Il solito sentito ringraziamento all'Amico Massimo
Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio.
MepRadio, la Radio Ufficiale di Leonessa.
giannibolletta@leonessa.org
2 Gennaio 2019
27 Dicembre 2018
27 Dicembre 2018
21 Dicembre 2018
“La Regione Lazio ha stanziato altri 21 milioni di
euro per aiutare igiovaniagricoltoriche
vogliono intraprendere nuove iniziative”: lo dice il
consigliere regionale del LazioFabio
Refrigeri.
“A seguito del successo deifinanziamentierogati
negli scorsi 5 anni che hanno permesso a 1278 nuove
imprese agricole guidate da giovani di nascere in
tutto il Lazio, di cui 178 solo a Rieti, la Regione
ha deciso giustamente di finanziare la misura
giovani, la 6.1, del Programma di Sviluppo
Rurale. In un momento nel quale cresce sempre più la
domanda di prodotti biologici, a chilometri zero, di
prodotti tacciabili e con una chiara connotazione
territoriale e contestualmente l’innovazione
tecnologica investe ogni ambito del processo di
produzione e commercializzazione è necessario
aiutare le aziende già esistenti a confrontarsi con
le nuove esigenze del mercato ma anche favorire il
ricambio generazionale dove possibile e incentivare
il ritorno o l’avvicinamento di nuovi protagonisti
all’agricoltura. Perché al giorno d’oggi
l’agricoltura non significa soltanto produzione di
beni alimentari ma vuol dire anche cura del
paesaggio e quindi turismo e anche tutela del
territorio”.
OBIETTIVO–
“Con questo strumento si vuole proprio favorire il
ricambio g)enerazionale nella gestione delle imprese
agricole, incentivando anche i processi di
ricomposizione fondiaria; promuovere tecniche
innovative e agevolare l’accesso al capitale
fondiario da parte di giovani agricoltori – aggiunge
Refrigeri – Il bando è infatti come sempre rivolto
ai giovani agricoltori di età compresa tra i 18 e i
40 anni al momento della presentazione della
domanda, che si insediano per la prima volta in
un’azienda agricola di adeguate dimensioni
economiche, in possesso di una propria posizione
fiscale e previdenziale e di adeguate qualifiche e
competenze professionali. I giovani agricoltori
possono insediarsi come titolari di un’impresa
individuale o in una società agricola (di persone,
capitali o cooperativa), di nuova costituzione. Il
sostegno concesso dalla Regione Lazio per
l’insediamento è di 70mila euro, corrisposto in due
rate, di cui la prima rappresenta il 70% dell’aiuto
complessivo”.
(www.rietilife.com)
22 Novembre 2018
Il piacere di ritrovare
Federico Forcelloni a Leonessa era il piacere di
ritrovare un'autentica emozione.
L'emozione della Rassegna Nazionale delle Regioni
a Cavallo.
Capitale del teatro equestre italiano. Questa è
stata per 10 anni Leonessa.
Anche per merito Suo.
La Rassegna è stato un magico momento di
spettacolo,di aggregazione e di amicizia che
porteremo per sempre nel cuore.
E Federico Forcelloni non potrà che essere per
sempre con Noi.
G.B.
22 Novembre 2018
E' notizia di pochi minuti fa che sono stati
prorogati fino al 2020 i termini di sospensione del
pagamento per le fatture di acqua, energia elettrica
e gas per le famiglie e le piccole imprese coinvolte
nel terremoto di due anni fa. Lo ha appena deciso
l’ARERA (la ‘vecchia’ Autorità per l’energia), che
attua così ulteriori novità previste dalle leggi 89
e 108 del 2018 a favore delle zone terremotate.
Per i beneficiari delle agevolazioni che hanno
dichiarato l’inagibilita’ del fabbricato (casa di
abitazione, studio professionale o azienda) viene
differita di un anno,dal 1 gennaio 2019 al 1 gennaio
2020, la sospensione dei termini di pagamento delle
fatture emesse o da emettere alla data del sisma.
Inoltre, per le utenze/forniture localizzate nelle
“zone rosse” (terremoto Centro Italia) e’ stato
previsto che la sospensione dei pagamenti sia
prolungata sino al 31 dicembre 2020 in maniera
automatica, a prescindere dalla dichiarazione di
inagibilità dell’immobile in cui si trova
l’utenza/fornitura colpita. Una grande notizia per
tutti i cittadini del centro Italia colpiti dal
sisma.
(www.lacronacadiroma.it)
22 Novembre 2018
COMUNICATO STAMPA
Sisma: la Commissione VIII della Camera dei
Deputati in missione nelle zone colpite dal
terremoto
TRANCASSINI: SPERO SERVA AI MIEI COLLEGHI PER
PRENDERE COSCIENZA E DARE UNA SVOLTA EPOCALE
ALLA RICOSTRUZIONE
Come già anticipato nelle scorse settimane, la
Commissione VIII (Ambiente Territorio e Lavori
Pubblici) della Camera dei Deputati ha
confermato la missione richiesta dall’On.
Paolo Trancassini (FDI) nelle zone colpite
dal sisma. La Commissione partirà da Roma
giovedì 22 novembre alla volta della Regione
Marche, destinazione Camerino, nella quale nel
corso del sopralluogo si aggiungerà alla
delegazione di Parlamentari il Commissario
Straordinario alla Ricostruzione il Prof.
geologo Piero Farabollini.
Nella giornata di giovedì saranno visitate le
cittadine del maceratese: Camerino, Muccia,
Pieve Torina, Castel Santangelo Sul Nera, per
concludere a Castelluccio di Norcia (Pg) intorno
alle ore16.30.
La due giorni nelle terre del Centro Italia
continuerà venerdì 23 novembre 2018 in cui la
Commissione si appresterà ad analizzare le
criticità dell'aquilano e del reatino. L'arrivo
nel capoluogo abruzzese è previsto alle ore
9.30; a L'Aquila i parlamentari incontreranno
dapprima il Prefetto e in seguito i Sindaci
delle Comunità colpite dal terremoto non solo
del 2016. Successivamente Trancassini e colleghi
si recheranno prima a Montereale (Aq), per
giungere nella provincia di Rieti intorno alle
ore 14.00 facendo tappa prima ad Amatrice e poi
ad Accumoli dove avrà conclusione la Missione.
Trancassini riponendo molta speranza negli
effetti che la missione possa avere sui colleghi
Deputati, una presa di coscienza definitiva, ai
fini di una svolta epocale per la ricostruzione
del Centro Italia, ha dichiarato:
<<Finalmente
dopo tanta attesa e molta insistenza giovedì e
venerdì prossimi riuscirò a far vedere e toccare
con mano ai rappresentanti di tutti i partiti la
ricostruzione che non c’è. Incontreremo e
ascolteremo i Sindaci ai quali chiederemo di
farci avere una nota sintetica sulle omissioni,
sulle richieste e sulle proposte....note che
farò poi avere ad ogni parlamentare in modo che
tutti conoscano i problemi delle nostre
Comunità>>.
Rieti, 21 Novembre 2018.
3 Novembre 2018
"...La vittoria nella I guerra mondiale non è la
vittoria in una guerra qualunque.
E’
la vittoria nell’ultima guerra di indipendenza
italiana.
La
I guerra mondiale traccia quasi definitivamente i
confini e sancisce la nascita dell’Italia.
Eppure la nostra generazione ha visto la giornata
del 4 novembre via via scolorirsi, non essere più
una vittoria e finire sostanzialmente nel
dimenticatoio.
C’è
un fatto che rende più di tutti visibile questo
passaggio nell’oblio; perché noi, la mia
generazione, è cresciuta sapendo perfettamente cosa
significasse Caporetto, ma senza sapere cosa
significasse davvero Vittorio Veneto.
C’è
stata insegnato esattamente il senso della
sconfitta, della tragedia come quella di Caporetto
ed abbiamo dimenticato di ricordare la grande
vittoria di Vittorio Veneto.
Ricordare la sconfitta piuttosto che la vittoria.
E
l’oblio ha riguardato anche questo Eroe nazionale
che è Costantino Palmieri: colpevolmente un po’ da
tutti mai celebrato in maniera degna.
Andava celebrato Costantino Palmieri perché una
delle poche medaglie d’oro al valore di questa
Nazione, perchè figlio di questa terra: per quello
che ha fatto, per quello che rappresenta.
Rappresenta un eroismo che facciamo fatica a capire.
Costantino Palmieri è uno dei tanti che è partito
volontario per difendere la Patria, concetto che
oggi tende a sfuggirci.
Pensare che si parta volontari non per seguire un
mestiere, una professione o per dare un senso alla
propria vita: nella Prima Guerra Mondiale fu
impiegato un uomo su tre: su tre maschi uno comunque
era partito per la guerra.
Questo rappresenta un mondo che non c’è più di cui
noi in fondo dovremmo riappropriarci: riappropriarci
un po' di quel sentimento nazionale, di quel
patriottismo, dell’amore per una Nazione che
dovrebbe venire prima di molte altre attenzioni che
in maniera molto effimera inseguiamo nella nostra
vita.
Questo il mondo che Costantino Palmieri rappresenta.
Pensate alla nostra Comunità: se un uomo su tre è
andato volontario, vuol dire che molte donne sono
state chiamate a svolgere lavori maschili: a loro
sono state lasciate le attività nei campi.
Un
mondo molto, molto distante dal nostro ma un mondo
di grande sacrificio, di grande senso
d’appartenenza, un mondo eroico.
Un
mondo eroico che noi dovremmo ricordare non solo
quando c’è una cerimonia, ma ricordarlo e
raccontarlo costantemente, soprattutto ai nostri
figli.
Da
qui la scelta dell’Amministrazione Comunale che,
grazie al prezioso lavoro di Andrea Ungari che
ringrazio anche per la perfetta organizzazione di
questa cerimonia, ha deciso di prendere
definitivamente il nostro Eroe di Sala e portarlo
qui, nel centro di Leonessa in un posto visibile a
tutti.
In
modo che sia costante e perenne il ricordo di
Costantino Palmieri e di quell’eroico mondo che
purtroppo non ci appartiene più.
Abbiamo rispolverato anche un’altra iniziativa di
due anni fa che ci era particolarmente piaciuta.
Per
molti anni in Italia i quaderni venivano stampati
con la copertina dedicata agli Eroi Italiani
Per
molti anni si è andati a scuola con i quaderni
dedicati ognuno ad un Eroe.
Grazie ad Alberto Palmieri che ha ritrovato
l’originale del quaderno dedicato a Costantino
Palmieri, noi lo abbiamo fatto ristampare ed anche
quest’anno lo daremo ai ragazzi delle scuole come
ricordo, come segnale, come testimonianza di un
mondo che non c’è più e che noi dovremmo recuperare
grazie ai ragazzi delle elementari e delle medie.
Però mi auguro e questa deve essere la sfida
principale, che questo quaderno una volta arrivato
nelle case sia di monito per tutte le volte che
abbiamo lasciato che l’oblio cadesse su Vittorio
Veneto, sulla I Guerra Mondiale, sui nostri Eroi,
sul nostro patriottismo che non c’è più.
Mi
auguro che questa giornata serva a tutto questo e se
avremo fatto semplicemente riflettere un leonessano
per un minuto sul valore della I Guerra Mondiale noi
oggi avremmo fatto ampiamente il nostro dovere.
"Sono molto orgoglioso di annunciare, a nome
dell’Amministrazione comunale di Leonessa, che
ripartono le indagini archeologiche nel
territorio leonessano. Malgrado le difficoltà
finanziarie, il Comune di Leonessa continua a
investire in cultura, sostenendo una nuova
campagna di scavi in località Campana, insieme
alla Sovrintendenza regionale e all'Università
Sapienza di Roma. Uno sforzo comune per
arricchire il Museo dedicato a Mauro Zelli, e
per riscoprire un passato che ci renda
orgogliosi del nostro presente e che rappresenti
un'occasione per il nostro futuro."
Andrea Ungari
Assessore alla Cultura Comune di Leonessa
13 Settembre 2018
"Al termine del mio intervento sul Decreto
Milleproroghe ho consegnato al sottosegretario per i
rapporti con il Parlamento Vincenzo Santangelo la
nota sottoscritta
dai Sindaci di Amatrice, Castelsantangelo sul Nera,
Montereale, Preci e Leonessa e le pagine del Blog
del Movimento Cinque Stelle in cui sul fondo dopo
aver relazionato sul sisma si chiede la donazione
alla piattaforma Rousseau. Il Sottosegretario mi ha
stigmatizzato con un : " Basta Vattene" ripetuto due
volte. .... La seduta è stata sospesa.
Alla ripresa dei lavori, Santangelo mi ha chiesto
scusa."
On. Paolo Trancassini (Fratelli d'Italia)
Milleproroghe: Camera, in Aula battibecco
Fdi-Governo da sottosegretario
parola'sconveniente',si scusa con Trancassini (ANSA)
- ROMA, 13 SET - Duro battibecco nell'Aula tra Paolo
Trancassini di Fdi e il sottosegretario ai Rapporti
con il Parlamento Vincenzo Santangelo durante
l'esame del dl Milleproroghe. Trancassini aveva
finito di parlare propugnando le istanze delle zone
terremotate da cui lui proviene (e' il sindaco di
Leonessa), e si era avvicinato al banco del
governo. Con Santangelo e' partita una discussione
accesa, con toni elevati al punto da disturbare
l'intervento di Chiara Braga del Pd, al punto da
indurre alla sospensione della seduta. Sarebbe
volata da parte di Santangelo, come lui poi ha
ammesso scusandosi con Trancassini e con l'Aula, una
parola "sconveniente" che ha fatto accendere gli
animi, con un assembramento al centro dell'Emiciclo.
Alla ripresa, Tommaso Foti di Fdi ha preteso le
scuse del rappresentante del governo. Scuse che sono
arrivate. "Porgo le mie scuse per un atteggiamento
dovuto a un istante di dialettica politica e per una
mia parola proferita. E' stata fraintesa. Non
intendevo suscitare l'ilarita' da parte di nessuno",
ha detto.(ANSA).
13 Settembre 2018
La Fenice:
raccolti fondi per i lavori di consolidamento post
sisma del Santuario di San Giuseppe da Leonessa
Sabato 8
settembre, in concomitanza con le festività civili
del Santo Patrono, a Leonessa i ragazzi
dell’Associazione Culturale La fenice hanno
organizzato l’evento benefico “Un pomeriggio
insieme… - edizione 2018” durante il quale sono
stati raccolti 610 euro. La somma è stata
interamente devoluta alla Confraternita di San
Giuseppe e Suffragio affinché possa essere impiegata
nei lavori di consolidamento post sisma del
Santuario, danneggiato dagli eventi che hanno
colpito il centro Italia nel 2016. Anche quest’anno
la collaborazione dei commercianti e degli esercenti
di Leonessa è stata fondamentale, come anche la
sensibilità dimostrata dai tanti cittadini, devoti e
turisti, che hanno dato il proprio personale
contributo alla raccolta. Un'altra occasione a
carattere sociale offerta dai ragazzi della Fenice,
che continuano a fare della beneficenza una delle
attività più volute. In una piccola e familiare
società come la nostra, nella quale gli sforzi ed il
lavoro comune assumono un significato importante di
cui la categoria giovanile può farsi sprone ed
esempio, eventi come “Un pomeriggio insieme…”
possono fungere da motivo di coinvolgimento e
coesione nel raggiungimento di obiettivi utili alla
società stessa.
Si
ringraziano i commercianti e gli esercenti di
Leonessa, il Comune, la Confraternita, Elena che per
prima si fa promotrice delle iniziative benefiche
firmate La Fenice, Deborah, Valentina, Alessandra,
Flavia, Benedetta, Giorgia, Letizia, Elena Sofia,
Tania, Lucrezia, Veronica, il resto dei soci e tutte
le persone che hanno collaborato.
Una
piccola goccia nel mare che, tuttavia, è fatto
proprio di tante piccole gocce..
L’Associazione Culturale
la Fenice ringrazia e dà appuntamento al prossimo
incontro con la solidarietà.
13 Settembre 2018
Dopo l’ennesimo Consiglio Comunale senza opposizione
( in foto), abbiamo chiesto ufficialmente,
formalmente e con delibera, alla Prefettura, di
intervenire per ripristinare la Democrazia
diffidando i consiglieri di minoranza a recarsi in
consiglio e rispettare in tale modo il mandato
ricevuto dagli elettori
Così si è sentito apostrofare uno dei tanti
affezionati Amici presenti in piazza alla Festa di
Arrivederci Estate, mentre era in fila nella linea
di distribuzione della sorpresa gastronomica.
Mi corre l'obbligo, a livello puramente personale,
di porgere le mie più sentite scuse a questo fedele
amico di Leonessa ed alla sua gentile Signora.
Le scuse sincere di orgoglioso Volontario.
Da Vent'anni
Non abbandoni Leonessa.
giannibolletta@leonessa.org
11 Settembre 2018
COMUNICATO STAMPA
Domenica 2
settembre a Perugia il Sindaco del Comune di
Leonessa Paolo Trancassini insieme al vice Sindaco
Vito Paciucci ed il delegato allo sport Damiano
Brunella, hanno incontrato il Presidente del Perugia
Calcio Dott. Massimiliano Santopadre, in merito alla
controversia conseguente al mancato ritiro estivo
della squadra Umbra nella città.
Dopo aver
chiarito ogni incomprensione hanno raggiunto con
reciproca soddisfazione un accordo formalizzato in
data odierna che, in sostanza, prevede la disputa di
2 amichevoli a Leonessa (la prima si terrà mercoledì
12 p.v. con la Lupa Roma), la promozione degli
impianti di risalita del medesimo comune durante le
partite casalinghe e la possibilità per tutti i
tifosi perugini di avere uno sconto nell’uso dei
predetti impianti pari al 20%.
Un ottimo
accordo che permette la valorizzazione del
territorio del Comune di Leonessa, duramente colpito
dal sisma, attraverso la sinergia con il Perugia
Calcio che comunque in tal modo offre ai suoi tifosi
una opportunità in più.
COMUNE DI
LEONESSA
AC PERUGIA CALCIO
On. Avv.
Paolo Trancassini
Dott. Massimiliano Santopadre
11 Settembre 2018
COMUNICATO
STAMPA
USURA,
CIOFFREDI: DEDICO IL “PREMIO MONTI FRUMENTARI
2018”A PAPA FRANCESCO
“Ringrazio
il Sindaco di Leonessa on. Paolo Trancassini che
questo pomeriggio nell’ambito della Festa patronale
di San Giuseppe da Leonessa mi consegnerà il
premio”Monti Frumentari 2018” per l’impegno contro
l’usura portato avanti in questi anni come
Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la
Legalità della Regione Lazio.
La scelta della
Giunta Comunale di Leonessa, di concerto con il
Vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili,di
conferirmi questo premio rappresenta il
riconoscimento di un lavoro della Giunta Zingaretti
e del Consiglio Regionale del Lazio a
sostegno delle vittime di usura ma soprattutto è una
scelta che interpreto come una sollecitazione a
sviluppare con ancora più determinazione
iniziative di prevenzione dell’usura e sostegno ai
Comuni,alle associazioni,fondazioni e confidi che
combattono in trincea l’odioso fenomeno usuraio.
Un
premio importante che crea
consapevolezza,responsabilità e cultura della
legalità in una comunità coraggiosa e caparbia che
sta affrontando con dignità la ricostruzione post
terremoto .
Questo è un premio
particolarmente prestigioso che sono onorato di
ricevere perché affonda le sue radici nelle
straordinarie esperienze di solidarietà portate
avanti a partire dal 1600 nel reatino dai Frati
Cappuccini.
Da anni
infatti il comune di Leonessa ha istituito il
premio "Monti Frumentari" da assegnare a persone o
enti che si prodigano per combattere la piaga
dell'usura e questo per ricordare il grande impegno
profuso dal loro concittadino San Giuseppe da
Leonessa, sia attraverso la sua predicazione, ricca
di riferimenti a condannare l'usura, sia attraverso
l'impegno sociale, nel dare vita ai "Monti
Frumentari" dove i contadini poveri, in caso di
necessità, potevano accedere a prelevare quel
quantitativo di grano sufficiente per seminare e per
assicurarsi un raccolto dignitoso di sopravvivenza e
i contadini nelle stagioni successive restituivano
parte del raccolto liberandoli cosi dagli usurai.
L’esperienza dei
Monti Frumentari ancora oggi è in grado di fornirci
un sentiero di lavoro magistralmente interpretato da
Papa Francesco che ha individuato una relazione
tra l’usura “come un serpente che strangola le
vittime”e la necessità di mettere “La dignità umana
l’etica, la solidarietà e il bene comune al centro
dell’economia”
Con
umiltà, rispetto e gratitudine dedico questo
bellissimo premio al Pontefice per i suoi gesti e le
sue parole in grado di generare forza e
speranza per chi combatte quotidianamente contro
l’usura.
Faccio
un appello alle vittime di usura e ai loro
familiari a condividere la propria solitudine
denunciando gli aguzzini alle Forze di Polizia
e alla Magistratura perché sappiano che lo Stato
non li lascerà mai soli.
Gianpiero
Cioffredi - Presidente dell’Osservatorio per la
Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio
11 Settembre 2018
Ripartiamo dall'incontro con la Cittadinanza del
Sindaco, On. Paolo Trancassini, e della Giunta di
Maggioranza avvenuto il 31 Agosto.
Di seguito la risposta a firma Avv. Massimo
Petinelli, Consigliere di Minoranza Lista "Leonessa
Futura 2014"
"Ecce Homo!
Non il capolavoro del Caravaggio e neppure
l'importante opera autobiografica del filosofo
Friedrich Nietzsche prima della sua follia. L'Ecce
Homo di che trattasi non può che essere lui: il
Primo Cittadino di Leonessa che approfittando di una
convocazione “farlocca” del Consiglio Comunale,
imputata miseramente e maldestramente ad un
incolpevole impiegato (il ritardo non è in effetti
di poche ore, si faccia bene i conti), anziché
assumersene la responsabilità (che coraggio !!!), ha
colto l'occasione per interpretare da par suo, sul
palcoscenico ideale, alla presenza di alcuni
fedelissimi, un atto unico tragicomico, inveendo ed
insultando anche pesantemente la minoranza ed il
sottoscritto in modo particolare, che ovviamente, se
quanto riferito risponde al vero, si riserva ogni
opportuna iniziativa in altre sedi, avendo
sconfinato dal mero agone politico e dimostrato, nel
contempo, la caratura di chi governa questa
bellissima cittadina, purtroppo ridotta allo stremo
non solo a causa del sisma.
