Rassegna Stampa 
  
 
 
01  Ottobre 2012 Leonessa Capitale del Diritto

 

01  Ottobre 2012 Pro Loco : insieme è meglio

 

27  Settembre 2012 Sulla Giustizia

 

27  Settembre 2012 Sulla Giustizia

 

21  Settembre 2012 "Ci teniamo i loro Soldi"

 

21  Settembre 2012 Unità d'intenti per il Terminillo

 

21  Settembre 2012 Terminillo,nasce il Consorzio

 

20 Settembre 2012 Chiuso il Giubileo per San Giuseppe

 

19  Settembre 2012 La Sagra della Patata torna alla ribalta

 

17  Settembre 2012 Benvenuti nella Regione più cara d'Italia

 

14  Settembre 2012 Approvato il piano regolatore

 

Italia Oggi 7  Settembre 2012 Province: una nuova ricetta per il Lazio

 

7  Settembre 2012 La Provincia cancellata

 

L'Opinione 7  Settembre 2012 Le Province affilano gli artigli

 

6 Settembre 2012 Terminillo: il rilancio è possibile

 

6 Settembre 2012 Terminillo: è l'ora del rilancio

 

Il Corriere Laziale 6 Settembre 2012 Terminillo: impianti sciistici più ampi

 

3 Settembre 2012 Melilli: mai con Viterbo

 

3 Settembre 2012 Provincia, resta una speranza

 

1 Settembre 2012 Una bella storia

 

1 Settembre 2012 Una brutta storia

 

26 Agosto 2012 Terminillo, accordo sul rilancio

 

26 Agosto 2012 Bimbo aggredito da rottweiler

 

22 Agosto 2012 Il Cotral già cancella la Provincia di Rieti

 

20 Agosto 2012 Sul Cammino di San Benedetto

 

20 Agosto 2012 Gasbarra a Leonessa

 

20 Agosto 2012 Festa del PD  per Gasbarra a Leonessa

 

20 Agosto 2012 Restaurata la Madonna del Rosario

 

15 Agosto 2012 "Non firmo la condanna a morte di Rieti"

 

Il Centro

14 Agosto 2012 Comuni Reatini pronti a lasciare il Lazio

 

14 Agosto 2012 L'Aquila pronta a riprendersi La Valle del Velino

 

Il Centro

13 Agosto 2012 Amatrice e Borbona con l'Aquila

 

12Agosto 2012 Tutti a cena da Ivo Boccanera e Fratelli

 

1 Agosto 2012 Gran Fondo Terminillo

 

29 Luglio 2012 Le Bandiere del Gusto

 

 27 giugno 2012 Sanità, salta rincontro tra sindaci

 

 27 giugno 2012 Sanità in crisi, sindaci in fuga - I sindaci in fuga dalla sanità in crisi

 

 26 giugno 2012 Leonessa: "No a un'Azienda faunistica venatoria La caccia sia accessibile a tutti"

 

 24 giugno 2012 "No alle aziende faunistiche private"

 

 22 giugno 2012 Sindaci assolti - Gli abusi? Commessi per interesse pubblico

 

 

 

 

 

 

 

AVVENIRE  16 giugno 2012 San Francesco a Rieti

 

 

 

 

 

LA NAZIONE  3 giugno 2012 Cavallo, arriva la Rassegna delle Regioni

 

 

 4 maggio 2012

 

ll «cold case» di Leonessa e una lapide nel degrado
di WALTER PATALOCCO

Anni fa si vedeva dalla strada che porta a Leonessa, laddove essa, arcuandosi in un tornante, valicava la Forca del Fuscello. Ora è sul prato, sotto a cui
passa la breve galleria realizzata quando si fece la strada nuova, eliminando quel tornante. Una colonna spezzata, il segno di una vita spezzata. Qualche
partigiano fucilato? La vittima di un incidente stradale? Basta avvicinarsi.
Della scritta originaria rimangono ormai poche lettere di bronzo fissate al marmo della colonna. Dall`alto verso il basso: «IN» e «NI», resti di nome e
cognome della vittima; «SS», uno spazio, e poi «SINATO»; i resti di una data: uno O e poi 195. A chiudere «RICORDO» e, ultima riga «TASSISTI RIETI».
E`, appunto, il ricordo, molto malridotto, di un tassista che fu assassinato:Carmine Pitoni, ucciso con un colpo di pistola alla testa, il 26 ottobre 1954.
Il corpo fu trovato proprio alla Forca del Fuscello la mattina successiva: giaceva bocconi, nel punto in cui è stata elevata la colonna spezzata. Il suo
taxi fu trovato invece a Rieti, dove lo aveva riportato chi lo uccise a freddo,con un colpo a bruciapelo, sparatogli sotto l`orecchio destro: qualcuno che
gli sedeva a fianco.
Nel taxi, una Fiat 1400, la sua giacca: gliel`avevano sfilata per prendere il portafogli, ma non gli avevano tolto la catenina d`oro e l`orologio.
Una rapina? O che altro? E` uno dei tanti delitti irrisolti. Dapprima vennero accusati due uomini di Rieti, un noleggiatore di
piazza con il quale Carmine aveva avuto in diverbio per motivi di concorrenza (anche perché Pitoni era segretario del sindacato
tassisti di Rieti) e suo cognato. Ma i testimoni che avevano visto proprio la sera dell`omicidio Carmine Pitoni in auto col suo cliente, non li riconobbero,
e fu dimostrata la loro estraneità. Qualche mese dopo finì in carcere un giovane di Ascoli Piceno, disertore e con precedenti per furto. Pagò per la
diserzione e per aver rubato una Vespa, ma la sera del delitto era a casa di parenti, in un paesino dell`Ascolano. Le indagini rimasero ad un punto morto.
Si vagheggiò  di commerci di droga; di conti in sospeso per fatti di guerra. Carmine Pitoni,33 anni, conduceva una vita specchiata: dipendente della Viscosa era
sindacalista e dirigeva la commissione interna: fu licenziato. Si mise a fare il tassista. Ai funerali c`erano migliaia di persone ed i tassisti di tutta Italia
lanciarono una sottoscrizione per aiutare la famiglia.
Tre anni fa il figlio di Carmine, che all`epoca dei fatti aveva 3 anni, ha ricordato i 50 anni dalla morte del padre sollecitando «chi sa» a parlare.
Niente. Ma almeno una sistemata a quel piccolo monumento funebre al Fuscello qualcuno potrebbe dargliela

 

 4 maggio 2012

 

l comprensorio del Terminino ora è realtà

L`incontro in Regione ha sancito il rilancio della montagna. In arrivo ci potrebbero essere altri fondi oltre ai 20 milioni già stanziati
L`incontro in Regione ha sancito un nuovo spirito e la possibilità concreta di rilancio che ruotava intorno agli ormai famosi 20
milioni di euro di investimenti regionali ai quali sarà aggiunta probabilmente una nuova annualità per incrementare l`investimento.

RIETI - Dopo tanto tribolare ecco che forse il topolino riesce a spostare la montagna e precisamente quella del Terminillo che dopo la giornata di Rieti
potrà iniziare ad essere vista come un comprensorio e non più come un`area dove insistono cinque Comuni incapaci di agire coralmente
iLa storia potrebbe essere cambiata e questi Comuni, insieme alla Provincia, sembrano essersi dimostrati
uniti e compatti nel far capire in Regione l`importanza del territorio montano e quella del rilando di un comprensorio e non più di una pista piuttosto che
l`altra o un albergo piuttosto che l`altro.
L`incontro in Regione, programmato e atteso da tempo, ha sancito di fatto un nuovo spirito e la possibilità concreta di rilancio che ruotava in
tomo agli ormai famosi 20 milioni di euro di investimenti regionali ai quali sarà aggiunta probabilmente una nuova annualità per incrementare, anche se di
poco, l`investimento e sposare il progetto dei rappresentanti locali che puntano a un sistema completo per l`offerta sciistica. Temporalmente e
burocraticamente si aspetta ora una delibera della Giunta Polverini alla quale dovrà poi seguire il piano degli impianti della Provincia, che è praticamente
pronto, per poi dare  il via alle opere necessarie per ridare splendore a una montagna troppo spesso contesa e troppo spesso abbandonata.
Felice il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, che prima su Facebook e poi al telefono dichiara: 
"I Comuni di Leonessa, Micigliano, Cantalice,Rieti e Cittareale, unita mente alla Provincia di Rieti e alla Regione Lazio, hanno concordato
l`utilizzo dei 20 milioni di euro soddisfacendo tutte le esigenze locali e quelle comprensoriali, con l`impegno regionale ad approvare la determina di
spesa prima dell`estate. Oggi la politica ha fatto un buon lavoro, ma soprattutto oggi è concretamente nato il comprensorio sciistico del monte
Terminillo".
Assolutamente sulla stessa lughezza d`onda il presidente della Provincia, Fabio Melilli, che dopo aver condiviso con il collega leonessano e con gli
altri sindaci "la bella giornata", ha osservato come "dopo tanto seminare si comincia a raccogliere. Speriamo di far presto. In bocca al lupo a tutti noi
che ci crediamo". Ma non solo. Per Melilli questo "è il risultato  di un lavoro che non ha avuto colori politici, ma solo scopi comuni ai quali
dovrà ora corrispondere la velocità della Regione nel deliberare e dare quindi il via al Piano degli impianti che darà del comprensorio una visione unitaria e
che collegherà le varie aree con un sistema non invasivo, ma al tempo stesso massiccio".
Poche parole i fatti che seguono le parole, quelle di rilancio, di sistema
completo e complesso, di turismo, di sviluppo e di economia. Termini che, in tempi di crisi, assumono un valore tutto particolare e che significano crescita
territoriale e crescita culturale, quella che è capace di superare ostacoli concettuali per puntare, una volta su tutte, a quel bene comune che riempie la
bocca di molti. 

(Leonardo Ranalli su gentile concessione de "Il Corriere di Rieti" 4 Maggio 2012)

 

 


 25 aprile 2012
Leonessa, processo per gli abusi commessi a Santogna
II processo nasce dalla gestione di una riserva naturale, quella di Santogna di Leonessa, posta sotto sequestro nell`agosto del 2009 e che ha portato al
rinvio a giudizio di Stefano Romano, il presidente dell`associazione sportiva italiana (ex circolo di Alleanza nazionale) con le accuse di falso, furto,
ricettazione e danneggiamento ambientale. Una vicenda che coinvolge direttamente il Comune de L`Aquila (parte civile), ma presenta risvolti tutti
reatini, visto che la zona montana, considerata di alto valore naturalistico, si trova nel territorio del Comune di Leonessa che ne era proprietario, fino a
una ventina di anni fa, insieme alla Regione Lazio.
Una querelle, quella tra Asl e amministrazione abruzzese, trascinatasi a lungo, fino a quando un esposto presentato dal Comune aquilano non portò la
procura di Rieti a chiedere (e ottenere) il sequestro della riserva di Santogna dove, secondo le indagini, l`associazione presieduta da Romano - forte di una
delibera dell`amministrazione - aveva preso possesso del territorio per fame l`uso civico di pascolo e legnatico e di valorizzazione turistica. Ma tutto
questo avveniva, secondo l`accusa, senza che l`Asi avesse firmato alcuna convenzione, come appositamente previsto, dunque in regime assolutamente
abusivo e illegale che il Comune tentò di arginare chiudendo gli accessi alla Riserva con lucchetti, poi puntualmente forzati. Di qui l`esposto e la
successiva inchiesta sfociata nel rinvio a giudizio del presidente Romano quale legale rappresentante dell`associazione.
Il processo, ora, è arrivato alle sue battute finali. In aula sono sfilati tanti testimoni (ieri sono stati ascoltati la direttrice dell`ufficio Ambiente
del comune aquilano e Maurizio Alisciani, il sottufficiale della Forestale che ha riferito delle indagini scattate dopo il sequestro eseguito dai colleghi
della stazione di Leonessa) eia prossima udienza, fissata per l`autunno, porrà con la sentenza la parola fine alla complessa vicenda.

 22 aprile 2012
 
Avis, all`hotel La Torre assemblea annuale del Lazio Oggi presso l`hotel La torre di Leonessa si terrà l`assemblea annuale dei soci
di Avis regionale Lazio. La nostra provincia ospiterà i delegati avisini di tuttala regione grazie al lavoro svolto dall`Avis provinciale del presidente
Maurizio Rosati, che nel 2011 ha raggiunto un nuovo record: 5427 sacche di sangue ed emoderivati raccolti. I lavori inizieranno alle 9.30 preceduti da una
conferenza stampa a cui interverranno, tra gli altri, il segretario nazionale Avis Renato Mattivi, i consiglieri Riccardo Mauri e Antonio Tombolino e il
presidente Sergio Zelli dell`Avis di Leonessa.

 

 21 aprile 2012
di MARIO BERGAMINI

Se sul fronte Roma-Rieti si combatte una battaglia difficile e decisiva per la sopravvivenza in tutta la provincia di accettabili livelli di assistenza
sanitaria, all`ospedale de Lellis la lotta è quotidiana per uscire più o meno indenni dal girone dantesco del pronto soccorso.
L`ultimo capitolo di resistenza umana basterebbe che in Regione qualcuno lo leggesse per capire lo stato di abbandono in cui versa il comparto sanità nel
Reatino, decidendo conseguenzialmente di abbandonare le forbici - parla di una donna di 72 anni diabetica, affetta da problemi di respirazione che la
obbligano a una terapia di ossigeno per 15 ore al giorno e con grave insufficienza renale, abbandonata su una sedie a rotelle per otto ore, senza
che nessuno avesse tenuto conto delle molteplici criticità di cui è portatrice.
Ma facciamo un passo indietro e chiediamoci per quale motivo la donna è arrivata al pronto soccorso. Presto detto. Proveniente da Leonessa e
accompagnata dal nipote, la 72enne aveva per le 7,30 in calendario una visita specialista con un cardiologo. Cardiologo che al termine riscontra anomalie
tali da rendere necessario il ricovero dell`anziana. Il reparto di Cardiologia è però pieno e il personale organizza m ricovero in «appoggio» ad Otorino per le 14. Alle 15 e 30 la signora e
il nipote fanno sommessamente osservare che il ricovero in «appoggio» ritarda e
che forse...
Il personale presente allo sportello indirizza quindi nonna e nipote dal medico di turno e dall`infermiera che fin li aveva seguito la paziente. Il
medico di turno consiglia allora alla donna la medicina più semplice, la pazienza, spiegandole altrimenti che sarebbe potuta essere stata ricoverata al
Grifoni di Amatrice che aveva posti a disposizione. Alle 17 nulla di nuovo e la 72nne, allo stremo delle forze, dopo oltre 8 ore passate su una sedie a
rotelle, chiede al nipote di riaccompagnarla nella sua abitazione di Leonessa.
«Ma non è tutto - racconta il nipote dell`anziana - alla richiesta di firmare la rinuncia al ricovero, l`infermiera ha liquidato la pratica dicendoci
semplicemente che andando via si perdevano tutti diritti. L`unica consolazione in tutta questa storia, per usare un paradosso, è che mia nonna non è mai
rimasta sola. Era insieme ad altri 15 malati, tutti lasciati su sedie a rotelle o barelle, che hanno aspettato per ore di essere visitati. Ma in molti mi hanno
detto che al pronto soccorso si tratta semplicemente dell`ordinaria normalità di un giorno qualsiasi».
Chissà se la Polverini è in ascolto? In attesa di saperlo, il nipote della donna ha presentato denuncia alla procura della Repubblica.

 

 15 aprile 2012

La Rassegna nazionale delle regioni a cavallo quest`anno non si farà. Getta dunque la spugna il Comune di Leonessa: il primo cittadino. Paolo Trancassini,
paria di una "dolorosa resa". Una toccante dichiarazione pubblicata sul suo profilo di Facebook nella quale spiega che "c`è crisi ed il Comune, lasciato
solo a sopportare gli elevati costi della manifestazione, non ce la fa. Per chi come il sottoscritto l`ha fortemente voluta nel 2002 inventandola insieme a Francesco Silveri e Federico Forcelloni, e l` ha vista
crescere ogni anno è una dolorosa resa".
Non è bastato dunque lo sforzo congiunto del Comune, della Pro loco e del Consorzio turistico leonessano, che nelle ultime settimane avevano lanciato un
accorato appello all`imprenditoria locale, leonessana e non. E qualche risposta c`era  anche stata, come conferma, raggiunto al telefono, lo stesso Pietrolucci.
Purtroppo, vista la notizia data dal primo cittadino, anche il solo sostegno economico dei privati non basta, per una manifestazione che ha dei costi
elevati, visto il coinvolgimento e la professionale organizzazione che in questi anni ha richiamato l`interesse dei media di tutta Italia. Un evento che era
nato nel 2002 proprio grazie al lavoro di Paolo Trancassini, di Federico Forcelloni (Capo dipartimento eventi storia e di tradizioni Fise) e di
Francesco Silveri autore del progetto e regista della rassegna). L`anno scorso si era svolta la decima edizione della rassegna ed uno spettacolare
evento storico dedicato proprio alle celebrazioni per rUnità d`Italia. Ora rimane solo il rimorso per aver perso un evento di rilevanza nazionale e che
dava vanto all`intera provincia. Davvero im peccato che la Provincia, la Regione e gli altri enti non siano riusciti a sostenere una manifestazione che
ora rischia seriamente di venire riproposta magari altrove, visto l`enorme seguito sia pubblicitario che mediático che aveva avuto. La speranza di tutti i
leonessani è che questo sia solo un arnvederci. (Marzio Mozzetti)

 10 aprile 2012
(Leonardo Ranalli)

Rieti- Si chiama Angelo Badini, è un perito elettronico di Leonessa del comparto delle telecomunicazioni e di particolare ha sicuramente lo spunto e la 
capacità dimostrata nel saper mettere insieme una piccola macchina che sembra aver generato una grande rivoluzione.
Dopo avere scoperto in età giovanissima che l`acqua possedeva energia elettrica e dopo avere studiato i primi impianti a idrogeno, notando comunque
gli elevati consumi, Badini si è messo sotto e ha creato un piccolo strumento che ha del "geniale" nonostante l`apparente semplicità. Sfruttando il processo
dell`elettrolisi (processo che consiste nello svolgimento di trasformazioni chimiche grazie all`apporto di energia elettrica), Badini ha costruito un
circuito intemo al macchinario, capace di indirizzare la corrente su vari percorsi sparsi in tutta la struttura senza alcuna dispersione, un processo
che, dai 240 Watt iniziali necessari per la messa a regime, produce qualcosa come 4mila 700 Watt, tutta potenza che viene convogliata in quella che sembra una pistola da compressore:
se si preme il grilletto esce semplicemente aria, ma se si accende una fiamma davanti all`aria che fuoriesce ecco che si realizza la trasformazione: una
fiamma che genera calore da 130 a Smila e 500 gradi. 
A contatto con un qualsiasi materiale, la fiamma (anche se il termine è improprio), porta all`implosione cellulare del materiale stesso, e il tutto, è
bene ricordarlo, funziona semplicemente con acqua corrente e con una presa di corrente di casa. Il campo di applicazione del macchinario è vastissimo e
l`importanza dello strumento è stata garantita attraverso un brevetto registrato negli Stati Uniti nel 2011. L`inventore della macchina , alla
domanda se avesse provato a commercializzare il macchinario, risponde chiaramente che intorno alla sua realizzazione si sono concentrati gli
interessi di grandi marchi automobilistici, ma capendo bene l`importanza di ciò che ha tra le mani e , di conseguenza, l`alta possibilità di vedere il brevetto finire in un
cassetto senza avere sviluppi, ha preferito una commercializzazione porta-porta, "per un`applicazione che possa produrre benefici a favore della
gente".
Tra le particolarita del macchinario, non secondarie, è che lo stesso non produce assolutamente emissioni inquinanti e la batteria che lo alimenta
internamente può tranquillamente essere sostituita con un piccolissimo pannello solare. In poche parole Badini avrebbe nelle mani un macchinario "home made"
capace di fare piccoli miracoli e il campo d`interesse, per ovvi motivi,sarebbe capace di mettere in crisi tecnologie e mercati in maniera radicale e
il tutto, ovviamente, seguendo un sogno e un principio allo stesso tempo che l`inventore dice di avere praticamente raggiunto, quello della fusione a freddo.
Il processo, nonostante i misteri sempre girati intomo al principio fisico in grado di rivoluzionare i mercati, le Borse e la fisica, porterebbe infatti a presunte reazioni di natura
nucleare a pressioni e temperature di molto inferiori rispetto a quelle necessarie per ottenere la fusione "calda", per la quale sono invece necessarie
temperature dell`ordine del milione di kelvin e densità del plasma molto elevate. Un grande passo avanti.

 7 aprile 2012
LEONESSA - E` il giorno del ricordo. Della memoria che non può e non vuole dimenticare quanto è stato. Questa mattina alle ore 11 a
Leonessa si terrà la cerimonia in ricordo dei martiri nazifascisti. Al monumento ai Caduti sindaco, amministratori e cittadini si ritroveranno per
ricordare la pagina più orrenda della storia del paese, quando vennero trucidati 51 civili. La strage nazista avvenne tra il 2 e il 7 aprile 1944 a
Leonessa e nelle frazioni, interessate da un ampio movimento partigiano. Il movimento antifascista aveva i suoi punti di riferimento in Roberto
Pietrostefani, Giuseppe Zelli, Ugo Tavani e nel giovane  parroco don Concezio Chiaretti. Ma il 1 aprile 1944 diverse migliaia di uomini
della Wehrmacht e delle Ss diedero inizio a una vasta operazione militare antipaitigiana. Le stragi ebbero inizio il 2 aprile 1944, con la fucilazione di
sei persone. La notte del 5 aprile, nella frazione di Cumulata, 13 abitanti vennero trucidati. Il 7 aprile 1944, Venerdì Santo, 24 persone vennero
prelevate, portate in paese e fucilate: tra di esse, il commissario prefettizio Tavani e il parroco don Concezio Chiaretti. Nel corso del rastrellamento, altri
8 cittadini di Leonessa vennero uccisi nelle frazioni: alla fine, le stragi di Leonessa contarono 51 morti.

