Il sindaco di Leonessa Paolo
Trancassini scrive al
Presidente del Consiglio
on.le Gentiloni, al
Commissario al sisma on.le
Vasco Errani, al presidente
della Regione Lazio on.le
Nicola Zingaretti e al
presidente ufficio per la
ricostruzione dott. Stefano
Fermante.
Sin dai giorni
immediatamente successivi al
sisma è parso evidente
l’errore sostanziale
commesso dalle istituzioni
preposte, di affrontare una
chiara, grave, estesa
situazione di emergenza con
leggi e procedure ordinarie.
In una parola la burocrazia:
fastidiosa, penalizzante
nell’ordinario, pericolosa e
dannosa nell’emergenza.
Abbiamo chinato il capo e
seppur in totale disaccordo,
ci siamo rimboccati le
maniche e utilizzando il
potere di ordinanza abbiamo
trasferito e delocalizzato
tutti gli uffici comunali e
la ASL, realizzato una
strada, aperto 3 scuole
d’emergenza, realizzato le
piazzole per gli
agricoltori, messo in
sicurezza due campanili,
ripulito dalle macerie
alcune frazioni, messo in
sicurezza case e palazzi per
ripristinare la viabilita’,
riaperto una discarica ed
altro, cercando sempre di
dare risposte concrete ed
immediate ad una popolazione
spaventata, disorientata,
sofferente e siamo andati
avanti.
Ma dopo aver letto
l’ordinanza tanto attesa, la
n.33 quella sulle scuole,
quella riguardante i nostri
figli l’indignazione per
scelte inspiegabilmente
penalizzanti per i nostri
territori e’ arrivata al
culmine.
Avevamo chiesto da mesi
rispetto e risposte efficaci
e veloci almeno per i nostri
figli proponendo
l’adeguamento sismico
immediato di una delle
nostre 3 scuole, almeno 1,
la piu’ grande dove metterli
tutti gia’ dall’anno
prossimo.
Abbiamo atteso invano mesi
sperando ogni giorno che
venisse emessa l’ordinanza e
che questa prevedesse il
finanziamento e l’immediato
avvio dei lavori relativi
alla nostra scuola.
Al contrario, l’ordinanza
n.33 del 12.07.2017, nella
quale e’ ricompresa la
scuola di Leonessa,
nonostante all’art.1 comma 1
lettera B espressamente
reciti “interventi di
riparazione, con adeguamento
sismico ………………..degli
edifici scolastici……………..che
consente il riutilizzo delle
scuole a partire dall’ANNO
SCOLASTICO 2017-2018”, negli
articoli successivi elenca
una lunga procedura
totalmente incompatibile con
la tempistica sopra
sottolineata.
Tutto ciò con l’aggravante
che tutte le opere previste
nell’ordinanza de qua devono
essere appaltate da un’unica
stazione appaltante quella
di INVITALIA che certamente
complicherà ed allungherà
notevolmente ed inutilmente
i tempi di realizzazioni.
Tutto cio’ e’ intollerabile.
Non solo si approccia a
fatti urgenti ed eccezionali
con procedure ordinarie ma
si sceglie di complicarle
sul tema delle scuole
pensando che basti mettere
una data, anno scolastico
2017/2018 in cima ad una
ordinanza, per incantare
amministratori locali e
cittadini.
Stante quanto sopra sono a
richiedervi, nell’ambito
delle Vostre rispettive
competenze, la possibilità
di procedere con ordinanza
sindacale o, in subordine,
di appaltare direttamente ed
immediatamente i lavori
della scuola di Leonessa
attraverso la procedura
negoziata e ciò tanto più
per il fatto che l’ente da
me rappresentato è già in
possesso del progetto
esecutivo.
Ciò permetterebbe
l’esecuzione anche per
stralci funzionali in pochi
mesi, oltre da un risparmio
di denaro pubblico, mentre
al contrario la procedura
scelta costringerebbe i
ragazzi ad affrontare l’anno
scolastico 2017/2018 ed il
successivo in soluzioni di
fortuna che hanno già
provocato, in capo ad alcuni
danni alla salute.
In attesa di urgente
riscontro e riservandomi
ogni azione a tutela della
comunità che rappresento
invio
Cordiali saluti
IL SINDACO DI LEONESSA
Avv. Paolo Trancassini
22/07/2017
COMUNICATO
STAMPA
Consorzio
Smile,
Comune di
Rieti
ribadisce
volontà di
adesione
Si è tenuta
a Terminillo
l'assemblea
dei soci del
Consorzio
Smile & C. a
cui hanno
preso parte
il
presidente
del
Consorzio e
sindaco di
Leonessa,
Paolo
Trancassini,
il sindaco
di
Micigliano,
Emiliano
Salvati, il
sindaco di
Cantalice,
Silvia
Boccini e
per TSM,
Loris
Casadei e
Fabio
Orlandi. Per
il Comune di
Rieti era
presente
l'assessore
al Turismo,
Daniele
Sinibaldi.
In sede di
assemblea,
l'amministrazione
comunale di
Rieti ha
comunicato
formalmente,
per la prima
volta dalla
costituzione
del
Consorzio,
la propria
volontà di
adesione al
progetto,
chiedendo di
essere
informata
sullo
statuto e
sull'iter di
adesione.
Il Consorzio
esprime,
quindi, la
propria
soddisfazione
per quanto
raggiunto in
assemblea.
Si tratta,
infatti, di
un primo
passo
concreto
verso il
raggiungimento
dell'obiettivo
che il
Consorzio si
è posto al
momento
della
propria
nascita: lo
sviluppo
della
montagna
reatina e la
sua piena
valorizzazione.
Si informa,
infine, che
il Comune di
Rieti
inviterà i
sindaci dei
Comuni del
Consorzio a
partecipare
a un
incontro nel
corso del
quale si
discuterà
dello stato
di
avanzamento
del progetto
e del piano
di rilancio
della
montagna.
20/07/2017
17/07/2017
"Oggi
ho firmato l'ordinanza di
riapertura della nostra
vecchia discarica al fine di
provvedere AUTONOMAMENTE
ANCHE alla rimozione, alla
pulizia ed alla riapertura
degli ultimi luoghi rimasti
chiusi o penalizzati: Sala,
Sant'Angelo e Corvatello. In
questo modo faremo prima e
risparmieremo soldi di
tutti. In settimana
riapriremo Viesci."
Paolo Trancassini, Sindaco
di Leonessa
12/07/2017
Un fine settimana
dedicato all'Opera nella
Città di Leonessa
Cultura, sport e natura
saranno i protagonisti di un
fine settimana pieno di
appuntamenti per Leonessa.
Archiviati i due storici
eventi che di consueto
riempiono le case
dell’altipiano, il Palio del
Velluto e la Rassegna
Nazionale delle Regioni a
cavallo, la cittadina si
prepara ad accogliere una
due giorni di sport e
cultura.
Sabato 15, alle ore
18.00, presso il
Chiostro di San Francesco si
svolgerà il terzo concerto
della Kermesse Organaria,
finanziata dalla Fondazione
Varrone. Nella cornice del
romantico chiostro di San
Francesco, il soprano
Maria Tommasi e il baritono
Andrea Cionci si esibiranno
in un concerto dedicato alle
opere di Giuseppe Verdi,
accompagnati al piano da
Olga Shiskina. Alle 21,30,
poi, in Piazza VII Aprile
si esibirà l'Operacamion
del Teatro dell'Opera di
Roma. Finanziato dalla
Regione Lazio, l'Operacamion
metterà in scena il Don
Giovanni di Mozart che
incanterà con le sue arie e
i suoi costumi gli
spettatori di questa
suggestiva serata.
Lo sport sarà protagonista
in contemporanea a valle
come a monte. Alle ore
8.30 di sabato 15 luglio
presso il centro sportivo
Vania Massari si avvierà la
VI edizione della Festa
dello Sport e sulla cima
del Monte Tilia,
raggiungibile comodamente in
seggiovia, ci sarà la prima
discesa ufficiale dal
Bike Park di Downhill.
5km di piste, 4 percorsi per
il freeride che
consentiranno a tutti gli
appassionati di mountain
bike di godere della discesa
estiva più entusiasmante,
sempre nel rispetto della
natura. Per volare invece
sarà necessario attendere i
venti di domenica, dove gli
amanti del parapendio e
deltaplano saranno lieti di
colorare il già azzurro
cielo estivo leonessano.
Mauro
Zelli, lo
storico
ricercatore
di Leonessa
recentemente
scomparso,
ha donato
per volontà
testamentaria
il proprio
archivio
PRIVATO
all’Archivio
di Stato di
Rieti.
La famiglia
di Mauro
Zelli ha
provveduto
nei giorni
scorsi alla
consegna
all’Istituto
reatino
delle carte
di Mauro.
Il direttore
dell’Archivio
di Stato,
Roberto
Lorenzetti,
amico
personale di
Mauro Zelli,
ha
ufficialmente
accettato la
donazione
che in
realtà,
con
alcune
pregevoli
pergamene,
era
iniziata
quando lo
tudioso
leonessano
era ancora
in vita.
Mauro
Zelli, è
stato uno
storico e
animatore
culturale di
Leonessa. A
lui si
devono
numerose e
pregevoli
opere tra le
quali
“Narnate. -
Storia di un
territorio
di frontiera
tra Spoleto
e Rieti
dall' VIII
al XIII
secolo”,
"Gonessa -
nascita di
una
comunita'
nel XIV
secolo”,
"Leonessa
Nabarcica -
dalla
preistoria
ai
Longobardi",
“Leonessa
sacra.
Storia, arte
e
architettura
religiosa
del
territorio”.
Tutte opere
scritte con
puntuale
rigore
scientifico
e un grande
amore per la
sua
Leonessa.
Nei
prossimi
mesi il
materiale
sarà
catalogato e
messo a
disposizione
degli
studiosi
così come ha
voluto Mauro
Zelli.
11/07/2017
«L’OperaCamion,
ilDon
Giovanni,
Mozart, la grande tradizione
del melodramma–
dichiaraLidia
Ravera, Assessore
alla Cultura e Politiche
Giovanili della Regione
Lazio –torna
in mezzo alla gente, nelle
piazze del Lazio, lascia gli
stucchi e i velluti del
Costanzi per avvicinarsi
alle macerie di un Paese
ferito, un Paese che ha
perso le sue infrastrutture
culturali, che vede la sua
comunità dispersa: Amatrice,
e poi Leonessa. Il tir del
Teatro dell’Opera di Roma si
fermerà nelle piazze, il
rimorchio si trasformerà in
palcoscenico, cantanti e
musicisti, giovani ma già
affermati, sapranno
riprodurre la magia di un
evento unico, di un
allestimento davvero
speciale. Ringrazio Carlo
Fuortes e i suoi
collaboratori per aver
capito l’importanza di
questo appuntamento con i
luoghi colpiti dal
terremoto, per averci
aiutato a renderlo possibile».
«Abbiamo
accolto volentieri–
dichiara il Sovrintendente
del Teatro dell’Opera di
Roma,Carlo
Fuortes–l’invito
del Presidente Zingaretti e
dell’Assessore Ravera a
portare anche quest’anno il
viaggio del nostroOperaCamionin
alcuni luoghi del Lazio. In
particolare le tappe in due
città molto colpite dal
terremoto dello scorso
agosto ci rendono
orgogliosi. Speriamo che la
musica di Mozart,
l’entusiasmo dei giovani
interpreti, il fascino del
teatro possano far
dimenticare per qualche
minuto i gravi problemi del
vivere quotidiano in queste
zone e siano anche un segno
della vicinanza e della
solidarietà di tutto il
Teatro dell’Opera di Roma».
La scena dell’opera sarà un
camion, o per meglio dire
un’automotrice che traina un
container. Si arriva in una
piazza, il camion si ferma,
il container si spalanca: la
parete lunga si apre e
diventa una parte del
palcoscenico. Sulle altre
pareti gli elementi di una
scenografia: disegni,
oggetti, video. Davanti, al
livello del pubblico,
l’orchestra col suo
direttore. Sulla scena i
cantanti a interpretare i
personaggi principali. Uno
spettacolo agile, gratuito
che porta lo spettacolo
dell’opera lirica al di
fuori dei teatri, per
incontrare un pubblico
sempre più numeroso.
Questo è, in poche righe, il
progettoOperaCamion:
è il Teatro dell’Opera che
si muove per raggiungere chi
non ci è mai stato o non ha
mai visto un’opera.
Quest’anno in scena ci sarà
un capolavoro altrettanto
celebre de Barbiere di
Siviglia rossiniano dello
scorso anno: ilDon
Giovannidi
Mozart, un’opera a tratti
buffa a tratti drammatica,
che si svolge tutta,
dall’alba alla sera, durante
una giornata del grande
libertino.
«È
passato un anno dalla prima
edizione diFigaro!
– spiega il registaFabio
Cherstich–e
il viaggio dell’opera in
piazza continua con la
storia di un altro mito
della musica e della
letteratura: Don Giovanni.
La composizione più
conosciuta e rappresentata
di Mozart esce dal teatro
nella sua forma di
OperaCamion e si presenta
ridotta ad hoc, pronta a
sedurre il pubblico con la
sua compagnia di cantanti,
musicisti, attori e tecnici,
abitanti di un camion
parco-giochi, il paese dei
balocchi del protagonista.
Anche quest’anno la
creazione è a quattro mani:
Gianluigi Toccafondo firma
l’impianto visivo del
progetto. Ci siamo
immaginati un Don Giovanni
che si muove indisciplinato
attraverso una sequenza di
quadri e scene densi di
azione, travestimenti e
inganni. Come in un filmnoiril
protagonista è sempre in
fuga, dall’ouverture alle
ultime note del concertato
finale».
La versioneOperaCamiondelDon
Giovanni è curata anche
quest’anno dal regista Fabio
Cherstich, con cantanti,
attori, tecnici tutti molto
giovani, alcuni provenienti
dal progetto “Fabbrica”
Young Artist Program del
Teatro dell’Opera di Roma, e
con la Youth Orchestra del
Teatro diretta da Carlo
Donadio e da Roberto De
Maio. I maestri preparatori
Alessandro Stefanelli ed
Edina Bak realizzano anche
il continuo in orchestra.
Scene, costumi e video sono
a cura di Gianluigi
Toccafondo, l’artista che
“firma” l’immagine del
Teatro dell’Opera di Roma.
Dopo la “prima” di sabato 8
luglio ad Amatrice lo
spettacolo verrà replicato,
sempre alle ore 21, martedì
11 ad Alatri, giovedì 13 a
Frascati e sabato 15 a
Leonessa.
Tutti gli spettacoli saranno
gratuiti.
11/07/2017
26/06/2017
Brevi considerazioni a cuore
aperto sul clamoroso
successo del nuovo/vecchio
sindaco
«O muse, o alto ingegno, or
m'aiutate; o mente che
scrivesti ciò ch'io vidi,
qui si parrà la tua
nobilitate». La battaglia è
finita, dunque. Sul campo
resta un centrosinistra
sotto shock per la sconfitta
- beffa, maturata in
un'incredibile altalena che
alla fine, in rimonta, sul
filo di lana - come Mennea
sui 200 metri a Mosca '80 -
premia un irriducibile
combattente come Antonio
Cicchetti il quale, a 15
anni dal suo arrivederci a
palazzo di Città, torna
clamorosamente a ricoprire
lo scranno più alto di
piazza Vittorio Emanuele.
Ma la Rieti che trova il
veterano della destra
reatina è tutt'altra città
rispetto a quella che prese
in mano nel '94, per
riconfermarsi poi largamente
nel suo secondo mandato. Gli
anni passano per tutti, ma
per Rieti sembrano passati
secoli da allora: se negli
anni '90 la realtà locale si
apriva a rinnovate speranze
anche grazie alla novità
assoluta (non sempre
positiva) della democrazia
diretta, oggi la nostra
città è ridotta oramai ad
una sorta di capoluogo -
fantasma.
Svuotata dall'interno dei
suoi organi politico -
amministrativi più
importanti (come Prefettura
e Provincia); sfiancata da
anni di crisi durissima che
hanno strappato via
inesorabilmente anche le
ultime imprese del nucleo
industriale che fu; con un
presidio ospedaliero sempre
più sotto assedio, deprivato
dei sostegni di Magliano ed
Amatrice; prostrata, infine,
dal colpo finale del
terribile sisma di quasi un
anno fa e dalle sue
conseguenze sul sistema -
scuola che, nella sua
edilizia ( e non solo a
Rieti) pare improvvisamente
essersi risvegliato da un
colpevole torpore durato
anni.
E non solo questo. La
politica, certo: Antonio
Cicchetti, che aveva
lasciato una città che lo
appoggiava in modo quasi
plebiscitario, oggi eredita
una comunità spaccata in due
e che una campagna
elettorale invelenita oltre
ogni possibile aspettativa
ha esasperato ed inasprito,
rendendo - con passaggio
ultrasecolare da Dante a
Manzoni - «l'un contro
l'altro armato».
Il terreno peggiore, dunque,
per costruire le fondamenta
di un nuovo mandato che il
combattente ex - MSI dovrà
reinventarsi dall'inizio
alla fine senza, peraltro,
alcuna certezza: ne
politica, ne economica, né
tantomeno di sviluppo. Per
lui che come tanti, nella
classe politica locale, ha
attinto le sue conoscenze
nelle vetuste aule del
"Marco Terenzio Varrone", la
citazione del II^ canto
dell'Inferno non risulterà
certo ignota, tutt'altro:
«qui si parrà la tua
nobilitate», recita il Sommo
Poeta allorché si accinge a
redigere il suo
straordinario capolavoro.
Quale sarà il "Virgilio" cui
il nuovo sindaco potrà
rivolgersi ed a cui
chiedere: «Vedi la bestia
per cu'io mi volsi; aiutami
da lei, famoso saggio,
ch'ella mi fa tremar le vene
e i polsi»? Numerose, ed
innegabili, le doti
personali che Cicchetti può
mettere in campo: capacità
culturali; coraggio;
temperamento ma,
soprattutto, esperienza -
tanta, preziosissima
esperienza - della macchina
amministrativa comunale, e
non solo.
Da navigato ed esperto
nocchiero potrà ergersi a
prua di un vascello - quello
comunale - che cinque anni
di lavoro oscuro (forse
anche troppo: grave il
difetto di comunicazione dei
suoi predecessori) della
giunta precedente, ha in
qualche modo riassettato,
consentendogli oggi di
riprendere il mare.
Riuscirà, come promesso in
campagna elettorale, il
nuovo/vecchio primo
cittadino a far da collante,
da "pontefice", fra vecchio
e nuovo; fra le diverse
generazioni politiche che lo
hanno appoggiato?
Riuscirà nell'ambita sintesi
fra giovani neofiti e
navigati "decani" della
politica locale di
centrodestra, dando così a
Rieti un governo cittadino
degno di questo nome?
Scontato, a dir poco, ed un
po' banale, allora, il
ritorno al Manzoni: «ai
posteri l'ardua sentenza!»:
con la speranza che il
«nostro» - e ripeto nostro -
nuovo/vecchio sindaco non
faccia la fine del grande
Napoleone.
(www.ilgiornaledirieti.it)
26/06/2017
Prime parole da neo sindaco
per Antonio Cicchetti. Dal
palco di piazza Vittorio
Emanuele II si è rivolto ai
suoi elettori non prima aver
brindato alla vittoria.
"Usciamo da una battaglia
nella quale ogni giorno
abbiamo conquistato un
gradino - attacca Cicchetti
davanti ad una piazza
gremita-. avevamo un
formidabile schieramento
contro di noi. Senza cariche
alle spalle e senza posti di
potere abbiamo vinto contro
un sindaco per la
riconferma. È un dato
politico importante per
Rieti, Petrangeli invece è
stato battuto. Per poco ma
si vince anche di un
voto. Non hanno risparmiato
l'uso di mezzi sgradevoli
per tentare la vittoria. Il
nostro presupposto invece è
stato ricostruire un
centrodestra che era andato
in frantumi". Poi la
stoccata all'accordo per il
ballotttagio con Calabrese.
"Agli apparentamenti abbiamo
detto no - sottolinea
Cicchetti - abbiamo voluto
conservare la purezza di
quelli che ci avevano
seguito dall'inizio. Abbiamo
una diversa concezione dello
Stato, del bene pubblico e
anche della moralità. Quando
ci si apparenta chi si è
combattuto si compie un atto
moralmente
squalificante. Solo chi è un
combattente sa riconoscere
agli altri il valore. Quindi
rispetto per tutti ma
libertà per questa città.
Mai più professioni di fede
per avere un mese di lavoro
all'Asm. Mai più
accettazione supina di
imposizioni da parte di chi
è svantaggiato.
Sarà un comune in cui tutti
potranno collaborare per il
bene supremo della città.
Stasera festeggiamo ma da
domani si lavora. Abbiamo
realizzato un piccolo
miracolo, ricostruito il
centrodestra - conclude il
neo sindaco Antonio
Cicchetti -. Avremo
occasioni di vederci con
Petrangeli per il passaggio
delle consegne".
Se qualcuno degli
Elettori di quel 25 maggio
di tre anni fa volesse
verificare la bontà della
sua scelta..
Noi di www.
leonessa.org abbiamo solo un
grande rimpianto.
Non aver mai
potuto votare la "Banda
Trancassini".
Dedicato con tutto
il cuore a chi va dicendo in
giro che prendiamo soldi in
nero dal Comune di Leonessa.
Vergognatevi.
La Redazione di
www.leonessa.org
20/06/2017
Torna a Leonessa la Rassegna
Nazionale delle Regioni a
Cavallo
Dal7
al 9 luglio 2017 si
accenderanno nuovamente i
riflettori nella magnifica
piazza rinascimentale di
Leonessa per l’XI edizione
dellaRassegna
Nazionale delle Regioni a
Cavallo
Rieti, 20 giugno 2017 - Dal7
al 9 Luglioprossimi
si accenderanno nuovamente i
riflettori nella magnifica
piazza rinascimentale diLeonessaper
l’XI edizione dellaRassegna
Nazionale delle Regioni a
Cavallo, spettacolo diteatro
equestreche
propone gli aspetti della
cultura popolare, la vita di
personaggi celebri, le
tradizioni delle regioni
italiane legate al cavallo e
al suo rapporto con l’uomo e
con il territorio.
Fortemente voluta dalComune
di Leonessa, dove è
andata in scena per tutte le
10 edizioni precedenti, e
sostenuta dalla Regione
Lazio nell'ambito delle
iniziative di promozione del
Turismo nel territorio, la
rassegna vedrà come di
consueto 10 rappresentative
di altrettante regioni
presentare il racconto
dell’infinita cooperazione
tra uomo e cavallo nel
lavoro, nelle battaglie, nei
viaggi, nelle occasioni di
festa, nella vita di tutti i
giorni.
Possiamo considerare laRassegna
Nazionale delle Regioni a
Cavallo, che contempla
tra le caratteristiche
fondamentali quella di
presentare esclusivamente
opere inedite, come un vero
e proprio omaggio alcavalloin
quanto non si basa
esclusivamente sulla tecnica
equestre o su un profilo
accademico fine a se stesso,
ma ne esalta le grandi virtù
celebrandone la veste più
naturale, quella di una
semplice quanto preziosa
collaborazione con l’uomo,
in vigore fin
dall'antichità.
Le rappresentazioni delle
regioni partecipanti
permettono di interpretare,
con i toni orgogliosi e
appassionati dello spiccato
accento tradizionale,
insieme ad una componente di
folclore e con assoluto
realismo da parte dei
protagonisti, l’iconografia
del nostro lavoro, delle
nostre origini, delle nostre
radici, elevando in questo
modo uomini e cavalli a
custodi della Memoria
Storica del nostro Paese.
Silvia Vaccarezza,
giornalista e conduttrice
televisiva di Rai 2,
presenterà in coppia con la
“voce” della Rassegna,Francesco
Vergovich, i due
spettacoli che prevedono la
notturnasabato
8 Luglio alle 21:30e
la replica domenica9
Luglio mattina alle 10:30,
che verrà seguita dalla
premiazione.
La regia sarà curata, come
di consueto, dall’autoreFrancesco
Silveri, mentre le
musiche inedite sono diSilvia
Mogavero.
L’accesso alla piazza è
gratuito e sarà possibile
fino ad esaurimento posti.
Ufficio Stampa Compagnia
Il Brandano
15/06/2017
Riscontrati diversi errori,
in particolare su voto
disgiunto e voto di genere
Viaggia più lentamente del
previsto il riconteggio dei
voti da parte della
Commissione Elettorale
centrale, che da questa
mattina ha ripreso l'esame
dei verbali e delle tabelle
di riepilogo delle
preferenze di tutte le
sezioni scrutinate.
I dati esaminati, che fino
ad ora avrebbero esaminato
10 sezioni su 51, contengono
diversi errori, in
particolare su voto
disgiunto e voto di genere,
che in alcuni casi avrebbero
superato i voti delle
singole liste. Mentre sono
tante le schede con doppia
preferenza al maschile o al
femminile, in contrasto con
le regole del voto, che
permettono agli elettori, in
caso di doppia preferenza,
di esprimere il nome di un
uomo al fianco di quello di
una donna, o viceversa.
Si fa dunque sempre più
probabile la possibilità
della riapertura delle buste
e di un riconteggio totale
delle schede, lavoro che,
per legge, non compete alla
Commissione elettorale bensì
alla Prefettura di Rieti.
Potrebbe dunque non
terminare neanche oggi il
conteggio delle preferenze,
che indicheranno la
composizione del nuovo
consiglio comunale.
(www.ilgiornaledirieti.it)
15/06/2017
Per errore associata a tale
evento una magnitudo Mb 5.1
di un terremoto avvenuto
nelle Filippine
Una scossa fantasma spaventa
nuovamente l'Italia, ma si
tratta di un errore. Non c'è
stato nessun sisma all'alba
nel Maceratese, si è invece
trattato di un errore
tecnico dell'Istituto
nazionale di geofisica e
vulcanologia.
A spiegare l'accaduto è lo
stesso Ingv: «Alle 5:17, ora
italiana, di questa mattina
(15 giugno 2017) è avvenuto
un evento sismico di Ml 1.6
con epicentro nei pressi di
Pieve Torina (MC). A causa
di un problema tecnico è
stata erroneamente associata
a tale evento una magnitudo
Mb 5.1 di un terremoto
avvenuto nelle Filippine,
con pubblicazione sulla
lista terremoti
dell'Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia
(INGV). Il problema è stato
prontamente corretto. Ci
scusiamo per
l'inconveniente».
(www.ilgiornaledirieti.it)
05/06/2017
Il Governatore del Lazio
Nicola Zingaretti a
Leonessa: parte il "Camper
Arancione" e il programma
di sostegno alle Imprese del
Cratere
05/06/2017
(ANSA) - LEONESSA (RIETI), 5
GIU - "Da oggi cominceremo a
girare con un camper in
tutte le piazze dei comuni
del cratere per promuovere
le opportunità per le
imprese, che abbiamo messo
in campo. Ci sono fino a 20
mila euro a fondo perduto
per chi vuole aprire
un'impresa, fino a 25 mila
euro del microcredito, con
l'1% di interesse
rimborsabile per 8 anni, 10
mila euro di anticipo, di
liquidità per i commercianti
che non ce la fanno".
E' quanto ha detto il
presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti,
presentando a Leonessa
(Rieti) il "Pacchetto
sisma", il bando per le
microimprese destinato ai
Comuni del cratere.
"Abbiamo messo in campo
oltre 10 milioni di euro -
ha aggiunto - per dare un
segnale di riscossa e di
rinascita in questo
territorio. La ricostruzione
significa rifare le case, le
scuole, ma anche dare una
speranza alle attività
produttive".
05/06/2017
«Da oggi cominceremo a
girare con un camper in
tutte le piazze dei comuni
del cratere per promuovere
le opportunità per le
imprese, che abbiamo messo
in campo».
Lo ha detto il presidente
della regione Lazio, Nicola
Zingaretti, presentando a
Leonessa il camper della
regione che toccherà i
comuni colpiti dal sisma per
informare cittadini e
imprenditori sulle risorse
messe a disposizione con il
Patto per la ricostruzione e
per presentare il primo
bando da 2,5 milioni di euro
per le microimprese.
«Ci sono fino a 20 mila euro
a fondo perduto per chi
vuole aprire un'impresa - ha
spiegato parlando del bando
-, fino a 25 mila euro del
microcredito, con 1%
solamente di interesse
rimborsabile per 8 anni, 10
mila euro di anticipo, di
liquidità per i commercianti
che non ce la fanno».
«Quindi, abbiamo messo in
campo oltre 11 milioni di
euro per dare un segnale di
riscossa e di rinascita in
questo territorio - ha
proseguito Zingaretti -. La
ricostruzione significa
rifare le case, le scuole,
ma anche dare una speranza
alle attività produttive.
Era giusto anche attraverso
lo strumento del Camper
farlo in tutte le piazza dei
comuni colpiti dal sisma,
per incontrare i cittadini,
i commercianti, le imprese,
per far vedere che il Lazio
c'è ed è presente, e vuole
essere il protagonista della
rinascita di queste
bellissime terre».
«Partendo da una situazione
drammatica - ha concluso -
in questi 10 mesi abbiamo
studiato un metodo di lavoro
che ha avuto come bussola
quelli di lavorare fianco a
fianco tra istituzioni.
Quello che ha prevalso è
parlarsi e vedere cosa si
può fare. Ascoltando i
sindaci abbiamo capito che
occorreva un colpo di reni.
Il terremoto è stato un
dramma, nessuno lo vuole
dimenticare ma ora dobbiamo
pensare alla ricostruzione,
il sostegno alla vita. La
filosofia di questi bandi è:
qui conviene e venire a
investire perché chi produce
qui ha e avrà più
possibilità di chi investe
in altri posti».
"Noi non pensiamo solo a
ricostruire le
infrastrutture ma pensiamo
anche alla vita". Così il
Presidente della Regione
Lazio Nicola Zingaretti
incontrando il circolo PD di
Leonessa dopo l'appuntamento
istituzionale di
presentazione del bando
regionale, con contributi a
fondo perduto, di sostegno
alle imprese operanti nei 15
Comuni del Lazio che fanno
parte dell'area del cratere
sismico.
Annunciando a Leonessa -
tappa iniziale del viaggio
del camper informativo della
Regione - l'avvio del primo
di tre interventi, per
complessivi 11 milioni di
euro, predisposti
dall'amministrazione
regionale per le
microimprese che operano nel
territorio, il Presidente
Zingaretti ha sottolineato:
"Da questo punto di vista la
Regione Lazio è la prima
finora ad aver messo in
campo risorse per il
settore".
Nell'ottica di una
collaborazione fattiva per
il rilancio del territorio,
il circolo PD di Leonessa ha
consegnato al governatore un
piano di possibili ulteriori
interventi, infrastrutturali
e non, "che a nostro avviso
- ha detto il segretario del
circolo Gianluca Gizzi -
sono fondamentali non solo
per la ripresa
dell'altopiano nel breve
periodo ma anche per
garantire un supporto
strutturale che consolidi la
rinascita nel medio e lungo
termine. Non un intervento
spot ma la base di un
progetto più ampio"
03/06/2017
Lunedì 5 Giugno
riapre la strada panoramica
del Terminillo.
Terminillo al centro, una
“montagna di idee” ancora da
discutere Una mattinata
intensa quella di venerdì 2
giugno per Paolo
Trancassini. Ancora una
volta un Togo Hotel Palace
pieno per l’incontro voluto
dal sindaco di Leonessa,
Presidente del consorzio
Smile e primo sostenitore di
Agire per Antonio Cicchetti
Sindaco. Molti gli assenti
non giustificati. Il
ritorno a Terminillo era
stato annunciato in
conferenza stampa lo scorso
24 maggio, quando
Trancassini invitava al
confronto pubblico il
Sindaco in carica Simone
Petrangeli, tutti i
rappresentanti delle
associazioni e delle
istituzioni che fino ad oggi
non hanno né sostenuto ma
bensì osteggiato il rilancio
della Montagna di Rieti.
Sebbene in questa campagna
elettorale ci siano
“Montagne di idee” rivolte
al Terminillo, nessuno oggi
ha avuto il piacere di
accettare il confronto.
L’incontro nasce
dall’esigenza di fare
chiarezza in merito alle
prospettive future per il
territorio e alle
responsabilità passate. “ I
reatini hanno bisogno di
riscoprire Terminillo sotto
un profilo identitario, come
opportunità e come volano
per l’economia del capoluogo
di provincia. E’ riduttivo
continuare a pensarla come
la montagna di Roma,
privandola della sua
importanza e delle sua
appartenenza. Terminillo è
la montagna dei reatini.
Della sua cima innevata e
del suo verde intenso si bea
ogni cittadino che al
mattino aprendo la finestra
ha il piacere di ammirarne i
cambiamenti stagionali. Con
l’adesione al consorzio
Smile, per cui Antonio
Cicchetti ha garantito, il
comune di Rieti diverrebbe
protagonista della più
grande opera di rilancio che
questo territorio è in
procinto di realizzare. E’
per questo che io ci credo e
che mi batto fortemente con
il gruppo di Agire, affinché
questa campagna elettorale
porti frutti desiderati.
Il Comune di Rieti ad oggi è
stato pesantemente assente
in molte occasioni, quando
ci battevamo presso le
istituzioni Regionali e
Provinciali, quando con la
nostra gente scendevamo in
piazza e quando chiedevamo
con insistenza che si
ripensasse alla decisione di
chiudere la strada di
collegamento tra Terminillo
e Leonessa. La Vallonina
lunedì riaprirà
ufficialmente, è vero, ma
non certamente per merito di
chi avrebbe potuto fare
qualcosa, ma lontano dal
periodo elettorale non era
interessato a farlo! “ così
Paolo Trancassini incoraggia
i presenti a pensare
seriamente al futuro di
questo territorio,
invitandoli ad Agire l’11
giugno per consentire di
realizzare finalmente la
tanto desiderata sinergia
politica e istituzionale tra
Rieti, comune e capoluogo di
provincia, Leonessa,
Micigliano e Cantalice.
Rieti non può permettersi di
continuare ad essere
spettatrice non parlante,
merita di diventare
protagonista.
(Lista "Agire" -
Rieti)
01/06/2017
29/05/2017
La
Sezione di Tiro a Segno
Leonessa riparte alla grande
grazie anche al nostro
Comitato Regionale Lazio che
ha voluto organizzare presso
la nostra struttura la
seconda 'Attività
promozionale regionale
2017', prova prevista dalla
Federazione UITS valida a
identificare fra i giovani
meritevoli di attenzione, i
tiratori di pistola che di
carabina ad aria compressa
che dovranno essere
prescelti a far parte della
squadra regionale che dovrà
partecipare alla finale del
Trofeo nazionale delle
Regioni.
La
scelta del nostro poligono
non poteva che riempirci di
orgoglio perché ci ha fatto
capire che gli sforzi fatti
dalla Sezione per
modernizzare gli impianti
non sono stati inutili, e
soprattutto ci ha fatto
piacere perché avvenuta a
poco tempo dall'amaro
ricordo del catastrofico
terremoto subito dal nostro
territorio dandoci, con
questa importante
manifestazione, lo stimolo
per ricominciare e tornare
alla vita normale.
La
riunione è stata presieduta,
oltre naturalmente dal
presidente regionale
Vincenzo Spilotro, da uno
staff tecnico di tutto
rispetto: l'olimpionica
Cristina Materezzi tecnico
di carabina, Luca Di
Girolamo tecnico di pistola
e Maria Teresa Cornacchia
preparatore atletico. I
venti giovani convocati si
sono succeduti per due
giorni sulle linee di tiro
seguiti dai tecnici federali
facendo un lavoro di tutto
rispetto.
Fra
loro c'erano anche tre dei
nostri tiratori Andrea
Alesse e Fabrizio Runci per
la carabina e Cristian
Chiaretti per la pistola. In
un momento di riposo tutti i
ragazzi e gli accompagnatori
sono stati avviati a
visitare la Città di
Leonessa e soprattutto il
Museo cittadino, guidati
nella visita dal Professor
Mario Polia.
Ora
la Sezione si sta preparando
per un secondo importante
avvenimento che è il Trofeo
Interregionale Leonessa
giunto ormai alla XIX
edizione, in cui si prevede
la partecipazione di oltre
cento iscritti provenienti
da tutta Italia e che si
terrà nei giorni 24 e 25
giugno prossimi.
Il prossimo
2 giugno dalle 16:30 presso
il Palazzetto dello Sport a
Leonessa
Al
via la quinta edizione della
rassegna corale «In coro con
Roberto», organizzata dalla
Corale San Giuseppe da
Leonessa. La rassegna nasce
nel 2013, ad un anno dalla
prematura scomparsa del
nostro amico con il quale
abbiamo condiviso la
passione per il canto e
piacevoli momenti di
amicizia. Ispirandoci al suo
entusiasmo, alla sua voglia
di vivere e all'amore che
nutriva per la musica,
abbiamo ideato questa
manifestazione, che si
arricchisce nel corso degli
anni e che vede l'intervento
di importanti realtà corali
provenienti da tutto il
Lazio.
Il
nostro intento è quello di
dedicare l'intera giornata
alla coralità e alla musica
condivisa. Imprescindibile è
stata ed è tuttora l'idea
che la manifestazione si
svolgesse a Leonessa. La
Chiesa di San Francesco, non
utilizzabile a seguito dei
recenti eventi sismici, è
stata la cornice di tutte le
scorse edizioni.
Anche quest'anno, nonostante
l'impossibilità di esibirci
nella consueta sede, abbiamo
mantenuto l'impegno di fare
di questa manifestazione un
valore aggiunto ed
un'occasione di scoperta e
riscoperta della nostra
suggestiva cittadina.
«In
coro con Roberto» è una
rassegna che si prefigge di
celebrare la dolcezza del
ricordo di una persona che
ci ha lasciato troppo
presto, l'armonia del canto,
la bellezza del nostro
territorio e la piacevolezza
della partecipazione.
Letizia Rauco
29/05/2017
Firmato a Rieti, dal
presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti
e dai rappresentanti
delle parti sociali e
delle associazioni
rappresentative del
mondo del lavoro e
dell’impresa il ‘Patto
per la ricostruzione e
la crescita
dell’economia dei comuni
colpiti dal terremoto‘.
Un documento, frutto di
un intenso lavoro di
confronto e
concertazione costruito
raccogliendo anche
l’indicazioni e le
proposte dei 15 comuni
laziali dell’area del
cratere sismico. Un
documento, inoltre, che
nasce con lo scopo di
indicare le direttrici
di lavoro condivise con
cui accompagnare il
passaggio dalla fase di
emergenza a quella di
stabilizzazione e
ricostruzione dell’area
e indicando, inoltre,
gli interventi
prioritari da realizzare
in materia di
infrastrutture, sostegno
alle attività produttive
e allo sviluppo,
agricoltura, lavoro,
turismo, salute, scuola
e messa in sicurezza e
protezione antisismica.
Il patto vuole essere il
punto di svolta intorno
al quale organizzare il
passaggio dalla fase
della gestione
dell’emergenza e del
contenimento dei danni a
quella della nascita di
un nuovo modello di
sviluppo necessario per
accompagnare e rendere
più solida la
ricostruzione. Si tratta
di uno strumento aperto
e flessibile,
suscettibile di
successive modifiche e
integrazioni da parte
dei firmatari, i cui
contenuti saranno
sottoposti a verifica e
aggiornamento costanti.
E’ infatti previsto un
gruppo di monitoraggio
condiviso permanente che
terrà riunioni
trimestrali per fare il
punto sull’avanzamento
delle iniziative
previste. Sarà
possibile, dunque in
questo modo, porre le
condizioni per sostenere
le principali
potenzialità del
territorio,
riconducibili al suo
articolato e ricco
sistema agricolo,
turistico,
naturalistico, culturale
e artigianale.
Coniugando, nello stesso
tempo la tradizione e i
saperi con l’innovazione
produttiva, in un
percorso di
riposizionamento
competitivo dell’area a
livello nazionale e
internazionale in grado
di restituire una
prospettiva di crescita
dell’economia, della
buona occupazione e
della coesione sociale.
Tre diverse tipologie
per rilanciare il
territorio all’interno
del ‘Patto per la
ricostruzione’. La
Regione ha in programma
di realizzare interventi
complessivi previsti per
quasi 224 milioni di
euro, il governo
nazionale per 267
milioni di euro. Ci sono
poi gli interventi, da
mettere in cantiere che
la Regione e gli altri
firmatari richiedono
insieme al governo.
Tra le misure contenute
nel ‘Patto’ quelle in
materia di politiche
fiscali e sostegno agli
investimenti. Per quanto
riguarda l’attivazione
dei contratti di
sviluppo la Regione le
parti firmatarie si
impegnano a individuare
tutti gli strumenti
utili per inserire
prioritariamente nelle
future prospettive di
investimento, il bacino
di lavoratori espulsi
dal ciclo produttivo
dell’area del cratere.
Particolarmente
importante sarà lo
strumento del contratto
di sviluppo per
sostenere gli
investimenti nell’area.
Inoltre, la Regione
Lazio renderà operative,
a partire da giugno, le
nuove misure
straordinarie rivolte
unicamente alle imprese
dell’area del cratere
con una dotazione
complessiva di 11
milioni di euro, di cui
6 milioni per sostenerne
la liquidità e gli
investimenti e 5 milioni
per operazioni di
microcredito. Si tratta
di interventi tutti
rivolti alle Pmi, ai
titolari di partita Iva
e alle aziende agricole
con sede operativa in
uno dei 15 comuni
colpiti dal sisma.
Oltre a questo i
firmatari del ‘Patto’
richiedono
congiuntamente al
governo di garantire
interventi di
medio-lungo periodo per
la decontribuzione, la
defiscalizzazione e il
sostegno agli
investimenti, primo fra
tutti la ‘no tax area’
per la quale è
necessario avere
garanzie sui tempi di
durata utili a una sua
efficace applicazione.
Per quanto riguarda il
capitolo delle
infrastrutture
(mobilità, trasporti,
banda ultralarga) la
Regione Lazio si impegna
a potenziare il
trasporto ferroviario
con l’elettrificazione
della tratta
Rieti-Terni-Roma con
nuovi treni, nell’ambito
della riqualificazione
del servizio ferroviario
pendolare regionale.