Il primo cittadino ha colto l'occasione per gridare
ai quattro venti di essere in sostanza il più forte,
il più buono, il più bello, ma soprattutto di essere
il più bravo. Grazie anche all'appoggio non
occasionale della sua compagine, ha attaccato la
minoranza, rea tra l'altro di non voler sostenere un
confronto aperto e democratico e accusato il
sottoscritto di “codardia”. Si ha motivo di credere
che l'elemento scatenante sia riferibile al
comunicato con il quale, stigmatizzando
l'iniziativa, senz'altro concordata, del braccio
destro anzi ambidestro, la minoranza ufficializzava,
a mezzo stampa, il rifiuto definitivo del Gruppo
alle riunioni del Consiglio. Il braccio ambidestro,
infatti, in occasione di un importante evento
pubblico, presenti alcune autorità, ha accusato la
minoranza con un intervento alquanto goffo e
inadeguato, di ostacolare l'attività del Comune con
iniziative inutili e dannose come quella presso
l'Anac conclusasi recentemente con una
archiviazione. Nel suo eloquio, però, il braccio
ambidestro non è stato esauriente, perché ha omesso
di rendere pubblici alcuni passi che reputo
significativi avendo determinato tale decisione.
Questo Ente infatti ha osservato che:
“A) Il Comune dopo alcuni chiarimenti di
carattere generale, non ha aggiunto puntuali
spiegazioni in merito a tutte le specifiche
contestazioni contenute nella segnalazione della
minoranza.
B) La relazione (del Comune) trasmessa
inoltre non è corredata dalla documentazione
relativa agli affidamenti contestati, né risulta
inviata a questa Autorità, in ottemperanza
all'obbligo di comunicazione di cui
all'art.163,comma 10, in base al quale gli atti
relativi agli affidamenti disposti in situazione di
somma urgenza "contestualmente e comunque in un
termine congruo compatibile con la gestione della
situazione di emergenza, vengono trasmessi all’Anac
per i controlli di competenza, fermi restando i
controlli di legittimità sugli atti previsti dalla
vigente normativa".
C) Si rammenta a Codesto Comune in ogni caso che
l'individuazione degli operatori affidatari diretti
di appalti e di quelli da invitare a procedure
negoziate, deve avvenire sempre nel rispetto della
rotazione. Si ricorda infine che per gli affidamenti
disposti in situazione di somma urgenza v'è
l'obbligo della comunicazione all'Anac ai sensi
dell'art. 136, comma 10, del D.lgs n. 50/2016”.
Ritenendo superfluo ogni commento per la evidente,
logica, interpretazione e fatta questa doverosa
precisazione, si puntualizza che la minoranza in una
successiva missiva all’Anac ha evidenziato i palesi
punti deboli della risposta e, al riguardo, si
attendono notizie. Detto ciò se il braccio
ambidestro del primo cittadino e il primo cittadino
stesso avessero letto con più attenzione e
soprattutto con un minimo di serenità il testo
dell'Anac, avrebbero evitato una brutta figura, ma
tant'è, questo passa il convento!
Il primo cittadino dopo avere stigmatizzato il
comportamento della minoranza, colpevole tra l'altro
di avere commesso l'ennesimo delitto di lesa maestà
con simili improvvide iniziative, le ha contestato
la prolungata assenza dal Consiglio non consentendo
un confronto civile e democratico, macchiandosi per
ciò stesso di “codardia”.
Allora viene voglia al sottoscritto di chiedere al
primo cittadino su quale argomento intenda
confrontarsi: sullo stato disastroso delle strade?
sui rifiuti? sulla differenziata? sulla depurazione?
sulla mancanza di un serio programma di rilancio
dell'economia? sulla mancata incentivazione? su un
alleggerimento della pressione fiscale e benefici?
sul recupero delle Frazioni, neppure iniziato?
Oppure vuole un confronto sul megagalattico impianto
di risalita che per il momento, a causa del
cambiamento meteorologico, è servito solo a
raccogliere funghi, ove possibile? O infine
sull'assenza di iniziative importanti per recuperare
un po' di turismo? O addirittura vorrebbe un
confronto su “Santogna”? Ma l'indisponibilità della
minoranza che il primo cittadino cerca di
mistificare non è codardia, bensì constatazione di
un dialogo di fatto impossibile perché ci troviamo
su livelli diversi: naturalmente lui si trova al
livello superiore (non per niente ho citato
Nietzsche).
La minoranza non si presta ad assecondare il
narcisistico desiderio di teatralità, di platealità
del primo cittadino. Non è codardia: la minoranza
intende continuare a fare opposizione secondo i
propri canoni, perseguendo il fine suo proprio di
vigilare sulla legalità e opportunità politica dei
provvedimenti del primo cittadino e della giunta di
maggioranza, ma non secondo la loro volontà o
aspettativa e così andrà avanti.
Rimanendo in tema di codardia chiedo al primo
cittadino come si possano interpretare e valutare le
mancate risposte alle numerosissime interrogazioni
(che peraltro hanno determinato la minoranza ad
assumere altre iniziative) presentate da lunghissimo
tempo.
La minoranza pretende una risposta scritta e
sottoscritta, onde evitare facili equivoci. Questi
ripetuti silenzi devono essere interpretati come
mancanza di coraggio nel firmare scritti
inoppugnabili, oppure autentica codardia? Le
iniziative della minoranza sono state anticipate da
tempo, ma il primo cittadino evidentemente non se ne
è curato. Il Gruppo, coerente con quanto anticipato,
non ha bisogno di alzare polveroni per avere
consensi (la gente è matura ed è in grado di
valutare senza il ricorso ai proverbiali e consueti
“spot”); non intende ricevere risposte verbali, ma
come detto solo scritte e sottoscritte. La proterva
omissione del primo cittadino fa tornare di
attualità la storica frase di un noto politico “a
pensar male si fa peccato, ma spesso ci s'azzecca”.
Ricorderà certamente la polemica su “Santogna”,
contestata dalla minoranza che riteneva l’iniziativa
improvvida e temeraria. Ricorderà anche che si
presentò in Consiglio trionfante e, in pieno delirio
di onnipotenza, dopo averne dato ampia risonanza a
mezzo stampa, depositò sul tavolo del sottoscritto
un pezzo della sbarra, eliminata con la forza, sulla
base di una sospensiva concessa dal Tar. Il
sottoscritto fece sommessamente osservare che il
provvedimento aveva mero carattere istruttorio e
temporaneo e che prudentemente si dovesse attendere
la sentenza prima degli onori e del trionfo. E
infatti, “alla fine della fiera” il Tar ha dato
ampiamente torto al primo cittadino: ma di questo
triste epilogo non risulta sia stata data alcuna
notizia, anzi l'argomento “Santogna” è stato
volutamente dimenticato. Rimangono solo alcune foto
che ritraggono il primo cittadino e il suo braccio
ambidestro ampiamente sorridenti. Come mai questo
silenzio? E' mancanza di coraggio oppure semplice
codardia? Il primo cittadino come interpreta questi
comportamenti che coinvolgono inevitabilmente anche
la sua compagine? Stia tranquillo! Ci penserà il
Consiglio di Stato a renderle giustizia: ma nel
frattempo Leonessa deve affrontare gli oneri delle
sue capricciose iniziative.
Il primo cittadino sostiene infine che il modo di
fare opposizione aliena certamente i consensi
dell'elettorato. Non si preoccupi per le sorti della
minoranza e dei suoi elettori! Pensi invece a quelli
che l'hanno e non l'hanno votato, perché dovrà
rispondere a tutti, al termine del mandato, per il
suo totale fallimento. Si preoccupi della sua
gestione che purtroppo segna il passo di fronte alle
iniziative intraprese da altre collettività, ben più
modeste per storia e cultura.
I fatti si commentano da soli senza confronti o
contraddittorio. Voglio infine ricordare al primo
cittadino, facendo mia una espressione di un
personaggio politico di caratura internazionale, che
la politica offensiva e piena di invettive è
espressione solo di una grande preoccupazione, se
non di paura.
Io continuerò a fare opposizione come meglio credo,
incurante delle invettive che rimando al mittente e
ai suoi sodali.
...E risponde anche al Ministro delle Infrastruttre...
28 Agosto 2018
Trancassini risponde a Leonessa Futura
<< Lo "schiaffo" dialettico e pubblico inferto dal
Vice Sindaco Vito Paciucci al capo gruppo
d'opposizione Massimo Pettinelli in occasione
dell'inaugurazione della nostra scuola, ha sortito
un effetto insperato. il " bruciare" delle cinque
dita stampate a ricordo della vergognosa denuncia
dell'opposizione all'ANAC. già archiviata, per i
lavori eseguiti d'urgenza a seguito del sisma hanno
spinto Pettinelli ad uscire dal buio nel quale redige
espositi contro l'amministrazione e rivede la luce
di un comunicato.
Spero sia solo il primo passo verso quel confronto
che manca nel nostro Consiglio Comunale da due anni.
Per questo ho prontamente convocato un Consiglio
Comunale con tutti i punti toccati nel comunicato,
per il prossimo Venerdì 31 agosto alle ore 18.00.
L'opposizione verrà, sarà l'occasione per me e per i
cittadini per ascoltare le loro ragioni e
confrontarle con le nostre. Al contrario in caso di
assenza, il comunicato inviato oggi sarà solo lo
sfogo per la vergogna dello schiaffo subito.
Si chiama confronto … è la democrazia >> Così
replica il Sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini al
comunicato inviato alla stampa a firma dei membri
del gruppo di opposizione del Comune di Leonessa.
28 Agosto 2018
Comunicato Stampa
Gruppo di minoranza consiliare Leonessa Futura
A Leonessa la misura è colma! Quest'amministrazione
comunale ha toccato il fondo.
A partire dall'ultimo 'show' pubblico del
vicesindaco Vito Paciucci messo in scena
all'inaugurazione del nuovo edificio destinato a
ospitare la scuola media. Un discorso di pochi
minuti, da assessore ai lavori pubblici, tra
dichiarazioni che potrebbero creare non poco
imbarazzo all'amministrazione e polemiche
maleducate, assolutamente
fuori luogo, condite da mezze verità figlie
probabilmente – e nella migliore delle ipotesi –
della disinformazione e della sciatteria, che hanno
tirato in ballo il capogruppo di Leonessa Futura,
Massimo Pettinelli.
E poi l'ennesima 'uscita' del sindaco Paolo
Trancassini. Quella ferragostana contro il Perugia
Calcio ha tutta l'aria della solita frenetica
ricerca di riflettori, telecamere e pagine di
giornale cui il nostro Primo Cittadino ci ha
abituato. Fumo. Magari utile a distogliere
l'attenzione dalle tante critiche alla sua gestione
della cosa pubblica ma deleterio per Leonessa. Fumo.
Questi sono il Sindaco e la Giunta con cui la
minoranza si è trovata a discutere in questi anni,
questi il Sindaco e la Giunta che hanno portato i
consiglieri di Leonessa Futura a decidere di non
partecipare ai consigli comunali. Nel corso degli
anni abbiamo presentato moltissime interrogazioni e
richieste varie, fondamentali per il lavoro della
minoranza: sono rimaste senza risposta. Ci siamo
trovati a partecipare ad assemblee consiliari
ridotte a comizi o passerelle dal 'nostro', con
tanto di claque al seguito. Per non parlare del
'dopo terremoto'. Ai tentennamenti e ai tanti errori
commessi nel periodo dell'emergenza, il Sindaco e la
sua Giunta hanno fatto seguire decisioni, molto
discutibili, prese senza alcun coinvolgimento della
minoranza. Non è questo il nostro concetto di
democrazia, non è questo il nostro concetto di
gestione della cosa pubblica. Per cui, pur
continuando a svolgere il nostro ruolo, presentando
richieste e sollecitando chiarimenti, siamo stati
costretti a prendere la decisione di non partecipare
a consigli comunali privati della loro funzione,
essenziale, di indirizzo e controllo politico –
amministrativo del territorio.
Massimo Pettinelli – capogruppo Leonessa Futura
Marco Chiaretti – consigliere
23 Agosto 2018
19 Agosto 2018
“Il 23 agosto daremo la prova che un’altra
ricostruzione è possibile e che la burocrazia può
(deve) essere messa da parte soprattutto quando si
affrontano sfide così importanti come la
ricostruzione, non solo per fare presto e bene, ma
anche per evitare inutili sperperi di denaro
pubblico: perché ritardi, sprechi, burocrazia e
disonestà spesso, troppo spesso camminano insieme
nella nostra nazione. Consegneremo alla Città il
frutto di un lavoro onesto, coraggioso e di buon
senso e sarà una festa, la ‘nostra’ festa”.
On. Paolo Trancasini
Sindaco di Leonessa
17 Agosto 2018
17 Agosto 2018
17 Agosto 2018
17 Agosto 2018
14 Agosto 2018
14 Agosto 2018
Dietrofront del Perugia al ritiro di Leonessa,
Trancassini. “Ci hanno preso in giro, faremo causa”
“L’ACPerugiasi
è preso gioco di noi. Siamo stati contattati i primi
di giugno per il ritiro di luglio e agosto della
prima squadra del Perugia calcio, abbiamo incontrato
i loro dirigenti che sono venuti a Leonessa, ci
hanno chiesto di eseguire dei lavori al campo e agli
spogliatoi ed al nostro sì hanno risposto con
lettere di approvazione e con comunicati stampa nei
quali venivano sottolineati valori come
‘solidarietà’ e ‘opportunità’ per le comunità
colpite dal sisma, facendosi in tal modo pubblicità
alle nostre spalle. Poi una serie interminabile di
bugie e di rinvii”.
Lo racconta all’Ansail
deputato diFdIe
sindaco diLeonessa,
uno dei comuni del Reatino colpiti dal sisma,Paolo
Trancassini. “Nonostante avessimo eseguito
tutti i lavori richiesti – prosegue Trancassini -,
anche con il contributo della Regione Lazio,
soprattutto quelli relativi al campo, peraltro sotto
la direzione di incaricati del Perugia, la loro
prima squadra non è venuta né a luglio e né ad
agosto. Addirittura nell’ultimo incontro ci è stata
prospettata la possibilità di avere il ritiro ad
agosto a patto di un pagamento. Fa male constatare
l’arroganza di chi, forte del proprio blasone, crede
di poter prendersi gioco di un’apparente piccola
realtà e rincrescere la superficialità con la quale
si scomodano concetti e valori poi disattesi.
Circolare
Gabrielli: Fratelli d’Italia ottiene la modifica
alla normativa
Trancassini esulta per la modica alla “Gabrielli”:
“finalmente per i territori una risposta di
buonsenso”
E’ stata
accolta la proposta avanzata da Fratelli d’Italia alMinistero dell’Interno di modificare la
cosiddetta “circolare Gabrielli” al fine di salvare
tutte quelle manifestazioni pubbliche che
costituiscono l’ossatura dell’identità italiana e
rappresentano un volano economico e culturale per le
comunità locali.
<< E’ un
primo risultato molto importante per le comunità
locali, finalmente il Governo ha ascoltato il
partito che ascolta i territori e che ha portato i
Sindaci a Montecitorio. Sono estremamente
soddisfatto perché il futuro delle nostre realtà
dipende anche da questo tipo di eventi, fortemente
attraenti da un punto di vista turistico e
caratteristici della cultura e dell’identità dei
piccoli comuni. Una scelta di buonsenso di fronte la
quale non si sarebbe potuto fare altrimenti >>.
E’ quanto ha dichiarato l’On. Trancassini FDI, anche
in qualità di Sindaco del Comune di Leonessa.
05 Luglio 2018
Fratelli d’Italia al
Governo: richiesta la semplificazione della norma
Gabrielli per gli enti locali
Oggi in conferenza stampa alla Camera dei Deputati
Fratelli d’Italia ha presentato la mozione rivolta
al Governo per la semplificazione della norma
Gabrielli. Sulla scia delle problematiche legate
all’applicazione della Circolare molti degli eventi
tipici dei programmi estivi e non solo dei Comuni
d’Italia sono stati annullati. << Gli elevati
costi legati alla messa a norma, l’eccessiva
burocratizzazione imposta agli enti locali con la
Circolare Gabrielli hanno portato nell’arco di un
anno alla rinuncia da parte degli enti organizzatori
di centinaia e centinaia di manifestazioni legate
alla storia, alla cultura e all’appartenenza ai
territori. Noi abbiamo il dovere di difendere sia la
sicurezza dei cittadini che il tessuto culturale e
socio economico delle comunità. Non possiamo
permettere ancora che la burocrazia, che una norma
nazionale prettamente tarata sui grandi, grandissimi
eventi, possa incidere sul normale svolgimento della
vita sociale dei Comuni d’Italia che tipicamente
fanno aggregazione per mezzo di sagre, rievocazioni
storiche, momenti conviviali e di socialità – continua Trancassini, che da Sindaco di
Leonessa e rappresentante di un territorio, il
reatino, particolarmente attivo nella valorizzazione
della storia e della cultura enogastronomica,
conosce bene la problematica e ne sperimenta
quotidianamente le difficoltà – Chiediamo dunque
al Governo di rivederne immediatamente
l’applicazione, sostenendo i costi e semplificandone
le procedure al fine di salvaguardare e salvare
tutte quelle iniziative che ancora non sono andate
perse in previsione della stagione estiva in corso,
al fine di garantire inoltre i normali flussi
turistici>>.
Roma, 04 Luglio 2018
05 Luglio 2018
04 Luglio 2018
COMUNICATO STAMPA
TERROMOTO: A LEONESSA RIAPRE LA CHIESA DI SAN PIETRO
PAOLO TRANCASSINI (Sindaco di Leonessa): CORAGGIO
BATTE BUROCRAZIA
"Nella partita della vita, il comune di Leonessa fa
uno scatto verso la vittoria, corre più velocemente
della ricostruzione e porta a casa un altro
obiettivo: dopo San Francesco l’amministrazione
riapre anche la chiesa di San Pietro. "Mentre chi
dovrebbe avere a cuore il futuro delle nostre
comunità e procedere speditamente verso la
ricostruzione è continuamente alla ricerca del
“timbro giusto” per proteggersi da l’Anac, la
Procura, la Corte dei Conti etc… Leonessa butta il
cuore oltre l’ostacolo e con il potere
dell’ordinanza sfidando la peggiore burocrazia
riapre anche la chiesa di San Pietro" - dichiara il
deputato di Fratelli d'Italia e Sindaco di Leonessa,
Paolo Trancassini, commentando il traguardo che la
cittadina raggiunge grazie all’impegno, alla
dedizione, ma soprattutto all’ostinazione di
un’amministrazione comunale che non si è mai arresa
di fronte alle difficoltà della ricostruzione".
"Con la condivisione di tutta la giunta, in
particolare grazie all’impegno del Vicesindaco Vito
Paciucci, ho firmato un’ordinanza e provveduto alla
messa in sicurezza della Chiesa di San Pietro. –
continua Trancassini – Oggi siamo qui per
festeggiare, è proprio il caso di dirlo, insieme
alla nostra gente, un’altra grandissima
soddisfazione. Dopo la Chiesa di San Francesco,
arriviamo alla riapertura di un portone che per
troppo tempo è stato il simbolo di questa
ricostruzione, lenta, cavillosa, indolente. Quel
portone chiuso è l’emblema di un sistema che non
funziona e chiude le porte alle speranze dei
cittadini, che non solo amano la loro terra, ma si
ostinano a volerla vivere. Abbiamo chiesto allo
Stato un cambio di metodo, una risposta immediata e
una strategia per il futuro del centro Italia, ma
tutto questo stenta a decollare. A Leonessa invece
tentiamo il tutto per tutto per correre più
velocemente, per dimostrare che volendo la ripresa è
vicina, non è poi così impossibile e difficile.
Da oggi i leonessani potranno riabbracciare un altro
pezzo di storia, di cultura e di tradizione. Da oggi
i leonessani potranno provare nuovamente la
sensazione di rientrare a casa".
"Da martedì, nell’apposita commissione competente
della Camera dei Deputati - conclude Trancassini -
cercherò di portare il modello Leonessa quale
esempio della possibilità di abbandonare l’attuale
inutile strada intrapresa per la ricostruzione per
una rapida, spedita, coraggiosa, affidabile, onesta
e sicura come quella che a fatica e con coraggio ha
tracciato Leonessa".
04 Luglio 2018
25 Giugno 2018
L'Età del Ferro
Qualche anno fa (diciamo "qualche" per esorcizzare l'inesorabile passare del
tempo) qualcuno cercò di consigliare a mio Papà un altro "ferraru".
Semplice la risposta : "E chi lo dice a mia cugina ?"
Apriva appena poteva il suo garage mio padre, l'isola che non c'è di chi
sapeva far tutto.
Il ferro ? Insostituibile elemento, come le famiglie d'allora.
La Bottega alla Ripa era una tappa fissa : c'era sempre un foro, un
saldatura, un pezzo di ferro che mancava al Casale Bolletta.
C'era l'immancabile tuta blu e il mitico basco di Giuseppe, c'era il bacio ed
il sorriso contagioso di Eva che scendeva sempre a salutarci.
Della Bottega mi ricordo tutto; potrei ripiazzare il trapano da banco
al suo posto originale.
Io ho sempre saputo da dove proveniva tutto l'orgoglio, tutta la passione che
metteva nel raccontarci dove era arrivato.
L'artigiano diventato azienda, il figli nell'impresa di famiglia,
impresa radicata nella terra più bella del mondo: la sua.
Nella sua testa e nel suo cuore sempre la Bottega alla Ripa.
Come dargli torto ?
A dare torto ad Emilio però ci si è messo
il destino.
Troppo crudele.
Troppo presto.
La storia del Mondo ci racconta che i più
bravi, tramite le loro opere, le loro imprese, il
loro lavoro, il loro ingegno, riescono a non farsi
dimenticare.
E saranno anche Giuseppe e Dario a
ricordarci Emilio. Proprio come nella Bottega alla
Ripa, ci sarà sempre la possibilità di un foro, di
una saldatura, di un pezzo di ferro che manca al
Casale Bolletta.
Perchè l'età del Ferro per la mia
Famiglia sarà sempre e solo l'età del Ferro di
Emilio Rauco.
G.B.
25 Giugno 2018
24 Giugno 2018
COMANDO TRASMISSIONI
COMUNICATO STAMPA 02/2018
40° GEMMELLAGGIO 11°
REGGIMENTO TRASMISSIONI CITTA’ DI LEONESSA
Leonessa, 19 giugno 2018.
Questa
mattina presso la piazza VII Aprile della città di
Leonessa ha avuto luogo la celebrazione del 40°
anniversario del gemellaggio tra la città reatina e
l'11° Reggimento Trasmissioni, al fine di
consolidare i legami di estrema vicinanza,
attaccamento e cordialità che uniscono i cittadini
del comune di Leonessa al Reggimento, soprattutto
alla luce del delicato momento che la comunità sta
attraversando dopo gli eventi sismici del 2016 che
hanno duramente colpito il territorio.
L'attività ha avuto inizio con la cerimonia
dell'alzabandiera solenne nella piazza del comune
alla presenza del Comandante delle Trasmissioni,
Gen. B. Luigi CARPINETO, del Comandante dell’11°
Reggimento Trasmissioni, Col. Davide DETTORI e del
Vice Sindaco di Leonessa, Sign. Alfredo RAUCO e di
alcuni alunni delle classi elementari e medie
dell'istituto Comprensivo Città di Leonessa e della
cittadinanza; al termine, tutti gli ospiti presenti
hanno avuto modo di visitare, attraversi un tour
guidato da parte del personale tecnico,
l’accampamento presso il quale è stata approntata
l’esercitazione “Marconi-Leonessa 2018”;
l'esercitazione, che ha visto la partecipazione di
personale appartenente ai Reggimenti e Battaglioni
dipendenti del Comando Trasmissioni, ha
rappresentato un fondamentale momento addestrativo
atto a verificare e testare la capacità di
realizzare una complessa architettura CIS/C4 a
favore di una Grande Unità di Manovra.
