Don Antonio Conte

Arrivavamo di corsa al Vespro, magari tra il primo ed il secondo tempo delle nostre interminabili partite di pallone.La sua Cinquecento bianca era già davanti alla chiesa.

Sudatissimi, infilavamo di corsa le "cotte", ci litigavamo immancabilmente il campanello il cui suono scandiva il Rosario, ma eravamo pronti, come tutti i pomeriggi.

Non eravamo certo silenziosi, nella chiesetta di Ocre ma bastava un "Da bravi ragazzi,è la casa del Signore...".Con quella voce.

Non credo di aver mai più ascoltato un "Tantum ergo" così solenne come quello di quelle serate d'estate, indimenticabili, anche grazie a Don Antonio.

Era sempre pronto a raccontarci dei suoi studi, di quanto fosse importante la ricerca storica per il nostro futuro.

Ci aveva conquistato, don Antonio, con la sua semplicità, con la sua "affettuosa" riservatezza, con la sua fede.

Non ho mai mancato di salutarlo, ogni volta che avevo il piacere di ritrovarlo a Leonessa, la sua Leonessa.

Rimarrà nel mio cuore la sua immagine durante la processione di  San Giuseppe,lo scorso settembre; quel riverente cenno del capo e quella mano sul cuore ogni volta che veniva pronunciato il nome del Santo.

Da tempo stiamo raccogliendo tutti gli articoli che il mitico DAN aveva dedicato alla nostra città dalle pagine di "Leonessa e il suo Santo" per pubblicarli nelle pagine del nostro sito: un omaggio doveroso che al più presto porteremo a compimento.

Con don Antonio Conte scompare un grande sacerdote,un formidabile studioso che ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca ed alla diffusione della storia di Leonessa.

E la nostra Redazione vuole ricordarlo proprio così, con un articolo apparso sul numero 76 della rivista,anno XIV, luglio-agosto 1977 "La Croce di Collecollato".

Ciao, don Antonio !!

giannibolletta@leonessa.org

 

                                        La Croce di Collecollato