Verrà inoltre migliorata
la stazione di Fara
Sabina e ripristinata e
riammodernata quella di
Antrodoco. Sarà poi
potenziato il trasporto
pubblico locale anche
con l’istituzione di
collegamenti diretti
Cotral da Rieti verso i
comuni dell’area del
cratere ancora non
serviti, come per
esempio Accumoli. La
Regione si impegna poi a
completare la
realizzazione della
Rieti-Torano, con un
costo pari a circa
30milioni di euro. Verrà
poi portata la banda
ultralarga regionale nei
comuni del cratere. I
firmatari, inoltre,
chiedono al governo di
procedere alla
sistemazione della via
Salaria, nel tratto che
unisce Roma-Rieti
(gestione Anas) con
l’obiettivo di arrivare
al suo raddoppio e alla
realizzazione di un
sistema a quattro
corsie. Il costo
complessivo per questi
ultimi lavori è valutato
intorno ai 250 milioni
di euro. Per ciò che
riguarda il commercio, e
tutte le attività
produttive legate
all’artigianato la
Regione Lazio si impegna
ad aprire strutture
temporanee di
delocalizzazione entro
l’estate, assicurando,
in collaborazione con le
parti firmatarie, tutto
il supporto tecnico
necessario alle imprese
per dotarsi degli
strumenti materiali e
immateriali necessari
alla ripresa della loro
attività. Verranno
inoltre concesse deroghe
all’avviso pubblico per
le reti di impresa del
commercio pubblicato
dalla Regione Lazio nei
mesi scorsi. In materia
di agricoltura la
regione si impegna,
inoltre, ad aprire bandi
del Psr dedicati
all’innovazione delle
aziende agricole, allo
sviluppo dei prodotti
agricoli, misure di
sostegno per i giovani
agricoltori e alla
valorizzazione della
filiera. Ci sono 70
milioni di euro di
plafond aggiuntivo al
Psr che verranno
utilizzati per
incrementare le
dotazioni dei bandi per
avviare, da gennaio
2018, una strategia di
valorizzazione delle
filiere produttive.
Vengono resi operativi
dalla regione i piani di
sviluppo locale
presentati dai quattro
gruppi di azione locale
(Gal) all’area della
provincia di Rieti per i
quali sono stati
stanziati 20 milioni di
euro, attivi da maggio.
In materia di scuola,
prevenzione antisismica,
giovani e formazione, la
Regione Lazio approverà
entro giugno 2017,
previo accordo dei
sindaci dell’area del
cratere riuniti nel
comitato istituzionale
per la ricostruzione, un
programma pluriennale di
interventi per elevare
al massimo grado di
sicurezza sismica tutte
le scuole. Il primo
lotto dei lavori (21
milioni di euro) pronti
a partire nei prossimi
giorni, riguarderà le
scuole che presentino
analisi di vulnerabilità
con più basso grado di
resistenza. Verrà poi
definito l’utilizzo
delle risorse
provenienti dalla
revisione degli
stanziamenti complessivi
dei fondi Sie 2014-2020
che saranno
prevalentemente
utilizzate per la
prevenzione antisismica,
entro e immediatamente
fuori l’area del
cratere. In materia
di diritto alla salute e
all’assistenza sanitaria
la Regione Lazio
investirà 8,5 milioni di
euro per l’edilizia
sanitaria in tutto il
territorio, destinerà,
inoltre 2,4 milioni di
euro per assumere 80
medici precari e altri
medici specializzati nel
2017. Integrerà, poi,
con 1,3 milioni di euro
gli annunciati
interventi del governo,
che stanzierà
complessivamente 76
milioni di euro, per
l’adeguamento funzionale
del pronto soccorso
dell’ospedale De Lellis,
aprirà la seconda Casa
della Salute di Rieti e
interverrà per
potenziare la Rsa di
Leonessa, ripristinando
l’agibilità del locale
presidio sanitario.
Fondamentale,
all’interno del ‘Patto’
della Regione Lazio il
lavoro. La regione si
impegna a garantire
forma di sostegno al
reddito ai lavoratori
delle imprese in
difficoltà, incluse le
Pmi, incentivando le
possibilità di
assunzione dei residenti
dell’area del cratere,
riconoscendo un bonus
assunzione regionale
fino a 8 mila euro,
tramite la
partecipazione ad un
apposito avviso pubblico
finanziato con 4 milioni
di euro aperto il 15
giugno 2017 che verrà
rifinanziato anche per
il 2018. Su questo
tema i firmatari del
patto chiedono, inoltre,
al governo di estendere
anche per il 2017 e il
2018 l’indennità una
tantum per i lavori
autonomi e di prorogare
gli ammortizzatori
sociali in deroga alle
persone dell’area di
crisi di Rieti che, nel
2017 terminano ogni
forma di sostegno al
reddito. La
Regione Lazio stanzia
anche 12 milioni di euro
per sostenere lo
sviluppo del Terminillo,
nell’ambito del
programma degli
interventi già previsti
sulla base del
protocollo di intesa
firmato tra regione e
comuni. Sta inoltre
partendo una campagna di
promozione turistica che
prevede anche il
sostegno ai comuni per
400 mila euro, per
realizzare eventi,
sagre, feste culturali.
Sono previste poi
numerose iniziative di
rilancio del turismo
sportivo, termale e
culturale, con
interventi sul sistema
dei Monti della Laga, la
Valle del Velino, le
aree termali e sulla
rete dei Cammini di San
Francesco.
Accanto alla Regione
Lazio questi i firmatari
del ‘Patto’: Camera di
Commercio di Rieti,
Confcooperative,
Confartigianato,
Confesercenti, Cgil,
Copagri Lazio, Cia,
Federlazio, Cisl,
Legacooperative, Cna,
Ugl, Coldiretti, Uil,
Unindustria e
Confagricoltura, Unione
europea delle
cooperative-Regione
Lazio, Confcommercio,
Federmanager,
Federazione regionale
Unci Lazio, Confimprese
accanto a Agci Lazio,
Casartigiani e
Conservizi Lazio.
(AdnKronos)
Cambio della guardia
nell'associazione culturale,
già al lavoro sui prossimi
eventi
Altro che quote, La Fenice
per i prossimi tre anni,
sarà guidata dalle donne.
Nata nel 2014,
l'associazione ha rinnovato
le cariche nominando il
nuovo consiglio direttivo.
L'assemblea dei soci
fondatori ha eletto
Valentina Milano presidente.
Succede a Tania Coppari che
per i prossimi tre anni
ricoprirà la carica di
tesoriere.
Vice presidente Letizia
Rauco, segretario Giorgia
Palla, mentre Alessandra
Battisti si occuperà delle
pubbliche relazioni.
Affidato, poi, a Elena
Coppari l'incarico di
responsabile degli eventi a
carattere benefico –
sociale.
Un direttivo tutto al
femminile supportato dai
ragazzi che, dietro alle
quinte, continuano a
collaborare per l'obiettivo
principe dell'associazione:
valorizzare tradizioni e
territorio. Un impegno
ancora più forte dopo il
terremoto che ha colpito il
centro Italia. Sempre
all'insegna della
partecipazione,
dell'inclusione e del
coinvolgimento. E già si
lavora per i prossimi eventi
organizzati a Leonessa dalla
Fenice.
Il 3 giugno la terza
edizione del torneo di
biliardino, sette giorni
dopo, il 10 giugno, evento
poetico sulla scia del
successo di “Aria di Festa”,
del gennaio 2016. A fine
luglio, poi, il torneo di
Calcio a 5 “La Fenice”,
giunto alla quarta edizione.
In fase di preparazione,
inoltre, diversi altri
appuntamenti.
(www.ilgiornaledirieti.it)
25/05/2017
Comune di Leonessa -
Graduatoria Finale
Conferimento Incarichi
Co.Co.Co.
Rilevamento sui Fabbricati
per l’agibilità sintetica
Post-Terremoto (Scheda
FAST) - ESITI
Aggiornamento : 13 Maggio
2017
Avvertenze:
La Pubblicazione di
questo documento vale come
comunicazione definitiva per
le sole agibilità. Per gli esiti
diversi dalla agibilità
questo documento vale come
dichiarazione preventiva in
attesa della comunicazione
ufficiale del Comune di
Leonessa.
Per la ricerca
veloce all’interno del
documento, si può utilizzare
l’opzione trova contenuta
nel menù modifica, presente
nei più comuni lettori per
files pdf.
Lo scorso sabato, ha fatto
seguito alla messa celebrata
dal vescovo Domenico ad
Amatrice con i volontari
dell’Unitalsi laziale, alla
presenza della statua della
Madonna di Fatima, l’arrivo
del simulacro nella
cittadina di Leonessa.
L’immagine della Madre di
Gesù, benedetta da Papa
Francesco, è arrivata in
paese nelle stesse ore
vissute dal Santo Padre in
Portogallo per la
canonizzazione dei
pastorelli Francesco e
Giacinta Marto. E proprio le
parole rivolte dal papa ai
malati durante la sua
permanenza a Fatima hanno
sembrato accompagnare il
viaggio dei volontari
dell’Unitalsi e dei loro
assistiti attraverso le
terre colpite dal terremoto.
«Cari malati, vivete la
vostra vita come un dono e
dite alla Madonna, come i
Pastorelli, che vi volete
offrire a Dio con tutto il
cuore» ha detto il
pontefice. «Non ritenetevi
soltanto destinatari di
solidarietà caritativa, ma
sentitevi partecipi a pieno
titolo della vita e della
missione della Chiesa», ha
proseguito Francesco: «La
vostra presenza silenziosa
ma più eloquente di molte
parole, la vostra preghiera,
l’offerta quotidiana delle
vostre sofferenze in unione
con quelle di Gesù
crocifisso per la salvezza
del mondo, l’accettazione
paziente e persino gioiosa
della vostra condizione sono
una risorsa spirituale, un
patrimonio per ogni comunità
cristiana».
«Non vi vergognate di essere
un prezioso tesoro della
Chiesa», ha ammonito il
Papa: «Gesù passerà vicino a
voi nel Santissimo
Sacramento per manifestarvi
la sua vicinanza e il suo
amore. Affidategli i vostri
dolori, le vostre
sofferenze, la vostra
stanchezza. Contate sulla
preghiera della Chiesa, che
da ogni parte si innalza
verso il cielo per voi e con
voi. Dio è Padre e non vi
dimenticherà mai».
Il passaggio della statua
della Madonna di Fatima a
Leonessa è stato
accompagnato da una grande
partecipazione popolare.
L’immagine sacra è stata
portata in processione per
le strade del paese e in suo
onore è stata realizzata una
grande infiorata, a
sottolineare la ricorrenza
del centenario delle
apparizioni.
Perugia: Ordinato sacerdote don Antonio Paoletti nel santuario diocesano della Madonna
di Fatima di Città della Pieve. Il cardinale Bassetti: «Carissimo Antonio, … la Santa Vergine sia il tuo modello di carità». L’arcivescovo emerito Chiaretti: «Gli amici de “La Voce” ti hanno definito “ingegnere della salvezza”… perché tu possa essere quella “pietra viva dell’edificio spirituale”»
La comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, il 13 maggio, giorno della festa liturgica della Madonna di Fatima nell’anno del centenario delle apparizioni, ha ricevuto dal Signore un dono molto prezioso, fonte della sua ricchezza e vitalità: il sacerdozio del quarantaquattrenne diacono Antonio Paoletti, già ingegnere, originario di Leonessa (Ri), nipote dell’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti. Lo stesso presule, insieme al cardinale Gualtiero Bassetti, l’ha ordinato sacerdote in un gremito santuario della Madonna di Fatima in Città della Pieve, uno dei primi luoghi di culto in Italia dedicati alla Beata Vergine apparsa un secolo fa nella nota località portoghese.
Ricevere il sacerdozio, un immenso dono di Dio, in questo santuario.
Il cardinale Bassetti, che ha voluto che fosse il suo «amato predecessore» a presiedere l’ordinazione di don Antonio, si è rivolto al suo neo presbitero con queste parole: «Carissimo Antonio, so che hai tanto desiderato di ricevere questo immenso dono di Dio in questo santuario oggi 13 maggio, giorno che dà inizio al compimento del centesimo anniversario delle apparizioni della Madonna a Fatima … . Se vorrai essere fedele per tutta la vita ai tuoi impegni di ministro di Cristo, ti invito fin d’ora a contemplare la Vergine Maria. Essa sia innanzitutto per te modello di fede. La Santa Vergine, che per tutta la vita - come dice il Concilio Vaticano II - ha camminato nella fede ed ha ripetuto il “sì” dell’annunciazione fino ai piedi della croce, sia il tuo modello di carità. Se la invocherai e le starai vicino con amore di figlio, essa ti mostrerà continuamente il frutto del suo grembo: Gesù. E con Lui porterà nella tua vita di prete il suo amore, la sua pace, la sua gioia e il suo conforto. La Vergine Maria ti sia modello di unione con Cristo, in modo che il vivere sia per te Cristo - come diceva san Paolo - e nulla ti possa mai distogliere dal suo amore».
Le radici di don Antonio Paoletti ai piedi del Gran Sasso.
L’arcivescovo Chiaretti, nell’omelia, ha tracciato una breve ma significativa biografia di don Antonio che «viene da tradizioni culturali scientifiche, essendosi laureato all’Università dell’Aquila, con successiva specializzazione al Politecnico di Milano come ingegnere per l’ambiente. La sua famiglia, che è anche la mia, ha le sue radici ai piedi del Gran Sasso con la tradizione lavorativa dei migranti cardatori di lana, tra i quali ci fu anche un prete, lo zio don Matteo, che fu accolto nella Diocesi di Spoleto e trasferito come parroco nel leonessano, a Villa Bigioni, da cui provengono le nostre genitrici».
Il ricordo del martirio di don Concezio Chiaretti.
«Ed ora sono qui – ha proseguito mons. Chiaretti – per ordinare prete questo mio nipote che viene anche lui da gente che sa di fatica, ma anche di fedeltà alla Chiesa. Tale fedeltà può costare pure la vita, come è avvenuto con un mio cugino, anche lui prete, don Concezio Chiaretti, giovane sacerdote di 27 anni noto alle cronache, che non posso non ricordare per più motivi, soprattutto perché sono l’ultimo testimone vivente della sua tragedia. Il 7 aprile 1944 celebrò la sua ultima messa nella sua e mia chiesa parrocchiale di Santa Maria a Leonessa, e io, piccolo chierichetto di undici anni, gliela servii. I tedeschi in ritirata lo catturarono e lo uccisero con altri 23 amici. Era il Venerdì Santo, alle ore 15: una parodia evidentemente blasfema d’una ben altra crocifissione!».
Dono totale della vita al servizio anche degli uomini in difficoltà.
«Un’ordinazione veramente singolare, quindi, la presente – ha evidenziato l’arcivescovo emerito – , che ha per testimoni persone che hanno vissuto il loro sacerdozio con questo retroterra di sofferenza: motivi tutti per invocare ulteriormente la protezione della Vergine Maria, in questa chiesa-santuario di Città della Pieve, dove hanno lavorato anche artisti di Leonessa come i Boccanera. Qui oggi ricordiamo le sei apparizioni della Madonna ai tre pastorelli della terra portoghese avvenute cento anni fa … . In questo momento la statua pellegrina della Beata Vergine di Fatima si trova proprio a Leonessa, per poi essere trasferita nella vicina cittadina terremotata di Amatrice. Coincidenze, certamente, ma per noi piene di significato, che provocano ulteriormente, caro don Antonio, il dono totale della vita al servizio non solo di Dio, ma anche degli uomini in difficoltà, oggi tali per il terremoto, ieri per le violenze efferate, come quelle degli anni terribili della guerra. In questo contesto ti auguro una buona formazione sacerdotale; e l’Immacolata, che papa Francesco invoca come “stella della non più indifferibile nuova evangelizzazione, dopo l’attuale notte della fede”, ti doni la santa audacia di cercare anche tu nuove strade perché giunga a tutti “il dono della bellezza che non si spegne”, come dice il caro papa Francesco nell’Evangelii gaudium (288)».
L’“ingegnere della salvezza”.
«Gli amici del settimanale “La Voce” – ha ricordato mons. Chiaretti avviandosi alla conclusione – ti hanno definito “ingegnere della salvezza” …, perché, come tanti amici qui presenti, auspicano che tu possa essere quella “pietra viva dell’edificio spirituale” di cui parla san Pietro, il primo Papa, nella sua lettera, attivando “un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio mediante Gesù Cristo”».
Con don Paoletti 113 sacerdoti diocesani. I ringraziamenti e le preghiere del neo presbitero.
Don Antonio Paoletti, che con lui i sacerdoti diocesani hanno raggiunto il numero di 113, è stato circondato dai suoi familiari, dagli amici del Pontificio Seminario Umbro “Pio XI”, da numerosi sacerdoti e da tantissimi fedeli di Città della Pieve e delle parrocchie perugine dove ha prestato servizio negli anni di seminarista, Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino, San Barnaba e Ponte San Giovanni. A tutti loro, che hanno inciso non poco nella sua vocazione, al termine della celebrazione animata dal Coro diocesano “Voci di Giubilo”, don Antonio ha rivolto le sue prime parole di neo sacerdote. Parole che sono state tutte una lode e un grazie a «Dio padre per la storia che ha fatto con la mia vita, tutta la storia – ha detto con voce commossa –. Grazie per papà e mamma, che mi hanno passato la fede, soprattutto mamma per le preghiere di una vita … . Grazie a Dio per gli amici del Liceo, dell’Università dell’Aquila, degli anni bellissimi ai Salesiani. Prego Dio per i colleghi di lavoro che ho incontrato in questo viaggio, all’Università dell’Aquila, a Terni, a Rieti, a Perugia e al Consorzio Arcobaleno con tutte le sue imprese … . Lode e gloria a te o Signore per il gruppo Santa Maria in Prepo del Rinnovamento nello Spirito Santo per l’accoglienza, l’affetto e la preghiera costante e per l’Oratorio “Giovanni Paolo II” con tutti i laboratori in particolare quelli della fede, Alveare, Arca, Alfaeomega e al gruppo Hermano carbonaro. Auguri ai giovani delle Sentinelle, una volta e per sempre, che oggi festeggiano i primi sette anni di cammino … Grazie a Dio per mons. Chiaretti, per le preghiere soprattutto, poi per il calice della prima messa e la casula della sua ordinazione episcopale. Grazie a Dio per lei, eminenza, per avermi accompagnato come padre in tutti questi anni e per il gesto di tenerezza verso mons. Chiaretti che mi ha ordinato. Grazie a Dio per tutti coloro che guardano il nostro cammino nella comunione dei santi, in particolare padre Mauro Capponi sempre vicino e su tutti Giampiero Morettini (l’amico seminarista prematuramente scomparso, n.d.r.), che con la Vergine Maria, sempre al mio fianco, ha scelto il momento e il posto, la data, il santuario e il Vangelo della mia ordinazione. Prego perché tutti noi presenti ci rivedremo un giorno dove Gesù ci ha preparato un posto, in Paradiso!».
Com. stampa a cura di Riccardo Liguori /
12/05/2017
Domani la statua della
Madonna di Fatima benedetta
da Papa Francesco sarà ad
Amatrice e Leonessa, nello
stesso momento in cui, dal
Portogallo, il Pontefice
celebrerà la messa con cui
dichiarerà Santi i beati
Francesco e Giacinta Marto.
L'iniziativa è promossa
dalla sezione laziale
dell'Unione Nazionale
Italiana Trasporti Ammalati
a Lourdes e Santuari
Internazionali (Unitalsi),
in collaborazione con la
sottosezione della provincia
di Rieti.
Alle 12 la messa solenne di
Amatrice sarà officiata dal
Vescovo di Rieti, Monsignor
Domenico Pompili, alla
presenza del sindaco di
Amatrice Sergio Pirozzi,
dell'assistente della
sezione laziale
dell'Unitalsi Gianni Toni, e
della presidente della
sezione di Rieti, Maria
Grazia Di Mario.
Per l'occasione al sindaco
di Amatrice saranno
consegnate le chiavi di una
casa prefabbricata, che
verrà destinata alla
famiglia di una persona
disabile del territorio. Nel
pomeriggio, alle 16, la
statua della Madonna si
sposterà a Leonessa, per
prendere parte alla
processione in suo onore.
TZU CHI : da Taiwan per
Leonessa, Cittareale,
Accumuli e Arquata del
Tronto
Nel fine settimana appena
trascorso, una delegazione
Europea della TZU CHI (letteralmente:
Sollievo Compassionevole) ha
fatto visita alla comunità
Leonessana per portare un
contributo alle famiglie
bisognose sia del nostro
comune, che di Cittareale,
Accumoli e Arquata del
Tronto.
La TZU CHI, è
un’associazione benefica
buddista internazionale che
nasce in Taiwan con la
finalità di portare aiuti
concreti in tutto il mondo,
sia in Paesi “difficili”,
che nelle zone colpite da
calamità naturali.
La consegna degli aiuti si è
svolta nel pomeriggio di
venerdì 5 maggio presso
l’Auditorium Santa Lucia,
alla presenza delle autorità
locali e delle famiglie
interessate, in un evento
pieno di emozioni e di
grande condivisione. Decine
di volontari della TZU CHI
con loro impegno e
partecipazione hanno messo
in atto il grande valore
della solidarietà in grado
di oltrepassare ogni
steccato ideologico,
politico e religioso.
Siamo dunque lieti di
porgere pubblicamente i
nostri più sentiti
ringraziamenti all’Ing.
Rudolf Pfaff, capo della
delegazione Europea Tzu Chi,
al dr. Vincenzo Viggiani del
CO.EM.I. (Consorzio
Emergenza Italia),
all’ambasciatore Antonio
Hsieh rappresentante a.i.
del Governo di Taiwan (ROC)
e a tutti i volontari
TZU CHI
delle delegazioni Italia,
Olanda, Francia, Inghilterra
e Germania.
Leonessa, 09 Maggio 2017
07/05/2017
First descend
freeride/downhill Leonessa
outdoor, I hade the pleasure
to ride for the first time
the freeride/downhill track
in Leonessa.
By Leonessa Outdoor MTB
07/05/2017
Agire per il Terminillo è un
atto dovuto
Eravamo a Terminillo ieri,
al fianco di Antonio
Cicchetti per prendere
impegni seri. Abbiamo visto
suggellarsi l'accordo sul
consorzio Smile, un passo
indispensabile per un
territorio che vuole
crescere. Ci siamo battuti
per questo, lo abbiamo
chiesto a gran voce e dal
candidato sindaco non
potevamo che attenderci una
risposta positiva. Adottiamo la linea del fare,
quella dell'azione e non
delle promesse. Con il
gruppo di Fratelli d'Italia
Rieti siamo presenti sul
territorio da tempo, abbiamo
riportato l'attenzione sulla
piscina e sul disuso di
strutture e infrastrutture
strategiche per lo sviluppo
di questa montagna, come la
strada provinciale della
Vallonina.
In
un Togo Hotel Palace a secco
di turisti, solo posti in
piedi per i ritardatari. Un
incontro quello voluto dal
candidato sindaco che ha
generato curiosità,
richieste e ha messo in luce
una grande esigenza di
lavoro. Non solo ordinaria
amministrazione per la
montagna di Rieti, ma
impegni concreti per lo
sviluppo, la crescita e
l’affermazione di un
territorio che deve e può
essere una risorsa. Non sono mancati interventi
programmatici e di valore
come quello del geologo
Matteo Carrozzoni, in forze
con Agire, che di montagna
se ne intende, per
professione prima e per
passione poi e di Daniele
Sinibaldi che nel ruolo di
giovane imprenditore e
candidato ha sottolineato “
che l’operatore commerciale
di Terminillo non può essere
di serie B rispetto a quello
di Rieti, di Terni o di
Ovindoli o di altri
comprensori e di altri posti
in cui si fa turismo”. E’
necessario dunque sviluppare
servizi che siano
all’altezza di un luogo di
attrazione turistica.
Servizi pensati da forze
giovani, menti fresche e
attente che in perfetta
sintonia con l’esperienza
del candidato sindaco hanno
del grande potenziale per
creare un prodotto
all’avanguardia e al passo
con i tempi, in termini di
progettualità, di
comunicazione e di
attrattiva. Agire per il Terminillo è un
punto di partenza per donare
nuovamente centralità alla
città di Rieti su tutto il
territorio provinciale,
conferma di questo è
l’importante presenza del
Presidente del Consorzio
Smile e sindaco di Leonessa
Paolo Trancassini che in
duplice veste ha preso parte
all’evento donando un
fondamentale contributo in
sostegno di questo progetto
elettorale, convinto “che
una visione unitaria sia la
strategia utile e vincente.
In questi cinque anni, il
Comune di Rieti non è mai
stato interlocutore, ma ha
mantenuto sempre una
posizione pregiudiziale che
ha compromesso lo sviluppo.
Leonessa ha impiegato tutte
le risorse e si vede,
Terminillo non l’ha fatto e
si vede. Ora c’è la
possibilità di aprire una
stagione di collaborazione
tra i due versanti della
montagna.” Per Agire l’evento appena
trascorso non sarà
certamente una meteora che
attraversa Pian de’ Valli.
Torneremo presto nel punto
più alto del territorio
comunale per parlare di
futuro.
Rieti, 07 Maggio 2017
(Comunicato Stampa Agire)
03/05/2017
Nell'ordinanza relativa agli
esami di maturità firmata
oggi dalla ministra Fedeli
viene confermata
l'attenzione per le
popolazioni delle aree
colpite dal sisma
nell'Italia centrale.
Trovano infatti applicazione
le disposizioni previste dal
decreto approvato dal
Governo lo scorso 9
febbraio. E dunque nelle
scuole di Abruzzo, Lazio,
Marche e Umbria le
commissioni d'esame saranno
composte da soli membri
interni, a eccezione del
presidente. L'anno
scolastico resta valido
anche con meno di 200 giorni
effettivi di lezioni e
studentesse e studenti
potranno essere ammessi
all'esame anche in deroga al
limite delle assenze
normalmente previsto.
(www.ansa.it)
03/05/2017
Le
Invasioni Digitali che
stanno coinvolgendo tutta
Italia sono approdate anche
nel reatino, facendo tappa a
Leonessa domenica 30 aprile.
Lo scopo delle Invasioni
Digitali, iniziate il 21
aprile e prossime a
concludersi il 7 maggio, è
quello di promuovere la
straordinaria ricchezza del
Bel Paese attraverso il
mezzo dei social network.
La
giornata di domenica,
organizzata dalla Strada
dell'Amatriciana in
collaborazione con
Confcommercio Rieti, il
Comune di Leonessa e gli
Instagramers di Igers Rieti,
ha visto visitatori, igers e
fotografi d'Italia arrivare
nell'antico borgo tra gli
Appennini per scoprire i
sapori della sua
gastronomia, i segreti dei
suoi vicoli e la bellezza
delle sue montagne,
condividendo foto e video
sui social tramite hashtag e
momenti live.
Il
programma della giornata
prevedeva diversi percorsi
complementari: un percorso
del gusto, con la
preparazione di salsicce,
pecorino e ricotta, prodotti
tipici della zona, presso
l'azienda agricola Domenico
Vanni di Terzone; il
percorso naturalistico,
accompagnando il gregge
della pastora di Albaneto
Francesca Cesaretti nella
sua uscita quotidiana tra i
monti e salendo in seggiovia
fino al Monte Tilia, con i
suoi cavalli selvatici e
paesaggi mozzafiato; e,
infine, il percorso
culturale, che ha incluso
una visita al Museo
Demoantropologico di
Leonessa e una passeggiata
per le vie del borgo
accompagnati da una guida. A
pranzo, affettati e formaggi
locali e un saporito piatto
di pasta all'amatriciana
presso il Ristorante “La
Genziana” in Corso San
Giuseppe da Leonessa.
L'evento ha permesso di far
scoprire a chi c'era e,
grazie alla presenza sui
social e agli hashtag, a chi
non c'era quello che di più
bello ha da offrire questo
territorio, che ruota
intorno ad uno splendido
borgo d'origine medievale
fondato dai re d'Angiò su un
altopiano appenninico
circondato dai monti.
L'evento è stato seguito da
circa 20mila followers, con
video in diretta e
pubblicazioni su Instagram e
Facebook, e ha permesso di
ripercorrere la storia e le
tradizioni di Leonessa, di
entrare in contatto con la
sua gente e di godere della
natura rigogliosa che la
domina.
Siamo
proprio nel cuore della
Strada dell'Amatriciana,
dove l'uomo vive da sempre
in simbiosi con la montagna,
i suoi animali e i suoi
ritmi. La Strada
dell’Amatriciana è infatti
un progetto che coinvolge
tutto il territorio di Rieti
fino a Roma lungo le antiche
vie della transumanza, che
hanno portato gli
amatriciani, i leonessani, i
reatini a trasferirsi nella
capitale e ad influenzarne
nei secoli la cultura e la
gastronomia. Hanno
contribuito
all'evento Invasioni
Digitali, il Comune di
Leonessa, Confcommercio
Rieti, Igers Rieti, Igers
Latina, Igers Lazio, Fai
Roma, Igers Umbria e Igers
Perugia.
A Imperia i bambini del
doposcuola di piazza Roma,
via degli Ulivi, Piani e
Caramagna, coadiuvati dai
propri educatori, hanno
avviato un interessante
progetto di solidarietà
rivolto ai coetanei di
Leonessa, in provincia di
Rieti, città colpita dal
sisma che ha sconvolto il
Centro Italia nei mesi
scorsi.
Sono molti i progetti
realizzati dal doposcuola
che, nel corso degli anni ha
individuato una
programmazione legata ad
eventi solidali, fra cui
quello intergenerazionale
che coinvolge gli utenti
della Casa di Riposo.
Quest’anno i laboratori si
sono concentrati nel periodo
pre-natalazio, cercando di
rendere più lievi le feste
di bambini che hanno vissuto
momenti drammatici. Agli
allievi di Leonessa è stato
infatti recapitato
direttamente dalla Polizia
Municipale di Imperia un
pacco contenete la “Tombola
delle emozioni” con
all’interno giochi, disegni
e piccoli pensieri
realizzati con il supporto
delle educatrici. Proprio in
questi giorni sono arrivati
i messaggi da parte dei
bambini, che hanno
ringraziato i “colleghi” per
la vicinanza e sensibilità
dimostrata con il loro
sostegno.
Il servizio del doposcuola,
attivo negli istituti con
tempo modulato, prevede
diverse attività, tra cui
compiti, giochi ma
soprattutto una didattica
educativa, proprio come
quella realizzata
nell’ambito di questo
progetto.
Questo il commento
dell’Assessore Enrica
Chiarini, responsabile del
settore dei Servizi e delle
Attività Educative “Un bel
gesto di vicinanza e
solidarietà tra i più
piccoli, per comprendere che
le feste sono un’occasione
speciale anche per
riflettere su chi vive una
situazione meno felice. I
bambini e le educatrici
hanno lavorato per un
progetto solidale e allo
stesso tempo un laboratorio
didattico e formativo
davvero meritevole”.
(www.rivierapress.it)
12/04/2017
«Oggi è una grande giornata,
oggi è il giorno della
vittoria. Ieri è stato dato
il via libera in Consiglio
dei Ministri alle Zone
franche urbane nei Comuni
colpiti dal sisma, e se
dalla lettura del testo del
provvedimento riscontreremo
che tutte le nostre proposte
sono state accolte, allora
sarà la notizia più bella di
tutte. Sarà ciò che
permetterà ai territori
devastati dal terremoto di
tornare a vivere. Il decreto
per la ricostruzione pesante
è la prova che Amatrice
rinascerà: le aliquote
previste sono addirittura
superiori a quelle
dell'Emilia Romagna, il
contributo per la
ricostruzione è del 100% sia
per le prime che per le
seconde case, e ora sappiamo
che le Zone franche urbane
saranno una realtà; e se al
provvedimento mancherà
qualcosa rispetto alle
nostre proposte, abbiamo
pronto il Regolamento della
Contea per completare il
quadro degli aiuti. Ci
abbiamo lavorato a lungo,
con convinzione e perizia,
perché avevamo capito che
sarebbe stato l'unico modo
per consentire al nostro
meraviglioso territorio di
tornare alla vita. Abbiamo
vinto, ha vinto il buon
senso, ha vinto la buona
volontà, è la forza delle
parole che diventano fatti.
Amatrice ha un futuro, e il
futuro è già cominciato».
Così in una nota il Sindaco
di Amatrice Sergio Pirozzi,
che parlò per la prima volta
della no tax area alla
Camera dei Deputati lo
scorso 7 novembre.
«Oggi, poi, l'inaugurazione
della mensa dell'area food è
un altro passo verso la
rinascita. E per questo
ringrazio il gruppo Cairo
Editore e La7, che hanno
finanziato l'area,
l'archistar Stefano Boeri
che l'ha progettata, e tutti
coloro che hanno collaborato
alla sua realizzazione.
Questo è il luogo in cui
mangeranno o nostri ragazzi
e sarà anche un luogo di
aggregazione e solidarietà.
Quando c'è una tragedia del
genere l'uomo ha anche delle
difficoltà dovute al dolore,
ai ricordi. A volte anche
alle miserie umane. Qui sono
passato tante volte in
questi mesi, queste
montagne, queste strutture
sono diventate il mio
antidepressivo. Questa
terra, grazie al lavoro
degli uomini e delle donne,
ha un futuro. Mi avete
consentito di non collassare
definitivamente, per questo
vi sono grato. Con Errani
all'inizio il rapporto è
stato un po' duro. Oggi devo
dire che, dopo le ordinanze
sulle ristrutturazioni
pesanti, i cui importi sono
superiori a quelli previsti
per il sisma in Emilia, il
rapporto è veramente
migliorato. Il filo
conduttore della politica
deve essere quello di dare
delle risposte giuste ai
cittadini. Io sono
orgoglioso perché questa
terra ha un futuro grazie
agli uomini e alle donne che
stanno lavorando dal 24
agosto in questa terra», ha
concluso il Sindaco.
12/04/2017
Zone franche nei Comuni
terremotati. E' una
delle novità approvata dal
governo e annunciata via
twitter dal ministro
dell’AgricolturaMaurizio
Martina.
Si tratta della previsione
di zone franche nei
territori dei Comuni
terremotati. "Via libera dal
Consiglio dei ministri a
Zone franche urbane nei
comuni del terremoto. No
tasse e contributi per le
attività d'impresa", si
legge nel tweet di Martina,
che fa riferimento al
Decreto legge contenente
misure di correzione dei
conti pubblici e misure per
lo sviluppo. Una buona
notizia anche per i 15
Comuni del Reatino compresi
nel cratere delsisma.
Si parte dalla Maratona
di Roma e non per caso.
Prende il via dalla
manifestazione che
domenica 2 aprile
"invaderà" le strade
della Capitale la
campagna di
comunicazione della
Regione Lazio per
rilanciare il turismo
nelle aree del Reatino
colpite dal sisma.
Perché se è vero che il
terremoto ha distrutto
chiese pluricentenarie,
ha danneggiato gran
parte del patrimonio
artistico di Amatrice e
Accumoli - oltre ad aver
provocato, non va mai
dimenticato, quasi 300
morti nell'Italia
centrale, distruzioni di
case e attività - non ha
cancellato la voglia di
ripartire, le bellezze
paesaggistiche, i
percorsi di Fede, le
eccellenze
dell'enogastronomia. E
anche la possibilità di
passeggiare o correre in
mezzo a un'area dove la
natura regala il meglio
di sé, peraltro a poca
distanza da Roma. La
Maratona, per molteplici
ragioni, rappresenta la
platea ideale per una
campagna di
comunicazione.
LA MARATONA Al Circo Massimo,
nell'area della
partenza, ci saranno
cartelloni della Regione
Lazio che invitano a
scoprire o riscoprire le
Valli Reatine, “Emozioni
nel cuore d'Italia”.
Senza dimenticare,
ovviamente, che chi
partecipa alla maratona
ama correre. La campagna
definisce il Reatino
come “Il luogo ideale
per chi ama correre”.
Una platea, quella della
maratona, composta da
tanti romani, ma anche
da appassionati, persone
di ogni età e
provenienza: una vetrina
importante per il
Reatino. Migliaia di
persone che, prima dello
start, si imbatteranno
nei cartelloni della
Regione e magari
potranno avere uno
spunto per una prossima
gita o una futura
vacanza.
IL PERCORSO E questo è solo il primo
passo. Per rilanciare
l'economia turistica
delle aree coinvolte nel
sisma e, più in
generale, del Reatino.
Come presentato
mercoledì scorso a Rieti
dal presidente della
Regione Lazio, Nicola
Zingaretti, la campagna
della Regione prevede un
primo opuscolo, di
prossima uscita, sulle
attrattive turistiche
dell’area del cratere
sismico e poi un
secondo, successivo,
sulle proposte estive.
“Ovviamente la
diffusione - ha
precisato Zingaretti -
sarà a Roma e in altre
località esterne”.
Quindi, promozione su
giornali e tv e una
sezione sul portale
turistico all’indirizzo
www.visitlazio.com/vallireatine,
dove si potranno
scoprire le varie
proposte, dai Cammini di
Fede collegati a San
Francesco a Cittaducale,
da Leonessa alle Riserve
naturali.
LA CAMPAGNA Ma il binomio
turismo-Reatino verrà
rilanciato anche sotto
altre forme dalla
Regione. Risorsa da
sempre peculiare del
Reatino è
l’agroalimentare. Oltre
allo sviluppo dell'Area
Food di Amatrice, con
l'arrivo dei ristoranti,
sono in programma una
serie di iniziative sul
territorio, in primavera
ed estate. Tra queste,
“Sapere i sapori del
Lazio”, che si svolgerà
il 17 maggio a Rieti,
sull’educazione
alimentare, “Sotto le
stelle del Lazio -
estate” con gli chef
stellati sulle
specialità dell’Alto
Velino. E, ancora,
“Suoni, colori e gusti
dell’Appennino - estate”
e “Vieni a casa mia”.
RIETI - Oltre tremila alpini
a Leonessa per una festa che
contribuisca a sanare le
ferite lasciate dal
terremoto nel territorio.
Appuntamento fissato
ufficialmente fra un anno e
mezzo, il 21 e 22 luglio
2018, quando ci sarà il
raduno del Quarto
raggruppamento
dell'Associazione nazionale
alpini.
Una decisione ratificata nei
giorni scorsi dalla
direzione nazionale dell'Ana
e annunciata con orgoglio da
Bernardo «Nardino»
Cesaretti, capogruppo degli
alpini di Leonessa. «Per noi
alpini è un onore poter
organizzare tale evento
spiega - ben consapevoli
dell'impegno e soprattutto
sicuri del ritorno di
immagine e di partecipazione
che Leonessa ed il
territorio reatino si
aspettano. Orgogliosi e
fanatici come tutti i
Leonessani del nostro
Altipiano, organizzeremo per
tempo e nel modo migliore
l'evento coinvolgendo tutte
le belle realtà associative
del nostro territorio».
Al Quarto raggruppamento
appartengono le sezioni
alpine di Toscana, Umbria,
Marche, Abruzzo, Lazio,
Molise e di tutto il sud
Italia, con oltre tremila
iscritti che si ritroveranno
a Leonessa per un lungo fine
settimana. Per il 2017 il raduno è
fissato ad Avezzano e, da
lì, si passerà il testimone
ai leonessani. La macchina
organizzativa è già in moto,
con le prime riunioni
programmatiche fissate nei
prossimi mesi. L'intenzione
è quella di coinvolgere
tutte le realtà locali per
dare lustro al territorio,
con inviti che saranno
ricolti a tutti gli enti
locali, le realtà
associative e gli operatori
economici.
«Ad ogni realtà leonessana
che vorrà partecipare
conclude Cesaretti - saranno
affidati compiti specifici
perché Leonessa si presenti
come un gioiello incastonato
nel verde dell'Appennino
che, insieme all'ospitalità
e alla fratellanza, resterà
impresso ai partecipanti al
raduno. Solo così, tutti
insieme, daremo lustro alla
nostra Leonessa «ferita dal
mostro» ma sicuramente da
ora in poi guarita da noi
tutti. Tutti i partecipanti
porteranno a casa un
bellissimo ricordo e
soprattutto la voglia di
tornare a godere di Leonessa
e delle sue montagne».
27/03/2017
«Avevamo bisogno di un’Ape e
lo avevamo fatto presente al
Presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti. In
un territorio come il
nostro, in un Comune già
fortemente in difficoltà,
sembra essere un vezzo, ma
non lo è. L’Ape è
fondamentale per il lavoro
che i nostri operai svolgono
ogni giorno».
Paolo Trancassini, all’ombra
di Palazzo Mongalli, sede
storica del Comune di
Leonessa, racconta come è
nata la richiesta di
intervento a cui la Piaggio
s.p.a. ha risposto con
tempestività. Lo scorso
venerdì 24 marzo, il Sindaco
di Leonessa ha atteso
l’arrivo del mezzo in Piazza
VII Aprile, che il
responsabile commerciale del
concessionario Pucci di
Foligno Roberto Lucidi ha
voluto consegnare
personalmente nelle mani del
primo cittadino.
«La Piaggio ci ha dato un
segnale importantissimo, ha
raccolto con massima
velocità e con grande
entusiasmo la richiesta di
sostegno che abbiamo inviato
loro, contribuendo così alla
ripresa del nostro
territorio. Un gesto
significativo di
condivisione, per cui siamo
estremamente grati».
Il Gruppo Piaggio,
interpellato ad intervenire
in sostegno del Comune di
Leonessa, non ha esitato e
nell’arco di poche settimane
ha messo a disposizione
quanto richiesto
dall’Amministrazione
comunale, grazie al
preziosissimo intervento del
Direttore di Piaggio Italia
il Dr. Vincenzo Scardigno.
(www.il giornaledirieti.it)
27/03/2017
È pronta per la messa in
opera a Leonessa una “Sala
di Comunità” simile a quella
già realizzata ad Amatrice.
Un ambiente polifunzionale
che nel paese di San
Giuseppe sarà utilizzato
anche come spazio liturgico
in attesa di poter
nuovemente celebrare la
messa in una chiesa del
centro storico
C’è anche quella di Leonessa
tra le comunità messe in
difficoltà dallo sciame
sismico ancora in corso. Il
paese di San Giuseppe
registra infatti diverse
criticità riguardo al centro
storico e alle attività
economiche. Le
preoccupazioni sono diverse,
a partire da quelle
residenziali: insieme ai
comuni di Posta, Borbona e
Cittareale,
l’amministrazione leonessana
ha avanzato l’istanza per
l’assegnazione di alcune
soluzioni abitative
d’emergenza. Quanto
all’economia, comprensibili
preoccupazioni esistono
attorno alla vocazione
turistica del paese, messa
in forse dal perdurare delle
scosse. Ma se da un lato ci
sono diversi edifici da
mettere in sicurezza,
dall’altro non viene meno la
creatività, con il sindaco
che si è fatto promotore del
singolare concorso “Uno
scatto e uno scontrino per
Leonessa”: una competizione
fotografica centrata sui
centri storici di Leonessa e
delle sue frazioni. Per
partecipare basta una foto
originale del paese e
un’altra di uno scontrino o
di una ricevuta fiscale di un
acquisto fatto negli
esercizi commerciali del
comune. In palio 1000 euro
messi in palio dallo stesso
primo cittadino.
Nonostante le difficoltà,
dunque, non manca la voglia
di ripartire. E siccome
anche a Leonessa il
terremoto non ha risparmiato
le chiese, in paese è in
corso di installazione una
“Sala della Comunità”: una
struttura provvisoria donata
dalla Caritas italiana per
aiutare la lenta
“ricostruzione” delle
persone attraverso un luogo
di socializzazione
condiviso.
