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Terminillo, Trancassini sfida Lorenzetti
("Il Messaggero" 16 dicembre 2004) |
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«Si
punta al rilancio della stazione, basta col terrorismo
ambientale dei Verdi» |
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Se il delirio di
Trancassini è quello di cercare, e trovare, investitori che sono
in grado di rilanciare la montagna di Leonessa e Terminillo,
allora Lorenzetti deve sapere che ci sono tanti paesi interi che
hanno la febbre altissima, che delirano all'unanimità perché
finalmente vedono uno spiraglio di rinascita dopo anni di
terrorismo ambientalista. L'esponente dei Verdi ha definito
l'iniziativa di costruire impianti sciistici sul versante nord
del Terminillo "il delirante progetto Trancassini che prevede il
taglio di ottomila piante, mentre lo sviluppo del Terminillo è
davvero un'altra cosa". Invece Lorenzetti dimostra di non
conoscere la nuova legge che prevede la ripiantumazione
preventiva delle piante che andranno tagliate, non conosce il
progetto leonessano che si basa su tecniche
di ingegneria naturalistica e dimostra di non sapere quale deve
essere il futuro del Terminillo perché dice sempre che è
"un'altra cosa" senza mai spiegare quale e senza mai fare
proposte concrete e reali. Con questa legge regionale finalmente
si è tolto il gesso all'uso corretto del territorio, finalmente
riparte la dialettica politica tra cittadini e istituzioni in
quanto si è superata la seconda fase, quella del terrorismo
ambientale: ogni cittadino, sia esso della Val Senales, del
Trentino, dell'Etna e di Leonessa, ha il diritto, ed oggi può
finalmente esercitarlo, di relazionarsi con le istituzioni per
lanciare progetti veri di rilancio economico, sicuramente con
tutti i controlli necessari, ma non più con quel terrorismo
ambientale che vietava anche l'idea di poterci non solo provare,
ma addirittura pensare. La nuova possibilità che apre la legge
regionale, invece, è fondamentale per continuare a vivere sulla
propria terra senza perdere radici e senza abbandonare i paesi
montani; e sono queste possibilità ad essere davvero un'altra
cosa. Fare uno scarno comunicato stampa a Rieti parlando di
ottomila piante tagliate e mettere manifesti a Roma dichiarando
falsamente il taglio di 50mila piante che cosa rappresenta? Non
si tratta forse di terrorismo ambientalista da disinformazione?
Sono pronto a sfidare Lorenzetti ed i suoi amici in un pubblico
confronto davanti a chiunque lui vuole e gli lascio anche la
scelta del luogo e del giorno dell'incontro; chiaramente per
parlare di progetti seri e concreti di rilancio del Terminillo e
non per fare demagogia, quella demagogia che per anni ha tenuto
bloccato il territorio e ingessata l'economia del Terminillo.
Paolo Trancassini, consigliere provinciale (An)
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