Nel
pomeriggio il Gen. B. Luigi CARPINETO, insieme al
Vice Sindaco di Leonessa, Sign. RAUCO, ha deposto
una corona di alloro al monumento ai Martiri della
Città, unitamente ad altre autorità militari, civili
e religiose locali.
Le
celebrazioni del gemellaggio si sono concluse nel
tardo pomeriggio con la conferenza storica "1918. La
vittoria della grande Guerra", in occasione dei 100
anni dal termine del 1° conflitto mondiale.
La
conferenza si è svolta all’interno della sala cinema
comunale della città di Leonessa ed ha visto quale
moderatore il Prof. UNGARI, Docente presso
l’Università LUISS nonché Assessore alla cultura di
Leonessa; di notevole spessore professionale anche
gli interventi effettuati dai relatori :dal Col CAPPELLANO, Capo Ufficio Storico
dello SME, al Prof. BRECCIA, Insegnante di Storia
Militare antica presso l’Università di Pavia, per
terminare con il Prof. CECINI, collaboratore
dell’Ufficio Storico dello SME.
COMANDO
TRASMISSIONI
COMUNICATO
STAMPA 03/2018
FESTA
DELL’ARMA DELLE TRASMISSIONI
Roma, 20 giugno 2018
Si è svolta questa mattina,
presso la città di Leonessa, alla presenza del
Comandante delle Forze Operative Terrestri, Generale
di Corpo d'Armata Amedeo SPEROTTO, la cerimonia
militare per la ricorrenza della Festa dell'Arma
delle Trasmissioni.
La giornata ha avuto inizio con la celebrazione,
presso la Chiesa di San Francesco, della Santa Messa
officiata dall’Ordinario Militare Mons. S.E. Santo
MARCIANO’, alla quale hanno preso parte, oltre alle
autorità militari, civili e religiose, anche la
popolazione della città di Leonessa.
Al termine della funzione religiosa si è svolta,
presso la Piazza VII Aprile, la cerimonia solenne
che ha visto schierati la Banda dell’Esercito, le
Bandiere di Guerra dell’Arma delle Trasmissioni e
dell’11° Reggimento Trasmissioni, un Reggimento di
Formazione in armi articolato su due Compagnie miste
composte da personale dei Reggimenti Trasmissioni
dipendenti, i Gonfaloni della città di Leonessa e di
Civitavecchia ed il Medagliere dell’Associazione
Nazionale Genieri e Trasmettitori.
Densi di significato i contenuti esposti dalle
autorità militari nei loro interventi: il Generale
di Brigata CARPINETO, Ispettore e Comandante delle
Trasmissioni, ha ricordato l’importante ricorrenza
che ricade quest’anno: il centenario della Battaglia
del Solstizio che valse alle Trasmissioni la
Medaglia d’Oro al Valor Militare e di come, da
allora, attraverso altrettanti fatti d’arme che
hanno visto i trasmettitori protagonisti, oggi si
può parlare di Arma delle Trasmissioni.
Il Generale di Corpo
d’Armata SPEROTTO, nel suo discorso ha invitato
tutti i presenti, militari e non, a sfruttare questa
importante giornata come un momento di riflessione,
andando al di là del mero fatto storico, e
concentrarsi su un altro aspetto altrettanto
importante: i protagonisti di queste battaglie i
soldati, uomini semplici, spesso senza nome, che
hanno dimostrato in momenti di estremo pericolo la
loro grandezza di valori, in primis il senso di
responsabilità, valori in cui l’Esercito si
identifica.
In occasione della contestuale ricorrenza del 40°
anniversario del gemellaggio tra l’11° Reggimento
Trasmissioni e la città di Leonessa è stata
realizzata una cartolina commemorativa con relativo
annullo filatelico; per la scelta del disegno
riportata sulla cartolina è stato bandito un
concorso che ha coinvolto le scolaresche della Città
di Leonessa e i figli dei dipendenti dell’11°
Reggimento. Le cartoline ed il relativo annullo
filatelico sono stati resi disponibili a tutti gli
intervenuti a qualsiasi titolo alle celebrazioni
presso un apposito stand di Poste Italiane nell’area
della cerimonia.
Nel primo pomeriggio presso la sala cinema comunale
della città si è tenuto il convegno “Dagli
esperimenti di G. Marconi alla Brigata
digitalizzata” che ha visto la partecipazione, oltre
alle autorità militari e civili, di una
rappresentanza dei cittadini di Leonessa e dei
Comandi dipendenti. Il tema del convegno era
orientato al fornire un sintetico compendio sulla
dinamica storico-evolutivo dell’Arma delle
Trasmissioni; ciò è stato possibile grazie all’alto
profilo dei relatori intervenuti, dal Gen. CREMONA
ai rappresentanti degli Stati Maggiori della Difesa
e dell’Esercito dei rispettivi Reparti Sistemi C4I
22 Giugno 2018
20 Giugno 2018
20 Giugno 2018
15 Giugno 2018
15 Giugno 2018
14 Giugno 2018
13 Giugno 2018
Fateci caso.
Dichiarazioni istituzionali riportate dagli organi
di stampa.
La testimonianza di una Volontaria.
Se non ci fosse stato il racconto di Eleonora
Rossetti avremmo ricevuto la solita edulcorata
versione dei fatti.
Crediamo fermamente che la verità è tutta nella
rabbia di chi si è ingiustamente scagliato contro
una vera Amica di quei territori.
E se non fosse stato per Eleonora, non ne avremmo
traccia.
Ci saremmo dovuti accontentare della solita
dichiarazione di circostanza
“E’ emersa la necessità di voltare pagina e
personalmente di fare da tramite tra le istanze
della realtà del cratere e il governo del Paese"
Tutto vecchio, purtroppo.
G.B.
“Oggi il presidente del Consiglio ha mostrato una
grande sensibilità verso il nostro territorio.” Lo
ha detto il deputato reatino delMovimento
5 stelle Gabriele Lorenzoni,
a margine della visita istituzionale di Giuseppe
Conte nei luoghi colpiti dal sisma del 2016.
“Dopo l’incontro istituzionale con gli
amministratori, ho avuto la possibilità di
presentare al presidente Conte, che si è gentilmente
intrattenuto con gli abitanti diAccumolia
pranzo, cittadini e associazioni del territorio che
hanno vissuto in prima persona la tragedia del sisma
contribuendo fattivamente ad alleviare le sofferenze
e aiutando la popolazione, come i ragazzi della via
del Sale e Mario Sanna dell’associazione Il Sorriso
di Filippo”, ha aggiunto. “E’ emersa la necessità di
voltare pagina e personalmente di fare da tramite
tra le istanze della realtà del cratere e il governo
del Paese”.
(www.rietilife.com)
Da dove inizio a scrivere? Bel dilemma.
Potrei piazzare qualcosa tipo: "Che emozione parlare
con il presidente Conte!". Ma la verità è che non
ero emozionata per niente. D'altronde conoscevo fin
troppo bene gli argomenti affrontati, meglio di un
esame universitario dove spesso le cose studiate
faticano a coincidere ad un contesto esperienziale.
Ieri ad Accumoli è successo qualcosa di drammatico,
senza esagerazione alcuna. Prima di parlare con il
Commissario Straordinario per
la Ricostruzione, con il Capo della Protezione
Civile e con il Presidente del Consiglio, sono stata
bullizzata. Mi fa strano anche solo scriverlo perchè
non era mai successo in tutta la mia vita.
Mi hanno insultato, riservandomi accuse e rancori
covati a lungo, e non hanno fatto male le parole
usate ma la loro rabbia accanita e la presuntuosità
nello sputarmi addosso veleno. Erano donne.
Si è avvicinata la Finanza, i toni erano altissimi e
ammetto di aver pensato che mi avrebbero messo le
mani addosso se non fossimo stati così esposti.
Erano persone terremotate, hanno perso tutto.
In un sistema dove le leggi non tutelano i cittadini
e dove le istituzioni latitano per incompetenza o
per reale difficoltà, questo è ciò che viene fuori:
ad andare distrutte sono la speranza e la civiltà.
Quando subentra la disperazione non importa se
davanti a te hai una ragazza di 26 anni, sola, parte
di un'associazione che ha aiutato centinaia di
persone. Importa solo il tuo dolore.
E il loro violento dolore ha causato il mio dolore.
Ho ricordato loro perchè fossi li: perchè il
volontariato non debba più colmare le lacune dello
Stato, perchè ci sia fiducia nelle persone che fanno
politica e questo sarà possibile solo nel momento in
cui quest'ultime mettano da parte l'approssimazione
leglislativa in favore di controlli continui e di
norme che tutelino la dimensione umana nel rispetto
della sicurezza e della dignità.
E che nessuno si permetta di trattare con
sufficienzaLa
Via del Sale Onlusperchè quello
che è stato fatto da ragazzi 20enni nella gestione
post sisma non è stato dovuto, non è stato scontato,
non è stato normale. E' stata una cosa grande.
Eleonora
Rossetti - La Via del Sale Onlus
11 Giugno 2018
Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
"Ho già spiegato che L’enormità della richiesta
espone l’ente e soprattutto i dipendenti ad un
esercizio di stupida burocrazia che nulla aggiunge a
tutti i controlli a cui siamo giustamente sottoposti
e ciò tanto più per il particolare momento storico
che stiamo vivendo e che Lei ignora. Con l’occasione
stante la sua ostinata, ripetuta e continua assenza
dal Consiglio Comunale da oltre un anno, la invito
a partecipare a quello fissato per mercoledì p.v.
sarà un piacere confrontarsi con Lei anche su questo
argomento oltre che su quelli indicati all’ordine
del giorno che ha già ricevuto."
11 Giugno 2018
Avv Massimo Pettinelli (Minoranza Consiliare) :
" Avendo letto il post del Sindaco di Leonessa
ritengo doveroso fare una eccezione alla mia nota
ritrosia, per inoltrare un breve commento al
Sig.Sindaco che reagisce maldestramente ad una
legittima iniziativa, probabilmente motivata, del
Ministero delle Finanze, ritenendo- e - sbagliando
che questo Comune debba considerarsi esente da ogni
controllo degli organi Istituzionali centrali e
quindi dotato di una qualche immunità.
Incomprensibile appare la reazione del Sig. Sindaco.
Ad una amministrazione ordinata e trasparente non
dovrebbe infatti preoccupare, a mio avviso, l'onere
di fornire 5 anni di atti amministrativi e contabili
a decorrere dal 2013. Il ricorso al solito e
ampiamente sfruttato piagnisteo appare una mera
espressione di finto vittimismo ( per coprire la
totale assenza di iniziative di rilancio economico
), che comunque non giustifica la reazione alla
ispezione in atto, nè tanto meno la paventata e
risibile interrogazione parlamentare. Si lasci
lavorare questo ispettore al quale, se richiesta,
daremo la nostra disponibilità. Sento il dovere di
invitare il Sig. Sindaco di Leonessa, con
l'occasione, a dedicare parte del Suo prezioso tempo
anche alla lettura attenta delle numerosissime
interrogazioni presentate dalla minoranza, rimaste
purtroppo ancora senza risposta scritta, attinenti,
per mera coincidenza, alla gestione contabile ed
amministrativa del Comune. Questo messaggio non avrà
seguito trattandosi di una semplice
puntualizzazione."
8 Giugno 2018
Cotral, torna all’origine la corsa Rieti-Amatrice |
Novità per Terzone di Leonessa
A partire dasabato
9 giugno,
con l’entrata In vigore del servizio non scolastico,
la lineaRieti
– AmatriceA/R
riprende il suo percorso originario.
Conseguentemente, il servizio navetta da/per
Torrita, attivo da settembre 2016, viene superato,
grazie alla riapertura al transito di corso Umberto.
Migliorato anche il servizio da/perTerzoneeLeonessaverso
Rieti. Nei giorni festivi due corse al giorno
collegheranno Rieti a Terzone alle ore 8:30 e alla
ore 17:30 e due corse garantiranno il servizio da
Terzone a Rieti alle ore 10 e alle ore 19, in
coincidenza con le corse per Roma in arrivo e in
partenza dal capoluogo Sabino.
(www.rietilife.com)
08 Giugno 2018
COMUNICATO STAMPA
Trancassini: nei comuni colpiti dal sisma, oltre il
danno arriva la beffa
E’ di oggi la notizia che il Comune di Leonessa è
stato sorteggiato dal MEF, Ministero dell’Economia e
Finanza per essere sottoposto a verifica
amministrativo contabile.
<< Ci chiedono di fornire cinque anni di atti
amministravi e contabili per un totale di 37 diversi
tipi di documenti a partire dal 2013 ad oggi. Un
aggravio di lavoro immenso per un Comune già in
seria difficoltà da oltre due anni per colpa del
terremoto e di una ricostruzione che non c'è. Invece
di sostenerci e lavorare al nostro fianco per
garantire la sopravvivenza delle comunità locali, lo
Stato aggiunge al danno la beffa>>.
Lo dichiara il sindaco di Leonessa e deputato di
Fratelli d'Italia, Paolo Trancassini.
<< Presenterò tempestivamente un’interrogazione
parlamentare al ministro dell'economia Tria:
vogliamo sapere dal governo come sia possibile che a
enti locali in stato di emergenza, che affrontano a
stento l'ordinaria amministrazione, si possano
infliggere "per sorteggiato" ulteriori ostacoli
burocratici >>.
Rieti, 08 Giugno 2018
04 Giugno 2018
Leonessa protagonista di
una grande giornata di sport con il passaggio della
Terminillo Marathon 2018.
Organizzazione come al solito impeccabile impreziosita da un
punto ristoro assolutamente all'altezza della prestigiosa
manifestazione.
Nedlla speranza che la prossima edizione possa partire ed
arrivare a Leonessa.
Grazie di cuore a Fabrizio, Damiano, Alfredo, Maurizio e
Luciano.
Grandi !!!
www.leonessa.org
28 Maggio 2018
27 Maggio 2018
TERREMOTO:
FDI "RESTITUZIONE BUSTA PAGA PESANTE VERGOGNOSO"
ROMA (ITALPRESS) - "Chiedere la restituzione della
cosiddetta "busta paga pesante" ai nostri terremotati
mentre la ricostruzione e' ancora un miraggio
sancisce un principio vergognoso: l'emergenza post
sisma e' finita solo per i cittadini mentre i
burocrati se la prendono comoda. Fratelli d'Italia
in questi mesi ha piu' volte incontrato il
commissario straordinario De Micheli e ha presentato
un pacchetto di proposte che prevede tra l'altro di
legare il pagamento delle tasse sospese alla fine
dello Stato di emergenza. Invece di perdere tempo a
fare selfie in posa con gli scatoloni questo governo
nemico dell'Italia poteva riunirsi per approvare la
proroga della restituzione. Non hanno avuto la
decenza di farlo certificando la loro assoluta
incapacita' e inadeguatezza. Ora il tempo e'
scaduto: il nuovo governo intervenga immediatamente
e approvi la proroga". Lo dichiarano in una nota
congiunta il presidente di Fratelli d'Italia,
Giorgia Meloni e il deputato di Fratelli d'Italia e
sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini. (ITALPRESS).
ads/com 26-Mag-18 19:07 NNNN
26 Maggio 2018
In fondo, da sempre, Umberto Battilocchi ci ha
regalato dolcezza.
Mitica Estate la nostra, piena di tutto.
Partivamo a piedi da Ocre, sempre, tutte le sere, in
quelle splendide nottate che ci hanno segnato il
cuore.
Doppio rifornimento, perchè serviva la scorta di
cornetti per il ritorno e poi per la colazione del
giorno seguente.
I cornetti del Signor Umberto avevano un sapore
speciale.
Sapevano di amicizia, sapevano di impensabile
libertà.
Intere generazioni sono passate dalla sua
pasticceria, sono uscite con l' indimenticabile
busta bianca.
Il profumo sparso per tutto l'Altipiano.
La nostra Estate, qui, sarà sempre una Estate
mitica, piena di tutto.
E il ricordo del Signor Umberto sarà sempre un dolce
ricordo.
G.B.
RIETI - Addio a Umberto Battilocchi, storico
pasticciere di Leonessa dove da decenni gestiva
l'omonimo locale fondato in corso San Giuseppe, meta
da sempre di turisti e amanti dell'arte dolciaria.
L'artigiano, 80 anni, è venuto a mancare ieri sera
al policlinico Gemelli di Roma dove si trova
ricoverato e oggi pomeriggio, alle 15, saranno
celebrati i funerali a Leonessa da dove, subito
dopo, sarà trasferito per la tumulazione a Vindoli,
la frazione dove era nato. Recensito dalle riviste
specializzate nazionali per la qualità dei prodotti
sfornati dal laboratorio annesso al bar, in
particolare cornetti, cannoli, panettoni natalizi,
pizze e uova pasquali, Battilocchi ha rappresentato
un'eccellenza e un vanto per l'economia locale, più
volte premiato nel corso della sua lunga attività
condotta affiancato dalla famiglia, con in testa la
moglie Sandra e ifigli Emilio e Cristina che oggi
dirigono l'attività. Un successo che ha subito
travalicato i confini locali, tanto che i prodotti
della pasticceria oggi sono presenti in centri
commerciali e negozi alimentari non solo del
Reatino, ma anche di Roma e di altre località
italiane.
(www.ilmessaggero.it)
26 Maggio 2018
I Comuni di Leonessa, Antrodoco, Borbona,
Cittaducale e Posta intendono presentare
congiuntamente una Proposta progettuale – “Le Terre
di Margherita d’Austria” incentrata su Margherita
d’Austria, insigne figura femminile, politica di
statura internazionale. La proposta è finalizzata
alla valorizzazione turistico-culturale integrata di
istituti/luoghi della cultura localizzata nei
suddetti comuni partendo dal loro legame storico e
culturale con Margherita d’Austria.
Per il progetto del Terminillo la svolta che si
aspettava. Dopo anni di tentativi a vuoto e scontri
tra ambientalisti e Comuni, ieri a Roma si è tenuta
una riunione tecnico/politica che potrebbe aver
tracciato la strada per la definitiva approvazione
del progetto che punta all’ammodernamento degli
impianti sciistici esistenti e alla costruzione di
nuovi, a partire dal collegamento tra i due versanti
della montagna. A mettere tutti gli attori politici
intorno a un tavolo è stato il presidente della
Regione, Nicola Zingaretti, che ha ricevuto a Roma i
Comuni del comprensorio – Rieti, Leonessa,
Micigliano e Cantalice –, l’amministrazione
provinciale e alcuni tecnici. Da tempo il progetto
di riqualificazione del Terminillo aveva ottenuto in
Regione 23 dei 24 pareri necessari per il via
libera, infrangendosi però sull’ultimo ostacolo, la
valutazione di incidenza ambientale. Per il settore
ambiente della Regione, infatti, quella versione del
progetto non rispettava le Zone di tutela speciale e
i Siti di interesse comunitario esistenti sulla
‘montagna di Roma’, individuati dalla Comunità
europea. Per un paio di anni sono andate avanti
trattative informali tra gli Enti per capire come
sbloccare la partita e non sono mancate feroci
polemiche. L’ultima voce filtrata dalla Pisana nei
mesi scorsi sembrava una sorta di mossa della
disperazione, con l’ipotesi di ricorso alla UE per
ottenere le deroghe necessarie. Ieri invece la
svolta con le istituzioni compatte nel voler vitare
questa strada – che avrebbe richiesto tempi biblici
– e unite nell’individuare un percorso che vedrà la
Provincia di Rieti, su delega dei quattro Comuni,
ripresentare una nuova versione del progetto entro
due settimane, emendata degli aspetti ambientali più
critici e in grado, quindi, di ottenere tutti i
pareri necessari. “Sono molto soddisfatto - ha
commentato il sindaco di Leonessa e neo deputato di
FdI, Paolo Trancassini – Oggi siamo pronti a
protocollare un nuovo progetto che farà chiarezza su
molti aspetti. Innanzitutto farà capire che non
esiste uno scontro tra chi tutela l’ambiente e chi
vuole devastarlo e, al contempo, manterrà tutte le
caratteristiche principali del nostro sogno, a
partire dallo scavalco tra i due versanti. Per la
prima volta è stato fatto un passo avanti decisivo.
Zingaretti ha condiviso la necessità di rilanciare
economicamente quest’area anche per risollevarci dal
terremoto. Eravamo contrari alla linea del ricorso
all’Ue e abbiamo fatto tutti un buon lavoro”.
All’incontro, oltre a Zingaretti e Trancassini,
erano presenti il vicesindaco di Rieti, Daniele
Sinibaldi, i sindaci di Micigliano e Cantalice,
Emiliano Salvati e Silvia Boccini, il presidente
della Provincia, Giuseppe Rinaldi, e l’assessore
regionale Mauro Alessandri.
Marco Fuggetta (www.corrieredirieti.it)
7 Maggio 2018
26 Aprile 2018
26 Aprile 2018
Ricostruzione, per danni lievi proroga al 31
luglio | Ma caos su proroga bollette e busta
pesante
Nuove ordinanze del commissario straordinario,
per schede Aedes scadenza il 30 giugno | Quasi
completata la consegna delle Sae in Umbria
L’attesa decisione è arrivata: per la
ricostruzione degli edifici danneggiati in modo
lieve (scheda Aedes B) dalle scosse di terremoto
del 2016 la scadenza delle domande fissata al 30
aprile è stataprorogata
al 31 luglio.
La proroga è contenuta nell’ordinanza 55 del
commissario straordinario per la ricostruzione,
Paola De Micheli, pubblicata ieri.
“Il provvedimento– viene
spiegato dalla struttura commissariale –si
è reso necessario per agevolare il lavoro dei
tecnici e andare incontro alle comunità del
centro Italia colpite dagli eventi sismici del
2016/2017, alla luce dell’elevato numero di
pratiche non ancora presentate agli Usr
regionali. La misura è prevista dal Dl 189/2016
che consente al Commissario diposticipare
per una sola volta di 3 mesi la data di
presentazione dei progetti”.
Per Aedes scadenza 30 giugno, novità su
microzonazione
L’ordinanza 55 contiene anche delledisposizioni
in merito ai rimborsi delle spese per la
delocalizzazione temporanea delle attività
economiche o produttive e dei servizi pubblici
danneggiati dal sisma eseguiti e conclusi in
data anteriore a quella di entrata in vigore del
decreto legge n. 189 del 2016. La
richiesta di rimborso delle spese sostenute è
presentata all’Ufficio speciale per la
ricostruzione competente entro il 30 giugno
2018, a condizione che sia stata emessa
ordinanza di inagibilità, a seguito di verifica
con scheda Aedes, integrata da apposita perizia
asseverata.