Non si tratta di una chiesa,
ma di una sala di comunità
polifunzionale, che
all’occorrenza svolge anche
il compito di aula
liturgica.
Elaborato sul modello di
quanto già visto
nell’Amatriciano, il
progetto prevede un
abbellimento esterno con
elementi in legno, piante e,
perfino giochi per bambini.
Una struttura pensata per essere uno spazio funzionale
a servizi di tipo
comunitario, più che una
soluzione di emergenza per
terremotati.
La Sala “Sant’Agostino” di
Amatrice, del resto, ha
ospitato diverse iniziative
e attività, oltre a
permettere la celebrazione
della messa. In ogni caso,
dal punto di vista liturgico
la proposta rappresenta,
rispetto alle funzioni
celebrate nel palazzetto
dello sport, un passo avanti
nella direzione di
un ritorno alle chiese
storiche nel più breve tempo
possibile. E, tra quelle
presenti in paese, potrebbe essere la chiesa di
San Carlo a svolgere la
funzione di sede
parrocchiale, non appena
sarà possibile dare seguito
alle dovute misure di
riscaldamento e di messa a
norma dal punto di vista elettrico.
(www.frontierarieti.it)
15/03/2017
All'indomani della scossa del 24 agosto, ci eravamo
ripromessi di raccontare il "nostro" terremoto dal giorno in cui
i primi Amici di Amatrice fossero ritornati nella loro Terra,
nei nuovi moduli abitativi.
25
soluzioni abitative di
emergenza sono state
assegnate.
25
porte si sono riaperte.
Una
goccia, ma un importante
segnale.
Poi la scossa del 30
ottobre.
Che proprio
oggi chi si è speso fin dal
primo momento con entusiasmo
e passione per la causa di
Amatrice sia costretto a
chiudere la sua di porta è
un coincidenza che nonavremmo mai voluto
evidenziare.
Ma
spesso sono le coincidenze a
fare la storia.
E la
storia della "nuova"
Leonessa sarà sempre più che
mai unita alla storia del
"nuovo" Bar Mongalli.
A
Carlo, alla sua splendida
Famiglia, alle "sue" Ragazze
ed ai "suoi" Ragazzi...
...A
Presto.
Sicuro !!!
G.B.
Il Caffè Mongalli va
in "ferie". Lo voglio comunicare
a tutti Voi con la foto di
una delle cose più belle di
questa esperienza
lavorativa: il sorriso, la
simpatia e l'amore che
questi ragazzi ECCEZIONALI
hanno donato a tutti noi, in
questa estate che si è
conclusa con un cambiamento
tragicamente epocale. Non è stata un
imposizione la dichiarata
inagibilità del Palazzo
Mongalli e di conseguenza
del bar. Tutto è nato da una
mia sofferta decisione. Non
potevo sottovalutare i danni
che il mio "gigante" della
Piazza ha subito ad iniziare
dall'incendio che lo quasi
distrusse nel 1956, a
seguire poi il terremoto del
1979 e del 1997 e per
finire, di questo sono
convinto, questa raffica
simile alla finale dei
"botti" di San Giuseppe. La sicurezza sarà la chiave
di Volta. Il caffè Mongalli tornerà
presto, spero, ad allietare
tutti Voi che in tutti
questi anni, con la Vostra
presenza, il Vostro Calore e
la Vostra Pazienza, ci avete
dato la forza di andare
avanti. Passata questa pausa
"ricostituente", faremo
insieme una grande Festa: la
Festa di Leonessa!!!! Vi
voglio bene Amici miei!!!!
Carlo Mongalli
10/03/2017
COMUNICATO
STAMPA
PROVINCIA
DI
RIETI
"E'
un'altra
giornata
importante,
un
ulteriore
passo
in
avanti,
per
il
progetto
Terminillo.
Nella
Commissione
per
l'attuazione
del
Protocollo
d'intesa
per
il
rilancio
dell'attività
sciistica
è
stato
approvato
dalla
Provincia
di
Rieti
e
dai
rispettivi
Comuni
l'aggiornamento
del
piano
d'interventi.
Grazie
a
questo
passaggio,
per
poter
far
partire
le
opere
necessarie
al
rilancio
della
montagna
reatina,
manca
solo
la
Valutazione
Impatto
Ambientale
per
la
quale
siamo
molto
ottimisti
avendo
con
questa
nuova
stesura
risposto
a
tutte
le
obiezioni
sollevate
dalla
Regione
qualche
mese
fa". E'
quanto
dichiarano
il
presidente
della
Provincia,
Giuseppe
Rinaldi,
il
sindaco
di
Rieti,
Simone
Petrangeli,
e i
consiglieri
comunale,
Simone
Munalli,
e
provinciale,
Bernardino
De
Marco,
quest'ultimi
due
presenti
ieri
in
commissione
in
rappresentanza
dei
rispettivi
enti.
Per il nono anno
consecutivo, il
Carnevale torna a Roma.
Con il suo anticipo di
primavera, musica,
colori e profumi animerà
le strade della capitale
dal 25 al 28 febbraio
2017. La kermesse è
stata presentata questa
mattina nella sala della
Protomoteca in
Campidoglio, alla
presenza di Daniele
Frongia, assessore allo
Sport, Politiche
Giovanili e Grandi
Eventi di Roma Capitale.
Le protagoniste saranno
le donne di Roma, perché
l’edizione di quest’anno
è dedicata a Beatrice
Cenci, Artemisia
Gentileschi e Cristina
di Svezia. Si
alterneranno: arte
equestre, artisti di
strada, commedia
dell’arte, fuochi
d’artificio e le sfilate
con i costumi della Roma
papalina e
Rinascimentale. E come
da tradizione, fulcro
del carnevale romano
saranno: la sfilata
equestre e la sfilata
dei carri allegorici in
via del Corso e Piazza
del Popolo.
Quattro giorni con
un programma «che
continua dopo nove anni
ad essere il più grande
evento equestre
d’Europa, ci saranno -
ricorda Marco Lepre,
presidente
dell’associazione
culturale Carnevale
romano- tanti
appuntamenti in
programma come la
tradizionale sfilata
equestre, momenti di
animazione e
intrattenimento, lo
spettacolo pirotecnico
dei fuochi del Carnevale
romano, il concerto jazz
in Piazza del
Campidoglio». «Anticipo
che la manifestazione si
farà anche il prossimo
anno e mentre quest’anno
porteremo le periferie
in centro, il prossimo
ci sposteremo
coinvolgendo le
periferie della città»
afferma Daniele Frongia,
assessore allo Sport,
Politiche Giovanili e
Grandi Eventi della
Giunta Raggi.
Quest’anno la
manifestazione avrà come
centro Piazza del Popolo
e via del Corso. Fanfare, sfilate,
butteri, giochi cavalli
e maschere saranno i
protagonisti di questo
Carnevale romano,
l’inaugurazione si avrà
sabato 25 febbraio in
Piazza del Campidoglio,
dove ci sarà animazione
per bambini insieme ad
associazioni umanitarie
e concerti di
trentacinque ragazzi,
che suoneranno musica
jazz diretti dal
maestro Pasquale
Innarella. Nel
pomeriggio, alle ore
15.30, la Grande Sfilata
equestre, coordinata
da Alessandro Salari,
partirà da piazza del
Popolo per proseguire su
via del Corso, lungo il
percorso seguito dai
cortei rinascimentali
sulle orme del tracciato
della rinomata corsa dei
berberi che per secoli,
fino ai primi anni di
Roma Capitale, ha
caratterizzato il
Carnevale romano.
Sbandieratori, artisti
equestri, carrozze,
trampolieri,
mangiafuoco, ma anche
realtà culturali come i
butteri laziali, bambini
in maschera sui pony,
nonché la prestigiosa
presenza dei corpi
militari che hanno dato
lustro alla storia della
cavalleria italiana: la
fanfara a cavallo
del Reggimento Lancieri
di Montebello (8°),
il IV Reggimento
Carabinieri a cavallo,
la Polizia di Stato a
cavallo.
Non
mancheranno le realtà
culturali rievocative
laziali, tra cui la
significativa presenza
de “Il palio del velluto
di Leonessa”, che
malgrado la tragedia
sismica che ha
recentemente colpito il
territorio, non ha
voluto mancare alla
manifestazione
capitolina. Spazio anche
ai Cavalieri del passato
con la sfilata la
storica, cavalcata
papale sulla mula bianca
con la quale il
Pontefice dal 858 al
1769 prendeva possesso
della cattedra di San
Pietro. Alle ore
18.00 a Piazza del
Popolo si terrà un
concerto della Fanfara a
cavallo del Reggimento
Lancieri di Montebello
(8°), in attesa della
rievocazione della
tradizionale Festa dei
Moccoletti.
Alle ore 19.00 il sabato
carnevalesco di Piazza
del Popolo si concluderà
con lo spettacolo
pirotecnico dei Fuochi
d’artificio del
Carnevale romano,
realizzati dalla
terrazza del Pincio
dal Gruppo IX Invicta.
Un occhio strizzato
anche alla solidarietà,
con l’evento a pagamento
‘Ballo in maschera’, che
si svolgerà dalle ore
20.00 a Palazzo
Ferrajoli , su
prenotazione a favore
della Lega Italiana
Fibrosi Cistica.
Domenica 26 febbraio
alle ore 16,30 al museo
di Roma Palazzo Braschi,
si terrà il concerto di
musica antica “Parole e
musiche del Carnevale
Romano - da Artemisia a
Cristina viaggiando nel
Carnevale Romano”, a
cura di Archetipa
ottava, con letture a
opera di Crescenza
Guarnieri, Giada
Lorusso e Leonardo
Petrillo.
La
kermesse si concluderà
il martedì grasso, 28
febbraio con martedì 28
febbraio, alle ore
18.00 nella
seicentesca Biblioteca
Angelica con il
convegno-spettacolo dal
tittolo “Il Carnevale
romano e le donne di
Roma”, realizzato con la
collaborazione di
esperti della cultura
barocca e carnevalesca
romana. L’iniziativa
è promossa da Roma
Capitale, Assessorato
allo Sport, Politiche
Giovanili e Grandi
Eventi, con l’ideazione
e la direzione artistica
di Marco Lepre,
presidente
dell’Associazione
culturale Carnevale
romano – Accademia del
Teatro equestre, e con
il coordinamento
organizzativo di Zetema
Progetto Cultura.
Dal 24 Agosto leonessa.org ha scientemente evitato
qualsiasi personale commento su un evento così drammatico, a
denuncia di una evidente ignoranza rispetto a tutte le
complicanze di una situazione così al limite. In soldoni : quando non si conosce, è meglio tacere. All'inizio il nostro silenzio era accompagnato dalla paura
della scossa del 24 agosto ed il sollievo dell'essersela in
fondo cavata senza intaccare troppo l'esistenza di Leonessa
e dei nostri Amici che lì vivono. Dal 30 ottobre, ci accompagna l'angosciante certezza
di un difficilissimo futuro tutto da costruire. Leonessa non va ricostruita. Leonessa va costruita di nuovo.
Sandro Simoncini, docente di Urbanistica e legislazione
ambientale presso
l’Università Sapienza di Roma, 26 ottobre 2016
“La capacità di una popolazione di risollevarsi
dopo una sciagura del genere non può prescindere dal
riconoscersi in quanto comunità: scardinarne i vincoli
affettivi e di relazioni sociali, anche attraverso una
ricollocazione abitativa casuale o disordinata, può
costituire un ulteriore ostacolo sulla via del ritorno a
una vita il più possibile normale. Non si tratta solo di
dare un tetto alle persone, ma di farle sentire
effettivamente parte di un contesto pronto a
ricominciare nonostante tutto”.
Vasco Errani,
Commissario Straordinario per la ricostruzione, 9
Gennaio 2017
"Non si possono ricostruire le comunità
delle zone terremotate se prima non si ricuce la faglia
emotiva aperta dal sisma...L'unico modello credibile di
ricostruzione è quello che vede le istituzioni mettersi
al servizio della comunità...Senza tutto ciò potremo al
massimo ricostruire le pietre”.
L'invito del Sindaco di
Leonessa, Paolo Trancassini, in occasione della messa in
onore di San Giuseppe da Leonessa celebrata domenica 12
Febbraio
presso la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano è
un accorato appello che va proprio nella direzione della
costruzione del nuovo tessuto sociale di Leonessa, del
quale i Villeggianti, "i Leonessani di Roma"
rappresentano una importantissima trama.
"...Io vi porto i saluti di Leonessa, vi
porto un messaggio da Leonessa. Leonessa è ferita ma sta in piedi. Noi siamo molto più fortunati di altri, anche se viviamo
un momento di grande difficoltà. Combattiamo una serie di partite, una serie di
difficoltà: gestiamo la paura, i bisogni, le
prospettive. Partite che vengono giocate contemporaneamente e che
necessitano di tanto, tanto lavoro e di tante, tante
attenzioni. E' anche un grande sforzo di pensiero. Siamo fiduciosi, stiamo lavorando molto. Stiamo cercando
tutta quella attenzione che merita un ferito, un
territorio che è in difficoltà. Stiamo mettendo in campo tutta una serie di
progettualità nel piccolo, nel medio e nel lungo termine
che a breve conoscerete. Mercoledì avrò un incontro con il Presidente Zingaretti
per rappresentare la specificità di Leonessa, le
difficoltà di Leonessa, le difficoltà di Leonessa ma
anche le prospettive del nostro Territorio. E' chiaro che quando una partita è difficile bisogna
mettere in campo tutto, tutto quello che si ha. Noi abbiamo una straordinaria Comunità, che è molto più
grande di quello che il nostro piccolo Paese può
lasciare intendere. Noi in questo momento non abbiamo bisogno di pietà, non
abbiamo bisogno di solidarietà. Noi abbiamo bisogno di amore, di complicità e soprattuto
di condivisione. La parola chiave è proprio questa, è la condivisione. Condividere uguale dividere con. Quando condividiamo un
dolore, il dolore è più leggero: quando dividiamo una
gioia, la gioia è più grande, più intensa. L'appello che io oggi faccio a Voi, idealmente
rappresentanti di tutta la Comunità perchè la Comunità
dei Leonessani è molto ma molto più grande di questa pur
piena chiesa è quella di condividere queste nostre
partite. Condividere la paura, condividere i bisogni e
soprattutto condividere le prospettive. Perchè oggi quello che fa più paura è il futuro, la
preoccupazione di quello che ci aspetta domani: non in
termini di terremoto ma in termini di perdita economica,
di prospettive. Se Noi avremo la capacità di condividere tutto questo,
sicuramente Leonessa ce la farà. Attenzione: condividere non significa quello che oggi
siamo abituati a pensare quello che sia cioè
condividere, replicare messaggi dei social... Condividere nel senso antico; condividere nel prendere
la macchina, condividere nel venir su, condividere tutto
quello che accade su, condividere una economia,
condividere una prospettiva. Sono convinto che se tutto questo accadrà, Leonessa ce
la farà sicuramente. Perchè Leonessa ha rappresentato e rappresenta un paese
di grande fascino, un paese per certi versi strano; un
piccolo paese, un grande Territorio, un piccolo Paese
con una straordinaria Comunità. Se oggi, domani tutta la nostra Comunità comincerà
a lavorare per Leonessa, è sicuro che ce la faremo. Io, la mia Amministrazione Comunale, la Gente di
Leonessa ce la stiamo mettendo tutta. Io, insieme a Voi, Leonessa non possiamo assolutamente
deluderla. Se non la deluderemo, Noi ce la faremo. Tutti insieme, ce la faremo"
Noi di leonessa.org proveremo a fare il nostro, come
sempre. Da 17 anni.
Intanto Leonessa riparte
dalle Scuole.. Niente prefabbricati, ma edifici e un
centro sportivo dove i nostri Ragazzi continueranno il
loro percorso scolastico in sicurezza. E' un
importantissimo passo, per la nuova Leonessa.
giannibolletta@leonessa.org
07/02/2017
"Domani i nostri bambini
torneranno a scuola, a
Terzone le elementari ed a
Villa Gizzi l'asilo,
accompagnati dai pulmini. A
tempo pieno.
Un passo avanti... Di
tutti."
Paolo Trancassini , Sindaco
di Leonessa
02/02/2017
“Questa mattina
(01/02/2017, ndr)
in Regione nella
riunione per il
progetto del
Terminillo ho fatto
notare insieme a
Vito (Vito Paciucci,
vice sindaco del
Comune di Leonessa,
ndr) che dopo il
terremoto gli orsi
ed i lupi da salvare
siamo noi ed abbiamo
bisogno di certezze
adesso. Al
contrario, le novità
progettuali
finalmente condivise
dovranno essere
ripubblicate ed in
sostanza si
ricomincia. Non
c'era un assessore,
non c'era la
politica. Assurdo
non capire che anche
su questo argomento
non possiamo morire
di burocrazia...
Questa è la partita
della vita, i nostri
territori sono in
codice rosso...”
Dispiace vedere che
nel momento in cui
si raggiunge un
obiettivo condiviso
la politica non ha
la capacità di
stringere i tempi
soprattutto in un
momento così
difficile come
quello che stanno
vivendo i nostri
territori.
Noi riceviamo da una
decina d'anni
segnali negativi da
parte della
politica, se non hai
i numeri ti chiudono
la scuola, se non
hai i numeri ti
tolgono i servizi e
poi arriva
improvvisamente un
terremoto devastante
che probabilmente
convince le persone
ad andarsene
definitivamente. Se
in presenza di
questa devastazione,
la politica non ha
la capacità di dare
risposte immediate
succede che alla
popolazione fa più
paura il futuro che
non il terremoto.
Questa era
un'occasione per
dare fiducia nel
futuro, oggi sarebbe
stato molto bello se
tutta la politica ci
avesse detto che
questo progetto
andava in consiglio
regionale, veniva
approvato in deroga
e passava sopra la
burocrazia per poter
vedere i primi
cantieri a
primavera. Avremmo
dato un segnale
fortissimo non solo
a Leonessa ,
Micigliano,
Cantalice e Rieti,
ma forse a tutta la
Provincia e a tutti
coloro che ancora
credono che valga la
pena rimanere nei
nostri territori."
Paolo
Trancassini, Sindaco di
Leonessa
02/02/2017
Comunicato
stampa
L'Amministrazione
comunale di
Rieti ritiene
l'incontro,
svoltosi ieri
presso la
Regione Lazio,
un ulteriore
passo avanti
verso
l'approvazione
del progetto di
sviluppo del
comprensorio del
Terminillo.
L'incontro
tecnico è
servito a
concordare le
procedure da
attivare dopo le
modifiche
apportate al
progetto e
proprio per
questo i 60
giorni di
pubblicazione
sono un
passaggio
obbligatorio,
anche al fine di
evitare i
consueti e
probabili
ricorsi per vizi
formali. La
Regione ha
apprezzato molto
tutti gli sforzi
fatti dai Comuni
per ottenere un
incidenza
ambientale bassa
mantenendo, allo
stesso tempo,
inalterata la
valenza del
progetto
sciistico.
Nessun nuovo
inizio, ma
semplicemente
procedure
previste dalla
legge che devono
essere
rispettate.
L'Amministrazione
comunale è certa
e fiduciosa che
il lavoro svolto
in questi anni,
anche grazie
all'impegno
della Regione
Lazio e di tutte
le
rappresentanze
politiche del
territorio, ci
porterà ad un
risultato
storico che è
oramai a portata
di mano. Siamo
vicini al
traguardo.
Rieti 2 febbraio
2017
---
Ufficio Stampa
Comune di Rieti
Tel.
0746/287.352
01/02/2017
COMUNICATO
STAMPA
Questa
mattina
presso
l’Assessorato
all’Ambiente
della
Regione
Lazio si è
svolto un
incontro tra
i
rappresentanti
della
Provincia di
Rieti e dei
Comuni di
Rieti,
Cantalice,
Leonessa e
Micigliano
per valutare
insieme
all’Arch.
Demetrio
Carini,
direttore
del settore
competente
sulla
procedura di
VIA, le
risultanze
del tavolo
di confronto
istituito
tra i
tecnici
regionali e
quelli
comunali e
provinciali
per superare
le criticità
progettuali
che hanno
determinato
la
valutazione
di incidenza
negativa
nell’ambito
della
procedura di
Valutazione
di Impatto
Ambientale.
Dopo
mesi di
serrato
confronto e
approfondimento
si è giunti
alle
necessarie
modifiche
del progetto
per il
rilancio del
comprensorio
del
Terminillo
per poter
riavviare
l’iter di
approvazione;
modifiche
che, pur
riducendo
notevolmente
e
sostanzialmente
la
significatività
di incidenze
negative a
carico di
habitat o
specie di
interesse
comunitario,
non hanno
compromesso
la valenza
comprensoriale
del
progetto.
Ciò
consente di
riaprire i
termini
della
Conferenza
di Servizi
per l’esame
del
progetto,
secondo le
modalità
stabilite
dal Dlgs
152/2006, in
modo da
poter
acquisire i
pareri
mancanti e
far
pronunciare
nuovamente
gli Enti che
già si erano
espressi.
I
partecipanti
hanno
confermato
unanimemente
l’importanza
del progetto
per il
rilancio
dell’economia
locale
ulteriormente
provata
dagli eventi
sismici che
si sono
susseguiti
dal mese di
agosto,
parimenti si
è espressa
la volontà
di procedere
nel pieno
rispetto
delle
normative
vigenti a
tutela
dell’ambiente.
La
Provincia
convocherà
nei prossimi
giorni il
tavolo per
consentire
ai tecnici
di redigere
il progetto
con il
recepimento
delle
modifiche e
delle
integrazioni
emerse nei
confronti
che si sono
tenuti negli
ultimi mesi
in modo da
poter
riconvocare
la
Conferenza
di servizi e
riaprire i
termini
della
approvazione
quanto prima
possibile.
Rieti, 1
febbraio
2017
Umberto Leoncini
15/08/2016
RIETI - Leonessa riconquista il suo Monte Tilia al canto per
niente marziale de “Il cielo è sempre più blu” e nel nome
dell’indimenticato Padre Mauro. Giornata dell’orgoglio
leonessano doveva essere e tale è stata quella
dell’inaugurazione della seggiovia di Monte Tilia, salutata da
un sole splendido e da un fiume in piena di gente in fila per
salire, chi con il bambino al collo, chi col cagnolino in
braccio, chi con lo zainone del deltaplano in spalla.
“Grazie al Creato, al Creatore e a quest’opera buona che ci
aiuterà a gustare meglio le meraviglie della natura”, benedice
padre Orazio. “Grazie alla testardaggine del sindaco Paolo
Trancassini e alla meticolosità del vice Vito Paciucci che ha
vegliato su ogni vite messa quassù” traduce Alfredo Rauco
inaugurando la serie di interventi degli amministratori comunali
che si susseguono alla stazione di partenza prima del taglio del
nastro e dell’avvio dell’impianto. Altre personalità politiche
non ce ne sono ma è stata una scelta precisa: “Con noi oggi
abbiamo voluto solo chi con noi c’è sempre stato, anche quando
si trattava di manifestare a Roma e farsi identificare dalla
Digos”, dice Trancassini. Il mattatore, qui, oggi, è lui e lui
non si sottrae: “Noi oggi viviamo un sogno, un sogno bellissimo,
frutto del lavoro di un gruppo di persone che 26 anni fa
decisero, come in una favola, di rifare bella e grande la loro
Leonessa. Formiche eravamo e siamo, ma queste formiche hanno
spostato un elefante”, dice Trancassini, citando l’impresa di
ricomprare e riaprire Campo Stella con una nuova seggiovia, e
oggi ripristinare il collegamento con Monte Tilia con questa
seggiovia biposto che sostituisce la vecchia ovovia. “Era il 12
gennaio 1969 quando l’impianto fu inaugurato e a tagliare il
nastro fu Franco Maria Malfatti, all’epoca sottosegretario agli
Esteri”, ricorda un emozionato Tito Cheli, che raccontò quella
giornata sul Giornale d’Italia. Quella ovovia doveva dare alla
Sabina “la sua seconda stazione di sport invernali” dopo il
Terminillo, all’epoca nel pieno del suo splendore. Oggi il
quadro è cambiato: Terminillo annaspa, alla disperata ricerca di
ritornare a galla come stazione sciistica, mentre Leonessa
affianca all’impianto invernale di Campo Stella questo di Monte
Tilia pensato per l’estate e per l’autunno. E sul punto
Trancassini infierisce sugli “snob che vanno con le ciaspole e
che vogliono insegnarci come e quando andare in montagna: noi
rispondiamo a quel mondo che siamo per l’ambiente e per la
montagna 365 giorni l’anno”. D’altronde lo scontro col cartello
delle associazioni ambientaliste in guerra contro Terminillo
Stazione Montana è aperto e accesissimo e si è scaricato anche
intorno ai lavori di realizzazione di quest’impianto, anche se
Vito Paciucci, nel raccontarne la storia, sul punto sceglie di
sorvolare. “Vi dico solo che questa seggiovia ci è costata 920
mila euro chiavi in mano, che il 30% di questi soldi sono
rimasti a Leonessa grazie al lavoro di nostre ditte, prima fra
tutti la Aloisi Costruzioni che ringrazio. All’arrivo troverete
solo un container per i servizi e la vecchia stazione superiore
da restaurare ma piano piano lo faremo, grazie alle forze di
un’amministrazione straordinaria”. Un’amministrazione e un
paese, dirà poi Trancassini in un crescendo zerofolle “a cui noi
tutti abbiamo dedicato i migliori anni della nostra vita e
questo paese straordinario se li è meritati tutti”. E così il
gruppo di giunta va a scoprire la targa dedicata a Padre Mauro e
si schiera per il taglio del nastro, con il “capo macchina”
Ruggero Zelli che canta per davvero “I migliori anni della
nostra vita”. Impensabile ai tempi di Malfatti.
(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile concessione
www.ilmessaggero.it)
10/08/2016
Una seggiovia estiva
che, a pochi passi dalla piazza centrale di Leonessa,
porterà i turisti sugli oltre 1600 metri della vetta del monte Tilia. Non è un sogno o l’ennesimo progetto fine
a se stesso ma una realtà concreta che verrà inaugurata la
prossima domenica alle 10:30 nel borgo montano
della provincia di Rieti.
“Abbiamo ripristinato
la vecchia seggiovia chiusa da oltre 25 anni – ha affermato,
visibilmente soddisfatto, il sindaco di Leonessa Paolo
Trancassini – con un investimento di 50 mila euro
abbiamo donato a Leonessa uno strumento per il turismo e la
fruibilità della montagna che non ha prezzo”.
Dopo l’inaugurazione
della stazione invernale Mario Foglia di Campo Stella
avvenuta lo scorso anno, ora Leonessa può vantare anche una
seggiovia estiva e quindi un impianto aperto per ogni stagione.
“Con questa
inaugurazione – prosegue Trancassini – dimostriamo la nostra
visione a 360° della montagna e, a differenza di chi dispensa
ricette per lo sviluppo, noi mettiamo in pratica il nostro amore
per la montagna. E’ stato un lavoro molto difficile portato
avanti da una squadra incredibile, della quale sono solo il
capitano e che deve il suo successo all’infaticabile lavoro di
tutti i suoi componenti, in special modo del vice sindaco
Vito Paciucci, che non si è risparmiato fino
alla fine dell’opera. Domenica – conclude Trancassini – sarà una
grande festa per Leonessa, saliremo in vetta con la nostra nuova
seggiovia che entrerà a servizio per escursionisti e amanti
della montagna, creando una grande attrattiva turistica, dando
un grande segnale al Terminillo ed al Consorzio per accelerare
il processo di sviluppo del comprensorio, ma dandolo anche agli
scettici, che non potranno che prendere atto del nostro modo di
fare le cose per bene, senza spreco di soldi e con il massimo
rispetto per l’ambiente”
(Su
Gentile concessione www.rietilife.it)
10/08/2016
Si chiude il cerchio di uno straordinario modo
di amministrare un Territorio.
Invio di seguito e in allegato il comunicato
stampa sul progetto per Rieti Terminillo
Stazione Montana per conto delle seguenti
associazioni
Altura Lazio Cai Lazio
European Consumers Inachis Italia Nostra
Rieti Mountain Wilderness Postribù Rieti
Virtuosa Salviamo il Paesaggio Rieti WWF
Lazio
Grazie per l'attenzione
Cesare Budoni
Responsabile comunicazione WWF per il Lazio
IL PROGETTO TSM ALLA RICERCA
DI UNA COMPATIBILITA’
IMPOSSIBILE
Apprendiamo dalla stampa – o
meglio dalle polemiche tra le istituzioni
che dovrebbero governare il Terminillo – che
è in corso un intenso lavoro teso a
riconfigurare il progetto ‘Terminillo
Stazione Montana’ al fine di superare lo
“scoglio” (così lo definisce il Comune di
Rieti; sarebbe a nostro avviso più corretto
usare il termine “garanzia ambientale”)
della Valutazione di Incidenza, che come
noto ha sancito la incompatibilità del TSM
(facendo seguito a parere analogo di pochi
anni fa).
Cerchiamo di immaginare in
queste ore calde amministratori e
progettisti, assiepati attorno al costoso
plastico presentato con orgoglio nel 2014,
togliendo, tagliando e riposizionando le
bacchette degli impianti di risalita alla
ricerca affannosa di nuove collocazioni.
A nostro parere si tratta di
un lavoro completamente inutile.
Come abbiamo ampiamente
argomentato nelle Osservazioni alla VIA
presentate nel Febbraio 2015, infatti, il
TSM ha problemi ben più vasti, problemi che
le istituzioni continuano a far finta di non
vedere.
Se la Regione Lazio ha avuto
senz’altro ragione ad emettere un parere
negativo in sede di Valutazione di
Incidenza, il suo parere di compatibilità
positiva con il Piano Territoriale
Paesaggistico Regionale è palesemente errato
perché le sue norme vietano con chiarezza la
realizzazione di nuovi impianti, e nel TSM
di nuovi impianti ce ne sono molti. Lo
abbiamo scritto e ben argomentato nelle
Osservazioni, ma la risposta è stata una
confusa identificazione tra il concetto di
“nuova opera” e di “riqualificazione” senza
alcuna base normativa. Il fatto che la
Regione Lazio sembra non essere in grado di
interpretare correttamente un proprio
strumento di governo lascia francamente
sconfortati.
In aggiunta ci sono gli
aspetti economici. Abbiamo argomentato la
vacuità delle analisi economiche del TSM
originario, che a parere degli estensori
raggiungerebbe il pareggio di bilancio
soltanto incrementando di dieci volte gli
sciatori attuali; le nostre Osservazioni
sono state sostanzialmente ignorate, eppure
la valutazione della performance economica
di un progetto è parte integrante di una
VIA, perché non c’è nulla di più impattante
di un progetto che consuma risorse
ambientali senza offrire in cambio uno
scenario occupazionale credibile.
Promettere sviluppo su basi
fragili quali quelle del TSM originario è
stato irresponsabile, e siamo in attesa di
conoscere quale fantastico incremento di
sciatori si prefigge il nuovo TSM; o
qualcuno pensa che le analisi economiche
redatte per il TSM originario possano essere
disinvoltamente traslate nel nuovo?
Chiamiamo ancora una volta
le Istituzioni a guardare in faccia la
realtà e a trarne le conseguenze; il TSM –
bruciando risorse pubbliche – incrementerà
il già consistente novero di opere
incompiute, di opere abbandonate, di bilanci
di gestione fallimentari (ed assistiti) che
intristiscono il Terminillo. L’unica
preoccupazione dei promotori del TSM sembra
essere stata finora quella di realizzare
opere (peraltro in maniera maldestra, come
ci ricordano l’Autorità Anticorruzione e i
procedimenti giudiziari in corso a carico di
esponenti del Consorzio Smile), di dare
incarichi ben retribuiti per progettare
opere la cui redditività non si è in grado
di dimostrare.
Il Terminillo potrà a nostro
avviso avere un futuro interessante di
sviluppo, ma solo e soltanto se si cambierà
ottica e si predisporrà un programma
lungimirante e complessivo di messa in
valore delle sue straordinarie risorse, un
programma volto alla promozione di un ampio
spettro di attività pluristagionali,
programma al quale la componente sciistica –
nonostante la profonda crisi in cui versa,
accentuata dai progressivi effetti del
cambiamento climatico – potrà dare un
contributo commisurato alle sue effettive
potenzialità, ovvero riqualificando (come
consentito dal Piano Territoriale
Paesaggistico Regionale) gli impianti
esistenti.
A questo sono chiamati oggi
gli amministratori; se così non sarà – e il
TSM sarà varato, magari alla chetichella
verso la metà di Agosto – è facile prevedere
che tra dieci anni avremo la medesima
economia stagnante, nonché un ambiente ed un
paesaggio che avranno perso qualità ed
attrattività. E forse nuovi amministratori
(se i precedenti si saranno elegantemente
eclissati) continueranno a parlare di
sviluppo senza aver fatto tesoro delle
esperienze passate e senza aver capito le
potenzialità reali del Terminillo.
Rieti, 30 luglio 2016
24/07/2016
"Ecco
soprattutto ciò che intendo per avventura,
nell'accezione più vasta e coinvolgente del termine.
Scoprire se stessi è indubbiamente la più stimolante
della avventure,ma lo è ancor di più se questa
ricerca ha per sfondo la grande natura intatta,
rimasta ancora fuori dalla portata di chi troppo
spesso non sa, o non vuole, coglierne la preziosità.
La natura è vita ed è la nostra stessa salvezza, non
soltanto fisica".
(Walter
Bonatti - "Giorno per giorno, l'avventura")
Pino Calandrella,
grande Leonessano e grande Alpinista, ha conquistato
un'altra prestigiosa vetta.
Terminillo Stazione Montana, nello scontro aperto tra Paolo
Trancassini e Simone Petrangeli su chi ha fatto cosa per il
Terminillo e chi ci ha fatto solo propaganda elettorale ora si
inserisce anche il Pd di Rieti (e qui è anche la vicesindaco
Emanuela Pariboni che parla). Al netto delle reciproche accuse
di strumentalizzazioni politiche, il Pd reatino allinea però una
serie di paletti utili a raccapezzarsi nella intricata e annosa
vicenda del progetto Tsm. Che cosa scrive il Pd a Trancassini e
a futura memoria? Primo, che il progetto è ormai vicino
all'approvazione grazie anche al Partito democratico che ha
mosso i suoi uomini a Roma e alla Regione. Secondo, che quel
progetto comprensoriale nato in spirito di condivisione tra
tutte le istituzioni vede come unico ente di coordinamento
riconosciuto la Provincia, e non il Consorzio Smile di
Trancassini e della Tsm spa. «In questo percorso la Regione ha avuto il difficile compito di
indirizzare le scelte affinché potessero trovare la maggiore
condivisione, mentre la Provincia ha guidato l'operato dei
tecnici e ha mediato fra le diverse istanze lavorando al fianco
dei Comuni», scrive il Pd. Unico ma rimediabile passo falso, il
parere negativo della valutazione d'incidenza, peraltro espresso
dagli stessi tecnici valutatori incaricati dal Consorzio. E a
quel punto ricorda il Pd «è toccato a noi esercitare senso di
responsabilità per non buttare all'aria anni di lavoro, milioni
di euro di investimenti e soprattutto un'occasione di sviluppo
per le generazioni future difficilmente ripetibile.
LA GESTIONE DEL SISTEMA I nostri sindaci, Cantalice e Micigliano in primis, ma anche
Rieti, hanno accettato di orientare diversamente le scelte
iniziali» e l'iter sta ripartendo. Ma il Pd tocca anche il
tema-Consorzio «abbiamo più volte chiesto chiarimenti che non ci
sono mai stati dati sul possibile ingresso di Rieti» e
soprattutto il tema della gestione del sistema sciistico in caso
di approvazione di Tsm. Della serie: che si fa con l'attuale
gestore degli impianti di Pian de Valli?
L'ASCOM SULLA VALLONINA Tutte questioni aperte, apertissime. Di formalmente chiuso a
Terminillo c'è solo la panoramica della Vallonina. E dopo
Trancassini da Leonessa ora se ne lagna anche l'Ascom da Rieti.
Sarà per quella strada chiusa al traffico dalla Provincia per
pericolo caduta massi che i due sindaci proprio non si
incontrano?
(Articolo di Alessandra Lancia - Su gentile concessione de
"www.ilmessaggero.it")
24/07/2016
23/07/2016
RIETI - Terminillo stazione montana: Leonessa, Cantalice,
Micigliano ci sono sempre state, hanno fatto e disfatto, Rieti
no. Ora è Paolo Trancassini a sbattere la scarpa sul tavolo. E
quello che esce non sono sassolini ma pietre. Quando ha letto
ieri su Il Messaggero che Simone Petrangeli e Emanuela Pariboni
lo invitavano a specchiarsi con il Comune di Rieti, lì a
lavorare «con Regione e Provincia per portare a termine il
progetto di rilancio del Terminillo», mentre lui preferiva
«mistificare la realtà per ragioni di propaganda politica», non
ci ha visto più.
«Molte volte avremmo avuto bisogno del Comune di Rieti in questi
anni. Ma Rieti non c'era: non ha mai ceduto ai nostri
corteggiamenti». Trancassini parla proprio di «corteggiamenti»,
ed è difficile dargli torto pensando alle tante «calate su
Rieti», anche in Comune, sfidando gli ambientalisti
orgogliosamente critici o, peggio, consiglieri tiepidi e
distratti. «A Rieti abbiamo parlato spesso di quanto una visione
e una strategia unitaria all'interno del Consorzio potesse
essere vincente per il futuro del Terminillo: bisognava avere il
coraggio di abbattere i confini di territorio e di appartenenza
politica per valorizzare una straordinaria montagna. Leonessa,
Cantalice, Micigliano lo hanno fatto, Rieti no».
Rieti, accusa Trancassini, «non c'era mai: non c'era quando si
progettava e non c'era quando bisognava cambiare e progetti, non
c'era quando bisognava ascoltare e non c'era quando bisognava
chiedersi. E non c'era nemmeno quando bisognava indignarsi, come
per la strada vergognosamente chiusa della Vallonina». In una
parola, «ogni volta che bisognava pretendere una posizione Rieti
non c'era. Eppure sarebbe servito, e infatti ci è mancata la
forza della città, il peso del capoluogo nella sfida impari per
affermare il diritto del territorio di crescere e svilupparsi
secondo le sue potenzialità. E questa è storia, che noi del
Consorzio Smile in questi anni abbiamo scritto, il Comune di
Rieti no. «Siamo quello che facciamo», recita la massima di
Aristotele dice Trancassini al collega Petrangeli - e quello che
facciamo non è quello che scriviamo sul quadernino della
propaganda distribuito a Rieti in questi giorni».
Poi, però, riapre: «Per il progetto, per Terminillo o anche solo
per la campagna elettorale io ci sono: incontriamoci e
parliamone». La forza della piccola Leonessa è stata proprio
questa. E' quella della grande Rieti che è mancata.
(Articolo di Alessandra Lancia - Su gentile concessione de
"www.ilmessaggero.it")
23/07/2016
Martedì 26 luglio alle ore 11.30 presso la Sala
Giunta della sede della Provincia di Rieti, in via Salaria 3, il
presidente Giuseppe Rinaldi incontrerà gli organi di stampa per
fare un punto della situazione a quasi due anni del suo
insediamento e per illustrare le prospettive future dell'Ente.
Ufficio Stampa Provincia di Rieti
22/07/2016
Comunicato stampa
"Pur nella piena consapevolezza che
alimentare polemiche sulla strategica questione del
Terminillo è cosa meschina ed autoreferenziale, e per
nulla utile al rilancio della nostra montagna, a seguito
delle imprudenti affermazioni di Trancassini, poche
considerazioni meritano di essere sottolineate. Il
Comune capoluogo nella vicenda in oggetto ha
costantemente onorato il suo compito, sia perseguendo
per il Terminillo uno sviluppo destagionalizzato,
multidimensionale, per ciò stesso di ampio respiro, sia,
parallelamente, prefigurando anche organi di gestione
del territorio autorevoli ed universali, come nel caso
di un Ente Parco. Tutto ciò coltivando l'ambizione di
coniugare il potenziamento del sistema impiantistico con
l'ambiente. Tutte le azioni fino ad ora svolte dal
Comune capoluogo hanno avuto il timbro dei caratteri
indicati, tanto da esprimere soddisfazione nel
registrare le nuove condizioni di ridefinizione del
progetto Terminillo Stazione Montana perfettamente
conseguenti alla linearità strategica del Comune di
Rieti ed alle indicazioni della Regione Lazio che dovrà
procedere alla definitiva approvazione. Grazie a questa
Amministrazione si è arrivati finalmente ad un progetto
comprensoriale e si sono superati quei campanilismi che
evidentemente, e ne prendiamo atto, animano ancora
qualcuno.
Strumentalizzare il rilancio della
nostra Montagna per ragioni di campagna elettorale è
cosa deplorevole e miope, il Terminillo è un bene comune
e tutti devono contribuire con responsabilità a
raggiungere un traguardo che appare finalmente a portata
di mano."
Lo dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.
22/07/2016
Di seguito una nota del Partito democratico di Rieti in
merito alle dichiarazioni del sindaco di Leonessa sulla
vicenda del Terminillo:
Il sindaco di Leonessa continua la sua
questua di facile consenso sul Terminillo dimenticandosi
che se il progetto di rilancio è vicino ad essere
approvato è grazie a tutti coloro che in questi anni
hanno lavorato alacremente nonostante lui, con il
megafono in mano, organizzasse manifestazioni sotto la
Regione Lazio per chiedere alla politica di interferire
nelle scelte dei dirigenti oppure si avventurasse in
solitarie fughe in avanti.
Stia tranquillo Trancassini: il Partito
democratico, con i suoi rappresentanti, così come
l’intero Centrosinistra ha a cuore il progetto di
rilancio della montagna reatina e lo ha dimostrato in
questi anni evitando sterili polemiche avendo come unico
obiettivo l’interesse generale.
Al sindaco di Leonessa è forse necessario
ricordare che il progetto comprensoriale è nato in uno
spirito di collaborazione e condivisione tra tutte le
Istituzioni di cui, tante volte lo avesse dimenticato,
anche lui fa parte e che l’unico ente di coordinamento
riconosciuto in merito è la Provincia di Rieti alla
quale, nel suo ruolo di Area vasta che le norme gli
attribuiscono, è necessario relazionarsi
istituzionalmente.
In questo percorso la Regione ha avuto il
difficile compito di indirizzare le scelte affinché
potessero trovare la maggiore condivisione, mentre la
Provincia ha guidato l’operato dei tecnici e ha mediato
fra le diverse istanze lavorando al fianco dei Comuni.
