"Non siamo ciechi, caro Padre, siamo soltanto uomini.
Viviamo in una realtà mobile alla quale cerchiamo di adattarci
come le alghe si piegano sotto la spinta del mare. Alla Santa
Chiesa è stata esplicitamente promessa l'immortalità; a noi, in
quanto classe sociale,no. Per noi un palliativo che promette
di durare cento anni equivale all'eternità. Potremo magari
preoccuparci per i nostri figli, forse per i nipotini; ma al di
là di quanto possiamo sperare di accarezzare con queste mani
non abbiamo obblighi; ed io non posso preoccuparmi di ciò
che saranno i miei eventuali discendenti nell'anno 1960. La
Chiesa,sì, se ne deve curare, perchè è destinata a non morire.
Nella sua disperazione è implicito il conforto. E credete voi
che se potesse adesso o se potrà in futuro salvare se stessa con
il nostro sacrificio non lo farebbe ? Certo che lo farebbe,
e farebbe bene"
Giuseppe Tomasi di Lampedusa "Il Gattopardo"
Universale Economica Feltrinelli, pag. 50
(Cronaca fotografica di Franco Bonelli)