Fissato anche iltermine
perentorio per la presentazione delle schede
Aedes sugli immobili danneggiati: 30 giugno 2018. Il
mancato rispetto del termine comporta
l’inammissibilità della domanda per il
contributo di ricostruzione, salvo la ricorrenza
nel ritardo di cause non imputabili al
richiedente.
Nel documento vengonomodificati
poi i criteri generali per l’utilizzo dei
risultati degli studi di Microzonazione Sismica di
livello 3 per la ricostruzione. Nell’allegato
all’ordinanza, al fine di facilitarne
l’applicazione, si riprende e si approfondisce
dal punto di vista tecnico quanto riportato nel
precedente allegato all’ordinanza 24 del 12
maggio 2017.
Restituzione busta pesante e bollette riprende
Se la ricostruzione è pressoché ferma ancora,
fra un meseriprenderà
la fatturazione delle bollette di gas, luce e
acqua e verrà avviata la restituzione della
“busta pesante”. Un provvedimento su
cui il commissario straordinario Paola De
Micheli non può nulla, essendo dicompetenza
unicamente del Governo o del Parlamentoche
devono legiferare in materia. Ma vista la
situazione politica nazionale, su questi
pagamenti a carico dei terremotati, tra cui
anche chi ha perso tutto in seguito al sisma, è
il caos. Da più parti, infatti, si invoca una
proroga ed un aumento delle rateizzazioni, ma
tutto è bloccato dopo le elezioni politiche di
marzo che non hanno ancora dato un nuovo Governo
all’Italia.
Se entro la fine di maggio non verrà fatto alcun
provvedimento, dopo il 31 maggio 2018 si tornerà
quindi a pagare le bollette sospese in questo
anno e mezzo e verrà avviata la restituzione dei
tributi sospesi e non versati.
Proprio sul tema della busta paga pesante, ma
anche sulla zona franca urbana, hanno presentato
dueinterrogazioni
i parlamentari della LegaVirginio
Caparvi, Luca Briziarelli, Riccardi Augusto
Marchetti, Donatella Tesei e Simone Pillon.
“Sulla busta paga pesante – spiega il deputato
Caparvi – abbiamo chiesto al Governo di
allungare i tempi di avvio e aumentare la
rateizzazione. Stiamo lavorando affinché si
riconosca che c’è un’emergenza e come tale va
trattata anche sotto il profilo fiscale. Il
Governo deve intervenire urgentemente
applicando, almeno, i provvedimenti del 2009
quando nella stessa situazione, i territori
colpiti dal sisma dovettero restituire solo il
40% dell’ importo della busta paga pesante,
attraverso 120 rate e non 24 come deciso, oggi,
dal Pd”.
Sae, quasi completata la consegna | A Norcia
ieri 26 chiavi
Intanto finalmente è stata quasi
completata – a quasi 2 anni dalle prime scosse e
ad un anno e mezzo da quelle di fine ottobre –
la consegna delle Sae, le casette emergenziali,
agli sfollati. I dati ufficiali del Dipartimento
nazionale di protezione civile parlano di 3.120
soluzioni abitative di emergenza consegnate ai
sindaci su 3.645 richieste nelle quattro regioni
del centro Italia interessate (Umbria, Marche,
Lazio e Abruzzo). A queste si aggiungono
ulteriori 454 Sae installate ma in attesa della
conclusione della seconda fase di urbanizzazione
che, unitamente alle casette già consegnate,
portano il totale al 98% del fabbisogno.In
Umbria risultano consegnate 716 Sae su 758, a
Norcia, Cascia e Preci.
Proprio ieri a Norcia sono state consegnate le
chiavi di 26 casette ad altrettante famiglie;
sono quelle nella seconda area in località
Madonna delle Grazie. “Questo
per noi è un rito che rappresenta un nuovo punto
di partenza per voi che vi riapproprierete della
vostra vita– ha detto il
sindaco Nicola Alemanno ai presenti –scusateci
se avete dovuto aspettare molto, ma realizzare
circa 600 Sae nel nostro territorio in poco più
di un anno, ha significato uno sforzo importante
per tutte le istituzioni: Comune, Regione e
Portezione Civile. Ce l’abbiamo messa tutta ma
ricordatevi però che questo è soltanto il primo
passo per poter rientrare nelle vostre case. Se
siete stati assegnatari di SAE infatti significa
che la vostra casa è stata gravemente
danneggiata (lettera E, da scheda Aedes) vi
invito, se ancora non lo avete fatto, a
rivolgervi ai vostri tecnici per far sì che i
progetti di ricostruzione vengano presentati”.
Le aree esterne sono in fase di ultimazione nel
giro di pochissimi in giorni, gli assegnatari
intanto potranno adoperarsi per gli allacci
delle forniture necessarie. Presente alla
consegna delle chiavi anche il Vice Presidente
della Giunta Regionale Fabio Paparelli che ha
fatto presente come “basta
recarsi nelle regioni limitrofe e rendersi conto
di quanto è stato fatto dalla Regione Umbria. Il
Governo rispetto al passato ha messo a
disposizione molte più risorse e Come detto dal
Sindaco, voi sarete protagonisti della
ricostruzione, a noi–
continua Paparelli –spetta
il compito di dare risposte in tempi celeri: nei
prossimi giorni sarà in aula la legge sulla
ricostruzione che permetterà di sanare alcune
difformità rispetto alle carte catastali”. Con
la consegna di ieri ammonta a 579 il numero
della Sae consegnate a Norcia, a queste ne
mancano circa una ventina, in fase di
definizione del numero preciso.
26 Aprile 2018
20 Aprile 2018
11 Aprile 2018
"Oggi serve un'inversione di rotta immediata,
andremo a chiederla nel pomeriggio alla De Micheli,
chiedendo di semplificare quanto meno la
ricostruzione privata e quella legata alle cosidette
B, ai danni lievi; ma proponiamo anche la moratoria
sul taglio ai servizi, perchè in questa Italia in
cui la spending review si è accanita soprattutto sui
piccoli
centri dove ha tagliato i servizi pubblici e le
scuole nei piccoli comuni. Se vogliamo ricostruire e
dare dei segnali a questi territori allora bisogna
tutelarli con una normativa e una mortatoria almeno
decennale nella quale sia previsto nessun taglio di
alcun servizio per questi Comuni. "
On. Paolo Trancassini (FDI), Sindaco di Leonessa
5 Aprile 2018
COMUNICATO STAMPA
Ha festeggiato nella sua casa
fiorentina i 110 anni di vita Maria Federici, una delle
persone più longeve d’Italia, inserita a tutt’oggi al 19°
posto dal sito specializzato
www.supercentenariditalia.it.
Nata ad Albaneto di Leonessa il 4
aprile 1908, la signora Maria, che non si è mai sposata,
vive a Firenze da molti anni, insieme a suo nipote Camillo.
Ai festeggiamenti si sono uniti i suoi
compaesani ed il sindaco di Leonessa, che hanno inviato alla
cara Maria auguri e telegrammi di felicitazioni.
Maria Federici circondata dai
bambini di Albaneto di Leonessa, dove è solita soggiornare
nel periodo estivo.
(Andrea Pasquali)
5 Aprile 2018
Camera: FdI,costituito intergruppo per
tutela piccoli comuni (ANSA) - ROMA, 4 APR - "I
deputati di Fratelli d'Italia, Monica Ciaburro, Luca
De Carlo, Salvatore Deidda e Paolo Trancassini hanno
costituito l'intergruppo parlamentare "Amici delle
Alte Terre". Il gruppo avviera' la discussione ed il
confronto su quelle aree marginali e piccoli borghi
nei quali ancora oggi mancano i servizi essenziali e
dove il vivere quotidiano e' piu' faticoso, costoso
e nel suo insieme piu' complesso, seppure
determinante affinche' non vengano abbandonate con
tutti i danni che si riverserebbero nelle aree
metropolitane". E' quanto si legge in una nota di
Fratelli d'Italia. "Considerando che c'e' una legge
chiamata "Carlotto" (n. 97 del 1994), approvata e
mai applicata, potremmo partire da questa, adeguarla
all'attualita' e renderla esecutiva. L' intergruppo
si propone in modo trasversale per fare sinergia
operativa rispetto ad un tema che riguarda molte
aree italiane e coinvolge molti cittadini che vanno
messi in condizioni di equita' di condizioni di
vita; non e' ammissibile che ancora oggi ci siano
comuni e comunita' che non abbiano i servizi
essenziali per i quali per altro pagano le tasse
come gli altri"
30 Marzo 2018
Riapre oggi il corso di Amatrice: limite 30 km orari, no
scooter e pedoni
Una foto inedita,
fin qui mai vista, del corso Umberto I di Amatrice. È
uno scatto che rende perfettamente l’idea della desolazione
e che “aggiorna” sull’iter di rimozione delle macerie.
QuestoVenerdì
Santo,per
Amatrice, coincide con la riapertura al traffico del corso.
Fin qui, la strada principale della zona rossa era
transitabile soltanto dagli autorizzati.
Ora l’ingresso è permessoa
tutte le auto.
Il Comune ha fissato un limite di velocità di30
km orari.
Vietata invece la circolazione a ciclomotori, biciclette,
bus superiori a 10 metri e pedoni. Non è neanche possibile
la sosta e la fermata.
Ciao amici! Anche quest'anno torna la consueta
CACCIA ALLE UOVA a COPPIE👭organizzata
dalla nostra Biblioteca. L'appuntamento è per
Domenica 1 Aprile alle ore 16:30 presso i locali
della Biblioteca Civica in Piazza VII Aprile
(ingresso scalette adiacenti Chiesa di S. Pietro)
dove si consegneranno il regolamento e le buste di
START che ci condurranno ad una avventurosa caccia
al tesoro per il centro cittadino! La quota di
partecipazione è di 5,00 Euro a persona (che servirà
a coprire le sapere relative all'acquisto dei
materiali).
Chi riuscirà a trovare il coniglio🐰e
ad aggiudicarsi il maxi uovo realizzato dalla
Pasticceria Battilocchi?!?!?!🐣
La PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA entro e non oltre
SABATO 31 Marzo.
PER INFO e PRENOTAZIONI 338-1335471🌸
Vi aspettiamoooo!
Serena Petrocchi 😍
28 Marzo 2018
25 Marzo 2018
22 Marzo 2018
Leonessa si
stringe intorno alla comunità dei Frati Cappuccini per la
perdita del confratello Padre Anavio Pendenza. L’ultimo
saluto, questa mattina, nella chiesa di S. Francesco del
paese.
Ad aspettare il feretro, proveniente dall’Ospedale di Terni
dove il padre cappuccino si è spento il 20 marzo a seguito
di una grave malattia, c’erano centinaia di persone commosse
e silenziose. Si è svolta una processione con i fedeli che
hanno portato la bara a spalla per le vie principali del
paese con una sosta davanti al Santuario S. Giuseppe. Il
rito funebre è stato presenziato dal Vescovo Domenico
Pompili, dal Padre Provinciale dell’Aquila assieme ai tanti
confratelli provenienti soprattutto dall’Abruzzo. Nella
chiesa, gremita di fedeli, erano presenti anche le forze
dell’ordine, il sindaco e neodeputato Paolo Trancassini e
tutta la rappresentanza clericale della Diocesi Reatina e
Abruzzese.
A far emozionare e commuovere la folla sono state
soprattutto le parole di Padre Orazio nel leggere gli ultimi
pensieri di Padre Anavio che ringraziava chi gli era stato
vicino (P.Orazio, P.Carmine e la perpetua Simonetta) e che
avrebbe tanto desiderato riposare accanto al suo confratello
P.Mauro, compagno di una vita. Un lungo applauso ha concluso
la cerimonia funebre accompagnata dalle voci della “corale
S. Giuseppe” all’uscita dalla chiesa.
Con lui, anche una parte della storia di Leonessa si è
spenta. Appartenente all’ordine dei Frati Minori della
provincia dell’Aquila, insieme a P. Mauro scomparso 15 anni
or sono, P. Anavio era pietra miliare del Convento. Un uomo
poliedrico, concreto e affabile, che ha dedicato alla
Comunità leonessana quasi tutta la sua vita innanzitutto
come religioso e divulgatore della figura di S. Giuseppe,
poi come fotografo, escursionista, redattore, insegnante e
scrittore.
Nato a Tagliagozzo il 1 settembre 1942, è stato ordinato
frate cappuccino dell’ordine minore nel ’68 ed è giunto a
Leonessa nel 1970. Da allora è vissuto nel piccolo paese,
svolgendo la funzione di parroco in alcune frazioni del
comune e di abate nel convento.
È proprio da qui che scriveva e redigeva le pagine della
rivista bimestrale “Leonessa e il suo Santo” di cui ne era
Direttore; nata nel 1964, nel corso degli anni ha raggiunto
una tiratura di ben 6000 copie con il solo sostentamento
delle offerte dei fedeli. Tra le tante rubriche, quella
grafologica era una delle più seguite dai lettori. Padre
Anavio aveva infatti ottenuto, oltre alla laurea in
teologia, anche quella nel settore grafologico che gli era
valsa una considerevole fama: le sue analisi di scrittura
erano richieste anche oltreoceano.
Appassionato com’era di fotografia, è stato anche l’autore
del volume “La bellezza del creato”, 245 immagini contenenti
una raccolta degli scatti fotografici più belli e suggestivi
dell’altipiano leonessano di cui conosceva perfettamente
tutti i sentieri percorsi con i suoi fedelissimi cani husky,
inseparabili compagni di viaggio; varie volte ha allestito
mostre fotografiche nel chiostro del Convento ottenendo
grande successo. Di tanto in tanto si cimentava pure, a
livello dilettantistico, nella produzione di profumi e
liquori artigianali.
Chi gli ha davvero voluto bene lo ricorda così, un uomo
gioioso, buono e generoso, con il riflesso del sole montano
negli occhi e con un gran sorriso, innamorato del sua paese
adottivo al quale ha sempre voluto bene e continuerà a farlo
dall’alto del cielo. Insieme al suo carissimo confratello
nonché amico Padre Mauro, Anavio Pendenza ha lasciato un
segno indelebile nella storia di questo piccolo borgo
montano chiamato Leonessa.
Padre Anavio sarà per sempre la
mia Chiesa.
Con la sua macchina parcheggiata sotto la sacrestia.
La Chiesa della mia Vita.
Don Giuseppe, Don Antonio, Padre Anavio.
Perchè, in fondo, la mia Parrocchia non poteva che essere
quella di Ocre.
Tanta Semplicità, tanta Tradizione, tanta Spiritualità.
Introvabile condizione per altri.
Suggestiva ed indispensabile consuetudine per me, che così
sono cresciuto.
50 Anni in compagnia della mia Chiesa e di Padre Anavio.
Un Amico della mia Vita.
Per sempre.
La Camera di Commercio di Rieti ha informato le
imprese del territorio che con circolare
direttoriale 5 marzo 2018, numero 144220, il
Ministero dello Sviluppo economico ha fornito
chiarimenti in merito alle modalità e ai termini di
presentazione delle istanze di accesso alleagevolazioniin
favore delle imprese e dei titolari di reddito di
lavoro autonomo localizzati nellazona
franca urbanaalla
luce delle novità introdotte dall’articolo 1, commi
745 e 746, della legge 27 dicembre 2017, numero 205
(legge di bilancio 2018).
Secondo quanto indicato, le istanze di accesso alle
agevolazioni potranno esserepresentateesclusivamente
tramite procedura telematica, con le seguenti
scadenze: dalle ore 10 del 12/03/2018 e fino alle
ore 12 del 27/03/2018, per quanto riguarda le
domande di accesso alle agevolazioni previste
dall’art. 1 comma 745 della legge di bilancio 2018,
riaprendo quindi una “finestra” per le imprese
localizzate nei comuni diRieti,
Cittaducale, Cantalice, Poggio Bustone e Rivodutriche,
nel periodo dal 01/11/2016 al 28/02/2017 abbiano
subito un calo del fatturato almeno pari al 25%
rispetto al corrispondente periodo dell’anno
precedente; dalle ore 10 del 04/04/2018 e fino alle
ore 12 del 20/04/2018, per quanto attiene le domande
di accesso alle agevolazioni previste dall’art. 1
comma 746 della legge di bilancio 2018. In questo
secondo caso le imprese coinvolte sono quelle che
sono già state ammesse alle agevolazioni della ZFU
causa riduzione del fatturato pari almeno al 25% nel
periodo dal 01/09/2016 al 31/12/2016 rispetto al
corrispondente periodo nell’anno 2015.
NORCIA, TRANCASSINI (FDI): PRIMO ATTO DA
DEPUTATO RICHIESTA INCONTRO CON DE MICHELI,
NECESSARIO CAMBIO DI MARCIA
Solidarietà al sindaco Alemanno
"La prima cosa che
farò non appena entrato alla Camera sarà la
richiesta di un incontro con la commissaria De
Micheli. In qualità di sindaco di Leonessa e
deputato del territorio, temo che lo stallo di
governo possa determinare una prorogatio della
commissaria, il cui incarico è stato
politicamente sfiduciato dai cittadini a causa
della inadeguatezza sua e di chi l'ha preceduta.
La vicenda di Norcia dimostra l'urgenza di
intervenire sulle procedure e sui criteri della
ricostruzione. Abbiamo bisogno di cambiare
registro rispetto al metodo usato finora. Lo
dimostra quello che è accaduto al sindaco
Alemanno, responsabile unicamente di aver voluto
accelerare la ripresa della sua comunità con la
rivitalizzazione delle attività economiche e
produttive, va tutta la mia solidarietà. Mi
auguro che il Parlamento e il futuro governo
capiscano che una delle principali emergenze è
la ricostruzione del centro Italia. Dobbiamo
impedire che la burocrazia porti a termine ciò
che non ha fatto il terremoto: la totale
distruzione e desertificazione del territorio e
la cancellazione dalla geografia politica
italiana dei paesi colpiti dal sisma del 2016".
E' quanto dichiara il neo-deputato di Fratelli
d'Italia Paolo Trancassini
14 Marzo 2018
Terremoto, Boeri: amarezza per la vicenda del Centro
polivalente di Norcia
«Sono amareggiato nel rilevare come un lavoro
finanziato dai cittadini italiani, svolto dal mio
studio in totale gratuità e con grande attenzione
alle esigenze della comunità di Norcia venga
trattato alla stregua di una speculazione abusiva».
Così Stefano Boeri sull'avviso di garanzia
recapitatogli ieri in merito all'inchiesta sulle
presunte irregolarità nella costruzione e gestione
del Centro Polivalente e di Protezione Civile di
Norcia.
«Facendo seguito all'ordinanza del Comune di Norcia
del marzo 2017, alle ordinanze della Protezione
Civile e grazie ai fondi raccolti dal Corriere della
Sera e dal TGLa7 tra i cittadini italiani, abbiamo
progettato e seguito la costruzione in soli tre mesi
di una struttura temporanea di 450 mq di classe 4
(la massima nella sicurezza antisismica). Un edifico
polivalente - spiega Boeri in un comunicato - che in
situazioni di emergenza sismica può essere
utilizzato per accogliere i cittadini.
Un'architettura in legno inaugurata nel giugno
scorso alla presenza delle massime autorità locali e
nazionali».
La struttura, «leggera e di grande solidità, si
compone di pannelli, pilastri, travi e rivestimenti
in legno lamellare, con connessioni in viti e
bulloni, costruita a secco e dunque totalmente
smontabile. Anche gli impianti e i serramenti
potranno essere ricollocati - aggiunge Boeri - La
struttura in legno è opportunamente ancorata al
terreno tramite una griglia di travi e cordoli in
cemento armato (una tipologia di fondazione
necessaria in situazioni di rischio sismico)
interposti ad un "vuoto sanitario" in modo da
ridurre al minimo l'impatto sul suolo e da essere
facilmente rimovibile».
Quindi, «sono convinto che si tratti di una buona
dimostrazione di come il legno permetta di
realizzare in tempi rapidi architetture di qualità e
in grado di garantire la massima sicurezza. Avendo
totale fiducia nel lavoro dei magistrati, sono certo
- conclude la nota - che ogni equivoco verrà
chiarito e che il Centro Polivalente e di Protezione
Civile di Norcia tornerà al più presto a
disposizione dei suoi cittadini. Il sequestro della
struttura priva infatti una comunità già duramente
provata di uno spazio di grande utilità sociale».
A Noi rimane un grande dilemma : come mai quasi
tutte le Stazioni Sciistiche del Centro Italia
hanno potenzato e rinnovato i loro impianti (anche
quelle che hanno veramente il problema di
"salvare l'orso").
Denaro pubblico "buttato"....
E se qualcuno fosse così gentile da spiegarci
cosa intende per "creatività nell'offerta
turistica"...
Qui a Leonessa, da vent'anni, le abbiamo provate
tutte.
Con tangibili successi.
Ma non basta.
www.leonessa.org
TERMINILLO
STAZIONE MONTANA (TSM):
DALLA REGIONE
LAZIO UN SEGNALE NELLA GIUSTA DIREZIONE
Con
una nota indirizzata alla Provincia di Rieti, la
Regione Lazio ha confermato il parere negativo alla
Valutazione d'Incidenza al progetto TSM, parere che
comporterà una conclusione altrettanto negativa
della intera procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA), sancendo la palese incompatibilità
del TSM con i delicati valori ecologici del
comprensorio del Terminillo.
Una
scelta obbligata, quella degli uffici regionali, nel
rispetto di normative europee e nazionali che non
possono essere cambiate o derogate da una singola
regione.
A
questo punto i proponenti del TSM hanno due strade;
ripresentare il progetto TSM rimodulato secondo
indicazioni ricevute dalla Regione Lazio oppure
dichiarare che un progetto rimodulato non è più di
loro interesse.
Il
progetto attuale presenta incompatibilità - rammenta
la nota regionale - cui si potrà derogare solo
qualora il proponente ricorra alla Commissione
Europea chiedendo il riconoscimento dimotivi imperativi di rilevante interesse
pubblico.
Le
probabilità che al TSM venga accordato un rilevante
interesse pubblico sono oggettivamente molto scarse.
Nelle proprie osservazioni al progetto le
Associazioni - oltre alle criticità ambientali -
segnalarono anche l'inconsistenza degli studi di
fattibilità economico-finanziaria, elemento che non
sfuggirà ai valutatori della Commissione Europea.
L'interesse pubblico sarebbe decisamente altrove,
ovvero nell'abbandono di una miope strategia di
sviluppo del Terminillo basata soltanto sullo sci da
discesa e relativi appalti; lo sviluppo concreto,
duraturo e diffuso - come confermato da tante
esperienze positive in Italia - sarebbe invece
assicurato da una strategia estesa a tutte le
stagioni e ad una pluralità di settori.
Una
strategia che valorizzi tutte le risorse del
territorio e l'insieme delle capacità
imprenditoriali di coltivatori, allevatori,
operatori turistici, promotori di sport tradizionali
ed innovativi. Una strategia fatta di poco cemento e
tanta creatività nell'offerta turistica, ricreativa
ed enogastronomica con prodotti tipici.