Ne è scaturito un lavoro di grande
contenuto che ha avuto l’assenso di tutti gli Enti
coinvolti, con un unico ma per fortuna rimediabile passo
falso: il parere negativo della valutazione d’incidenza,
di competenza dei tecnici valutatori incaricati dal
consorzio guidato dallo stesso Trancassini.
Ancora una volta è toccato a noi
praticare buon senso ed esercitare senso di
responsabilità per non buttare all’aria anni di lavoro,
milioni di euro di investimenti e soprattutto
un’occasione di sviluppo per le generazioni future
difficilmente ripetibile. I nostri sindaci, Cantalice e
Micigliano in primis, ma anche Rieti, hanno accettato di
orientare diversamente le scelte iniziali in modo da
salvaguardare gli habitat naturali consapevoli, a
differenza del Comune di Leonessa, che non avrebbe avuto
alcun senso realizzare i propri impianti in solitudine,
al di fuori di un disegno strategico che prevedesse i
collegamenti tra comprensori.
In merito al Consorzio Smile, di cui è presidente e
maggiore azionista insieme a TSM, unico socio privato,
abbiamo chiesto rispettosamente più volte chiarimenti
che non ci sono mai stati dati, anche in relazione al
possibile ingresso del Comune capoluogo. Ci rendiamo
conto che una volta approvato il progetto, il dibattito
sulla necessità di un unico ente gestore si riaprirà e
sicuramente dovranno essere fatti approfondimenti anche
sulla modalità di adesione dell’attuale gestore degli
impianti di Pian de Valli: Ma di questo avremo modo di
parlarne in futuro.
22/07/2016
RIETI - Terminillo Stazione Montana, ritrovata l'intesa su un
nuovo progetto rivisto e ridimensionato tra Leonessa, Cantalice
e Micigliano (i Comuni del Consorzio Smile), ora è Rieti a
rompere il fronte e non solo per difendersi da Paolo Trancassini.
Ieri il sindaco «nero» di Leonessa, sbandierando come un trofeo
la ritrovata intesa con la «rossa» Cantalice sulla nuova
versione di Tsm, aveva rifilato a Rieti l'ennesima stoccata:
«Noi ci siamo spogliati dei confini, il Comune di Rieti no.
Chissà cosa aspetta Petrangeli a entrare nel Consorzio, che con
la Provincia in agonia è destinato ad avere un ruolo cruciale
per Terminillo?».
Petrangeli, e con lui la vicesindaco Emanuela Pariboni e il
consigliere comunale Simone Munalli, gli rovesciano addosso la
medesima accusa: «Tirare in ballo il Comune di Rieti su un
problema tutto interno al Consorzio è la dimostrazione che
piuttosto che lavorare per l'interesse del territorio preferisce
mistificare la realtà per fare propaganda politica. Per quanto
ci riguarda continueremo a lavorare con la Regione e la
Provincia per portare a termine un progetto di rilancio del
Terminillo che i cittadini attendono da anni». Ma gira che ti rigira, non è la staffilata di Trancassini che
brucia a Petrangeli e alla Pariboni, bensì il fatto che
Cantalice alla fine abbia fatto asse con Trancassini e non con
loro.
IL RETROSCENA Per capire serve un passo indietro: da mesi la sindaco Silvia
Boccini è sulle spine, consapevole che se si vuol salvare Tsm
bisogna sacrificare gli impianti dell'Acqua Santa, praticamente
l'agognata «porta di Cantalice» al Terminillo. Ma dopo mesi di
tira e molla e la ricerca pressante di una sponda nel Pd reatino
e nel Comune capoluogo, alla fine l'unico che riesce a far
digerire il boccone amaro a Cantalice è Trancassini,
nell'assemblea di mercoledì del Consorzio. Assemblea alla quale
la Pariboni (pure invitata benché non componente) nemmeno si
presenta. «Pensavo si discutesse di incarichi tecnici, non di
progetto», la reazione stizzita della vicesindaco.
«Ma come si potevano riaffidare gli incarichi senza dare
indicazioni sul progetto?», la versione di Cantalice. Sta di
fatto che ieri Rieti, facendo buon viso a cattivo gioco, ha
salutato come «una buona notizia» il ritrovato accordo dentro il
Consorzio nonché la scelta di Cantalice di investire i soldi che
non potrà più spendere per altri impianti per rifare la Cardito
Nord. Poi, però, accusa: «Peccato ci sia voluto più di un anno
per raggiungere questo accordo, quando il Comune di Rieti ha
sempre spinto perché si facesse in fretta quello che era
realistico fare».
E ora che un accordo c'è tra i tre piccoli del comprensorio
Rieti «aspetta di condividerne i dettagli, insieme a Provincia e
Regione, sperando che l'accordo trovato sia quello giusto per
superare lo scoglio della valutazione di incidenza, utilizzando
congruamente le risorse per la revisione del progetto». Insomma,
sul Terminillo dopo proclamate intese e sotterranei rovesci è il
momento delle gigantesche code di paglia. Ma passerà anche
questo.
(Articolo di Alessandra Lancia - Su gentile concessione de
"www.ilmessaggero.it")
Il
Consorzio Smile torna compatto e ritrova Cantalice
che, nonostante un ridimensionamento del numero di impianti in
progetto, ha deciso di impegnarsi nella realizzazione
dell’impianto Cardito Nord, a vantaggio dell’intero
comprensorio.
Questa mattina si è
riunita l’assemblea totalitaria dei soci del Consorzio Smile con
all’ordine del giorno il futuro del progetto comprensoriale di
rilancio del Terminillo. Alla luce delle indicazioni ricevute
dalla Regione Lazio, i Comuni di Leonessa,
Micigliano, Cantalice e la
Tsm Spa, hanno all’unanimità convenuto e deliberato
sull’opportunità di procedere comunque con un’ipotesi
progettuale che preveda il collegamento tra i due versanti e la
realizzazione dell’impianto dell’Acerella
a Cantalice.
Il Comune di Cantalice,
pur non abbandonando l’idea della realizzazione di tutti i suoi
impianti, nello spirito che contraddistingue la partecipazione
al Consorzio e soprattutto del rilancio del Terminillo,
condivide questa nuova ipotesi progettuale. A tal fine il sindaco Boccini ha
tenuto a precisare che, una volta ottenute le autorizzazioni, il
suo Comune procederà senza indugio alla realizzazione della
Cardito Nord. Nei prossimi giorni verranno formalizzati gli incarichi e nel
mese di ottobre è prevista la riunione tecnica presso la Regione
Lazio. “Sono estremamente soddisfatto – ha affermato il presidente del
consorzio Smile e sindaco di Leonessa Paolo
Trancassini – quello dimostrato dal comune di
Cantalice rappresenta pienamente lo spirito del consorzio.
Finalmente i rappresentanti del nostro territorio hanno
intrapreso un percorso che privilegia l’unità d’intenti e la
crescita dell’intero comprensorio, strada che porterà vantaggio
a tutta la comunità e non solo ai singoli. Dobbiamo purtroppo
riscontrare che a ragionare in quest’ottica manchi solo il
comune di Rieti”.
Leggiamo
sempre con vivo interesse ogni numero di "Leonessa ed il Suo
Santo".
Ma
l'articolo a firma Alessandra Pasqualotto comparso a pagina 44
dell'ultimo numero della storica Rivista ha destato più di ogni
altro la nostra attenzione.
Sapeva di
già letto.
La rubrica
dove è stato inserito si chiama "Cosa ci scrivono".
L'articolo
di Alessandra Pasqualotto è stato pubblicato sul quotidiano "Il
Tempo" il 31 gennaio 2007.
Avevamo
riportato l'articolo di Alessandra Pasqualotto citando, come è
sacrosanto che sia, data,autore, testata.
Cosa abbia
spinto al redazione di "Leonessa ed il Suo Santo"a pubblicare
questo articolo vecchio di 9 anni resta un mistero.
Ci sembra
gravissimo che lo abbiano addirittura modificato per adeguarlo
ai nostri giorni...
Un esempio
?
Su
"Leonessa ed il Suo Santo" leggiamo:
"...Mi
stupisco che Vesperini si accorga soltanto ora della chiusura
degli impianti durante la settimana - ha precisato il Sindaco
Paolo Trancassini..."
9 Anni fa,
Alessandra Pasqualotto scriveva sulle pagine de "Il Tempo":
"...Mi
stupisco che Vesperini si accorga soltanto ora della chiusura
degli impianti durante la settimana - ha precisato l'ex sindaco
Paolo Trancassini, consulente legale del primo cittadino di
Leonessa..."
Perchè il
Sindaco di Leonessa era Alfredo Rauco, non Paolo Trancassini.
Una caduta
di stile.
La
Redazione di www.leonessa.org
12/04/2016
Di seguito una
nota della Provincia di Rieti in merito alla progetto per il
rilancio del Terminillo:
Questa mattina
presso la sede della Provincia di Reti si è svolta una
riunione in merito al progetto
“Terminillo Stazione Montana - Turismo Responsabile” cui
hanno partecipato il presidente della Provincia, Giuseppe
Rinaldi, il consigliere regionale, Daniele Mitolo, il
sindaco di Cantalice, Silvia Boccini, il sindaco di
Leonessa, Paolo Trancassini, il sindaco di Micigliano,
Emiliano Salvati, il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e
i tecnici che hanno redatto il progetto.
Durante l'incontro si è discusso
dell'ipotesi di revisione del progetto alla luce dei rilievi
mossi dagli uffici tecnici regionali in riferimento alla
procedura di ottenimento della Valutazione di impatto
ambientale.
Tutti i partecipanti hanno convenuto
sulla necessità di rivedere il progetto per limitare
l'impatto ambientale e allo stesso tempo per garantire una
crescita armonica dell'offerta turistica della montagna
reatina per tutto l'arco dell'anno.
11/01/2016
Fa indubbiamente piacere essere citati e, soprattutto, che le
nostre "fatiche" possano contribuire all'obiettività dell'
informazione.
Sono 15 Anni che lavoriamo per questo.
Proprio per questo volevamo ricordare che nella stagione
invernale 2011/2012, quando il Comune di Leonessa fu costretto a
razionare l'acqua, successe anche questo...
Neve naturale, naturalmente !!!
La Redazione di www.leonessa.org
Rilancio del
Terminillo: le previsioni economiche del piano di interventi
Provinciale mostrano impietosamente tutta la loro
insostenibilità.
Si tutelino
le risorse naturali del Terminillo, si investa sulle attività
che rendono 12 mesi l’anno
Ormai da anni,
in tutta Italia il comparto dello sci invernale è in crisi, dal
nord al sud.
In Appennino,
nell’ultimo periodo 8 dicembre - 10 gennaio, non c'è stata neve
e si sciava a stento in pochissime località grazie
all'innevamento artificiale che, peraltro, sta accentuando la
crisi idrica in atto proprio per la carenza di precipitazioni
nevose. In Abruzzo come nel Lazio, aumentano infatti i centri
abitati dove l’acqua viene razionata durante i periodi di magra;
tra questi c’è anche Leonessa
(http://www.leonessa.org/2011/varie/chiusura_acqua.pdf),
che già da un po’ ha cominciato a fare i conti con l’emergenza
idrica proprio in quei periodi dell’anno (novembre-dicembre) in
cui si vorrebbe ricorrere all’innevamento artificiale per
dimostrare la sostenibilità economica del Piano di interventi
Terminillo Stazione Montana (TSM). Ma durante questo inverno di
siccità, oltre alla neve, purtroppo è mancata anche la
temperatura, indispensabile per sparare la neve con i cannoni.
Se poi consideriamo che il costo può arrivare anche a superare i
5 euro per metro cubo di neve prodotta e che per innevare una
pista di medie dimensioni ce ne vogliono migliaia di metri cubi,
è difficile difendere la sostenibilità economica e ambientale
del progetto.
Nel frattempo le
sei stazioni laziali (0% di impianti aperti), Terminillo, Livata,
Cittareale, Leonessa, Campo Staffi e Campocatino, si riuniranno
nei Piani di Arcinazzo per chiedere alla Regione Lazio il
riconoscimento della calamità naturale per mancanza di neve e
contributi che dovrebbero portarle al livello di quelle
abruzzesi le quali, si dice, avrebbero “fatto il pienone”
durante le feste.
Ma basta
navigare sui siti web delle stazioni sciistiche per capire che
siamo in una situazione assolutamente desolante per tutto lo sci
di discesa: Pescasseroli, Campo di Giove, Scanno, Passo Godi
e Cappadocia-M.Rotondo chiuse, Roccaraso-Aremogna aperte 35
piste su 66, Campo Felice e Ovindoli aperte 7 piste su 21, Campo
Imperatore aperti solo 3 chilometri di piste su 24 disponibili;e anche in Abruzzo ci si appresta a chiedere l’intervento
“risanatore” del denaro pubblico pur in presenza di vasti e
sviluppati sistemi di innevamento artificiale o programmato che
dir si voglia! (http://ilcentro.gelocal.it/regione/2016/01/10/news/l-abruzzo-della-neve-ora-e-col-fiato-sospeso-1.12752497?ref=hfqapeer-1).
In verità, in
Abruzzo come in quelle località alpine dove si è investito su
un’offerta turistica differenziata e attenta alle qualità
naturali dei luoghi, ciò che ha sorretto l’economia locale sono
stati pacchetti per la famiglia di poche notti in alberghi,
rifugi e ristoranti che proponevano, oltre a qualche ora di sci,
diverse attività ricreative, di svago e volte al benessere,
esattamente quello che manca al Terminillo e su cui si rimandano
ancora gli investimenti sia pubblici che privati. Pescasseroli,
che di neve quest’anno non ha visto l’ombra, ha fatto il pienone
di turisti che da sempre la scelgono per le tante attività
programmate tra cui spiccano quelle legate all’ecoturismo. I
giovani inoltre, per il periodo natalizio, hanno scelto la
montagna laddove gli operatori hanno organizzato eventi,
concerti e iniziative aggreganti.
Prevediamo che a
breve la politica dovrà rendere conto ai cittadini del perché si
sia ricorso a sussidi per investimenti prevedibilmente sbagliati
nel settore dello sci, quando ci sono tanti altri settori
economici in crisi; per di più distogliendo fondi regionali al
capitolo dei trasporti, che sappiamo quanto soffra e che impatto
abbia sull'economia del territorio.
I sussidi hanno un senso per attività economiche valide, non per
scelte palesemente errate; come le osservazioni presentate dalle
associazioni scriventi hanno dimostrato, il Piano di interventi
TSM della Provincia di Rieti, anche se verrà “alleggerito” di
qualche impianto, non solo inciderà pesantemente sulle risorse
ambientali, ma è basato su un quadro economico del tutto
irrealistico che
prevede – in un
contesto di contrazione generalizzata della domanda e della
offerta sciistica – di moltiplicare per 20 le presenze degli
anni passati.
Queste scelte
sono immorali perché alle nuove generazioni lasceremo una natura
impoverita, ulteriori debiti e un paesaggio distrutto per
sempre!
E’ invece
necessario andare verso strategie alternative di medio e lungo
termine che diminuiscano il peso dell’attività sciistica in
termini di investimenti, quindi fare il contrario di quello che
si propone il Piano TSM, ovvero limitare gli interventi
all’adeguamento degli impianti attivi e al ripristino dei pochi
su aree già compromesse.
Impieghi
alternativi per le risorse economiche messe a disposizione dalla
Regione possono essere tanti: dalla istituzione del Parco del
Terminillo alla valorizzazione della piscina con un centro
benessere polivalente a servizio anche degli albergatori (con
una scuola di chef collegata all’Istituto Alberghiero), dal
miglioramento della sentieristica alla riqualificazione di
strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere, dalla
diversificazione della offerta turistica con attività
compatibili alla promozione di produzioni locali, alla
programmazione di eventi nei week end e nei periodi di vacanze
in modo da intercettare quel turismo montano che oggi sceglie
località più dinamiche e intraprendenti (località multiskin
con molteplicità di opzioni e orari), in grado di promuovere
nuovi prodotti leisure, di differenziare e ampliare
l’offerta con il giusto rapporto qualità – prezzo, ben oltre lo
ski.
CAI Lazio, WWF Lazio, Altura
Lazio, LIPU Lazio, Mountain Wilderness Lazio, European Consumers,
Forum Salviamo il Paesaggio Rieti e Provincia, Inachis Rieti,
Italia Nostra Rieti, Post Tribù, Rieti Virtuosa, Salviamo
l’Orso.
Comunicato: Anac - Interrogazione
regionale al Comune di Leonessa.
Riporta la data del
24.11.2015 l’interrogazione a risposta
scritta a firma del portavoce regionale Devid Porrello,
con la quale si
interroga l’Assessore alle Infrastrutture,
Politiche abitative e Ambiente,
Fabio Refrigeri,in merito alla delibera dell’Anac (Autorità Nazionale
Anticorruzione) nei confronti del Comune di Leonessa.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con delibera n. 70 del 23
settembre 2015 (http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?id=38a7f1f60a7780425ca0ab4db71d1d7e)
ha esaminato alcuni affidamenti diretti di incarichi
professionali (progettazione preliminare, definitiva ed
esecutiva) degli impianti funiviari di Campo Stella e Monte
Tilia, aventi come stazione
appaltante il Comune di Leonessa,
evidenziando alcuni elementi (meglio descritti nella delibera
allegata) che rendevano poco chiaro il comportamento della
Stazione Appaltante.
Dopo aver ricostruito i fatti che hanno portato l’Anac ad
emettere la delibera suddetta, si è pervenuti alla
interrogazione in oggetto,
dove sinteticamente si chiede all’assessore competente se alla
luce delle considerazioni e dei provvedimenti presi
dell’Autorità Nazionale Anticorruzione,
consideri opportuno intraprendere azioni di controllo e verifica
sugli stanziamenti erogati, e
da erogare, al Comune di
Leonessa e all’intero progetto Terminillo Stazione Montana.
Teniamo a precisare, che NOI SIAMO DALLA PARTE DELLA LEGALITÀ E
DELLA TRASPARENZA PER TUTTI I LIVELLI DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE, e che siamo assolutamente favorevoli ai
controlli dell’ANAC, come pensiamo lo debbano essere anche gli
amministratori pubblici che nulla hanno da nascondere ma che,
anzi, affronterebbero con serenità l’interesse da parte
dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, uscendone a testa alta e
rafforzati dal loro operato, qualora tali rilievi diano esiti
favorevoli nei loro confronti. A differenza delle passate
“stagioni” politiche, il M5S, oltre ad esserepronto ad assumersi la responsabilità di governare il
paese, ha anche il compito di controllare qualsiasi atto
amministrativo da parte di chi governa, a partire dalle
amministrazioni delle città più piccole, fino al Parlamento; non
é più tempo di sprecare denaro pubblico, ben vengano quindi non
uno, ma tutti i controlli possibili perché i cittadini devono
essere tutelati.
Noi dei “Grilli
Parlanti di Rieti”, per quanto di nostra competenza e
possibilità, lo stiamo facendo, e lo faremo per tutti.
Per consultare il testo dell’interrogazione questo è il relativo
link:
È di queste ore la contestazione al Comune di Leonessa da parte
dell’Autorità anticorruzione per aver affidato l’incarico della
progettazione della seggiovia di Campostella senza una procedura
di evidenza pubblica. Sotto la lente d'ingrandimento dell'ANAC
anche il frazionamento dei servizi di ingegneria evitando le
procedure previste quando l’importo dei lavori supera la soglia
comunitaria di 40mila euro.
Alle accuse il sindaco di Leonessa Paolo Trancassini risponde
con alcune precisazioni: «Innanzitutto TSM - Terminillo Stazione
Montana - con questa storia non c'entra nulla. Questa
contestazione è relativa all'affidamento della progettazione
della quadriposto di Campostella, per il quale l'evidenza
pubblica c'è stata per il preliminare e non per il definitivo.
Un errore formale, non sostanziale, perché ho incaricato uno dei
pochissimi progettisti iscritti nell'elenco speciale, il quale
non solo ha richiesto un importo al di sotto delle tariffe
attualmente vigenti, ma seguendo la vicenda Leonessa -
Terminillo è punto di riferimento dell'intero comprensorio da
anni e da anni è il Direttore d'Esercizio dell'impianto di Campo
Stella svolgendo tale attività gratuitamente».
«Sono molto sereno - aggiunge Trancassini nel post sul proprio
profilo Facebook - perché anche in questa vicenda, come sempre,
abbiamo fatto gli interessi del Comune. Per ultimo ricordo a chi
questa mattina sogghigna dietro la tastiera che l'onestà non va
declamata, esaltata, sbandierata, ma va semplicemente praticata
e quest'anno io, Lei (l'onestà) ed i miei collaboratori abbiamo
festeggiato 25 anni di amministrazione nei quali abbiamo sempre
lavorato insieme».
(Su Gentile
Concessione della Redazione di www.ilgiornaledirieti.it)
16/11/2015
Il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele
Cantone, censura le procedure di affidamento della progettazione
dell'impianto di Campo Stella di Leonessa e dispone l'invio
della deliberazione alla Procura regionale della Corte dei
Conti. Il parere è stato rilasciato alla fine di settembre ma
già a luglio l'amministrazione comunale guidata dal sindaco,
Paolo Trancassini, si era recata negli uffici capitolini dell'Anac
per rispondere ai rilievi mossi. Il primo cittadino ostenta
quindi "tranquillità" in vista delle decisioni della Corte dei
Conti "perché in realtà si è trattato semplicemente di una
svista degli uffici che abbiamo già spiegato, dimostrando di
aver fatto risparmiare denaro al Comune".
(Articolo di Mario Fuggetta - Su Gentile concessione
corrieredirieti.it)
16/11/2015
RIETI - Ombre sul piano di rilancio Terminillo Stazione Montana.
L’Autorità anticorruzione fa le pulci a progettazioni e appalti
dei due impianti già realizzati a Leonessa (la seggiovia di
Campo Stella e l’ovovia di Monte Tilia), censura il Comune e
spedisce gli atti alla Procura della Corte dei Conti per
valutare se dalle irregolarità riscontrate nell’affidamento
dell’incarico di progettazione sia scaturito un danno economico
per l’amministrazione comunale. La deliberazione dell’Anac è
firmata dal presidente Raffaele Cantone.
LE CONTESTAZIONI SOLLEVATE Cosa contesta l’Autorità anticorruzione al Comune di Leonessa?
Due cose: aver affidato l’incarico della progettazione
definitiva della seggiovia di Campostella all’ingegner Dino
Pignatelli senza una procedura di evidenza pubblica e di aver
frazionato i servizi di ingegneria eludendo le procedure più
rigorose che sono previste quando l’importo dei lavori supera la
cosiddetta soglia comunitaria (pari a 40mila euro).
LA POSIZIONE DI TRANCASSINI «Sono tranquillo - dice il sindaco Trancassini - abbiamo
commesso un errore per l’affidamento dell’incarico all’ingegner
Pignatelli, ma con lui il Comune ci ha solo guadagnato, non ci
ha certo rimesso».
(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile Concessione
www.messaggero.it)
15/11/2015
RIETI - Terminillo stazione montana, è buio pesto sul reale
stato del progetto - profondamente «alleggerito» come scrive
l'architetto Fabio Orlandi o «vivo e vegeto più che mai», come
lascia intendere Paolo Trancassini - e il dibattito tra
favorevoli e contrari infuria. Venerdì, all'assemblea di Rieti
Virtuosa, si è però riusciti a tenere seduti nella stessa sala i
supporters di Tsm arrivati da Terminillo, Leonessa e Cantalice e
gli ambientalisti di Cai, Wwf, Federtrek e della stessa Rieti
Virtuosa. Peccato non ci fosse nessuno della Provincia che
chiarisse cosa di quel progetto si è deciso di tenere e cosa di
tagliare per ottenere i via libera dalla Regione. Importante era
anche la posizione della Regione ma Fabio Refrigeri ha ritenuto
di non dover partecipare per non venir meno al ruolo super
partes del suo assessorato.
LA REGIONE C'era però il consigliere Daniele Mitolo, intervento subito dopo
la dura «requisitoria» di Giampiero Cammerini (Wwf Lazio) sul
reale grado di attrattività di Tsm e sull'inopportunità di un
investimento (anche pubblico) di 60 milioni di euro.
«L'investimento previsto è pubblico per 26 milioni di euro e
privato per il resto - ha detto Mitolo - i fondi pubblici
verranno impiegati per migliorare le infrastrutture e comunque
il progetto, al netto delle modifiche che si stanno studiando,
non avrà un impatto sull'ambiente così negativo». Mitolo ha
provato a rintuzzare anche l'attacco di Trancassini sul
«disimpegno» del centrosinistra nelle fasi cruciali della
conferenza dei servizi e che avrebbe portato all'impasse
attuale. «Qualche sbavatura c'è stata - ha detto - ma da tutte e
due le parti». E a quanto pare c'è la volontà anche del
centrosinistra di «recuperare», cercando quella «compatibilità»
tra sviluppo economico e tutela ambientale, tanto cara
all'assessore Carlo Ubertini.
IL COMUNE Anche da lui un piccolo mea culpa: «Ho parlato di consorzio
Smile come di un consorzio interpaesano: se qualcuno se ne è
offeso (e Trancassini & Co. se ne erano piccati e molto, ndr) me
ne scuso». Ma poi ha tenuto il punto sul parco regionale quale
«strumento di governo del futuro del Terminillo», da spingere in
maniera «contestuale al progetto». Ipotesi che invece non piace
ai sindaci del consorzio (in prima fila c'era anche Silvia
Boccini di Cantalice), che parlano di parco ma ad impianti
realizzati.
CAI E FEDERTREK Da Fabio Desideri e Ines Millesimi la rivendicazione orgogliosa
di quanto anche il Cai tenga allo sviluppo della montagna ma da
tutt'altra prospettiva, essendo il filone super sky degli anni
'60 e '70 ormai condannato non solo dal clima ma anche dal
cambio di approccio della gente con la montagna. Da Alessandro
Frezzi di Federtrek una efficace sintesi di quanto ci sia di
buono anche nei «vincoli» europei, se letti alla luce delle
misure del Por 2014-2020. Da Pablo de Paola la critica di fondo
che Rieti Virtuosa muove da anni all'operazione: «Un piano
intercomunale di sviluppo non doveva passare per questi canali:
così si continuano a bruciare soldi e speranze in progetti che
non portano a nulla». Forse
(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile Concessione
www.messaggero.it)
13/11/2015
Questo pomeriggio a Rieti ho ribadito le motivazioni e le ragioni che stanno alla base del progetto di rilancio del Terminillo.....ho anche "sfidato" il CAI di Rieti ad un referendum, tra i propri iscritti, pro o contro il progetto TSM, ma non accetteranno..... Intanto il progetto sta meglio ed ha ripreso a camminare......#ilprogettodellagente.
A seguito di una riunione della
Provincia di Rieti, dalla quale sono
state individuate soluzioni per
uscire dall’empasse in cui si è
venuto a trovare il progetto
Terminillo, il Consorzio Smile si è
riunito, convenendo circa
l’importanza e la centralità che il
Consorzio stesso deve mantenere in
merito alla questione terminillese.
Da qui l’ente si è accordato
all’unanimità rigettando, su
proposta del sindaco di Cantalice,
le dimissioni del presidente
Paolo Trancassini,
dandogli mandato di incontrare nel
più breve tempo possibile le più
alte cariche politiche interessate
alla questione del territorio
reatino, cioè l’onorevole Melilli ed
il governatore Zingaretti, per
discutere in merito alle modifiche
da apportare al progetto di sviluppo
montano e condurlo così alla sua
approvazione e messa in pratica.
“E’ un segnale positivo – ha
affermato il sindaco di Leonessa –
che ci ridona ottimismo verso quel
rilancio che è priorità assoluta del
nostro territorio”.
(su Gentile Concessione
www.ritilife.it)
07/10/2015
RIETI - Terminillo Stazione
Montana, si dividono le strade tra Leonessa, Cantalice e
Micigliano e Paolo Trancassini si dimette da presidente del
Consorzio Smile. Divorzio nell'aria da giorni: «Avevo chiesto ai
colleghi sindaci di sottoscrivere un documento nel quale si
chiedeva agli enti competenti che ad ogni riunione sul progetto
del Terminillo dovesse essere prevista la presenza o dei sindaci
o del presidente del Consorzio perché nella fase in cui siamo
arrivati non si può delegare ogni scelta ai tecnici ma diventa
centrale l'attività di rappresentanza politica dei territori.
Avevo anche chiesto mandato a chiedere un incontro al presidente
della Regione Zingaretti e all'onorevole Melilli per affrontare
questo tema, c'è da capire se nel derby che si sta giocando sul
fronte ambientale tra l'ipotetico orso e le persone che qui
vivono e vogliono continuare a farlo loro da che parte stanno.
Ma né la Boccini né Salvati hanno ritenuto di doverlo firmare e
io ho tratto le conseguenze». Trancassini si dimette da presidente ma non lascia il Consorzio:
«Per me era e resta uno strumento essenziale per governare lo
sviluppo del Terminillo, ma evidentemente, se la casacca
politica prende il sopravvento sugli interessi dei territori,
non posso essere io a rappresentarlo. Vorrà dire che continuerò
la mia battaglia da sindaco di Leonessa». Il 12 ottobre alla
Regione si apre il contraddittorio sulla valutazione di
incidenza ambientale: «Andrò a Roma: mi dovranno cacciare via se
non mi vogliono. Ma non è possibile che mentre si discute del
futuro di un territorio un sindaco sia lasciato in corridoio».
(Alessandra Lancia - su
Gentile concessione de "Il Messaggero")
07/10/2015
Comunicato stampa
Comune
di Rieti
Il 16 ottobre il nuovo Vescovo della Diocesi di Rieti sarà
accolto in Consiglio comunale
Il Presidente del Consiglio comunale, Gian Piero Marroni, ha
convocato per mercoledì 14 e venerdì 16 ottobre due sedute del
Consiglio comunale.
Nel corso della seduta del 14 ottobre si discuterà l’ordine del
giorno presentato dai gruppi di minoranza e riguardante il
progetto “Terminillo Stazione Montana”. Durante la stessa seduta
saranno portati all’attenzione del Consiglio anche diversi
regolamenti.
Il 16 ottobre il Consiglio comunale, convocato in seduta
straordinaria alle ore 18, accoglierà invece il nuovo Vescovo
della Diocesi di Rieti, Mons. Domenico Pompili.
“Il Consiglio comunale del 16 ottobre – dichiara il presidente
Marroni – rappresenta un momento molto importante per il
Consiglio e per la nostra comunità. Rieti vive una fase
difficile e segnata da crescenti disuguaglianze sociali, una
crisi resa ancora più evidente dalla perdita continua di posti
di lavoro e quindi da una disoccupazione molto forte. C’è il
rischio di una disgregazione, è quindi fondamentale la
collaborazione e l’impegno tra istituzioni civili e religiose e
un confronto sereno e serrato per costruire un futuro migliore
per la nostra città”.
Rieti, 7 ottobre 2015
06/10/2015
"Questa mattina, nella riunione del
Consorzio, ho presentato questa semplice proposta, ma alla mia
firma si è aggiunta solo quella del rappresentante di TSM.
Ancora una volta, come già accaduto in passato dal 18 febbraio
in poi, la mia posizione resta isolata, conseguentemente, preso
atto di ciò mi sono dimesso da Presidente del Consorzio. Insieme a tanta amarezza resta la consapevolezza di essere...
nel giusto e la rabbiosa tenacia per andare comunque avanti.
Domani il Comune di Leonessa chiederà ufficialmente di
presenziare a tutte le riunioni riguardanti il Terminillo e si
presenterà ad ogni appuntamento seppur non invitato....domani
chiederò ufficialmente, solo nella mia qualità di Sindaco di
Leonessa, un incontro urgente a Zingaretti e a Melilli. Non
molliamo."
Avv. Paolo
Trancassini, Sindaco di Leonessa
02/10/2015
"Il progetto del Terminillo dopo la
conferenza dei servizi regionale ha avuto 22 autorizzazioni su
23. Si è fermato alla valutazione di incidenza, la cosiddetta
V.INC.A, che è una parte della valutazione di impatto
ambientale. Questo è accaduto perchè secondo noi non c'è stato
il contraddittorio peraltro previsto dalla legge tra i nostri
valutatori ed i valutatori della Regione. Ed è mancato il
confronto politico, la dialettica politica.
Oggi ci troviamo davanti ad un ostacolo che è
un ostacolo importante, grande, ma dopo il consiglio comunale
del 30 settembre,Leonessa rilancia una propria strategia.
Noi siamo convinti che da questa situazione
se ne possa ancora uscire con un lavoro che la politica più che
i tecnici deve fare. Per fare un esempio noi riteniamo che la
valutazione di incidenza possa diventare positiva anche facendo
dei correttivi, per esempio garantendo dopo la costruzione degli
impianti la realizzazione del parco del Terminillo.
Queste sono scelte politiche che non
attengono ai tecnici. Noi in consiglio comunale abbaimo
adottatouna delibera che io rappresenterò in Consorzio martedì.
Io mi auguro che da martedì insieme ai comuni
di Micigliano e Cantalice, ai privati di TSM, noi possiamo
rilanciare il lavoro e, diciamo, al voglia del Consorzio SMILE
di veder approvato questo progetto"
Avv.Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
02/10/2015
Di seguito una dichiarazione del deputato
Fabio Melilli in merito alle dichiarazioni del sindaco di
Leonessa sul progetto di rilancio del Terminillo:
"Fa bene il Presidente della
Provincia a rammaricarsi per le parole del Sindaco
Trancassini. Mi sembrano davvero fuori luogo le sue
recenti affermazioni e un po’ ingenuo il suo tentativo.
Tutto possiamo permetterci meno che dividere le
istituzioni territoriali. Il progetto del Terminillo ha
bisogno di un lavoro di coordinamento ed è bene che la
Provincia continui a svolgerlo come ha fatto fino ad
oggi. L’assessore Refrigeri ed il Presidente della
Provincia stanno seguendo seriamente la vicenda ed è
bene lasciarli lavorare. Penso sia un errore anche
forzare la volontà dei sindaci che partecipano al
consorzio. Conosco la foga oratoria del Sindaco di
Leonessa alla quale non resiste nel Consiglio Comunale.
Mi permetto solo un consiglio, emargini un po’ i tifosi
e torni a far prevalere le ragioni del territorio
rispetto a quelle di parte".
01/10/2015
COMUNICATO STAMPA
“Finalmente
il sindaco di Leonessa ha individuato il percorso più idoneo e
celere per portare a compimento il progetto di rilancio del
Terminillo.
L'unico rammarico è
rappresentato dal fatto che non abbia compreso prima che
l'impegno della struttura della Provincia non fosse necessario.
Avrebbe evitato alla nostra struttura un lungo e faticoso
lavoro di coordinamento, per lui evidentemente superfluo, che in
questi mesi ha permesso agli enti interessati di confrontarsi e
giungere al punto in cui si è arrivati, ottenendo ben 22 pareri
favorevoli su 23 come lui rigorosamente ricorda. Per far sì che
si giunga finalemente alla conclusione dell'iter procedurale del
progetto la Provincia è pronta anche a farsi da parte.
Ricordiamo al sindaco che, come ha deciso di affidare il ruolo
di coordinamento all'Amministrazione provinciale attraverso una
delibera di Consiglio, è evidentemente necessario un equivalente
pronunciamento del consiglio comunale leonessano”.
E'
quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe
Rinaldi.
Rieti, 1
ottobre 2015
01/10/2015
"Il Consiglio Comunale di ieri ha approvato
la proposta che porterò martedì prossimo nella riunione del Cda
del Consorzio Smile, già convocato: Richiesta incontro urgente con Zingaretti e Melilli; Dialettica serrata,politica e tecnica, con la Regione Lazio; Mai più deleghe...... Visto quanto accaduto, questa difficile partita la devono
giocare i territori, la deve giocare il Consorzio... Leonessa c'è ."
Avv.Paolo
Trancassini, Sindaco di Leonessa
29/09/2015
Provincia Rieti:
precisazioni iter progetto rilancio Terminillo
Con riferimento alle recenti
esternazioni pubbliche tese a interferire con l’attività
amministrativa che la Provincia di Rieti, quale soggetto
proponente, sta mettendo in atto in seno alla procedura
di impatto ambientale sul progetto “Terminillo Stazione
Montana – Turismo Responsabile” si precisa quanto segue:
"A seguito della presentazione del
progetto presso l’Autorità competente alla valutazione
ambientale (Regione Lazio), sono pervenute osservazioni,
pareri e nulla osta al progetto. La Provincia ha già
presentato le proprie controdeduzioni all’Autorità
competente e parzialmente integrato gli elaborati
progettuali di concerto con i Comuni interessati. La
Provincia, in questi giorni, ha altresì richiesto
all’Autorità competente lo svolgimento di un
contraddittorio circa i pareri suscettibili di incidere
negativamente sulla valutazione ambientale del progetto.
In relazione agli esiti del contraddittorio, che si
svolgerà nei prossimi giorni, la Provincia, di concerto
con i Comuni interessati, potrà decidere di produrre
istanza di modifica degli elaborati, ovvero attenersi
alle risultanze del contraddittorio senza produrre
modifiche. L’Autorità competente, in caso di istanza di
modifica al progetto, potrà assegnare alla Provincia un
tempo, non superiore a quarantacinque giorni, per
produrre gli elaborati progettuali modificati. Ricevuta
la documentazione, l’Autorità competente si pronuncia
entro novanta giorni, salvo che ritenga le modifiche
sostanziali. In tal caso ne dispone la pubblicazione e
il giudizio di compatibilità ambientale dovrà
intervenire entro novanta giorni dal termine di
presentazione delle osservazioni. Quanto sopra è quanto
previsto dalla legislazione in materia, ogni altra
ricostruzione artificiosa del procedimento
amministrativo in corso è priva di ogni fondamento”
27/09/2015
Terminillo Stazione Montana: la
legge non consente modifiche.
Continua la pantomima
destra-sinistra per coprire errori politici e progettuali
La pantomima tra destra e
sinistra cui stiamo assistendo in questi giorni sulla stampa
e sui social network ha finalmente messo in luce chi sono i
veri responsabili dell'immobilismo in merito allo sviluppo
turistico del Monte Terminillo. Secondo quanto sosteniamo da
anni, un "percorso alternativo moderno" per uno sviluppo
economico sostenibile del Terminillo è infatti sempre stato
possibile ma non è stato mai percorso per manie di grandezza
e per l'ansia di intervenire anche su aree vincolate,
sperperando così fiumi di soldi pubblici in progettazioni.
Al contrario, se si fosse
seguita una procedura di VAS (Valutazione ambientale
strategica) che valutasse un Piano di interventi ben
concertato con la Regione e il territorio (Piano che è, tra
l'altro, il vero oggetto dello stanziamento di 26 milioni
euro), oggi avremmo visto realizzati almeno gli impianti
della Cardito nord, del Conetto, della Est e
dell'arroccamento di Campostella senza compiere abusi
edilizi; avremmo visto nascere il Parco e lavorato su
progetti d'accoglienza turistica validi 365 giorni l'anno,
avremmo cioè già cominciato a rivedere quell'indotto
economico di cui tanto si parla da 20 anni.
Stando a quanto leggiamo
in questi giorni sui giornali e sui social network prendiamo
atto invece che il Progetto Terminillo Stazione Montana
verrà bocciato dall'Area VIA della Regione Lazio. D'altra
parte, non potrebbe essere altrimenti in quanto la legge
(art. 24 del D.Lgs. 152/06) prevede la possibilità per il
proponente di modificare gli elaborati progettuali solo
"entro trenta giorni successivi alla scadenza del termine"
per la presentazione delle osservazioni del pubblico, ed
eventualmente a seguito "dell'inchiesta pubblica o del
contraddittorio", che Rieti Virtuosa ha richiesto ma ancora
senza esito. Perciò, essendo trascorso abbondantemente tale
termine, il progetto TSM non può che fare i conti con la
Valutazione di Incidenza negativa espressa dalla Area
competente della Regione ed essere rispedito al "mittente".
Movimento Civico Rieti Virtuosa
24/09/2015
Il Terminillo e la scossa positiva
"I tecnici della Regione dicono
no all’impatto ambientale e il sindaco Trancassini parla di
truffa. Chi ha ragione? Serve buonsenso"
(di
Rosella Vivio
giovedì 24 settembre 2015 - Su Gentile concessione
www.ilgiornaledirieti.it)
È vero, le generazioni presenti hanno il
dovere di non lasciare a quelle future un pianeta Terra
devastato. A monte di questa affermazione c’è una questione di
etica ambientale da cui i moderni non possono prescindere nel
loro rapporto con la natura. Il punto è come trovare il giusto
equilibrio tra diritto delle collettività residenti in habitat
di pregio ambientale allo sviluppo e obblighi morali verso la
sua tutela.
È questo il fattore di divisione tra
ambientalisti e promotori del progetto «Terminillo Stazione
Montana. Turismo Sostenibile». Da anni va avanti un braccio di
ferro radicalizzato che non serve a nessuno. Serve, al massimo,
a ritardare i processi e ad esasperare gli animi. Una
esasperazione che da tempo poteva risolversi con scelte
condivise fondate sul principio di sostenibilità.
Un principio, quello della
sostenibilità, basato, a sua volta, su quello di responsabilità.
Chi ha il potere di scegliere le politiche di sviluppo del suo
territorio, oggi, più che mai, ha il dovere d’impegnarsi a
favore della compatibilità tra economia e rispetto ambientale.
Una prassi doverosa, soprattutto se si ha la fortuna, insieme
alla fatica, di amministrare territori riconosciuti come
«speciali» come quelli che compongono l’area terminillese, ma
per questo sottoposti a mille vincoli e limiti.
Il sindaco Trancassini, presidente del
consorzio Smile, di cui fanno parte i tre comuni di Leonessa,
Micigliano e Cantalice, ha vissuto con profonda frustrazione il
parere negativo rilasciato dai tecnici regionali, dopo aver
ricevuto le relazioni dei tecnici incaricati dagli stessi
Comuni, dalle quali si evinceva l’esistenza di un notevole
impatto, circa la valutazione sull’incidenza ambientale,
acronimo V.I.N.C.A., del progetto «Terminillo Stazione
Montana-Turismo Sostenibile». Il V.I.N.C.A, insieme al V.I.A,
sono certificazioni richieste per ogni progetto impattante
significativamente su un sito al fine di prevenire il danno
ambientale.
La frustrazione di un sindaco che
da anni insegue il sogno, condivisibile o meno, di uno sviluppo
sciistico di una montagna che comprende il comune che
amministra, va capita. Al di là della caparbia volontà di
opporre alle ragioni degli ambientalisti, talvolta più
ideologiche che ragionevoli, le ragioni, altrettanto miopi e
rigide, di uno sviluppo tutto basato sullo scii invernale, il
sindaco di Leonessa sembra aver ragione nel parlare di mancanza
di rispetto verso il territorio e i suoi rappresentanti, dai
sindaci coinvolti nel progetto su Terminillo, all’assessore
Refrigeri; dal presidente della provincia Rinaldi all’onorevole
Melilli.
