Tradizione, religione e magia sui monti dell'Alta Sabina

di Mario Polia e Fabiola Chavez Hualpa

 

Questo saggio si propone di tracciare un profilo del mondo religioso (e magico) dell’Appennino laziale e, in particolare, delle genti dell’altopiano di Leonessa. Il materiale raccolto è frutto di lunghe e minuziose indagini, condotte sul campo, che hanno coinvolto direttamente i protagonisti della cultura rurale di un tempo. Agricoltori-pastori, artigiani, massaie ci hanno trasmesso gli insegnamenti e la visione del mondo lasciata loro in consegna dai padri. In altre parole: ci hanno “tramandato” la loro tradizione. E l’hanno trasmessa a noi, che non siamo loro figli o nipoti, ma solo studiosi attenti che hanno dimostrato d’essere anche (e soprattutto) rispettosi. Hanno fatto ciò coscienti che si trattava di notizie destinate alla stampa. L’hanno fatto affinché noi, a nostra volta, le tramandassimo. A chi? Stavolta non più, oralmente, a figli e nipoti - ché un ciclo di cultura, la cultura rurale d’un tempo, s’è chiuso - ma le tramandassimo per iscritto a sconosciuti lettori. “A la ggente”. Al mondo. Affinché un patrimonio culturale millenario non fosse vanificato per sempre dal sopraggiungere dell’oblio frutto del tempo e di quello indotto ad arte da chi, dalle stanze del potere, trama perché la memoria del popolo, che è coscienza del sacro, muoia. Perché possa istaurarsi una monocultura in cui i valori dell’avere prevalgano su quelli dell’essere, la legge del tornaconto su quella della solidarietà, la ragion di stato sulla libertà d’espressione e la dignità della persona.

 

Mario Polia: archeologo, antropologo ed etnografo, specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni, dirige in Perù -per conto del Ministero per gli Affari Esteri e del Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia- un programma di ricerca sulle tradizioni indigene e, in particolare sullo sciamanesimo andino e sul sincretismo. Curatore del Museo Demo-antropologico di Leonessa (Rieti). Vincitore del Premio Paolo Toschi (1999) per la ricerca sul campo, già docente di Antropologia Medica nella Pontificia Universidad Católica di Lima, ha pubblicato nel Fondo Editoriale di questa Università: “Despierta, remedio, cuenta...”: adivinos y médicos del Ande. 2 voll. (1996); La cosmovisión religiosa andina en los documentos inéditos de la Compañia de Jesús (1998). Nel Fondo Editoriale del Parlamento della Repubblica del Perù ha pubblicato: La sangre del cóndor. Shamanes de los Andes (2001), traduzione de Il sangue del condor. Sciamani delle Ande (Milano: Xenia. 1997). Per “Il Cerchio-Iniziative Editoriali” ha pubblicato vari saggi monografici concernenti aspetti antropologico-religiosi. Fra questi ricordiamo: Le rune e gli dèi del nord (1994 II ed.);  Il mistero imperiale del Graal (1996 II ed.); L’etica del Bushidō (1997 II ed.); Imperivm: origine e funzione del potere regale nella Roma arcaica (2002)

Fabiola Chávez Hualpa: peruviana, antropologa ed etnografa della Pontificia Universidad Católica del Perú, specialista nel campo dell’antropologia femminile andina, dirige dal 1992 le ricerche sul campo, riguardanti l’antropologia religiosa e la medicina tradizionale femminile, nell’ambito dei programmi di studio coordinati da Mario Polia. Vincitrice di una borsa di studio del Ministero per gli Affari Esteri concessa dall’Ambasciata Italiana in Perù (2001), ha cooperato per quest’opera con un’indagine sul campo riguardante gli usi e le credenze tradizionali delle donne dell’altopiano leonessano. È autrice di numerosi saggi monografici dedicati a vari aspetti dell’antropologia femminile andina, pubblicati in lingua spagnola e in Italia, oltre che di vari articoli scientifici su giornali peruviani.

 

Capitolo 1