Questo
piano ben coordinato e strutturato potrebbe
differenziare il territorio da tutte le altre
stazioni di villeggiatura del Centro Italia per
qualità, varietà e prezzi, promuovendo il recupero
dei fabbricati abbandonati e rispondendo alle
esigenze di segmenti turistici precisi, come per es.
quello delle famiglie
Il Progetto TSM sta arrancando
dal 2011, senza raggiungere alcun risultato, non
perchè vi siamo oscure e potenti lobbies
avverse, ma solo e soltanto perchè si tratta di un
progetto sbagliato, i cui sostenitori si vanno
fortunatamente man mano rarefacendo. A questo punto
rinnoviamo l'appello agli amministratori reatini
affinchè prendano atto degli errori del passato,
cambino direzione ed aprano un confronto costruttivo
con le forze sociali e produttive che hanno a cuore
un futuro prospero e durevole per il Terminillo.
Abitare il Terminillo è una
fortuna che va colta con intelligenza e senso del
futuro, non con sterili paradigmi che vengono dal
passato.
Rieti, 7 marzo 2018
Altura Lazio CAI Lazio
European Consumers Federtrek
Italia Nostra Rieti LIPU
Mountain Wilderness
Postrib
Salviamolorso WWF Lazio
7 Marzo 2018
Finita la campagna elettorale, si torna ai temi. E
il primo, quello che sta più a cuore del
neo-parlamentarePaolo
Trancassinie
degli altri sindaci del consorzio Smile, è ilTerminillo.
La scorsa settimana una nota della direzione
regionale delle politiche ambientali ha stoppato ilprogetto
di riqualificazione del comprensorio,
sollecitando Provincia e Comuni di rimettersi alla
valutazione della Commissione europea (LEGGI). Ora
i primi cittadini, riuniti dal vice-sindaco di RietiDaniele
Sinibaldi, tornano alla carica chiedendo
alla Regione di superare questo stop: “Questa nota,
arrivata solo adesso, è di dicembre e ci dice che il
progetto non potrà passare. Inoltre ci suggerisce di
seguire il percorso della deroga europea. Siamo
spiazzati, c’è bisogno di una precisazione”, spiega
Sinibaldi, che supportato dai tecnici ha sottolinea
la qualità del progetto.
Trancassiniriferisce
di una telefonata di stamattina con il riconfermato
presidente della RegioneNicola
Zingaretti: “Gli ho chiesto un incontro
urgente, lunedì o martedì lo vedrò e mi auguro che
voglia percorrere senza intermediari una nuova
stagione – dice Trancassini -. Facciamo fatica a
capire il senso di quella nota. Questo è un tema
caro alla gente: se facessimo un referendum
domattina lo vinceremmo con il 99.9%. Zingaretti ha
capito l’esigenza di questo territorio di fare
chiarezza su questo tema. È stato un colloquio
cordiale e consapevole delle difficoltà che viviamo
e dell’importanza della posta in palio. Lui vale
più di un dirigente della Regione per superare certe
valutazioni soggettive. Qui il tema è lasopravvivenza
dell’uomo a Micigliano, a Leonessa, e negli
altri territori, e questa è una valutazione che fa
la politica, non i tecnici”.
(www.rietilife.com)
3 Marzo 2018
Leggo in queste ore fantasiose ricostruzioni circa
la bocciatura del Progetto del Terminillo che
necessitano alcune precisazioni.
Nel Febbraio 2015 presentammo il progetto in una
Conferenza dei Servizi regionale che incassó 23
autorizzazioni positive su 24: mancó quella
dell'Ambiente, assessore Refrigeri, che chiese ed
ottenne un rinvio per approvare. Arrivó invece a
luglio la bocciatura della VINCA proprio mentre
l'assessore scrive agli operatori del Terminillo che
avrebbe approvato
entro agosto. ( Si conservano chiare memorie
storiche sull'argomento).
Da lì è cominciato un calvario di incontri di
trattative con il settore ambiente per far passare
il progetto.
Ci hanno chiesto modifiche sostanziali che abbiamo
fatto di concerto con gli altri Comuni e dopo averle
portate in Regione per ottenere il via libera per la
progettazione definitiva e per non spendere
inutilmente pubblico denaro ci hanno detto "NO ...
provate altrove. Andare a suonare alla Comunità
Europea". Questi i fatti.
Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
2 Marzo 2018
COMUNICATO
TERMINILLO: REGIONE LAZIO, INFONDATO STOP A
RIMODULAZIONE PROGETTO
E' Del
tutto infondato quanto apparso oggi su alcuni organi di
stampa, secondo cui sul progetto della stazione montana
del Terminillo la Regione Lazio abbia dato uno stop,
disimpegnandosi dal suo iter. Infondato, intanto, per
una prima ragione incontrovertibile: i finanziamenti
regionali non sono stati ritirati, sono del tutto
vigenti e, quindi, disponibili. Poi, perchè le scelte da
compiere sono in capo agli Enti locali ai quali, come
già evidente da tempo, è semplicemente stato chiesto di
rispettare la normativa europea e, dunque, di rimodulare
l'iniziale progetto rendendo attuabile una proposta
idonea a tal fine. E' da circa due anni che la Regione
Lazio, avendo lasciata aperta la Conferenza di servizi,
attende dagli Enti locali interessati la rimodulazione
dell'iniziale progetto. Questo nuovo progetto che tra
l'altro era già stato individuato e condiviso grazie al
contributo dei progettisti degli Enti locali stessi, con
l'ausilio dei tecnici regionali. Purtroppo, ancora non è
stato possibile riaprire la Conferenza di servizi che
consentirebbe l'approvazione del progetto rimodulato.
Una volta che gli Enti competenti presenteranno il
progetto rimodulato, la procedura prevede la
ripubblicazione dello stesso in tempi più stretti, la
conferma dei pareri positivi già espressi ed il nuovo
parere della valutazione d'incidenza.
Lo
precisa in una nota la Regione Lazio. Non essendo ancora
stata formalizzata la presentazione del progetto, il
dirigente regionale oggi competente ha suggerito la
strada dell'invio del progetto già presentato alla
Commissione europea, quindi l'attivazione di una
procedura che, visti i ritardi, consentirebbe di
mantenere aperta la procedura che, per i ritardi
accumulati, rischia di non poter essere tenuta aperta
all'infinito. una proposta che può essere accettata o
meno dagli enti interessati. E' evidente, però, che è
urgente chiudere il procedimento autorizzativo, anche
per non incorrere in sanzioni da parte della Corte dei
Conti. Quindi, ai Comuni la scelta: o inviare a breve
alla Regione il progetto rimodulato o inviare quello
iniziale alla Commissione europea. La Regione, come
sempre, - conclude la nota - resta a disposizione del
territorio; lo ha dimostrato mantenendo fermi e a
disposizione i fondi dedicati a questa importante
occasione, ovvero ad una grande opportunità di sviluppo
del complesso del Terminillo.
(Giuseppe Mazzara gmazzara@regione.lazio.it)
RIETI - Terminillo Stazione Montana, dopo il nuovo stop al
progetto della Regione Lazio il vice sindaco di Rieti
Daniele Sinibaldi attacca il presidente Nicola Zingaretti e
l’assessore Fabio Refrigeri: «Devono delle spiegazioni ai
cittadini e ai sindaci. Con il protocollo d’intesa
sottoscritto nel 2011 (quando a guidare la Regione era
Renata Polverini, ndr) la Regione assumeva l’onere di
proporre iniziative legislative per superare il quadro
normativo in materia di impatto ambientale e di impianti
sciistici. Ora ci scrive un tecnico regionale per dire che
abbiamo scherzato. Già la Corte dei Conti ha messo in mora i
sindaci del comprensorio per non aver speso i fondi
regionali. Stiamo valutando di chiedere alla Corte dei Conti
di valutare la responsabilità della stessa Regione Lazio, da
subito principale detrattore del progetto».
In realtà, la Regione più che il principale «detrattore» é
stato il principale controllore del progetto, com’è normale
che sia. E in base alle norme e ai vincoli che tutelano il
Terminillo evidentemente quel progetto non poteva passare,
neppure nell’ultima versione, rivista e corretta per
alleggerirne l’impatto ambientale.
IL COMUNE CHIEDE AIUTO ALLA PROVINCIA CONTRO LA REGIONE
Il Comune di Rieti ha intanto chiesto al presidente della
Provincia, Giuseppe Rinaldi, di condividere una risposta
decisa alla Regione Lazio, ripercorrendo le tappe
amministrative del progetto Tsm chiedendo spiegazioni
rispetto a questa nota, richiedendo immediatamente un
incontro urgente con il nuovo presidente della Regione Lazio
e informando la Guardia di Finanza della posizione assunta
dalla Regione Lazio.
L'AFFONDO DELL'ASSESSORE
«E' stata resa nota - scrive Sinibaldi in una nota - da
parte dell’ingegnere Flaminia Tosinila, la comunicazione
della Regione Lazio con cui si mettono a conoscenza i
soggetti proponenti della improcedibilità della Via, la
Valutazione di impatto ambientale, a causa delle "criticità"
contenute nel progetto. Un salto indietro di tre anni, che
"suona come una campana a morto sul progetto del Terminillo"
che, proprio ora con la posizione decisa della nuova
amministrazione comunale di Rieti, sembrava essere arrivato
vicinissimo all’approvazione.
“Abbiamo lavorato sodo sul Terminillo - prosegue
l'assessore -perché crediamo fermamente che questo progetto
possa costituire il punto di partenza per il rilancio
turistico e economico del comprensorio - afferma Sinibaldi,
assessore alle Attività produttive e Turismo del Comune di
Rieti - questa notizia ci lascia tutti basiti anche alla
luce di quanto prevedeva il protocollo d’intesa del 2011, in
cui la Regione assumeva l’onere di proporre iniziative
legislative per superare il quadro normativo in materia di
impatto ambientale e di impianti sciistici. Ora ci fanno
scrivere da un tecnico per dire che abbiamo scherzato!
Zingaretti e Refrigeri devono delle spiegazioni ai cittadini
e ai sindaci che peraltro sono stati messi in mora dalla
Corte dei Conti per non aver speso i soldi. Stiamo valutando
di chiedere alla stessa Corte di chiamare a responsabilità
la Regione Lazio che in questa vicenda ha rappresentato da
subito il principale detrattore del progetto”.
IL COMMENTO DEL CONSIGLIERE ROBERTO DONATI
«Ho seguito i lavori del Consorzio Smile in questi mesi e
sinceramente pensavamo tutti di essere a pochi passi dall’ok
definitivo per il progetto - aggiunge Roberto Donati
consigliere delegato allo sport del Comune di Rieti -. Tutti
si sono resi conto della nostra attenzione per il
Terminillo, è giusto che si accertino le responsabilità di
questo stop.
Non ci sto ad accettare l’ennesimo schiaffo al nostro
territorio. È inaccettabile questo trattamento della
Regione. Vogliamo delle risposte e delle soluzioni al buon
lavoro dei nostri tecnici fatto in questi anni».
(Alessandra Lancia - Su Gentile concessione
"www.ilmessaggero.it")
2 Marzo 2018
Lo spopolamento degli appennini era un fenomeno già in corso
d'opera prima del terremoto ma che inevitabilmente, ha visto
un drammatico aumento nell'ultimo periodo. Dopo che migliaia
di scosse hanno distrutto case, botteghe e negozi, tanta
gente ha dovuto fare i bagagli e cercare di sopravvivere
altrove. Sopravvivere sì, perchè lontano dalla propria casa
a volte non si riesce a vivere davvero.
La Via del Sale Onlustorna
ad aiutare chi cerca di ricominciare dopo la più grande
battuta d'arresto degli ultimi tempi. Apriamo ufficialmente
il nostro bando di 10.000,00 euro per tutte le attività
commerciali danneggiate dal terremoto, e quindi per quegli
uomini e quelle donne che rappresentano il simbolo di vita e
speranza per le terre del Centro Italia.
Siate generosi, passate parola: più condivisioni avrà questo
post, più persone avranno la possibilità di partecipare al
bando.
Marcello Veneziani.
Uno dei più lucidi italiani.
A nostro sindacalissimo giudizio, naturalmente.
www.leonessa.org
Ma che colpa
abbiamo noi?Perché
ci tocca decidere tra la padella, la brace o la
glaciazione? Domenica ci toccherà esercitare la
pagliacciata del popolo sovrano che finge di
decidere, dopo aver finto di scegliere.
Facciamo il
riassunto della situazione. Dunque, andiamo
a votare col peggior sistema elettorale, che
garantisce quasi l’assenza di una maggioranza di
governo: è un incrocio bastardo tra maggioritario,
uninominale, proporzionale, listone bloccato e
nomina regia.
Il voto prescinde
dal territorio, i candidati sono alieni,
paracadutati dal partito o dal capo-clan, e ci
scippa del diritto sovrano di indicare davvero il
nostro rappresentante.
La scheda
elettorale ci impediscepure
il voto disgiunto, così finisce che tu pensi di
votare qualcuno e invece rischi di premiare
qualcos’altro. Ma soprattutto la scheda è un mostro
incomprensibile, brutta e involuta, che richiede
speciali corsi serali per decifrarne il senso e
l’uso.
Intanto, la
campagna elettoraledefinita
da quasi tutti, protagonisti inclusi, come la più
brutta degli ultimi tempi non ci ha nemmeno fornito
della possibilità di scegliere dopo aver visto un
confronto diretto tra i leader.
È stata una campagna onanista, solipsista, fondata
solo sul piazzismo e i giochi di prestigio, senza
alcun faccia a faccia.
Con queste premesse si fronteggiano nell’ordine di
preferenze,il
partito dei grillini, privi della più vaga
idea di cosa sia governare un paese, sfascisti allo
stato grezzo, dilettanti allo sbaraglio che giocano
a fare i loro governi candy-crash e li mandano pure
al capo dello stato; in cui l’unico tema è la
corruzione, e la purezza rispetto ai dogmi della
setta; poi su tutto il resto vagano random da
un’idea all’altra, senza cognizione di causa.
Poi c’è la
sinistra, di recente unita solo
dall’antifascismo, e poi divisa su tutto, guidata da
un imbonitore ormai impopolare, che esercita un
potere asfissiante inversamente proporzionale al
loro consenso. Quel cartello sa trovare un accordo
solo se si tratta di leggi politically correct; per
il resto arranca.
Infine c’è il
centro-destraunito
solo dalla prospettiva di vincere, diviso sul resto,
con tre leader in competizione tra loro, un contro
l’altro armato, con almeno due progetti diversi dopo
le elezioni. Pronti a giocarsi dentiere, cani,
rosari, vangeli, coatte pur di strapparsi qualche
voto. Con un leader che non potrà fare il premier.
Le liste di tutti
e tre gli schieramentisono
imbottite di zavorra, gentaglia; una decente
minoranza di candidati è circondata e sopraffatta da
un’inqualificabile marmaglia di arrivisti senza
qualità, di corrotti potenziali o anche già testati,
di inadeguati, anonimi, miracolati.
Ricomponiamoci e
diciamo: sono liste al di sotto della già
scadente media nazionale, perfino peggiori di un
paese in declino, di un popolo involgarito e cinico.
L’unica variabile
è che il centro-destraconquisti
la maggioranza assoluta dei seggi, ipotesi possibile
ma non probabile, comunque insondabile fino al
giorno del voto, dato il tratto psicolabile del voto
e del non-voto.
Esclusa
quell’ipotesi si va verso il non governo,
le elezioni anticipate, il governo di scopo, di
inciucio, del presidente, insomma il governo non
indicato, non voluto dagli elettori.
Qui gli inciuci si
scatenano fantasiosi: sarà la Bonino a
capitanare un governo euroservo, nato dalla
maggioranza che elegge il presidente della Camera;
sarà Gentiloni che raccatta voti del
centro-sinistra, Forza Italia, più mercenari che lo
voteranno per salvare la poltrona miracolosamente
conquistata e non tornare subito alle urne; sarà il
governo Di Maio-Salvini, con la Meloni incognita,
più altri peones presi dal bisogno di sopravvivere
con la legislatura.
E poi chi più ne ha, più ne metta.
La fantasia si
sprigionaed
è l’unico aspetto divertente di un quadro
deprimente. A questo punto, come il gran finale
delle commedie, si può proporre un governo di tutti,
senza escludere nessuno, solo per organizzare una
legge elettorale che garantisca una cosa sola: che
dal prossimo voto esca una maggioranza di governo.
O viceversa un
governo di nessuno con l’appoggio di tutti,
cioè un governo di esterni con un mandato più o meno
analogo al precedente. Tregue che tenterebbero la
quadratura del cerchio (o del circo). Ma in
questo delirio di ipotesi, mi dite cosa volete da
noi, elettori? Che possiamo fare? Da chi ripartire,
verso dove puntare?
Siamo su un
binario morto, assiderato, con gli scambi
congelati. Ci scusiamo per il naufragio. Tremitalia.
MV, Il Tempo 1 marzo 2018
1 Marzo 2018
Giorgia Meloni, Presidente Fratelli d'Italia :
"Trancassini è il Ceausescu della Provicia di Rieti".
Presidente Meloni,
Per prima cosa mi sia consentito, onde evitare la solita
accusa di estrapolare una frase a discapito
dell'interezza del discorso, fornirLe il link della sua
intervista integrale
Chi Le scrive ha l'onore ed il vanto di aver seguito da
vicino ( da molto vicino...) Paolo Trancassini in questi
ultimi venti anni.
A Paolo devo la capacità di manifestare sempre, in ogni
occasione, l'orgoglio di una fiera appartenenza ad una
splendida Terra di Confine.
A Paolo devo l'incredibile certezza che ogni
momento condiviso delle nostra vite, non è mai stato (e
spero non lo sarà mai) tempo sprecato.
A Paolo devo lo slancio ed a volte la sfrontatezza
di un impegno senza riserve per la sua Terra, la nostra
Terra.
A Paolo devo, dopo il Sisma del 30 ottobre 2016, una
Leonessa Citta Aperta.
Contro tutto e contro Tutti.
A Paolo e a tutti gli splendidi Amici che si sono
alternati nei quasi 30 Anni di governo municipale della
lista civica "Uniti per Leonessa" devo questa
Leonessa.
Pregi e difetti, ci mancherebbe.
A Paolo devo un meravigliosa Amicizia, libera sopratutto
da ogni possibile recinto di appartenenza politica.
Il massimo, a cui un essere umano può ambire.
Presidente Meloni, come si fa ad accomunare Paolo
Trancassini a Nicolae Ceausescu ?
Mi sia consentita una licenza...
Nemmeno pe' scherzo, Preside', nemmeno pe' scherzo...
giannibolletta@leonessa.org
«La mia intervista più imbarazzante: Nicolae
Ceausescu»
Considerato anche in Italia (per scelta di comodo)
un riformatore e un pugnace avversario dell’Urss, il
dittatore rumeno venne rovesciato, quindi arrestato
e ucciso nel 1989. Aveva sottoposto il suo popolo a
stenti e privazioni. Poi si era spacciato per eroe
rifiutando di intervenire contro Praga. Ma il
«mastino di Bucarest» era forse il più pericoloso
tra i leader dell’Est europeo
diAntonio
Ferrari
Mi è stato chiesto, un nugolo di volte, quale sia stata
nella mia vita professionale l’intervista più appagante e
quella più umiliante. Ho intervistato centinaia e centinaia
di personaggi, e migliaia di persone comuni. A quella
domanda, anche oggi, non saprei rispondere perchè ciascuno,
a suo modo, mi ha offerto frammenti di verità e generosi
frammenti di bugie. Però, dietro al ruolo di un leader, ho
sempre cercato l’essere umano. Con le sue debolezze, i tic,
le paure, i turbamenti e il sudore improvviso. Tutti mi
hanno lasciato qualcosa. Quello che mi ha lasciato meno
degli altri è l’ex presidente-dittatore rumeno Nicolae
Ceausescu. Ce l’ho messa tutta, ma ho scoperto un uomo
intelligente e miserabile che mezzo mondo — Italia compresa
— considerava un riformatore, un pugnace avversario
dell’Urss, quindi un eroe. Interessata menzogna (qui
sotto, la parte dell’intervista pubblicata il 30 dicembre
1984 sulla prima pagina del Corriere).
La rottura con l’Urss e il modello Corea del Nord
Non amo le scuole ideologiche, compresa quella delle
Frattocchie di italica memoria comunista, e il fatto che
Ceausescu fosse quasi un’icona dei progressisti
dell’Occidente mi aveva insospettito. È vero che il
«Conducator» non aveva inviato le sue truppe al fianco
degli altri eserciti del Patto di Varsavia, che
intervennero in Cecoslovacchia per distruggere la
primavera di Praga di Alexander Dubcek. E’ vero che,
smarcandosi dai fratelli di fede, offesi dalla guerra
dei Sei giorni, Bucarest aveva deciso di aprire
un’ambasciata a Tel Aviv, ma soltanto per incentivare il
ritorno (a pagamento) in Israele di migliaia di ebrei.
Vero tutto, ma il «mastino di Bucarest», coccolato
dall’Ovest, era forse il più pericoloso. Negli ultimi
tempi, prima dell’appuntamento con il destino, Ceausescu
(leggi
la scheda del Corriere sull’ultimo leader dell’Europa
orientale a perdere il potere, sfiorando l’icona blu)
era andato in visita nella Corea del Nord ed era rimasto
affascinato da una macchina militare temibile. Era
tornato a casa eccitato. Come se dicesse a se stesso:
noi non saremo da meno. E allora la campagna per
incentivare le nascite, le nuove privazioni, i nuovi
ricatti.
Con Tel Aviv la «compravendita» di ebrei
E’ in quel clima che il regime mi invitò in Romania per
fargli un’intervista. Non perchè io fossi più
accettabile degli altri giornalisti, ma perchè ero
inciampato su due storie imbarazzanti: il
libro-rivelazione del generale romeno Ion Mihai Pacepa,
fuggito in Occidente, che descriveva le porcherie e le
follie del regime; e la scoperta, che denunciai tra i
primi, di un traffico di ebrei tra Bucarest e Tel Aviv.
Cinquemila dollari per un uomo, 3mila per una donna,
2.500 per un figlio o giù di lì. Naturalmente, sconti
interessanti per famiglie particolarmente numerose.
Ceausescu vendeva e Tel Aviv comprava (il
giornalista del Corriere Antonio Ferrari con il
dittatore Ceausescu nel dicembre 1984).
Dicembre ‘84, quello strano invito
Accadde che un funzionario dell’ambasciata rumena a
Roma decise di contattarmi e mi venne a trovare a
Milano per chiedermi se mi interessasse
un’intervista a Ceausescu. Come si poteva rifiutare?
Compilai in fretta le dieci domande e la risposta fu
un sì incondizionato. «Parta pure per Bucarest». Era
dicembre del 1984. Due giorni dopo ero già
all’albergo Intercontinental nella capitale rumena,
in attesa di una telefonata. Che arrivò quasi
subito. Un funzionario degli Esteri voleva vedermi.
Mi disse, senza tanti preamboli, che due domande non
andavano bene, che avrebbero «fatto soffrire il
presidente». Mi chiedeva insomma di toglierle. Presi
tempo. Sapevo che ilCorriere
della Serateneva
a quell’intervista. Feci il guascone.
