L'idea |
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Non è mai stato facile raccontare un'idea, descrivere cosa spinge persone diverse a lavorare duramente per uno stesso obiettivo. Molte volte risulta addirittura impossibile. Vorrei provarci, consapevole comunque di quanto sia da sempre riduttivo restringere un'idea in quattro parole... Mi aiuterà questa immagine, momento di vita che pochi hanno avuto il privilegio di vivere. Bambini, giovani, simpatiche "nonnine" al lavoro in spensierate e faticosissime giornate. Mi sembra ogni volta di rivivere l'atmosfera dei campi, la trebbiatura, tutti al lavoro, tutti ad aiutarsi senza risparmio. E senza risparmio ho visto lavorare questi incredibili amici , chiusi per due giorni tra S.Pietro e la piazza. Arriveranno presto le cifre, i commenti, le statistiche di questo, ennesimo trionfo. La nostra città ha vissuto nuove, indimenticabili giornate, grazie in fondo ad un idea di vita che accomuna tutte queste encomiabili persone. Capita perciò, senzaa quasi accorgertene, di essere lì ad aiutare gente che lavora per il divertimento di altra gente, di essere li a dare una mano a chi, come Elena Rauco, è sempre in prima linea nell’organizzazione di tutti gli eventi che danno lustro a questa nostra amatissima città.
Perchè Leonessa è e rimarrà sempre un grande idea di vita. Vincente. G.B.
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di FRANCESCO CHIARETTI
Pranzo e cena gustati a Leonessa a base di patate e tartufi: dalle ore 13 fino a
notte fonda e andata in scena la Sagra della Patata Leonessana. Prodotto
rigorosamente locale - dicono gli agricoltori - da non confondere con tanti
altri tuberi che si trovano in commercio: la patata di Leonessa è più pastosa,
delicata, prelibata; sarà per il tipo di suolo, per l'acqua e la quota di
montagna, o per le coltivazioni rigorosamente prive di diavolerie chimiche.
Tutto pronto, nonostante le piogge dei giorni scorsi; in piazza 7 aprile
due enormi tendoni hanno consento di mangiare anche in caso di maltempo: la
distribuzione dei piatti, dunque, ha preso il via alle 13 con una seconda
tornata al pomeriggio che si è protratta fino all'ora di cena. "Abbiamo
comprato 45 quintali di patate per cucinare circa 4mila porzioni, ognuna delle
quali comprende gnocchi al ragù e al tartufo, patate fritte, patate ripassate
in padella con pancetta e patate lesse", dice il presidente della pro loco
Tiziana Crescenzi.
Ma la sagra è anche artigianato, valorizzazione dei prodotti locali,
spettacolo, musica e divertimento. Per la mostra mercato presenti 24 stand
promozionali allestiti lungo il corso principale, con esposizioni e degustazioni
di specialità culinarie, prodotti tipici come formaggi, salumi e dolci,
coltivazioni biologiche, oggetti di artigianato in ferro, legno, uncinetto,
materiali di antiquariato e tante altre sorprese. Dalle 13, ha allietato la
sagra la musica del Duo di Pikke. Alle 19, singolare premiazione della patata più
grande e quindi chiusura della manifestazione con fuochi d'artificio e "Pupazza"
in via della Ripa in collaborazione con il comitato di San Matteo.
La Sagra della patata
di FRANCESCO CHIARETTI
«La Sagra della Patata Leonessana ci ha regalato un successo strepitoso in
fatto di partecipazione e di gradimento che è andato oltre ogni nostra
aspettativa». Questo il commento del presidente della Pro loco Tiziana
Crescenzi. «Secondo alcune stime, seppure molto approssimate - prosegue Tiziana
Crescenzi - sarebbero stati circa 50mila i turisti che sono arrivati a Leonessa
in questo fine settimana di festa. E il merito è di tutti coloro che si sono
prodigati per organizzare la sagra e le tante manifestazioni collaterali,
nessuna esclusa, e a coloro che hanno contribuito con offerte e donazioni, tra
cui "patatari" e tartufai". Senza dimenticare gli operai del
comune, anziani, giovani, cuochi, trasportatori, un esercito che ha lavorato
gratis, con il solo spirito di volontariato: speriamo di crescere ancora di più
per migliorare la distribuzione ed aumentare il numero dei pasti così da
evitare lunghe attese ai turisti».
Sono stati cucinati ben 40 quintali di patate e distribuite più di 3mila
porzioni: ma quest'ultimo numero non deve trarre in inganno in quanto ogni
vassoio era composto da ben 5 specialità diverse: gnocchi al tartufo, gnocchi
al ragù, patate fritte, patate ripassate in padella con pancetta e salsiccia e
patate lesse. Cifre la dicono lunga sulla fatica di preparazione e distribuzione
e sul gran numero di porzioni servite sia a pranzo che a cena.
Il premio alla patata più grande è andato all'azienda agricola di Anna
Vannimartini che ha presentato un tubero di 1 chilo e 600 grammi. Strepitoso
anche il successo degli stand allestiti lungo il corso principale con
degustazioni di prodotti tipici locali: formaggi, salumi, dolci, mele, castagne,
miele, olio, vino, coltivazioni biologiche, oggetti di artigianato in ferro,
legno, uncinetto, e antiquariato. Altissimo gradimento anche per le esibizioni
dei cori con i canti di montagna, manifestazione organizzata dal gruppo
culturale "Il Cardo", e per i fuochi artificiali del Comitato di San
Matteo che hanno chiuso la giornata di festa.