Dopo
il periodo della Quaresima, arriva la festa di inizio del ciclo annuale
tramandatoci dagli Ebrei. Di solito si mangiano i cibi caratteristici:
l'agnello o il capretto arrosto. Le uova invece si sono introdotte nella
festa solo a partire dal 1400. Il Giovedì Santo, il culto popolare vuole
l'addobbo dei sepolcri: in Sardegna si usano i neniris, lunghi steli di
granaglie germogliati al buio in una ciotola o in un piatto, legati con
nastri ornati; questi vasi vengono poi posti per terra nella cappella del
sepolcro. Questa tradizione si trova anche in Sicilia, Calabria e sul
Gargano.
A Napoli si usa lo struscio, una processione ritmica che dà l'impressione
di un fruscio.
A Bari invece c'è una processione dei fratelli della Congregazione del
Carmine.
Ma
le processioni più belle e spettacolari sono quelle del Giovedì e del
Venerdì Santo.
Tra le più importanti, c'è la manifestazione di Barile (Potenza). Il
corteo è aperto da tre centurioni a cavallo seguiti da tre bambine
vestite di bianco, le tre Marie, e da trentatrè in nero che rappresentano
i trentatrè anni di Gesù, e seguono infine tutti i personaggi della Via
Crucis. Il ruolo di Cristo è assegnato ad un calzolaio del paese. Una
delle molte manifestazioni italiane è quella delle "casse di
Savona". Le "casse" sono gruppi scultorei in legno,
cinquecenteschi, di grande valore che testimoniano la grande abilità
degli artigiani savonesi. Trasportate in processione dai cosiddetti
"eletti", queste statue attraversano tutta la città; tutto
termina in piena notte con grande partecipazione di popolo. In alcune zone
sono ancora vive, vere e proprie rappresentazioni.
Celebre
è la passione di Sardevolo, in Piemonte, che viene rappresentato su uno
schema di Mons. Giulio Dati. Più legati alla liturgia sono i
"sermoni semidrammatici": a un certo punto del Sermone, sopra a
una tavola appositamente approntata, compaiono i personaggi di cui via via
il Sacerdote va parlando. Così quando l'attore racconta di Gesù preso e
legato appaiono sul palco i Giudei che trascinano il Cristo. Ma recenti
innovazioni nella Liturgia Pasquale hanno turbato lo svolgimento delle
forme del culto popolare per il Sabato Santo.
"Nel
giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò la sepolcro di buon
mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata
ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e
dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno
portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno
posto!". Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo,
e si recarono al sepolcro.Correvano insieme tutti due,
ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo
al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non
entrò.Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò
nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era
stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un
luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto
per primo nel sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti
ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva resuscitare dai
morti. I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa," Giovanni
20,14
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