Di notte tra la gente in coda per il pane
La notte dopo, alle 4.30, uscii di stanza, colbacco
in testa, giubbotto e sciarpa. Il portiere dormiva.
Mai avrebbe immaginato che un italiano se ne andasse
a spasso di notte nel gelo di Bucarest. Vidi una
coda. Era arrivato un carico di pane, fatto con
pasta di riso, e qualche pezzo di cioccolata. La
gente si ribellò. «Sei un occidentale, vieni a
sottrarci il nostro cibo». Spiegai che non avevo
alcuna intenzione di comprare. Volevo solo vedere,
per poi documentare come il regime trattava il
popolo rumeno. Tornai in albergo e preparai due
domande alternative sulla fame generalizzata, per
sostituire quelle in odor di censura. Dopo 30 minuti
di scambi assai pepati, il funzionario si arrese:
«Restiamo con le domande precedenti».
Niente registratore: il leader era balbuziente
Ma due giorni dopo, per l’intervista, scoprii in
meno di venti minuti che: 1) non potevo usare il
registratore perchè Ceausescu era balbuziente.
Compresi l’imbarazzante dettaglio e accettai. 2) Non
potevo prendere appunti perchè ci avrebbero pensato
due stenografi del palazzo, mentre un interprete,
dietro le mie spalle, traduceva simultaneamente.
Avrei poi ricevuto le risposte di Ceausescu in
albergo. La condizione numero 3 mi raggiunse — come
una sciabolata — quando già mi stavo avviando per
stringere la mano al presidente: «Lei ponga le
domande per numero. Domanda numero uno, domanda
numero due...». Mi imposi a fatica di non esplodere.
IlCorrieree
io volevamo quell’intervista (leggi
il testo completo dell’intervista pubblicata il 30
dicembre 1984, nell’Archivio del Corriere, sfiorando
l’icona blu). Non vi racconto gli sgradevoli
gorgoglii del mio stomaco, durante un’ora e 15
minuti di tortura, ad ascoltare Ceausescu
balbuziente mentre l’interprete traduceva. A un
certo punto, turbato dal mio nervosismo,
l’interprete mi sussurrò: «Stia calmo, la prego.
Abbia pazienza»» (nella
foto sotto Gorbaciov, al centro, con Ceausescu,
sulla destra) .
Con Gorbaciov, accusato di essere una spia bulgara
L’intervista, come giudicai più tardi, leggendo il
trascritto, era di ottimo livello, nel senso che le
risposte del presidente erano intelligenti e acute.
IlCorriere,
a conclusione del mio articolo, annotò: «Esclusiva
mondiale». Mi sembrò eccessivo. Il conto lo pagai
con un anno e mezzo di ritardo, dopo l’irruzione
sulla scena sovietica del riformatore Mickhail
Gorbaciov. L’allora direttore delCorrierePiero
Ostellino chiese a me e al collega Mino Vignolo di
andare a raccontare l’effetto Gorbaciov nei Paesi
comunisti. A me toccarono Cecoslovacchia, Bulgaria e
Romania. Bucarest non poteva negarmi il visto,
perchè poco prima avevo intervistato il «Genio dei
Carpazi». Arrivai, chiesi subito di incontrare il
responsabile dei rapporti tra Romania e Unione
Sovietica, e fui accolto dal gelo. Anzi, dalle
accuse più infamanti. Di essere un provocatore,
persino una spia bulgara perchè ero stato spesso a
Sofia per seguire l’inchiesta sull’attentato a
Giovanni Paolo II. Non ho mai amato i servi, i
camerieri e i ruffiani, e reagii come avrebbe agito
un collega americano. Rivendicai, con qualche
epiteto poco gentile, i miei diritti di giornalista
libero. Il funzionario rispose di aspettare in
albergo (sotto,
nella foto Reuters, Nicolae Ceausescu tiene l’ultimo
discorso al balcone prima di essere ucciso).
A pranzo con la spia della Securitate
Un giorno mi invitarono a pranzo: eravamo in
quattro. Il mio interprete (spia della Securitate,
cioè il servizio segreto), e due colleghi
dell’Agerpress, l’agenzia di stampa rumena, che di
«colleghi» avevano ben poco. Ho raccontato tutti i
dettagli di questa amara pagina professionale nel
libro «Sgretolamento» (Edizioni Jacabook, 2013) sui
retroscena dei miei incontri prima della caduta del
Muro di Berlino. A Bucarest mi drogarono, poi mi
portarono — quasi di peso — all’incontro che avevo
chiesto insistentemente. Crollai. Avevo perduto le
forze. La sera stessa, riavutomi, dissi nella hall
dell’Intercontinental tutto quello che pensavo su
Nicolae Ceausescu, sulla moglie chimica e vampira
Elena e sul regime che obbligava il popolo alla
fame. Mi misero in lista nera. «Persona non grata».
Rientrai in Romania grazie al presidente della mia
Sampdoria che doveva giocare in Coppa con la Dinamo
di Bucarest (squadra della Securitate). Paolo
Mantovani, visto che mi volevano imporre di tornare
a casa, disse: «O entra lui o ritiro la squadra».
Non mi diedero un visto, me ne stamparono tre. Dopo
poco il regime di Ceausescu crollò, e lui e la
moglie, in fuga, furono uccisi dopo un processo
sommario(nella
foto sotto, Ansa, il cadavere di Ceausescu, dopo la
fucilazione).
20 Febbraio 2018
“Vogliamo portare i sindaci del terremoto in Parlamento:Paolo
Trancassinidarà
le risposte che la sinistra non ha dato”. La leader di
Fratelli d’ItaliaGiorgia
Melonilancia
così la candidatura del sindaco di Leonessa parlando da
Cotilia, in visita alle terme.
“Questo territorio potrebbe essere ricchissimo se la
politica avesse attenzione – afferma la Meloni – ma il
Reatino non è stato ben rappresentato a Roma. Trancassini è
il Ceaucescu della provincia di Rieti: attenzione,
radicamento, conoscenza dei problemi”. Ad accogliere la
Meloni oltre al candidato alla Camera all’uninominale, anche
il candidato per il consiglio regionaleMatteo
Carrozzonie
il vice sindaco di Rieti e portavoce provinciale del partitoDaniele
Sinibaldi. Poi l’affondo sul post-sisma nei
confronti del Pd: “Ci mettono un pomeriggio a trovare 20
miliardi per il Monte dei Paschi di Siena e dopo un anno e
mezzo devono ancora consegnare le casette ai terremotati”.
(www.rietilife.com)
17 Febbraio 2018
16 Febbraio 2018
Intervenire per ricostruire e prevenire. Azioni che sembrano
essere scomparse dall’orizzonte dei nostri amministratori
regionali e nazionali. I sindaci lasciati da soli in prima
linea ad affrontare emergenze che a distanza di un anno e
mezzo dal sisma non sono state ancora risolte. Paolo
Trancassini, è stato intervistato dalla televisione della
Svizzera italiana sullo stato d’avanzamento della
ricostruzione e sulle criticità che ancora insistono nel
cratere del sisma. Ha inoltre fatto visita ad Amatrice nel
segno di una solidarietà tra amministratori locali che non è
mai venuta meno.
Pesa su tutta l’area un modello di ricostruzione rimasto
solo sulla carta con attuazioni tardive e che ha già
ampiamente dimostrato i suoi limiti. Un territorio ferito
che stenta a riprendersi da una doppia congiuntura, quella
economica e quella legata agli effetti di uno dei terremoti
più devastanti dell’ultimo secolo. È tempo di voltare pagina
e cogliere le opportunità che questa condizione di disagio
comunque offre per ricostruire bene e prevenire, in un
territorio che, piaccia o no, resta ad alto rischio sismico.
<< Sono tornato ad Amatrice dopo qualche tempo per capire
meglio la situazione, per ascoltare gli umori degli abitanti
che tra le casette e i centri commerciali cercano di
ricostruire un tessuto sociale basato sulla normalità. Ma di
normale non c’è nulla, nemmeno quel senso di precarietà e di
lentezza che si percepisce ad ogni passaggio di camion
carichi di macerie.
Nei negozi si muore di noia, così ci dicono entrando in un
forno: “si vede qualcosa nei fine settimana buoni, ma giusto
un passaggio fugace di turisti prevalentemente attratti
dall’Area Food, per il resto la situazione è drammatica”.
Anche a Borbona mi chiedono che ne penso delle strutture di
emergenza che devono essere ancora consegnate, dello stato
di straordinaria temporaneità in cui versa la ricostruzione
che ancora si appella alla condizione di emergenza.
Sono passati quasi due anni, la popolazione del Centro
Italia ha un disperato bisogno di vedere dei risultati, di
avere delle risposte dall’Ufficio per la Ricostruzione; la
nostra gente a 18 mesi dal sisma ha il diritto di vedere che
qualcosa si muova, che i cantieri si aprano e che la messa
in sicurezza per lo meno dei danni più lievi sia autorizzata
e si appresti a terminare per l’estate. Non possiamo
permetterci un’altra stagione estiva in trepidante attesa
che qualcuno si accorga che oggi è già domani ed è tardi,
tardissimo.
E’ ora di sovvertire gli schemi, di cambiare rotta.>>
Paolo Trancassini (FDI)
14 Febbraio 2018
COMUNICATO STAMPA
Oggetto : Ritorno al passato
Un passato che pesa come un macigno sulle sorti di questo
territorio.
La chiusura a tempo indefinito della galleria sulla Rieti -
Terni è la conferma del fallimento delle politiche degli
ultimi 50 anni. Un territorio che chiede giustizia delle
inefficienze, dei ritardi e dell'isolamento a cui è stato da
tempo condannato.
Errori e ritardi progettuali fanno della Rieti - Terni
un'incompiuta assimilabile ai peggiori esempi di maldestra
amministrazione della cosa pubblica. Una valanga di soldi
spesi male a cui si dovranno aggiungere altri soldi dei
contribuenti per riparare agli errori fatti. Tutto questo
mentre ancora si aspettano gli effetti delle promesse del
ministro Del Rio sull'adeguamento della Salaria e i convogli
ferroviari bimodali sulla linea Rieti - Roma. Una beffa
senza fine per i tanti pendolari che ogni giorno sono
costretti a produrre ricchezza fuori dai confini
provinciali. E' tempo di invertire la rotta.
Rieti, 14 Febbraio 2018
13 Febbraio 2018
Roma, la mia Roma, è soprattutto questo...
G.B.
11 Febbraio 2018
Continuano gli incontri di Paolo Trancassini per le
elezioni politiche 2018. Un confronto costante con i
sindaci e gli amministratori del territorio reatino
e non solo, sfociato in una Consulta del Territorio
che affiancherà il candidato e che possa diventare
parte integrante del suo staff, non solo prima ma
soprattutto dopo le elezioni. Garantire un contatto
diretto e consapevole alle esigenze che impegnano
quotidianamente i novanta piccoli comuni di cui si
compone il collegio Lazio 2.
«Ventotto anni di esperienza amministrativa nel
Comune di Leonessa mi consentono di comprendere nel
vivo le problematiche legate alla gestione delle
piccole realtà locali, ma la campagna elettorale mi
sta mettendo in condizioni di aprire ancor più gli
occhi su tanti altri territori ad oggi lontani dal
mio, ognuno con le sue esigenze e ognuno con le sue
prerogative. ha detto Trancassini - Ecco perché
ritengo sia fondamentale la creazione di una
Consulta territoriale che mi sostenga ma piuttosto
nel percorso e nelle politiche che sarà necessario
sviluppare una volta ottenuto il risultato, cui
auspichiamo di giungere vittoriosamente il 4 Marzo».
(www.ilgiornaledirieti.it)
11 Febbraio 2018
09 Febbraio 2018
08 Febbraio 2018
07 Febbraio 2018
RICOSTRUZIONE, TRANCASSINI (FDI): MORATORIA SUI
SERVIZI PER 10 ANNI
RICHIESTO INCONTRO CON IL COMM. DE MICHELI
“Non si può parlare di emergenza a 18 mesi dal
terremoto. Chiedo un confronto con il commissario
Paola De Micheli: vorrei che per il territorio dei
Comuni distrutti dal terremoto ci fosse una
moratoria di 10 anni per i coefficienti legati ai
servizi. Per evitare infatti l’abbandono dei nostri
paesi, dobbiamo garantire i servizi essenziali, la
presenza dei Carabinieri, i servizi Postali, le
scuole. A legge vigente, invece questi servizi
rischiano di scomparire dal nostro territorio,
innescando una spirale negativa di spopolamento, già
in fase avanzata. Il governo va in direzione
completamente opposta: l’accordo firmato oggi,
celebrato dal commissario, le affermazioni del
presidente dell’Authority anti-Corruzione dimostrano
che il peso della burocrazia rimanderà di almeno 10
anni la totale e completa ricostruzione. Nessuno può
aspettare tanto: non i cittadini, non le attività
produttive, non il tessuto sociale di una comunità
distrutta e smembrata in città satelliti.”. E’
quanto dichiara Paolo Trancassini, sindaco di
Leonessa e candidato alla Camera dei Deputati nel
collegio uninominale per la coalizione di Centro
Destra.
Rieti, 07 Febbraio 2017
06 Febbraio 2018
05 Febbraio 2018
05 Febbraio 2018
30 Gennaio 2018
Nella serata di lunedì 29 gennaio si è riunito
il Direttivo Provinciale di Fratelli D’Italia
che ha salutato con entusiasmo la candidatura di
Paolo Trancassini per la Camera dei
Deputati. La corsa per le elezioni politiche del
prossimo 4 Marzo è stata ufficializzata nel
collegio uninominale Lazio 2 di cui fanno parte
i 72 Comuni della Provincia di
Rieti e 18 della Sabina Romana. La
candidatura del Coordinatore Provinciale di
Fratelli d’Italia ad espressione dell’intera
coalizione di centro destra arriva nel pieno
della maturità di un percorso politico e
amministrativo lungo 28 anni.
Il Coordinamento Provinciale di
Fratelli d’Italia scenderà in campo con
tutti i suoi uomini, attivisti e amministratori
per provare a dare una rappresentanza al
territorio che fortemente ha risentito delle
politiche improntate negli anni in campo
nazionale e regionale.
Al termine della riunione
Paolo Trancassini a fronte della
consapevolezza di essere il rappresentante
locale di un’intera coalizione per una sfida
nazionale ha comunicato la decisione di
autosospendersi dalla carica di portavoce
provinciale, “Ritengo
sia opportuno fare questo passo in quanto
candidato unico di una coalizione che merita di
essere rappresentata in maniera univoca e non
prettamente partitica. Fratelli d’Italia Rieti
sarà comunque in ottime mani. Lascio il passo a
Daniele Sinibaldi,
neo assessore della giunta Cicchetti nel Comune
di Rieti, che in questi anni ha seguito il
partito sin dalla sua nascita contribuendo al
forte radicamento che il gruppo ha conquistato
sul territorio anche a fronte di numerose
battaglie vinte con successo ”. Dal canto
suo il già vice coordinatore del Partito
risponde con entusiasmo al passaggio di consegne
“metteremo il massimo impegno per riportare un
rappresentate del centro destra reatino in
Parlamento. Paolo potrà contare sull' appoggio
indiscusso e compatto di tutto il partito che in
questi anni si è sviluppato nella provincia
dall’alta valle del Velino, al Cicolano fino
alla Sabina ...da oggi tutti in campo per
vincere".
29 Gennaio 2018
È ufficiale, sono candidato per il centro destra alle
elezioni politiche nel collegio uninominale di Rieti e
provincia e Sabina Romana. Una emozione forte ed un
traguardo importante: dopo tanta polvere e lavoro di
retroguardia mi troverò a giocare di punta e questo grazie
alla mia storia politica e soprattutto alle bellissime
persone con le quali ho condiviso tanti anni di
amministrazione comunale.
Da domani sarà campagna elettorale con la passione ed i
valori di sempre e servirà il lavoro di tutti per vincere
questa difficile partita.
Io sono pronto.
Paolo Trancassini
27 Gennaio 2018
26 Gennaio 2018
"Il 27 gennaio, lo ricordo per i più giovani, ricorre il 73°
anniversario dell’ingresso, nel 1945, delle truppe
sovietiche nel campo di concentramento di Auschwitz (nel sud
della Polonia), evento che permise al mondo di scoprire
l'orrore del genocidio degli ebrei e degli oppositori al
nazifascismo.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero
i sopravvissuti, testimoni della tragedia, ma anche gli
strumenti di morte utilizzati in quel lager. Nelle foto
scattate dai liberatori, sgomenti, i volti increduli e i
poveri corpi denutriti dei sopravvissuti testimoni di un
male indicibile: immagini che raccontano l’orrore cui si
trovarono di fronte gli alleati in quel 1945.
Vengono in mente le parole di uno dei sopravvissuti, Primo
Levi, che, raccontando con pacatezza la sua esperienza di
deportato e ragionando sulla realtà estrema dei lager, disse
"Meditate che questo è stato". Esperti inglesi, americani e
russi stimarono in circa quattro milioni le persone che
trovarono la morte nei forni crematori di Auschwitz e
Birkenau.
«È nostro dovere ricordare, la forza della memoria va
trasmessa ai nostri figli e nipoti», ricordava nel 2002
Carlo Azeglio Ciampi. Parole importanti che risuonano ancora
oggi con l’approssimarsi del "Giorno della Memoria" del
2018, che sabato prossimo sarà celebrato in tutta Italia con
manifestazioni e cerimonie.
Un appuntamento istituito per legge nel 2000: «La Repubblica
italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data
dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della
Memoria", al fine di ricordare l’olocausto, le leggi
razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la
morte, anche di quelle persone che si sono opposte al
progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati».
«Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso
contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di
ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi
ha una coscienza e la può usare». Queste le prime parole di
Liliana Segre, donna forte e coraggiosa, sopravvissuta
all'orrore di Auschwitz, che ha messo a disposizione delle
giovani generazioni la sua esperienza, dopo avere saputo
della nomina a senatrice a vita qualche giorno fa.
La vita di Liliana Segre rappresenta una testimonianza di
libertà, da senatrice testimonierà il valore della memoria.
Una donna che ha insegnato a non cedere all'indifferenza,
trasmettendo a generazioni di italiani il ricordo vivo e
terribile di un’esperienza vissuta in prima persona come
reduce dell’olocausto.
«Se dall’interno dei Lager un messaggio avesse potuto
trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di
non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto
qui» (Primo Levi).
Nei lager complessivamente vennero uccisi circa 6 milioni di
ebrei, 200.000 zingari e 250.000 disabili. Per non
dimenticare tale eccidio il Comune di Castelnuovo e la CGIL
si incontreranno anche quest’anno al Campo di Farfa, sabato
27 gennaio alle ore 10.30, con cittadini e studenti, per
ribadire il valore della memoria, per ricordare l’orrore dei
campi di sterminio e raccontare alle giovani generazioni il
significato di quella tragedia, affinché non si ripeta più"
(Giuseppe Manzo - www.corrieredirieti.it)
23 Gennaio 2018
Lunedi 22 gennaio 2018 a Genova si è tenuta la celebrazione
per la consegna della “Bandiera Arancione”, simbolo legato
alla qualità del turismo.
227 Comuni hanno ricevuto la prestigiosa Bandiera Arancione
e tra questi c’è Leonessa, al quale è stata riconfermata.
(www.rietinvetrina.it)
22 Gennaio 2018
08 Gennaio 2018
Cinquecento anni. A
compierli è il locale più antico di Roma (secondo
alcuni del mondo): «La Campana», aperto fin dal 1518
nell’omonimo vicolo fra via della Scrofa e piazza
Nicosia. Un ristorante dove la storia si intreccia
con tante storie personali e dove da ben cinque
secoli si mangiano tutti i piatti tipici della
cucina romana: dalla coratella con i carciofi alla
cacio e pepe, dalla trippa alla coda, dalla pasta e
broccoli in brodo di arzilla alle animelle.
Così, per renderlo un compleanno indimenticabile,
l’attuale titolare, Paolo Trancassini, discendente
da una famiglia di Leonessa che a sua volta lo
gestisce da più di cento anni, ha preparato
festeggiamenti degni del luogo:
un piccolo volume con la storia del locale (di
Manuela Maggi ed Eva Osti che hanno fatto numerose
ricerche); un secondo libro che sarà dato alle
stampe più avanti dove sono invitati a scrivere i
loro ricordi o un aneddoto gli attuali, abituali,
clienti; un pranzo aperto a tutti i fornitori,
anch’essi storici, come il fornaio e il macellaio di
Campo de’ Fiori. «Vogliamo fare una festa insieme
alle aziende che lavorano con noi da tanti anni e in
cui abbiamo fiducia - spiega Trancassini - anche
perché io non andrei mai a mangiare nel locale più
antico di una città se non vi si mangiasse anche
bene».
Le prime cronache
raccontano, come è riportato ancor oggi sul
menù, che « il vicolo della Campana da questo locale
ha preso il nome, dove al numero civico 18 fino ai
nostri giorni è sopravvissuto». E che i suoi
battenti siano stati aperti nel 1518 è ricordato nel
manoscritto «Taexae viarum» (ossia le tasse che si
pagavano sulla manutenzione delle strade). Il locale
è nominato anche in un censimento del 1526, dove si
parla di Pietro de la Campana. Nel 1622 lo dirigeva
un tal Giacomo, ma le memorie storiche proseguono
fino ai giorni nostri. Ai primi del Seicento il
ristorante è stato frequentato da un cliente
diventato poi famoso: il pittore Caravaggio che
sarebbe andato lì a pranzare mentre dipingeva nella
vicina chiesa di Sant’Agostino. Allora era anche una
stazione di posta (sempre sul menù è rappresentata
una vettura con i cavalli), come dimostra un
documento del 1854 affisso alla parete. Un altro
storico cliente, Goethe, ricorda l’osteria nelle
«Elegie romane», dove è citata anche una certa
cameriera alla quale il grande scrittore tedesco
avrebbe rivolto le proprie attenzioni.
Altri personaggi, più vicino a noi, si sono spesso
seduti ai tavoli de La Campana:
pittori come Picasso e Guttuso; scrittori e poeti
come Pasolini o Elio Pagliarani (è stato frequentato
dalla neoavanguardia letteraria del Gruppo 63); è
stato il ristorante prediletto di Anna Magnani,
Federico Fellini o di Maria Callas che dava spesso
appuntamento a questi tavoli per parlare di lavoro
(come è testimoniato dalle lettere oggi alla mostra
«Callas e Roma»).
Ancora oggi il venerdì sera vi è il tavolo degli
architetti con Francesco Purini;
è facile quando è a Roma incontrarvi il presidente
della Bce Mario Draghi o il direttore d’orchestra
Riccardo Muti; il poliedrico artista Luigi Ontani ha
sempre il suo tavolo fisso e lo sceneggiatore e
scrittore Enrico Vanzina ha spesso ricordato i
pranzi domenicali con i genitori a La Campana.
