Patata leonessana, altro che kartoffen
di FRANCESCO CHIARETTI
Trenta quintali di patate sono in lavorazione a Leonessa per celebrare la
dodicesima "Sagra della Patata Leonessana". Una cinquantina di
volontari, con il coordinamento della Pro loco, sta lavorando da un paio di
settimane per organizzare tendoni, tavoli, stand, musiche, balli. E soprattutto
per preparare i succulenti piatti che domenica pomeriggio potranno essere
gustati sulla piazza centrale di Leonessa.
Gnocchi al ragù e al tartufo, patate fritte, patate riscaldate in padella con
grasso e magro e tartufi. Tutto bagnato da buon vino novello. Ma la regina di
tutta la festa è la patata di Leonessa, tubero raffinato come pochi. Patate a
pasta bianca, gialla e rossa che, vuoi per la quota, vuoi per il tipo di
terreno, vuoi per il seme non medicato né trattato, rappresentano quanto di più
prelibato per questo tipo di alimento diffuso in tutte le tavole del mondo.
Dodicesima edizione, quindi, di una Sagra nata un po' in sordina in concomitanza
con la Festa della Madonna di San Matteo, ma che negli anni è letteralmente
"esplosa" diventando un appuntamento fisso che porta a Leonessa decine
di migliaia di frequentatori. La quantità di patate consumate, infatti, è
cresciuta di anno in anno: lo scorso anno non sono bastati 22 quintali. Ma la
Sagra è anche artigianato e prodotti tipici. Negli stand sistemati lungo il
corso si potranno degustare salumi, formaggi, dolci, farro, frutti di bosco,
mele di montagna, olio, castagne, miele. L'artigianato locale riguarda la
lavorazione della lana e del cotone, incisioni su legno, ferro battuto, ricami,
pietre ornamentali. La Sagra è anche scienza con un convegno al quale
parteciperà l'assessore regionale all'Agricoltura Iannarilli. Il "Lo
studio dei suoli e le prove di confronto varietale per valorizzare le produzioni
leonessane". In ballo c'è sempre la proposta di fare delle patate
leonessane un prodotto Doc. Tutto è pronto, dunque. «Mancano gli ultimi
ritocchi - dice il presidente della pro loco Tiziana Crescenzi - ma il grosso è
stato fatto, anche se con grande fatica. Sarà una grande occasione per la
valorizzazione turistica del territorio: ogni anno c'è sempre una maggiore
frequentazione di oriundi e di nuovi turisti che vengono a conoscere Leonessa».
L'organizzazione della sagra è della pro loco in collaborazione con Comune e
Provincia e patrocinio della Camera di Commercio, Quinta Comunità Montana,
Regione Lazio ed Apt di Rieti.
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