|
Cari
Leonessani,
sia
il 2004 un anno di salute e prosperità per tutti Voi.
Alla
nostra città l'augurio che nell'anno che verrà continui ad essere all'altezza
della sua storia e delle sue tradizioni.
Ai
Visitatori di www.leonessa.org, la nostra città virtuale, l'invito a
contribuire,
con
sempre più intensità e partecipazione, allo sviluppo di questo nuovo,
formidabile mezzo di comunicazione Leonessana.
BUON
ANNO A TUTTI !!
Avv.
Paolo Trancassini
Sindaco
di Leonessa
Sci,
il futuro parla francese
|
|
Terminillo
nord, Transmontagne acquista il 70% dell’Isec
|
Da "il Messaggero" 18 gennaio 2004
|
Lo sci sul versante Leonessano
del Terminillo parlerà francese. La società "Transmontagne sas"
leader del settore, presieduta da Philippe Gausset, ha rilevato il 70 %
della società Isic che ha presentato i progetti per la realizzazione di
quello che è stato presentato come il più grande polo sciistico del
centro Italia, in territorio di Leonessa,
per un investimento di circa 60 milioni di euro.
L'accordo, però, prevede una clausola condizionante: l'atto di acquisto
delle quote societarie verrà formalizzata davanti a un notaio solo quando
la Isic sarà in possesso delle concessioni edilizie per costruire gli
impianti, regolarmente rilasciate dal Comune con tutti i pareri
sovracomunali.
A dare la notizia è stato il sindaco di Leonessa
Paolo Trancassini che ha curato
l'iniziativa fin da quando ha mosso i primi passi. «E' un colpo
fenomenale che renderà ancora più veloce lo sblocco delle autorizzazioni
da parte della Regione dalla quale abbiamo avuto assicurazioni in tal
senso sia dall'assessore Ciaramelletti, sia personalmente dal presidente
Storace», dice Trancassini.
E aggiunge. «Si tratta di una iniziativa di valore regionale e non solo
locale perché Gausset, leader in Europa nella realizzazione e gestione di
impianti di risalita e nel campo turistico dei tour operator, vuole
portare sul Terminillo i turisti stranieri promovendo pacchetti che
comprendono sci a Leonessa e
cultura nella Capitale; una sorta di gestione non solo limitata allo sci,
ma all'intera fase turistica organizzata ed integrata ad altissimo livello».
Un'altra quota del 20% è stata acquistata dalla "Progeco srl"
costituita da imprenditori locali. «Il vantaggio c'è anche per la
comunità di Leonessa
- conclude Trancassini - in quanto nella riunione è stato deciso che al
Comune andrà la quota attiva dell'1% senza oneri né presenti, né futuri».
R.R.
|
Leonessa.
Il sindaco Trancassini: «E’ il tributo doveroso del nostro paese per la
tragedia che ha sconvolto l’Italia»
Una strada per i
martiri di Nassiriya
La giunta invia un
encomio speciale al maresciallo Marilena Iacobini
di FRANCESCO
CHIARETTI ("Messaggero" 23
novembre 2003)
Ai diciannove caduti di
Nassiriya, in Iraq, è stata intitolata una strada nel centro storico di
Leonessa. Si tratta della via interna all'abitato dell’ex strada statale
471, che va da largo Bixio Cherubini al ponte sul Fiume Tascino: da oggi
si chiamerà Viale Caduti di Nassiriyia. Lo ha deliberato ufficialmente la
giunta comunale nell’ultima seduta che ha anche deciso di inviare un
encomio particolare al maresciallo dei Carabinieri Marilena Iacobini
(ferita nello stesso attacco, ndr ), in quanto originaria di Sala,
frazione di Leonessa.
«La nostra iniziativa ha trovato un largo riscontro popolare e
amministrativo - dice il sindaco Paolo Trancassini - Vuole essere un
tributo della cittadinanza di Leonessa a questi caduti e un ricordo eterno
del dolore che ha sconvolto, e al tempo stesso unito, non solo 19 famiglie
ma l'Italia tutta e ha rinforzato ancora di più il senso della Patria e
della Nazione. Presto saranno pronte le insegne stradali, la loro posa
avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale».
Per il maresciallo Marilena Iacobini, inoltre, il Comune ha inviato
l'invito ufficiale per il prossimo 7 aprile, giorno della commemorazione
dei 51 martiri trucidati a Leonessa dai nazifascisti nel venerdì santo
del 1944. «Dopo aver appreso della sua ferita mentre era in missione di
pace per la nostra patria a Nassiriya - scrive Trancassini al maresciallo
Iacobini - sento il dovere come sindaco di Leonessa di inviarle i più
sinceri e sentiti auguri di pronta guarigione. Inoltre, intendo
rappresentarle i sentimenti di stima, orgoglio e dolore della città di
Leonessa nell'apprendere che un figlia di questa terra prestava servizio
in una missione così importante, purtroppo finita in tragedia. Per tutto
questo, e per quello che ormai lei rappresenta e cioè l'Italia del
servizio, della pace, dei valori e anche del dolore, ho il piacere di
invitarla a Leonessa il 7 aprile alla cerimonia di commemorazione delle 51
vittime del 1944 e alla contestuale intitolazione della locale Caserma dei
Carabinieri al Carabiniere Marchetti. La sua presenza darebbe un grosso
contributo al fine di attualizzare quella lontana tragedia, come in
effetti l'odio di cui anche lei è stata vittima ne testimonia la sinistra
attualità».
sabato 11 ottobre 2003
IL
SINDACO PAOLO TRANCASSINI |
«Accuse
del tutto fuori luogo» |
|
«La
Provincia scivola su una buccia di patata». Risponde all’accusa
della Provincia il primo cittadino di Leonessa Paolo Trancassini che
l'accusa di non promuovere nella giusta misura i prodotti del
territorio dando invece spazio e rilievo alla Friol. «Qui dobbiamo
capirci su un fatto: innanzitutto ritengo di dovermi preoccupare
della promozione dei prodotti del mio territorio. Poi riguardo
all'olio, non mi sembra che la Sabina produca olio di semi, che è
quello utilizzato invece per friggere le patate degustate alla
sagra. Perilli forse non si è ancora accorto che nessun produttore
di olio sabino ha aderito alla manifestazione, eppure lui alla
nostra sagra partecipa da anni insieme col presidente Calabrese».