Ma soprattutto vi è un fascino senza tempo
nelle tre stanze bianche con i dipinti di Roma e le
antiche carte topografiche, negli arredi e nel
tradizionale menù, nella familiarità dei camerieri
che vi lavorano da decenni come Ernesto o Pino. «I
miei trisnonni sono venuti qui da Leonessa nel 1830
- ricorda Trancassini (che di Leonessa è anche
sindaco) con le sorelle Marina, Francesca e Alice -
Poi ci sono stati il fratello della bisnonna
Salvatore Iacobini e mio papà: è venuto qui a scuola
da lui che aveva dodici anni».
8 gennaio 2018 | 08:17
(roma.corriere.it)
08 Gennaio 2018
LA FENICE: LU TUTURU RUSCIU- LA
NOSTRA SECONDA GRANDE SODDISFAZIONE
Dopo “A nove non
c’ariva più niciunu” inscenato nel 2016 in memoria di Marino
Boccanera, abbiamo deciso di affrontare un nuovo lavoro
teatrale, con gli stessi intenti che ci hanno mosso a
debuttare nel primo. Abbiamo voluto utilizzare il prezioso
mezzo del teatro per dare ancora luce ad aspetti culturali e
umani del passato che comunque ancora ci appartengono, e nei
quali affondano le nostre radici. L’ambientazione ci riporta
alla Leonessa degli anni ’70-80, sul cui sfondo prende vita
una vicenda familiare coinvolgente ed appassionante. Al
centro della storia un’usanza locale, quella della pulitura
delle pannocchie di granoturco, “li tuturi” appunto, durante
la quale chi dei presenti aveva la fortuna di trovarne uno
rosso, anziché giallo, si aggiudicava la possibilità di
baciare il ragazzo o la ragazza di cui era innamorato.
L’intera vicenda ruota attorno al leggendario potere de Lu
tuturu rusciu, ma la trama tocca temi importanti e propone
sentimenti profondi e reali della vita popolare del tempo e
di oggi. La netta contrapposizione ed il continuo contrasto
tra i due personaggi delle suocere e la caratterizzazione
forte dei protagonisti che interagiscono sulla scena creano
situazioni esilaranti e divertenti, che conducono dentro la
storia fino all’epilogo, consegnandoci in ultimo un grande
insegnamento di vita. Abbiamo dedicanto tempo e sacrifici
alla preparazione di questo spettacolo, senza tuttavia
perdere di vista uno, se non il più importante degli
obiettivi che ci prefigiamo di raggiungere ad ogni nostra
iniziativa. Creare occasioni di collaborazione e
socializzazione, cooperazione ed amicizia, valorizzando il
talento di ognuno. Per la buona riuscita dell’evento
ringraziamo Alberto Rauco per la concessione del copione,
Luca Falconi ed il Gruppo Culturale Il Cardo per averci
garantito sostegno e collaborazione durante le prove e per
averci fornito parte della scenografia, il Parroco Padre
Orazio per averci messo a disposizione il teatrino
parrocchiale ed i posti a sedere, il Comune di Leonessa per
l’inserimento dello spettacolo nel programma del Natale
Leonessano, Pier Paolo Tatti e Stefano Rauco che hanno
curato luci ed audio, Benedetta Tiraforti per la scenografia
ed il trucco, Cinzia per il suo prezioso aiuto nelle
acconciature, Alberto Alesse per le riprese video, Simona
D'Antonio, le attività commerciali che si sono rese
disponibili per la prevendita dei biglietti, Bar Il
Cappuccino, Tabaccheria Vizi e Vanità e Leopix e tutti i
soci che hanno contribuito attivamente. La rappresentazione
teatrale è andata in scena giovedì 4 gennaio alle ore 21.00,
venerdì 5 gennaio alle ore 21.00 e domenica 14 gennaio alle
ore 17.00, registrando il tutto esaurito. Abbiamo inoltre
dedicato il 6 gennaio alle ore 21.00 un'ulteriore replica ai
ragazzi che, negli stessi giorni si sono incontrati a
Leonessa per il Meeting #MeWe2018, organizzato dalla Diocesi
di Rieti. Inquest'ccasione abbiamo avuto il piacere di avere
tra il pubblico in sala, oltre a diversi parroci della
Diocesi anche il nostro vescovo Mons. Domenico Pompili.
Abbiamo intenzione
di portare avanti il nostro impegno nel campo del teatro ed
abbiamo già in cantiere diversi progetti che speriamo
possano realizzarsi in breve tempo e che possano regalarci
le stesse soddisfazioni che abbiamo avuto la fortuna di
ottenere finora.
Letizia Rauco
Associazione
Culturale La Fenice
06 Gennaio 2018
“Ci tenevo tantissimo a portare il saluto della mia
città, la vostra presenza qui oggi è fondamentale”.
Con queste parole il sindaco di LeonessaPaolo
Trancassiniha
salutato i ragazzi intervenuti per ilMeeting
dei Giovanidella
Diocesi di Rieti.
A sottolineare la speranza, la vita e l’entusiasmo
che arriva a in paese insieme a loro. A maggior
ragione dopo il terremoto del 2016, che ha portato
la paura e l’instabilità emotiva in un paese
danneggiato dal sisma, ilMeetingdiventa
un evento particolarmente importante “per riportare
in una città d’arte come la nostra la fiducia nel
futuro, ora che dopo la paura della terra che trema
è riemersa la paura della provincia, della piccola
economia e dallo spopolamento di un paese di
montagna”.
Un filo conduttore carico di speranza che prosegue a
partire dal luogo in cui sono riuniti i ragazzi,
quello stesso palazzetto dello sport in cui tutti
gli abitanti di Leonessa, primo cittadino incluso,
si trasferirono in massa per sfuggire alla
devastante scossa del 30 ottobre 2016. “Dopo allora,
la popolazione si chiede se sia giusto restare qui,
in un borgo di montagna lontano dalla città, a forte
rischio sismico. Un tempo il dubbio neppure si
poneva, oggi la crisi economica porta tutti a
lavorare altrove. È anche per questo motivo che
ritengo fondamentale l’attenzione che voi avete
riportato su Leonessa grazie a questo evento.
Ringrazio voi tutti ed il vescovo Pompili che ha
scelto il mio paese per accogliervi”.
(www.frontiera.com)
06 Gennaio 2018
Terminillo boom, Trancassini esulta: “Finalmente un
programma di eventi all’altezza”
Ultimi giorni di festa, e primi bilanci della
stagione sul Terminillo. A tracciarlo perRietiLifeè
il presidente del Consorzio Smile e sindaco di
LeonessaPaolo
Trancassini.
“Siamo giunti all’ultima tappa del Teatro in quota a
Terminillo, oggi, venerdì 5 gennaio andrà in scena
al Palazzo del Turismo “Il Decamerone di Giovanni
Boccaccio”, un progetto di Alessandro Cavoli e A.
Vespaziani che già nell’estate scorsa ha riscosso un
grande successo a Leonessa animando le strade della
cittadina per circa una settimana. E’ così che si
lavora in un’ottica di Consorzio, sebbene siamo in
attesa dell’approvazione del progetto del rilancio
del Terminillo. Gli eventi che si dimostrano
vincenti trovano spazio anche nelle altre località
che interessano il Consorzio Smile, che in
collaborazione con le Istituzioni lavora
costantemente affinché i due versanti siano sempre
più uniti e appetibili per un turismo a 360 gradi.
La particolare sinergia con ilComune
di Rietiha
permesso la realizzazione di un programma natalizio
estremamente variegato e all’altezza della Montagna
di Roma – aggiunge Trancassini – Solo posti in piedi
al Palazzo del Turismo per Luca
& Germano,
non solo autoctoni, ma soprattutto i turisti hanno
popolato con entusiasmo gli eventi gratuiti
realizzati per grandi e piccini. Nel giorno della
festa dei bambini, Il Terminillo sarà nuovamente
illuminato dalla luce delle fiaccolata con la Befana
in cui i protagonisti non saranno i maestri, ma i
piccoli allievi della Scuola Sci Pian Dè Valli.
(www.rietilife.com)
03 Gennaio 2018
28 Dicembre 2017
La testimonianza del Nostro Sindaco al Senato davanti al
“Tribunale delle Libertà di Marco Pannella” nel processo
allo Stato per la ricostruzione post-sisma.
Un fine anno speciale vi aspetta a Leonessa. Venerdì
29, presso la Chiesa di San Carlo, secondo
appuntamento della Rassegna di Teatro Sacro con
Francesco a cura del Teatro Rigodon; Sabato 30
un'avventura nel Jazz con il Ralf Saxophone Quartet
al Cinema Iris;
Mercoledì 3 Gennaio 2018, al Cinema
Iris, ci sarà il Concerto di Natale con Matteo di
Giuliani al sassofono e Francesca d'Alessio al
pianoforte. Tutti gli
spettacoli si svolgeranno alle 18. Venite a
Leonessa, dove la magia del Natale è di casa.
Andrea Ungari, Assessore alla Cultura del Comune di
Leonessa
20 Dicembre 2017
L'Associazione Culturale La Fenice è lieta di
annunciare il suo ritorno a teatro!
Abbiamo preparato per voi una nuova commedia,
divertente ed esilarante...
Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme
qualche ora di sano divertimento!!!
4-5-14 gennaio 2018... NON MANCATE !!
20 Dicembre 2017
In vista dell'uscita del film "Dickens l'uomo che
inventò il Natale" la nostra Biblioteca dedica un
pomeriggio al celebre racconto di Charles Dickens "A
Christmas Carol". Venerdi 22 Dicembre alle ore
16:30, presso i locali del centro anziani, ne
racconteremo la storia, leggeremo parti del libro e
poi, per entrare nel giusto "spirito natalizio",
insieme alla fioraia Nadia Tavani realizzeremo un
luminoso centrotavola natalizio. L'appuntamento è
dedicato ai ragazzi dai 7 anni in su, prevede anche
la merenda ed ha un costo di 8 euro (coi quali
copriremo le spese relative all'acquisto dei
materiali). La prenotazione è obbligatoria al
3381335471. Non mancate !!!
Campostella 15 chilometri di piste da sci tra cui la
Pista Rubbio, una delle più lunghe in assoluto degli
Appennini, in un contesto paesaggistico inizialmente
dal carattere dolomitico, per poi attraversare una
stupenda valle con bosco di faggeta.
Con
decine di eventi natalizi Leonessa è la meta giusta
per ritrovarsi nei prossimi giorni insieme agli
amici su una delle numerose piste trovando ovunque
professionalità, competenza, ma anche molta
familiarità e la possibilità di poter permettersi
quanto più possibile il ‘lusso’ di sciare in
famiglia.
Senza guardare troppo ‘oltre’, a due passi da casa,
abbiamo la possibilità di sperimentare le blu, le
rosse, le nere, piste di ogni livello di difficoltà
adatte al professionista come al neofita.
Un ‘miracolo amministrativo’ proprietà dei cittadini
gestito direttamente dal Comune e dai suoi
dipendenti.
Vito Paciucci, vicesindaco, oltre alle varie
competenze, si occupa personalmente degli impianti
di risalita. Un ‘caso’ da non perdere di vista: gli
amministratori qui sciano e fanno sciare, progettano
ed investono.
“Leonessa è l’unico Comune che ha investito
interamente gli oltre sei milioni di euro che ci
sono stati assegnati dalla Regione,Attualmente
gli impianti sono composti dalla seggiovia
quadriposto di arroccamento situata a valle (accanto
al comodo parcheggio sottostante sulla strada) e ad
un altro biposto che vi porta oltre i 1.700 metri -
spiega giustamente con orgoglio Paciucci - Mi piace
sottolineare che abbiamo voluto intitolare il nostro
impianto, inaugurato un paio di anni fa, a Mario
Foglia, un ingegnere sognatore e progettista del
collegamento, del cosiddetto traforo.
La nostra è una politica d’offerta formulata
soprattutto a misura di famiglie.
Andare a sciare in un momento di crisi può incidere
abbastanza, c’è da affrontare il viaggio, il costo,
il nolo, il mangiare... I bambini fino a 10 anni a
Leonessa pagano solo 5 euro (praticamente meno di un
lunapark!) gli adulti nei festivi e prefestivi 20,
nei feriali 15.
Abbiamo un rifugio in cui si mangia a prezzi
contenuti, così come accessibili sono quelli del
nolo, fornitissimo, abbattendo quei costi che sono
spesso un ostacolo per soddisfare l’esigenza di fare
sport dei propri figli e offrendo a tutti la
possibilità di sciare grazie ad impianti di ultima
generazione. Altra possibilità quella di usufruire
gratuitamente, addentrandosi nel bosco, di un
bell’anello da fondo di 3 e 6 km. Si supera
Campostella, si arriva fino a località Fontenova per
lasciare la macchina ed indossare gli sci.
Con l’arrivo della neve invitiamo i cittadini ad
approfittare dei giorni feriali in cui sarà
possibile conoscere le nostre piste al minor costo e
sperimentare questa esperienza.
C’è una sfida che vinciamo sempre con gli amici
dell’Umbria e con qualcuno dell’Abruzzo: chi viene a
Campostella torna a trovarci perché l’impianto
mantiene molto più di quel che promette.
Campostella è un impianto sciistico modernissimo.”
Tutte le
informazioni sulle pagine Facebook, sulla proloco,
sul sito istituzionale del Comune e su leonessa.org
I prossimi eventi a Leonessa
Immagina un paese fiabesco e la neve che
scende, immagina una stagione di sport all’aria
aperta e di piaceri condivisi.
Leonessa ti aspetta in una piazza in cui troneggia
l’albero di Natale, acceso con una cerimonia
ufficiale l’8 dicembre alla presenza dei bambini
delle scuole, con cioccolato e vin broulé per tutti.
I mercatini, le deliziose casette in legno, ti
accompagneranno per tutte le feste con prodotti di
artigianato e dolci natalizi.
Ed il 24 dicembre a bordo della sua slitta anche
Babbo Natale raggiungerà il paese e si fermerà
proprio sulla piazza per incontrareed
adulti in un pomeriggio di animazione.
Suggestivo il Corso dove, prima della fine
dell’anno, troveranno posto i tavoli destinati
all’ormai tradizionale ‘Polentata al Corso’ per
ritrovarsi all’aperto e scambiarsi gli auguri.
Per gli appassionati del genere: durante l’ultima
settimana del 2017 una serie di concerti di musica
classica e d’ascolto tipica del periodo si
svolgeranno in varie sedi, mentre in molti saranno
presenti al Concerto di Capodanno nel pomeriggio
dell’1 Gennaio.
Il 3 Gennaio si replica un evento che grandi
apprezzamenti ha riscosso nella scorsa edizione, la
Grande Tombola al Palazzo dello Sport: momento
aggregativo per tutte le età.
Il 5 Gennaio Esibizione Coro Gospel
Il 6 Gennaio Arriva la Befana che porta le calze a
tutti i bimbi presenti, seguita dalla ‘salsicciata &
vin broulé' in piazza.
Il 7 conclusione delle feste nel pomeriggio con uno
spettacolo di cabaret.
Per la conferma
delle date e degli orari delle manifestazioni
Noi di
www.leonessa.org possiamo affermare con
assoluta, orgogliosa certezza che non ci siamo mai
sbagliati.
Almeno in un giudizio.
Quello su Paolo Trancassini, la "sua" Banda, i
"nostri" 27 Anni.
Sempre al servizio di Leonessa.
Grazie Sindaco.
“Abbiamo fatto la denuncia per la strada di
Campostella perché credevamo che Trancassini,
conoscendolo, avesse avviato i lavori del progetto
TSM (collegamento tra i due versanti) prima della
sua approvazione....quando ho capito che non era
così mi è anche dispiaciuto averlo denunciato...”
(cit. teste Cai processo Strada Campostella udienza
odierna)...Siamo all’uso strumentale e politico
della denuncia...vergogna, schifo....
Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
11 Dicembre 2017
"Solo ad un Governo figlio dei poteri forti
poteva essere permesso lo scempio di una
ricostruzione post sisma come quella che va in
scena da mesi nei nostri territori.
Nel silenzio generale si continua a balbettare
sulle risposte che dovevano essere date
nell’immediatezza (Casette), mentre la
ricostruzione è ferma, sprofondata nelle sabbie
mobili della peggiore burocrazia. Noi a Leonessa
oggi abbiamo
iniziato i lavori dell’unica opera che abbiamo
“strappato” pochi giorni fa allo Stato, la
Scuola dell’emergenza”, che doveva partire ad
aprile, dimostrando nei fatti quale era ed è la
strada per la ricostruzione: procedure d’urgenza
gestite direttamente dai territori, al posto di
una lentissima burocrazia gestita da chi non
conosce nemmeno i territori.
"
Paolo Trancassini, SIndaco di Leonessa
11 Dicembre 2017
"Volevo ringraziare tutti i leonessani che stasera,
sfidando le intemperie, erano presenti al cinema
Iris. Coloro che, come singoli e come associazione,
hanno finanziato il progetto di digitalizzazione
dell'archivio storico comunale. E grazie a Mario
Setter e a Patrizia Formica che hanno affrontato
freddo e pioggia per essere su. Credo sia stato
bello ritrovarsi oggi, rileggere la nostra storia,
riscoprire quanto Leonessa sia stata ricca,
culturalmente ed economicamente. Da ciò dobbiamo
trarre la forza per guardare con fiducia al futuro e
assicurare a Leonessa un avvenire degno del suo
passato. Grazie a tutti. 'Con i piedi nel borgo, con
la testa nel mondo".
Andrea Ungari, Assessore alla Cultura del Comune di
Leonessa
Circa 110 studenti e
relativi insegnanti delle scuole elementari e medie
del Comune reatino di Leonessa, alla presenza del
vice Sindaco Alfredo Rauco, hanno fatto visita al
personale dell'
L'evento è stato
organizzato dal comando dell'unità esercitata su
espressa indicazione delle autorità comunali e
scolastiche locali, che hanno chiesto di poter
visionare l'accampamento e gli equipaggiamenti
impiegati dal Reparto.
La visita, iniziata
alle ore 10:30 con l'alzabandiera, assieme a docenti
e studentesche, è proseguita con una visita guidata
del campo, del Centro Sistemi C4 campale e dei
moduli radio e satellitari di comunicazione tattica,
oltre che con una videoteleconferenza realizzata con
il personale del reparto attualmente dislocato in
Afghanistan. Il giro si è concluso, tra l'entusiasmo
dei giovani studenti, con una foto di gruppo
nell'improvvisata piazza d'armi del campo sportivo
comunale, sede dello schieramento.
L'attività, oltre
che rinsaldare i sentimenti di vicinanza e amicizia
tra i militari dell'11° Reggimento Trasmissioni e i
giovani della gemellata cittadina reatina, ha
costituito un chiaro segnale di presenza delle
Istituzioni in un'area gravemente provata dai sismi
dello scorso anno.
"Un altro progetto vinto, altri finanziamenti che
arriveranno e che ci consentiranno di realizzare
tanti spettacoli tra dicembre e gennaio per cercare
di rilanciare il nostro territorio, a livello
turistico e commerciale. A dimostrazione che
l'impegno, il lavoro duro e la convinzione nelle
proprie scelte pagano sempre. Perché è questo che mi
hanno insegnato, a lavorare sodo; perché contano i
fatti non le chiacchiere..."
Andrea Ungari, Assessore alla Cultura del Comune di
Leonessa
25
Novembre 2017
Dopo aver denunciato per
mesi, in solitaria, la follia che fosse una unica
stazione appaltante, Invitalia ad occuparsi della
ricostruzione delle opere pubbliche nei Comuni del
cratere, e dopo aver ottenuto di essere soggetto
attuatore per procedere in via d’urgenza alla
realizzazione della nuova scuola di Leonessa, ora
finalmente sarà permesso a tutti i Comuni che ne
faranno richiesta di essere soggetto attuatore per
la ricostruzione delle proprie opere pubbliche...una
vittoria.
Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa
24
Novembre 2017
A Leonessa l’offerta di solidarietà di 1.510,74 euro,
raccolta durante la moto-benedizione impartita da Padre
Orazio in piazza VII Aprile, per delibera comunale sarà
impiegata nella promozione di scavi archeologici, in
particolare per affrontare le spese necessarie
all’effettuazione dei sondaggi per un’importante scoperta
storica nel territorio leonessano, risalente al VI secolo.
“Leonessa, territorio cerniera di tanti flussi culturali,
fortemente antropizzato da popolazioni preromane in tempi
antichissimi, ma mai scavato ”, come ricorda Mario Polia,
direttore del Museo civico città di Leonessa, potrebbe
costituire un tassello importante per ricostruire
archeologicamente il centro Italia.
Leonessa, Casa Comunale, 23 Novembre 2017
24
Novembre 2017
Leonessa ci provò, nel 2008, a cambiare il suo
futuro.
Pochi voti non permisero la clamorosa vittoria
nel Referendum di annessione all'Umbria.
Fummo presi per matti dagli stessi che ora, nel
2017, auspicherebbero l'annessione dell'intera
provincia di Rieti alla macroregione dell'Italia
Centrale.
Poco più di 1300 abitanti, nota meta turistica
con una matrice linguistica tedesca, il Comune
di Sappada in provincia di Belluno è passato
dalla Regione Veneto alla Regione Friuli Venezia
Giulia. L'appartenenza regionale ha influenzato
sulla scelta dei deputati, che come al Senato si
sono espressi in maniera trasversale: 257 voti a
favore, 20 contrari e 74 astenuti. Tra i partiti
in disaccordo, e dunque astenuti, ci sono Forza
Italia, Direzione Italia di Raffaele Fitto e
Articolo 1 - Movimento Democratico e
Progressista (Mdp). Un voto ratificato dal
Parlamento, atteso da circa dieci anni. Era il
2008, quando i residenti di Sappada furono
chiamati a esprimersi attraverso un referendum.
Il quesito recitava "Volete che il territorio
del Comune di Sappada sia separato dal
territorio della Regione Veneto per entrare a
far parte del Friuli-Venezia Giulia?". 861
persone votarono 'Sì', 41 'No', ci fu 1 scheda
bianca e 1 nulla. Roberto Calderoli,
vicepresidente del Senato, in quota Lega Nord ha
accolto positivamente il voto: "Io sono stato
uno dei maggiori sostenitori del passaggio del
comune di Sappada dal Veneto al Friuli, ho
sostenuto in commissione la calendarizzazione
del disegno di legge per il suo distacco, di cui
sono firmatario, così come l'ho sostenuto in
Aula, per cui sono felice che per la prima volta
un Comune di una Regione ordinaria sia passato
in una Regione speciale, per quel che poco di
specialità che il Friuli ha di speciale". Dello
stesso tenore Isabella De Monte,
europarlamentare, ma prima colei che ha
depositato, come senatrice del Partito
democratico, la legge che ha consentito il
passaggio. Anche i CInquestelle hanno votato a
favore, come aveva anticipato il deputato
bellunese Federico D’Incà. In disaccordo con il
voto della Camera che ha approvato la legge per
il distacco di Sappada dal Veneto, e
l'aggregazione al Friuli Venezia Giulia, Luca
Zaia: "A Roma si continua a banalizzare, si
pensa che la cura, che sarebbe l'autonomia, si
possa sostituire con amputazioni ad hoc. Non è
un caso - ha aggiunto il governatore del Veneto
- se 2,4 milioni di veneti sono andati a votare
per il referendum sull'autonomia". Ma la scelta
a Roma, ribadisce, è di usare come cura
l'amputazione, invece di riconoscere che quella
veneta è una questione cruciale". "Oggi se ne va
Sappada. Domani sarà Cortina d'Ampezzo, poi
chissà. Di questo passo daremo uno sbocco al
mare al Trentino", ha concluso ironico Zaia.
