La Croce di Collecollato

"Una delle più caratteristiche attività apostoliche del Santo di Leonessa fu l'erezione di grandi croci sui monti e in luoghi molto in vista;attività che ci rivela un suo preciso obiettivo: << initare Cristo nostro Signore, quando portò la Croce al Calvario, desiderio di paatire et affligere se stesso...incitar a devotione li Pecorari et altre genti, che praticano la Campagnia>> (de charitate in Deum § 9,1).Tra le moltissime che eresse un po' dovunque, anche nel territorio di Leonessa, quella rimasta più famosa e venerata fino ai giorni nostri è la Croce di Collecollato.

V olendo poi provar la pena atroce

del nostro Redentor,che sul Calvario

portò da Gerusalemme la Croce

onde fu appeso dall'ebreo contrario;

da Leonessa,lettor,con piè veloce

col suo compagno solito (fra Gregorio), e precario

una ne volle trascinar pesante

due miglia almeno dalla città distante.

Per sentiero sassoso in proa discende

col peso, e passa senza sbarre un ponte;

da qua per la via torta il cammin prende

versando di sudor tepido fonte

tra i faggi e fra i nocchieti alfine ascende

sul'alta cima di scabroso monte

che porta il nome di Collecollato

e qui stanco si ferma affaticato.

Deposto il pondo dalle di lui spalle

rivolge i guardi suoi verso Leonessa;

pensa di Giosafat veder la valle,

Gerusalemme e i colli intorno ad essi.

Così descrive l'avvenimento Angelo Felice Maccheroni, il poeta pastore di Piedelpoggio nella sua <<Vita del Cappuccino S.Giuseppe da Leonessa>> posta in ottava rima, al canto III,42,43,44 e la sua descrizione coincide perfettamente con la deposizione resa da Francesco Sinibaldi di Leonessa nel processo apostolico del 1629.Il teste così ricorda l'avvenimento indicandone il tempo approssimativo in cui sarebbe avvenuto:

<<So ancora, che per l'amor di Dio ha patito molte fatiche et in particolare tre o quattro anni, prima che morisse,fece fare alcune croci di legno grandi,le quali benedisse e poi le piantò,et una ne portò lui stesso su le spalle da Leonessa in cima della Montagna detta Collecollato, che è distante dalla Terra due miglia incirca, di cattivissima strada e molto erta, e la drizzò e piantò in cima a d. Monte, dove anco di presente stà;et ho inteso dire che per piantare e fermare detta croce,se bene nel luogo dove la piantò ce ne sono de li sassi assai,non di meno d. Fra Giuseppe per patire maggior fatiga,calò nel fosso a piedi della Montagna a pigliare le pietre e le portò in cima a d. Monte e vi formò la Croce; e di ciò n'è pubblica voce e fama (Processi pag. 88 - XVIII)>>

Collecollato diventò da allora il Monte de <<la Croce>> di S. Giuseppe e, a somiglianza del Santo,i Leonessani hanno incominciato a venerare il luogo facendola meta di devoto pellegrinaggio,ogni anno,la prima domenica di luglio

(continua....)