Se è vero, infatti, che il parere
negativo dei tecnici regionali era già stato formalizzato in un
documento del 13 luglio, prima della seconda conferenza dei
servizi del 29 luglio e prima di tutte le iniziative successive
e le dichiarazioni esultanti sull’esito positivo delle diverse
procedure, senza che nessuno ne avesse contezza, qualcuno ha
sbagliato.
Ha sbagliato l’assessore Refrigeri a non
avvertire nessuno, né i sindaci, né il presidente della
provincia, né Melilli, che le relazioni dei tecnici dei comuni
non lasciavano scampo al parere negativo di quelli regionali? O
l’assessore non era stato avvertito a sua volta dai tecnici?
Questo può dirlo solo lui. Se fosse vera la seconda ipotesi
vorrebbe dire che ormai la politica, il cui compito è dare
indirizzi, è subalterna ai tecnici che agiscono in totale
autonomia e spregio verso chi rappresenta i territori.
Ora cosa succederà? Si riprende il
confronto tra le parti. Se gli interessi privati, i veri
responsabili del lungo impasse avuto dal progetto, e quello
pubblico, teso alla tutela del territorio, riusciranno a trovare
l’accordo, rinunciando a pretese eccessive da una parte e a
rigidità, anche ideologiche, altrettanto eccessive dall’altra,
forse, nonostante la brutta ultima disavventura di oggi,
«Terminillo Stazione Montana- Turismo Sostenibile», diventerà
una buona risposta alla necessità di trovare il giusto
equilibrio tra tutela ambientale e crescita economica.
L’importante è usare il buonsenso e fare presto. Rieti e i suoi
giovani hanno bisogno più che mai di una scossa positiva alla
sua economia e del famoso buon senso. Che, però, tanto comune
non sembra essere.
24/09/2015
Con la
Motocavalcata la strada provinciale del Terminillo chiusa
Un problema da risolvere
per il turismo montano di tutti
Club
Alpino Italiano Gruppo Regionale Lazio
Organizzata
dagli operatori Tutela Ambiente Montano del CAI Lazio, è stata
realizzata un’escursione domenica 20 settembre nella zona
sovrastante Leonessa, cittadina sita alle pendici del
Terminillo. L’escursione, che ha visto la partecipazione di
circa 70 soci provenienti da 12 sezioni del Lazio, dell’Abruzzo
e delle Marche, si è svolta in maniera pacifica e tranquilla,
anche con qualche selfie tra motociclisti ed escursionisti. E’
importante però fare alcune importanti considerazioni in merito
e precisare quanto segue, per dovere di cronaca.
Domenica
scorsa hanno coinciso sullo stesso territorio e sugli stessi
sentieri due manifestazioni sociali, la motocavalcata di vaste
dimensioni sui sentieri di Leonessa e l’escursione CAI Gruppi
Regionali Lazio-Marche-Abruzzo, pubblicizzata con tanto di
itinerario sul sito istituzionale wwwcairieti.it.
La chiusura
della Strada Provinciale 10 con Ordinanza scritta a mano da
parte del Sindaco di Leonessa Trancassini è stata decisa
improvvisamente (sabato 19) e non si è data trasparente
comunicazione né agli organizzatori dell’escursione, né sul sito
del Comune di Leonessa. Gli escursionisti hanno con sorpresa
preso atto del cartello di divieto del transito solo una volta
andati sul posto per fare l’escursione programmata, trovando
meravigliata ed esterefatta dell’accaduto una consistente
presenza di forze dell’ordine (Carabinieri, Forestale, Polizia
Municipale). L’escursione prevedeva,
dopo uno spostamento in macchina lungo la SP 10 che collega
Leonessa al Terminillo per raggiungere l’inizio del Vallone del
Rio Fuggio (ca 3 km da Leonessa), di percorrere quasi per intero
la valle, di transitare per il Passo del Lupo e tornare poi
sulla SP10 in località Campo Stella.
La bellezza
degli ambienti attraversati e la loro varietà ha fatto
dimenticare ai partecipanti la strada asfaltata percorsa ed il
senso di fastidio per essere stati giudicati dei potenziali
eversivi; a dimostrazione
dell’ingiustificato allarme, in diverse occasioni i soci CAI
si sono ordinatamente disposti sui lati del sentiero per
permettere il passaggio delle moto, con scambio di saluti. La
stessa ordinanza però non è stata fatta rispettare ai
motociclisti presenti sul tratto di strada chiusa. Il CAI non ha
deciso in seguito alla notizia della motocavalcata di
organizzare la propria presenza. L’escursione “Passo del
lupo da Leonessa” era in programma dallo scorso anno come
documentano i libretti delle attività sociali delle varie
sezioni del CAI. La coincidenza delle manifestazioni ha voluto
che si ingenerassero inesatte interpretazioni da parte
dell’Autorità locale, paventando il nascere di incidenti tra le
due parti, motociclisti e soci CAI (nella maggior parte
tranquilli signore/i di mezza età), tali da poter dar origine ad
una situazione di ORDINE PUBBLICO.
Il problema
non è l'ordine pubblico. Il problema sono i permessi per
queste manifestazioni sui sentieri che provocano conseguenze
sulla sicurezza di chi fa escursionismo su carrarecce e sentieri
di montagna, che – si sottolinea - non sono strade per mezzi
motorizzati. Inoltre, e non da ultimo, il problema è
ambientale, poiché centinaia di moto sul sentiero creano
impatti non eludibili; infatti, il transito dei veicoli a
motore, a causa delle forti sollecitazioni sul terreno, a lungo
andare erode e produce solchi per il ruscellamento delle acque
meteoriche. Ciò può rendere instabile il terreno fino a creare,
nei casi più gravi, un vero e proprio dissesto idrogeologico. Si
ricorda che il percorso stabilito è all’interno dello ZPS IT
6020005 (Monti Reatini) e dei due SIC inclusi (IT 6020007
“Gruppo del Monte Terminillo” e IT 6020006 “Vallone del Rio
Fuggio”).
Ribadiamo:
la
montagna è un ecosistema fragile, da frequentare ma anche da
tutelare, poiché dobbiamo restituirla alle future generazioni.
23/09/2015
"Oggi in Giunta
abbiamo deciso di proporre ricorso per decreto ingiuntivo contro
la Regione Lazio per le somme che ad oggi ci deve per i lavori
realizzati a Campo Stella ed a Monte Tilia. Inoltre abbiamo
convocato un Consiglio Comunale straordinario per mercoledì
prossimo (mercoledì 30 settembre, ndr) alle ore 21:30 sul
progetto di rilancio del Terminillo e le strategie future.
C'è rabbia, ma
non molliamo."
Avv. Paolo
Trancassini, Sindaco di Leonessa
23/09/2015
Comunicato stampa
“Riteniamo doveroso intervenire relativamente allo stato del
procedimento sul progetto comprensoriale del Terminillo per
porre fine ad una polemica politica che rischia di sconfinare in
una strumentalizzazione che potrebbe comprometterne l’esito
positivo su cui tutti noi, come territorio e filiera
istituzionale stiamo lavorando con convinzione.
Tutti conosciamo la vincolistica presente (Sic e Zps) sul
massiccio del Terminillo dovuta alla cura e all’interesse alla
conservazione delle peculiarità ambientali che comunità locali
ed istituzioni hanno voluto garantire non facendo i conti con i
limiti che questi vincoli avrebbero comportato per le
opportunità di sviluppo del comprensorio che, necessariamente,
non potranno più convergere verso propositi astrattamente
espansionistici ma coniugarsi con quanto la norma di tutela
rende ammissibili o meno.
Tutti sappiamo, perché dichiarato dai nostri stessi valutatori
all’interno dello studio di incidenza propedeutico presentato
all’esame degli uffici regionali, che l’incidenza sugli habitat
tutelati del progetto comprensoriale, in questa fase del
procedimento, è stata, a torto o a ragione, giudicata “elevata”.
Ed è sul giudizio degli stessi valutatori e tecnici del progetto
comprensoriale che si misureranno le fasi successive del
procedimento che vede appunto attivarsi una fase di
“contradditorio” che possa veder maturarsi “alternative
progettuali” che possano garantirne la minima incidenza anche
sugli habitat e gli ecosistemi ambientali anche per evitare
incorrere in sanzioni da parte dell’Unione europea, queste si
che comprometterebbero in forma definitiva la realizzazione
delle opere previste.
Oggi ci troviamo in presenza di un progetto definitivo che ha
già superato vari livelli di autorizzazioni e di nulla osta da
parte delle istituzione e degli enti che, a vario titolo,
partecipano alla Conferenza dei Servizi che la Provincia di
Rieti ha istituito per poter passare al progetto esecutivo.
Questo ci fa ben sperare nella positiva conclusione delle fasi
successive di un giudizio che per quanto riguarda l’incidenza
sugli Habitat oggi risulta negativo ma che confidiamo di poter
sovvertire con il conforto degli esperti naturalisti che
collaborano al progetto e che ci hanno rassicurato in ordine sia
a tempi che al risultato.
Avere l’approvazione “in tasca”, senza guardare alla complessità
del progetto così come è stato prodotto agli uffici regionali ma
chiedendo alla “politica” di imporsi sui giudizi dei dirigenti e
dei funzionari a questo deputati e sui quali si assumono le
proprie responsabilità, è una modalità che non rientra nelle
corde della nostra cultura istituzionale.
Vigileremo comunque che la formazione dei pareri sul progetto
avvenga nel rispetto della norma e sia sempre sostenuta da
concretezza e oggettività perché è questo che e la comunità
chiede alle istituzioni che la rappresentano.”
E’ quanto dichiarano il vicesindaco di Rieti Emanuela Pariboni e
il consigliere con delega al Terminillo Simone Munalli.
Rieti, 23 settembre 2015
22/09/2015
"Il parere che mancava, la
V.INC.A, che doveva arrivare entro dicembre, è arrivato.
E' Negativo.
E' datato 13 Luglio.
Prima della Conferenza dei
Servizi del 29 Luglio.
Prima della Manifestazione
del Terminillo del 16 Agosto.
Prima della Manifestazione
davanti alla Regione Lazio.
Qualcuno dovrà vergognarsi
di questo.
Molti dovranno chiedere
scusa ai "folcloristici" Manifestanti del 15 Settembre.
Uno, almeno, dovrà
dimettersi.
L'assessore Fabio
Refrigeri".
Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di
Leonessa
19/09/2015
"La simpatica gita nella Capitale" è servita soprattutto per
avere una data.
Non certo per importanza, ma solo per la mancanza di chi
ci doveva essere e non c'era, il sottoscritto ha fatto parte
della delegazione ricevuta da Pino Candido e Mauro
Lasagna.
Novembre 2015.
Questa la data indicata da Mauro Lasagna per l'approvazione del
Progetto Terminillo Stazione Montana.
Chiarissime le sue parole: "Io sono un tecnico e non ho nulla
contro Leonessa, ci mancherebbe. Io procedo nel mio lavoro per
obiettivi: il primo obiettivo che ho trovato appena insediato è
il progetto Terminillo stazione montana. Convocherò da ora in
poi il tavolo tecnico una volta a settimana fino alla
risoluzione dei problemi che impedisco l'approvazione del
progetto".
Perfetto.
Vorrei avere le stesse certezze di Marco Chiaretti quando
afferma che chi ha deciso di disertare la manifestazione di
martedì scorso lo ha fatto perchè convinto dalle argomentazioni
della Regione e del Partito Democratico.
Mi scuso, ma proprio non ce la faccio.
Che sia stato, in massima parte, il solito, desolante
menefreghismo ?
Aspettiamo Dicembre 2015.
Nella speranza che la prossima volta, il Circolo PD di Leonessa
si ricordi di leonessa.org.
La Redazione di www.leonessa.org
Circolo PD di Leonessa
Comunicato stampa
“Eppure lo avevamo detto:
il progetto del Terminillo è vicino al via libera finale. Lo
avevamo detto e ce lo aveva ribadito l'onorevole Fabio Melilli,
che si è battuto e continua a battersi per un piano di rilancio
del territorio. E la trasferta romana di martedì scorso, con
tanto di battipista, davanti alla Regione Lazio, si è rivelata
quello che già sapevamo: una simpatica gita nella Capitale per
alcune decine di nostri concittadini, nulla di più. Hanno
ascoltato quello che noi già avevamo detto”. Così il segretario
del circolo del Partito Democratico di Leonessa, Marco
Chiaretti, dopo la manifestazione organizzata dal Sindaco
Trancassini.
“Qualcuno – aggiunge
Chiaretti – si è interrogato sull'assenza di tanti leonessani e
dei rappresentanti di Rieti, Micigliano e Cantalice, gli altri
Comuni interessati dal progetto del Terminillo. La risposta è
chiara: hanno compreso, dopo le assicurazioni arrivate dai
vertici della Regione Lazio e del Partito Democratico, locale e
regionale, che la manifestazione non aveva ragion d'essere, era
inutile”.
“Lo ribadiamo – prosegue il
segretario del circolo Pd di Leonessa – ogni opera ha i suoi
tempi e lo stesso on. Melilli, nel suo incontro con noi, ha
ricordato l'importanza di valutare ogni piccolo dettaglio prima
di varare definitivamente un piano fondamentale come questo.
Occorre tempo, ma alla fine il risultato si avrà, senza bisogno
di gridare” .
“La politica urlata –
conclude Marco Chiaretti – non serve, lo continuiamo a dire da
tempo. Magari può garantire un fugace risalto mediatico
personale, ma non porta ad un risultato concreto. Solo con il
dialogo costruttivo si arriva all'obiettivo finale. Questa è la
nostra politica, questo è il nostro progetto, quello del Partito
Democratico, e proseguiremo su questa strada, quella che porta
frutti”.
18/09/2015
"Ieri mi hanno comunicato
che alla riunione di oggi per il Terminillo potevano partecipare
solo i tecnici....ho obbedito, non sono andato ed ho mandato il
tecnico di Leonessa Ruggero Zelli. Questa mattina hanno detto al
geom.Zelli che alla riunione potevano partecipare solo i tecnici
che avevano redatto lo studio per la valutazione di incidenza ed
abbiamo obbedito, con fatica, ma abbiamo obbedito perché ci
hanno assicurato che per dicembre sarà tutto approvato. Ma il parere oggi è negativo, il contraddittorio comincia solo
ora ed e' parziale, ma a Noi hanno assicurato che a Natale sarà
tutto approvato, il segretario del Pd lo ha confermato e gli
altri Sindaci del comprensorio sono tranquilli.... Siamo minoranza, e vigili e preoccupati aspettiamo, ma non
molliamo"
Avv. Paolo Trancassini,
Sindaco di Leonessa
18/09/2015
Il Terminillo, le Regole ed il Parco
Senza
alcun esito definitivo sono passati quasi sette mesi
dall’avvio del procedimento per la Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) del Progetto Terminillo Stazione Montana, e
pertanto si può affermare senza tema di smentite che alcuni
problemi di fondo il Progetto li abbia.
Problemi che le osservazioni presentate in febbraio da un
insieme di Associazioni evidenziavano con chiarezza,
problemi che riguardavano in parte preponderante – ma non
esclusiva – gli impatti del TSM sulle delicate qualità del
Terminillo, ed in particolare con il paesaggio e con gli
habitat di rilevanza europea fortunatamente presenti sulla
montagna reatina, ovvero i Siti di Importanza Comunitaria
(SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS).
A tali
osservazioni la Regione Lazio dovrà dar risposta, e le
Associazioni si sono poste con discrezione in attesa dei
risultati di un procedimento che sono ben coscienti essere
complesso.
I
sostenitori del TSM, o almeno alcuni di essi, hanno di
converso scelto percorsi comunicativi differenti, ad esempio
ventilando sui giornali - a fronte delle recenti notizie
non ufficiali di un pronuncia di compatibilità negativa da
parte della Regione Lazio - la percorribilità di non ben
esplicitate soluzioni politiche, nonché proponendo –
è notizia di pochi giorni fa – l’istituzione del Parco del
Terminillo (ma, beninteso, solo una volta completato il
Progetto TSM).
Si
tratta di percorsi che meritano qualche riflessione che
faccia chiarezza.
La
prima riflessione discende dal fatto che i gravi problemi
del TSM non derivano dalla opposizione di un fronte
ambientalista ingiustamente accusato di essere
contrario allo sviluppo delle attività turistiche reatine,
bensì dal fatto che il TSM è stato concepito in modo da
collidere in maniera sostanziale con le regole che la
Regione Lazio ha posto a tutela del paesaggio e di habitat
comunitari, ovvero delle risorse che sono alla base delle
potenzialità del Terminillo.
La
Regione Lazio si trova quindi attualmente nella scomoda
posizione di aver prima stabilito (buone) regole di tutela
del territorio, e poi di aver (parzialmente) finanziato un
progetto che – per come è stato concepito - tali regole
viola. La politica, che preferiremmo chiamare amministrazione, ed ancor meglio buona
amministrazione, è tenuta ovviamente a rispettare tali
regole di tutela come tutti – anzi, dovrebbe essere di
esempio - e dunque parlare di soluzionepolitica
che le possa in qualche modo aggirare è fuorviante. Diverso
sarebbe stato parlare di soluzione tecnica,
consistente ad esempio nel prevedere l’esclusivo
ammodernamento degli impianti esistenti.
La
seconda riflessione riguarda la istituzione del Parco del
Terminillo, che trova certamente concordi le Associazioni
scriventi. Ma istituire un Parco Naturale non può essere una
trovata estemporanea, che rischierebbe anche di essere
tacciata di strumentalità; si tratta di un processo che deve
coinvolgere la società intera, e che deve partire dal riconoscimento delle risorse del Terminillo, che deve
rispettare le regole che oggi sono poste alla loro tutela,
e che infine deve elaborare un programma complesso di
azioni che alimentino le attività economiche garantendo
la permanenza e se possibile l’incremento delle qualità
ambientali attuali.
Il
Progetto TSM non va in questa direzione, sia perché inciampa
sul sistema delle regole vigenti, sia perché non coglie la
ricchezza delle potenzialità del Terminillo, ancorando il
turismo ad una monodimensionalità sciistica che il passato
ha dimostrato essere perdente e che il futuro annuncia in
declino a causa del cambiamento climatico. Una
monodimensionalità, si aggiunge, che inibirebbe lo sviluppo
di altre forme di fruizione – e sono tante, estese
all’intero arco dell’anno – che sono attratte da ambienti di
qualità e non da un reticolo di strade ed impianti.
Benvenga il Parco del Terminillo, quindi, ma non dopo il Progetto TSM, bensì invece del TSM.
Siamo
certi che la società reatina sia pronta ad esprimere
sensibilità e capacità imprenditoriali per l’istituzione di
un Parco che darà molto ai territori che lo ospiteranno e a
quelli contermini; con la nostra esperienza non mancheremo
di contribuire attivamente.
Rieti,
18 settembre 2015
Altura
Lazio, CAI GR Lazio, CAI Sez Rieti, European Consumers ,
Federtrek, INACHIS Rieti, Italia Nostra Rieti, Italia Nostra
Lazio, Postribù, Rieti Virtuosa, Salviamo l’Orso, WWF
Delegazione Lazio
17/09/2015
Molti, nelle ore immediatamente successive alla manifestazione
davanti alla Regione Lazio, hanno espresso il loro illuminato
parere riguardo l'utilità di tali iniziative, riguardo la reale
portata dell'evento e, soprattutto, riguardo la riuscita dello
stesso.
Per qualcuno un fallimento, per altri una cosa assolutamente
inutile.
Io c'ero.
giannibolletta@leonessa.org
COMUNICATO STAMPA
La Provincia di Rieti ha convocato i sindaci dei Comuni
interessati dal progetto Terminillo Stazione Montana Turismo
Responsabile per un incontro che si svolgerà domani, 17
settembre alle ore 12.00, propedeutico al tavolo tecnico
programmato per il giorno dopo, venerdì, alle ore 10.30 in
Regione Lazio.
“Al di là delle azioni di proteste messe in atto in questi
giorni e sulla cui utilità e necessità nutro grandi perplessità
– commenta il presidente della Provincia Rinaldi – La Provincia
ha il difficile ruolo di coordinamento in un progetto complesso
e delicato come quello del rilancio del Terminillo dove è
necessario che tutti i protagonisti si muovano in sintonia. Alla
vigilia dell’incontro in Regione abbiamo perciò ritenuto
necessario fare una riunione con tutti i sindaci interessati per
concordare e condividere le forme e le modalità di
partecipazione in modo che l’incontro possa essere il più
proficuo possibile imprimendo una decisa accelerazione alle
procedure necessarie al conseguimento di un risultato storico
che è ormai a portata di mano”.
15/09/2015
"Siamo stati ricevuti dal Capo Segreteria dell'
Assessorato Regionale all'Ambiente, Pino Candido, da una
serie di funzionari e dal Responsabile della Direzione Regionale
Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative Ing. Mauro
Lasagna, che noi sapevamo essere persona che sta lavorando a
questo tipo di problematica. La riunione, in diversi momenti, è
stata anche abbastanza accesa perchè abbiamo avuto la
possibilità ed il piacere di dire tutto quello che non c'è
piaciuto.
Abbiamo ricordato che sono passati dei mesi, che
bisognava fare di più.
Ci è stato rimproverato che noi facciamo
politica. Ho ricordato al Capo della Segreteria che lui ha
convocato almeno tre riunioni dove l'unico che mancava ero io
(per scelta politica).
Ci siamo detti un pò di cose fuori dai denti in
maniera schietta ed anche aspra.
Abbiamo ribadito che il motivo della
manifestazione era avere delle certezze, delle garanzie e sapere
soprattuto quali sono i metodi di lavoro.
Ci ha fatto particolarmente piacere sentire
dall'Ing. Lasagna che condurrà la riunione che si terrà il
prossimo 18 settembre. Il tavolo tecnico del 18 è un tavolo
tecnico nel quale si sta già molto avanti perchè le criticità
sono chiare ma, visto il lavoro che hanno fatto i singoli
comuni, quelle criticità possono essere superate con delle
modifiche al progetto che noi abbiamo già in qualche modo
concordato.
L'Ing. Lasagna ci ha assicurato che questo
tavolo non è uno di quei tanti tavoli con le rotelle che girano
per la Regione è che iniziano ma non hanno mai una fine. Ci ha
assicurato che il tavolo sarà un tavolo permanente che verrà
riconvocato settimana dopo settimana.
Alla precise domande, quando terminerà questo
stillicidio, quando finalmente otterremo questa autorizzazione,
abbiamo ottenuto una data.
Entro il 2015 il progetto verrà approvato.
Questo è l'impegno che ci è stato dato, noi lo prendiamo perchè
noi volevamo una data e riteniamo che tutto quello che è stato
fatto oggi è servito per far capire che non è dandoci una data
che hanno risolto il problema.
Noi aspettiamo fino a dicembre e se a dicembre
il progetto non verrà approvato noi torneremo qui con il
battipista.
Quello che ci tenevo a dirvi è che è
passato un messaggio molto importante, anche grazie a chi
estemporaneamente ha rappresentato un territorio ( non c'erano
alla manifestazione i rappresentanti istituzionali dei comuni di
Rieti, Micigliano e Cantalice, ndr).
Il messaggio che siamo molto arrabbiati e molto,
molto attenti e che vogliamo a tutti i costi che questo progetto
venga approvato nel più breve tempo possibile credo sia passato.
Penso che questa manifestazione sia stata molto
importante, sia il segnale di una vitalità dei nostri Territori,
del coraggio dei nostri Territori, della forza dei nostri
Territori.
Noi dobbiamo ripartire da qua, tutti quanti
uniti con la consapevolezza che Rieti è uno straordinario
territorio che merita il rispetto che oggi, con tanta fatica,
con qualche corsa e con qualche rissa sfiorata, oggi abbiamo
ottenuto.
Tutto questo è stato ottenuto perchè oggi voi
avete preso un po' del vostro tempo e lo avete dedicato ad una
cosa che non vi riguarda apparentemente da vicino, ma vi
riguarda in termini più importanti, più grandi.
Il Territorio, da dove venite, dove siete nati.
Questo è molto bello.
Io vi ringrazio perchè oggi, insieme a voi,
abbiamo scritto una pagina molto, molto, molto bella di
Leonessa, di Terminillo, di Micigliano, di Cantalice, di Rieti.
Dispiace per chi non c'era.
Grazie."
Avv.Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
15/09/2015
COMUNICATO STAMPA
TERMINILLO. AURIGEMMA (FI)”REGIONE NON ABBANDONI TERRITORIO
COME PER RISORSE SABINE”
“Sosteniamo
la battaglia che stanno portando avanti i cittadini e gli
amministratori della provincia di Rieti per il rilancio del
Terminillo, che oggi hanno manifestato sotto la sede della
Regione a Via Colombo. Si tratta di un progetto importante e
fondamentale per il territorio, che può creare un volano per
l’economia turistica (e non solo). Proprio per questo,
manterremo alta l’attenzione affinchè l’amministrazione
Zingaretti prenda coscienza della rilevanza di questo
programma, in modo da lavorare con determinazione per
raggiungere l’obiettivo finale. Certo, non accetteremo gli
atteggiamenti tenuti in passato dal centrosinistra, e nello
specifico dal Presidente della Regione e dall’assessore
Refrigeri e dal consigliere Pd Mitolo che in teoria
dovrebbero rappresentare la Provincia reatina, che hanno
abbandonato questo territorio e le loro eccellenze. Pensiamo
alle promesse fatte e non mantenute, come per la vicenda
Risorse Sabine o per la situazione del trasporto pubblico e
dello scambio gomma rotaia, con i pendolari esasperati.. E
proprio perché la montagna è una delle eccellenze di questa
zona, non vorremmo che l’epilogo sia lo stesso. Perciò,
basta attese e perdite di tempo. Regione e Provincia
lavorino con la massima attenzione e nel massimo rispetto
delle esigenze di un territorio, che ultimamente è stato
fortemente penalizzato dalle scelte scriteriate del
centrosinistra”
Lo dichiara
il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma
14/09/2015
Domani dalle ore 10 saremo davanti alla Regione Lazio per chiedere tempi certi e brevi per l'approvazione del Progetto Unitario di rilancio del Terminillo. Lo facciamo perché crediamo che la nostra Terra e le nostre Comunità meritino quella considerazione e quel rispetto che troppo spesso è mancato in passato, penalizzando uomini, imprese, progetti e sogni. Lo facciamo per Leonessa, per il Terminillo, per Cantalice, per Micigliano e per Rieti ed anche se da un cassetto di un mobile preistorico qualcuno ha tirato fuori anacronistiche casacche di schieramenti politici, noi avremo la forza di rappresentare interamente un Territorio, che al contrario, oggi più che mai, avrebbe bisogno di Personalità, Unità e soprattutto Coraggio... " Un braccio coraggioso rende lunga una spada corta" (cit.)
Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
13/09/2015
COMUNICATO
STAMPA
"Ci sentiamo rassicurati dalle dichiarazioni che sono pervenute
da parte dei rappresentanti provinciali presso la Regione ed il
Parlamento, circa l’approvazione del progetto di sviluppo
comprensoriale del Terminillo. Questo risultato, raggiunto grazie ad un intenso lavoro di
squadra, ha visto proprio in questi giorni intensificarsi gli
sforzi e gli incontri tecnici per trovare all’interno del
progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale le
soluzioni tecniche e funzionali più idonee per coniugare la
tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico e sociale della
nostra montagna. E’ inutile e improduttivo pensare che un operazione progettuale
di questa portata, sulla montagna più amata e controversa della
nostra Regione, possa essere condotta in modo approssimativo,
senza approfondimenti, ricerca di possibili alternative
progettuali o di misure di compensazione in grado di irrobustire
il progetto nei confronti delle inevitabili contestazioni da
parte di coloro che, da sempre, si sono mostrati contrari
all'ambiziosa iniziativa. L'azione di persuasione e stimolo da parte della classe
politica, che tra l’altro in questa vicenda non è mai mancata,
da sola non è sufficente. La soluzione sta dentro il progetto, nella professionalità di
chi ha effettuato la studio di impatto ambientale per conto dei
Comuni e nella sua capacità di confrontarsi con gli uffici
regionali per arrivare ad una condivisione ragionevole, e il più
possibile conforme ai principi normativi che regolano la tutela
dei valori ambientali e degli habitat naturali di cui la nostra
montagna conserva significative testimonianze. Tutto questo è facilmente comprensibile e per questo rispettiamo
il lavoro che proprio in questi giorni si sta portando avanti,
frutto di un applicazione e di un impegno costanti ma anche di
una tenacia che non è mai venuta meno, neanche da parte dei
nostri rappresentanti istituzionali sovracomunali. Comprendiamo meno come, mentre si lavora per trovare le
condizioni di sostenibilità per approvare il progetto così come
è stato concepito e fortemente voluto dalle nostre comunità
nella sua visione ampia, condivisa e comprensoriale, qualcuno
voglia distinguersi solo per ricercare visibilità personale e
per affermare interessi particolari o difendere posizioni di
privilegio. Noi vogliamo che finalmente possa prendere il via definitivo il
progetto ambizioso di rilancio della nostra montagna e non siamo
interessati ad operazioni populiste e demagogiche di chi sembra
più interessato alla propria visibilità personale piuttosto che
al bene della comunità locale. Non parteciperemo alla manifestazione indetta sotto la Regione,
che riteniamo di parte e non rappresentativa degli interessi
delle comunità che amministriamo, e invitiamo coloro che sono
realmente interessati al buon esito della progetto
comprensoriale a non rendersi partecipi di una manifestazione
che non potrà che danneggiare il percorso unitario fin qui
costruito."
Lo afferma in una nota l'Amministrazione comunale di Rieti.
Ci fa piacere che, a quasi tre anni di distanza, la politica,
come in pochi altri casi, si trovi d’accordo su un tema: la
necessità di guardare, per il futuro di Rieti, verso Terni e
l’Umbria.
Ci fa piacere che i consiglieri comunali Andrea Sebastiani e
David Festuccia abbiano preso, in merito, una posizione così
netta per questa soluzione, tanto da incalzare il Sindaco di
Rieti Simone Petrangeli ad avviare un’azione referendaria per
l’annessione di Rieti a Terni.
Per dovere e per rispetto delle persone che hanno avviato e
portato avanti per diverso tempo questa tesi, mi corre l’obbligo
di ricordare ai due consiglieri come la loro proposto sia pari a
quella del nostro Comitato, nato quando s’intravedevano già le
prime avvisaglie di quanto oggi è realtà. Naturalmente è lontano
da me ogni desiderio di rivendicazione e, al contrario è con
immenso piacere che oggi ascolto le esternazioni dei due
rappresentanti di una parte della cittadinanza reatina come
anche di alcuni esponenti dell’attuale Maggioranza comunale con
la quale ho più volte, negli ultimi tempi, intrapreso
ragionamenti seri e concreti in merito.
Un’azione come questa merita, per il suo grande valore e per
gli esiti che potrebbero derivarne per il territorio,
un’attenta, seria e condivisa analisi tra rappresentanti
politici, istituzionali e imprenditoriali e di una quanto più
larga condivisione popolare possibile.
Il Comitato, in questi giorni, anche a fronte delle diverse
spinte raccolte, si sta riorganizzando.
Nel frattempo
ricordiamo che il Comitato è aperto a tutti coloro che vogliano
dare nuovo impulso e slancio a un’idea che appare sempre più
condivisa. A breve convocheremo un incontro nel quale è nostra intenzione
chiedere a tutti impegni precisi verso un obiettivo comune:
l’Umbria.
Marino Formichetti
Presidente Comitato Rieti-Terni in Umbria
12/09/2015
La Regione stoppa stazione montana
Una notizia
tenuta riservata ma sulla quale in queste settimane si è
lavorato, e molto. Ora l'assessore Refrigeri e il consigliere
Mitolo escono allo scoperto: nei giorni scorsi in Regione c'è
stato un incontro con il Presidente della Provincia Giuseppe
Rinaldi e i tecnici , a breve ce ne sarà un altro con i tecnici
dei Comuni interessati dal progetto del Terminillo.
Il messaggio che
arriva dalla Regione (e dal PD) è duplice: da un lato si
ribadisce che la Regione "ha creduto fortemente in questo
progetto" e lo sostiene, pur "senza rinnegare la vocazione allo
sviluppo sostenibile della Montagna, nel rispetto dei vincoli
esistenti". Dall'altro, però, c'è da superare gli ostacoli
dell'ultimo miglio perchè il progetto vada in porto.
L'ostacolo di
cui si tace è appunto la valutazione di incidenza, che sarebbe
stata del tutto negativa. Ma è un ostacolo del tutto superabile,
lasciano intendere da Roma, se continuando in un clima di
"collaborazione" tra enti, i Comuni sapranno fare "qualche
rinuncia".
"La Regione
continuerà a sostenere l'iniziativa anche in sede di valutazione
di impatto ambientale andando a suggerire alla Provincia le
dovute accortezze progettuali e poi esecutive in linea con gli
habitat presenti". Ed è da questa "collaborazione" che, scrivono
Refrigeri e Mitolo "nascerà il progetto esecutivo in tempi
ristrettissimi", progetto "in grado di superare il vaglio della
sua valutazione in termini di impatti e di restituire ai reatini
un Terminillo più attrezzato, moderno e competitivo con le altre
stazioni sciistiche dell'Appennino.
Al Sindaco di
Leonessa, Paolo Trancassini e ai suoi decidere se crederci e
fermare i battipista o andare avanti con la protesta, annunciata
per martedì prossimo a Roma.
(Articolo di Alessandra Lancia - Su Gentile concessione de "Il
Messaggero")
06/09/2015
Da 15 anni raccontiamo Leonessa.
Noi c'eravamo, raccontando sempre tutto quello che c'era da
raccontare.
So chi è Fabio Melilli e quello che ha fatto per Leonessa.
Sono un suo elettore.
Adesso però, per qualcuno, è tutto più facile.
Nella speranza che la prossima volta, il Circolo PD di Leonessa
si ricordi di leonessa.org.
Tutti a Roma il 15 settembre.
Giovanni Bolletta.
Un Fedelissimo.
"Noi che amministriamo
abbiamo il dovere di fermare la dialettica, di fermarla davanti
alla porta del fare.
Allora
siccome qui condividevamo il progetto di sviluppo, le divisioni
contano poco, perchè la gente non ci capirebbe.
Io credo, se
posso dire ancora una cosa in più, che noi dobbiamo smettere
come classe politica di fare le cose dove abbiamo la
primogenitura, dove la primogenitura conta di più delle cose da
fare. I meriti poi li decide la gente, non li decidiamo noi.
Oggi abbiamo
dimostrato che in Provincia di Rieti c'è classe dirigente...
...Qui nasce
adesso,inizia adesso. Il Comune di Leonessa ha questa società di
gestione,fatica, è ovvio: questa è una struttura dove solo il
cuore ed il volontariato consentono di reggere.
Dobbiamo trasformare questa società in un struttura
patrimonialmente solida, che abbia la sua robustezza: noi
siamo disponibili a collaborare, anche ad entrare in
società...Però noi partiamo da qui. il prossimo anno questa
prima seggiovia termina la sua vita tecnica, dobbiamo
metterci le mani rapidamente, vedremo in quale forma ed in
quali modi..."
Fabio
Melilli, Presidente della Provincia di Rieti, Campo Stella
30 gennaio 2010
Circolo PD di Leonessa
Comunicato stampa
Incontro a Leonessa con l'On. Melilli, segretario regionale del
PD
“Il progetto del Terminillo sta per avere il via libera finale,
ce lo ha ribadito l'onorevole Fabio Melilli”. L'annuncio da
Marco Chiaretti, segretario del circolo del Partito Democratico
di Leonessa, dopo il lungo colloquio fra il direttivo locale e
il responsabile regionale del partito. “Ogni opera ha i suoi
tempi – aggiunge Chiaretti – e l'on. Melilli ha ricordato quanto
sia importante studiare anche i più piccoli dettagli prima di
varare definitivamente un piano fondamentale per l'area come
questo, che punta a rilanciare la zona del Terminillo” .
“Il segretario regionale – prosegue – ha anche ribadito la
centralità del progetto nella politica del Pd Lazio e voglio
sottolineare che, come già detto dal sindaco di Cantalice,
Silvia Boccini, quello del Terminillo è un progetto del Pd”.
Nell'incontro con l'onorevole Melilli si è parlato,
naturalmente, anche di questioni che riguardano, più da vicino,
il territorio di Leonessa.
Un argomento toccato, quello della strada panoramica per il
Terminillo che attraversa la Vallonina, dove già la Provincia di
Rieti, guidata dal presidente Rinaldi, sta effettuando
consistenti lavori di ripristino della circolazione.
“L'on Melilli – dice Marco Chiaretti – si farà portavoce delle
nostre istanze, darà il suo pieno appoggio ad una messa in
sicurezza globale della strada che ne consenta un utilizzo il
più ampio possibile”.
Non è questo l'unico nodo viario da risolvere per Leonessa, c'è
anche la questione, più importante, del viadotto di Fuscello.
“Anche su questo – spiega il segretario del circolo locale del
Pd – l'onorevole Fabio Melilli ci ha garantito che solleciterà
gli organismi competenti per un intervento il più rapido
possibile”.
Durante la sua visita a Leonessa, il segretario regionale del
Partito Democratico, ha avuto, inoltre, il piacere di visitare
l'expo d'arte contemporanea internazionale “Sulla via del Santo
Giuseppe”, dedicata alla lotta contro l'usura, la corruzione e
l'estorsione, capisaldi della battaglia condotta in vita da San
Giuseppe da Leonessa. La mostra, curata dal direttore artistico
Massimo Bigioni, ha ricevuto gli elogi dell'on. Melilli, rimasto
favorevolmente colpito dalla qualità e dalla bellezza delle
opere esposte.
“E' stato un incontro fruttuoso e soddisfacente – conclude
Chiaretti – l'ulteriore esempio di come il dialogo pacato, non
la 'politica strillata', sia la strada migliore per raggiungere
obiettivi e traguardi importanti per la comunità, in questo caso
la nostra. Ringrazio l'on. Fabio Melilli per la disponibilità e
l'interesse dimostrati, ancora una volta, per Leonessa”.
3
settembre 2015
17/08/2015
comunicato stampa
TERMINILLO. AURIGEMMA (FI)" GRAVE ASSENZA REFRIGERI
MITOLO A CONFRONTO PER RILANCIO"
“L'amministrazione Zingaretti dimostra, qualora ce ne
fosse ancora bisogno, di aver abbandonato la provincia
di Rieti. il governatore insieme all'assessore Refrigeri
e al consigliere Mitolo, entrambi nominati da Zingaretti
e non eletti tramite voto di preferenza, stanno
continuando a svilire un intero territorio. Prima la
vicenda Risorse Sabine, poi il taglio del trasporto su
gomma e il mancato pagamento per i consorzi di bonifica,
infine anche le probabili chiusure della prefettura e
della camera di commercio, che verranno accorpate con
Viterbo. Non bastasse tutto ciò, ora apprendiamo
dell'assenza del duo Refrigeri-Mitolo all'incontro con
il territorio e gli esponenti locali per il rilancio del
Terminillo, località sciistica di grande attrazione
turistica. Questo denota una grave mancanza di rispetto,
oltre ad un disinteresse per una provincia ricca di
eccellenze. Il duo di nominati continua con
pressappochismo e superficialita' a lasciare isolato un
territorio di grandi potenzialita'. Adesso chiedero'
urgentemente la convocazione di un consiglio, alla
presenza di Zingaretti, per capire quali sono le sue
intenzioni e come intende lavorare per Rieti. I
risultati di questi due anni sono disastrosi, ad
emergere sono state soltanto le brutte figure, le
promesse non mantenute dell'assessore e del consigliere
Pd, e questo a tutto svantaggio dei cittadini. Ora basta
con le parole: quest'amministrazione deve capire che
cosi, con quest'immobilismo, non si va da nessuna parte”
Lo
dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione
Lazio Antonello Aurigemma
16/08/2015
Conferenza sul
Comprensorio Sciistico del Terminillo
"Siamo molto contenti: tanta gente,
c'è tanta attenzione e credo che oggi abbiamo lanciato
questa iniziativa che è quella di coinvolgere i romani,
quelli che amano la montagna e non hanno la residenza.
Dobbiamo mettere pressione, dobbiamo far capire che bisogna
far presto perchè abbiamo perso un'altra stagione.
Questa è l'ultima.
Io ho cominciato dicendo che spero che
questa sia l'ultima volta che si parla del Terminillo;
la prossima volta si facciano annunci importanti.
Speriamo che la politica abbia la
capacità di fare quello che è il suo lavoro; rappresentare
un territorio al 100%"
Avv.Paolo Trancassini
Sindaco di Leonessa
10/08/2015
COMUNICATO STAMPA
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI RIETI
Con riferimento alla procedure
amministrative che afferiscono il Progetto di sviluppo
Terminillo Stazione Montana l’Amministrazione provinciale di
Rieti, al fine di dare massima trasparenza allo stato dei
procedimenti in atto, come auspicato da alcune associazioni
ambientaliste interessate al progetto, precisa che nel corso
la conferenza dei servizi sono stati acquisti i pareri
favorevoli al progetto comprensoriale, alcuni dei quali
afferenti la compatibilità ambientale del progetto.
A riguardo si precisa che in esito
dell’ultimo tavolo tecnico che si è svolto in Regione il
giorno 04/08/2015 l’Amministrazione provinciale, ha invitato
le Amministrazioni Comunali coinvolte nel procedimento a
produrre integrazioni alle proposte di intervento per la
mitigazione degli impatti sugli habitat dei S.I.C. Z.P.S.,
nella misura necessaria ad orientare in senso favorevole lo
studio di incidenza ambientale predisposto e ritenuto valido
e completo dal punto di vista tecnico-scientifico.
La Direzione regionale Infrastrutture
Ambiente e Politiche abitative della Regione Lazio,
riconoscendo la sostanziale validità del progetto riguardo
diversi impatti ambientali e socio-economici, si attiverà
immediatamente non appena ricevute da parte della Provincia
le proposte di intervento volte alla mitigazione degli
impatti diretti sugli habitat tutelati a livello
comunitario.
Si auspica che dopo questa ultima fase approfondimento
tecnico da parte delle Amministrazioni Comunali si possa
arrivare, congiuntamente con gli uffici regionali, ad una
pronuncia in senso favorevole sul progetto definitivo che
possa dare avvio alla progettazione esecutiva degli
interventi
03/08/2015
Il fine settimana non ha
portato consiglio ne un chiarimento. Dunque sul progetto del
Terminillo resta altissima la tensione con il presidente del
Consorzio Smile e Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, che
sembra essere tornato alla versione "referendum". Le
lancette sembrano essere tornate indietro nel tempo a 7-8
anni fa quando Leonessa fu vicina alla scissione per andare
in Umbria. In regione c'era Marrazzo, in Provincia Melilli e
sul tavolo c'era più o meno lo stesso tema: gli impianti del
Terminillo. Clamorosa fu nel 2008 la manifestazione con il
battipista sotto la Regione: "Se entro agosto il progetto
non si sblocca - assicura Trancassini - ci torneremo.