 7 aprile 2012
LEONESSA-"Un`assoluzione importante non solo per me, ma per tutti gli amministratori che devono trovare il coraggio di fare scelte giuste e
trasparenti per il bene del loro paese". Commenta così Paolo Trancassini (in foto), sindaco di Leonessa, l`assoluzione arrivata in secondo grado dopo la
condanna a un anno ricevuta in prima istanza per una storia legata a delle concessioni. Sia il primo cittadino che i consiglieri comunali di maggioranza
era  no stati condannati per abuso d`ufficio in seguito al rilascio di una serie di concessioni edilizie finalizzate, come era stato sostenuto a suo tempo
nell`assise pubblica, "al rilancio dell`agricoltura".  La Corte d`Appello di Roma ha stabilito che il fatto non costituisce reato dal
momento che è stato riconosciuto il fine pubblico dell`operato degli amministratori. "Spesso spiega Trancassini - noi amministratori dobbiamo
passare dalle forche caudine dei tempi burocratici, ma nel caso specifico, per aiutare una categoria in difficoltà, abbiamo deciso di
rilasciare delle concessioni edilizie analizzando caso per caso le richieste e facendolo alla luce del sole del Consiglio. Per questo non avevamo paura di
essere accusati di fare favoritismi e con l`assoluzione è emersa la verità: il fine pubblico delle scelte prese a suo tempo quando anche l`opposizione si
astenne, sancendo la bontà di tutta l`operazione".  Trancassini non nasconde quindi il suo incitamento agli
altri amministratori. "Questa sentenza è un messaggio di speranza perché se le cose vengono fatte in modo trasparente e con onestà non dobbiamo avere paura
delle conseguenze".
A questo punto, quindi, la macchia della condanna viene cancellata dal curriculum politico di Trancassini. "Sono sempre stato tranquillo e ho sempre
camminato a testa alta perché convinto di essere nel giusto".   

 6 aprile 2012

 

Tutti assolti e condanne annullate in Corte d`Appello per i permessi a costruire rilasciati dal Comune di Leonessa nella zona del cimitero. I giudici di piazzale Clodio hanno stabilito che il fatto non costituisce reato,
cancellando le condanne a un anno per concorso in abuso d`ufficio e violazione della legge edilizia, inflitte dal tribunale di Rieti nel 2009, al sindaco
Paolo Trancassini, al vice Alfredo Rauco nonché agli ex assessori Giuseppe Rauco, Felice Zelli e Vito Paciucci, ai consiglieri comunali in carica all`epoca dei fatti (anni 2004 e 2005) oggetto dell`inchiesta, Maurizio Rosati,
Giovanni Fossatelli e Giuliano Boccanera, tutti difesi dall`avvocato Alessandro lerardi di Roma. Assoluzione anche per Terzo Felici, il proprietario
dell`area interessata dalle concesioni edilizie. L`indagine riguardò la zona limitrofa al cimitero dove, secondo il piano regolatore, era consentito costruire solo piccole costruzioni per vendere
fiori o oggetti di onoranze funebri. Invece, 25 permessi rilasciati dal consiglio comunale (sindaco Rauco), con due delibere adottate nel 2005, ma
predisposte nel 2004 (sindaco Trancassini) consentirono di realizzare manufatti, di dimensioni notevolmente superiori, da destinare ad attività agricole. E tutti i consiglieri comunali (fatta eccezione per il capogruppo di
minoranza Cordisco) votarono a favore. Ora, la Corte d`Appello ha sentenziato che non ci fu reato e Trancassini commenta soddisfatto: «I giudici hanno
riconosciuto che abbiamo agito per un interesse pubblico e non perché eravamo in campagna elettorale. E Felici, colui che avrei voluto favorire, si candidò
addirittura contro di me. La verità è che ho solo cercato di sfruttare la possibilità offerta dalla legge 38 che consente di realizzare insediamenti
agricoli e di incrementare lavoro e occupazione: è quello che fatto e sono pronto a rifare».

 15 marzo 2012

Ok alla legge ma il Terminillo cerca il rilancio
 La giunta regionale approva la legge della Montagna, ma per gli impianti del Reatino si aspettano ancora misure concrete. Via libera dalla Pisana al
provvedimento che riguarda le «disposizioni in materia di sistemi di trasporto a mezzo di impianti a fune e altri mezzi di risalita e di piste da sci, nonché
in materia di sicurezza e di comportamento nella pratica non agonistica dello sci». In sostanza, si disciplinano autorizzazioni e concessioni di tutto ciò
che riguarda il turismo sciistico. «La legge andrà poi in commissione e in aula, dove saranno possibili i relativi emendamenti - spiega il consigliere
regionale Antonio Cicchetti. - Per il Terminillo, resta  no, intanto, i due provvedimenti importanti, che sono il protocollo d`intesa
per il rilancio firmato il 27 dicembre, con lo stanziamento dei fondi, e su cui si terranno riunioni tra i soggetti coinvolti, e il Piano Casa, su cui
attendiamo la pronuncia della Corte Costituzionale».
 La legge passata in giunta, come ricorda l`assessore alla Mobilità,  Francesco Lollobrigida,  «partendo da  un`analisi della situazione esistente, si pone, come obiettivo, lo sviluppo
economico dei comprensori sciistici regionali, semplificando le procedure». Tra i punti della nuova norma, anche «la facilitazione delle procedure per
l`affidamento di costruzione e gestione degli impianti».
 Ma per la montagna reatina è ancora tutto fermo a dicembre. «La nuova legge è un passaggio importante per gli impianti - osserva il sindaco di
Leonessa,
Paolo Trancassini ma noi auspichiamo che il protocollo d`intesa siglato a fine dicembre si trasformi al più presto in fatti concreti». Il do cumento, voluto dalla Regione, prevede incontri per programmare gli interventi e iniziare le operazioni. «Pensavano tempi più rapidi - aggiunge Trancassini - e non vorremmo che questa lunga attesa possa nascondere altri problemi.
Sollecitiamo la Regione a proseguire su quanto sancito nel protocollo: i tempi sono stretti e ulteriori attese rischiano di far perdere un`annualità di esercizio».
 LBru.

 23 Febbraio 2012
LEONESSA La città protagonista alla Bit di Milano. Come concordato nel consiglio direttivo, il Consorzio turistico Leonessa ha partecipato alla Borsa
intemazionale del turismo: è stato diffuso materiale promozionale di Leonessa nello stand della Regione Lazio. D Consorzio ha inoltre preso parte, destando
molto interesse, al workshop "Bit Buy Club" nel quale si sono incontrati i principali operatori turistici nazionali del turismo assodato. E` proprio
durante questo appuntamento che è stata diffusa la brochure "Leonessa, vivi la natura", un compendio dell`offerta turistica leonessana. Una parte dei
centosette operatori presenti, sono stati contattati direttamente dal rappresentante del consorzio leonessano. "Possiamo certamente considerare che
la presenza in questo workshop spiega il Consorzio - rappresenti un momento particolarmente significativo per le attività promozionali che il Consorzio sta
conducendo, per le quali è stato deliberato un investimento economico che, seppur piccolo nei valori assoluti, rappresenta uno sforzo enorme visti i tempi
che corrono". Una presenza insomma  Leonessa La città è circondala da un paesaggio straordinario per bellezza e per valore dal punto di viste naturalistico e ambientale
 davvero utile, quella del consorzio leonessano, che ha in qualche modo bypassato i normali canali degli enti istituzionali, in favore di un "fattivo e
concreto impegno degli operatori associati al Corsorzio". "Siamo consapevoli del valore aggiunto che può derivare dallo sviluppo territoriale - spiega il Consorzio - abbiamo investito su
una promozione di ampio respiro che non si limita a far conoscere la singola
azienda, ma mira alla creazione di una marca turistica comprensoriale".
(Marzio Mozzetti)

 22 Febbraio 2012
LEONESSA
La brigata leonessana che si è recata al Carnevale romano con i costumi del Palio di Velluto non ha dimenticato, domenica scorsa, il Santo venerato in
città e di somma importanza nella storia della Chiesa cattolica. San Giuseppe da Leonessa, ricordato ogni anno e di cui, tra l`altro, nel 2012 ricorre il
quarto centenario della morte.
Il racconto del momento di devozione è illustrato dal sindaco Paolo Trancassini, che ha assistito in prima fila alla cerimonia, che raccontando la
cerimonia religiosa afferma: "Attenti e commossi a rendere omaggio al nostro Santo nella chiesa del Verano, tanta Leonessa ieri a Roma, tante emozioni e
tanto orgoglio ieri per il sindaco di Leonessa. Ormai lontani dagli echi del Carnevale Romano, e dalle polemiche sviluppatesi in seguito all`esclusione del
Sesto di Terzone dalla parte finale del corteo, anche se nel complesso questa partecipazione è stata una bellissima vetrina per Leonessa e il suo
Palio, vorrei ricordare che a Roma c`era un altro evento Leonessano, passato però ingiustamente in secondo piano. Nella basilica di San Lorenzo fuori le
mura, i leonessani romani - ha concluso Trancassini - hanno celebrato la ricorrenza annuale di San Giuseppe da Leonessa".
Erano presenti a San Lorenzo fuori le Mura, oltre al sindaco, in veste ufficiale, con la fascia tricolore, il parroco di Leonessa, la Confraternita di
San Giuseppe, il Gonfalone di Leonessa, le autorità cittadine, la banda di Leonessa e molti leonessani. Durante la celebrazione il sindaco ha rinnovato
l`offerta della lampada votiva che arderà davanti all`urna del Santo.
 "Anche noi - ha detto Trancassini ci uniamo per onorare questo grande figlio della nostra terra. San Giuseppe benedici Leonessa e tutte le
frazioni".
Le celebrazioni dell`anno dedicato  a San giuseppe da Leonessa, morto  il 4 febbraio 1612, termineranno nel mese di settembre.
Intanto il 4 marzo 2012, alle 18, a Civitavecchia ci sarà una concelebrazione eucaristica in sua memoria.     

 22 Febbraio 2012
LEONESSA,
 Il  Palio del Velluto e San Giuseppe da Leonessa spopolano a Roma. La manifestazione leonessana si è infatti trasferita in forze nella capitale dove i figuranti si sono esibiti durante il Carnevale Romano.
 L`evento capitolino si svolto il 18 e il 19 febbraio a partire dalle ore 15. Una lunga sfilata che ha visto gli splendidi costumi medievali sfilare  ß Palio del Velluto e San Giuseppe protagonisti nella capitale
 da piazza del Popolo lungo via del Corso, via Condotti, piazza di Spagna e via del Babbuino. Unico rammarico, la mancata partecipazione dei Tamburini del 
Sesto di Terzone, che sono stati esclusi dall`organizzazione romana.  Nonostante questo i leonessani hanno coinvolto ugualmente il pubblico presente, creando un ottimo trampolino di lancio per la prossima edizione del
Palio del Velluto. "Fotografati ed applauditi per le vie del centro di Roma con i costumi del Palio del Velluto - dice soddisfatto il primo cittadino. Paolo Trancassini - attenti e commossi a rendere omaggio al nostro Santo nella chiesa
del Verano: tante emozioni e tanto orgoglio".
 Infatti Leonessa era al centro anche di un altro appuntamento romano  che si è svolto domenica nel pomeriggio. Nella basilica di San Lorenzo fuori le mura, i leonessani romani hanno celebrato la ricorrenza annuale di San
Giuseppe da Leonessa: presenti il parroco di Leonessa, la Confraternità di San Giuseppe, il sindaco Paolo Trancassini, il Gonfalone di  Leonessa, le autorità,la banda di Leo nessa e molti leonessani
 che vivono nella capitale.
 Durante la celebrazione il sindaco ha rinnovato l`offerta della lampada votiva che arde davanti all`urna del Santo. Una devozione particolare che si svolge all`intemo del quadro dei festeggiamenti per il quarto centenario della nascita
del santo che ricorre proprio nel 2012 e che prevederà altre manifestazioni nei prossimi mesi.    (Marzio Mozzeti)

 

 11 Febbraio 2012

 

Trancassini sferza il Pdl reatino: bisogna cambiare aria «Osservo quello che sta succedendo nel Pdl e non so' se essere più sorpreso o angosciato. I nomi che sento circolare come candidati sindaco mi sembrano buoni tutt'al più per sfilare alla processione di Sant'Antonio. Con tutto il rispetto per Sant'Antonio». Il colpo d'occhio su Rieti non dev'essere dei migliori se Paolo Trancassini, sindaco di Leonessa, si affaccia e altro non vede se non «un partito rinserrato dentro una stanza piena di fumo, e nessuno che abbia il coraggio di aprire la finestra e fare cambiare aria. Il centrosinistra, volente o nolente, con le primarie lo ha fatto e ha trovato in Simone Pietrangeli un candidato in grado di mobilitare l'elettorato, moltiplicare l'entusiasmo. Ed è questo che serve al centrodestra».
Però a che prezzo: anche lì è cominciata la solita disfida tra radicali e moderati, e l'eterna caccia al centro: «E' un quadro vecchio della politica, questo, buono forse cinque anni fa ma adesso non più - prosegue Trancassini - a Roma c'è un governo e nel Paese c'è gente con bisogni e richieste essenziali e nuove. Poi, per carità, gli accordi e le intese serviranno e si faranno comunque ma bisogna partire dall'analisi della situazione esistente. E questo a Rieti vuoi dire solo una cosa: autocritica, bagno di umiltà, senso del limite.
Invece si è partiti dalla caccia al sindaco, senza uno straccio di slancio o di ricerca della novità».
E come dovrebbe essere il candidato-sindaco del centrodestra secondo Trancassini ? «Giovane, nuovo alla politica, capace di aprire la finestra della stanza in cui il centrodestra si è cacciato e di far cambiare l'aria. In una parola, bisogna trovare una persona in grado di motivare la gente ad andare a votare, di suscitare entusiasmo. Diversamente finirà come a Cagliari con una differenza: che lì l'affermazione di un giovane di sinistra è stata una sorpresa. Qui a Rieti sarà un caso di cronaca di morte annunciata». Per il centrodestra.
A.L.

 9 Febbraio 2012

Fece demolire un manufatto abusivo, assolto in tribunale Febbraio, mese fortunato per Alfredo Rauco, assolto a Rieti in altro processo dove era accusato di abuso d'ufficio dopol'esposto presentato da Domenico C'ordisco, un leonessano al quale il comune aveva fatto abbattere un piccolo manufatto di sette metri quadrati realizzato su un'area demaniale senza le necessarie autorizzazioni. Cordisco aveva sostenuto di aver presentato una domanda di condono, ma l'amministrazione aveva ugualmente emesso l'ordine di demolizione. La difesa di Rauco ha ribattuto che la pratica di Cordisco risultava incompleta e lo stesso proprietario, pur invitato a farlo, non aveva fornito la necessaria documentazione integrativa. Oltretutto, essendo stato costruito su una strada pubblica, c'era la necessità di ripristinare la viabilità. Nessun abuso, dunque, e assoluzione per Rauco.

 9 Febbraio 2012

A Rieti il tribunale aveva inflitto ad Alfredo Rauco cinque mesi per lottizzazione abusiva Prato Fornari quarto processo La condanna dell'ex sindaco di Leonessa annullata dalla Cassazione Condanna annullata dalla Cassazione e processo da rifare (il quarto) per la lottizzazione di Prato Fornari, a Leonessa. L'ex sindaco (e attuale vice) Alfredo Rauco, si è infatti visto cancellare i cinque mesi di reclusione che sia il tribunale di Rieti che la Corte d'Appello, gli avevano inflitto, attribuendogli la responsabilità di aver rilasciato dei permessi illegittimi per consentire la realizzazione di otto villini. L'inchiesta aveva coinvolto anche tecnici e proprietari, ma tutti era no stati assolti perché nel loro comportamento era mancato l'elemento psicologico del reato. Adesso una nuova sezione della Corte d'Appello dovrà rifare il processo a Rauco, basandosi sui rilievi fatti dalla Cassazione, ma il reato è vici no alla prescrizione. Soddisfatto l'ex sindaco: «non avevo mai capito perché ero finito sotto processo».
 Prato Fornari nuovo processo per Rauco Annullata dalla Cassazione la condanna dell'ex sindaco - Ripartirà dalla Corte d'Appello il processo per la lottizzazione di Prato Fornari, a Leonessa. La Corte di Cassazione ha infatti annullato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello (confermativa della precedente emessa a Rieti) nei confronti dell'ex sindaco Alfredo Rauco, ordinando un nuovo processo. Gli atti tornano così a un'altra sezione di appello che dovrà nuovamente decidere sulla base dei vizi rilevati dai giudici di legittimità.
In ogni caso, il reato per il quale Rauco era stato condannato, vale a dire la lottizzazione abusiva, è prossimo alla prescrizione, ma l'attuale vice sindaco di Leonessa punta all'assoluzione piena: «questa decisione mi rende giustizia - commenta Rauco - perché non avevo mai capito la ragione per cui ero finito sotto processo e di quale colpa mi fossi reso responsabile. Ora leggerò le motivazioni della vizi eccepiti dal mio avvocato hanno trovato puntuale accoglimento. Comunque, rinuncerò ad un eventuale prescrizione perché voglio che la mia estraneità sia sancita da una sentenza dei giudici».
La condanna - cinque mesi e 21 mila euro di multa - Alfredo Rauco l'aveva subita a Rieti, al termine di un processo dove il giudice monocratico Andrea Fanelli aveva anche assolto altri nove imputati (tecnici e proprietari dei villini unifamiliari per i quali fu ordinato il dissequestro) perchè non avrebbero avuto la consapevolezza del fatto che si stava realizzando una trasformazione illegittima dell'area dove il sindaco aveva autorizzato la costruzione degli immobili in violazione del piano urbanistico. Mancò, in sostanza, l'elemento psicologico del reato. Rauco presentò appello contro la condanna, ma i giudici di secondo grado la confermarono. Di qui, il nuovo ricorso in Cassazione dell'avvocato Alessandro lerardi e la sentenza di annullamento, con rinvio, emessa dai giudici di piazza Cavour.
2007, con il sequestro della lottizzazione (comprendente otto villini, il cui dissequestro fu ordinato dal giudice contestualmente alla sentenza di Rieti) i cui permessi per costruire erano stati rilasciati nel 2004 dal sindaco in carica Alfredo Rauco, decisione che aveva seguito una delibera adottata dal consiglio comunale nel 1995, secondo cui la presenza di opere di urbanizzazione consentiva di rilasciare singole concessioni. La procura, invece, contestò proprio questo punto, sostenendo che gli interventi non erano mai stati realizzati.
In un caso, addirittura, finì sotto accusa anche lo spostamento di un tratto di acquedotto realizzato dall'ex Casmez, per favorire la costruzione di un abitazione. Atto, la cui illegittimità fu sancita sia dal Òàã che dal Consiglio di Stato, ai quali si era rivolto l'avvocato Mauro Mattucci per conto di un privato che si riteneva danneggiato dalla costruzione, ma penalmente considerato irrilevante, tanto che il beneficiario fu tra gli imputati assolti in primo grado a Rieti.

 

 4 Febbraio 2012

 LA POLEMICA un blocco annunciato Morro-Leonessa, il caos è lì dove ci si aspettava che fosse, non solo perché quella è una delle strade di montagna per antonomasia, ma perché già a dicembre, la ditta che aveva la manutenzione aveva fatto cilecca. «Era una cosa annunciata - urla il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, quando sono le 16 e sulla strada ci sono almeno 13 vetture bloccate. Quella ditta, con un solo trattore, non può fare quel servizio. Avevo chiesto alla società provinciale, Risorse Sabine, di passare al nostro Comune l'appalto: hanno offerto la miseria di 7.000 euro. Quando hanno rifatto l'appalto, l'hanno diviso in due, e ad una seconda ditta che è subentrata nel tratto più impervio hanno dato 15.000 euro.
Spero che ora, qualcuno abbia il buon gusto di andare a casa» (Alessandra Lancia)

 4 Febbraio  2012

Tra Morro e Casa Cantoniera sono dovuti intervenire i Carabinieri  - Strada bloccata per tutta la giornata - Trancassini tuona contro Melilli - LEONESSA "II disastro era annunciato, ma così è troppo": è questo uno dei commenti alla situazione tragica della viabilità denunciato dal sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, che torna a spostare l'attenzione, dopo i disagi già registrati a dicembre con il gelo, sul tratto viario Morro-Casa Cantoniera (direzione Leonessa). "E' incredibile - dice Trancassini  - e qualcuno questa volta dovrà pagare con le dimissioni. Non so sinceramrnente a quale carrozzone, anzi caravan, della Provincia sia affidata la gestione, ma certo è che se non fosse stato per i Carabinieri non sarebbe stato possibile liberare automobilisti e auto bloccate in quel tratto in 70 centimetri di neve. Nessuno chiede la luna, ma ho parlato decine di volte con Melilli e Maschietti per cercare una soluzione che non è mai arrivata. Queste sono le conseguenze. Avevo proposto all'ente di darci  risorse per autogestirci  quel tratto di strada e ci sono stati proposti 7mila euro di contributi che però non bastavano. Poi ho scoperto che ne hanno dati 15mila a ditta. Ma qui non si è visto nessuno. Qualcuno deve rispondere di quanto in corso. Ho quattro ragazzi che si stanno occupando delle strade comunali e che stanno lavorando ininterrottamente da ore e per questo pretendo rispetto per loro e per tutti i dttadini ai quali non posso dare risposte". (Leonardo Ranalli)

