sia successo alla presentazione, e ci dispiace per la Signora Millesimi.

Ma doveva essere una conferenza stampa, con un prestabilito ordine di interventi delle testate giornalistiche e dei soggetti accreditati.

Una conferenza stampa, non un sit-in di protesta.

Crediamo non sia in gioco il futuro della provincia di Rieti.

Da quel lunedì 30 ottobre 2006 sono passati esattamente 8 anni e due mesi ed il  progetto di rilancio del comprensorio del Terminillo è realtà.

Chi  ha voluto, a torto o a ragione, far valere le ragioni contrarie al progetto ed alla sua realizzazione durante questi 8 anni e due mesi  credo debba ammettere la sua sorpresa (negativa la sua, positiva la nostra).

Si può fare. Con un bel pezzo di provincia unita nello stesso obiettivo.

Rieti in testa.

Crediamo non sia in gioco il futuro della provincia di Rieti.

Ma la sua sopravvivenza.

E Leonessa lo ha capito da subito.

 

La Redazione di www.leonessa.org

 

RIETI

Critiche al progetto del Terminillo: ambientalista minacciata

 

 

Leonessa, 29 dicembre 2014, ore 10:09

Intanto, arriva la neve.

Sarà un caso ?...

 

Leonessa, 28 dicembre 2014, ore 00:20

Permetteteci di raccontare questa storia a modo nostro.

Perchè questa orgogliosa storia ha sicuramente un inizio.

Questo...

 

Lunedì 30 ottobre 2006. Gli appuntamenti sono due. Alle ore 16:00 il Governatore della Regione Lazio, On. Piero Marrazzo, riceverà la  delegazione di Leonessa;alle ore 18:00 tavolo di lavoro con l'Assessore Regionale all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, on.Zaratti.

Argomento: gli impianti sciistici di Leonessa.

"La regione di tutti, nessuno escluso" recita il motto nella pagina web dedicata al Presidente della Regione; ma per vederci riconosciuto il sacrosanto diritto di essere ascoltati siamo dovuti scendere in piazza con tutta Leonessa, a sei mesi dalla prima richiesta d'incontro, chiaramente inevasa.

La piazza, con la sua gente che discute, che si si anima, si ritrovata intorno ad un'idea essenziale per il futuro della nostra città, in barba a tutte le divisioni,troppo spesso inutili ma difficili barriere da abbattere.   E lo ha fatto, decisa si, ma civilissima e festante.

Abbiamo ottenuto l'incontro, ma soprattutto la sicurezza che la gente di Leonessa sa quando è il momento di partecipare. Unita.

E questa foto è la dimostrazione di che razza di giornata hanno passato le Forze dell'Ordine nel "tentativo di contrastare la ferocia dei dimostranti".

All'Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, al Corpo dei Vigili Urbani di Roma ed al Servizio di Vigilanza presso la Sede della Regione Lazio il nostro sincero ringraziamento per aver compreso fin da subito che era una protesta diversa; e con la loro proverbiale professionalità, hanno reso possibile questo diverso modo di protestare.

Grazie all'On. Alessandra Mussolini che ha voluto essere presente alla manifestazione, fornendo il suo prezioso contributo.

Grazie a tutti gli amici presenti, a quelli che sono venuti da Leonessa, ai "Leonessani di Roma" e, soprattutto, a tutti i Romani che sono passati e si sono fermati a parlare con noi, davanti ad un panino con la salsiccia ed un bicchiere di vino.

Hanno sicuramente compreso le ragioni della nostra protesta e, soprattutto, che razza di gente speciale è la gente di Leonessa.

Comitato Comprensorio Sciistico Campo Stella

 

 

Per la fine ci stiamo attrezzando...

Dedicato a Noi, che ci abbiamo sempre creduto

Se questo plastico diventerà realtà, Leonessa e la sua gente sono stati i primi a crederci.

Saremo qui, sempre, a ricordarlo.

Grazie di Cuore a Massimo Spadoni ed agli Amici di www.mepradio.it per il provvidenziale supporto.

MepRadio, la Radio ufficiale di Leonessa.

Foto di Giulio Zelli.

La Redazione di www.leonessa.org