La differenza rispetto ad allora e che arriveremo con il
battipista acceso sotto alla Pisana".
A far tornare tesi i rapporti
sull'asse Leonessa- Roma è stata la conferenza dei
servizi saltata in settimana. L'assessorato all'Ambiente
della Regione, che a febbraio aveva chiesto un rinvio per la
verifica del progetto, giovedì scorso non si è presentato. I
dirigenti del settore hanno dato forfait all'incontro. Tutto
rinviato a data da destinarsi. Ma Trancassini promette
fuoco e fiamme, mentre i rapporti con l'assessore
all'Ambiente della Regione, l'ex sindaco di Poggio Mirteto
Fabio Refrigeri (in questi ultimi giorni star della festa
provinciale de L'Unità a Cantalice) sembrano essersi fatti
gelidi. "Nessuno mi ha chiamato - dice Trancassini - e
nessuno, compreso Refrigeri, si è degnato di dare una
risposta sensata per spiegare che cosa è successo. Pensavo,
e lo penso tuttora, che Refrigeri in questa storis, essendo
del nostro territorio, doveva essere il nostro paladino. Lo
penso tuttora, anche se sempre meno".
Il Sindaco di Leonessa non
rinuncia a qualche frecciata verso il PD. "Prima mi avevano
invitato a Cantalice per parlare del Terminillo, poi il mio
intervento è stato cancellato, forse hanno paura di quello
che potrei dire, facciano pure. Noi abbiamo comnciato a
parlare con la nostra Gente e con gli Ospiti della nostra
montagna di quanto sta succedendo,vogliamo mobilitare tutti
per smuovere il progetto". Trancassini infatti ha iniziato a
parlare della faccenda, in pubblico, anche sabato durante la
festa a Terzone ( inaugurazione della nuova Scuola e di
Terzone Expo 2015, ndr), ma l'appuntemento è per il 16
agosto al Terminillo.
"Lì - assicura - dirò tutto
quello che sta succedendo intorno al Terminillo. Nel PD e
forse anche a Rieti pensano che la partita è già chiusa. Non
è così e a ricordarcelo sono state le associazioni
ambientaliste giusto qualche ora fa ricordando che ancora
tutto può essere messo in discussione. Per una volta sono
d'accordo con loro. Per adesso c'è poco da festeggiare".
E dunque l'ultimatum: " Se
entro agosto non arrivano risposte concrete sul progetto
torneremo a Roma con il battipista, non vogliamo lasciarci
sfuggire - continua Trancassini - l'ennesima occasione a
causa delle lungaggini burocratiche. Lo sviluppo del turismo
invernale sul Terminillo non può più attendere, i territori
limitrofi si sono organizzati, non possiamo restare a
guardare . I nostri Comuni non possono vivere sol d'estate.
Qui con la stagione calda ci sono 40-45mila persone.
cercheremo di coinvolgere anche loro nella battaglia per lo
sviluppo di questo territorio che non può più restre in mano
alla burocrazia".
(Articolo di P.D.B- su
Gentile Concessione de "Il Corriere di Rieti")
01/08/2015
IL PROGETTO TERMINILLO STAZIONE
MONTANA
E LA CONFERENZA DEI SERVIZI
“DIMEZZATA”
LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO CHIAREZZA
SULLA VICENDA
Constatiamo che la Conferenza di
Servizi svoltasi in Regione Lazio il
29 luglio scorso è stata salutata
come un successo dai promotori del
Progetto Terminillo Stazione Montana
ma la situazione appare molto più
complessa di quanto si voglia far
credere.
Si è trattato infatti di una
Conferenza di Servizi “dimezzata”,
essendo completamente assenti i
pareri sulla Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) e sulla Valutazione
di Incidenza (VINCA).
Non sono aspetti marginali; nel
febbraio scorso un insieme di
associazioni ha presentato
osservazioni molto circostanziate
sia in merito a palesi carenze
progettuali dell’iniziativa sia in
merito alla incompatibilità del
Progetto con le normative nazionali
e regionali, in buona parte
derivanti dal recepimento di
normative europee che è del tutto
illusorio pensare di aggirare con
una semplice azione “politica”. A
queste osservazioni si dovrà invece
rispondere in maniera
circostanziata.
Va anche rammentato che già nel 2010
un progetto analogo – ma per certi
versi meno impattante - fu valutato
negativamente dalla Regione Lazio e
che di conseguenza appare piuttosto
prevedibile che si consideri
altrettanto incompatibile il
progetto attuale, che non risulta
aver fatto tesoro della esperienza
del precedente (con evidente
pericolo di sperpero di risorse
pubbliche).
La Conferenza “dimezzata” non è
quindi da valutare superficialmente,
perché i cittadini hanno diritto ad
una informazione il più possibile
completa.
Invitiamo pertanto i promotori del
Progetto Terminillo Stazione Montana
a fare uno sforzo di trasparenza,
rendendo disponibili al pubblico i
contenuti dei pareri già ricevuti e
facendo il punto su quelli ancora
inespressi.
Rieti, 1 agosto 2015
Cai
Lazio - CAI Rieti – Federtrek -
Inachis Rieti –
Italia Nostra Rieti – WWF Lazio -
WWF Gruppo Attivo Rieti
29/07/2015
COMUNICATO STAMPA
"Un altro passo in
avanti decisivo verso la realizzazione dell'ambizioso
progetto di rilancio del Terminillo come stazione montana
invernale. Siamo soddisfatti perchè il lavoro di squadra di
questi mesi sta dando i suoi frutti e si sta per
concretizzare l'idea di far tornare il Terminillo una
stazione in grado di competere con le altre stazioni del
centro e del nord italia. In attesa dell'ultimo parere
possiamo dire che, come in una gara ciclistica, siamo
davvero arrivati all'ultimo chilometro. Fiduciosi circa
l'esito di quest'ultimo passaggio amministrativo possiamo
finalmente pensare al futuro del Terminillo come lo abbiamo
sempre ipotizzato: una stazione montana che vive tutto
l'anno e nella quale far convivere gli sport invernali con
la tutela ambientale di un patrimonio naturale unico."
È quanto dichiara il
consigliere con delega al Terminillo, Simone Munalli.
Rieti, 29 luglio
2015
Ufficio Stampa Comune di Rieti
Tel. 0746/287.352
29/07/2015
Di seguito una
dichiarazione del deputato Fabio Melilli in merito al piano
di rilancio del Terminillo:
"La Sovrintendenza ai Beni
Culturali e Paesaggistici del Lazio ha espresso parere
favorevole al piano rilancio del Terminillo. Il progetto
passa così il vaglio del Ministero dei Beni Culturali ed
Ambientali e tutto ciò testimonia la grande attenzione posta
dal progetto al sistema paesaggistico del Terminillo. Un
ringraziamento al Ministro dei Beni culturali ed alla
Sovrintendenza per l'attenzione riservata al progetto. Un
plauso ai tecnici della Provincia per aver elaborato gli
atti internamente con grande competenza. Ora, superato uno
degli ostacoli più significativi, attendiamo la Valutazione
di Impatto Ambientale da parte della Regione e tutte le
fatiche degli ultimi anni si trasformeranno nella più
significativa azione di rilancio della nostra stazione
sciistica che i reatini attendono da decenni."
29/07/2015
Di seguito una nota della
Provincia di Rieti in merito alla conferenza dei servizi sul
progetto di rilancio del comprensorio turistico del
Terminillo:
Si è svolta
questa mattina nella sede della Regione Lazio, Assessorato
alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica, la seconda
riunione della conferenza dei servizi sul progetto di
rilancio del comprensorio del Terminillo “Terminillo
stazione Montana”.
Nel corso
della riunione, che ha visto la presenza di tutti gli
amministratori coinvolti nel progetto di rilancio, si è
preso atto dei pareri pervenuti, tutti favorevoli. Il
progetto nella sua dimensione comprensoriale, che investe
ben quattro Comuni, è risultato pertanto conforme dal punto
di vista della tutela del paesaggio, con il parere positivo
della Soprintendenza competente; non contrastante con
la normativa urbanistica e con il sistema regionale di
traporto a fune, con i pareri favorevoli delle competenti
Direzioni regionali nonché conforme con i piani di assetto e
di difesa idrogeologica con i pareri favorevoli di Ardis e
Autorità di Bacino.
A questo punto, se la Direzione regionale competente in
materia ambientale, in sede di pronuncia di valutazione di
impatto ambientale, esprimerà il suo parere in senso
positivo, potrà, dirsi conclusa la fase progettuale di
autorizzazione e potranno finalmente avviarsi le procedure
di attuazione, secondo quanto auspicato da tutti gli
Amministratori presenti alla riunione.
“Abbiamo
inserito un ulteriore importante tessera nel complesso
quadro amministrativo che porterà all'approvazione del
progetto di rilancio del comprensorio turistico del
Terminillo – ha dichiarato il presidente della provincia di
Rieti, Giuseppe Rinaldi - In attesa della definitiva
pronuncia di valutazione di impatto ambientale, che
permetterà di far partire definitivamente l'intero progetto
e quindi consentire di effettuare quegli investimenti
necessari per far tornare la montagna reatina nuovamente
attraente e competitiva con gli altri comprensori montani
del Centro Italia.
E' doveroso
ringraziare le strutture tecniche dell'Amministrazione
provinciale, dei Comuni interessati che hanno gestito
internamente tutte le fasi che hanno portato all'ottenimento
di questo primo importante risultato.
Non ultimo
un doveroso ringraziamento va dato anche alle Direzioni
regionali che hanno già effettuato le complesse
attività istruttorie e alle Soprintendenze del Ministero
dei Beni Culturali e del Turismo per il sostegno dato al
progetto di rilancio del Terminillo.
21/07/2015
Si sblocca la vicenda della strada "Vallonina"
chiusa ormai da settimane e al centro di una polemica tra il
sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, e la Provincia di
Rieti. O per meglio dire, alcuni tecnici e dirigenti
dell'Amministrazione di Palazzo d'Oltre Velino che avevano
deciso di non riaprire il tratto di strada rilevando una
pericolosità della stessa. Pericolosità più volte smentita
da Trancassini, con tanto di relazione geologica
commissionata dal Comune, ma anche da diversi operatori e
tecnici del Terminillo. Infatti, a seguito della riunione
tecnica che si è tenuta ieri pomeriggio tra la Provincia di
Rieti e il Comune di Leonessa in merito alla situazione
della strada provinciale 10 "Vallonina" si è deciso, con un
provvedimento di somma urgenza da parte dell'amministrazione
provinciale, di aprire un cantiere nel tratto interessato
dal movimento franoso. Già oggi (mercoledì 22) la ditta che
eseguirà i lavori effettuerà un ulteriore sopralluogo per
poter aprire il cantiere in tempi rapidissimi: in questo
modo verrà eliminato il pericolo immediato consentendo
l'apertura al traffico della strada panoramica che collega
il Terminillo a Leonessa. Resta comunque sul tavolo, come
ammette la stessa amministrazione provinciale, la questione
della messa in sicurezza dell'intera strada provinciale che
potrà essere risolta con l'avvio del progetto di rilancio
della stazione turistica del Terminillo, nel frattempo
l'apertura del cantiere sarà una prima azione di messa in
sicurezza che permetterà di mitigare altre eventuali
criticità.
Di seguito una nota della Provincia di Rieti in merito
alla strada provinciale 10 Vallonina:
A seguito della riunione tecnica che si è tenuta
questo pomeriggio tra la Provincia di Rieti e il
Comune di Leonessa in merito alla situazione della
strada provinciale 10 “Vallonina” si è deciso, con
un provvedimento di somma urgenza da parte
dell'Amministrazione provinciale, di aprire un
cantiere nel tratto interessato dal movimento
franoso.
Domani la
ditta che eseguirà i lavori effettuerà un ulteriore
sopralluogo per poter aprire il cantiere in tempi
rapidissimi: in questo modo verrà eliminato il
pericolo immediato consentendo l'apertura al
traffico della strada panoramica che collega il
Terminillo a Leonessa.
Resta
comunque sul tavolo la questione della messa in
sicurezza dell'intera strada provinciale che potrà
essere risolta con l'avvio del progetto di rilancio
della stazione turistica del Terminillo, nel
frattempo l'apertura del cantiere sarà una prima
azione di messa in sicurezza che permetterà di
mitigare altre eventuali criticità.
Rieti, 21 luglio 2015
18/07/2015
COMUNICATO STAMPA
L’assessore alla sviluppo locale e vicesindaco del Comune di
Rieti, Emanuela Pariboni, interviene sulla mancata apertura
della Turistica del Terminillo per la stagione estiva:
“La vicenda della intervenuta interdizione al traffico della
S.P.10 “Turistica del Terminillo” dimostra ancora una volta
come la mancanza di una strategia di sviluppo locale
comprensoriale e condivisa determini sempre un danno
economico e sociale per la comunità. La chiusura della “Vallonina”,
così come è stata rappresentata dai giornali, è sembrata
essere da un lato una questione meramente “tecnica” dove la
politica prendeva atto senza agire; dall’altro un problema
“politico” che riguardava però solo la Provincia e il Comune
di Leonessa che ne sta facendo una bandiera. E’ però
sfuggita agli osservatori la vera cifra del problema ovvero
che la “Turistica del Terminillo” rappresenta per tutte le
nostre comunità ed in primis per il Comune di Rieti, una
risorsa e un bene da salvaguardare e difendere ad ogni costo
di cui non solo la politica comprensoriale ma tutti gli
attori sociali ed economici del nostro territorio farebbero
bene a occuparsi. Non è un caso se il Progetto “Terminillo
Stazione montana”, attorno al quale sono appese gran parte
delle speranze di sviluppo (e non solo per il Terminillo),
abbia individuato proprio nei collegamenti infrastrutturali
da realizzarsi luogo la “Turistica del Terminillo”, il
principale asse di sviluppo. Lungo la “Turistica” che da
Rieti conduce a Leonessa passando per Micigliano, sono
infatti localizzati gli impianti a fune che consentiranno di
collegare i due versanti del Terminillo anche in inverno
(con enormi benefici per la nostra comunità), e lungo lo
stesso asse privilegiato (e già “urbanizzato”) saranno
localizzate le infrastrutture logistiche e di servizio
all’offerta turistica previsti dal progetto e aperti tutto
l’anno. Il tema della sicurezza geologica che sta alla base
del problema, emerso grazie agli studi propedeutici al
Progetto comprensoriale del Terminillo, è stato sollevato in
previsione di un considerevole aumento dei flussi turistici
che richiederanno necessariamente il potenziamento dei
dispositivi ed i sistemi per la mitigazione del rischio
geologico (e valanghivo) da cui oggi la nostra montagna è
coinvolta per qualsiasi tipo di attività (trekking,
ciaspole, sci alpino, arrampicata, ecc). Il progetto
comprensoriale su questo aspetto, prevedendo tutti gli
interventi necessari per la messa in sicurezza (non solo ai
fini dello sci da di discesa), assume una importanza
strategica per tutti i fruitori della montagna che
probabilmente non è stata valutata e quindi apprezzata dagli
osservatori meno attenti. Risulta poco comprensibile, con
tutto rispetto per gli organi gestionali che hanno preso la
decisione, che un serio progetto di mitigazione del rischio
predisposto in previsione di sviluppi turistici di qualità e
quantità diversi dagli attuali, possa invece rappresentare
uno strumento per sostenere la decisione di privare, oggi,
le nostre comunità non solo di un collegamento viario
importante e strategico ma anche di una risorsa per
l’offerta turistica del territorio, dimenticandosi di quanto
sia delicata e critica situazione della nostra economia e
del fatto che quell’asse viario di cui non è mai stato
denunciato il rischio, se non per quanto emerso dagli studi
attuali, sia sempre rimasto aperto nel periodo estivo previo
gli ordinari interventi di manutenzione. Anche perché, mi
preme precisare, questo tipo di rischio, per chi ha
approfondito gli studi richiamati, potrebbe riguardare anche
altri tratti viari importanti del Terminillo. Ritengo che
decisioni che impattano così duramente sulle nostra comunità
debbano saper valutare, con ponderazione ed equilibrio,
tutti gli interessi pubblici coinvolti, coniugandoli ad una
visione “ragionevole” della realtà, attraverso scelte
approfondite e condivise, dove la politica faccia la sua
parte assumendosene la responsabilità in modo trasparente,
sfuggendo però da improduttive e chiassose tentazioni
interventiste. Occorre per la soluzione di questo problema,
come per tutti quelli che ci troveremo ad affrontare d’ora
in avanti, non dimenticare mai la visione comprensoriale e
di condivisione delle scelte che ha animato e reso possibile
il concretizzarsi di una prospettiva di sviluppo seria e
credibile qual è il progetto di Stazione montana, e tutto
quello che attorno a questo progetto potrà crescere e
svilupparsi. Il Comune di Rieti, che di questo progetto di
sviluppo locale aspira ad essere il soggetto trainante e di
riferimento per il comprensorio, (ora che la Provincia si
sta riorganizzando come Ente di area vasta), non può quindi
esimersi dall’essere parte attiva nel percorso che dovrà
essere attuato, insieme e concordemente con la Provincia che
non può essere lasciata da sola relativamente alla gestione
di queste problematiche e con tutti i Comuni del
Comprensorio montano, per regolare, nelle more
dell’attuazione del progetto di rilancio della Stazione
Montana, l’uso e la gestione della “Turistica del
Terminillo”; coinvolgendo in primis in questo percorso la
Regione Lazio, ora più che mai chiamata ad esprimersi, in
tempi brevi, sulla compatibilità ambientale del progetto,
visto che i pareri da parte delle Direzioni Trasporti e
Urbanistica sono pervenuti. Nel corso della conferenza dei
servizi, in programma per il prossimo 29 luglio, non si
potrà non affrontare il problema emerso in questi giorni,
individuando le modalità per mantenere oggi un normale
servizio ai cittadini, ma dettando al tempo stesso con la
Regione i tempi le modalità ed i tempi per l’attuazione di
tutti gli interventi infrastrutturali previsti dal Progetto
di stazione montana, i soli in grado di garantire un
sviluppo turistico equilibrato e in linea con i più moderni
standard di sicurezza e prevenzione dei rischi."
Rieti, 18 luglio 2015
Ufficio Stampa Comune di Rieti
Tel. 0746/287.352
14/07/2015
(di
Matteo Carrozzoni)
Prosegue la diatriba relativa
alla riapertura della Vallonina,
strada montana che unisce il
versante terminillese con quello
leonessano, normalmente aperta
solo in estate sin dalla sua
inaugurazione risalente agli
anni ’50, ma che quest’anno, per
la prima volta è rimasta chiusa
al traffico, comportando
numerosi disagi, soprattutto
agli operatori economici del
territorio, che insieme a
cittadini e residenti delle due
vallate hanno raccolto numerose
firme per chiederne la
riapertura.
Intanto, tra ruspe ed operai,
vanno avanti i lavori da parte
del comune di Leonessa per la
risistemazione delle reti
paramassi a protezione della
strada, danneggiate durante
l’inverno.
“Abbiamo eseguito un sopralluogo
con la Provincia – ha affermato
il sindaco di Leonessa Paolo
Trancassini – per poter riaprire
questa importante via di
comunicazione panoramica,
percorsa in estate da turisti,
motociclisti e sede di numerose
gare ciclistiche che quest’anno,
purtroppo, non sono state
autorizzate. Noi siamo convinti
che per la riapertura della
Vallonina bastino alcuni
semplici accorgimenti per la
sicurezza ma sono rimasto però
stupito nel venire a conoscenza
che questa mattina è stato
indetto un tavolo tecnico in
Provincia per decidere sulla
questione, al quale i sindaci
dei territori interessati non
sono stati invitati, cosa che
risulta difficilmente
comprensibile. In poche parole,
noi lavoriamo e stiamo già
lavorando e loro si riuniscono
per decidere sulle nostre
sorti”.
(Su gentile
concessione www.rietilife.it)
09/07/2015
Preg.mi
Assessore della Regione Lazio
Dott. Fabio Refrigeri
Sindaco del Comune di Rieti
Avv. Simone Petrangeli
Nella piana consapevolezza e convinzione che il progetto
“Terminillo stazione Montana", volto alla valorizzazione
delle risorse della nostra montagna, sia uno dei principali
e urgenti interventi necessari per il rilancio del turismo,
dell’economia e dell’occupazione nel nostro territorio;
Visti i nulla-osta degli assessorati Regionali ai Trasporti
e dell'Urbanistica e ritenendo di essere già a buon punto
per la chiusura dell'approvazione del progetto di sviluppo
del Terminillo T.S.M. e ce ne congratuliamo;
Preoccupati invece tanto per i tempi lunghi delle decisioni
sulla V.I.A. e della Valutazione d’incidenza. Tempi che
dovrebbero, come detto in più occasioni, già essere scaduti.
Chiediamo
un vostro intervento importante che possa accelerare le
approvazioni con tempi certi, permettendo la realizzazione
della Conferenza dei servizi indetta per la fine di Luglio
con la speranza di non vedere vanificati gli sforzi fatti da
tutti con la conseguente perdita di un altro anno, tempo
perso deleterio per le già gravi condizioni socio-economico
del territorio.
E' superfluo dire che questo progetto è al momento la
principale e forse più veloce via di ripresa turistica ed
economica del Reatino, Il Terminillo deve tornare a essere
il fulcro dell'economia reatina, combinando lo sviluppo del
turismo invernale con quello estivo. Il rilancio della
nostra montagna significa anche più occupazione, solo
attraverso più lavoro si potrà parlare di rilancio dei
consumi e benessere dei cittadini.
Proprio per questa ragione auspichiamo un vostro sollecito
interessamento e restando a disposizione per ogni forma di
collaborazione ritenuta opportuna, cogliamo l’occasione per
porgere cordiali saluti.
Rieti, 9 luglio 2015
Ugl Rieti
Il Segretario Generale
(Marco Palmerini)
08/07/2015
COMUNICATO
STAMPA
Venerdì
10 luglio p.v la Provincia di Rieti effettuerà un
sopralluogo sulla Sp 10 Vallonina cui parteciperanno il
consigliere provinciale delegato alla viabilità, Giulio
Falcetta, il dirigente competente Pasquale Zangara, la ditta
che in passato ha effettuato dei lavori di messa in
sicurezza sulla medesima strada provinciale e il direttore
dei lavori.
Il sopralluogo servirà verificare lo stato in cui versa non
solo la sede stradale ma anche il terreno a monte,
inoltre saranno valutati possibili interventi di
manutenzione che permettano di riaprire la strada panoramica
che collega il Terminillo a Leonessa compatibilmente alla
situazione tecnico- amministrativa che è agli atti della
Provincia.
Rieti, 08/07/2015
01/06/2015
TERMINILLO STAZIONE MONTANA
UN'ALTRA STAGIONE PERSA?
Il progetto Terminillo Stazione Montana è già da
alcuni mesi all’esame della Conferenza dei Servizi in
Regione per la valutazione di impatto ambientale. Ma mentre
si discute, si interroga, si chiedono chiarimenti, le
imprese continuano a soffrire, gli alberghi chiudono e
l’economia dell’intero comprensorio e con essa l’occupazione
non riparte. Non possiamo permetterci ulteriori rinvii
perché l’ammodernamento degli impianti deve realizzarsi
entro il corrente anno per non buttare un’altra stagione che
si traduce nell’impossibilità per le imprese di fare
investimenti, nel peggioramento della situazione, nella
chiusura di altre attività.
E’ urgentissimo approvare il progetto per
interrompere il declino e la recessione che ha colpito
duramente il nostro tessuto sociale e che solo attraverso
ingenti investimenti infrastrutturali può recuperare
competitività, benessere ed occupazione.
Le istituzioni si adoperino al meglio per
dimostrare una concreta e fattiva vicinanza al mondo delle
imprese.
Il Presidente
Leonardo Tosti
25/05/2015
Meetup Amici di Beppe Grillo “Grilli Parlanti di Rieti”
Viale de Juliis n.13 - 02100 Rieti
“Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”
Comunicato: Interrogazione regionale “Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”
Riporta la data del 13.05.2015 l’interrogazione a
risposta scritta a firma del portavoce regionale Devid Porrello,
con la quale
si interrogano l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche
abitative e Ambiente Fabio Refrigeri e l’Assessore allo
Sviluppo economico e Attività produttive, Guido Fabiani,
riguardante il progetto denominato “Terminillo Stazione
Montana, turismo responsabile”.
Dopo un’attenta analisi del suddetto
progetto, dei costi da sostenere per la sua realizzazione
(quantificabili come da progetto in € 65.988.275,00), dei
dati inerenti i flussi turistici, dei dati nivometrici e
meteoclimatici, della stima delle presenze annue derivanti
dallo studio della società “KPMG”, commissionato dalla
società “ISIC S.p.a.” (ora “TSM SpA”) e realizzato nel
2005, che ne prevede per la stazione sciistica del
Terminillo un numero compreso in un intervallo tra un minimo
di 260.000 e un massimo di 310.000 unità, si è pervenuti
alla interrogazione in oggetto, dove sinteticamente si
chiede agli assessori competenti quanto segue:
-Se considerino legittima ed attendibile la procedura di
formazione del progetto ed approvativa seguita;
-Se intendono valutare il progetto “Terminillo Stazione
Montana, turismo responsabile” come sostenibile sul piano
economico-finanziario, alla luce degli investimenti
infrastrutturali, dei costi di gestione e di manutenzione
previsti;
-L’entità delle opere da realizzare col finanziamento
regionale, nonché il cronoprogramma e l’entità delle risorse
pubbliche e private investite per la realizzazione del
progetto;
-Se considerino le stime di domanda previste nel suddetto
progetto, nell’ambito del precedente “Skipass S.MI.LE.
PLUS”, congruenti alle attuali tendenze del mercato del
turismo sciistico e siano tali da garantire il rilancio
socio economico del Monte Terminillo;
-Se, alla luce delle elaborazioni dei rilevamenti della
Stazione del Centro Appenninico “C. Jucci” dell’Università
degli Studi di Perugia, considerino le previsioni
meteoclimatiche, riportate nel progetto, attendibili e tali
da garantire un numero di giorni annui con presenza di un
manto nevoso sufficientemente profondo da giustificarne gli
investimenti;
-Se considerino regolare la commisurazione dell’ampliamento
del bacino sciistico solo sulla base della variazione della
lunghezza delle funi tra impianti preesistenti piuttosto che
sulla base delle aree investite dagli stessi e dalle vecchie
e nuove piste sciistiche;
Se è regolare considerare ininfluente, al fine di valutare
la variazione minima di bacino, la delocalizzazione di
alcuni impianti da un versante all’altro del Monte Terminillo;
-Se considerino di impedire, alla luce del rischio elevato
per il distacco continuo di roccia dalle pareti di Iaccio
Crudele, l’utilizzo della S.P. Turistica del Terminillo nel
periodo invernale di innevamento nella Vallonina come pista
da sci e skiweg tra la Sella di Leonessa e Fonte Nova nel
Comune di Leonessa;
-Quali azioni intraprenderanno qualora sia dimostrato che non
sussistano le condizioni di fattibilità economica,
finanziaria ed ambientale del progetto, onde evitare
ulteriori sperperi di denaro pubblico.
Per chi sui social networks e
attraverso gli organi di stampa ci dipinge come “CONTRO” lo
sviluppo del Terminillo, ribadiamo per l’ennesima volta che
l’interrogazione ha il solo scopo di capire, conoscere,
approfondire, vigilare su ogni aspetto del progetto al fine
di tutelare la cosa Pubblica ovvero di TUTTI.
In sostanza chiediamo anche ad altri
se il vino dell’oste è buono, come si sostiene.
Per consultare il testo
dell’interrogazione questo è il relativo link:
Rieti, 25/05/2015 Gruppo
locale M5S Meetup "Grilli Parlanti di Rieti"
27/04/2015
Meetup Amici di Beppe Grillo “Grilli Parlanti di Rieti”
Viale de Juliis n.13 - 02100 Rieti
“Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”
AL
MINISTRO DELL’AMBIENTE, DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL
MARE, a firma del portavoce alla Camera dei Deputati
Massimiliano Bernini e riguardante il progetto denominato
“Terminillo Stazione Montana, turismo responsabile”.
Dopo un’attenta analisi del suddetto
progetto, dei dati inerenti i flussi turistici, dei dati
nivometrici e meteoclimatici, si è pervenuti alla
interrogazione in oggetto dove sinteticamente si chiede al
Ministro competente quanto segue:
1)quali iniziative intenda assumere al fine di
garantire uno stato di conservazione soddisfacente dei tipi
di habitat naturale e di specie presenti nei siti
della RETE NATURA 2000 e della DIRETTIVA «UCCELLI», SIC
«Bosco Vallonina», «Gruppo Monte Terminillo» e ZPS «Monti
Reatini», al fine di prevenire sanzioni da parte dell'Unione
europea.
Vogliamo precisare, prima che i detrattori ci accusino di
essere il partito del “NO”, che noi siamo a favore di uno
sviluppo turistico della Montagna del Terminillo e
dell’intero territorio del reatino, a patto che tale
sviluppo sia sostenibile sia sotto il profilo economico che
ambientale, ed è per questo che siamo aperti ad ogni
confronto sia con le varie associazioni, sia con i
proponenti il progetto per analizzarne ogni aspetto.
Il nostro intento, ribadito con questa interrogazione,
rimane comunque quello di vigilare affinché non si dia il
via ad opere fuori scala e non congruenti con le capacità
ricettive del nostro territorio o con le peculiarità del
nostro ambiente. Non è pensabile continuare a realizzare
opere sovradimensionate che in seguito saranno
sottoutilizzate con tutto ciò che ne consegue, in primis
costi di gestione alti che potrebbero ricadere sulle spalle
dei cittadini, attraverso i Comuni coinvolti, fino
all’abbandono delle infrastrutture stesse, e la memoria va
alla piscina (ancora da terminare e per la quale in questi
giorni sono stati stanziati ulteriori € 640.000,00 dei
nostri soldi) o alla palestra annessa al campo di altura
(mai terminata e in via di degrado), solo per fare qualche
esempio.
Per chi volesse consultare il testo dell’interrogazione
questo è il relativo link
Rieti, 27/04/2015 Gruppo
locale M5S Meetup "Grilli Parlanti di Rieti"
18/04/2015
Detto e fatto. Lo aveva annunciato pochi giorni fa in un
post sul suo profilo Facebook e ieri la formalizzazione
dell'atto. Stiamo parlando del sindaco di Leonessa Paolo
Trancassini, del Consorzio Smile, del Terminillo,
dell'articolo «La Montagna Minacciata» pubblicato sul
Corriere della Sera a firma Fulco Pratesi, e della querela
per diffamazioneanticipata
sul social network.
Un articolo che per Trancassini suona alla pari di
un'aggressione ai progetti di sviluppo di questo territorio,
supportati dalla Regione Lazio con circa 20 milioni di euro.
«Siamo stati costretti a querelare il sig. Pratesi ed il
Corriere della Sera, - ha detto il sindaco di Leonessa -
perché questa disinformazione danneggia lo sviluppo dei
territori ed il lusso di rimanere indifferenti non ce lo
possiamo permettere: in un momento di crisi come l'attuale,
lo sviluppo del Terminillo rappresenta una risposta
decisiva, forse l'unica, per il rilancio della economia e
della occupazione. Chi, forte della appartenenza alla lobby
dell'ambientalismo radicale, sceglie addirittura la
fantasiosa presenza dell'orso per accreditare le
proprie idee, creando una disinformazione sul progetto, che
al contrario proprio per la sua valenza ambientale ha
ricevuto il plauso di Lega Ambiente, deve risponderne in
tutte le sedi, compresa quella penale. Come già ribadito, le
spese e le eventuali conseguenze, come da delibera di giunta
comunale, saranno esclusivamente e personalmente a carico
del sottoscritto».
Per Trancassini dal contesto narrativo dell'articolo,
rafforzato dal titolo iniziale, «è dato ricavare, sia pure
ad un non attento lettore, la circostanza che il progetto
per il rilancio del Terminillo, denominato “Terminillo
Stazione Montana” costituisca un progetto illegittimo,
violatorio di norme giuridiche e foriero di ingenti danni
ambientali per la loro portata devastatoria della fauna e
della flora esistenti».
«Né può sostenersi - si legge nella querela presentata - che
le espressioni usate possano essere ricondotte ad un
legittimo esercizio del diritto di cronaca in quanto
l’intero contesto narrativo appare non rispettare i
requisiti della veridicità e della continenza intesa questa
anche come serenità e leale chiarezza dell’informazione».
Pratesi, prosegue Trancassini, «si occupa del progetto di
rilancio del Terminillo, finanziato in parte dalla Regione
Lazio con lo stanziamento di fondi per 20 milioni di Euro,
affermando come tale progetto sia oggetto di pesanti
critiche da parte di 12 associazioni ambientaliste,
preoccupate per il danno che l’ampliamento inferirebbe ad un
territorio montano protetto a livello europeo come Zona di
Protezione Speciale (ZPS) e come Sito di Interesse
Comunitario. Continua l’articolista riferendo come le
dichiarazioni di interesse pubblico e comunitario di questa
montagna si basano su aspetti naturalistici di notevole
importanza quali antiche faggete con resti di vegetazione
arcaica, specie ornitiche rare non senza contare la presenza
dell’orso marsicano e del lupo appenninico».
E poi, aggiunge il sindaco di Leonessa, il presidente del
WWF continua «dando conto che tra osservazioni alla
valutazione di Impatto Ambientale presentate al progetto
“Terminillo Stazione Montana” vi sono quelle che denunciano
il raddoppio delle aree sciabili con l’eliminazione di 22
ettari di faggeta, contro gli 11 dichiarati ed anche
l’eccessiva valutazione economica del progetto che, per
reggersi, dovrebbe poter contare su un utenza di 280.000
utenti l’anno, 20 volte quella attuale». «Sottolinea,
infine, il Pratesi - si legge ancora nella querela - che il
Piano Paesistico Regionale consente per il Terminillo
esclusivamente adeguamenti funzionali o completamenti delle
strutture esistenti mentre i provvedimenti in difesa delle
aree ZPS vietano la realizzazione di nuovi impianti di
risalita».
«Assolutamente superato - si legge ancora - appare poi il
limite della continenza, inteso come obiettività,
correttezza e leale chiarezza dell’informazione. Al di là
infatti delle proprie discutibili opinioni avrebbe dovuto
dare atto il giornalista che il progetto di rilancio del
Terminillo dedica ampio spazio alla cura e tutela del
territorio e che parte dello stesso progetto sono stati
approfonditi studi, condotti da personale altamente
specializzato, in ordine alla conservazione della diversità
biologica della fauna e flora presente nel territorio
montano. Non senza tacere che il progetto in esame non
riguarda solo le attività invernali, ma contempla una
valorizzazione del territorio che abbraccia tutte le
stagioni dell’anno con il necessario corollario di tutela
delle ricchezze ambientali presenti. Tanto ciò è vero che
Legambiente si è espressa favorevolmente e senza riserve nei
confronti dell’intero progetto, apprezzandone, in particolar
modo, gli aspetti di recupero e di tutela ambientale.
Correttezza e lealtà dell’informazione avrebbero anche
dovuto inibire il giornalista dall’usare a sproposito ed ai
fini meramente suggestivi l’argomento relativo alla presenza
sui monti del Terminillo dell’orso marsicano. Di tale specie
animale, infatti, a memoria di uomo, non è mai stato operato
avvistamento alcuno nei luoghi di cui sopra e neppure sono
state rinvenute tracce di una sua presenza da considerarsi
in ogni ipotesi ed a tutto voler concedere, assolutamente
casuale e sporadica. Ancor più sorprendente il carattere
meramente suggestivo dell’argomento usato laddove si ponga
mente alla circostanza che l’animale in questione è specie
stanziale nell’area del Parco Nazionale di Abruzzo ove
notoriamente massiccia è la presenza di impianti sciistici
(Scanno, Roccaraso, Pescasseroli)».
Per Trancassini, dunque, «sussiste l’elemento oggettivo del
reato di diffamazione, rappresentato dalla portata offensiva
delle propalazioni che dipingono il progetto per il rilancio
del Terminillo e di conseguenza i suoi organizzatori,
responsabili e tutti coloro che ne hanno partecipato alla
stesura e presentazione come soggetti dediti alla violazione
di norme giuridiche, sprezzanti dei valori ambientali,
distruttori della biodiversità del Terminillo».
Il documento chiude con la riserva di «costituirsi parte
civile nell’instaurando procedimento allo scopo di ottenere
il risarcimento dei danni morali e materiali cagionati a
seguito dei fatti in narrativa esposti».
(Articolo
di A.M. - Su gentile Concessione www.ilgiornaledirieti.it)
11/04/2015
Una notizia buona e una cattiva per la
controversa operazione "Terminillo Stazione Montana"'. La
buona: col progetto fermo alla Regione per la valutazione di
impatto ambientale, arriva il sostegno del presidente di
Federalberghi Lazio, Walter Pecoraro. In una lettera
al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, il
presidente Pecoraro ricorda che il progetto, proposto dalla
Provincia di Rieti e che coinvolge il Comuni di Rieti,
Cantalice, Micigliano e Leonessa, ha l'obiettivo di
rilanciare il sistema turistico locale "come unico possibile
traino di sviluppo dell'intera economia della zona", con
l'ammodernamento della stazione sciistica che potrebbe
portare "a 250 mila presenze annue, di cui 150 mila solo
negli alberghi (?) e di occupati nel turismo dai 300
attuali ai circa 1000 tra indeterminati e stagionali".
"Nella certezza che il progetto non potrà
che avere positive ripercussioni sul territorio sotto il
profilo economico e sociale", il presidente di
Federalberghi Lazio ha chiesto a Zingaretti "un fattivo
sostegno alla sua pronta attuazione, unico volano di ripresa
economica per un territorio su cui la crisi ha impattatto
fortemente".
E fin qui la spinta.bPoi la frenata, o
meglio il ruvido richiamo della realtà. Il Comune di
Leonessa rischia infatti di pagare caro lo slancio dato al
progetto sin dal 2013, cantierando e realizzando
l'ammodernamento della seggiovia per Vallorgano senza
aspettare la disponibilità dei fondi. Alla grande festa per
l'inaugurazione dell'impianto, nel gennaio del 2014 e al
magnifico tappeto di piste innevate che questa stasgione ha
riservato agli sciatori, è seguito un nuovo decreto
ingiuntivo da parte della Leitner, emesso da Tribunale di
Rieti il 30 marzo scorso, nel quale il COmune di Leonessa
vien invitsato a pagare la somma di 2.350.775 Euro entro 40
giorni. Martedì scorso la giunta comunale ha deciso di
proporre opposizione al decreto ingiuntivo affidandosi
all'avvocato Alessandro Ierardi di Roma.
Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa :
"Continuiamo ad aver assicurazioni dalla Regione Lazio sul
pagamento degli stati di avanzamento ma non ancora
accreditati. Noi siamo inadempienti verso la Leitner perchè
la Regione lo è con noi. I rapporti con la società erano e
restano buoni. Credo che alla fine si troverà un accordo:
Leonessa avrà i suoi impianti, la Leitner avrà i suoi soldi
sebbene in ritardo e la Regione Lazio pagherà il dovuto e
anche gli interessi, se servirà".
Altro fronte di scontro, quello mediatico:
l'intervento di Fulco Pratesi sull'edizione romana del
Corriere della Sera contro l'operazione Terminillo Stazione
Montana di alcune settimane fa avrà strascichi anche legali.
"Stiamo ultimando la querela che presenteremo a breve: va
bene il dibattito, va bene il confronto fra gli opposti e lo
spazio anche a chi difende il picchio bianco e la formica
nera. Evidentemente l'argomento Terminillo ha ripreso a
tirare sui giornali, e questo è un bene. Ma clamorose
inesattezze non le possiamo accettare senza difenderci. E
nell'articolo di Prastesi ce n'erano".
A muoversi contro il presidente onorario del
WWF e il Corriere sarà il Consorzio SMILE, ancora orfano del
Comune di Rieti. Un altro nodo che non si scioglie, col
Sindaco Pietrangeli (e la sinistra) che tira verso il no e
la Vicesindaco Pariboni (e il PD) verso il si.
Fortuna la neve, che quest'anno non è
mancata.
(Articolo di
Alessandra Lancia - su Gentile concessione de "Il
Messaggero")
21/03/2015
L'opera di disinformazione, sul progetto di
rilancio del Terminillo, messa in atto dalla piccolissima,
ma potentissima lobby ambientalista e' arrivata sulle pagine
del Corriere della Sera. Tante bugie sul principale
quotidiano nazionale, dimostrano quanta arroganza, quanto
potere e quanto poca e' la considerazione del nostro
territorio, da parte di chi, striminzita minoranza politica
e sociale, mostra i muscoli per imporre la legge del più
forte a danno di quella della democrazia.
Ma le bugie non si possono e non si devono dire, soprattutto
quando danneggiano un territorio ed una Comunità, quale oggi
e' unitariamente quella del Monte Terminillo. Per questo il
COMUNE DI LEONESSA querelerà, a mie spese, sia il Corriere
della Sera che il sig. Fulco Pratesi, rispetto al quale
resto a disposizione per un confronto pubblico dove, quando
e se lo vorrà. Meritiamo rispetto e lo avremo.
Avv. Paolo Trancassini
Sindaco di Rieti
21/03/2015
E' un po' come
combattere a mani nude contro un gigante.
Davide contro
Golia.
Contro la forza
e l'arroganza di una informazione non proprio onesta nei
riguardi di chi legge.
Con questo
articolo del Presidente Onorario e fondatore del WWF Italia
Fulvio Pratesi, "l'Invincibile Armada" delle Associazioni
Ambientaliste chiama in aiuto la cavalleria. E lo fa in
grande stile, sulla prima pagina della cronaca di Roma del
Corriere della Sera.
Che forza.
Inarrivabili.
Pensate che il
Corriere della Sera possa concederci lo stesso spazio per un
doveroso diritto di replica ?
Io no.
E questa
convinzione è la solita arroganza di chi sa per certo
che, a certe "altezze", l'informazione arriva
confortevolmente "rarefatta", mondata da tutti quegli
orpelli che potrebbero indurre qualche ragionevole dubbio
nei pareri di chi legge.
Ma piacevolmente
condita di sottolineature piccanti e di aggettivi oramai
desueti.
Nessun accenno
nell'articolo alla componente umana del problema.
Nessun accenno
ai problemi e ad al futuro di un territorio economicamente
al collasso, dove negli ultimi trent'anni si sono
praticamente dissolti tutti gli insediamenti che generavano
posti di lavoro.
Io, lo confesso,
non ho notizie dell'Orso Marsicano: se qualcuno li ha
avvistati tra i boschi delle nostre montagne, è pregato di
segnalarlo.