 2 Febbraio  2012

Leonessa e Micigliano si consorziano Terminillo: insieme per lo sviluppo Terminillo Operazione rilancio. Nata tra i Comuni di Leonessa e Micigliano, l'"associazione" pronta ad accogliere enti e privati Uniti per lo sviluppo del Terminillo Un consorzio gestirà i fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio. Venti siberiani sono giunti fino a noi portando freddo e disagi. La neve ha imbiancato i tetti di Rieti, e la città dalla prime ore del mattino è stata avvolta da un tetro silenzio. Ciononostante, nelle ore più calde all'orizzonte è apparso un sole pacioccone, che ride bonario, incurante delle basse temperature. Un sole sciatore, presentato dal sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, e dal sindaco di Micigliano, Francesco Nasponi. E' il sole dello "Smile", creato come logo della società consortile nata fra i Comuni di Leonessa e Micigliano, una società che ha l'obiettivo di gestire i fondi regionali messi a disposizione del Terminillo, trovare partner privati, sviluppare il versante nord della montagna reatina per dodici mesi l'anno, realizzare nuovi impianti sciistici e gestirli in proprio e ripristinare il collegamento non solo sciistico ma anche della viabilità fra Pian de' Valli e il comune di Leonessa. "La nostra è una società aperta - ha detto Trancassini nell'incontro di ieri -, un freno che si ferma in tutte le stazioni per far salire Comuni, Provincia e privati che desiderano collaborare con noi per la migliore riuscita del progetto. Noi abbiamo avuto il coraggio di iniziare, che altro non è che il segreto per andare avanti; agli altri spetta la decisione di seguirci. Oggi - ha continuato il sindaco di Leonessa - ci sono i soldi e le condizioni per fare bene. Non abbiamo bisogno di cialtroni su questo treno ma di persone credibili, tra le quali possono trovare posto i politici che sanno fare il loro dovere. Abbiamo scelto un sole non dispettoso come altri propongono perché la politica ambientale non ce la facciamo insegnare da nessuno e perché oggi più che mai il Terminillo possa ripartire con un sorriso". Sorridente anche il sindaco di Micigliano Francesco Nasponi. "Ci siamo fatti coinvolgere dal sano entusiasmo del sindaco Trancassini - ha detto il primo cittadino - perché crediamo che oggi sia arrivato per noi una nuova opportunità: gestire una grande risorsa, economica ed ambientale. I denari messi a disposizione dalla Regione consentiranno ai nostri paesi di sostituire gli impianti morti per fine vita tecnica e avviare una nuova stagione turistica in un territorio d'eccellenza, il Lazio montano che rappresentiamo in totale. Impreziosire le nostre montagne con nuovi impianti significa dare respiro e nuova linfa a una economia asfittica come quella silvo-pastorale ormai scomparsa. Si tenga presente - continua - che nel passato Micigliano poteva contare su 13mila ovini e 1.300 capi adulti tra bovini ed equini, oggi al contrario sono rimasti solo 2 pastori e 147 abitanti, l'ultima nata è mia nipote, su un territorio di 40 chilometri quadrati. Sostituire questa economia con l'industria dell'accoglienza arricchita dalla somministrazione di prodotti tipici locali significa offrire a questi piccoli centri, ombra di se stessi, un'occasione di riscatto e di elevazione rispetto al dimenticatoio sociale al quale sono stati condannati. Ben venga dunque questa società consortile che potrà fare bene con l'aiuto di tutti e che già da oggi fa spazio ai sogni, sogni di vedere i nostri paesi diventare punti di attrazione". Soddisfatto per la creazione di questa società consortile anche il presidente della Pro Loco di Terminillo, Alvaro Salvatori. "Sono ben felice che questi due Comuni si siamo messi d'accordo per creare le migliori condizioni di sviluppo del versante nord del Terminillo".(Rita Giovannelli)

 

 2 Febbraio 2012

Strategia comune dei sindaci di Micigliano e Leonessa per rilanciare la montagna Consorzio per il Terminillo Trancassini e Nasponi: pronti a costruire e gestire nuovi impianti Due comuni si uniscono per rilanciare il Terminillo. Sono Micigliano e Leonessa, «proprietari» della montagna insieme a Rieti, Cittaducale e Cantalice, i cui rispettivi sindaci hanno presentato ieri un progetto per riportare la stazione agli antichi fasti. In che modo? «Destinando i venti milioni stanziati dalla Regione al potenziamento degli impianti lungo il versante nord e allo sviluppo dell'accoglienza. Il nostro è un treno che si mette in movimento, speriamo che anche gli altri salgano a bordo, altrimenti rischiamo la morte civile», hanno sottolineato Franco Nasponi e Paolo Trancassini, annunciando che si consorzieranno per gestire anche la strada provinciale Vallonina che collega Terminillo con Leonessa, quest'anno rimasta chiusa nonostante la lunga assenza di neve.
Leonessa e Micigliano piantano le loro bandierine sul Terminillo: «questa è anche casa nostra- dice il sindaco Paolo Trancassini nella sala conferenze dell'Hotel Togo, Pian de Valli, Rieti - d'altronde la montagna è una e unica dev'essere la strategia per goderne e svilupparsi». E se fin qui tra i tanti Comuni che insistono sul Terminillo non c'è mai stato verso di mettersi insieme e men che meno di mettersi d'accordo sul da farsi, i due paesi rivieraschi del versante nord rompono gli indugi e uniscono strategie, progetti, forze e risorse in una società consortile. Sul logo c'è il sole, uno sciatore e un sorriso e a presentarla ieri mattina davanti agli irriducibili del Terminillo - Pro loco. Cai, maestri di sci, operatori economici - sono stati i sindaci di Micigliano Francesco Nasponi e di Leonessa Paolo Trancassini affiancati da consiglieri e assessori comunali.
Sul piatto ci sono i 20 milioni di euro della Regione che in quota parte andranno anche ai due comuni. Per fare cosa? «Per ammodernare da subito gli impianti esistenti e per mettere mano ad un piano di sfruttamento del versante nord», va diritto al bersaglio Trancassini. Alla vecchia Isic (la società del Terminillo super sky) è subentrata una nuova società ma l'interesse per la montagna reatina è rimasto lo stesso; è invece cambiato e radicalmente il progetto perla fruizione, sciistica e non, del versante di Micigliano e Leonessa. «Ora si chiama Terminillo stazione montana, è ancora in fase di gestazione sotto la supervisione del settore Ambiente della Regione e promette una fruizione light e a 360 gradi della montagna, non forzando i vincoli esistenti ma provando a conviverci», spiega l'architetto Fabio Orlandi. Trancassini e Nasponi ci puntano, volendo fare del Terminillo la montagna di Leonessa e di Micigliano e dei due paesi le piazze del Terminillo.
«Per cominciare basterebbe tenere aperta la strada della Vallonina - dice Trancassini - Quest'anno la Provincia è riuscita a tenerla chiusa anche in totale assenza di neve : noi con la società nata oggi possiamo gestirla». Poi c'è il tema degli eventi e delle iniziative, ognuna spendibile a beneficio della piazza altrui: «già in estate c'è stata una proficua collaborazione con la Pro loco di Terminillo» ricordano sia Trancassini che il presidente Alvaro Salvatori: è il caso di insistere su questa strada. Vero, Micigliano resta fuori mano e la funicolare il sogno di Nasponi che induce i più al sorriso. «Però noi vogliamo fermare la morte civile dei nostri paesi: Terminillo è una grandiosa opportunità qui non colta abbastanza, l'accoglienza può diventare la nostra piccola industria», dice Nasponi. La società consortile dovrebbe funzionare da braccio operativo, introitando le risorse, realizzando gli impianti e gestendoli. E Rieti e Cantalice? «Noi non vogliamo escludere nessuno, semmai vogliamo essere di sprone - dice Trancassini - il nostro è un treno che si mette in viaggio e che passa dappertutto». Purché trovi qualcuno in stazione... (Alessandra Lancia)

 

 29 dicembre  2011

LEONESSA - Brutta avventura per due escursionisti, L.G. del 1986 di Roma e R.D. del 1961 di Leonessa, che ieri poco prima delle 13 hanno chiesto aiuto telefonicamente al Corpo Forestale dello Stato perché non riuscivano a proseguire nel loro percorso a causa della neve ghiacciata che avevano incontrato sul sentiero nella zona della cresta Sassetelli, tra il Terminillo e Leonessa, all'incirca a quota 2000 metri. Non appena ricevuta la chiamata il Comandante della Stazione Forestale di Leonessa Alessandro Tatti, e il volontario del Soccorso Alpino e Speleologico Pino Calandrella, si sono messi in marcia per raggiungere il luogo indicato dai due escursionisti. I due soccorritori sono giunti sul posto intorno alle ore 15. «Ci siamo immediatamente assicurati delle condizioni di salute dei due uomini - ha spiegato il Comandante Tatti - le condizioni in cresta, in effetti, erano particolarmente difficili. Nonostante le condizioni meteorologiche fossero buone, il problema era rappresentato dalla neve particolarmente ghiacciata e i due escursionisti non avevano ramponi e dunque non potevano muoversi neanche di un centimetre». I due soccorritori, mentre si recavano sul luogo indicato dagli escursionisti, avevano già allertato l'unità aeromobile della Forestale.
L'elicottero del Corpo, dopo aver perlustrato la zona, è giunto sul posto indicato ed ha recuperato i due escursionisti e i due soccorritori.
Dopo pochi minuti l'elicottero è atterrato in zona sicura dalla quale i quattro hanno ripreso il cammino verso Leonessa.
Intorno alle 17 i due escursionisti avevano già fatto ritorno nelle proprie abitazioni. Insomma, una brutta avventura conclusa con un lieto fine.

(Marco Fuggetta)

 29 dicembre  2011

 Si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura di due escursionisti (L.G. del 1986 di Roma e R.D. del 1961 di Leonessa), rimasti bloccati dal ghiaccio tra la Cresta Sassetelli e Leonessa a 2000 metri di altitudine. I due sono stati trovati nel pomeriggio di ieri dalle squadre di terra dei soccorritori del Cnsas e del Corpo Forestale dello Stato che avevano iniziato le ricerche intorno alle ore 14.30 dopo che i due escursionisti di Leonessa avevano chiesto aiuto telefonicamente al Corpo Forestale dello Stato poiché non riuscivano a proseguire il loro percorso a causa della neve e del ghiaccio trovato sul loro sentiero.
Sono quindi partite le squadre di terra, del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) e della forestale, che hanno cercato di raggiungere i due escursionisti secondo le indicazioni ricevute al momento della richiesta di aiuto, mentre, l'elicottero del Corpo Forestale dello Stato, con a bordo un tecnico ed il medico del Soccorso Alpino e Speleologico ha iniziato a perlustrare la zona dall'alto. E' stata una corsa contro il tempo nel tentativo di riuscire a trovare i due escursionisti prima del tramonto del sole. Il sopraggiungere del buio, infatti, avrebbe costretto i soccorritori a sospendere le ricerche mettendo a rischio la vita dei due escursionisti esposti a temperature ben al di sotto dello zero. Fortunatamente le souadre di terra sono riusciti ad individuare le due persone rimaste bloccate intorno alle ore 16 e a comunicare l'esatta posizione all'elicottero che sorvolava la zona.
Effettivamente non è stato facile il recupero dei due proprio per il ghiaccio presente in quel tratto di montagna che impediva ogni movimento. A rendere più difficile il recupero anche il fatto che i due erano completamente sprovvisti dell'adeguata attrezzatura per affrontare un simile percorso sulla neve.
Abbigliamento e scarpe non idonee a questo tipo di escursioni soprattutto a temperature così basse. Insomma i due escursionisti devono ringraziare la buona stella se sono stati trovati con il sole ancora ben alto perché quasi sicuramente non sarebbero riusciti a superare la notta rischiando il congelamento. I due sono stati recuperati a bordo dell'elicottero insieme ai componenti delle squadre di soccorso di terra e trasportati nei pressi del parcheggio dove avevano lasciato la vettura.
Escursionisti sulla neve "Volevamo immegerci nella natura e ammirare il paesaggio innevato con questa splendida giornata di sole e mai avremmo immaginato di trovarci cosi in difficoltà" avrebbero candidamente affermato i due escursionisti ai loro soccorritori . I due erano partiti da Leonessa senza un abbigliamento idoneo escursionisti ai loro soccorritori.
E a tal proposito il Servizio regionale Lazio del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico raccomanda a tutti di prestare la massima attenzione alle previsioni meteorologiche prima di avventurarsi in escursioni lungo i sentieri di montagna e soprattutto di affrontarle con le adeguate attrezzature e un abbigliamento adatto per le temperature che specie di notte scendono repentinamente e abbondantamente al di sotto dello zero termico. Il Soccorso Alpino ricorda inoltre un importante appuntamento in tutta Italia per il 15 gennaio 2012, la Giornata Nazionale " Sicuri sulla neve", dove si organizzano degli incontri nelle località montane e si parlerà proprio della prevenzione e sicurezza in montagna.
 

(lu.Spa)

 

Regione Lazio  27 dicembre  2011

 

 

 

La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha firmato questa mattina, presso la sede della Giunta regionale, il Protocollo d'intesa per il rilancio del comprensorio sciistico del Monte Terminillo. L'accordo è stato siglato dal presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, e dai sindaci dei Comuni dell'area del reatino coinvolti: Rieti, Giuseppe Emili, Cantalice, Paolo Patacchiola, Leonessa, Paolo Trancassini, Cittareale, Giuseppe Fedele, e Micigliano, Francesco Nasponi. L'intesa è stata  illustrata dalla presidente Polverini e dall'assessore regionale alle Politiche per la Mobilità e il Tpl, Francesco Lollobrigida.

 "Riusciremo a mettere in campo opere importanti e strategiche - ha dichiarato la presidente Polverini - che accompagnino anche un percorso che darà a questa Regione una nuova legge regionale sulla montagna. Per la prima volta dopo tanti anni è un passo concreto. Lo sforzo  messo in campo dalla Giunta e dal Consiglio per approvare un articolo del piano casa dedicato al Terminillo, in questo momento ha avuto una battuta d'arresto. Andiamo avanti con quello che già abbiamo. Oggi la Regione, la Provincia di Rieti e tutti i Comuni coinvolti si danno dei compiti. Ci sarà una commissione che in base alle priorità e fattibilità delle opere procederà per mettere in campo gli investimenti regionali, senza dimenticare che nel frattempo, oltre ad uno sguardo ai privati che si aspettano un segnale forte dalle istituzioni, cercheremo di portare nel Lazio anche risorse aggiuntive".

"Dobbiamo recuperare l'attrattività della nostra zona rispetto all'Abruzzo -  ha affermato l'assessore Lollobrigida - che bisogna guardare come esempio per far tornare i romani a sciare nel Lazio".

"Oggi diciamo grazie a Polverini e alla Giunta per aver mantenuto l'impegno di poter usare i fondi in bilancio - ha sottolineato il Presidente della Provincia di Rieti Melilli - ha ragione la governatrice quando dice che dobbiamo dare un segnale forte ai privati facendo vedere che le istituzioni sono unite".  

Con questa intesa, la Regione Lazio ha voluto promuovere un intervento pubblico nel settore, favorendo la realizzazione, l'apertura e l'adeguamento delle piste da sci nell'area. Con il Protocollo l'Amministrazione regionale si impegna a procedere nell'immediata assegnazione dei fondi resi disponibili dalla legge di bilancio 2012, per uno stanziamento complessivo nel triennio 2012-2014 di 20 milioni di euro. I fondi verranno così ripartiti: 2 milioni di euro per il 2012, 9 milioni per il 2013 e 9 milioni per il 2014. I Comuni si impegnano a loro volta a realizzare le opere previste nel quadro di riparto entro il 15 ottobre del 2012. Alla Provincia di Rieti spetta il ruolo di segnalare alla Regione Lazio, che manterrà la supervisione sull'attuazione del protocollo attraverso un'apposita commissione, i progetti maggiormente meritevoli e di verificare l'equilibrio dello sviluppo dei vari territori, nel rispetto dell'attuali vocazioni degli stessi. La Commissione sarà presieduta dal Direttore Regionale dei Trasporti e sarà composta da un rappresentante di ciascun Comune ed un rappresentante della Provincia di Rieti. L'accordo punta alla pianificazione e alla successiva programmazione a medio e lungo termine della messa a sistema dell'intero comprensorio del Terminillo, perseguendo una condizione di auto sostenibilità, con un dimensionamento ottimale e sinergico dei singoli impianti, nella prospettiva di una gestione unica comprensoriale.


 

 28 dicembre  2011

Assegnati i fondi resi disponibili dalla legge di bilancio 2012. Opere da avviare entro il prossimo anno Rilanciare il Terminillo Firmato un protocollo con Comuni per lo sviluppo del comprensorio sciistico RILANCIARE il comprensorio sciistico del Terminillo, favorendo la realizzazione, l'apertura e l'adeguamento delle piste da sci nell'area. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha siglato ieri mattina in Regione, il protocollo d'intesa per il rilancio del Terminillo, sottoscritto con l'assessore regionale alle Politiche per la mobilità Francesco Lollobrigida, il presidente della provincia di Rieti Fabio Melilli, e i sindaci dei comuni dell'area del reatino coinvolti, Rieti, Cantalice, Leonessa, Cittareale e Micigliano: Giuseppe Emili, Paolo Patacchiola. Paolo Trancassini, Giuseppe Fedele e Francesco Nasponi. L'accordo punta alla pianificazione e alla successiva programmazione a medio e lungo termine della messa a sistema dell'intero comprensorio del Terminillo.
Con il protocollo, l'amministra zione regionale si impegna a procedere nell'immediata assegnazione dei fondi resi disponibili dalla legge di bilancio 2012, per uno stanziamento complessivo nel triennio 2012-2014 di 20milioni di euro, I comuni, dal canto loro, si impegnano a realizzare le opere previste nel quadro di riparto entro il 15 ottobre del 2012 prorogabile al 15 ottobre del 2013 in caso di dimostrata effettiva complessità degli interventi. Alla provincia di Rieti, secondo quanto stabilito dal documento, spetterà il ruolo di segnalare alla Regione Lazio, che manterrà la supervisione sull'attuazione del protocollo attraverso un'apposita commissione, i progetti maggiormente meritevoli e di verificare l'equilibrio dello sviluppo dei vari territori. La commissione sarà presieduta dal direttore regionale dei trasporti e sarà composta da un rappresentante di ciascun Comune ed un rappresentante della provincia di Rieti.
«Riusciremo a mettere in campo opere importanti e strategiche - ha detto Polverini - che accompagnino anche un percorso che darà' a questa regione, una nuova legge regionale sulla montagna. Per la prima volta dopo tanti anni e' un passo concreto. Lo sforzo messo in campo dalla giunta e dal consiglio per approvare un articolo del piano casa dedicato al Terminillo, in questo momento ha avuto una battuta d'arresto.
Andiamo avanti con quello che già abbiamo. Oggi la regione, la provincia di Rieti e tutti i comuni coinvolti si danno dei compiti. Ci sarà una commissione che in base alle priorità e fattibilità' delle opere procederà per mettere in campo gli investimenti regionali, senza dimenticare che nel frattempo, oltre ad uno sguardo ai privati che si aspettano un segnale forte dalle istituzioni, cercheremo di portare nel Lazio anche risorse aggiuntive».
«Dobbiamo recuperare l'attrattività della nostra zona rispetto all'Abbruzzo che bisogna guardare come esempio per far tornare i romani a sciare nel Lazio», ha affermato l'assessore Lollobrigida. «Con la firma di oggi - ha spiegato Melilli - abbiamo registrato da parte della regione un impegno mantenuto. Il Terminillo tomi ad essere un attrattore di investimenti. Altre regioni hanno investito mentre noi abbiamo assistito alla decadenza del Terminillo. Chiediamo alla regione una grande attenzione alla tempistica, agire in ritardo e perdere tempo sarebbe la cosa peggiore».
La firma del protocollo porterà ai comuni del comprensorio del Terminillo risorse per circa 20 milioni di euro .

 

 28 dicembre  2011

La Regione stanzia 20 milioni in 3 anni per costruire, aprire o adeguare piste da sci Rinasce la montagna dei romani Dal boom degli Anni '80 al declino. Pronto il piano di rilancio e sviluppo Marco Cipriani ó Una «scarica elettrica» per ripartire, un input per progettare, pianificare e finalmente tornare agli antichi splendori. A questo dovranno servire i 20 milioni in 3 anni che la Regione Lazio ha messo a disposizione del comprensorio del Monte Terminillo per rilanciare le attività invernali, e non solo. Appaiono sbiaditi ai più giovani i ricordi degli anni '80 e '90, epoche in cui per molti la bella vita di Cortina era solo un'invenzione dei film di Vanzina e i romani si riversavano in massa sulla «montagna di Roma». A tutto vantaggio di albergatori, strutture ricettive e maestranze. Oggi è diverso: il Monte Terminillo è diventato un «nobile decaduto», molti imprenditori se ne sono andati e i romani preferiscono l'Abruzzo, dove trovano comfort, servizi e organizzazione.
La Regione vuole recuperare il tempo perduto. Il segnale arriva con il protocollo d'intesa redatto dall'assessore alla Mobilità, Francesco Lollobrigida e presentato ieri mattina dalla governatrice Renata Polverini. A sottoscrivere l'accordo il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli e i sindaci  Emili di Rieti, Paolo Patacchiola di Cantalice, Paolo Trancassini di Leonessa, Giuseppe Fedele di Cittareale e Francesco Nasponi di Micigliano.
Il protocollo promuove un intervento pubblico favorendo la realizzazione, l'apertura e l'adeguamento delle piste da sci nell'area. La Regione si impegna a procedere con l'assegnazione dei fondi disponibili con il bilancio 2012: dei 20 milioni, 2 saranno assegnati nel 2012, 9 nel 2013 e gli ultimi 9 nel2014; I Comuni si impegnano a realizzare le Opere previste entro il 15 ottobre 2012, prorogabile in caso di difficoltà al 15 ottobre 2013, e solo dopo potranno incassare i soldi; la Provincia, infine, segnalerà alla Regione i progetti maggiormente meritevoli e verificherà l'equilibrio dello sviluppo nei vari territori. La supervisione resterà alla Regione attraverso una apposita commissione, presieduta dal direttore regionale dei Trasporti e composta da un rappresentante di tutti gli enti coinvolti. «Una giornata fondamentale per il territorio reatino e non solo -ha commentato la Polverini - Riusciremo a mettere in campo opere importanti e strategiche che accompagnino anche un percorso che darà a Questa reeio- ne una nuova legge regionale sulla montagna per la prima volta da anni. È un passo concreto». Del finanziamento, previsto dalla giunta Marrazzo, è stata cambiata la modalità di assegnazione: non più soldi «regalati» per opere da realizzare, ma rimborsi tarati su progetti specifici. «Non si tratta di fondi a pioggia - ha commentato Lollobrigida - ma di una decisione strategica. Negli ultimi anni abbiamo perso chilometri a fronte di Regioni come l'Abruzzo, che dobbiamo guardare come esempio. Dobbiamo recuperare le attenzioni dei privati e riportare i romani a sciare nel Lazio».
Inevitabili i riferimenti al Piano casa. Proprio una norma sul Terminillo diede l'occasione all' ex ministro Galan di impugnare il provvedimento alla Corte Costituzionale. «Non c'entra niente con ciò di cui parliamo oggi - ha specificato la governatrice - ma comunque mi auguro che quel provvedimento venga sbloccato il prima possibile, per consentire di farci continuare il nostro piano di sviluppo».

