Tradizioni Leonessane


L'Esposizione

 

Epifania

 

"...Più originali erano i rituali,le pratiche simboliche e le tradizioni religiose dell'Epifania. La prima che riporteremo riguarda la cosiddetta "Messa della Bambina", usanza tipicamente leonessana risalente almeno a circa 200 anni fa. Si tratta di una variante della messa dell'Epifania, un tempo celebrata per gli artisti, di buon ora, la mattina del 6 gennaio nella chiesa di San Nicola, oratorio degli artigiani, probabilmente anche per ciò riservata ai soli uomini adulti. E così denominata perchè la cerimonia prevede l'Adorazione di un simulacro di cera del Bambinello vestito con un manto regale, simile ad una lunga veste e con una corona; di qui la trasformazione al femminile del Bambino in la Bambina....

Un tempo tutta la messa era cantata e suonata da musici locali,e allorchè arrivava il momento del bacio del piedino sinistro di cera del simulacro... tutti gli astanti, giovani e vecchi, si genuflettevano per tre volte piegando la testa verso il petto,finchè il piedino di cera della Bambina non era offerto al loro bacio.La data precisa in cui nacque questa tradizione non si conosce,ma sò di sicuro che essa esisteva 150 anni fa.

Oggi la messa si svolge nel santuario di san Giuseppe la mattina del 6 gennaio alle ore 8:30;come un tempo, è rigorosamente riservata agli uomini adulti, non più solamente agli artigiani,visto il declino di tale attività e segue l'antico cerimoniale.Inizia con la confessione dei partecipanti,a cui segue un piccolo corteo formato dal sacerdote che porta il simulacro (la statua del bambino in trono),  preceduto da due uomini con dei ceri accesi;il corteo avanza solennemente dalla sagrestia,dove è custodita la statuettafino alla chiesa.Qui la Bambina viene posta davanti all'altare maggiore su un piano adornato da un drappo rosso.Dopo l'omelia pronunciata dal sacerdote, gli uomini si dispongono in devota processione per l'Adorazione,ossia per il bacio del piedino sinistro e per la prostrazione  dinanzi al simulacro.Durante l'offertorio tutti gli uomini cantano,l'arcaica nenia in latino,del Laetamini,eseguita su una melodia popolare leonessana...".

 

Luigi Nicoli "Le Cose de prima" 


L'Adorazione