Posso invece
testimoniare le quotidiane segnalazioni di esemplari di
razza indoeuropea, sesso sia maschile che femminile,
che fuggono dal loro habitat naturale in cerca di cibo.
Cosa succede
nelle altre regioni d'Italia che hanno la possibilità di
sfruttare la loro prerogativa geografica ?
Non so come la
prenderebbe Mussolini (che sul Terminillo,"Montagna di
Roma", aveva molto puntato per le sciate a dorso nudo e le
settimane bianche con Claretta Petacci) nel leggere che la
Regione Lazio ha stanziato 20 milioni di euro, ai quali
dovrebbero aggiungersi altri 46 reperiti dai Comuni
interessati, per un rilancio dell'ormai annoso progetto, sul
quale vi era già una bocciatura nel 2007 e ritenuto
incompatibile nel 2010. Dopo gli anni del suo lancio voluto
dal Governo fascista negli anni '30 (che attrasse molti
sciatori dalla Capitale con una serie di impianti e creò
alberghi come il Savoia e il Roma, e una sua ripresa negli
anni '60 e '70 dello scorso secolo), il declino del
Terminillo è stato continuo e crescente. Risultano oggi
funzionanti circa sei chilometri di impianti, mentre quasi
otto, che pure hanno causato danni paesistici non
trascurabili, versano in stato di abbandono o sono stati
smantellati per inutilizzo. Oggi il progetto di ampliamento
di impianti e piste è oggetto di pesanti critiche da parte
di 12 Associazioni ambientaliste, dal CAI al WWF, da Italia
Nostra alla Lipu, da Mountain Wilderness a Federtrek e
altre, preoccupate del danno che l'ampliamento infierirebbe
a un territorio montano protetto a livello europeo come Zona
di Protezione speciale (Zps) e come sito di interesse
Comunitario.
Le dichiarazioni di
interesse pubblico e comunitario di questa bellissima
montagna si basano su aspetti naturalistici di notevole
importanza. Tra questi, le antiche faggete con resti di
vegetazione arcaica come l'agrifoglio, il tasso e la
betulla, nel folto delle quali vivono specie ornitiche rare,
dal picchio dorso bianco alla balia dal collare; le
brughiere di mirtillo e i ginepreti d'altitudine dove vive
la rara vipera dell'Orsini e le rupi che accolgono i nidi
dell'aquila reale. Senza contare la presenza dell'orso
marsicano e del lupo appenninico.
Tra i vari motivi alla
base delle osservazioni alla Valutazione d'Impatto
Ambientale presentate al progetto "Terminillo
Stazione Montana", vi sono quelle che denunciano il
raddoppio delle arre sciabili con l'eliminazione di 22
ettari di faggeta, contro gli 11 dichiarati, e anche
l'eccessiva valutazione economica del progetto che, per
reggersi in piedi, dovrebbero poter contare su un utenza di
280.000 utenti l'anno, 20 volte quella attuale.
Infine va sottolineato
che il Piano Paesistico Regionale consente per il Terminillo
esclusivamente "adeguamenti funzionali o completamenti delle
strutture esistenti", mentre i provvedimenti in difesa delle
aree Zps vietano la realizzazione di nuovi impianti di
risalita.
( 21 marzo 2015
- "Corriere della Sera" - Cronaca di Roma )
11/03/2015
il Consiglio
dell’Ordine dei Geologi del Lazio si è riunito a Rieti
incontrando gli iscritti in un ricco, quanto animato
confronto. Tra gli argomenti iniziali si è affrontata la
valutazione di legittimità del bando sulle istruttorie
relative al vincolo idrogeologico emesso
dall’Amministrazione provinciale di Rieti, ritenuto corretto
dal legale dell’Ordine, ma per il quale il Presidente ha
rinnovato l’invito ai partecipanti a mantenere sempre un
comportamento deontologicamente adeguato, a prescindere dal
corrispettivo economico.
Si è parlato inoltre, del nuovo
disegno di legge che introduce sanzioni salate in mancanza
del possesso di POS, che è ritenuto dall’Ordine un ennesima
vessazione e contro il quale si intende avviare una protesta
civile.
Ospite dell’incontro, il sindaco di
Leonessa e presidente del consorzio “Smile” Paolo
Trancassini, che ha esposto il progetto di sviluppo del
Terminillo, che vanta il successo politico di aver messo
fine ad anni di campanilismo tra i quattro comuni ricadenti
nell’area montana (Rieti, Cantalice, Micigliano e Leonessa).
Questi comuni oggi si ritrovano consorziati nell’intento
condiviso del rilancio del territorio. Punto nodale del
piano di sviluppo è si è rivelato l’aumento del comprensorio
sciistico grazie allo scavalco Terminillo-Leonessa, gestito
insieme all’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio, in
quanto non esiste collegamento invernale tra i due comuni,
obiettivo che Trancassini ha dichiarato di voler raggiungere
nel massimo rispetto ambientale e nel modo più partecipato
possibile.
È intervenuto poi il geologo
Riccardo Massimiliano Menotti, che ha esposto alcune
criticità tecniche relative allo scavalco
Terminillo-Leonessa, in quanto l’attraversamento dell’area
denominata Jaccio Crudele presenta rischi di crolli,
scivolamenti e ribaltamenti di materiale roccioso,
problematica che richiede maggiori studi per la messa in
sicurezza o ricerca di soluzioni alternative.
Ad apportare il contributo
conclusivo è stato l’ingegnere Ambientale e del territorio
Rodolfo Tisi, il quale, riferendosi al progetto di sviluppo
del comprensorio montano reatino, ha illustrato la necessità
di investire in una metodologia condivisa, unendo tutte le
forze in campo e perseguendo uno sviluppo sostenibile delle
aree montane ad alta vulnerabilità, per le quali non esiste
un manuale da seguire ma lo studio delle interazioni tra
tutte le situazioni presenti sul territorio, analizzando sia
il sistema ambientale che quello sociale.
Nel dibattito che ha seguito gli
interventi, l’ex presidente dell’Ordine Fabrizio Millesimi
ha sottolineato come alcuni aspetti del progetto presentato
da Trancassini abbiano trovato unanimità politica ma si
prestino a critiche di natura “filosofica” relativamente
alle reali potenzialità di puntare sulla vocazione sciistica
della montagna, nonché di natura tecnica per la necessità di
mitigare il rischio frana nell’area di Jaccio Crudele.
Soddisfatto della giornata il
presidente dell’Ordine dei geologi Roberto Troncarelli:
«Abbiamo esposto un quadro completo sulla questione del
Terminillo grazie all’apporto politico, tecnico e di metodo
dei relatori, e auspichiamo che da questa giornata si possa
partire per una riflessione approfondita che scaturisca
nella ricerca di soluzioni condivise che favoriscano lo
sviluppo turistico ed economico di un territorio senza
tralasciare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza di chi
ne fruisce. L’Ordine del Geologi del Lazio prosegue la sua
politica di incontro con i territori grazie a questi
passaggi frequenti nelle province ed auspichiamo per il
futuro un maggiore coinvolgimento dei geologi nelle scelte
“politiche” ed una nostra maggiore presenza nei tavoli
tecnici istituzionali».
(11 marzo 2015 -
Servizio di Matteo Carrozzoni - Su Gentile concessione
www.ilgiornaledirieti.it)
01/03/2015
Il Circolo
Legambiente promuove il Progetto Terminillo Stazione
Montana. Il territorio del Terminillo è finalmente al centro
di un’idea di rilancio condivisa da tutte le amministrazioni
locali che, forse per la prima volta, guardano nella stessa
direzione, puntano ad un unico obiettivo: fare del
Terminillo il recupero e lo sviluppo di una delle perle del
nostro territorio.
Il progetto
non va visto solo nell’ottica del rilancio turistico ma
soprattutto di recupero di un’area montana che ha subito
quasi venti anni di declino e abbandono che le hanno causato
numerose cicatrici sul tessuto urbano e paesaggistico.
Legambiente,
sin da subito ha affiancato amministrazioni, tecnici,
progettisti ed esperti nella ferma volontà di essere
“sentinella” attenta alla salvaguardia dell’area montana
partecipando attivamente anche promuovendo soluzioni
sostenibili e compatibili oltre che portando le varie
fasi progettuali all’attenzione dei propri esperti.
Il Circolo
di Rieti, da anni presente “ sulla montagna di Rieti”,
attualmente, oltre agli interventi di ristrutturazione
presso il Rifugio La Fossa nel Comune di Cantalice, si sta
adoperando presso le amministrazioni regionali per trovare
una soluzione alla discarica sita a Pian de Rosce denunciata
proprio da loro stessi tre anni fa. Legambiente Rieti crede
fortemente nella volontà di realizzare il Parco Regionale
del Terminillo_ ed aggiunge –“ speriamo che il Consorzio
Smile vista la sua volontà di voler amministrare il
Comprensorio possa diventare l’Ente Parco che già più voci
hanno auspicato coinvolgendo anche il Direttore di
Federparchi Lazio Maurizio Gubbiotti”
La notevole
mole di dati prodotta riguardo ai temi ambientali fa ben
sperare circa le compensazioni da progetto, soprattutto
perché tutta la progettazione rispetta le direttive emanate
dai regolamenti di gestione delle zone Zps e Sic nel
rispetto della conservazione e della salvaguardie delle
specie presenti. La Valutazione di impatto ambientale
è già in fase di valutazione della Regione Lazio : “ siamo attenti ma anche fiduciosi che le autorità regionali
preposte potranno permettere di raggiungere l’obiettivo per
cui il nostro territorio si è unito”- aggiungono i
volontari del circolo reatino - e poi aggiungono “è
chiaro che saremo sentinelle vigili come abbiamo fatto
fino ad oggi e continueremo ad affiancare i tecnici, saremo
presenti alla partenza dei cantieri per gli impianti di
risalita dovranno essere intraprese tutte le attività di
compensazione e monitoraggio. La convivenza degli impianti e
la nostra idea di Parco è già ampiamente dimostrata dalle
realtà dei parchi presenti sulle Alpi e nel vicino Parco del
Gran Sasso.”-
Inoltre
aggiungono: “atteggiamenti ostruzionisti soprattutto
quando questi non sono fondati su dati tecnici e reali
hanno un valore solo formale piuttosto che sostanziale.
Qualunque atteggiamento di opposizione non fondato o non
supportato da proposte alternative fa pensare alla volontà
di preservare l’area nelle condizioni attuali. Siamo
abituati a sederci ai tavoli, a discutere e a proporre
soluzioni la dove si ritenga necessario operare per il bene
dell’ambiente e del nostro territorio. E’ chiaro che siamo
lontani dalla cordata di ambientalisti e dalla serie
di associazioni locali e non che hanno voluto gridare il
loro “no al Progetto” .
Addetto Stampa
Legambiente Centro Italia
Mail: stampa@legambienterieti.it
25/02/2015
Salviamo l’Orso
Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano - ONLUS
le sue osservazioni al progetto “TERMINILLO stazione
montana”
Si all’ammodernamento degli impianti esistenti ed alla
riqualificazione dei servizi, NO ad interventi sui siti di
interesse comunitario (Bosco Vallonina in particolare) che
mettono a rischio di gravi infrazioni comunitarie la Regione
Lazio
Il progetto di comprensorio “Terminillo Stazione Montana,
turismo responsabile” non è un semplice ammodernamento di
impianti vetusti o obsoleti ma è un Piano articolato che
tende ad avviluppare l’intera montagna del Terminillo con
opere ad alto grado di antropizzazione con un notevole
impatto su habitat flora e fauna presenti, in particolare su
quelli di interesse comunitario.
L’area in oggetto è compresa nella Zona a Protezione
Speciale (ZPS) IT 6020005 “Monti Reatini” e in tre Siti di
Importanza Comunitaria (SIC) IT 6020007 “Gruppo del Monte
Terminillo” , IT 6020006 “Vallone del Rio Fuggio” e
IT6020009 “Bosco Vallonina” . Queste aree di
grandissimo valore naturalistico sono il rifugio di specie
prioritarie protette dalla Direttiva 92/43 CEE HABITAT
che richiedono una rigorosa tutela su tutto il territorio
nazionale quindi non si comprende come la Commissione VIA
della Regione Lazio non possa escluderle da ogni
manomissione per di piu’ finanziata in gran parte da fondi
pubblici….una vera e propria contraddizione in termini.
La Regione Lazio gia’ firmataria del PATOM e che ha
confermato il suo impegno per la salvaguardia dell’orso
bruno marsicano nel Marzo scorso sottoscrivendo un
ulteriore protocollo in cui si impegna in tutta una serie di
azioni prioritarie per la sua tutela non puo’ smentire
clamorosamente se stessa a meno che non intenda
rischiare pesantissime sanzioni in sede europea . Se questo
avvenisse Salviamo L’Orso ricorrera’ a Bruxelles per evitare
la devastazione dei SIC Vallonina e Monti Reatini.
Salviamo L’Orso
Rieti 25/02/2015
23/02/2015
IL RILANCIO DEL TERMINILLO
PRESENTATE LE OSSERVAZIONI ALLA V.I.A.
DEL PROGETTO “TERMINILLO STAZIONE MONTANA”
Il WWF Lazio, insieme ad altre associazioni (*),
ha presentato alla Regione Lazio e alla Provincia di
Rieti le osservazioni alla Valutazione di Impatto
Ambientale (V.I.A.) del progetto “Terminillo
Stazione Montana”, un progetto che prevede un
consistente ampliamento – praticamente un raddoppio –
delle aree sciabili all’interno della ZPS (Zona di
Protezione Speciale) dei “Monti Reatini” e dei SIC (Siti
di interesse Comunitario della Rete Europea Natura 2000)
“Bosco di Vallonina” e “ Gruppo Monte Terminillo”.
Il progetto “Terminillo” risulta parzialmente finanziato
dalla Regione Lazio (circa 20 milioni di euro; ma per
realizzare l’imponente novero delle opere progettate ce
ne vorranno più del triplo) e fa seguito ad un analogo
progetto che ha già ricevuto, nel marzo 2010, una
decisa bocciatura dalla Commissione V.I.A. della Regione
Lazio; si fa fatica a capire perché una parte della
Regione Lazio continua a spendere soldi pubblici per la
redazione di progetti che un’altra parte della stessa
amministrazione boccia in quanto non compatibili con le
caratteristiche ambientali e territoriali del
Terminillo.
Il progetto fa acqua da tutte le parti ed è auspicio del
WWF Lazio che i dirigenti e funzionari della pubblica
amministrazione che lo esamineranno – l’area non solo è
protetta da Direttive Comunitarie ma anche da vincolo
paesaggistico – lo ritengano incompatibile esattamente
come i loro predecessori.
Le osservazioni hanno in primo luogo rilevato carenze
di natura procedimentale e contraddizioni con la
disciplina europea e regionale.
Anzitutto, per la sua natura, il “Progetto Terminillo”
avrebbe dovuto seguire le procedure tipiche dei
programmi di interventi, e dunque la procedure di
Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e non di
V.I.A. (che si applica a singoli progetti).
In seconda battuta, i proponenti del progetto ritengono
di poter rientrare nelle deroghe previste dal Piano
Paesaggistico Regionale, che ammette “modesti
ampliamenti” del demanio sciabile in quanto, dai loro
calcoli, il demanio sciabile aumenterebbe di un po’ meno
del 12%. Premesso che il 12% non è un “modesto
ampliamento”, Il WWF Lazio e le altre associazioni
hanno ripercorso i calcoli dei proponenti e hanno
dimostrato che l’ampliamento è circa del 117%.
Analoghi errori di calcolo sono stati fatti in merito
alla distruzione degli habitat tutelati dalla Direttiva
europea che, sempre in base alle misurazione fatte dagli
osservanti, aumentano di oltre tre volte e mezza.
Ma c’è di più. I proponenti presentano misure
compensative (ripiantiamo quello che distruggiamo) non
solo insufficienti ma anche senza considerare che tali
misure compensative debbono essere assentite a livello
europeo; e di tale procedura non c’è traccia negli
atti.
Altre osservazioni riguardano aspetti sottovalutati o
non compiutamente sviluppati negli elaborati di
progetto, aspetti in ogni caso molto importanti per il
cittadino sia sotto il profilo della mobilità ma
anche sotto quello della sicurezza dalla caduta
di massi e valanghe.
L’ultimo insieme di osservazioni riguarda aspetti (le
ricadute economiche del progetto ed il business plan)
che sono stati considerati di grande rilievo dalle
associazioni osservanti per motivi facilmente
comprensibili. Sotto il profilo della redditività
economica, il progetto appare molto poco motivato, e per
“reggersi in piedi” ha bisogno di una utenza pari a
circa 20 volte quella attuale. Che tale scenario sia
improbabile lo capirebbe chiunque, e questo apre
problemi molto concreti.
Anzitutto si sta parlando di risorse pubbliche e i modi
di impiego di risorse che sono frutto del lavoro dei
cittadini vanno accuratamente valutate da chi – dai
cittadini stessi attraverso il voto – è chiamato ad
amministrarle. Non sono ammesse approssimazioni in
merito agli esiti dell’impiego di risorse pubbliche.
In seconda battuta va evidenziato come un soggetto
pubblico debba occuparsi non solo della redditività
degli investimenti che promuove – che nel caso del
Progetto Terminillo risulta oggettivamente aleatoria –
ma anche della dissipazione delle risorse ambientali e
territoriali che esso comporta, anche in riferimento a
possibili alternative di impiego. E ciò non è stato
fatto.
Una terza ragione deriva dalla considerazione che –
nella stesura del “Progetto Terminillo” - i
proponenti abbiano insistentemente fatto riferimento a
risvolti occupazionali che - almeno nelle modalità e
quantificazioni proposte dagli studi economici del
progetto – risultano sostanzialmente infondati (basti
pensare alla quantificazione della domanda attesa, 280
mila utenti/anno, non suffragata da alcuna analisi sulle
situazioni pregresse ed attese).
Questo – a parere degli osservanti - è molto grave,
perché incide su un problema fondamentale per i
cittadini, quello della occupazione, in merito al quale
non sono ammissibili retoriche od approssimazioni; le
associazioni osservanti si sentono in questo senso molto
vicine ai cittadini, e non arretrano di fronte al
compito di esprimersi in campi che solo un approccio
superficiale ( o peggio strumentale) può considerare
separati dalla questione ambientale.
Rieti, 23 febbraio 2015
(*) associazioni firmatarie delle osservazioni:
CAI GR Lazio - WWF Delegazione Lazio - Altura Lazio –
Federtrek - Italia Nostra - LIPU Rieti - Mountain
Wilderness - Forum Salviamo il Paesaggio Rieti e
Provincia - European Consumers - Rieti Virtuosa -
INACHIS Rieti - Postribu
18/02/2015
Riunione fiume in Regione
Lazio per la Conferenza dei servizi sul rilancio del
Terminillo. Oltre quattro ore di riunione e 51 persone, tra
amministratori e funzionari di tutte le istituzioni
coinvolte – Comuni, Provincia di Rieti e, appunto, Regione –
che però hanno sostanzialmente rappresentato una tappa
necessaria ma non risolutiva del percorso. Adesso, entro
trenta giorni, i tecnici regionali comunicheranno agli Enti
locali eventuali richieste di approfondimenti e osservazioni
ai progetti, dopodiché i Comuni avranno altrettanti giorni
per replicare. Diverso il sentimento dei protagonisti
all’uscita dell’incontro. “Una giornata importante che ha
visto intorno ad un tavolo tutti gli Enti cointeressati al
progetto” per il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che si
è detto “fiducioso che l'iter intrapreso possa finalmente
permetterci di potenziare la stazione turistica e dare al
Terminillo ‘bianco’ un futuro". Molto diverso il sentore del
presidente del Consorzio Smile, sindaco di Leonessa e
regista delle ipotesi di rilancio della montagna, Paolo
Trancassini, che usa la citazione dantesca “perder tempo a
chi più sa più spiace” per descrivere la mattinata. “Ho
tentato di far passare una linea più operativa e concreta ma
non ci sono riuscito”.
(fonte
www.corrieredirieti.it)
18/02/2015
Comunicato stampa
“Questa mattina ho partecipato alla Conferenza dei servizi
che si occuperà della valutazione d’impatto ambientale sul
progetto di ampliamento del bacino sciistico del Terminillo.
Una giornata importante che ha visto intorno ad un tavolo
tutti gli Enti cointeressati al progetto. Siamo fiduciosi
che l'iter intrapreso possa finalmente permetterci di
potenziare la stazione turistica e dare al Terminillo
"bianco" un futuro. La nostra ambizione, espressa in
conferenza, è quella che entro il 2015 si possa dare
attuazione concreta al progetto. Stiamo finalmente passando
dalle parole ai fatti e, al di là delle considerazioni di
merito, delle legittime osservazioni di tutti e delle
modifiche che si riterranno necessarie, possiamo dire che il
rilancio del Terminillo non è più un miraggio.”
E’ quanto dichiara il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.
Rieti, 18 febbraio 2015
07/01/2015
Il Comitato Provinciale FISI
(Federazione Italiana Sport Invernali) nel corso
dell’ultima riunione ha espresso in maniera unanime e
concorde l’auspicio che finalmente decolli Terminillo
quale stazione montana.
Il progetto finanziato alcuni anni fa
dalla Regione Lazio vuole realizzare un
comprensorio sciistico che colleghi , sci ai piedi, i
vari comuni di quelle aree montane con una importante
ricaduta sullo sviluppo turistico e sportivo del
territorio e sul rilancio economico ed occupazionale
dell’intera provincia.
“È Importante anche
sottolineare -
ribadisce Lidia Nobili (Presidente della Fisi
Provinciale)- la ricaduta positiva che la realizzazione
di una moderna stazione sciistica avrebbe su tutti gli
sport invernali, sia a livello amatoriale sia a livello
agonistico.
Infatti attualmente tutte le
manifestazioni sciistiche vengono svolte fuori provincia
e spesso fuori regione (in Abruzzo), la
realizzazione di piste a nord e un buon innevamento
programmato consentirebbe a tutti gli sci club reatini
di avviare i ragazzi alla pratica sportiva in maggior
numero e con un minor impegno economico delle famiglie”.
La Fisi tutta auspica la rapida
realizzazione del Progetto Terminillo nell’ interesse
degli sportivi, degli operatori e del territorio tutto.
Comitato Provinciale FISI Rieti
05/01/2015
... A Leonessa, purtroppo, non
nevica più...
05/01/2015
Osservazioni geologiche al progetto
Terminillo e proposta scavalco Sella di Leonessa
Un contributo ai soggetti istituzionali
che il prossimo 18 febbraio in Conferenza dei Servizi, convocata presso la
Regione Lazio, dovranno esprimere una valutazione in merito al Progetto:
TERMINILLO STAZIONE MONTANA. TURISMO RESPONSABILE – “INTERVENTI PER LA
RISTRUTTURAZIONE E L’AMPLIAMENTO DEGLI IMPIANTI SCIISTICI NEL COMPRENSORIO
SCIISTICO DEL MONTE TERMINILLO”
Fra l’altro il
progetto per lo sci alpino prevede: “…rimozione
degli impianti dismessi, spostamento di alcuni
considerati pericolosi o di scomoda posizione,
costruzione di due nuovi impianti tra Leonessa e
Campo Stella, collegamento attraverso la Sella di
Leonessa con impianti che costeggerebbero il più
possibile la strada per non incidere troppo sui
boschi di Vallonina,…” ( da Aldo Frezza
http://www.appenninico.it/?p=746. 29 dicembre
2014).
In data 26
settembre 2013 il Dirigente dell’VIII Settore Opere
Pubbliche della Provincia di Rieti Arch. Carlo
Abbruzzese, in qualità di Responsabile Unico del
Procedimento, affida i “servizi di rilievo
tridimensionale, rilievo topografico, ispezione,
studio geomeccanico, analisi di stabilità, prove di
rotolamento da svolgersi su versanti e fronti
rocciosi” alla STAGE srl di Marcianise (CE) per un
importo complessivo di € 68.442,00. Il 28 febbraio
2014 i Geologi, Tecnici incaricati della STAGE srl,
consegnano alla Provincia di Rieti la relazione
tecnica riguardante la Valle del Sole (Micigliano),
Iaccio Crudele e Vallorgano (Leonessa), nelle
conclusioni si legge: “ L’obiettivo primario di
questo studio è stato la valutazione della
pericolosità delle aree di studio per il crollo di
massi.
L’area di Iaccio
Crudele, in considerazione delle energie del rilievo
e dell’elevato grado di fratturazione, che determina
una spiccata suscettibilità al crollo, e della
prossimità delle infrastrutture (strada SP 10) alle
potenziali zone di innesco, risulta caratterizzata
da un elevato rischio per crolli di masse instabili
e di detriti …Nelle aree dove i fronti sono
prospicienti la strada, per contro, quest’ultima
costituisce il recapito diretto delle masse in
caduta libera o dopo brevi rimbalzi e, pertanto, qui
si registrano le massime altezze che possono
superare i 15-20 metri e le massime energie…Di
fatto, però, la strada, costituendo una
significativa rottura di pendenza, agisce esse
stessa quale importante fattore mitigante per la
propagazione del moto nelle zone più a valle…Da
quanto evidenziato, risulta pertanto, che la strada
SP 10, passando a mezza costa, attraverso le aree di
transito dei blocchi, limitatamente all’area di
indagine, risulta a rischio per l’intero sviluppo…
”.
Il 1 giugno 2014
il Prof.Ing. Francesco Federico consegna alla
Provincia di Rieti la relazione con oggetto:
pericolo di crolli e caduta massi. In questa
progettazione di “livello intermedio” in riferimento
a Iaccio Crudele, si legge: “…L’area oggetto di
studio presenta uno sviluppo di circa 400 m e ha
inizio al km 15 della strada S.P.10, a quota 1770 m
s.l.m. circa. La strada attraversa in tale tratto
tre rilievi rocciosi, due dei quali immediatamente a
ridosso della strada, un terzo è posizionato più
lateralmente. A sinistra della strada, il rilievo
scende con inclinazione prossima a 45° per circa 150
m, fino a giungere ad un compluvio naturale…Nello
specifico delle condizioni di stabilità rilevate,
nella zona di Iaccio Crudele sono presenti…numerose
e diverse condizioni di instabilità potenziale…Sono
state rilevate molte situazioni di instabilità
locale di dimensioni ridotte…meno numerosi sono i
blocchi di dimensioni medio-grandi…in pochi casi si
giunge a volumi di 2÷3 m3… Sono presenti numerosi
cunei di roccia, molto fratturati, blocchi isolati
da fratture beanti…Sono frequenti anche “lame di
roccia”…Alcune delle porzioni in dissesto presentano
notevoli dimensioni…sono evidenti piani di
potenziale scivolamento…Infine sono presenti diversi
pinnacoli di roccia instabile, intensamente
fratturati…area di Iaccio Crudele.
Si rileva un
elevato rischio in quanto a margine della strada è
presente una parete rocciosa sub-verticale
(inclinazione media ≅ 60°), per cui il distacco di
massi andrebbe immediatamente ad interessare la sede
stradale, proseguendo poi a valle della strada, su
un versante (inclinazione media ≅ 36°), conservando
energie e altezze di volo considerevoli…Risulta
evidente la necessità di presidiare le opere in
progetto a valle della strada, interessate da
pericolosi eventi di caduta massi…Soluzioni
progettuali previste:…disgaggio e/o successiva
frantumazione e/o suddivisione di blocchi di grosse
dimensioni…messa in opera di reti metalliche…di
barriere paramassi deformabili…ripristino barriere
paramassi rigide…un vallo con rilevato paramassi e
barriera rigida in sommità…Per l’area di Iaccio
Crudele, la notevole caoticità, fratturazione ed
alterazione dell’ammasso roccioso crea articolate
situazioni di dissesto…si ritiene andranno previsti
studi specifici nelle successive fasi
progettuali…finalizzate a comprendere se le aree da
proteggere dovranno essere eventualmente estese…”.
Gli studi vanno
certamente estesi alla prosecuzione verso Nord della
dorsale di Iaccio Crudele, il versante occidentale
di Monte i Porcini, le cui pareti rocciose insistono
sui tornanti della S.P. 10; localmente le barriere
paramassi a protezione della strada risultano
inefficaci, contorte e in parte divelte.
Nonostante
fossero a conoscenza della relazione
tecnico-illustrativa della STAGE srl e della
relazione tecnica e di calcolo preliminare del
Prof.Ing. Francesco Federico, studi commissionati e
finanziati dalla Provincia di Rieti, i responsabili
istituzionali di Protezione Civile a fine luglio
2014 hanno deciso di aprire la strada e consentire
il transito sulla SP 10 “Turistica del Terminillo”;
nel mese di agosto la Provincia di Rieti ha
organizzato, in accordo con il Comune di Rieti e il
Comune di Leonessa, il servizio gratuito Appennino
Express – IL BUS DELLA MONTAGNA da Leonessa al
Terminillo per la Sella di Leonessa e Iaccio
Crudele!
Nell’immediato il
transito sulla S.P. 10 deve essere definitivamente
interdetto in località Iaccio Crudele per la
salvaguardia dell’incolumità pubblica fino alla
completa realizzazione delle opere di presidio
“globalmente necessarie alla protezione dei
rischi…derivanti dai fenomeni di crolli e caduta
massi”, così come progettate dagli Ingegneri M.
Bracciale, F. Federico e A. Raso sulla base degli
studi espletati dai Geologi della STAGE srl L.
Capasso, E.Marino, A. Pignalosa e R. Terracciano.
Al rischio
elevato per fenomeni di crollo, caduta e rotolamento
massi si somma il rischio per valanghe localizzato
negli stretti colatoi sul versante occidentale di
Iaccio Crudele e lungo tutto il versante occidentale
di Monte i Porcini.
Rischio sismico:
al presente l’area in cui insistono Iaccio Crudele,
Monte Porcini e la Sella di Leonessa è esclusa
dall’obbligo di studi di Microzonazione Sismica (ex
art. 7 D.G. Regione Lazio 545/2010), in quanto aree
naturali protette: SIC e ZPS, ma nel momento in cui
si andranno a realizzare infrastrutture, impianti
sciistici, stazioni, rifugi… il Comune di Leonessa
(Zona Sismica 1, la zona sismica più pericolosa.
Possono verificarsi fortissimi terremoti) dovrà
aggiornare lo studio di Microzonazione Sismica.
Infine la
proposta progettuale, già presentata nel passato ma,
a mio parere, non valutata attentamente, per
risolvere tutte le problematiche (frane e valanghe)
relative al passaggio sotto le pareti di Iaccio
Crudele:
in considerazione
delle conclusioni degli studi realizzati fino a
oggi, delle risultanze dei progetti di “livello
intermedio” e degli approfondimenti previsti con
“studi specifici nelle successive fasi progettuali”,
“finalizzati alla riduzione ed alla prevenzione dei
rischi derivanti da fenomeni di crolli e caduta
massi”, sicuramente con aggravio dei costi
attualmente stimati in circa tre milioni di euro
solo per l’area di Iaccio Crudele, propongo di
valutare la realizzazione di una galleria
artificiale a sbalzo “senza la pilastrata a valle,
la struttura risulta essere visivamente leggera con
un impatto ambientale minimo” (www.tensiter.it/a_raccolta_Articolati.htm),
la galleria artificiale somma le funzioni di
paramassi e paravalanghe e sarebbe percorribile nei
diversi periodi dell’anno in tutta sicurezza sia
dalle auto che dagli sciatori, che, una volta chiusa
la strada al traffico, godrebbero di una pista da
sci protetta per scendere nella Vallonina, con vista
panoramica sul Monte Terminillo!
I costi da
affrontare per la pubblica incolumità e per
scavalcare la Sella di Leonessa in sicurezza
ammonterebbero a circa dieci milioni di euro!
Geol. Riccardo
Massimiliano Menotti.
05/01/2015
Consorzio Smile, un trend positivo del
Terminillo farà bene anche alle zone limitrofe
Si è svolta presso la
sala convegni della 5′ Comunità Montana a Rieti la
conferenza organizzata dal Consorzio Smile. Presenti il
sindaco di Leonessa Paolo Trancassini, il vice presidente
del Consorzio Vincenzo Regnini, il sindaco di Cantalice
Silvia Boccini, Simone Munalli per il comune di Rieti e
Rudy Garattini dell’Associazione “Siamo”.
Ad aprire la conferenza
il sindaco Trancassini che ha ringraziato tutte quelle
persone che stanno dimostrando sostegno e vicinanza al
progetto per rilanciare il monte Terminillo, ribadendo che
se la nostra montagna avrà un trend positivo questo farà
bene alla montagna stessa e a tutte le zone limitrofe. A
queste parole si è aggiunta la dichiarazione della presa in
gestione da parte del Consorzio Smile del campo d’altura e
della pista da fondo.
Altra importante
sottolineatura durante la conferenza stampa è stata quella
del presidente della Sabina Universitas Maurizio Chiarinelli
che ha ribadito la non presenza nel Consorzio Smile di
patrocini politici né di destra né di sinistra, questo ad
avvalorare l’importante lavoro del consorzio stesso.
Il ragionamento del
sindaco di Leonessa è andato di pari passo con i dati
presentati da Rudy Garattini sull’indotto portato dalle
strutture montane delle regioni più prossime alla provincia
di Rieti, dove le percentuali di affluenza e di ricavi sono
altissime nella stagione invernale, ribadendo tra l’altro
che sul Terminillo nevica ancora, smentendo i tanti
detrattori che affermano il contrario.
Viste le
polemiche di questi giorni e le varie posizioni sul
progetto Terminillo Stazione Montana,vorrei dare un
piccolo contributo alla discussione con una lettera
riportando dati oggettivi riguardo l'economia delle
stazioni montane appenniniche e alpine.
Ringrazio
anticipatamente per l'attenzione,
Saluti
-Rudy Garattini
Scuola sci
Terminillo
Come per l'altra lettera (disponibile
qui) preciso che scrivo sempre a titolo
personale ma anche e sempre più a nome di tanti
operatori turistici del Terminillo ( in poche
parole quelli che hanno investito i propri
capitali in aziende grandi e piccole al
Terminillo e che, con i loro investimenti e il
loro lavoro, danno anche lavoro a tanti
dipendenti ) e di tanti amanti e frequentatori
della montagna.
Ho aspettato parecchi giorni
per rispondere alla sig. Millesimi perchè
volevo dare alcuni dati di alcune stazioni
invernali di cui una in particolare citata
nell'ultima lettera della sig.ra Ines .
Prima di tutto permettetemi
di precisare che la dicitura da me espressa
nella m ia lettera di qualche giorno fa :
...due/tre.... non è riferita alle stazioni in
perdita ( come dice la sig.ra ) ma al rapporto
tra sciatori in pista e frequentatori presenti
nella stazione . Che poi il modello del turismo
invernale vada rivisto per poterlo ottimizzare
lo sappiamo ormai da quasi dieci anni ed alcune
zone lo stanno già attuando ; ma questo non vale
solo per il turismo montano invernale.
Per quanto riguarda i
ricercatori scientifici nominati e in generale
di tutti posso dichiarare di rispettarli
ed ammirarli totalmente sia per quello che
fanno, e guai se non ci fossero, e sia anche
perchè che nella mia famiglia ne esistono due :
Silvio Garattini direttore
dell'Istituto Mario Negri di Milano e Marco
Garattini Astrofisico del C.E.R.N. Di Ginevra .
Il lavoro dei ricercatori ,
in maniera semplicistica, è esaminare dati e
numeri per poi poter fare delle analisi e poi
eventualmente delle previsioni …....ma le
previsioni , anche quelle del tempo fatte da
ricercatori specifici e analisi dei dati
matematici sono sempre PREVISIONI e che talvolta
sbagliano anche in quelle di pochi giorni
e comunque hanno bisogno di ipotesi e tempo (
se...e ..quando ). Immaginiamoci che percentuale
di errore potrebbero avere quelle a lungo
termine di anni , decenni o secoli.
Secondo alcune previsioni SE
continua l'innalzamento delle temperature
avverrà lo scioglimento dei ghiacci dei poli (
QUANDO ? ) e ci sarà un innalzamento del livello
del mare tale da sommergere tante zone abitate e
sviluppate turisticamente per cui , seguendo il
ragionamento generale fatto quelle zone
dovrebbero essere gradualmente abbandonate a se
stesse...!!!!!!!!!!!!!!
Per quanto poi mi riguarda io
sono un maestro di sci e sono onorato di esserlo
anche se non ho titoli scientifici ; e sono
onorato di aver dato qualcosa come maestro
alla mia stazione e ai tanti frequentatori della
stessa . I maestri di sci sono importanti
operatori turistici fondamentali per i
servizi che rendono ; Nessuna stazione invernale
può farne a meno.
Arriviamo però ai dati
raccolti sul turismo invernale :
- Ovindoli : Il
sig. Massimiliano Bartolotti , direttore
generale di Ovindoli, mi dice che nelle giornate
dall' 1 al 6 Gennaio 2015 la stazione ha avuto
32.000 presenze in pista con solo il 50 % delle
piste aperte e con quasi esclusivamente neve
programmata e altri 50.000 presenze nel paese ;
- Campo Felice :
Il sig. Luca Lallini direttore generale della
società che gestisce Campo Felice mi dice che
dal 1° al 6 di Gennaio 2015 hanno avuto 25.000
presenze in pista con solo il 40% delle piste
aperte e praticamente solo con neve programmata
che è stata prodotta sparando 50.000 mc. Di
acqua.
- Sestola e
comprensorio del Cimone :
Il sig. Luigi Quattrini ,
direttore del consorzio del Cimone ( Comuni di
Sestola, Fanano e Riolunato) mi dice di aver
aperto gli impianti il 29 Dicembre a scartamento
ridotto e dal 31 Dicembre di aver aperto 20 Km.
di piste totalmente innevate con neve
programmata. In quel periodo hanno avuto 38.000
presenze in pista e hanno fatto neve
sparando 100.000 mc. di acqua.
Ma mi dice anche una cosa
molto importate e che mi ha autorizzato a
virgolettare : “ PRIMA DELLA APERTURA DEGLI
IMPIANTI I PAESI PEDEMONTANI E LE STAZIONI ERANO
TOTALMENTE VUOTE . DOPO L'APERTURA DEGLI
IMPIANTI E DELLE PISTE TUTTE LE STRUTTURE
RICETTIVE SI SONO RIEMPITE ED HANNO PRODOTTO UN
INDOTTO VALUTATO DA 6 A 7 VOLTE IL GIRO DI
AFFARI DEGLI IMPIANTI “ .
-Madonna
di Campiglio :
Ho scelto questa stazione
perchè la sig.ra Millesimi la cita come stazione
quantomeno “ IN CRISI”.
Il dott. Francesco Bosco ,
direttore generale della Finvie Madonna di
Campiglio SpA. Mi ha mandato documenti ufficiali
dai quali si evince che :
- Le presenze in pista dal
26/12/ 2014 al 6/01 / 2015 sono state 168.089 con un a media
giornaliera di 14.000
presenze in pista . Faccio notare che
parliamo di presenze e non di passaggi;
- Le piste aperte sono state
il 75% ( 45 Km. Su 60 ) con il 20% di neve
naturale e l'80%
programmata ;
- Sono stai sparati 350.000
mc. Di acqua che hanno prodotto circa 800.000
mc. di neve
- Che in percentuale ,
rispetto agli anni precedenti , c'è stato un
aumento di presenze :
+ 16,64 %
sul 2013 / 2014 ; + 13,62 %
sul 2012/2013 ; + 20,25 %
sul 2011/ 2012
L'A.P.T. Di Madonna di
Campiglio mi ha inviato i dati ufficiali
del mese di Dicembre 2014 sulle presenze ALBERGHIERE :
Presenze di Clientela
Italiana
82.437 con un aumento del
9,4 % rispetto al 2013
Presenze di Clientela
straniera
37.118 con un aumento del
12,6 % “
“
per un totale di presenze di
119.555 solo nel mese di Dicembre 2014.
Le presenze dei primi sei
giorni del mese di Gennaio 2015 non sono an cora
ufficiali ma si potrebbe prevedere un aumento
pressochè uguale se non superiore.
Teniamo presente che se
l'indotto, come già detto, nelle stazioni
considerate piccole come quelle dell'Appennino,
è un rapporto di 1 a 5-6 , nelle stazioni grandi
e ben strutturate come Campiglio, Courmayeur,
Cortina etc il rapporto tra l'incasso degli
impianti e quello dell'indotto può arrivare
anche ad un rapporto da 1a 15 .
I dati sopra espressi parlano
da soli e tutto questo in un periodo in
cui esiste una crisi generale pesantissima.
Certo ci sono stazioni
invernali che non godono di buona salute ma
sicuramente non lo sono e non lo saranno mai
quelle vicine alle grosse città come Roma dove
esistono , da ricerche di mercato fatte dalla
KPMG , circa 500.000 sciatori ( e che oggi vanno
a portare i loro soldi fondamentalmente Abruzzo
).
Per quanto riguarda il
Terminillo , Monte Livata e Campo Catino è
evidente che le presenze diminuiscano e anche di
tanto …...senza neve, senza impianti e
sopratutto senza innevamento programmato, che è
stato inventato per caso da un agricoltore
Canadese più di 50 anni fa e che è stato
sviluppato per poter garantire alle stazioni
invernali e ai loro turisti la possibilità di
sciare , cosa vogliamo pretendere .
Forse, gentile sig.ra,ad un
mare dove non c'è la spiaggia, non ci sono
strutture e non c'è nemmeno l'acqua non ci va
nessuno.
Al Terminillo ci sono già
stati anni in cui le temperature erano alte o
per mancanza di precipitazioni non c'era la neve
come per esempio il 1956 ; il 1968 ; il 1976 ;
il 1986 ; il 1990 . ma sono 5 anni
su 60 . e in tanti altri anni , come anche
nei primi dieci del 2000 , di neve ne è venuta
tanta ma senza impianti la gente non viene a
sciare.
Per quanto consigliatomi
dalla sig.ra Millesimi circa una mia visita al
Museo Pigorini a Roma sul ritiro dei ghiacciai
La ringrazio vivamente ma credo di non averne
bisogno visto che da 45 anni frequento i
ghiacciai Europei per lavoro e divertimento.
Vorrei in ultimo sapere, e lo
vorrebbero sapere penso anche tutte le persone
che ci seguono, se la Sig.ra esprime opinioni
personali o parla, come in Comune a Rieti il 27
Dicembre scorso, a nome del C.A.I. Di Rieti .
Nel primo caso ognuno
ha diritto di esprimere le proprie opinioni ,
fino a che le stesse non danneggino altri ; nel
secondo caso ci piacerebbe sapere la posizione
ufficiale del C.A.I. Di Rieti e quali potrebbero
essere le proposte alternative , o integrative,
dello stesso ente per il rilancio della
Montagna con tanto di progettualità e di piano
economico perchè fino ad ora, se non sbaglio,
sembra di aver sentito solo dinieghi.