 28 dicembre  2011

Le reazioni  La provincia di Rieti festeggia - Una provincia in festa. Il territorio di Rieti brinda a una svolta che è possibile definire storica e che regala nuova speranza a chi viveva solo di turismo. «Oggi diciamo grazie a Polverini per aver mantenuto l'impegno di usare i fondi in bilancio - ha detto il  presidente Fabio Melilli . Dobbiamo dare un segnale forte ai privati facendo vedere che le istituzioni sono unite». Emili (Rieti) ha chiesto «un impegno anche per i collegamenti dall'Umbria»; Trancassini (Leonessa) ha parlato di «un sogno che diventa realtà»; Patacchiola (Cantalice) ha invitato a «guardare oltre l'inverno e immaginare impianti idonei per tutto l'anno». Nasponi (Micigliano) ha già parlato del suo progetto di «una funicolare dalla Valle del Velino».
 

 28 dicembre  2011

Polverini : Un legge sul «modello Abruzzo» - «Una nuova legge per la montagna», un «comprensorio sciistico del Terminillo». Sono due dei passaggi chiave degli interventi della governatrice Polverini e dell'assessore Lollobrigida, che durante la conferenza stampa di ieri hanno anticipato i piani della Regione Lazio per il settore: il cosiddetto «modello Abruzzo». Fra i punti della «legge per la montagna», allo studio dell'assessorato alla Mobilità, la definizione di un vero e proprio comprensorio sciistico montano, che eluda i personalismi e la concorrenza fra piccoli operatori e disciplini gli impianti e la natura di mezzi di risalita e collegamenti. Fra gli obiettivi, l'istituzione di uno «skipass unico», l'innalzamento degli standard di sicurezza e la prospettiva di una gestione unica degli impianti.

 28 dicembre  2011

Assegnati i fondi resi disponibili dalla legge di bilancio 2012. Opere da avviare entro il prossimo anno Rilanciare il Terminillo Firmato un protocollo con i Comuni per lo sviluppo del comprensorìo sciistico RILANCIARE il comprensorio sciistico del Terminillo, favorendo la realizzazione, l'apertura e l'adeguamento delle piste da sci nell'area. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha siglato ieri mattina in Regione, il protocollo d'intesa per il rilancio del Terminillo, sottoscritto con l'assessore regionale alle Politiche per la mobilità Francesco Lollobrigida, il presidente della provincia di Rieti Fabio Melilli, e i sindaci dei comuni dell'area del reatino coinvolti, Rieti, Cantalice, Leonessa, Cittareale e Micigliano: Giuseppe Emili, Paolo Patacchiola. Paolo Trancassini, Giuseppe Fedele e Francesco Nasponi. L'accordo punta alla pianificazione e alla successiva programmazione a medio e lungo termine della messa a sistema dell'intero comprensorio del Terminillo.
Con il protocollo, l'amministrazione regionale si impegna a procedere nell'immediata assegnazione dei fondi resi disponibili dalla legge di bilancio 2012, per uno stanziamento complessivo nel triennio 2012-2014 di 20milioni di euro. I comuni, dal canto loro, si impegnano a rea lizzare le opere previste nel quadro di riparto entro il 15 ottobre del 2012 prorogabile al 15 ottobre del 2013 in caso di dimostrata effettiva complessità degli interventi. Alla provincia di Rieti, secondo quanto stabilito dal documento, spetterà il ruolo di segnalare alla Regione Lazio, che manterrà la supervisione sull'attuazione del protocollo attraverso un'apposita commissione, i progetti maggiormente meritevoli e di verificare l'equilibrio dello sviluppo dei vari territori. La commissione sarà presieduta dal direttore regionale dei trasporti e sarà composta da un rappresentante di ciascun Comune ed un rappresentante della provincia di Rieti.
«Riusciremo a mettere in campo opere importanti e strategiche - ha detto Polverini - che accompagnino anche un percorso che darà' a questa regione, una nuova legge regionale sulla montagna. Per la prima volta dopo tanti anni e' un passo concreto. Lo sforzo messo in campo dalla giunta e dal consiglio per approvare un articolo del piano casa dedicato al Terminillo, in questo momento ha avuto una battuta d'arresto. Andiamo avanti con quello che già abbiamo. Oggi la regione, la provincia di Rieti e tutti i comuni coinvolti si danno dei compiti. Ci sarà una commissione che in base alle priorità e fattibilità' delle opere procederà per mettere in campo gli investimenti regionali, senza dimenticare che nel frattempo, oltre ad uno sguardo ai privati che si aspettano un segnale forte dalle istituzioni, cercheremo di portare nel Lazio anche risorse aggiuntive».
«Dobbiamo recuperare l'attrattività della nostra zona rispetto all'Abbruzzo che bisogna guardare come esempio per far tornare i romani a sciare nel Lazio», ha affermato l'assessore Lollobrigida. «Con la firma di oggi - ha spiegato Melilli - abbiamo registrato da parte della regione un impegno mantenuto. Il Terminillo tomi ad essere un attrattore di investimenti. Altre regioni hanno investito mentre noi abbiamo assistito alla decadenza del Terminillo. Chiediamo alla regione una grande attenzione alla tempistica, agire in ritardo e perdere tempo sarebbe la cosa peggiore».

 28 dicembre  2011

Terminillo, 20 milioni per risorgere - Turismo Firmato il Protocollo. I fondi spalmati fino al 2014 Svolta al Terminillo 20 milioni per le piste Polverini: «Montagna da tutelare» La stagione turistica sul Terminillo è appena iniziata, con poca neve, ma un primo passo verso il rilancio della «montagna di Roma» è stato fatto. Ieri infatti in Regione è stato firmato un protocollo d'intesa a favore del comprensorio sdistico che prevede un finanziamento di 20 milioni di euro nel triennio 2012-2014. A sottoscrivere il documento sono stati la governatrice Renata Polverini insieme con l'assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida, il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli e i sindaci dei comuni vicini alla stazione sciistica.
Ð documento prevede un in tervento pubblico che favorisca la realizzazione, l'apertura e l'adeguamento delle piste: la Regione si impegna a procedere con l'immediata assegnazione dei fondi disponibili con il bilancio 2012. Dei 20 milioni, in particolare, due saranno assegnati nel 2012, nove nel 2013 e altri 9 nel 2014. «Faremo opere importanti e strategiche per dare al Lazio una nuova legge regionale sulla montagna - spiega la presidente Polverini -. Per la prima volta dopo tanti anni è un passo concreto. Lo sforzo messo in campo dalla giunta e dal Consiglio per approvare un articolo del Piano casa dedicato al Termi nino in questo momento ha avuto una battuta d'arresto ma continuiamo ad andare avanti con quello che già abbiamo».
Nell'ambito del Protocollo i comuni realizzeranno le opere previste entro il 15 ottobre 2012 (con proroga al 15 ottobre 2013). La supervisione resterà comunque alla Regione.
Critici i Verdi. Secondo il presidente del Lazio, Nando Bonessio, «Ci risiamo.Complici le feste, ecco che la Polverini, senza attendere il pronunciamento del ministero dei Beni culturali sul controverso articolo "pro Terminillo" inserito nel Piano casa, parte a spron battuto nell'ennesimo scempio del territorio. Cosa si nasconde di fronte a una simile velocità che non trova riscontro in nessun altro provvedimento della Regione? Non lo sappiamo, ma la giunta Polverini si prepara a realizzare anche una pista da sci, verso Leonessa, con l'abbattimento di migliaia di faggi secolari. Serve invece coniugare la valorizzazione degli sport invernali con la tutela dell'ambiente e lo sviluppo di un turismo ecosostenibile con parchi nazionali e aree protette».
R.Fr.

 28 dicembre  2011

Nozze vip nel 1956 Gina Lollobrigida scelse la chiesetta degli alpini per sposarsi con Mirko Skofic Era qui la «Dolce Vita» sulla neve. Sono lontani i tempi della Dolce Vita sulla neve,  degli attori e dei personaggi illustri che amavano frequentare quella che per volere del duce da pascolo sterminato d'incanto si trasformò nella Montagna di Roma. Fu Mussolini a volere la costruzione della strada che avesse condotto i turisti fin sopra i duemila metri di Campoforogna, la prima pietra degli ampi io chilometri della variante della Salaria fu posta nel 1934 e 4 anni più tardi l'opera venne completata insieme con la costruzione dell'Albergo Savoia, residenza d'elezione della vacanze imbiancate del duce. La successiva realizzazione della funivia, il lussuoso albergo Roma, la vicinanza con la vita mondana della capitale, trasformarono Pian de' Valli in una succursale di via Veneto e negli anni '60 furono in molti a salire lassù per girare film, ritrovarsi in quota, metter gli sci per la gioia di paparazzi e curiosi.
Nel 1956 Gina Lollobrigida scelse la chiesetta degli alpini per la celebrazione del suo matrimonio con Mirko Skofic; il suo amore per le nevi del Terminillo fu imitato da Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Tina Pica, Vittorio Gassman ed Eduardo De Filippo che appena poteva andava a riposarsi nella stanza a lui riservata all'Albergo Savoia. Anni splendenti, con impianti ali' avanguardia per 30 chilometri di piste che facevano la gioia degli sciatori ro- Celebrità Innamorati del Terminino furono anche Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Tina Pica, Vittorio Gassman ed Eduardo De Filippo mani, gli alberghi esclusivi, la via dei negozi, i ristorantini alla moda.
Poi, a inizio degli anni '80, il crollo verticale, perché il Terminino non è riuscito a tenere il passo con i tempi, ha provato a sfruttare dò che aveva ricevuto in dono dal passato vivendo di ricordi, senza riuscire ad adeguarsi al presente. La neve artificiale è arrivata troppo tardi e con enormi difficoltà tecniche, le concessioni degli impianti di risalita sono scadute una a una, i grandi residence e il cemento hanno preso il posto degli alberghi e così gli sciatori laziali hanno iniziato a scegliere le nuove mete abruzzesi; Campo Felice, Roccaraso e Campo Imperatore con il loro sci notturno o le piste innevate artificialmente hanno accompagnato il declino irrefrenabile della montagna reatina. Che da tempo non è più la montagna di Roma e dei romani, anche se con un ripetersi estenuante nel tempo si sono disegnati nuovi progetti, fatto proclami, ideati piani di salvataggio, ma senza un disegno organico che fosse riusdto a riportare il turismo là dove era sbocciato prima della guerra, in una delle zone più affascinanti dell'Appennino.
Oggi sono rimasti percorribili solo io chilometri di piste, dell'abbondanza passata restano la funivia, tré seggiovie e un tapis roulant ad alimentare la passione degli amanti della neve. C'è chi vede nella costruzione del famoso scavalcamento a Nord per raccordarsi alle piste di Leonessa, l'unica ancora di salvezza. Ma per ora è solo una delle tante idee di sviluppo di una montagna scomparsa dalla mappa del turismo regionale. Per tornare al passato il Terminillo ha bisogno di correre veloce verso il futuro.
Valerio Vecchiarelli

 28 dicembre  2011

I fondi verranno gestiti dai Comuni interessati e serviranno per piste e impianti 20 milioni per il Terminillo .L'intesa siglata ieri alla Pisana con gli amministratori reatini - Il  progetto di rilancio del Terminillo sembra diventare realtà. E' stata firmata ieri mattina in  Regione l'intesa che porterà, tra il 2012e il 2014,20 milioni di euro dalla Regione ai Comuni dell'area del Terminillo. I fondi serviranno per rinnovare gli impianti e le piste esistenti. Alla firma erano presenti, tra gli altri, oltre al presidente della Regione, Renata Polverini, il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili, il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli e i primi cittadini di altri Comuni, da Cittareale a Micigliano. La speranza di tutti gli amministratori è per interventi in tempi rapidi, che possano far raggiungere e magari supe rare al Terminillo i risultati raggiunti negli ultimi tempi dal vicino Abruzzo sul fronte della montagna.

Emili e Melilli chiedono interventi rapidi Terminillo, 20 milioni per piste e impianti aalla Regione ai Comuni in tre  «Aho', che siete venuti co' gli sci?». Saluta in romanesco, il presidente Renata Polverini, i sindaci reatini, ieri mattina in Regione per firmare il protocollo d'intesa per il rilancio del Terminino. No, niente sci ai piedi o in spalla, e non solo perché scarseggia la neve, nonostante vista imbiancata da Roma la montagna faccia sempre la sua figura. E' che ormai di impianti fruibili ne sono rimasti pochi e l' iniezione di fondi e buone intenzioni della Regione arriva in tempo in tempo a scongiurare l'estinzione della stazione sciistica reatina.
I fondi, per cominciare: li aveva stanziati Piero Marrazzo dopo l'insurrezione di Leonessa e il successivo pressing del centrosinistra reatino. La presidente Polverini li ha «salvati» dalle voragini del bilancio regionale e, dopo lunga trattativa, li ha appostati per i tr anni a venire: 2 milioni nel 2012, 9 nel 2013 e 9 nel 2014. «La Regione assegnerà queste risorse immediatamente ai Comuni perché recuperino e amplino gli impianti e le piste esistenti. Questa giunta, debbo dire coraggiosamente, ha provato a inserire una norma nel piano casa per interventi più massicci, ma questa norma, al momento, è indisponibile». E siccome aspettare ancora sarebbe stato «colpevole da parte nostra, oggi cerchiamo di dare un forte segnale di discontinuità con il passato, per rompere l'apatia che fin quii ha segnato le politiche regionali verso la montagna reatina». Ecco, dunque, i 20 milioni di euro ai Comuni, sperando «che attraggano anche capitali privati perché quello deve essere il nostro obiettivo». «Il nostro sarà un intervento strategico, che ha come obiettivo quello di riportare il Lazio in pista: in questi anni, abbiamo perso chilometri e chilometri di piste di sci alpino rispetto all'Abruzzo dice l'assessore sciatore, Francesco Lollobrigida - anche pensando ad un unico comprensorio regionale».
-Al presidente della Provincia, Fabio Melilli, spetta inaugurare la saga dei ringraziamenti (ringraziato a sua volta per il lavoro di coordinamento svolto dal sindaco di Cantalice, Paolo Patacchiola) e ricordare la tabella di marcia: «Ci sono cose da fare subito, perché gli imprenditori hanno bisogno di vedere che qualcosa si muove, fosse anche il solo ripristino dei vecchi impianti. Come Provincia, avevamo un'ambizione più grande: costruire un sistema di collegamento col versante di Leonessa e di Cantalice. Ma mentre noi stancamente arretravamo, l'Abruzzo si è mosso con norme organiche. Ora c'è bisogno di ripartire dagli impianti, senza trascurare nulla sotto il profilo ambientale. La tempistica sarà un fattore cruciale». Lo ripete anche il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili: «Finalmente si indovina un percorso di rinascita, per restituire a Rieti qualcosa che non aveva avuto e per recuperare il terreno perduto con l'Abruzzo. Ma se vogliamo per Terminillo un radioso avvenire bisogna accelerare i tempi». E chiarire un bei po' di aspetti, sui quali il protocollo d'intesa gesuiticamente sorvola, tipo il ruolo dei privati e la sorte degli impianti chiave del comprensorio, a cominciare dalla Cardito Nord. Una commissione ad hoc - guidata dal direttore del dipartimento Territorio ñ Trasporti della Regione, Bernardo Fabrizio - dovrà raccogliere i desiderata dei Comuni, stabilire priorità e fissare il cronoprogramma degli interventi. Poi, sì, ci si potrà rimettere gli sci.

Alessandra Lancia

 28 dicembre  2011

Leonessa soddisfatta ma ancora manca il capitolo Vallonina «Per noi di Leonessa, vedere qui a Roma, in Regione, tutta questa attenzione per il Terminillo è un sogno», dice, leggero. Paolo Trancassini {nella foto), quando la presidente Renata Polverini gli dàla parola in conferenza stampa. Un sogno, in verità, molto ad occhi aperti, visto che dal protocollo d'intesa solennemente sottoscritto ieri mattina nella Sala Tevere manca in toto il capitolo Vallonina, quel progetto targato Isic che prevedeva una girandola di piste e impianti nel tutelatissimo versante nord della montagna, per reclamare il quale Leonessa, sul finire del 2008, arrivò ad un passo dalla secessione dal Lazio. «Però a qualcosa quella stagione di lotta è servita se oggi Terminillo è tornato al centro dell'attenzione - prosegue Trancassini - e questa intesa è frutto di un buon lavoro fatto in questi mesi dalla politica».
Quello che non è riuscito, prima ancora che a Leonessa alla Regione La zio, è stato di infilare nella legge per il piano casa il grimaldello per «aprire» il Terminillo alle ruspe e ai piloni. Un tentativo andato a vuoto non per lo stop dei «soliti» Verdi, ma per l'altolà dell'allora ministro Galan che, infischiandosene delle proteste della giunta Polverini e del Pdl laziale, sollevò il problema della legittimità costituzionale di quella legge. «Noi ci abbiamo provato, ma quell'articolo che ci avrebbe consentito di fare interventi anche sul Terminillo ci è stato impugnato davanti alla Corte Costituzionale», ricorda infatti l'assessore regionale, Francesco Lollobrigida, che nel febbraio scorso scelse la pista leonessana di Vallorgano per rimettersi gli sci e fare qualche discesa. «Qualche soluzione bisognerà pur trovarla, se non vogliamo fermarci al recupero dei soli impianti già esistenti e soprattutto se vogliamo attrarre capitali privati sulle nostre montagne». Il Comune di Leonessa, che rientra nel novero dei destinatari dei finanziamenti regionali, comincerà con il mettere mano alla stazione di partenza e alla vecchia seggiovia a un posto che serve Campo Stella.
A.L.

 28 dicembre  2011

Terminillo pronto per il rilancio Siglato in Regione il protocollo d'intesa che sblocca 20 milioni per gli impianti RIETI - II presidente della Regione Lazio, Renata Polverini ha firmato il protocollo d'intesa fra la Regione Lazio, la Provincia di Rieti e i Comuni del comprensorio per il rilancio dell'attività sciistica dell'area del Monte Terminillo. L'accordo è stato siglato nella sede della Regione Lazio dalla governatrice Polverini, dall'assessore regionale alle Politiche per Mobilità e Tpl Francesco Lollobrigida, dal presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli e dai sindaci dei Comuni coinvolti: Giuseppe Emili di Rieti, Paolo Patacchiola di Cantalice, Paolo Trancassino di Leonessa, Giuseppe Fedele di Cittareale e Francesco Nasponi di Micigliano.
A pagina 3 Oltre a Melilli ed Emili presenti i sindaci di Cantalice, Leonessa, Cittareale e Micigliano Terminillo si prepara per il rilancio Siglato m Regime ilprotocollu d'intesa che sblocca 20 milioni per gli impianti Leonardo Ranalli RIETI - Dopo intese, promesse e annunci, è finalmente arrivato il giorno della firma del protocollo d'intesa tra Regione Lazio, Provincia di Rieti e Comuni che insistono sul comprensorio del Terminillo, per sbloccare gli ormai famosi 20milioni di euro impegnati dalla scorsa legislatura regionale e confermati con il bilancio 2012.
Laccordo, nel dettaglio, è stato sottoscritto dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, dall'assessore regionale alle politiche per la mobilità e il Tpl, Francesco Lollobrigida, dal presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli e dai sindaci dei Comuni dell'area del reatino coinvolti: Giuseppe Emili (Rieti), Paolo Patacchiola (Cantalice), Paolo Trancassini (Leonessa), Giuseppe Fedele (Cittareale), e Francesco Nasponi (Micigliano). Una firma annunciata da tempo che pone ora una linea virtuale dalla quale ripartire verso lo sviluppo del sito montano che continua, da anni, ad essere sulla bocca di tanti e nel libro mastro dei fatti di pochi.
Di fatto gli investimenti previsti subiscono uno slittamento per gli investimenti rispetto all'iniziale tabella di marcia, ma sono sempre investimenti vincolati e quindi bene a nuovi fondi per rilanciare una montagna piena di potenzialità e carente, al tempo stesso, di strutture ricettive e offerte per i turisti.
Con questa intesa, la Regione Lazio ha voluto promuovere un intervento pubblico nel settore, favorendo la realizzazione, l'apertura e l'adeguamento delle piste da sci nell'area. Con il protocollo, l'amministrazione regionale si impegna a procedere nell'immediata assegnazione dei fondi resi disponibili dalla legge di Bilancio 2012, per uno stanziamento complessivo nel triennio 2012-2014 di 20 milioni di euro. I fondi verranno così ripartiti: 2 milioni di euro per il 2012.9 milioni per il 2013 e 9 milioni per il 2014.1 Comuni si impegnano a loro volta a realizzare le opere previste nel quadro di riparto entro il 15 ottobre del 2012 prorogabile al 15 ottobre del 2013 in caso di dimostrata effettiva complessità degli interventi. Alla Provincia di Rieti spetterà il ruolo di segnalare alla Regione Lazio, che manterrà la supervisione sull'attuazione del protocollo attraverso un'apposita commissione, i progetti maggiormente meritevoli e di verificare l'equilibrio dello sviluppo dei vari territori, nel rispetto delle attuali vocazioni degli stessi. La commissione sarà presieduta dal direttore ei Trasporti e sarà composta da un rappresentante di ciascun Comune e da un rappresentante della Provincia di Rieti.
L'accordo, fanno sapere dalla regione Lazio, punta alla pianificazione e alla successiva programmazione a medio e lungo termine della messa a sistema dell'intero comprensorio del Terminalo, "perseguendo una condizione di auto sostenibilità, con un dimensionamento ottimale e sinergico dei singoli impianti, nella prospettiva di una gestione unica comprensoriale".
Dopo anni di proposte, forzature e tentativi di rilanciare il sito, arriva ora qualcosa che può effettivamente rappresentare un passo importante che nel tempo è stato fortemente voluto a ogni livello istituzionale e che potrebbe signi ficare un punto fermo per quanti hanno sempre creduto e di avere gli strumenti per riportare Terminillo a quegli anni di gloria di cui si conserva solo un lontano, lontanissimo ricordo.
Un accordo che prevede il piano di investimenti da fare a livello impiantistico e che, per molti, sembra una bella toppa messa in seguito al pasticciaccio del Piano Casa e all'impugnativa degli articoli riguardanti proprio il sito montano sul quale, secondo le iniziali volontà della Regione, sarebbe stato possibile costruire in deroga ai molti vincoli locali e comunitari. Una vittoria degli ambientalisti e di quanti hanno ritenuto assurdo provare a fare un tentativo di tale portata che poi, puntualmente.dopo le critiche e le moltissime perplessità, è stata presa di petto e di fatto invalidata nel nome di un rispetto territoriale che continua a fare acqua.

