Quell'amore si è rivelato nella grotta di Betlemme,
è stato sottoposto alla prova già durante la presentazione al
tempio,
si è approfondito insieme con gli eventi conservati e meditati
nel suo cuore (cfr Lc 2, 51).
Adesso quest'intimo legame d'amore deve trasformarsi in
un'unione che supera i confini della vita e della morte.
E così sarà lungo tutto l'arco dei secoli:
gli uomini si fermano presso la statua della Pietà di
Michelangelo; si inginocchiano davanti all'immagine della Mesta
Benefattrice (Smetna Dobrodziejka) nella chiesa dei Francescani,
a Cracovia, dinanzi alla Madre dei Sette Dolori, Patrona della
Slovacchia;
venerano l'Addolorata in tanti santuari in ogni parte del mondo.
Essi apprendono così il difficile amore che non fugge di
fronte alla sofferenza, ma si abbandona fiduciosamente alla
tenerezza di Dio, a cui nulla è impossibile (cfr Lc 1,
37).
ORAZIONE
Salve, Regina, mater misericordiæ;
vita, dulcedo et spes nostra, salve.
Ad te clamamus...
illos tuos misericordes oculos ad nos converte.
Et Iesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis post hoc exilium ostende.
Impetraci la grazia della fede, della speranza e della
carità,
affinché anche noi, come te,
sappiamo perseverare sotto la croce
fino all'estremo respiro.
Al tuo Figlio, Gesù, nostro Salvatore,
con il Padre e con lo Spirito Santo,
ogni onore e gloria nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Tutti:
Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.
Fac me vere tecum flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.