La minaccia vera è il totale,
definitivo abbandono di un
territorio.
Non sappiamo cosa sia successo
alla presentazione, e ci
dispiace per la Signora
Millesimi.
Ma doveva essere una conferenza
stampa, con un prestabilito
ordine di interventi delle
testate giornalistiche e dei
soggetti accreditati.
Una conferenza stampa, non un
sit-in di protesta.
Crediamo non sia in gioco il
futuro della provincia di Rieti.
Da quel lunedì 30 ottobre 2006
sono passati esattamente 8 anni
e due mesi ed il progetto
di rilancio del comprensorio del
Terminillo è realtà.
Chi ha voluto, a torto o a
ragione, far valere le ragioni
contrarie al progetto ed alla
sua realizzazione durante questi
8 anni e due mesi credo
debba ammettere la sua sorpresa
(negativa la sua, positiva la
nostra).
Si può fare. Con un bel pezzo di
provincia unita nello stesso
obiettivo.
Rieti in testa.
Crediamo non sia in gioco il
futuro della provincia di Rieti.
Ma la sua sopravvivenza.
E
Leonessa lo ha capito da subito.
La Redazione di www.leonessa.org
RIETI
Critiche al progetto del
Terminillo: ambientalista
minacciata
Marco
Fuggetta
29/dicembre/2014 - 16:05
(su gentile concessione "Il
Corriere di Rieti")
Il giorno dopo la presentazione
ufficiale del progetto
comprensoriale del Terminillo, a
tenere banco sono gli attimi di
tensione vissuti, tra urla e
contestazioni, durante
l'appuntamento di sabato nella
sala consiliare del Comune di
Rieti. A scatenare la rabbia di
diversi giovani e meno giovani
sostenitori del recupero del
Terminillo sono stati gli
interventi - in realtà non
previsti, dato che si trattava
di una conferenza stampa - della
rappresentate del Cai, Ines
Millesimi, e di Camerini del Wwf
Lazio. Millesimi, pur
riconoscendo un approfondimento
maggiore di questo progetto
rispetto ad altri del passato,
ha sottolineato che gli impianti
da sci ormai non generano utili
da nessuna parte e molte
località per questo stanno
ripensando il loro sviluppo,
aggiungendo che l'Unione Europa
non finanzia più questo tipo di
proposte e che 17 posti di
lavoro a tempo indeterminato
sono pochi e non
giustificherebbero un intervento
come quello presentato sabato a
Rieti. “Una battuta davvero
infelice quella sui posti di
lavoro, viste le condizioni di
questo territorio e visto che
noi lottiamo ogni giorno per
salvare l'esistente, figuriamoci
nuovi posti di lavoro” ha
replicato il presidente del
Consorzio Smile, Paolo
Trancassini. Sulle parole della
rappresentante del Cai e su
quelle pronunciate
successivamente dall'esponente
del Wwf, si sono levate
contestazioni e anche urla da
parte di alcuni presenti in
sala. “Dateci voi il lavoro”,
“dove eravate nei decenni in cui
Il Terminillo è morto e si sono
costruiti solo residence” o
ancora “il Terminillo non è il
vostro” alcune delle frasi che
si sono ascoltate. Ma la
rappresentante del Cai, sui
social network, avrebbe anche
denunciato di “aver subito
esplicite, becere offese
sessiste e addirittura anche
minacce che l'avrebbero turbata
e non poco”. Si vedrà se la
vicenda sarà accertata e finirà
in mano ai legali ma intanto è
chiaro che il recupero del
Terminillo non è partito nel
migliore dei modi. Come capita
quasi sempre nel reatino, ci si
divide su tutto salvo poi
ritrovarsi senza alcuna
prospettiva di sviluppo. In
attesa di capire se questo mondo
che alcuni già hanno
ribattezzato come “no-Smile” -
parafrasando la più celebre
battaglia No-Tav - troverà un
seguito nella cittadinanza, dal
punto di vista politico tiene
banco anche il nodo del Parco
del Terminillo. Il sindaco
Petrangeli, sostenuto dalla
sinistra della coalizione, ha
promesso che si farà e che il
Parco è compatibile con il
progetto di rilancio della
montagna, ma il Pd e le altre
amministrazioni comunali del
Consorzio sembrano molto fredde
sull'ipotesi.
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