 28 dicembre  2011

Dall'ente il tentativo di portare anche ulteriori risorse nazionali "Presto una legge sulla montagna"
La governatrice Polverini punta allo sviluppo dell'area RIETI - "Riusciremo a mettere in campo opere importanti e strategiche che accompagnino anche un percorso che darà a questa regione una nuova legge regionale sulla montagna per la prima volta da anni". E' quanto dichiarato dalla governatrice del Lazio, Renata Polverini, a margine dell'incontro svoltasi in Regione alla presenza delle istituzioni Reatine che dovranno occuparsi del rilan cio territoriale del sito sciistico. durante l'incontro. "Lo sforzo messo in campo dalla giunta e dal consiglio per approvare un articolo del piano casa dedicato al Terminillo in questo momento ha avuto una battuta d'arresto - ha proseguito - e per questo continuiamo ad andare avanti con quello che già abbiamo". In concreto, quindi, si ripar te dai 20milioni di euro per la stazione montana e vengono accantonate le incognite del Piano casa che è stato impugnato dall'al- lora governo nazionale proprio nei punti riguardanti il polo sciistico e le deroghe ai vincoli che erano state previste. "Oggi la Regione, la Provincia e tutti i Comuni - ha concluso - si danno dei compiti. Ci sarà una commissio- Sindaci Durante la firma del Protcollo d'Intesa La governatrice Renata Polverini e Fabio Melillì ne che in base alle priorità e alla fattibilità delle opere procederà per mettere in campo gli investimenti regionali, senza dimenticare che, nel frattempo, oltre a une sguardo ai privati che si aspettano un segnale forte dalle istituzioni, cercheremo di portare nel Lazio anche risorse nazionali aggiuntive".
 

 19 novembre  2011

 

Leonessa Rubinetti chiusi di notte per un'ordinanza del sindaco che ne spiega le ragioni Acqua razionata in tutto il territorio La situazione potrebbe protrarsi anche molto a lungo.

LEONESSA - Erogazione dell'acqua sospesa tutte le notti nell'intero territorio comunale.
Un'ordinanza del sindaco prevede che i rubinetti rimangano chiusi tutti i giorni, dalle 20-21 di sera alle 5.30-6.30 del mattino.Una situazione che dura da un po' di tempo e che per ora non sembra destinata a cessare.
Dice il primo cittadino, Paolo Trancassini: "La scarsità di precipitazioni nevose dello scorso inverno e la siccità di quest'estate, dovuta alla mancanza di pioggia e ad alte temperature che hanno raggiunto anche la punta massima di 40 gradi per giorni e giorni di seguito, hanno portato a questa situazione. Le nostre sorgenti, da quella di Rio Fuggio a quella del Fuscello - prosegue Trancassini  - hanno risentito molto di questa situazione, e la Sogea, concessionaria per il nostro Comune dell'intero ciclo delle acque, è stata costretta a inviarci una richiesta formale di procedere al razionamento dell'acqua".
"A questo punto - spiega il sindaco - non ho potuto fare altro, constatata anche la situazione, che emettere l'ordinanza che provvede alla sospensione dell'erogazione dell'acqua in orario notturno. Abbiamo, infatti, cercato di permettere l'impiego di acqua nelle ore del giorno, quando serve per cucinare, lavarsi, per gli usi domestici. Ma la situazione è difficile, anche se sia la Sogea che il Comune fanno di tutto per ripristinare la normalità".
"Periodicamente - conclude Trancassini - qui ci sono stati problemi con l'acqua. Poi a partire dal '91 la situazione si era normalizzata. Il punto è che bisogna prendere atto del fatto che, a volte, ci sono situazioni che neanche le più moderne tecniche possono risolvere e che spesso c'è un fattore imponderabile". Spiega Luciano Runci, della Sogea: "La situazione dell'acqua è difficile in tutta la zona. Antrodoco, Greccio, Colli sul Velino, tanto per citare qualche nome, periodicamente si trovano a fronteggiare carenze d'acqua. Il problema esplode quando l'estate è torrida, la siccità estiva da problemi idrici nell'inverno successivo. Qui a Leonessa la carenza di precipitazioni nevose dello scorso inverno e di piogge in estate ha ridotto la potenza della capacità idrica a un quarto del normale". "Inoltre - sottolinea Runci - c'è da sottolineare un altro fattore, che è legato alla conformazione geografi ca del luogo: non è possibile connettersi ad altri acquedotti, per cui se l'acquedotto locale è in sof ferenza non ci sono modi di ovviare alla cosa. Per tornare alla normalità - auspica il responsabile per Leonessa della Sogea - ora ci vorrebbero giorni e giorni di piogge copiose".
C'è da dire che le sorgenti locali, numerose e in luoghi splendidi dal punto di vista naturalistico, vedono in molti punti le loro acque assorbite dal terreno, in alcune zone molto permeabile.
Una serie di fattori ha fatto scattare il problema acqua, che tocca gli oltre 2.500 abitanti di questo comune, tra i più popolosi e vivaci dal punto di vista economico della provincia di Rieti, ma non soltanto. Leonessa è, infatti, una rinomata località turistica e sciistica, conosciuta a livello internazionale. Ma anche luogo di raccolta e coltivazione di prodotti tipici, come la famosa patata bianca di Leonessa. Un mondo di grande interesse, anche ambientale e paesaggistico, su cui problemi come quello della carenza idrica possono pesare molto.

Rita Boini

 9 novembre  2011

Per richiedere i voucher c'è tempo fino al 30 dicembre Buoni per le donne lavoratrici  - RIETI - La Regione Lazio pensa alle donne lavoratrici. E' rivolto a loro il bando per l'acquisto di servizi di cura del progetto Vinco. Per accedervi e richiedere i voucher c'è tempo fino al 30 dicembre. L'iniziativa è finanziata con il contributo del Fondo sociale europeo. Le donne lavoratrici potranno utilizzare i voucher per avvalersi di molti servizi tra cui l'asilo nido, l'assistenza domiciliare, il trasporto e la ludoteca. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di favorire la conciliazione fra impegni professionali e familiari delle donne.
Possono richiedere i buoni, per un importo massimo di 1.200 euro, le lavoratrici residenti in alcuni comuni della provincia di Rieti quali Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgorose, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Cittareale, Fiamignano, Leonessa, Petrella Salto, Pescorocchiano e Posta, che abbiano responsabilità di cura a carattere continuativo nei confronti di figli minori di 14 anni o di anziani over 65, oppure di disabili.

 

 3 Novembre 2011

La Coldiretti plaide alla riapertura dei bandi e si mette a disposizione degli imprenditori «Una boccata d'ossigeno i Piani di sviluppo» Alessandra Pasqualotto ²ÅÏ Una ventata di fiducia per le aziende agricole provinciali con particolare riferimento ai giovani imprenditori e a chi vuole coniugare agricoltura con turismo.
La notizia è quella arrivata dalla Regione Lazio che ha riaperto il bando regionale per i Piani di Sviluppo Rurale 2007-2013 con disponibilità di fondi destinati in particolare proprio ai giovani e all'impresa agrituristica.
Per facilitare l'accesso ai finanziamenti regionali, e dare in questo modo una mano concreta e decisamente preziosa, agli imprenditori agricoli ciha pensato la Coldiretti di casa che ha messo a disposizione delle aziende uno specialista del settore che consente di elaborare pratiche di finanziamento ad hoc per poter rispondere al bando regionale.
Il servizio completamente gratuito e studiato apposta per il nuovo Psr del Lazio, la federazione degli agricoltori lo ha predisposto dal lunedì al giovedì, dalle9 alle 13, naturalmente presso la sede di Rieti ma è anche possibile nelle altre sei sedi della provincia dislocante nel territorio tra cui quelle di Amatrice, Borgorose, Leonessa, Magliano Sabina, Passo Corese e Poggio Mirteto su appuntamento.
«L'intento di Coldiretti è quello di avvicinare sempre più i giovani all'agricoltura spiega il responsabile della Coldiretti di Rieti Cario Picchi - Il bando ha scadenza il prossimo 13 dicembre ed è orientale soprattutto ad aiutare gli under 40 che hanno voglia di intraprendere impresa nel campo dell'agricoltura con tutta una serie di agevolazioni»., Come dire una occasione da non perdere visti i tempi di grandi difficoltà e ristrettezze, per la quale è stato concesso anche, altro tempo per usufruirne, per coloro che voglio no ringiovanire la propria attività o per chi inizia ora con nuovi incentivi.

 3 Novembre  2011


SPAGHETTI LUIGI -  L'incredibile tragedia si è consumata a Villa Lucci, piccola frazione di Leonessa  Allevatore ucciso da un toro. L'uomo, di 74 anni, è stato caricato e incornato dall'animale LEONESSA - E' morto incornato dal toro che stava facendo pascolare. Per Benedetto Chiaretti, 74 anni, allevatore molto conosciuto e stimato residente nella frazione di Villa Lucci a pochi chilometri da Leonessa, non c'è stato nulla da fare. Una morte orribile quanto tragica e alla quale non si riesce ancora a dare una spiegazione sul perché quel toro che conosceva e accudiva da tempo abbia deciso improvvisamente di caricarlo a morte. La tragedia si è consumata in pochi attimi ieri pomeriggio. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la nuora che dalla finestra della sua abitazione ha notato il corpo dell'allevatore riverso a terra con il toro che continua a girargli attorno. La donna ha immediatamente dato l'allarme ma i familiari e altri vicini richiamati dalle grida di aiuto nulla hanno potuto se non constatare la gravita delle condizioni dell'uomo per le ferite causate dai violenti colpi inferti dall'animale.
 La tragedia si è consumata ieri pomeriggio nella frazione di Villa Lucci Toro carica e uccide un allevatore Benedetto Chiaretti  è rimato a sottrarsi alla furia dell'animale vita delle condizioni dell'uomo LEONESSA - E' morto incornato dal toro che stava facendo pascolare a pochi metri dalla sua abitazione. Così ha perso la vita tragicamente Benedetto Chiaretti, 74 anni, allevatore molto conosciuto e stimato residente nella frazione di Villa Lucci a pochi chilometri da Leonessa. Una morte orribile quanto tragica e alla quale non si riesce ancora a dare una spiegazione sul perché quel toro che conosceva e accudiva da tempo abbia deciso improvvisamente di caricarlo a morte.
La tragedia si è consumata in pochi attimi ieri pomeriggio intorno alle ore 16 e, a quanto pare, nessuno ha assistito direttamente alla scena. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la nuora che dalla finestra della sua abitazione ha notato il corpo dell'allevatore riverso a terra con il toro che continua a girargli attorno. La donna ha immediatamente dato l'allarme ma i familiari e altri vicini richiamati dalle grida di aiuto nulla hanno potuto, una volta giunti sul posto, se non constatare la gra- per le ferite inferte su tutto il corpo dall'animale. In pochi minuti è arrivata sul posto un'ambulanza del 118 di stanza a Leonessa ma l'allevatore già non dava più segni di vita.
Una morte assurda quella di Benedetto Chiaretti (discendente di una nota famiglia di lupari della zona) che ovviamente ha suscitato profonda commozione nella piccola comunità di Villa Lucci. Infatti il 74enne aveva molta dimistichezza con gli animali e gestiva anche un pascolo di mucche in affido in montagna. Anche quel giorno era stato ad accudirle e al pomeriggio, come sempre, si stava dedicando al "suo" toro. Ora non è chiaro cosa possa aver fatto inferocire l'animale che dopo averlo puntato lo ha caricato. Il poveretto nulla ha potuto fare per evitare la sua furia omicida soccombendo sotto i potenti colpi. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del comando stazione di Leonessa che hanno raccol to elementi per ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente. Benedetto Chiaretti lascia la moglie e due figli. Il corpo dell'allevatore è stato ricomposto e consegnato ai familiari per le esequie.
 

3 Novembre 2011

GIACOMO CAVOLI  La stagione dello sci riparte dalle premiazioni dei suoi campioni regionali, in occasione della 30a edizione di Lazio Pianeta Sci. Nella sala consiliare della Provincia di Roma, a Palazzo Valentin i, infatti, il cuore dell'intero comitato regionale Lazio-Sardegna è riuscito a coinvolgere, ancora una volta, tutte le componenti di una realtà che nonostante le congiunture meteorologiche, soprattutto nell'ultimo anno - riesce a far parlare di sé grazie ai suoi 5.000 tesserati. All'ombra della montagna di Roma, si incontrano un po' tutti i protagonisti della vita provinciale: ci sono i padroni di casa dello Sci Club Terminino, che ne approfittano per fare la solita man bassa di riconoscimenti. C'è il Cicala Bianca, che a due anni di distanza dalla sua nascita ha ricevuto il primo premio per aver contato, nella trascorsa stagione, il maggior numero di soci (242) nell'intero comitato Lazio-Sardegna. Rispetto allo scorso anno, stavolta, per il Cicala Bianca, di premiato ne arriva uno in più, e sono a quota due: Beatrice Liberati (inserita nelle Leve Giovanili insieme ad Emanuele Mazzilli per la squadra rappresentativa del comitato regionale) e Stefano Marzetti, in categoria Master. Il Terminino, a rappresentare il Lazio in Italia, manda Beatrice Salvinelli e Alessandra Moscone (Juniores '92-'94) insieme alle compagini maschili (Simone Zara, Livio Basile ed Eugenio Santopadre) e femminili delle Leve Giovanili (Ilaria Di Gioacchino, Francesca Moscone, Giorgia Condemi, Elena Micheli, Francesca Dia- Sopra, Stefano Marzetti del Cicala Bianca In alto, Andrew Howe A destra, Andrea Marchioni manti, Maria Vittoria Sattin e Virginia Liberati), oltre a Baby e Cuccioli maschile 2001-04 (Giorgio Micheli, Eugenio Moretto del Castello e Mattia Di Gioacchino) e femminile (Elena Giammari, Martina Marchili e Giulia Zanin Mas). Tra i campioni regionali, Leonessa mastica amaro solo per pochi decimi di secondo, ma riesce comunque a reclutare i suoi bravi Jacopo Runci e Marzo Zelli tra le Leve Giovanili della squadra rappresentativa del Comitato Regionale. Questi i campioni regionali premiati nello sci alpino. Categoria Baby femminile: Martina Marchili (Gs) ed Elena Giammari (SI, entrambe Sci Club Terminillo); Ragazzi femminile: Beatrice Liberati (Gs, Sci Club Cicala Bianca); Allievi femminile: Alissa Fabozzo (sia Slalom che Slalom Gigante) e Francesca Moscone (SuperG, entrambe Sci Club Terminillo); Aspiranti femminile: Beatrice Salvinelli (sia Gs che SI, Sci Club Terminino); Juniores femminile: Alessandra Moscone (Gs, Sci Club Terminillo); Master maschile: Stefano Marzetti (Sci Club Cicala Bianca).
 

3 Novembre 2011

ENERGIA E AMBIENTE Centrali a biomasse, allarme di Legambiente Centrali a biomasse come se piovesse nel reatino e anche Legambiente accende il semaforo rosso: «riteniamo che la convenienza economica di un certo tipo di sfruttamento della biomassa sia artificiosamente gonfiata da varie forme di incentivi, tipo i certificati verdi italiani, erogati per 12 anni alla fine dei quali molti impianti chiudono», mette in guardia Gildo Balestrieri, presidente del Circolo Centro Italia. A guardare la mappa degli impianti autorizzati, disponibile sul sito Rieti Energia della Provincia, due soli sono i siti contrassegnati con le foglioline delle biomasse, quello di Borgovelino (centrale a oli vegetali di 965 kw di potenza) e quello di Terzone di Leonessa (centrale alimentata da reflui di alleva mento e erbacei di 999 kw). Ma a questi vanno aggiunti l'impianto da 1 mgw che la Epico sri conta di realizzare nel Nucleo industriale e due impianti gemelli a biomassa liquida da 990 kw per ciascuno che la Energia Immobiliare sri e la Enimm Consulting contano direalizzare nel comune di Cittaducale. Un altro impianto è in progetto nel comune di Poggio Bustone, mentre su una mega centrale da 39 mw c'è lo stop della Regione sulla valutazione di impatto ambientale.
Sul tema il dibattito è apertissimo, anche grazie a comitati spontanei e movimenti contrari alla realizzazione degli impianti che hanno trovato udienza sia in Comune che in Provincia. Salvo ritro varsi, come già in passato sul tema degli impianti fotovoltaici nella piana, a dover fare il miracolo di risolvere la contraddizione tra salvaguardia ambientale e incentivi a fonti energetiche pure queste verdi. «Il rischio reale è di veder fiorire troppe iniziative del tipo mordi e fuggì, con ripercussioni negative sull'intero ciclo energetico-economico e capaci solo di lasciare strascichi nefasti per la salute pubblica - scrive ancora Balestrieri - alla combustione delle biomasse sono associate non irrilevanti emissioni di inquinanti, tra cui polveri in quantità enormemente superiore a quelle degli autoveicoli».
A.L.

 

 11 Ottobre  2011

 LEONESSA - La sagra della patata mette a segno un nuovo successo. Ben cento quintali di patate e migliaia di persone si sono riversate domenica scorsa a Leonessa per gustare il piatto realizzato in tante e gustose ricette: patata fritta, bollita, cotta al forno e, soprattutto, "rescallata", una vera specialità, che consiste nel lessare le patate e poi saltarle in padella insieme alla salsiccia. E la novità dell'evento gastronomico di quest'anno è stata proprio la "salsicciata" che ben si è accompagnata con il piatto principe della sagra, diventata ormai un appuntamento irrinunciabile nel panorama provinciale e non solo.

10 Ottobre  2011

Source : MESSAGGERO RIETI Page of Review : 9 Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 32 Category :COMUNE DI RIETI Author :NN IdDocument : Page Type : 0 <tbody> La sagra della patata fa il pieno Migliaia le persone presenti Cento quintali di patate e decine di migliaia di presenze (nella foto) nella sola giornata di ieri. La patata di Leonessa fa di nuovo centro: bollita, cotta al forno e fritta oppure «rescallata», ovvero lessata e poi saltata in padella con salsiccia e pancetta ha deliziato i palati di migliaia di turisti accorsi nel __________ centro reatino per partecipare a un appuntamento gastronomico, e non solo, diventato ormai un classico da non perdere nel panorama laziale e umbro.
Novità dell'edizione di quest'anno è stata la salcicciata. Ma chi, ieri, è giunto a Leonessa ha potuto lo splendido centro, adagiato a circa mille metri di quota e che ha mantenuto l'aspetto di una cittadina medioevale: massicci portici sulla piazza principale, nella quale si trova la bella fontana Farnesiana commissionata da Margherita d'Austria e nobili palazzetti del XVI e XVII secolo testimoniano un fiorente sviluppo economico di Leonessa nel Rinascimento.
 

 9 Ottobre  2011

Source : CORRIERE DI RIETI Page of Review : 67 Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 8 Category :DAGLI ALTRI COMUNI Author :NN IdDocument : Page Type : 0 <tbody> Leonessa Vmtiduesima edizione della sagra dedicata al tubero La patata regina della tavola LEONESSA - Arriva Europa nel 1579 diventando il piatto principale della dieta dei più poveri. È la patata, oggi regina della tavola a Leonessa che festeggia la 22° edizione della sagra dedicata al gustoso tubero. Sono cento i quintali di patate utilizzati: bollite, cotte al forno e fritte, ma la più buona resta la patata "rescallata": lessata e poi saltata in padella con salsiccia e pancetta.
Molti quintali saranno pelati e trasformati in gustosissimi gnocchi al tartufo e al sugo di castrato. Per i bambini e per i più golosi sono appetitose le patate fritte, in particolare quelle con la buccia rossa che rendono più croccante e dorata la frittura. Come dolce una prelibatezza della cucina leonessana: le ciambelle di patate, dolce molto diffuso nella zona. Novità di questa edizione è la salcicciata. Leonessa, Città d'Arte e Bandiera Arancione, accoglie ogni anno oltre sessantamila visitatori. Splendido centro adagiato a circa mille metri di quota, nel Lazio, in un'ampia conca all'interno degli Appennini ha mantenuto l'aspetto di una cittadina medioevale: massicci portici sulla piazza principale, nella quale si trova la bella fontana Farnesiana commissionata da Margherita d'Austria e nobili palazzetti del XVI e XVII secolo testimoniano un fiorente sviluppo economico di Leonessa nel Rinascimento. Tra i suoi monumenti più significativi le chiese di Santa Maria del Popolo, di San Francesco e San Pietro, nonché del Santuario di San Giuseppe, nativo del luogo e protettore del paese. Leonessa, rinomata come vetrina di qualità per prodotti locali, provinciali e regionali, proporrà sugli oltre cento stand presenti nel centro storico, salumi, formaggi, farro, miele, tartufi, funghi e dolci. Saranno presenti anche articoli in legno e ferro battuto, quadri, merletti e ceramiche tutti rigorosamente Leonessa in festa Molte le variazioni culinarie della patata che oggi verranno offerte nel corso della ventiduesima sagra fatti a mano da abili ed esperti artigiani che li propongono per la mostra-mercato dei prodotti tipici e dell'artigianato.
Il programma prevede oggi alle 11.30 musica e simpatia per le vie della città con il gruppo Folk "La Pacchia" la banda più pazza del mondo; alle 13 l'inizio degustazione degli gnocchi al sugo e al tartufo, patate fritte e "rescallate" in piazza 7 Aprile, salsicce alla brace in piazza 4 Novembre; alle 14.30 esibizione del gruppo folk "La Pacchia"; alle 17 continua la degustazione degli gnocchi - musica con "I duo di Pikke"; alle 18 premiazione della "patata più grande" e dello "stand più bello"; alle 19 cabaret con Valentina Persia; alle 21.30 "Pupazza" e concerto per fuochi d'artificio della Pirotecnica Morsani Rieti in collaborazione con il Comitato San Matteo.
 