“Le 12 Associazioni ambientaliste più numerose nei titoli
che negli iscritti alzano il livello dello scontro con il
sottoscritto sperando di raccogliere quei frutti che sul
piano del confronto politico non hanno ottenuto.
E così mentre io aspettavo la risposta del Cai sul
referendum tra gli iscritti, che doveva porre loro alla
scelta se essere favorevoli o contrari alla realizzazione
del progetto di riqualificazione del Terminillo Stazione
Montana, loro si recavano in procura per denunciarmi su
fatti e presupposti giuridici totalmente infondati.
Sono molto sereno perché anche da questo procedimento
penale, l’ennesimo, emergerà in modo inequivocabile da una
parte la mia totale attenzione per il territorio e l’aver
posto in essere scelte e azioni legittime nella tutela
dell’interesse pubblico, perseguendo sempre fini collettivi;
dall’altra, il loro livore, il risentimento e l’arroganza di
chi si ritiene proprietario di beni, le montagne e nel
contempo non accetta il contraddittorio con chi non
condivide.
Per ultimo diverte leggere nel comunicato stampa che
l’esposto è contro ignoti quando invece mira a colpire il
sottoscritto per ciò che ha realizzato, per le sue idee e
per il senso pratico con cui da anni a Leonessa si
realizzano le cose nell’interesse della comunità, ovviamente
non ci riusciranno.”
14
Novembre 2017
Arriva la firma, arrivano i soldi per la nuova sede
scolastica di Leonessa...
10
Novembre 2017
7
Novembre 2017
RIETI - Una persona è morta è una è rimasta ferita
in un incidente sul lavoro a Leonessa, dove due
operai sono rimaste travolte dal fango. Soccorse dai
vigili del fuoco, sono state poi trasportate in
eliambulanza in ospedale. Purtroppo uno dei due
operai, di 35 anni anni, è morto.
Si tratta di Raffaele Pagano di Loenessa, sposato
con due figli. L'uomo era di origino pugliesi, ma da
tampo risiedeva a Leonessa. L'operaio ferito è di
origine romene, anche lui di Leonessa.
Da una prima ricostruzione, sembra che le due
persone stavano lavorando ad una fognatura quando il
terreno sopra di loro ha ceduto, travolgendoli. Sul
posto vigili del fuoco e 118.
Grande cordoglio e vicinanza alla famiglia
dell'operaio deceduto e a quella dell'uomo rimaso
ferito è stata espressa dal sindaco di Leonessa,
Paolo Trancassini. Anchel'operaio ferito, di origini
romene, viveva a Leonessa.
Sul luogo della sciagura si attende l'arrivo del
magistrato di turno.
(www.ilmessaggero.it)
6
Novembre 2017
Sinceramente a Noi non interessa sapere se è nata
prima la Petata o la Patata.
Purtroppo per Noi, per il nostro modo di intendere
Leonessa, la vera domanda è un'altra.
Che futuro avrà la Sagra della Patata Leonessana
senza il Presidente della Proloco Elena Rauco, senza
il Sindaco Paolo Trancassini e la sua
Amministrazione, senza il Vice Sindaco Vito Paciucci
?
Noi purtroppo non abbiamo una risposta.
Aspetteremo con trepidazione la 30a Edizione della
Sagra della Patata Leonessana.
Leonessa, 5 - 6 ottobre 2019
G.B.
6
Novembre 2017
La costosissima spesa delle SAE ( le "casette"), in
realtà oltre 1500 € /mq, aveva senso nell'immediato;
oggi dopo 15 mesi iniziarne la costruzione non solo
è illogico e anacronistico ma è anche un evidente
sperpero di denaro pubblico. Dopo 15 mesi un Paese
normale investirebbe nella ricostruzione: con le
stesse somme si risolverebbero DEFINITIVAMENTE i
problemi di più del doppio dei cittadini. Ma per
Cantone l'importante è il rispetto delle
procedure...
Così per le nostre scuole,
prima il rifiuto di intervenire subito con urgenza
sull esistente risparmiando pubblico denaro, poi due
importanti finanziamenti e l'adozione di procedure
maniacali con l'emergenza che va più lenta
dell'ordinario.
Fa male vedere problemi irrisolti ed uno Stato
bendato che spende male i nostri soldi.
Noi comunque, martedì notificheremo l'ordinanza per
iniziare i lavori, così mentre al Ministero
ingialliscono i nostri progetti, noi faremo la
scuola.
(Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa)
6
Novembre 2017
E’ in
programma il prossimo 8 novembre dalle ore
10 alle 13,30 presso il Cinema Iris di
Leonessa (Corso San Giuseppe, 42) la nuova
tavola rotonda del Progetto europeo Saber
(Santiago, Benedicti, Routes Universal)
realizzato nell’ambito del progetto
finanziato nell’ambito del Programma europeo
COSME ed avviato nel mese di luglio 2016, di
cui è partner l’Azienda Speciale Centro
Italia Rieti con capofila il Comune di
Rieti.
Il nuovo
appuntamento aperto a tutti gli operatori,
pubblici e privati, attivi nel settore del
turismo, della promozione e valorizzazione
del territorio e dell’accoglienza di
turisti, rappresenterà un nuovo tassello del
processo di creazione di un’offerta
turistica accessibile migliorando
infrastrutture e servizi lungo due itinerari
di rilevanza europea: il “Cammino Francese”
in Spagna, la più popolare via di
pellegrinaggio verso Santiago di Compostela
e il “Cammino di San Benedetto” in Italia.
Si procederà
infatti con la condivisione dei primi
pacchetti turistici verificando l’esistenza
di ulteriori servizi/infrastrutture che
possano essere integrati in tali pacchetti,
la definizione di un livello minimo standard
di accessibilità da garantire per i servizi
e le strutture pubbliche e private,
l’identificazione di possibili soluzioni per
superare e rimuovere nel breve/medio/lungo
periodo le criticità e gli ostacoli
riscontrati lungo il Cammino.
La
partecipazione all’incontro è libera ed in
particolare rivolta agli operatori turistici
di tutto il territorio attraversato dal
Cammino di San Benedetto.
Informazioni
sul progetto Saber possono essere scaricate
dal sito
http://www.openuproutes.eu/ in lingua
italiana, inglese e spagnola.
(www.mepradio.it)
31 ottobre 2017
“Mi spaventano laburocraziae
lalentezza.
In momenti come questi c’è bisogno di legalità e
trasparenza, ma anche di essereveloci,
per dare risposta alle esigenze delle persone, che
sono la priorità”. 7,41 del mattino,30
ottobre. A parlare è il vescovo di NorciaRenato
Boccardo. Gli abitanti del paese si sono
radunati in piazza San Benedetto, le campane hanno
suonato puntuali. I monaci benedettini intonano ilVeni
Creator: dietro di loro la basilica distrutta,
la facciata coperta dai ponteggi. Il primo
anniversario della scossa dimagnitudo 6.5che
il 30 ottobre 2016 fece tremare il capoluogo della
Valnerina e altri centri umbri come Preci, Cascia e
Castelluccio, non nasconde le difficoltà dellaricostruzione.
“Ho paura della lentezza, ma mi confortano la
solidarietà e lagenerositàche
abbiamo sperimentato in questo anno e ilcoraggioe
la determinazione delle comunità della Valnerina
che, dopo un evento così drammatico, non si sono
arrese ma appena è stato possibile hanno
ricominciato a vivere”, ha detto monsignor Boccardo
di fronte a qualche decina di cittadini e
ai rappresentanti delle istituzioni. In piazza ci
sono anche queivolontariche,
un anno fa, furono impegnati notte e giorno nella
gestione dell’emergenza. La terra aveva tremato alle
7,41 di una domenica mattina, la scossa era stata la
più potente dal terremoto dell’Irpinia del1980.
Crollò la basilica di San Benedetto, furono
danneggiate la cattedrale di Santa Maria Argentea e
il campanile del Comune. Il centro di Norcia fu
messooff
limits, l’ospedale chiuso. “Oggi dobbiamo
ricordare e imparare, ma anchesognare–
ha continuato il vescovo di Norcia – perché il sogno
che coltiviamo è quello di veder partire unavera
e propria ricostruzione, che permetta di
affrontare il peso delle giornate invernali con
garanzia disicurezzae
stabilità”.
Macerata, 30 ottobre 2017 - Altro che abitazioni
d’emergenza: lecasetteancora
non si vedono, tranne qualche eccezione, ea
12 mesi dal terremoto che ha distrutto
l’entroterra maceratese e, di nuovo, le Marche,
l’immagine è quella di un territorio semi deserto
privo delle soluzioni abitative temporanee. Il
cronoprogramma elaborato a maggio dalla Regione
Marche è saltato, con ritardi nella consegna anche
superiori ai due mesi: i tempi non sono stati
rispettati e ormai,dopo
365 giorni,i cittadini si
sono rifatti una vita altrove, sulla costa o dove
hanno trovato appartamenti agibili, oppure si sono
rassegnati a vivere in roulotte, accanto al luogo di
lavoro o al bestiame che non possono abbandonare.
In tutto sono state consegnate ai cittadinipoco
più di 200 casettesu un
totale di circa 2.000 richieste: sono 1.857 quelle
ordinate, 1.588 quelle in fase di montaggio, 75 le
aree in cui il montaggio è iniziato, 80 i milioni di
euro spesi per i lavori di urbanizzazione. A oggi,
più o meno 600 persone abitano nelle casette: una
manciata di ‘fortunati’, se raffrontati al numero
complessivo, pari a circa 5mila cittadini che hanno
fatto richiesta, 12 mesi fa, della Sae. Il
cronoprogramma originario è stato rispettato
soltanto per 50 casette circa a Pieve Torina e 16 ad
Arquata del Tronto (area Piedilama): per il resto, è
tutto in alto mare. La Regione Marche – che pure ha
responsabilità per i ritardi nella consegna delle
casette – ha diffidato il consorzio Arcale al quale
è stato spedito l’ordine di servizio affinché nei
cantieri si lavori «anche nei giorni festivi e per
24 ore al giorno su più turni».
La Regione vuole applicare lapenale,pari
al 10% della commessa prevista dal contratto, per il
ritardo nella consegna di diverse aree, una decina
nel Maceratese e una nell’Ascolano. Nel dettaglio,
sono state portate 122 casette nell’Ascolano: oltre
alle 16 a Piedilama, 26 a Pescara del Tronto, altre
26 a Pretare e 54 nell’area di Borgo 1. Anche nel
Maceratese le casette sono un centinaio, tra le 11
di Montecavallo, le 24 di Fiastra, le 7 di Muccia,
le 11 di Gualdo di Castelsantangelo e le 50 di Pieve
Torina. Senza considerare poi che nel cronoprogramma
di maggio mancavano all’appello alcune aree, ad
esempio Castelsantangelo sul Nera capoluogo, e
Cesare Battisti 1 di Visso, ciascuno ancora in
attesa di 40 casette. Intanto, mentregli
sfollati aumentano(sono a
quota 33.000, cioè 8mila in più rispetto a ottobre
dell’anno scorso) arriva l’inverno: in alcuni Comuni
(Frontignano di Ussita e Bolognola) è già comparsa
la neve. Un fatto che salta agli occhi, e a dir poco
sconfortante, è il vuoto di Ussita, Visso e
Castelsantangelo sul Nera. Sui territori di questi
tre paesi, che nell’insieme hanno richiesto circa
400 casette, oggi, a un anno dal sisma, sono appena
11 quelle abitate: i ‘fortunati’ sono i cittadini
della frazione di Gualdo di Castelsantangelo.
«Il fabbisogno, rispetto a un anno fa – spiega il
sindaco Mauro Falcucci – è sceso da 80 a 63 casette.
Il numero si è andato riducendo perché nel frattempoqualcuno
è deceduto,mentre qualcun
altro ha rinunciato. Le altre 12 Sae dell’area di
Nocria dovrebbero essere pronte per fine novembre,
mentre speriamo di avere per Natale le 40 Sae del
capoluogo». A Visso la consegna in alcune aree
slitterebbe addirittura a gennaio, in caso di
maltempo a febbraio: ancora un Natale lontano da
casa, quindi, per buona parte degli oltre 700
vissani che hanno optato per la Sae. A Muccia (che
in totale attende 165 casette) ne sono state
consegnate 7, giusto qualche giorno fa, nell’area
Costafiore. Le prime nel Maceratese erano state le
10 di Polverina di Fiastra il 23 agosto, insieme ad
alcune a Pieve Torina e a Monte Cavallo. Il
paradosso, alla fine, non è solo nel nome tecnico
delle casette, Soluzioni abitative d’emergenza, che
ormai di emergenza non possono più considerarsi, ma
anche nella gestione: il bando risale al 2015 e
l’accordo quadro delle ditte con la Protezione
civile a maggio 2016. Pochi mesi dopo la firma, ecco
il primo sisma che ha distrutto Amatrice e Pescara
del Tronto, e devastato le Marche. L’accordo era
preventivo, sottoscritto per non trovarsi
impreparati di fronte alle emergenze e catastrofi
naturali. Ma è andata diversamente.
(www.quotidiano.net)
30 ottobre 2017
Il Convegno Internazionale su Margherita d'Austria è
stato pubblicizzato da quest'estate con il manifesto
che trovate qui sotto.
Noi abbiamo provato a certificare l'importanza
dell'evento modificando lo stesso manifesto.
Poteva essere un'idea.
Chi ha organizzato l'Evento avrà certamente una
esaustiva risposta ad un unico modestissimo dubbio.
Dubbio che certamente è rimasto a tutti gli
appassionati di Leonessa che come Noi,
fortunatamente, il venerdì lavorano.
Ma non era meglio di sabato ?
Grazie di cuore all'Amico Mario Setter per le
"solite", provvidenziali immagini.
Grande Mario !!!
Le tante delusioni del passato inducono la
cittadinanza ad aspettare prima di esprimere un
giudizio definitivo sui progetti di potenziamento
della Salaria e di realizzazione della ferrovia
diretta Rieti-Roma ma, intanto, fioccano le reazioni
politiche. "Una giornata importante oggi per Rieti e
la sua provincia" l'ha definita il parlamentareFabio
Melilliche,
ricordando "i fallimenti del passato", comprende lo
scetticismo ma sottolinea che "questa volta i
finanziamenti arrivano prima dei progetti. Questa
volta i soldi ci sono e ci sono tutti. Le delusioni
del passato autorizzano le perplessità dei cittadini
ma non autorizzano la classe dirigente a non
riprovarci. E noi ci stiamo lavorando ed è nulla più
che un dovere farlo. Stiamo parlando,
complessivamente di più di un miliardo e mezzo di
euro degli oltre 50 miliardi a disposizione di Anas
e Ferrovie per i prossimi anni, grazie al lavoro del
governo Renzi e del governo Gentiloni". Soddisfatto
anche l'assessore regionaleFabio
Refrigeriche
vede nella presentazione dei progetti "la conferma
di un lavoro svolto spesso a fari spenti, ma
programmato e costante, per far uscire i territori
dall'isolamento che ne hanno frenato lo sviluppo e
valorizzare le eccellenze che possono garantire
opportunità di crescita". "Finalmente ci sono tutti
i presupposti perché Rieti e il suo territorio
escano dall'isolamento - aggiunge il consigliere
regionaleDaniele
Mitolo-
Da parte mia ritengo che la vera rivoluzione sarà la
realizzazione della linea ferroviaria, ma non posso
che apprezzare il consueto pragmatismo del
presidente Zingaretti che ha deciso investimenti
importanti per terminare i lavori sulla Salaria e
anche per migliorare il trasporto pubblico su
gomma". Positive reazioni anche dallaCgilche
"esprime apprezzamento per gli impegni assunti" e
promette di essere "attenta a verificare l'effettiva
realizzazione degli impegni assunti", ricordando
che, insieme a Cisl e Uil "da tempo, e con maggiore
forza all'indomani del terremoto, ha individuato
nell'isolamento infrastrutturale la principale causa
dei problemi economici, occupazionali e quindi
demografici dell'intera provincia reatina". "Si
tratta certamente di progetti e non promesse -
aggiunge il segretarioUil,
Alberto Paolucci - siamo concordi con il Ministro
sul fatto che ci troviamo in un momento di
importanti passi avanti per il nostro territorio, ma
Rieti non ha più tempo di aspettare. Mentre si
attende che questi interventi vengano compiuti,
dobbiamo accelerare sull'acquisto dei treni bimodali
per Roma via Terni". Opposto il giudizio del
coordinamento provinciale diNoi
con Salviniche
vede negativamente le parole di Delrio. "Che cosa ci
sono venuti a dire di nuovo? - scrive il
coordinamento dei salviniani in una nota - A parte
il nome immaginifico trovato per la ferrovia, che
tradotto significa aver ripreso l'unico progetto
approvato dal Cipe nel 2006, e una serie di cantieri
ordinari e straordinari per la Salaria, peraltro
alcuni già avviati e non ancora realizzati, non
abbiamo riscontrato altro". Soddisfazione, invece,
da uno dei rappresentanti storici dei pendolari
reatini,Giuseppe
Gizzi."Se
a Rieti il ministro dei trasporti e due governatori
di Regione sono venuti a parlare di infrastrutture e
soprattutto di treni bimodali, credo che sia un
grande risultato dovuto alla tenacia di un gruppo di
pendolari che, come il sottoscritto, ne hanno fatto
la battaglia della loro vita".
(Marco Fuggetta - www.corrieredirieti.it)
19 ottobre 2017
«Inconcepibili le illazioni dei senatori di Forza
Italia» dicono i due deputati
«Ad essere inconcepibile non è il riconteggio
delle schede elettorali giustamente chiesto dal
centrosinistra a Rieti, ma le illazioni dei
senatori di Forza Italia su presunte 'coperture'
a livelli molto alti delle Istituzioni, inclusa
la magistratura. Parole incredibili». Lo
affermano in una nota congiunta i deputati
reatini Fabio Melilli (Pd) e Oreste Pastorelli
(Psi), replicando alle dichiarazioni dei
senatori Gasparri e Aracri.
«Date le numerose segnalazioni in merito a
presunte irregolarità in alcuni seggi -
proseguono - la coalizione di centrosinistra ha
solamente chiesto una verifica al Tar che,
puntualmente, ha ordinato un nuovo conteggio.
Riguardo alle schede distrutte, siano esse
bianche o compilate, rimane un fatto gravissimo,
sul quale va fatta piena luce nell'interesse
esclusivo dei cittadini. Alla gente va
restituita la trasparenza delle Istituzioni.
Siamo convinti che anche i senatori
berlusconiani possano capire come in questo caso
la giustizia sia in grado di risolvere la
questione nell'interesse delle famiglie e della
città di Rieti». Intanto, a loro firma, è stata
depositata alla Camera dei Deputati
un'interrogazione a risposta scritta diretta al
Ministro dell'Interno.
La Procura della Repubblica di Rieti sta valutando
l'apertura di un fascicolo sulla vicenda della
distruzione delle schede elettorali non utilizzate e
relative al ballottaggio delle elezioni comunali
dello scorso giugno. Al vaglio del Procuratore Capo
Giuseppe Saieva, secondo quanto appreso, c'è un
esposto-denuncia presentato questa mattina dai
legali dell'attuale sindaco di Rieti, Antonio
Cicchetti.
Mentre sulla vicenda si attende il pronunciamento
del Tar del Lazio, che in accoglimento del ricorso
presentato dal candidato sindaco del centrosinistra
ed ex primo cittadino, Simone Petrangeli, ha
disposto il riconteggio di tutte le schede
elettorali, demandando alla Prefettura il compito.
( www.ilgiornaledirieti.it)
17 ottobre 2017
RIETI - Comunali 2017, concluso il riconteggio delle
schede valide delle 8 sezioni oggetto di ricorso al
Tar in corso da stamattina in Prefettura.
Nessuna differenza sostanziale con il risultato
ufficiale registrato a giugno. Ma i legali dell’ex
sindaco Petrangeli precisano: «Non era il
riconteggio dei voti l’oggetto del nostro ricorso e
nemmeno della sentenza provvisoria del Tar bensì una
verifica compiuta e completa delle schede presenti
nei seggi. E questa verifica, senza le schede non
votate, non si può fare».
(Alessandra Lancia- www.ilmessaggero.it)
12 ottobre 2017
Presidente Zingaretti,
Non posso che ringraziare di cuore da innamorato di
Leonessa quale sono da sempre Lei e la Regione Lazio.
I finanziamenti regionali del 2016 hanno aiutato manifestazioni che
oramai da anni sono il fiore all'occhiello di una offerta
tra le più stimolanti nel panorama regionale (e non solo) e
che fanno di Leonessa un autentico punto di
riferimento.
Leonessa, per questo e per altro ancora, meritava più
attenzione anche e soprattutto molto prima di adesso.
Speriamo di tutto cuore che questa meravigliosa Terra, per continuare ad
essere attenzionata come merita,non debba aspettare altri
700 anni.
Anno più, anno meno.
Grazie ancora Presidente !!!
Giovanni Bolletta
Un suo convinto Elettore.
A causa del Rosatellum, ahimè, forse scissionista.
Soprattutto, un orgoglioso Volontario.
Nota del
circolo Pd di Leonessa
Il Presidente della Regione Lazio
Nicola Zingarettiin visita a Leonessa per la Sagra della
Patata
"Ho ritrovato una bellissima
Leonessa, con questa bellissima tradizione che è
giusto venga riconosciuta". Lo ha detto il
Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti,
durante la sua visita in occasione della Sagra della
Patata, giunta alla 28esima edizione. La Sagra è una
delle manifestazioni leonessane sostenute dalla
Regione Lazio nell'ottica di rilancio del territorio
dopo il sisma del 2016.
Diversi gli eventi dell'altopiano
che hanno ricevuto finanziamenti regionali in questi
mesi, nell'ambio dell'"Estate della Regione Lazio".
Dalla Festa dello Sport alla Motocavalcata, dalle
"Regioni a cavallo" alla festa del patrono San
Giuseppe. E ancora: il Teatro sotto le stelle, la
Città dei Bambini, la cena rinascimentale. Senza
dimenticare l'appuntamento del 15 luglio scorso in
piazza con l'Operacamion del Teatro dell'Opera che
ha messo in scena il Don Giovanni di Mozart.
"La nuova
visita del Presidente Zingaretti è l'ulteriore
segnale dell'interesse continuo che
l'amministrazione regionale ha per il nostro
territorio - sottolinea il segretario del circolo PD
di Leonessa - un interesse dimostrato non solo dalla
presenza fisica, del Governatore, degli esponenti
della sua Giunta e della sua amministrazione, ma
anche dal sostegno economico a 'tutto campo',
compreso quello fornito per le iniziative culturali
e turistiche di questi mesi"