Leonessa - cenni storici

 

Cit dArte sita a 1000 mt. s.l.m., ricca di monumenti, meta di turismo sia estivo che invernale, con  gli impianti  di  risalita di  Campo  Stella  (mt. 1700).  Conta  circa tremila  abitanti  ed  è  situata  in  Provincia  di  Rieti,  alle  falde  del  massiccio  del Terminillo. Fondata per ordine del Re di Napoli Carlo I dAngsul sito del Castello di Ripa di Corno, il nome originario, Gonessa, trae origine dalla francese Gonesse, cittadina  a  1 km.  da  Parigi,  patria  dorigine  dei  sovrani  angioini,  con  la  quale esiste dal 1981 un solido gemellaggio.

L'atto ufficiale di fondazione di Leonessa risale al 16 luglio 1278: a partire da tale data,   l'abitat s sviluppò   radialmente  intorn all piazz centrale,   d cu si diramavano le otto vie principali. L'agglomerato urbano si sviluppò dapprima lungo l'asse  est-ovest  dando  vita  solo  in  un  secondo  momento  all'asse  longitudinale.  Il piano urbanistico della terra di Leonessa va attribuito all'opera di Pietro d'Angicourt, valente architetto e fidato collaboratore di Carlo d'Angiò.

Quanto  all’organizzazione  interna,  essa  fu  di  natura  essenzialmente  confederativa. Furono istituiti sei rioni detti Sesti”, cui furono aggregate le ville del territorio, che avevan partecipato   alla   fondazion della   nuov città I Sesto   fu   insieme suddivisione  di  territorio  ed  organo  amministrativo  ed  ebbe  una  decisa  funzione sociale e politica. I Sesti sono di recente tornati protagonisti della storia di Leonessa come partecipanti alla Rievocazione Storica del Palio del Velluto, che si tiene ogni anno in prossimità del 29 giugno, Festa dei SS. Pietro e Paolo. Palio che ebbe luogo almeno dal 1464 e che venne sospeso nel 1557 per i gravi fatti di sangue verificatisi. Ubicata sin dalle origini in una zona strategica di confine, Leonessa è stata oggetto di numerose concessioni di autonomia amministrativa da parte dei regnanti, fino ad esser infeudata    ceduta   ne 153  Madama   Margherita   dAustria,   figlia dell’Imperatore Carlo V e sposa di Ottavio Farnese. Nel 1731 venne reintegrata nel Regno  di  Napoli, per tornare libero comune  nel 1806. Assoggettata alla  Provincia dell’Aquila, nellAbruzzo Ulteriore Secondo, fu annessa alla costituenda Provincia di Rieti nel 1927.

All’ingresso  nord  della  città  si  erge  la  Porta  Spoletina,  uno  degli  accessi  della cerchia  muraria,  ad  est  lPortAquilana,  dovspossono  ancora  ammirare  le originali  strutture  lignee.  Le  antiche  mura,  che  ad  ovest  si  ricollegano  alla  Fonte della Ripa, originario nucleo dellabitato, proseguivano fino alla Torre Angioina, a

1200  mt.,  che  si  erge  tuttora  sopra  Leonessa,  raggiungibile  a  piedi  attraverso  un sentier attrezzato dominand lintero   panoram  costituend d sempre l’emblema della città. Sulla piazza principale, contorniata di palazzi rinascimentali, si staglia la Chiesa di San Pietro, g dellordine degli Agostiniani, con il particolare campanile a cuspide ottagonale e il mirabile portale con struttura strombata a tutto sesto. L’interno, in stile barocco dopo i restauri susseguitisi al devastante terremoto del  1703,  presentduopere  dparticolarpregio:  l’Assunziondella  Vergine, dipinto  del  1543  di  Jacopo  Siculo  e  la  Pala  di  Giovanni  Lanfranco  da  Parma raffigurante la Madonna con il Bambino. Davvero singolare e per certi versi unico è il dipinto della Madonna del Parto. Nella Chiesa inferiore la Deposizione di Cristo dalla  Croce,  costituita  da  un  gruppo  di  statue  in  terracotta  dipinta  del  500,  e  la Pietà,   copia   i legn policrom dell’originale   michelangiolesco anch’essa cinquecentesca,    recentemente    restaurata.    Al    centro    della    piazza    troneggia l’ottagonale  Fontana  Farnesiana,  dono  di  Margherita  dAustria.  Poco  distante,  la Chiesa di San Francesco, con facciata in pietra rosa locale, detta mandorlata, la cui fondazion è   coev all città La   Chiesa   superior è    tre   navat co un monumentale tabernacolo in legno intarsiato e dorato.

In  una  cappella  laterale  è  possibile  ammirare  il  famoso  Presepe  in  terracotta policroma a tre ripiani, opera di artisti abruzzesi dei primi anni del 1500, riprodotto nel  1997  in  un  francobollo  natalizio  dalle  Poste  Italiane.  Attiguo  alla  Chiesa  vi  è l’antico  Convento  con  un  bellissimo  chiostro  a  due  piani,  oggetto  di  un  rilevante restauro e che ospita il Museo Civico e un Centro Culturale Polivalente. La Chiesa inferiore, interessata anchessa da un recente restauro, ospita un pregevole ciclo di affreschi della scuola di Giotto. Sulla via principale il Santuario di San Giuseppe da Leonessa,  Patrono  della  Città  (1556-1612),  in  stile  barocco,  ricco  di  opere  d’arte, con  il  mausoleo  delle  Sue  spoglie  mortali,  insieme  agli  oggetti  cari  al  Santo dell’ordine  dei  Frati  Cappuccini.  Meritevoli  di  attenzione  sono  la  Chiesa  di  Santa Maria del Popolo, con portale in pietra rosa, e l’ex  Chiesa  di  San  Nicola,  ricca  di affreschi.

Figli   illustri   d questa   terr son Gentile   d Leoness detto   i Magnifico, Comandante Generale delle Armate della Repubblica di Venezia nel 1452 e cognato del condottiero Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, e Bixio Cherubini, paroliere delle p belle canzoni della prima me del Novecento (dalla celebre Mamma a

Vola Colomba2, Il Tango delle Capinere”, “Violino Tzigano”, “Signora Fortuna, solo le p celebri).