 9 Otobre 2011

 

Source : TEMPO RIETI Page of Review : 68 Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 25 Category :DAGLI ALTRI COMUNI Author :FUGGETTA MARCO IdDocument : Page Type : 0 <tbody> Leonessa Dopo l'anteprima di ieri stasera sono attese migliaia di presenze per la famosa sagra La patata è la nuova regina dei buongustai Marco Fuggetta È oggi il grande giorno della patata a Leonessa, unappuntamento che si rinnova ogni anno per deliziare i palati degli estimatori del tubero importato da Colombo più di sei secoli fa. Dopo l'anteprima di ieri che ha fatto registrare già migliaia di presenze, Leonessa si prepara ali' assalto di turisti da tutto il Centro Italia previsto per questa 22° edizione della "Sagra della Patata".
I turisti in arrivo potranno gustare gli oltre 100 quintali di patate utilizzati per "creare" patatine fótte, gnocchi al tartufo ealsugodicastrato, "rescal- late" cioè saltate in padella con salsiccia e pancetta. Un trionfo di sapori e profumi che prende le mosse da uno degli ingredienti più poveri della cucina italiana; la patata.
A colorare l'evento anche il mercato dei prodotti tipici e dell'artigianato in continua crescita, anno dopo anno. Per l'edizione 2011 si è toccato il record di oltre cento stand nel centro storico leonessano. Il programma odierno prevede» a partire dalle 11,30 musica e simpatia per le vie della città con il gruppo folk "La Bacchia - La banda più pazza delmondo". Alle 13 è previsto à inizio della degustazione con gli gnocchi al sugo e al tartufo, patatefrittee "rescallate" in Piazza 7 Aprile mentre in Piazza 4 Novembre saranno di scena le salsicce alla brace. Alle 14.30 esibizione pomeridiana del GruppoFolk"LaRacchia" ealle 17prosegueladegustazione allietata dalla musica del "Duo diPikke". Il programma prosegue alle 18 quando torneranno le divertenti premiazioni della "patata più grande" e dello "stand più bello ".Alle 19 risate a non finire con il Cabaret di ValentinaPersia. Granfinale alle 21.30 conii ballo della "pupazza" e il concerto per fuochi d'artificio della Pirotec- nicaMorsani.
 

 

 14 Agosto 2011

FUGGETTA MARCO -  Riuscì ad unire popolazioni lontane e diverse - RIETI - Era l'ottobre 2007 quando, alla presenza dell'allora Presidente del Senato Franco Marini, il Presidente della Provincia Melilli e il Sindaco Emili celebrarono gli ottant'anni della nostra Provincia sottolineando come. con fatica, si stavano compiendo passi avanti per l'allargamento della provincia alla Sabina romana, «riunendo finalmente ciò che l'uomo aveva separato - disse Melilli - ci piace pensare che la storia possa restituirci un unico popolo». L'idea era quella di lavorare per riunire, anche geograficamente, l'antico popolo dei «sabini». E invece, il 2014 potrebbe essere l'anno del funerale della Provincia di Rieti anche se ad oggi non si capisce bene cosa accadrà dopo. Perché proprio nel 1927 la Provincia di Rieti nacque unificando territori appartenenti, in precedenza, all'Umbria e all'Abruzzo. Ed è stato proprio questo il ruolo e il merito, riconosciuto da tutti, dell'ente Provincia, quello di aver tenuto uniti e rafforzato territori divisi, popolazioni ancora oggi le gate più all'Abruzzo o all'Umbria che non al Lazio. Adesso che la Provincia scomparirà la città di Rieti, in particolar modo, potrebbe tornare ad essere semplicemente «un paesotto» tra le montagne, lontano da Roma, lontano da tutto.
 

 14 Agosto 2011

Cancellata la Provincia. Scoppia la «rivoluzione» - Provincia abolita. Sabina in rivolta

FUGGETTA MARCO -  Rieti Scatta la mobilitazione bipartisan per evitare la soppressione decretata dal Consiglio dei ministri Cancellata la Provincia Scoppia la «rivoluzione» Melilli: «Enti locali senza risorse». Turina (Pdl): «Scelta superficiale» Perilli (Pd): «Berlusconi farà morire quello che Mussolini realizzò» - RIETI Un no trasversale dal mondo politico, istituzionale e sindacale reatino alla soppressione della Provincia. Il presidente dell'ente, Melilli, sottolinea come il governo abbia dimenticato che la modifica dei terri tori provinciali sia competenza dei Comuni e che «Comuni e Province siano state tagliate perché non hanno più risorse e non perché qualche buontempone ne abbia annunciato la soppressione». Di provvedimento superficiale che farà arretrare il territorio parla il  presidente del Consiglio comunale reatino, Turina, che annuncia un Consiglio straordinario congiunto con quello provinciale. Critiche anche da Cgil, Cisi e Uil che segnalano come il governo avrebbe fatto meglio a pensare alle città metropolitane. Durissimo il Pd che bolla la decisione come fatale. Perilli: «Berlusconi cancella quello che creò Mussolini». - Scatta la mobilitazione bipartisan per evitare la soppressione decretata dal governo II presidente Fabio Melilli all'attacco: «Enti eliminati perché non hanno più alcun tipo di risorse» Provincia abolita. Sabina in rivolta n Pd: «Per la città è la morte». Turina (Pdl): «Scelta superficiale. Ora mobilitazione» «Quante ore occorreranno ancora al Governo per accorgersi che l'articolo 133 della Costituzione attribuisce ai Comuni e solo ad essi il potere di iniziativa per modificare le Province? E quanto tempo occorrerà ancora per accorgersi che nei piccoli Comuni l'unica cosa che è stata eliminata è la Democrazia con la scomparsa delle minoranze?». I due quesiti sono del Presidente della Provincia, Fabio Melilli, che torna a scagliarsi contro il provvedimento del Governo che elimina, tra le altre, anche la provincia di Rieti. «Il ministro Tremonti annuncia che leggeremo domani in Gazzetta la manovra. Siamo tutti curiosi di vedere se su questi temi siamo alla solita fiera degli annunci e ancor più curiosi di sapere quale costituzionalista l'ha ispirati. L'unica cosa certa è che al di là delle riforme improvvisate a Ferragosto, comuni e province non esistono più conclude Melilli - perché non hanno più risorse e non perché qualche buontempone annuncia la loro riduzione». Ma Melilli non è solo, anzi è un coro trasversale di «no» quello contro l'abolizione della Provincia. «Si sta delineando una situazione gravissima» è il commento del Presidente del Consiglio comunale di Rieti, Gianni Turina (Pdl). «Una decisione assunta con superficialità che non tiene conto delle specificità dei territori e delle particolari condizioni economiche, sociali e strutturali ragionando in maniera prettamente numerica con un'analisi di tipo quantitativo e non qualitativo - aggiunge Turina Rieti verrebbe trasformata in un paesotto di campagna perdendo anche il ruolo di capoluogo di provincia». Turina invoca una «mobilitazione» e annuncia la convocazione in tempi brevi di un Consiglio straordinario, magari congiunto con quello provinciale. Duro anche il Pd. «Per la città di Rieti, questa scelta rappresenta la condanna a morte, certa ed eseguibile dal 2013 - afferma il consigliere comunale Massimiliano De Santis - La soppressione della Provincia porterà alla scomparsa delle sedi decentrate dello stato, alla riduzione delle scuole, al depotenziamento dell'ospedale». Amaro e ironico Mario Perilli (Pd): «II territorio reatino non avrà più un futuro perché senza prospettive. Se Mussolini aveva fatto Rieti, Berlusconi l'ha cancellata». No da Cgil, Cisi e Uil che invitano il governo ad interessarsi delle città-metropolitane senza  togliere alle piccole realtà già depresse.
 

 14 Agosto 2011

Sondrio salvata - Otto provincie subito salvate dall'estinzione

BERTINI CARLO - DOSSIER - Sondrio salvata Otto Province graziate per l'ampiezza territoriale - Otto Province subito salve dall'estinzione Grazie al nuovo criterio dell'ampiezza territoriale resta anche Sondrio, città del ministro Tremonti .  A Che l'abolizione delle Province sia «un argomento discusso» lo ammette lo stesso ministro Calderoli quando spiega cosa intende fare il governo. Dopo anni di polemiche su questi enti locali spesso definiti inutili e costosi, da mesi in Parlamento si è assistito a uno stop and go: con Idv e Udc schierati per una soppressione tout court, e Pdl-Lega-Pd favorevoli solo a una parziale riduzione. E ora il governo ha deciso di operare una prima sforbiciata, che dovrebbe far cadere 29 o 35 province, in attesa del censimento Istat aggiornato al 2011, senza che vi sia ancora una precisa quantificazione. Ma attenzione, dalle polemiche d'ogni sorta scoppiate a livello locale, dalle contestazioni sulla costituzionalità, sull'autonomia delle Regioni a statuto speciale e sulla voce in capitolo che hanno in materia comuni e regioni, il cammino accidentato è assicurato. Certo è che con il criterio dell'ampiezza territoriale, introdotto alla fine, se ne salvano 8 sulle 37 ipotizzate fino a ieri: una di queste è Sondrio, città di Tremonti, tanto che Pd e Idv tuonano contro «i trucchetti e le manine» che all'ultimo hanno salvato «i feudi». Restano comunque in vita anche Belluno, Grosseto, Matera, Nuoro, Olbia, Oristano e Siena.
Il Piemonte perderebbe Asti, Biella, Verbania-CusioOssola e Vercelli. La Liguria Imperia, Savona, La Spezia. La Toscana Massa Carrara, Pistola e Prato; la Lombardia Lodi; il Friuli Gorizia e Trieste; il Veneto Rovigo; l'Emilia Piacenza; le Marche Ascoli e Fermo; l'Umbria Terni; il Lazio Rieti; la Campania Benevento; la Calabria Crotone e Vibo; il Molise sia Isernia che Campobasso, la Sicilia Enna e Caltanissetta, la Sardegna Medio Campidano, Ogiiastra, Carbonia-Iglesias.
«Se si sopprimessero tutte le Province - spiega Calderoli l'unica strada sarebbe una riforma costituzionale, ma con una legge ordinaria verranno invece soppresse quelle fino a più di 3 mila chilometri quadrati di superficie, seguendo o un criterio o un altro. Per dare un'idea, tra Regioni a statuto ordinario e speciale, ci sarà un taglio del 25-35%». E se come promettono Sacconi e Calderoli chiuderanno anche le dieci Province delle aree metropolitane, da Roma a Milano in giù, «si arriverà a un taglio di quasi la metà delle Province». Ecco, se sono realistiche le stime di uno studio de «La Voce .info» che stando ai bilanci delle province fissa in 2 miliardi i risparmi ottenibili da un'abolizione totale, al massimo si potrebbero ridurre le spese di un miliardo di euro. Ma è tutto subjudice, perché se le 110 province hanno circa 60 mila dipendenti, quelli in carica agli enti che saranno aboliti andranno assorbiti nelle altre amministrazioni. E quindi le sforbiciate incideranno sugli stipendi di consiglieri e assessori, pari a 113 milioni di euro totali, e sulle spese generali di 750 milioni di euro iscritte nei bilanci di tutte le Province italiane. Anche per- che, come ha chiarito il governo, per le Province rimanenti saranno attuate riduzioni del 50% di consiglieri e assessori, dopo i tagli del 20% già operati negli ultimi anni. E se il taglio incide in modo bipartisan, ben suddiviso tra province amministrate da Pd, Pdl e Lega, a impugnare gli scudi sono i presidenti di ogni colore. Da Benevento la signora Mastella Sandra Lonardo chiede di convocare d'urgenza il Consiglio regio nale della Campania, l'ex presidente dell'Upi, Melilli del Pd boccia la riforma e anche gli amministratori leghisti non sono affatto contenti.
Ma un capitolo cruciale riguarda anche i tagli dei Comuni, con l'obbligo di «unione dei municipi» per 1970 campanili con meno di 1000 abitanti. Con beneficio d'inventario, per la fretta dei calcoli fatti in queste ore, «se si fa il conteggio dei nu meri che si realizzano su questi punti - precisa Calderoli - si arriva a un taglio di quasi 50 mila poltrone elettive, più diverse migliaia di dipendenti di istituzioni soppresse. Considerando che all'inizio di legislatura gli amministratori regionali, comunali e provinciali erano 140 mila unità, ora passiamo a 53 mila con una riduzione di 87 mila, superiore al 60%».

 14 Agosto 2011


CARLO FICOZZA - La riduzione delle province è incostituzionale e l'intera manovra porta l'impronta della Lega; penalizza i] Centro e il Sud a vantaggio del Nord». Il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli (Pd), già a capo dell'Unione Province italiane, non ci sta: «È una riforma finta contro cui non si è elevata una voce dalla giunta Polverini e, dopo la farsa delle proposte in campo,lancio una provocazione: si mantengano le Province nel cui territorio svettano cime al di sopra dei 2 mila metri, così il Terminillo potrà salvarci da questa ordalia ferragostana».
Perché la riduzione delle Province è un atto incostituzionale?
«L'articolo 133 della Costituzione è chiaro: per la modifica dei confini delle Province serve una legge del Parlamento su iniziativa dei Comuni e sentite le Regioni».
Dal varo delle Regioni, 41 anni fa, anche dal centro e dalla sinistra si è indicata l'inutilità delle Province...
«A chi è affascinato da questa "riforma" dico che le istituzioni del Paese non si cambiano con l ' accetta a ferragosto confondendo la lotta ai costi della politica con gli assetti degli enti elettivi. Il ministro Calderoli dice che dalla manovra saranno affrancate le Province con più di 3mila ettari, quelle dell'arco alpino con in testa Sondrio, provincia di Tremonti. E io suggerirò come coordinamento delle amministrazioni a rischio il salvataggio delle Province con monti oltre i 2mila metri. Fuori dalle provocazioni, la manovra taglia, per l '80%, i trasferimenti alle Province del Centro e del Sud che non hanno un gettito fiscale adeguato e beneficiano di un fondo di riequilibrio. Che al Nord non serve: sono 22 le Province senza trasferimenti da tempo in forza delle elevate entratefiscali.Epoi,scioltele36Province, dove finiranno i Comuni?».
Si spieghi.
«Ci sarà una rincorsa verso la regione desiderata: a Leonessa c'è già stato un referendum per l'annessione all'Umbria. Le genti del reatino interno gravitano su Abruzzo e Umbria, quelle della bassa Sabina, su Roma da dove, nel 1927, con l'istituzione della Provincia, sono arrivate. E con le Province, spariranno prefetture, tribunali, uffici periferici dello Stato: cosi si uccidono 36 capoluoghi. Ma "contro" non sento ancora una voce dalla Regione in difesa di Rieti».
Si riferisce alla giunta Polverini?
«Sì, se è per la soppressione, perché non lo dice? Per21 anni si è enfatizzato sulle aree metropolitane, le abbiamo elencate in 12 città nella legge del '90, si sarebbero dovute abolire le Province dove a Roma, Napoli, Milano, Firenze, Bologna... E ora? Ci si accanisce con le piccole Province e i Comuni sotto i mille abitanti dove, cancellate per decreto minoranze e democrazia, sarà eletto un "neo-podestà"».


 

 14 Agosto 2011

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 FAVALE MAURO IdDocument : Page Type : 0 <tbody> nprowedimento del governo rivoluziona la Regione. Il presidente della Provincia di Riea si ribella: "Soppressione incostituzionale"
Manovra, la scure sulla Pisana Ildecreto taglia consiglieri e assessori. Nel Lazio arischio 86 comuni LA MANOVRA è una scure sul consiglio regionale che passerebbedai70membriattualia50, la giunta potrebbe essere composta al massimo da 10 assessori. Bisognerà aspettare la pubblicazionedeldecretosullaGazzetta Ufficiale per sapere quanti sono i comuni che rischiano di essere accorpatinelLazio: da un primo calcolo potrebbero essere 86. Si ribella il presidente della provincia di Rieti Melilli.
MAURO FAVALE E CARLO FICOZZA ALLE PAGINE II E III Tagli a consiglien e assesson la manovra colpisce la Pisana TIrìVP AfW H77PW ò WOY H P f ' Z ' Uol ' L Uiii ' l Jt ' 1 MAURO FAVALE IL CONSIGUO regionale che passa dai 70 mèmbri attuali a 50, la giunta che potrà essere composta al massimo da 10 assessori, il trattamento economico dei consiglieri legato all'effettiva partecipazione ai lavori dell'assemblea. Nella manovra predisposta dal ministro Giulio Tremonti c'è un intero articolo, il 14, che potrebbe cambiare volto alle istituzioni regionali. Compresa la Regione Lazio che vedrebbe sostanzialmente ridotti costi e componenti.
«Riduzione del numero dei consiglieri e assessori regionali e relative indennità»: è questo il titolo dell'articolo che prescrive, testualmente, che «il numero massimo dei consiglieri regionali, ad esclusione del presidente re a 50 per le regioni con popolazione tra i 4 e i sei milioni di abitanti». È questo ü range entro cui rientra anche fl Lazio con la sua popolazione che si ferma a 5 milioni e 700 mila. Dalle prossime elezioni, insomma, se la manovra verrà approvata senza modifiche, il Laziopasserà dagli attuali 70 consiglieri regionali (più la presidente Renata Polverini) ai futuri 50. Una cifra che supera il 20% di tagli annunciatodal ministro Roberto Calderoli ieri durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. In quel caso, se il taglio fossedel20%,ilnumerodei consiglieri alla Pisana arriverebbe a 56. Meno 14 componenti, dunque, «esattamente ilnumero degli eletti nel listino del presidente», spiega il consigliere della Destra, Roberto Buonasorte. «Basterebbe abolire illistino, ap provando la nostra proposta e il gioco è fatto. Potremmo diventare la regione che fa da apripista».
In realtà, bisognerà aspettare la pubblicazione della manovra in Gazzetta ufficiale per avere la certezza del criterio che prevede i tagli agli enti locali. Allora si capirà con precisione quanti sono anche i comuni che rischiano nel Lazio dopo la decisione di sopprimere quelli con mille abitanti. Da un primo calcolo potrebbero essere 86, di cui 25 in provincia di Roma e ben 37 in provincia di Rieti. Quest'ultima vedrebbe sparire anche lo stesso ente provinciale, visto che la manovra prevede la soppressione delle Province con meno di 300.000 abitanti e con un'estensione territoriale inferiore ai 3.000 km quadrati. Rieti arriva rispettivamentea 160milaabitantisuun'e- stensione di 2750 km quadrati.
Intanto, però, in base al decreto, il calcolo sui consiglieri regionali è presto fatto. Così come quello sugli assessori, il cui numero - dieci- non può superare «un quinto dei componenti del Consiglio regionale». I consiglieri, inoltre, passerebbero, entro sei mesi dall'approvazione del decreto, al sistemaprevidenziale contributivo, vedendosi decurtare gli emolumenti «entro il limite dell'indennità massima spettante ai mèmbri del Parlamento». La manovra non coglie di sorpresa Mario Abbruzzese, presidente del consiglio regionale: «Questi tagli me li aspettavo, è giusto che siamo noi per primi a dare un segnale».
 

 

 20 Aprile 2011

Sentenza in tribunale sui Cappuccini Lottizzazione a Leonessa, condannati per abuso d'ufficio tecnici e consiglieri comunali Per le case a Cappuccini, nella zona limitrofa al cimitero di Leonessa, undici condanne per abuso d'ufficio e lottizzazione abusiva sono state inflitte ieri dal tribunale presieduto da Mario Bresciano. La pena più dura, 2 anni e 2 mesi (senza attenuanti generiche), è toccata all'ex sindaco (e attuale vice) Alfredo Rauco, mentre un anno è stato inflitto ad altri nove imputati, consiglieri comunali all'epoca dei fatti: Walter Tocchi, Luciano Bigioni, Francesco Boccanera, Cesare Alvisini, Andrea Pasquali, Andrea Ungari, Felice Antonio Zelli, Giuliano Boccanera, Maurizio Rosati (tutti difesi dall'avvocato Antonio lerardi di Roma) nonché a Renato Porticelli, amministratore unico della società Eurocostruzioni, beneficiario dei permessi a costruire, al quale sono toccati sei mesi per la violazione della legge urbanistica. Il tribunale ha pure disposto La pena più pesante inflitta al vicesindaco Alfredo Rauco Confiscata l'area la confisca dell'area dove era stata progettata la costruzione delle abitazioni. Altri tre imputati erano usciti dal processo, assolti all'udienza preliminare. Al centro dell'inchiesta condotta dall'ufficio Ambiente della Forestale presso la procura, c'è il divieto che imponeva l'inedificabilità, entro una fascia di rispetto di 200 metri, per due lottizzazioni autorizzate con una delibera, la numero 39, adottata dal consiglio comunale nel dicembre 2006. Lottizzazioni che furono ritenute illegittime sulla base di una consulenza tecnica redatta dall' architetto Margherita Aiedda, perito del pubblico ministero. I cantieri furono sequestrati nel 2008 e il provvedimento del gip fu prima confermato dal tribunale del Riesame in sede di impugnazione da parte delle difese, e successivanmente, in via definitiva, dalla Cassazione

 18 Aprile 2011

Leonessa ricorda i carabinieri Si è ieri tenuta a San Francesco a Leonessa una solenne messa in suffragio dei carabinieri Sante Marchetti, medaglia d'argento al valore militare, ucciso durante il primo conflitto mondiale e Eligio Vannozzi, fucilato durante un rastrellamento dei tedeschi nel secondo conflitto mondiale, ai quali è intitolata la stazione carabinieri di Leonessa. Hanno partecipato il comandante provinciale dei carabinieri di Rieti, colonnello Gianni Massimo Cuneo, il comandante di Cittaducale capitano Fabrizio Gubbiotti e i familiari dei due carabinieri.