Una polemica senza senso secondo lo stesso Trancassini, che
definisce l'assenteismo del olivicoltori una «mancanza di capacità
imprenditoriale visto che per lo stand chiediamo 250 euro per due
giorni e questo consente di esporre prodotti e di venderli». Si
fanno buoni affari tra una patata e l'altra? «Vorrei vedere: è
l'appuntamento più importante dell'anno e nel fine settimana
circolano almeno 50 mila persone e 50 quintali di patate sono a
disposizione dei visitatori. Mi dispiace per Perilli, ma quando
negli anni passati ha visto in mostra olio umbri e prodotti
dell'aquilano e di Spoleto, perché non si è mai posto nessuna
domanda?». La milanese Friol che si è proposta per la Sagra
leonessana offre in tutto olio per friggere, magliette e cappellini
e anche un contributo in denaro. Ma non basta. S'impegna pure a
riprendere l'evento e a trasmetterlo nelle tv dello Stivale.
Ale. Pas. (da "il Tempo" sabato 11 ottobre 2003) |
|
Riceviamo dall'Avv.
Paolo Trancassini, Sindaco di Leonessa:
"Ho
appena letto l’attesissimo numero di Leonessa ed il suo Santo e
soffermandomi su di un articolo che mi ha sorpreso per le motivazioni che
vi esporro’ ho avvertito il disagio di poter rispondere all’estensore
“solo” tra due mesi per questo Vi propongo di anticipare la mia
risposta sul vostro seguitissimo e riuscitissimo sito al fine di
contestualizzare la critica e la risposta. Se cio’ avverra’ sin
d’ora vi ringrazio.
L’articolo
a cui mi riferisco e’ “considerazioni di un forestiero…….. “E’
strano che una persona che spesso scrive sul bimestrale (ricordo il
bell’articolo valori della vita del n.226 di gen.febbr.2003) e che da
“mezzo secolo bazzica Leonessa” cogliendo “ogni occasione per venire
da queste parti” si accorga solo ora del taglio dei pini iniziato nel
1994 e terminato nel 1995/6! E’ strano, ma non importa; ribadiro’
“all’affezionato lettore” quanto gia’ piu’ volte detto e scritto
anche su Leonessa ed il Suo Santo.
I pini
presenti in Piazza, non certo “secolari” oltre a devastare con le loro
radici in superficie la pavimentazione della piazza in realta’ nulla
avevano in comune con la stessa, la sua storia, la sua architettura.
Malandati
e pericolosi essi comunque, rappresentavano un’intrusione in secoli di
storia che hanno visto la nostra spettacolare piazza priva di ogni
ornamento botanico, lasciandone la sua lettura esclusivamente
alla fontana, ai palazzi,
alla chiesa ed alla scalinata di San Pietro, alla sua particolarissima
forma geometrica.
Ero
certo nel 1995 quando divenni Sindaco che la Piazza poteva e doveva
diventare una nostra risorsa: luogo di aggregazione sì, ma anche
splendida vetrina della nostra arte ed architettura dove il turista
avrebbe dovuto ricevere il
primo abbraccio e dove, gli sarebbe dovuto essere
immediatamente chiaro di non trovarsi
in un qualsiasi paese di
montagna bensì in una citta’ d’arte a 1000 mt. unica nel suo genere.
Per
questo via le cabine del telefono, i cartelloni pubblicitari, le insegne
arrugginite e cadenti delle facciate, dei palazzi, via gli alberi e gli
alberelli della scalinata di San Pietro via l’asfalto per l’unica
pietra proposta dalla sovrintendenza che resistesse al gelo, via la
rotatoria, via tutto per poter esaltare la nostra piazza, nuda ma unica e
bellissima.
No,
sig.Nardi non pensavano di “erigere alcun muro…..” ne’
di penalizzare o favorire il gioco dei bambini o il ballo: quando
abbiamo iniziato i lavori di riqualificazione del centro storico tutti,
nessuno escluso (Piazza, Piazzetta, vicoli, giardini, scalinate, torri,
facciate ecc.), volevano “soltanto” riaccendere la ”luce” sulle
bellezze di questa citta’, sulla sua specialita’ sulla sua unicita’
troppo spesso e per troppo tempo trascurata ed a volte oltraggiata; la
scelta della Federazione Italiana Sport Equestri di inserire nel proprio
calendario un evento nazionale a Leonessa, l’aver ottenuto il
riconoscimento di Citta’ d’arte nonche’ quello prestigioso di
“Bandiera Arancione da parte del Touring Club, l’incremento di
presenze di turisti, il successo sempre maggiore della sagra e del Palio
ci confortano e ci confermano che la “luce” si e’ accesa."
Con
i migliori saluti
Paolo
Trancassini
|
|