Consentitemi di chiudere ,
sempre per il momento, facendo riferimento ad un
articolo del “ Salviamo l'orso “ dell ' Abruzzo
a sostegno delle tesi sostenute dalla sig.ra
Millesimi : fanno bene a sostenere la
sig.ra Millesimi perchè in quel modo fanno i
loro interessi ; ma in Abruzzo le piste ,
gli impianti e gli innevamenti con tutte le
relative strutture li hanno già fatti , e ne
hanno altri in programma. Ma non sarà che hanno
timore che lo sviluppo del Terminillo potrebbe,
come sarà , fare concorrenza alle loro stazioni
e portare via da loro un po' di lavoro e quindi
economia ??????
Rudy Garattini
22/01/2015
Dopo 30 anni
di lento declino della “montagna
di Roma”, da ascrivere
all’incapacità amministrativa di
molti politici avvicendatesi nel
tempo, ma soprattutto al
“partito del no” sempre pronto a
contestare ogni idea di sviluppo
del Terminillo, crediamo che sia
arrivato il momento di fare i
fatti. Lo dichiara in una nota,
Marco Palmerini – Segretario
Generale Ugl Rieti.
Fino ad oggi,
afferma Palmerini, dal nostro
Sindacato non siamo intervenuti
sul progetto per il Terminillo,
presentato lo scorso dicembre
nell’aula consiliare del Comune
di Rieti, solo dopo aver letto
le dichiarazioni del WWF Lazio,
pubblicate dalla stampa locale,
vogliamo chiarire la nostra
posizione. Riteniamo prive di
fondamento le notizie divulgate
dall’associazione ambientalista,
la quale afferma che il progetto
non è competitivo sul piano
economico e occupazionale. Sarà
anche vero che gli occupati
diretti per la gestione degli
impianti a fune è di 17 unità a
tempo determinato e 87
stagionali, comunque non pochi
per una città in crisi come la
nostra, però Il WWF Lazio ignora
quelle che saranno le ricadute
sull’economia locale, in termini
di attività commerciali e
turismo. E’ superfluo dire che
un investimento privato/pubblico
di 66 milioni di euro, (29
pubblici + 37 privati) sulla
nostra montagna avrà delle
ricadute positive su tutto il
territorio provinciale, continua
Palmerini, non serve elencare i
numeri ma basta guardare alcune
foto degli anni ‘60/’90 del
Terminillo, quando la stazione
montana era ancora
all’avanguardia. I paesi
pedemontani erano ricchi di
attività a servizio del turismo
invernale ed estivo, l’indotto
creato dai visitatori e sportivi
assicurava un reddito a tante
famiglie.
L’invito che
rivolgiamo al WWF Lazio e alle
altre associazioni, prosegue il
Sindacalista, è quello di
lavorare per ottenere le massime
garanzie a tutela di uno
sviluppo sostenibile della
nostra Montagna, evitando allo
stesso tempo il blocco di un
progetto che dovrà essere uno
degli strumenti per rilanciare
la nostra provincia. Siamo
convinti che sviluppo e ambiente
possono convivere, per questo
chiediamo a tutti un dialogo
propositivo, soprattutto a
un’associazione importante come
il WWF. L’esempio di stazioni
montane vicine a noi che hanno
investito in impianti e
promozione, creando economia e
occupazione, devono essere un
monito per tutti.
Agli
operatori del Terminillo e ai
promotori del progetto, conclude
Palmerini, diamo la nostra
disponibilità a un incontro
necessario per approfondire il
piano occupazionale ed economico
del progetto.
Le Scuole sci del Terminillo con
gli albergatori e i commercianti, ritengono
scandaloso l’articolo pubblicato questa mattina 21
Gennaio Sul Messaggero di Rieti che in prima pagina
titola “ Terminillo soldi Buttati” l’articolo a
firma di Alessandra Lancia contiene falsità ed
imprecisioni gravemente lesive nei confronti
dell’immagine del progetto, che qualora approvato
ridarebbe fiato a tutto il comparto turistico del
settore. Imprecisioni e falsità che
potrebbero creare grave ipotesi di danno
a tutte le strutture socio economiche del
Terminillo.
Operatori del Terminillo
21/01/2015
«Terminillo stazione montana è un
progetto improduttivo»
IL PIANO
«Inefficace e non competitivo»: il Wwf Lazio boccia il
progetto «Terminillo stazione montana» sul piano economico e
occupazionale prima ancora che ambientale. L’analisi del
rapporto costi-benefici dell’operazione porta la firma di
Giampiero Cammerini, lo stesso che intervenendo il 27
dicembre in sala consiliare durante la presentazione del
progetto aveva temerariamente sollevato il tema della tutela
ambientale delle aree Sic e Zps. Ma adesso il Wwf Lazio
sceglie di cambiare strategia e attacca il progetto al cuore
di ciò che promette, ovvero «l’asserita rilevanza strategica
in termini di ricaduta economico-occupazionale sul
territorio», che secondo le attese dei proponenti
(Provincia, Comuni riuniti nel Consorzio Smile, Comune di
Rieti) dovrebbe risollevare le sorti non solo del Terminillo
ma dell’intera Provincia. Dunque, il progetto, a fronte di una spesa complessiva di 66
milioni di euro per la realizzazione di un ramificato
sistema infrastrutturale di trasporto a fune per collegare
Rieti e Cantalice, passando per Micigliano e Leonessa,
prevede un numero di occupati a tempo indeterminato di 17
unità, più altri 87 stagionali, per una ricaduta salariale
di 400mila euro l’anno. «Tutto qui?», aveva detto Ines
Millesimi del Cai durante l’infuocata presentazione del
progetto, beccandosi gli insulti di terminillesi e
leonessani presenti. Cammerini argomenta maggiormente, ma il
concetto è lo stesso: a conti fatti «il progetto Terminillo
stazione montana richiederebbe per ogni nuovo posto di
lavoro a tempo indeterminato risorse per 3,9 milioni di
euro». L’operazione Texas-Micron di Avezzano - scrive
Cammerini senza fare nomi - con un volume di investimenti
analoghi di posti di lavoro a tempo indeterminato ne creò
1.700. Alla luce di queste considerazioni Cammerini pone «tre
domande ineludibili». La prima: è ragionevole che i
contribuenti laziali si attendano che i fondi pubblici
regionali abbiano una ricaduta economica e occupazionale
almeno confrontabile con quella ottenuta dai privati? La
seconda: non preoccupa lo scarso interesse mostrato da
imprenditori locali e nazionali al progetto? Il rischio,
scrive Cammerini, è che anche ammesso che le banche
co-finanzino il progetto con i 37 milioni di euro previsti
dal piano, esaurite le risorse pubbliche per pagare i
progettisti e avviate le opere di sbancamento tutto il
progetto abortisca lasciando cicatrici ineludibili sul
paesaggio montano. Terza questione, «è opportuno perseverare
nel progetto nonostante l’avversione di crescenti settori
dell’opinione pubblica e da gran parte
dell’associazionismo?». L’operazione, scrive Cammerini, non
aiuta nemmeno a ricostruire un clima di fiducia tra
cittadini e classe politica regionale, a volte percepita
come «asservita a lobbies economiche e finanziarie che
perseguono finalità contrapposte all’interesse generale».
Altra benzina sul fuoco delle polemiche.
Alessandra Lancia
(Su Gentile Concessione
de "Il Messaggero")
21/01/2015
"Terminillo
rischia di morire,
non è più tempo per
le polemiche"
La Pro Loco
Terminillo risponde
al WWF
In riferimento
all'articolo
pubblicato in data
21 Gennaio 2015 su
Il Messaggero
inerente lo sviluppo
turistico del
Terminillo, la
Proloco locale
intende chiarire
alcuni aspetti del
progetto.
Innanzitutto il
palese "cambio di
strategia"
nell'attacco al
progetto, messo in
campo dal wwf Lazio
nella persona di
Giampiero Cammerini,
denota una presa di
posizione che va
oltre l'obiettività
delle valutazioni E
sembra far emergere
un'azione volta ad
un qualche
tornaconto. Non si
capisce infatti
perché il wwf,
meritevolmente
competente in tema
di difesa
dell'ambiente e
delle specie a
rischio, debba
esprimersi su temi
socio economici e di
sviluppo
territoriale.
Volendo comunque
aprire il dialogo
all'"organizzazione
del Panda" é
necessario precisare
che Il signor Cammerini
asserisce che a
conti fatti i
lavoratori impiegati
tra stagionali e a
tempo indeterminato,
derivanti dal
progetto di rilancio
della stazione
montana, saranno
solamente un
centinaio. Non
possiamo che
trovarci in
disaccordo visto
che, solo
considerando i circa
30 operatori che da
anni operano nel
settore
turistico,parliamo
dell'occupazione
attuale di più di
100 persone nel solo
Terminillo e senza
contare Leonessa e
le altre località. A
ciò aggiungeremo
tutto quanto
produrrà
l'ammodernamento del
comprensorio, ma
intanto dobbiamo
preservare
i lavoratori che,
senza una
prospettiva di
sviluppo, perderanno
il proprio impiego,
poiché gli operatori
stessi, nella
condizione attuale
in cui versa la
montagna, non sanno
per quanto tempo
ancora potranno
tenere aperte le
loro attività.. E
anche il wwf e il
CAI avranno la
propria parte di
responsabilità
qualora questo
dovesse accadere.
In merito alle
affermazioni su una
presunta "avversione
di crescenti settori
dell'opinione
pubblica e da gran
parte
dell'associazionismo"
palesata da
Cammerini, invitiamo
lo stesso a
confrontarsi con le
principali
organizzazioni del
territorio (ProLoco
dei quattro comuni,
scuole di sci,
associazioni
sportive,
organizzazioni di
volontariato,
associazioni
commercianti, ecc.)
che rappresentano
centinaia di
soggetti tutti
favorevoli allo
sviluppo del
territorio.
Parallelamente
sarebbe utile
contare quanti
associati del wwf e
del CAI condividano
le posizioni
espresse dai propri
rappresentanti. Ci
chiediamo se
"quattro" esponenti
di cai e wwf siano
L'Opinione Pubblica.
Inoltre evidenziamo
che, nonostante la
difficile situazione
politica locale e
nazionale, in merito
a questo progetto
ogni rappresentante
delle istituzioni ha
messo da parte la
propria appartenenza
votando
favorevolmente in
ogni seduta dei vari
consigli comunali e
palesando la reale
necessità di questa
operazione quale
ormai unica residua
occasione di
rilancio del nostro
territorio. E questo
a nostro parere è
già un risultato
importante che da
buone speranze per
la buona riuscita
del progetto..
In conclusione, e a
beneficio di chi
ancora non fosse a
conoscenza dei
dettagli
progettuali, abbiamo
predisposto sul
nostro sito www.prolocoterminillo.it una
pagina dedicata al
progetto di
sviluppo. Invitiamo
chiunque voglia
saperne di più a
contattarci tramite
il nostro supporto
web o sulla pagina
facebook.
Fabrizia Festuccia
-------------------------------
via Salaria per l'Aquila 35
02100 Rieti
tel. 3386951767
21/01/2015
PROGETTO TERMINILLO STAZIONE
MONTANA
CONSIDERAZIONI ECONOMICO
OCCUPAZIONALI
GIAMPIERO
CAMMERINI a nome del WWF Lazio
ha analizzato il progetto e ha
messo per iscritto le seguenti
considerazioni:
In occasione
della presentazione del progetto
“Terminillo stazione montana –
turismo sostenibile” avvenuta il
27/12/2014 presso l’aula
consiliare del Comune di Rieti,
è stata illustrata la rilevanza
strategica del progetto di cui
il principale ( e al momento
unico) finanziatore è la Regione
Lazio che ha già stanziato circa
20 milioni di Euro e prevede
ulteriori stanziamenti per 9
milioni.
Il progetto
“Terminillo stazione montana”, a
fronte di una spesa complessiva
di circa 66 milioni di Euro,
prevede la realizzazione di un
ramificato sistema
infrastrutturale di trasporto a
fune per collegare Rieti a
Cantalice, passando per
Micigliano e Leonessa, la
realizzazione di bacini idrici
artificiali in quota,
l’installazione di un sistema di
nastri trasportatori a tunnel,
la realizzazione di 11 nuovi
rifugi, il taglio di boschi
vetusti, l’apertura e
sistemazione di nuove vie
d’accesso stradali al
Terminillo, lo sbancamento e
livellamento delle praterie
d’altitudine per il passaggio
delle piste e tanto altro
ancora. Questi interventi che
interessano una delle aree di
maggiore pregio dell’Appennino,
seppur palesemente “devastanti”
per l’ecosistema montano, sono
valutati da alcuni un sacrificio
necessario per il notevole
impulso economico-occupazionale
che la loro realizzazione
apporterà alle popolazioni
locali.
Senza voler
entrare in questa sede nel
merito delle valutazioni di
compatibilità tecnico-ambientali
del progetto, è però opportuno
soffermarsi sulla asserita
rilevanza strategica dello
stesso in termini di ricaduta
economico-occupazionale sul
territorio che, in base alle
attese dei proponenti il
progetto, è tale da
“risollevare” le sorti
economiche ed occupazionali non
solo del Terminillo ma di tutta
le provincia.
Dall’analisi
dei dati forniti dai progettisti
si rileva che anche qualora
tutti i rischi di fallimento del
progetto vengano superati, non
ultimo quello climatico non
previsto nel piano, a fronte di
un investimento di circa 66
milioni di Euro il numero
complessivo di occupati a tempo
indeterminato sarà di sole 17
unità (più altri 87 di
lavoratori stagionali) per una
ricaduta salariale sul
territorio inferiore ai
400.000Euro l’anno.
Tali
risultati
economico-occupazionali appaiono
inadeguati rispetto alle attese
e risibili se confrontati con
altri investimenti di pubblica
utilità. Difatti il progetto
“Terminillo stazione montana”
per ogni nuovo posto di lavoro a
tempo indeterminato creato
richiede risorse economiche per
3,9 milioni di Euro, ammontare
questo ben superiore ai valori
medi nazionali nonchè dei
progetti recentemente
co-finanziati dal governo
Italiano per avviare la ripresa
economica, che assorbono
circa 56 mila Euro di
finanziamento per nuovo
occupato. Un ulteriore
interessante raffronto attiene
un investimento di recente
portato a termine nel contiguo
territorio della Marsica da
imprenditori privati i quali
hanno rilevato un’azienda in
“dismissione” operante nel
settore dell’elettronica (in
passato basata presso il nucleo
industriale di Rieti).
Essi, a
fronte di un
investimento/finanziamento
comparabile a quello previsto
per il progetto del Terminillo,
offrono benefici economici e
occupazionali quantificabili in
circa 1.700 posti di lavoro a
tempo indeterminato, con una
ricaduta sul territorio di
circa 65 milioni di Euro annui
per salari, ai quali si stima
vadano aggiunti ulteriori 5.000
occupati indirettamente
nell’indotto. Ora, pur volendo
limitare l’analisi alle
maestranze direttamente occupate
dal progetto (la stima dei
benefici indiretti, derivanti
dai salari erogati e/o dei
turisti attesi è spesso di non
facile riscontro) emerge in modo
macroscopico ed imbarazzante che
a fronte di finanziamenti
comparabili per ammontare di
spesa, quello della Regione
Lazio per il rilancio del
territorio ha un rendimento 100
volte inferiore in termini di
ricaduta occupazionale stabile e
di distribuzione della ricchezza
sul territorio, seppur
realizzato in un’area geografica
e in un contesto
socio-economico vicini e
similari.
Dall’analisi
del progetto “Terminillo
stazione montana” emerge che,
nonostante l’intento dei
finanziatori sia di contribuire
a risollevare le sorti
economiche ed occupazionali del
comprensorio, esso e’ inefficace
e non competitivo. Pertanto,
alla luce di queste
considerazioni tre domande
sono ineludibili per chi
tanto si è speso in Regione a
favore del progetto:
a)E’ ragionevole che i
contribuenti della regione Lazio
si attendano che i fondi
pubblici regionali finalizzati a
progetti di sviluppo del
territorio debbano avere una
ricaduta economica ed
occupazionale almeno
confrontabile con quella
ottenuta dai privati ?
b)Non preoccupa lo scarso
interesse mostrato da
imprenditori, sia locali che
nazionali, nei confronti
del “business plan” del
progetto? Qualora anche
gli istituti di credito non
intendano co-finanziare i
restati 37 milioni di Euro, non
temete che esaurite le risorse
pubbliche per pagare i
progettisti ed avviate le opere
di sbancamento, tutto il
progetto “abortisca”, lasciando
“cicatrici” indelebili sul
paesaggio montano ?
c)E’ opportuno perseverare nel
sostegno finanziario del
progetto “Terminillo stazione
montana”, avversato da crescenti
settori dell’opinione pubblica e
da gran parte
dell’associazionismo, nonostante
esso non aiuta a “ricostruire”
un clima di fiducia tra i
cittadini e la classe politica
regionale la quale, a seguito
degli scandali che hanno
interessato negli ultimi anni la
Capitale, e’ stata a volte
percepita come “asservita” a
lobbies economiche e finanziarie
che perseguono finalita’
contrapposte all’interesse
generale?
Cesare Budoni - 349 6040937
Responsabile comunicazione WWF per il
Lazio ==================================
Tra i tanti interventi
proposti in un’ottica di
distretto turistico
integrato attivo 365 giorni
l’anno, il riammodernamento
e la ristrutturazione degli
impianti sciistici
esistenti, con la
valutazione del collegamento
sciistico con Leonessa su
base concertata nel rispetto
della legge e dell’ambiente.
Questa precisazione serve
prima di tutto a smentire
chi vuole relegare il
movimento civico ad un
gruppo di paladini
dell’immobilismo
amministrativo, “in cerca di
visibilità personale
attraverso azioni di
terrorismo mediatico”. Serve
inoltre a dimostrare che è
possibile fare politica in
modo coerente senza salire
sul carro di coloro che, per
raggiungere l’obiettivo,
cercano scorciatoie
burocratiche improbabili,
che poi si trasformano
puntualmente in iter
amministrativi contorti e
senza sbocco.
In questo senso ribadiamo
che il “caso Terminillo” è
emblematico e sta a
dimostrare che la situazione
disastrosa in cui versa il
nostro territorio montano
non è certo colpa del CAI o
di Rieti Virtuosa ma
soltanto degli
amministratori provinciali e
comunali di destra e
sinistra che hanno governato
in questi ultimi 20 anni,
nonché di alcuni dirigenti
che li hanno assecondati.
L’iter burocratico seguito
dalla Provincia di Rieti
parte addirittura nel 2006 con
il “Programma di interventi”
elaborato dall’Arch.Gianni
Celestini. Successivamente
alla bocciatura delle azioni
in quelle aree vincolate che
ancora oggi vengono
interessate dal programma di
interventi “Terminillo
Stazione Montana”, si cerca
finalmente di reindirizzare
la pianificazione
territoriale all’interno del
corretto contesto normativo
con l’approvazione del Piano
Territoriale Provinciale
Generale (PTPG).
Peccato che, mentre nel PTPG
(http://www.provincia.rieti.it/UserFiles/File/4%20prog%20TERMINILLO.pdf)
del 2008 “la
strategia su cui si basa
l’intero Progetto di
territorio vede come
elemento centrale
l’istituzione del Parco
Naturale del Terminillo”,
nello Studio di fattibilità
“Terminillo e Monti reatini”
redatto dall’Arch. Miluzzo
nel 2012,
propedeutico
all’approvazione del
programma di interventi
“Terminillo Stazione
Montana” dell’Arch. Orlandi,
questo aspetto strategico e
vincolante si perde.
Inoltre, in ottemperanza
alla richiesta della Regione
Lazio di limitare “gli
interventi alle aree già
interessate
dall’impiantistica
esistente”, nel 2009 la
Provincia aveva già
provveduto a sviluppare
l’analisi di fattibilità
degli interventi con la
consulenza specialistica del
Dott. Daniele Costantini
che, come ricordato dal
Sindaco Trancassini
nell'intervista di ieri di
Radiomondo
, è servita "quando
bisognava bloccare
l'operazione di Leonessa e
del referendum", cioè il
progetto ISIC che ha poi
puntualmente ricevuto parere
di Valutazione d’Impatto
Ambientale (VIA) negativo
nel 2010.
Nel 2015 stessa sorte
toccherà necessariamente al
Piano di interventi
“Terminillo Stazione
Montana” in quanto doveva
essere preventivamente
sottoposto a Valutazione
Ambientale Strategica (VAS)
– è come se per fare un
Piano di lottizzazione
qualcuno presentasse una DIA
– ed inoltre alcuni dei
progetti in esso contenuti
(ed in parte già realizzati
senza la necessaria VIA)
vanno ad interferire con
quelle aree SIC e ZPS per le
quali non sono state ancora
adottate le Misure di
conservazione obbligatorie.
Risultato di tutto ciò sarà
un’infrazione pesantissima
da parte della Commissione
Europea, la perdita di
cospicui Fondi strutturali e
dei 20 milioni della Regione
Lazio, nonché l’ennesima
stagione (2 mesi appena)
sciistica senza nemmeno il
rifacimento degli impianti
di risalita della Cardito
nord, della Togo e Colle di
mezzo che avrebbero quanto
meno consentito di
trattenere nella parte del
comprensorio afferente a
Rieti e Micigliano le
persone che hanno una
seconda casa e che vi
gravitano principalmente nei
periodi festivi. Il mancato
raggiungimento di questo
obiettivo, ritenuto
prioritario dallo stesso
Trancassini per il versante
Leonessano, dimostra
ulteriormente
l’inconsistenza
dell’Amministrazione
Petrangeli, come delle
precedenti, in tema di
sviluppo sostenibile della
montagna reatina.
Nota di chiarimento a
margine in merito alle
precisazioni dell'Architetto
Fabrizio Miluzzo:
Non abbiamo affermato che
<<L’architetto Miluzzo
Fabrizio E’ IL PROGETTISTA
DI “TERMINILLO STAZIONE
MONTANA – TURISMO
RESPONSABILE”.>>. Abbiamo
semplicemente detto che è
stato il progettista e RUP
del Progetto di territorio
“Terminillo e Monti reatini”
propedeutico all'approvazione,
nel 2013 nei singoli
consigli comunali, del
programma di interventi
denominato “Terminillo
Stazione
Montana-Turismo responsabile”
progettato dall’Arch.
Orlandi, in parte già
realizzato (sostituzione
seggiovie di Campostella e
Monte Tilia) e solo da pochi
giorni presentato in Regione
per ottenere il parere di
VIA sempre senza passare per
la VAS.
Infatti, nelle premesse del
Progetto “TERMINILLO
STAZIONE MONTANA – TURISMO
RESPONSABILE” di
Orlandi/Abbruzzese
viene citata espressamente
la conferenza dei servizi
preliminare che ha esaminato
lo Studio di fattibilità
Miluzzo/Abbruzzese e dalla
quale sarebbe dovuto
emergere che si trattava di
una proposta di
piano/programma ai sensi
dell'art. 6 comma 2 del
D.Lgs. 152/06 da sottoporre
appunto a VAS.
Non era dunque nostra
intenzione imputare
all'Arch. Miluzzo, in
qualità di libero
professionista incaricato,
alcuna violazione di legge.
Tra l’altro, il nostro
richiamo al senso di
responsabilità è rivolto ai
soli Dirigenti provinciali e
regionali.
Si chiede gentilmente di
precisare la mia posizione in
merito ad articoli apparsi sulla
stampa locale e sui servizi
televisivi nell’ambito dei quali
vengono attribuiti al
sottoscritto progettazioni mai
eseguite.
Paolucci: “Terminillo: sviluppo senza se e senza ma”
Il Segretario Generale ribadisce
l’importanza dell’investimento
per il territorio
“In questi
giorni gran parlare si è fatto,
e si continua a fare, in merito
al finanziamento accordato al
Consorzio ‘Smile’ per il
rilancio del Terminillo e del
suo comprensorio. Discussioni
che hanno diviso tra favorevoli
e contrari che hanno avanzato
posizioni e tesi in parte anche
condivisibili, tuttavia un solo
obiettivo dovrebbe muovere tutti
i soggetti che, a diverso
titolo, sono coinvolti: Rieti e
l’intero territorio che incide
intorno alla montagna non
possono permettersi di perdere
questo ingente finanziamento, né
tanto meno di ritardare
ulteriormente l’avvio dei
cantieri. Bene, quindi,
confrontarsi e riflettere sulle
possibili ricadute future degli
interventi, che siamo i primi a
dire debbono rispettare le norme
e l’ambiente, ma non siamo
favorevoli a nessun
atteggiamento estremistico.
Trincerarsi dietro un sì o un no
non è stata mai una buona prassi
e non può esserlo se in ballo
c’è letteralmente il futuro di
un territorio. Parlare di un
investimento di 26milioni di
euro e recriminare che questo
genererà ‘solo’ 17 posti di
lavoro vuol dire essere miopi e
non fermarsi a riflettere sulle
potenzialità di un comprensorio
rilanciato. Far si che il
Terminilo torni ad essere la
‘Montagna di Roma’, ma oggi
ancor, dopo l’apertura della
galleria, anche di Terni,
Spoleto, e Perugia, vuol dire
generare un indotto consistente,
anche derivante da nuovi
capitali privati, e un
consistente numero di posti di
lavoro. Lasciamo da parte le
sterili polemiche, torniamo ad
incontrarci per studiare le
strategie migliori. La Uil di
Rieti è certa che solo
attraverso la collaborazione
possa realizzarsi e funzionare
un progetto ambizioso, ma ormai
alla portata”.
Terminillo
Stazione
Montana, Rieti
Virtuosa:
“No-Smile”, non
c’è nulla da
ridere!
L’eterno
scontro
tra
promotori
dei
nuovi
impianti
sciistici
sulle
aree
vincolate
del
Terminillo
e
Associazioni
di
cittadini
che
promuovono
uno
sviluppo
sostenibile
complessivo
della
montagna
è anche
colpa di
quei
dirigenti
regionali
e
provinciali
che non
applicano
le norme
europee
e
nazionali
in
materia
di
Valutazione
Ambientale
Strategica
(VAS),
di
Valutazione
d’Impatto
Ambientale
(VIA) e
di Rete
Natura
2000.
Se,
infatti,
tali
norme
fossero
state
applicate
correttamente
da parte
delle
Autorità
competenti
a
valutare
tutti
gli
interventi
proposti
dalla
Provincia
di Rieti
e dal
consorzio
“Smile”,
invece
dello
spiacevole
episodio
del 27
dicembre
scorso
subito
da Ines
Millesimi
del CAI
di Rieti
durante
la
conferenza
stampa
nella
sala
consiliare
del
Comune
di
Rieti,
si
sarebbe
tenuto
un
confronto
istituzionale
sulle
concrete
opportunità
di
sviluppo
del
Terminillo
nella
fase di
consultazione
prevista
dall’art.
14 comma
2 del
D.Lgs.
152/06.
Tale
norma
prevede
un
confronto
della
durata
di 60
giorni
decorrenti
dalla
pubblicazione
dell’avviso
sul BURL
con cui
la
Regione
Lazio e
la
Provincia
di Rieti
avrebbero
dovuto
annunciare
di
mettere
a
disposizione
del
pubblico
la
proposta
di
piano/programma
ed il
rapporto
ambientale
relativi
al
progetto
di
territorio
“Terminillo
e Monti
reatini”
(a firma
dell’Arch.
Miluzzo
e
approvato
con
D.G.P.
n. 237
del
10/12/2012
stranamente
pubblicata
all’Albo
Pretorio
della
Provincia
di Rieti
in data
20/12/2013)
comprendente,
tra gli
altri,
il
programma
di
interventi
denominato
“Terminillo
Stazione
Montana”
progettato
dall’Arch.
Orlandi
(pluri-incaricato
dai vari
Enti
locali
senza
alcuna
procedura
ad
evidenza
pubblica),
in parte
già
realizzato
(sostituzione
seggiovie
di
Campostella
e Monte
Tilia) e
solo da
pochi
giorni
presentato
in
Regione
per
ottenere
il
parere
di VIA
sempre
senza
passare
per la
VAS.
Ed è
proprio
per aver
saltato
tali
procedure,
congiuntamente
alla
mancata
attuazione
delle
misure
di
conservazione
per i
Siti
d’Importanza
Comunitaria
(SIC) e
la
mancata
designazione
delle
Zone
Speciali
di
Conservazione
(ZSC),
che ora
rischiamo
di
perdere
i Fondi
Strutturali
e di
Investimento
Europei
(SIE)
per
oltre
2,6
miliardi
di euro
in 7
anni. Di
questo
sembra
essersi
resa
conto la
stessa
Regione
Lazio
che, a
seguito
della
diffida
e messa
in mora
presentata
a
novembre
da un
cartello
di
associazioni
di cui
fa parte
anche
Rieti
Virtuosa
(http://www.cairieti.it/cairieti/images/pdf/eventi/diffida%20firmata.pdf),
il 16
dicembre
ha
Deliberato
la
preadozione
delle
Misure
di
conservazione
“finalizzate
a
superare
l’apertura
del Caso
EU Pilot
4999/13/ENVI
da parte
della
Commissione
Europea
in
ordine
al
ritardo
nella
designazione
delle
ZSC
italiane”
(http://www.regione.lazio.it/rl_ambiente/?vw=documentazioneDettaglio&id=4510).
Questa
mossa
appare
tuttavia
un po’
tardiva,
infatti
le
procedure
di VAS
(art. 6
del
D.Lgs.
152/06),
prevedono
che
venga
preventivamente
“effettuata
una
valutazione
per
tutti i
piani e
i
programmi”[1]
che
prevedono,
come nel
caso in
esame[2],
una
serie di
interventi
nel
settore
turistico
e della
pianificazione
territoriale
articolati
su un
territorio
di area
vasta ed
in
particolare
quelli
comprendenti
nuovi
impianti
di
risalita
e piste
da sci,
nonché
quelli
potenzialmente
impattanti
sulle
Zone a
protezione
speciale
(ZPS)
per gli
uccelli
selvatici
e sui
Siti di
importanza
comunitaria
(SIC)
per la
protezione
degli
habitat
naturali
e della
flora e
della
fauna
selvatica.
Non si
comprende,
pertanto,
come il
Dirigente
della
Provincia
di Rieti
Arch.
Abruzzese
e il RUP
Progettista
Arch.
Miluzzo
abbiano
potuto
evitare
tali
procedure
nell’ambito della
conferenza
dei
servizi,
da loro
indetta
il
28/01/2013
presso
la
Regione
Lazio ai
sensi
della
sola
Legge
241/90,
per la
presentazione
del Progetto
di
Territorio
“Terminillo
e Monti
reatini”.
Ancor
meno si
comprende
come
l’allora
Dirigente
dell’Area
VAS e
VIA
della
Regione
Lazio
Dott.
Paolo
Menna,
in sede
di
conferenza,
nonostante
si
trattasse
esplicitamente
di un
Piano di
interventi
finanziato
ai sensi
dell’art.
39 della
L.R.
31/2008,
non
abbia
fatto
notare
ai
rappresentanti
della
Provincia
di Rieti
che si
sarebbe
dovuto
procedere
con la
VAS
prima
ancora
che con
la VIA,
tra
l’altro
elusa anch’essa per
quelle
parti di
progetto
già
realizzate
e che
oltretutto erano
ricomprese
anche
nel
vecchio
progetto
ISIC che
nel
marzo
2010
aveva
ricevuto
parere
negativo
proprio
per la
VIA.
In
conclusione,
ai sensi
dell’art.
11 comma
5 del
D.Lgs.
152/06
tutti i
permessi
rilasciati
fino ad
oggi
sono da
annullare[3]
e, se ci
si ferma
in tempo
non
continuando
a
sperperare
soldi
pubblici
in
progettazioni
senza
senso, i
danni
saranno
limitati. D’altronde,
i
dirigenti
hanno il
dovere
di
tutelare
gli
interessi
collettivi e
non
creare
alibi
per i
politici
che
fanno
finta di
non conoscere
determinate
norme,
nonostante
la legge
non
ammetta
ignoranza.
WWF: Il rilancio del Terminillo
non parte con il piede giusto
Lo
scorso
sabato
27
dicembre
sono
stati
presentati
ai
cittadini
di Rieti
gli
“Interventi
per il
completamento
e
l’ammodernamento
delle
infrastrutture
a
servizio
del
turismo
nel
comprensorio
del
Monte
Terminillo”,
proposti
dalla
Amministrazione
Provinciale
di Rieti
e dai
Comuni
di
Rieti,
Cantalice,
Micigliano,
Leonessa,
con la
presenza
della
Regione
Lazio in
veste di
cofinanziatrice
di circa
un terzo
delle
opere.
Quasi
due mesi
prima,
il 10
novembre,
un
insieme
di
associazioni
ambientaliste
(WWF
Lazio,
CAI GR
Lazio,
Italia
Nostra,
LIPU
Rieti,
Federtrek,
Mountain
Wilderness,
Altura
Lazio,
European
Consumer,
Forum
Salviamo
il
Paesaggio
di Rieti
e
Provincia,
Post
Tribù,
Rieti
Virtuosa,
Inachis
Rieti)
avevano
presentato
un atto
di
diffida
e messa
in mora
al
Presidente
della
Regione
Lazio
On.
Nicola
Zingaretti
e alla
Direzione
Regionale
Infrastrutture
e
Ambiente,
nella
persona
del
Dott.
Bruno
Placidi,
rilevando
come la
quasi
totalità
degli
interventi
sarebbe
stata
realizzata
all’interno
di aree
tutelate
a
livello
europeo
(ovvero
appartenenti
alla
rete
Natura
2000 di
cui alla
Direttiva
Habitat
92/43/CEE
e
Direttiva
Uccelli
2009/147/CE)
in
assenza
dei
Piani di
Conservazione
e delle
Misure
di
conservazione
prescritte
per
legge,
indispensabili
per
valutare
la
compatibilità
delle
nuove
opere
con le
caratteristiche
ambientali
dei
luoghi.
Nel
corso
della
presentazione
del 27
dicembre
le
ragioni
di
questi
rilievi
sono
state
fatte
presenti
sia
dalla
rappresentante
del CAI
Lazio
Ines
Millesimi,
sia dal
rappresentante
del WWF
Lazio
Giampiero
Cammerini,
ed i
loro
interventi
sono
stati
ripetutamente
interrotti
e
accompagnati
da
offese,
anche di
natura
sessista,
assolutamente
incompatibili
con una
assemblea
pubblica.
Il CAI
Lazio e
il WWF
Lazio,
così
come
tutti i
cittadini,
ritengono
sia
dovere
imprescindibile
di una
pubblica
amministrazione
– nella
fattispecie
il
Comune
di Rieti
ospite
della
presentazione
–
garantire
la
correttezza
del
confronto
democratico
e
interpretano
tali
intemperanze
verbali
come una
dimostrazione
della
debolezza
di un
progetto
di
sviluppo
del
turismo
montano
sul
Terminillo
fondato
su
modelli
già
rivelatisi
fallimentari
e che
risulteranno
ancora
più
fallimentari
sia a
causa
dei
cambiamenti
climatici
in atto,
sia
grazie
alla
evoluzione
culturale
degli
amanti
della
montagna,
che in
tutta
Italia
dimostrano
di
privilegiare
forme di
fruizione
ambientale
fondate
sulla
qualità
dell’ambiente
e non
sulla
proliferazione
di
infrastrutture
costose
e
destinate
all’inutilizzo.
Queste
argomentazioni
saranno
compiutamente
sviluppate
e
proposte
nelle
osservazioni
che le
associazioni
ambientaliste
proporranno
ai
materiali
progettuali
offerti
alla
consultazione,
nella
certezza
che il
futuro
del
Terminillo
sarà
tanto
più
positivo
per la
comunità
reatina
quanto
più
riuscirà
a
valutare
criticamente
gli
insuccessi
del
passato
ed a
percorrere
sentieri
innovativi.
La minaccia vera è il totale,
definitivo abbandono di un
territorio.
Non sappiamo cosa sia successo
alla presentazione, e ci
dispiace per la Signora
Millesimi.
Ma doveva essere una conferenza
stampa, con un prestabilito
ordine di interventi delle
testate giornalistiche e dei
soggetti accreditati.
Una conferenza stampa, non un
sit-in di protesta.
Crediamo non sia in gioco il
futuro della provincia di Rieti.
Da quel lunedì 30 ottobre 2006
sono passati esattamente 8 anni
e due mesi ed il progetto
di rilancio del comprensorio del
Terminillo è realtà.
Chi ha voluto, a torto o a
ragione, far valere le ragioni
contrarie al progetto ed alla
sua realizzazione durante questi
8 anni e due mesi credo
debba ammettere la sua sorpresa
(negativa la sua, positiva la
nostra).
Si può fare. Con un bel pezzo di
provincia unita nello stesso
obiettivo.
Rieti in testa.
Crediamo non sia in gioco il
futuro della provincia di Rieti.
Ma la sua sopravvivenza.
E Leonessa lo ha capito da
subito.
La Redazione di www.leonessa.org
RIETI
Critiche al progetto del
Terminillo: ambientalista
minacciata
Marco
Fuggetta
29/dicembre/2014 - 16:05
(su gentile concessione "Il
Corriere di Rieti")
Il giorno dopo la presentazione
ufficiale del progetto
comprensoriale del Terminillo, a
tenere banco sono gli attimi di
tensione vissuti, tra urla e
contestazioni, durante
l'appuntamento di sabato nella
sala consiliare del Comune di
Rieti. A scatenare la rabbia di
diversi giovani e meno giovani
sostenitori del recupero del
Terminillo sono stati gli
interventi - in realtà non
previsti, dato che si trattava
di una conferenza stampa - della
rappresentate del Cai, Ines
Millesimi, e di Camerini del Wwf
Lazio. Millesimi, pur
riconoscendo un approfondimento
maggiore di questo progetto
rispetto ad altri del passato,
ha sottolineato che gli impianti
da sci ormai non generano utili
da nessuna parte e molte
località per questo stanno
ripensando il loro sviluppo,
aggiungendo che l'Unione Europa
non finanzia più questo tipo di
proposte e che 17 posti di
lavoro a tempo indeterminato
sono pochi e non
giustificherebbero un intervento
come quello presentato sabato a
Rieti. “Una battuta davvero
infelice quella sui posti di
lavoro, viste le condizioni di
questo territorio e visto che
noi lottiamo ogni giorno per
salvare l'esistente, figuriamoci
nuovi posti di lavoro” ha
replicato il presidente del
Consorzio Smile, Paolo
Trancassini. Sulle parole della
rappresentante del Cai e su
quelle pronunciate
successivamente dall'esponente
del Wwf, si sono levate
contestazioni e anche urla da
parte di alcuni presenti in
sala. “Dateci voi il lavoro”,
“dove eravate nei decenni in cui
Il Terminillo è morto e si sono
costruiti solo residence” o
ancora “il Terminillo non è il
vostro” alcune delle frasi che
si sono ascoltate. Ma la
rappresentante del Cai, sui
social network, avrebbe anche
denunciato di “aver subito
esplicite, becere offese
sessiste e addirittura anche
minacce che l'avrebbero turbata
e non poco”. Si vedrà se la
vicenda sarà accertata e finirà
in mano ai legali ma intanto è
chiaro che il recupero del
Terminillo non è partito nel
migliore dei modi. Come capita
quasi sempre nel reatino, ci si
divide su tutto salvo poi
ritrovarsi senza alcuna
prospettiva di sviluppo. In
attesa di capire se questo mondo
che alcuni già hanno
ribattezzato come “no-Smile” -
parafrasando la più celebre
battaglia No-Tav - troverà un
seguito nella cittadinanza, dal
punto di vista politico tiene
banco anche il nodo del Parco
del Terminillo. Il sindaco
Petrangeli, sostenuto dalla
sinistra della coalizione, ha
promesso che si farà e che il
Parco è compatibile con il
progetto di rilancio della
montagna, ma il Pd e le altre
amministrazioni comunali del
Consorzio sembrano molto fredde
sull'ipotesi.
Leonessa, 29
dicembre 2014, ore 10:09
Intanto, arriva la neve.
Sarà un caso ?...
Leonessa, 28
dicembre 2014, ore 00:20
Permetteteci di
raccontare questa storia a modo nostro.
Perchè questa
orgogliosa storia ha sicuramente un inizio.
Questo...
Lunedì 30 ottobre 2006. Gli
appuntamenti sono due. Alle ore
16:00 il Governatore della Regione Lazio, On. Piero Marrazzo,
riceverà la delegazione di Leonessa;alle ore 18:00
tavolo di lavoro con l'Assessore Regionale all'Ambiente e
Cooperazione tra i Popoli, on.Zaratti.
Argomento: gli impianti sciistici di Leonessa.
"La regione di tutti, nessuno
escluso" recita il motto nella pagina web dedicata al Presidente
della Regione; ma per vederci riconosciuto il sacrosanto diritto di
essere ascoltati siamo dovuti scendere in piazza con tutta Leonessa, a sei
mesi dalla prima richiesta d'incontro, chiaramente inevasa.
La piazza, con la sua gente
che discute, che si si anima, si ritrovata intorno ad un'idea
essenziale per il futuro della nostra città, in barba a tutte le
divisioni,troppo spesso inutili ma difficili barriere da
abbattere. E lo ha fatto, decisa si, ma civilissima e festante.
Abbiamo ottenuto l'incontro,
ma soprattutto la sicurezza che la gente di Leonessa sa quando è il
momento di partecipare. Unita.
E questa foto è la
dimostrazione di che razza di giornata hanno passato le Forze
dell'Ordine nel "tentativo di contrastare la ferocia dei
dimostranti".
All'Arma dei Carabinieri,
alla Polizia di Stato, al Corpo dei Vigili Urbani di Roma ed al
Servizio di Vigilanza presso la Sede della Regione Lazio il nostro
sincero ringraziamento per aver compreso fin da subito che era una
protesta diversa; e con la loro proverbiale professionalità, hanno
reso possibile questo diverso modo di protestare.
Grazie all'On. Alessandra Mussolini
che ha voluto essere presente alla manifestazione, fornendo il suo
prezioso contributo.
Grazie a tutti gli amici presenti, a quelli che sono venuti da
Leonessa, ai "Leonessani di Roma" e, soprattutto, a tutti i Romani
che sono passati e si sono fermati a parlare con noi, davanti ad un
panino con la salsiccia ed un bicchiere di vino.
Hanno sicuramente compreso le ragioni
della nostra protesta e, soprattutto, che razza
di gente speciale è la gente di Leonessa.
Comitato
Comprensorio Sciistico Campo Stella
Per la fine ci stiamo
attrezzando...
Dedicato a Noi, che ci
abbiamo sempre creduto
Se questo plastico
diventerà realtà, Leonessa e la sua gente
sono stati i primi a crederci.
Saremo qui, sempre, a
ricordarlo.
Grazie di Cuore a
Massimo Spadoni ed agli Amici di www.mepradio.it per il provvidenziale supporto.