18  Aprile 2011

 RIETI - Sabato scorso nella chiesa di San Francesco a Leonessa si è tenuta una messa solenne in suffragio dei carabinieri Sante Marchetti, decorato di medaglia d'argento al valore militare, ucciso durante il primo conflitto mondiale e Eligio Vannozzi fucilato a Leonessa durante un rastrellamento dei tedeschi durante il secondo conflitto mondiale, commilitoni ai quali è intitolata la Stazione carabinieri di Leonessa, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. A recare maggiore lustro alla cerimonia si è avuto la partecipazione della Corale della "Virgo Fidelis", che da anni con successo presenzia a varie manifestazioni infondendo un sentimento di attaccamento e di amore all'Arma dei carabinieri. L'evento è stato motivo di gioia e di apprezzamento da parte della comunità, condividendo momenti di intensa emozione. Hanno partecipato il comandante provinciale carabinieri di Rieti, colonnello Gianni Massimo Cuneo; il comandante della Compagnia carabinieri di Cittaducale, Capitano Fabrizio Gubbiotti; personale della Stazione carabinieri di Leonessa; l'Associazione nazionale carabinieri di Leonessa; l'Associazione nazionale Alpini di Leonessa; il dottor Fabrizio Romano Camilli, Ufficiale del Sovrano Ordine di Malta; il consigliere provinciale Ruggiero Zelli; il vicesindaco Alfredo Rauco

 7 Aprile 2011

(LANCIA ALESSANDRA) Terminillo: la Regione apre alla riqualificazione degli impianti sciistici - L'annuncio dall'assessore Luciano Ciocchetti, in città per il convegno sull'urbanistica organizzato dall'Udc Terminillo, la scalata della Regione Emendamento al Piano casa per migliorare gli impianti sciistici - L'Urbanistica fa gola, l'assessore regionale Luciano Ciocchetti di più e a Santa Caterina per il convegno dell'Udc si sgomita per entrare. Sulla porta aspetta paziente Flavio Formichetti, per dire quanto al Terminillo ci si aspetti dalla nuova Regione. E il vicepresidente non si tira indietro: «C'è un nostro emendamento al Piano casa che punta a reintrodurre la normativa della legge 24 del '98. Si potranno così effettuare interventi per L'assessore regionale all'Urbanistica Luciano Ciocchetti, ieri a Rieti Dighe e Peschiera: proposta la cogestione tra Provincia e Comuni per attrarre risorse che ora vanno alle multinazionali migliorare i bacini sciistici esistenti, riqualificandoli e adeguandoli alle normative. Il Lazio è indietro rispetto ad altre regioni ed è un gap che intendiamo recuperare». Michele Beccarmi, che da assessore provinciale all'Ambiente fa la lista degli impegni, parte proprio dal Terminillo: «Due vincoli esistono sul Terminillo, il vincolo paesaggistico che è in carico all'assessorato all'Urbanistica della Regione e che va superato. Poi ci sono i sic e le zps, vincoli di livello europei che necessitano di un piano di gestione a carico della Provincia. Il piano è pronto, ma se non vi prevediamo gli impianti sciistici, gli impianti non si faranno. Servirà riunire operatori e ambientalisti per vedere come possiamo concordare gli interessi tra salvaguardia ambientale e sviluppo del Terminillo». Beccarmi si duole anche dei piani paesistici - «Circa 2000 le osservazioni nel reatino, molte andranno accolte». Poi l'affondo sulle dighe e sul Peschiera: «Di grandi derivazioni nel reatino se ne contano 18 che fruttano milioni di euro alle multinazionali che le sfruttano, ma alla Regione il canone annuo versato è 1,5 milioni di euro. Una miseria. Solo quella di Salisano frutta all'Acea 35 milioni di euro. Il Salto e Turano alla Eon fruttano 700 milioni di euro. In altre regioni funziona la cogestione tra Regione e Provincia: proponiamo la stessa soluzione anche nel reatino, dove ai comuni di queste straordinarie risorse non arriva un euro». Beccari- ni tocca poi il tema delle bonifiche delle aree industriali e quello delle deleghe in Urbanistica, passate alla Provincia ma solo sulla carta. Tocca poi a Giosué Calabrese un'ulteriore sintesi prima delle conclusioni di Ciocchetti. Ce n'è anche per il prg di Rieti - Se ancora non si pubblica è perché il Comune non ci ha rimesso la carta degli usi civici - e per il Piano Casa: «Strumento che consentirà di semplificare la vita ai cittadini e riqualificare il territorio senza consumarne di nuovo, intervenendo su scatoloni edilizi inutilizzati con premi di cubatura non superiori al 20%, destinandone un terzo ad alloggi a canone sociale».
 

 7 Aprile 2011

(FUGGETTA MARCO) Convocati dalla Regione i rappresentanti della Provincia e di tutti i Comuni interessati al rilancio della località montane Pronti venti milioni per il Terminino Turismo Si punta su nuove piste da sci e su una normativa più snella ed efficace -  RIETI - Qualcosa si muove per il Terminillo. Dopo anni di attese vane e di promesse mai mantenute, che qualcosa stesse cambiando lo si era capito con la visita dell'assessore regionale ai trasporti Francesco Lollobrigida a Leonessa qualche settimana fa. Lunedì scorso il direttore del settore trasporti della Regione Lazio, il dottor Bernardo Fabrizio, ha convocato i sindaci dei Comuni del comprensorio del Terminillo e l'amministrazione provinciale di Rieti. Tutte le istituzioni locali hanno risposto alla chiamata. Per la Provincia c'era l'architetto Miluzzo, per i Comuni di Leonessa, Cantalice, Cittareale e Micigliano i Sindaci Paolo Trancassini, Pieriuigi Feliciangelì, Paolo Patacchiola e Francesco Nasponi e, infine, per il Comune di Rieti l'assessore Antonio Perelli. La riunione, secondo quanto appreso, ha avuto un taglio molto tecnico con il dirigente regionale che ha, in sostanza, chiesto agli interlocutori quali fossero i progetti e le idee in campo. Sul tavolo, ovviamente, i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lazio sembra finalmente intenzionata a spendere. Ogni Comune avrebbe quindi espresso le proprie proposte: dallo scavalco alla ristrutturazione dell' esistente, fino alla possibilità di costruire nuove piste. Dato però che questa volta si fa sul serio e la Regione intende investire concretamente pare che gli amministratori siano tornati a Rieti con l'idea di realizzare una sorta di coordinamento, probabilmente organizzato proprio dalÌ'amministrazione provinciale, che permetta ai vari comuni interessati di fare sintesi e tratteggiare una proposta comune e condivisa da sottoporre, infine, all'attenzione della Regione. Con il dirigente regionale gli amministratori reatini dovrebbero poi tornare ad incontrarsi tra un paio di settimane ma, in quel contesto, sarà utile presentarsi con un pacchetto di proposte ben definite. Nella riunione però, oltre al discorso finanziario, alcuni, a cominciare dal sindaco di Leonessa Trancassini, hanno ribadito che «il rilancio del Terminino passa anche da un'evoluzione normativa». E"proprio un nuovo testo normativo in grado anche di creare i presupposti per attrarre investimenti privati sulla montagna reatina sarebbe pronto per approdare in Consiglio regionale nelle prossime settimane.
 

2 Aprile 2011

 

( CORRIERE DI RIETI - BIANCONI CLAUDIO - 2 Aprile 2011)

 La creazione di un grande circuito regionale nei progetti dell'assessore Francesco Lollobrigida Terminillo nel Lazio Superski Incontro con Federalberghi Rieti sul futuro del monte reatino Claudio Bianconi RIETI - Fare dell'intera regione Lazio un grande comprensorio sciistico, in cui ogni stazione sia complementare all'altra senza soluzione di continuità, per ampliare all'intero territorio possibilità e opportunità turistico-ricettive finora impensate e impensabili. Sulle orme di quanto accade in regioni quali il Trentino Alto Adige o il più vicino Abruzzo, che da questo punto di vista si sono dotate di legislazioni efficaci e moderne, allentando alcune rigidità inerenti ad asfissianti vincoli ambientali, l'assessore regionale alla mobilità e trasporti Francesco Lollobrigida vorrebbe creare un Lazio Superski, un pacchetto omnicomprensivo appetibile sul mercato della Capitale e dell'Italia centrale. Un prodotto turistico unico nella sua specificità, teso alla valorizzazione delle potenzialità che l'attività sciistica comporta in sé e a dar vita a un circuito virtuoso in cui sviluppo e turismo troverebbero nuove forme di coniugazione. Per centrare l'obiettivo, nelle intenzio ni di Lollobrigida c'è il Testo unico della montagna, una nuova legge regionale che, "se non mi metteranno i bastoni tra le ruote", potrebbe essere approvata in tempi brevi, forse già alla metà del mese di maggio e subito dopo la tornata elettorale. La legge, di cui non si conoscono ancora i termini ultimi, in linea di massima tenderà a creare nuovi strumenti urbanistici e ambientali, una summa di quanto sinora è stato stabilito per i siti sciistici laziali, limando e alleggerendo alcuni vincoli e introducendo nuove possibilità di sviluppo ricettivo oltreché infrastrutturale e impiantistico. E' questo in sintesi quanto è emerso dall'incontro tra l'assessore regionale e i rappresentanti reatini di Federalberghi, con Francesco Marinetti capofila, sull'attuale situazione del Terminillo, come si sa, ormai in declino da anni di carenza di una seria politica di sviluppo e di rilancio. L'incontro ha rappresentato anche l'occasione per stabilire sin da ora i termini di un convegno sulla montagna reatina, un confronto su una opportunità sinora rimasta purtroppo tale, a cui saranno invitati i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali insieme ai consiglieri regionali reatini, da Lidia Nobili ad Antonio Cicchetti a Mario Perilli. Durante l'incontro, Lollobrigida ha anche confermato la totale disponibilità dei 20 milioni di euro stanziati dalla precedente giunta Marrazzo e che sinora non hanno ancora trovato allocazione, ma che - ha annunciato l'assessore regionale - cominceranno ad essere utilizzati per riammodernare i vecchi impianti obsolescenti quali la Cardito Nord e la seggiovia di Campo Stella a Leonessa. Al summit sulla montagna reatina che Federalberghi Rieti è intenzionata ad organizzare per i primi di giugno, saranno invitati anche tutti i sindaci montani interessati allo sviluppo del Terminillo e che a loro volta hanno interessi specifici e complementari per la creazione ipotetica di un unico, grande comprensorio sciistico, quali Micigliano, Leonessa e Cantalice.

 

10 Marzo 2011

 

(L'Assessore Regionale Lollobrigida sulle nevi di Campo Stella con il Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini e gli Assessori Giulio Zelli e Vito Paciucci)

 

(LANCIA ALESSANDRA) - Terminillo - Il rilancio parte da Leonessa L'assessore Lollobrigida a Campo Stella promette una nuova legge sulla montagna - A Leonessa sci ai piedi alle 8,30 del mattino: l'assessore regionale Francesco Lollobrigida, con delega ai Trasporti e alla Mobilità, prova in un colpo solo il brivido della Salaria da Roma, il capogiro di 40 chilometri di curve da Rieti a Leonessa e finalmente la neve e il sole di Campo Stella. Certo, il primo approccio è quello che è: i quindici minuti sulla seggiovia monoposto anni Settanta che arranca fino alla Rubbio non mettono di buon umore nemmeno in una splendida giornata come questa. «Mamma mia, è da rifare, quanto prima», sibila al sindaco Paolo Trancassini che non voleva sentirsi dire altro. L'impianto, di solo arroccamento, ha una vita di una, due stagioni al massimo e i sei, sette milioni di euro per sostituirlo con una quadriposto potrebbero arrivare dal tesoretto promesso dalla Regione, i fatidici 20 milioni di euro garantiti giusto tre giorni fa dalla presidente della Regione Renata Polverini in visita a Rieti.
«Un segnale molto forte per niente scontato», dice Lollobrigida tra una discesa e l'altra, marcato stretto dagli assessori comunali Vito Paciucci e Giulio Zelli e dal consigliere provinciale Ruggero Zelli. «Nel Lazio negli ultimi 30 anni siamo scesi da 107 chilometri di piste agli attuali 36, mentre nel vicino Abruzzo è successo l'esatto opposto. Eppure le montagne nostre non hanno proprio niente da invidiare ne a quelle del nord Italia né a quelle abruzzesi. Non ne voglio fare una questione politica ma mi sembra evidente che lo sci non è stato esattamente nei pensieri di chi è stato in Regione». Lollobrigida invece ci pensa eccome: sarà che viene da Subiaco e che, da ragazzino, sulle nevi del Monte Livata se l'è vista più di una volta con le agguerrite squadre di Leonessa.
«Mi sono sempre chiesto ma do' starà 'sta Leonessa...». Eccola, Leonessa, in tutto il suo splendore. Ed ecco la prima idea: «Stiamo ragionando sulla creazione di un comprensorio sciistico unico nel Lazio, che armonizzi tariffe e servizi e promuova tutte le stazioni della Regione». Ragionare è un po' poco, un anno dopo le elezioni. «Nove mesi, prego». C'è poi la partita dei 20 milioni di euro per il Terminillo, giocata in coda alla passata legislaturatura tra astuzie e forzature di ogni tipo e ora arrivata ad un punto di necessaria chiarificazione.
«I soldi non verranno dirottati altrove, sono per la montagna - scandisce Lollobrigida - ma questo non basterebbe. Quello che serve è rivedere la normativa per cui nel Lazio per aprire una pista nuova occorrono dieci anni, in Trentino 6 mesi. Stiamo lavorando a un testo unico sulla montagna che semplificherà di molto l'approccio al territorio». E qui Trancassini gongola: perché ragionare solo di ripristino dell'esistente a lui non basta. Teorizzando un «approccio dialettico con la natura», il sindaco dice che «noi dobbiamo arrivare a Terminino, e non necessariamente con lo scavalco. Bastano pochi impianti a monte del bosco della Vallonina e il collegamento, sci ai piedi, è fatto». Lollobrigida si guarda intorno, la Vallonina è alle spalle. Terminillo fa da cresta alla Vallorgano, Cantalice dietro la montagna di fronte. «Se sono venuto qui è perché volevo rendermi conto di persona, non ragionare solo alle cartine». Altra musica per le orecchie dei leonessani: «Io ci credo allo sci come risorsa, e non solo economica. E se vogliamo che la gente resti a vivere in montagna dobbiamo far sì che questa risorsa sia utilizzata. E' il miglior modo per scongiurare la desertificazione del territorio».
 

10 Marzo 2011

(FUGGETTA MARCO)  L'assessore regionale Francesco Lollobrigida ha incontrato ieri il sindaco Trancassini. Un patto per il rilancio turistico «Pronti 20 milioni per il Termiinillo» -  Leonessa Prevista anche l'eliminazione dei vincoli che bloccano lo sviluppo - Neve in abbondanza, sole splendente e una calda accoglienza hanno convinto l'assessore regionale Francesco Lollobrigida sulle grandi potenzialità di Leonessa e del Terminillo. «Se questa giornata doveva servire a sorprendere Lollobrigida, credo proprio che ci siamo riusciti», commenta il Sindaco Paolo Trancassini al termine della sciata a Campo Stella insieme all'assessore regionale alla mobilità e ai trasporti.
«Stiamo per scrivere una bellissima pagina di politica, perché quando si valuta e si progetta insieme ai territori possono arrivare risultati importanti - aggiunge Trancassini - Sono ancora dell'idea che è molto difficile fare sviluppo per un Comune piccolo come il nostro in una Regione con una città come Roma, ma se la giunta Polverini proseguirà in questa direzione, andando nei territori, ascoltando gli amministratori e programmando insieme a loro il futuro, allora forse dovrò ricredermi». La soddisfazione del primo cittadino di Leonessa, che ha accolto Lollobrigida insieme ad alcuni assessori comunali e al consigliere provinciale di zona del Pdl Ruggero Zelli, è evidente per una giornata che potrebbe aver rappresentato un importante passo in avanti per il rilancio della montagna. L'assessore regionale, infatti, ha preso atto della bellissima realtà, confermando la volontà di investire importanti risorse sul Terminillo.
Ovviamente le decisioni spettano alla Presidente della Regione, Renata Polverini, ma Lollobrigida ha assicurato il proprio sostegno «viste le grandi potenzialità del territorio».
Nel concreto l'accordo al quale la Regione starebbe lavorando, non solo con Leonessa ma con tutta la provincia, consisterebbe, da un lato nell''utilizzo dei famosi 20 milioni di euro per la manutenzione dell' esistente, dall'altro nella redazione di un testo unico normativo per la montagna, grazie al quale sarebbero finalmente eliminati una parte dei rigidissimi vincoli che finora hanno impedito lo sviluppo dell'impiantistica.
«Se tutto andrà per il verso giusto, con questa doppia strategia potremo affrontare bene il presente - conclude Trancassini - e progettare finalmente il futuro attraendo investimenti importanti».
 

10 Marzo 2011

 

(A.GIO.)
Cinque rosse e due nere, ma solo nel week end - Superbo il Terminillo visto da sotto in su: il colpo d'occhio sulla Vallorgano dalla stazione superiore della Rubbio ieri mattina era davvero da brivido e non per le temperature. Cinque le piste servite dalla nuova biposto, tre rosse e due nere, per un totale di una quindicina di chilometri ieri a disposizione dei ragazzi delle scuole del paese in settimana bianca, tutti o quasi targati "Sci club Leonessa". «I residenti fino alla terza media hanno lo stagionale gratuito», rimarca l'assessore Vito Paciucci, tra i più determinati nel rilancio di Campostella. Peccato l'apertura a scartamento ridotto, visti gli alti costi di gestione e la bassa affluenza di sciatori. Questa settimana si è fatta un'eccezione per i ragazzi delle scuole, ma qui è solo nel week end che si vede gente e allora gli alti costi di gestione sconsigliano aperture "feriali". A garantire il funzionamento degli impianti - quello antidiluviano di arroccamento e la nuova biposto - è il personale di una cooperativa di espressione comunale, ma c'è anche un rifugio in quota aperto all'occorrenza.
 

10 Marzo 2011

(Alessandra Lancia)
E il Comune pensa a rifare la vecchia seggiovia Oggi brilla al sole che è una meraviglia la "nuova" seggiovia Rubbio, «ma sarebbe stato meglio chiamarla Referendum», dicono Ruggero Zelli e Vito Paciucci, ieri sci ai piedi di scorta all'assessore Lollobrigida. «E pensare che quando l'anno scorso venne il presidente della Provincia Fabio Melilli a inaugurarla c'era una bufera mai vista, di neve e di vento: chissà com'è», ghigna Paolo Trancassini. Eppure il piccolo miracolo di un vecchio skilift sostituito da una seggiovia biposto in 594 giorni si deve proprio a Melilli e all'allora sindaco Alfredo Rauco, che con la sua giunta nel giugno del 2008 fece un blitz in Provincia e con il referendum per la secessione già in calendario ottenne un finanziamento di 1,1 milioni di euro e l'impegno della Provincia a sostenere il restyling di Campo Stella. La "Rubbio" sale che è una bellezza i suoi 265 metri di dislivello (un chilometro e mezzo lineari) che da quota 1.431 portano gli sciatori a 1.696 metri e alle piste della Vallorgano. Piste qua e la generosamente rimodellate dopo il restyling degli impianti. La seggiovia di Campo Stella, invece, con quei seggiolini che sussultano ad ogni pilone, non è proprio invitante: «E' una roba da Flintstones», ammette Trancassini, che punta a sostituirla quanto prima con una seggiovia quadriposto da realizzare con una quota parte dei fatidici 20 milioni di euro della Regione per il Terminillo. A valle c'è un vecchio albergo in disarmo - «Mi piacerebbe comprarlo, come Comune» - e a monte l'ostello. «Quando riprendemmo l'impianto lo gestivamo noi in proprio: roba da matti», ricordano Trancassini e Paciucci. E oggi Campo Stella va già stretta...
A.L.
 

10 Marzo 2011

 La promessa dell'assessore regionale Lollobrigida ieri a Leonessa "Il rilancio del Terminillo in 30 giorni -  Leonessa L'assessore regionale Lollobrigida a Campo Stella per una giornata di sci e un incontro con il primo cittadino "in un mese il rilancio del Terminillo"
II sindaco Trancassini: i venti milioni arriveranno"
Claudio Bianconi LEONESSA - Forse per qualche tempo è rimasta un po' assopita, ieri è stata invece blandita, accarezzata, assicurata che tornerà a ruggire. Parafrasando il sindaco della cittadina montana, Paolo Trancassini che prende a prestito la metafora della belva feroce per prefigurare i sintomi di - un "risveglio" su cui è necessario comunque vigilare per tornare a mostrare le unghie nel caso che le parole rimassero soltanto tali e non si concretizzassero in fatti, va sottolineato che ieri all'assessore regionale alla mobilità e ai trasporti Francesco Lollobrigida è stata offerta una visuale completa su ciò che sinora è rimasto soltanto sulla carta, o meglio nei progetti della Provincia siglati dal presidente Melilli (il famoso Supersky) e le opportunità che si prefigurerebbero per l'intera zona se cadessero o fossero rivisti alcuni vincoli ambientali e strutturali per favorire lo sviluppo. La questione Terminillo è insomma ieri tornata al centro del dibattito con una visita "informale" dell'assessore regionale sulle montagne reatine. Sci ai piedi, accompagnato dagli assessori Giulio Zelli, Vito Paciucci e Buggero Zelli, Lollobrigida ha passato la mattinata sciando su Campo Stella e saggiando con mano le qualità ambientali e paesistiche del Leonessano, tra i migliori biglietti da visita che gli amiamistratori locali potevano mettere m campo. Ne è scaturito pòi un incontro chiarificatore che, secondo il sindaco, non potrà che accelerare quel processo irreversibile, ormai avviato, per cui anche Leonessa sarà immessa nel progetto di sviluppo del Terminillo di cui si parla da anni. Troppi. Così tanti che adesso si vogliono accelerare i tempi e secondo Trancassiini, tutto dovrebbe sbloccarsi al massimo in un mese . Ma cosa si sbloccherà? una duplice questione è sul tappeto: la strategia di intervento da seguire preannunciata da Lollobrigida per disporre un piano che allenti i rigidi vincoli ambientali e urbanistici e in que sto senso l'approvazione del cosiddetto testo unico per la montagna e il definitivo sblocco degli ostacoli burocratici che si interpongono tuttora tra i venti milioni di euro destinati al Terminillo e il fluire di nuove risorse. Trancassini, dopo l'incontro con Lollobrigida, si dichiara ottimista e si dice convinto che l'assessore "manterrà fede agli investimenti previsti e la presidente Polverini scioglierà  ogni residua riserva". Insomma per grandi linee il percorso  per grandi linee  sarebbe già prospettato perchè da oggi  (ieri, ndr) la Regione ha .preso atto che il Terminillo rappresenta una grande risorsa che può dare adito al riscatto di una provincia marginale come quella di Rietì". Ne spaventa Trancassini le differenti appartenenze politiche tra Provincia e Regione perché "sono maturi i tempi per dar vita ad un'univoca strategia maturata alla luce di una nuova capacità di confrontarsi sul territorio e per il territorio". Il sindaco ostenta sicurezza e delinea quindi prospettive allettanti: "Non ho problemi con Cantalice e Micigliano - continua - l'intero comprensorio è compatto e converge sul piano della Provincia, ma ritengo che se la Regione deciderà di investire sul Terminillo, lo farà nella convinzione di offrire una buona prospettiva di sviluppo. Sono convinto che è difficile essere piccoli in un sistema fagocitante come quello romanocentrico, ma proprio per questo se la Regione deciderà di "investire" sul Terminillo è perché quei soldi generano  altri soldi".
 

17 Febbraio 2011

 
(Marco Fuggetta)  Secessione Clamorosa la proposta avanzata dal capogruppo del Pdl della Provincia Felice Costini S'allarga la protesta dopo l'ok al referendum per Magliano che vuole passare all'Umbria «Tutta la Sabina lasci il Lazio» A rischio i finanziamenti per sostenere lo sviluppo di aziende del nucleo industriale - È arrivato il momento di riflettere se passare interamente, come provincia di Rieti, in un'altra Regione. La proposta, effettivamente forte ma che serpeggia sempre più nei discorsi di piazza e di bar del reatino medio, è stata lanciata ieri dall'assessore comunale e capogruppo provinciale del Pdl, Felice Costini. «Visto che aldilà della maggioranze al governo della Pisana, siano di centrodestra o siano di centrosinistra, la politica della Regione è sempre la stessa, ci sarebbe da chiedersi se non sia doveroso, nell'interesse del territorio, indire un referendum per la secessione dell'intera provincia di Rieti dalla Regione Lazio - ha affermato Costini - evitando cosi che lo smembramento avvenga Comune per Comune, per poi ricercare una Regione in cui le dimensioni della nostra provincia permettano di essere prese in considerazione».
Lo spunto per la proposta secessionista è arrivato dall'ennesima ipotesi di scippo ai danni del Reatino. Lunedì infatti il Consorzio Industriale, Federlazio e Confindustria avevano lanciato l'allarme sul presunto taglio dei finanziamenti per la città dell'innovazione nel nucleo industriale di Rieti e Cittaducale. «Una grave decisione nei confronti del nostro territorio - l'ha definita Costini - La città della innovazione era in qualche modo il contraltare al Polo della logistica di Farà Sabina per il rilancio del Nucleo industriale di Rieti-Cittaducale. Questo progetto, che pren de l'awio dalla individuazione di Rieti quale Polo dell'innovazione in epoca della giunta Storace, permetterebbe di costruire un processo di sviluppo utile al rilancio della occupazione». Da qui, dunque, l'idea di iniziare a ragionare se andare via dal Lazio, magari proprio in Umbria, la Regione nella quale tentò di emigrare Leonessa e la Regione nella quale Magliano Sabina, in futuro, potrebbe ritrovarsi. E proprio il Sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, che portò avanti la battaglia secessionista nel 2008, qualche settimana fa aveva parlato a il Tempo proprio del «nuovo spirito che si registra adesso in tutta la provincia reatina. Probabilmente il seme che abbiamo lanciato con il nostro referendum sta dando i suoi frutti e tutti cominciano a rendersi conto che nel Lazio, per un territorio come il Reatino, non c'è spazio». Parole che, oggi, appaiono profetiche.

 

17 Febbraio 2011

QUELLO STRANO DESIDERIO DI SECESSIONE di FRANCESCO DI SALVATORE Delusioni, amarezze, penalizzazioni, illusioni, sogni infranti, promesse non mantenute, scippi, furti e spoliazioni. È accaduto un po' di tutto negli ultimi decenni in terra Sabina. L'elenco delle privazioni è lungo, quello delle conquiste decisamente più breve. Basta qualche esempio per capire che anziché crescita e sviluppo la provincia di Rieti ha conosciuto crisi e regressione. La realizzazione della ferrovia per Roma e l'ammodernamento della Salaria avrebbero dovuto assicurare rilancio socio-economico e una svolta decisiva nei settori dei trasporti e della viabilità. In sostanza due grandi opere in grado di far uscire il territorio dal tunnel dell'isolamento e dell'emarginazione. Tanti progetti - più o meno definitivi o esecutivi - ma di concreto ancora niente. E poi la beffa dell'acqua, delle aziende in crisi, della perdita di posti di lavoro, degli ospedali chiusi o riconvertiti, dei finanziamenti revocati o mai concessi, delle sedi di istituzioni e di enti prestigiosi trasferite altrove. Un quadro non proprio idilliaco che spinse Leonessa, umiliata sul fronte del turismo, a puntare per prima sulla secessione. Poi la rabbia di Magliano (rischia di perdere l'ospedale) dove che a maggio si voterà per il referendum sul passaggio all'Umbria. La protesta s'allarga al punto da indurre il capogruppo del Pdl alla Provincia Felice Costini a elaborare una proposta clamorosa: stacchiamo tutta la Sabina dal Lazio. Un campanello d'allarme. È opportuno affrontare seriamente il problema e analizzare la situazione con grande onestà intellettuale. Tutti insieme. Al di fuori delle perverse logiche politiche e partitiche. Partendo, però, no.

15 Febbraio 2011

E iniziato il conto alla rovescia per la consultazione in attesa che si decida sul ricorso contro la chiusura del Marini Melillii boccia il referendum di Magliano Il presidente della Provincia: «Non è fuggendo che si risolvono i problemi» di RAFFAELLA DI CLAUDIO La notizia del referendum secessionista che accende il dibattito, l'udienza al tribunale amministrativo del Lazio che fissa al 23 febbraio la discussione del ricorso contro il piano sanitario e l'incontro informale con la Polverini che, da ieri, slitta a questa mattina (salvo ulteriori impedimenti), perché la presidente è stata trattenuta ad un matrimonio. Troppi fronti aperti per un obiettivo, ovvero la salvezza dell'ospedale "Marzio Marini", che non sembra destinato ad essere raggiunto. Andiamo per gradi. Partiamo dal referendum per il passaggio di Magliano Sabina dal Lazio all'Umbria che dovrebbe tenersi il 15 e 16 maggio prossimi (o, in caso di complicazioni, non più tardi del 12 giugno). L'amministrazione comunale maglianese, per bocca dell'assessore Antonello Ruggeri, si è detta convinta che sia la scelta giusta e in attesa di vedere cosa farà la Provincia di Rieti. A Ruggeri, Fabio Melilli, pur attento a non cadere nella polemica, risponde senza esitare: «Difenderò l'integrità della Provincia, cosa normale per un presidente. Strano sarebbe il contrario. Non si può pretendere che io sia d'accordo con la scelta dell'amministrazione di Magliano di lasciare il Lazio e quindi di abbandonare la provincia di Rieti (come non lo sono stato per Leonessa)». Ancora una volta, come era stato quando la notizia del referendum era stata tirata fuori alla vigilia della marcia "salva Marini" sulla Flaminia, Melilli boccia la decisione dell'Ammini strazione di Magliano Sabina. «Non è fuggendo - ribadisce Melilli - che si risolvono i problemi. Sono stato e sarò vicino a Magliano in difesa dell'ospedale "Marzio Marini", ma non posso esserlo quando decide di indire un referendum per andarsene. Non mi si può chiedere di scendere in piazza a sostenere tale scelta. In piazza scendo, come ho fatto nel caso di Leonessa, per difendere questa provincia». Certo il presidente non nega che il tema legato alla creazione di un'altra regione, senza Roma Capitale, sia aperto e resti in piedi. «Tutto dipende - ha detto - da come si risolve la questione legata alla concessione di altri poteri a Roma che metterebbe in crisi l'equilibrio già precario tra la Capitale e i territori. A quel punto si aprirebbero delle alternative, che per noi non escluderebbero di certo l'Umbria, ma si tratta di un'operazione complessa che ha bisogno diun'am- pia condivisione e di un confronto diffuso a tutti sindaci della provincia. Non può essere confuso con la fuga solitària di un solo comune, che non risolverebbe nessun problema». Problema, quello della riconversione del Marini, che sembra destinato a restare tale. Gli occhi rimangono puntati sull'incontro informale tra il senatore Angelo Maria Cicolani (Pdl), il sindaco Alfredo Oraziani e la presidente Renata Polverini che è slittato ad oggi. L'ora, ammesso che il giorno sia confermato, non è stata ancora comunicata. Rispetto a questo argomento Melilli ritiene che «sia stata sbagliata la scelta del Pdl reatino di tentare una soluzione intema al partito». «Faccio appello al senatore Cicolani - ha concluso Melilli - affinchè si affronti la questione di Magliano come è stata affrontata quella della Ritel, perché solo unita, la classe dirigente di un territorio può far sentore la sua voce ed ottenere dei risultati».
 

12 Febbraio 2011

LEONESSA II sindaco di Leonessa Paolo Trancassini ha mantenuto la promessa. Dopo aver letto il «libro bianco» con il quale il consigliere d'opposizione Giuseppe La Bella contestava alcune scelte dell' amministrazione comunale, Trancassini aveva promesso la convocazione di un apposito consiglio per discutere dei temi sollevati dall'opposizione. E puntuale è arrivata la convocazione per mercoledì 16 febbraio alle 16.30 (diretta su MepRadio). Molti i punti all'ordine del giorno del consiglio leonessano. Si discuterà di Campo Stella e Monte Tilia, ma anche dei lavori di metanizzazione, della vendita di beni comunali, della situazione dell' autoambulanza e del 118 e delle attività amministrative nel complesso. Tutti questi punti, che verranno discussi nella prima parte del consiglio, sono citati proprio nel cosiddetto «libro bianco» di La Bella. Mercoledì però si parlerà anche di altro: osservazioni tardive all'adottato Piano Regolatore,Generale, assegnazione concessione dell'area cimiteriale, integrazione di una delibera di consiglio sull'autorizzazione alla vendita di una porzione di strada comunale, riconoscimento della «Banda Città di Leonessa» e del coro «San Giuseppe da Leonessa» quali associazioni di interesse comunale nell' ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, regolamento per l'affidamento di lavori pubblici per importi inferiori a 30mila euro, richiesta di acquisto di un terreno da parte di un privato, autorizzazione alla vendita di una porzione di suolo comunale. Infine ci saranno comunicazioni del sindaco Trancassini.
Mar. Fug.

 

 

2 Febbraio 2011

 

 Provvedimenti in latino per l' anno nobiliare nel centenario di San Giuseppe Indulgenza plenaria a Leonessa LEONESSA - Portano entrambi la data del 29 gennaio i provvedimenti rigorosamente scritti in latino, con cui la Penitenzieria Apostolica retta dal cardinale Fortunato Balzelli, concedono perii centenario di San Giuseppe da Leonessa uno speciale anno giubilare. Nel primo, che è usa lettera al vescovo di Rieti e al Superiore provinciale dei frati Minori di Abruzzo, il tribunale vaticano per speciale mandato del Papa, concede un anno giubilare con annessa indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e del Papa) da lucrare per i fedeli e le anime dell Purgatorio a modo di suffragio, dal 4 febbraio di quest'anno al 4 febbraio del 2012, nel santuario di Leonessa e in altre chiese determinate dal vescovo di Rieti, in cui i fedeli si recheranno per le cerimonie liturgiche o nelle quali reciteranno il Padre nostro, il Credo e preghiere alla Madonna e a San Giuseppe da Leonessa. Gli anziani, gli infermi e coloro che non possono recarsi nelle chiese, potranno parimenti godere della indulgenza plenaria se riuniranno spiritualmente, sempre alle solite condizioni/alle celebrazioni e ai pellegrinaggi, offrendo le loro sofferenze. ' Ritti i fedeli potranno lucrare l'indulgenza parziale se col cuore contrito e compiendo opere di misericordia invocheranno san Giuseppe. Con l'altro documento, un decreto, il medesimo tribunale apostolico concede al vescovo di Rietì di impartire la Benedizione Papale, sempre con annessa indulgenza plenaria, alle condizioni prescritte come sopra, nel giotno che lo stesso vescovo riterrà opportuno e che potrà essere lucrata anche dai fedeli che la riceveranno per radio o televisione (ope instrumenti televisifici vel radiophonici propagates).
 

Avv. Paolo Trancassini 28  Gennaio 2011

"Il libro bianco è stato già oggetto di discussione in ogni punto nei precedenti consigli comunali con prese di posizioni e conclusioni.....sorprendenti. Comunque ipotizzando un approfondimento recente da parte dell'avv. La Bella riporterò ogni punto da lui denunciato nel prossimo consiglio comunale che si terrà a breve ed avrà, come in passato richiesto, la diretta radiofonica. In tal modo ognuno ascoltando le differenti tesi potrà formarsi serenamente e democraticamente il proprio convincimento".

Avv. Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa

 
26  Gennaio 2011

(FUGGETTA MARCO ) Leonessa La Bella, avversario storico del sindaco: «Realizziamo gli impianti sciistici» «Basta con il fantasma della secessione» - LEONESSA «La piccola minoranza informa». Con queste parole si apre una sorta di «libro bianco» che il gruppo consiliare «Legalità, rinnovamento e sviluppo» distribuirà nei prossimi giorni a Leonessa. «Vogliamo spiegare come stanno veramente le cose - sostiene Giuseppe La Bella, ora consigliere comunale di minoranza avversario del sindaco, Paolo Trancassini, proprio come ai tempi del referendum e delle amministrative.
Sollecitiamo l'amministrazione a riferire su alcuni problemi di grande importanza - aggiunge La Bella, evidentemente allarmato anche dalle voci che sono tornate a circolare in merito alla necessità di andare via dal Lazio. A Campo Stella lo scorso anno, mentre veniva pubblicizzata l'apertura della stagione, l'Amministrazione non era in grado di assicurarne ne la messa a norma, ne la gestione. Infatti gli impianti sono stati collaudati solo il 13 gennaio 2010 e il giorno successivo, con atto di Giunta, sono state usurpate le  competenze del Consiglio comunale, affidando la gestione degli impianti al Consorzio Leonessa Superski, con un impegno di 40mila euro qualora si fossero verificate delle passività, cosa che è avvenuta. Quest'anno non sappiamo ancora quando ci sarà l'apertura degli impianti e chi li gestirà. Ad oggi non ci sono ne progetti, ne idee. Intanto il sindaco si lamenta con la Regione perché non gli finanzia un progetto che non c'è. Siamo alle solite - prosegue La Bella Le previsioni realistiche dicono che la mega-Rubbio non potrà essere raggiunta, se non a piedi, e che quindi rimarrà abbandonata come altre strutture di Leonessa. Una logica purtroppo ricorrente negli ultimi venti anni». Ma le contestazioni sull' impiantistica non finiscono qui: «Perché a Monte Tilia sono stati spesi inutilmente 360mila euro visto che gli impianti sono scaduti e devono essere sostituiti?». I punti contenuti nel «libro bianco» di La Bella sono comunque molti: figurano anche la metanizzazione del paese, la vendita di beni comunali e la gestione del 118.

 

17 Gennaio 2011

(DI LORENZO PAOLO)  Più turisti rispetto all'anno scorso grazie a spettacoli, iniziative e servizi migliori La nuova era del Terminillo è cominciata - « Sciare e prendere il sole a 2.000 metri e a un'ora e mezza da Roma è un fascino da provare. E poi il Terminillo è proprio una bella località». Migliaia di romani, in gita tra Pian de' Valli e Campoforogna, stanno riscoprendo le suggestive vallate del massiccio terminillese. Rispetto a un anno fa le presenze sono in aumento. Serve solo qualche nevicata m più. Nonostante la neve non sia abbondantissima, si stanno mettendo in piedi iniziative importanti e nel periodo natalizio c'è stato un incremento di turisti rispetto al 2009. In particolare c'è la novità della Proloco del Terminillo che , durante questo periodo di grande affluenza di pubblico, ha svolto un compito di coordinamento incentrato soprattutto sulla viabilità e sui piazzali di parcheggio: Togo, Pian de valli. Tre Faggi, Campoforogna e Malga, ottimizzando il numero delle auto in possibilità di sosta. Sulla provinciale 4 bis non si sono creati i soliti disagi di blocco della strada. Attivato un servizio di ambulanza con 4 elementi e grosso impegno da parte di polizia, carabinieri, forestale e ASM, che ha svolto un servizio di navetta gratuito, da Campoforogna a Pian de ' Valli, con notevoli affluenze di utenti. «Durante l'intero periodo tra Capodanno e l'Epifania - commenta Salvatori della Pro loco - sono state messe in campo una serie di manifestazioni. C'è stato tanto sport e tanto divertimento. Il sei gennaio, alla messa delle 12.15 ha girato per il paese, offrendo dolcetti, una befana molto originale. E alla chiusura delle piste, al piazzale Togo, degustazione di bruschettà con olio buonissimo «Dei Poggi Alti» della Sabina gentilmente fornito dal produttore dal produttore ex Presidente della Provincia, Cesare Giuliani. A seguire caldarroste e vin-brulè. Ora si riparte il 22 gennaio con una festa di sci da fondo in notturna arricchita da polenta». Il grosso delle iniziative ripartirà, appunto, dal 22 gennaio. E poi grande carnevale, con fiaccolate e gare. «Ora speriamo pure che arrivi tanta neve, nelle nostre piste ce n'è bisogno».
Neve La «montagna di Roma»

 
14 Gennaio 2011

 

(LANCIA ALESSANDRA)  Leonessa toma a ruggire contro la Regione Lazio - Leonessa torna a ruggire contro Roma -  Urbanistica, Campo Stella e nuove piste i nodi mai sciolti dalla Regione - Il sindaco Trancassini: «Rieti sempre ai margini I politici reatini alzino la testa» . Minacciata, cullata, sfiorata, la secessione dal Lazio toma a tentare Leonessa. A Roma non c'è più la giunta Marrazzo ma nel municipio di piazza VII Aprile c'è sempre Paolo Trancassini, deluso dalla "sua" presidente Renata Polverini. «Speravo che con il cambio di maggioranza in Regione l'analisi che facemmo per il referendum venisse smentita - attacca il sindaco, già di An e ora del Pdl - invece è tutto come prima e se possibile anche peggio. Qui non ci sono scelte non condivise tra Regione e territorio: peggio, proprio non c'è alcun interesse. Ma noi non subiremo in silenzio». Tre le questioni che il Trancassini agita sotto il naso sia della giunta Polverini che della folta pattuglia di consiglieri regionali reatini: urbanistica, impianto di risalita di Campo Stella, apertura di nuove piste nel versante leonessano del Terminillo.
Urbanistica -  «Leonessa non ha un piano regolatore approvato, nonostante il consiglio comunale lo abbia adottato nell'ormai remoto 1999 - spiega Trancassini - vale dunque il programma di fabbricazione, più remoto ancora, ma ogni richiesta di variante si infrange sul fatto che il pdf non è considerato uno strumento urbanistico e come tale non può essere emendato. Siamo stati più volte in Regione, all'Urbanistica, e alla fine ci si era accordati su un emendamento da inserire nella finanziaria regionale che sostanzialmente equiparava il programma di fabbricazione ad uno strumento urbanistico, dandoci così la possibilità di presentare almeno richieste di varianti. Tutti d'accordo ma poi l'emendamento in Finanziaria non è andato perché ovviamente a nessuno interessa nulla di questi problemi».
Campo Stella -  «La seggiovia è a fine vita, ma solo per progettare una quadriposto servono 8OOmila euro oltre a un anno di tempo tra permessi e progetti. Mi era stato promesso un aiuto che puntualmente non è arrivato: questo significa che l'anno prossimo Campo Stella resterà chiuso».
Nuove piste -  «Senza voler riaprire tutto il contenzioso, sarebbe bastato ripristinare quell'articolo della giunta Storace che permettendo il taglio degli alberi in quota ci avrebbe consentito di programmare nuove piste. L'emendamento era stato concordato in commissione poi all'ultimo momento è saltato». Tre "indizi" fanno una prova? «Altroché: la questione non è se la Regione sia di destra o di sinistra, è che Rieti è marginale e basta. E quando sei marginale non conti». Ripartire con un altro referendum, a soli due anni di distanza dal tentativo del dicembre 2008, non si può: «Vero, ma noto che nel frattempo anche chi come il presidente della Provincia Melilli fece di tutto per scongiurare la nostra secessione dal Lazio ora è sulle nostre posizioni. Credo che la classe dirigente reatina dovrebbe alzare la testa, saper prendere le distanze dai propri referenti politici e prendere le difese del territorio, a prescindere dalle casacche e dalle appartenenze». Dopo lo schiaffo ad Antonio Cicchetti sembrava che il Pdl fosse pronto alle barricate contro Roma padrona. «Sembrava». Il fatto è che Roma c'è. Rieti, al massimo, ce fa. Leonessa, però, è meglio non svegliarla.
Il sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini, che a distanza di due anno dal fallito referendum secessionista per passare dal Lazio all'Umbria, è tornato a criticare la politica della Regione nei confronti di Rieti e del Leonessano in particolare, nonostante a La Pisana ci sia ora una giunta di centrodestra.


 

3 Gennaio 2011

Altro autovelox sulla via Salaria in direzione Rieti

Ecco spuntare altro autovelox. Automobilisti tartassati Altro autovelox sulla via Salaria n direzione Rieti  - Gli anni passano, ma le abitudini evidentemente rimangono le stesse: è di pochi giorni fa la segnalazione di diversi automobilisti che lamentano la presenza di un nuovo autovelox posto sulla via Salaria per Roma. Il punto indicato corrisponde alla carreggiata della consolare in direzione di Rieti, al termine del rettilineo dove si trova il bivio per Ornaro, quello già telecontrollato con il sorpassometro.
La presenza del nuovo apparecchio riaccende nuovamente le polemiche intorno alla questione dibattuta m molte occasioni, quella cioè dell'opportunità o meno di posizionare questi strumenti in zone più o meno nascoste. Ci saranno anche i segnali che indicano la presen za dell'autovelox, ma i dubbi che questi non vengano utilizzati per motivi di sicurezza e prevenzione, ma per meri motivi ed esigenze di fare cassa, rimangono. Eccome.
 

2 Gennaio 2011

Fondi per migliorare i servizi scolastici, assegnati dalla regione 252 mila euro alla Sabina

 Fondi per migliorare i servizi scolastici, assegnati dalla Regione 252 mila euro alla Sabina A Rieti andranno 252 mila euro delle risorse , stanziate con un bando finalizzato al potenziamento dei servizi di istruzione rivolto a tutte le scuole del Lazio. Ad annunciarlo è l'assessore all'Istruzione e Politiche Giovanili della Regione Lazio, Gabriella Sentinelli. «Così come previsto infatti dal recente protocollo d'intesa tra il ministro Gelmini e il presidente Polverini - sottolinea Sentinelli - la Regione ha finalizzato 5 milioni di euro alla realizzazione di azioni di carattere extracurriculare per favorire lo sviluppo delle competenze di base, una migliore integrazione socio-lavorativa, il successo scolastico dei ragazzi con disabilità e a rischio di marginalità sociale, nonché l'inserimento e l'integrazione degli alunni stranieri». Il bando, pubblicato sul Buri e sul sito www.sirio.regione. lazio.it, da la possibilità alle scuole di presentare progetti entro il 14 febbraio prossimo.
le di presentare progetti entro il 14 febbraio prossimo.