(Monsignor Giuseppe Chiaretti e
Don Giovanni Marchetti ad Ocre...)
(Foto : Archivio Franco Bonelli )
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Fare tesoro di tutto quello che la
Vita, grazie a Nostro Signore, ci offre.
Nel bene e nel male.
Lo ripeteva all'infinito, Don Giuseppe, con quella innata capacità
di destare attenzione ad ogni parola prununciata.
Giuro, non eravamo abituati male nella nostra Parrocchia di Roma: passavo
gran parte della giornata a Stella Mattutina, insieme al sorriso e
all'amore di Don Gabriele...
Ma nel nostro piccolissimo paese, ero quotidianemente in compagnia
di una uomo e di un sacerdote fuori dal comune.
Per carità, non sono certo il modello di cattolico che Don Giuseppeo
avrebbe preferito: diciamo che, al massimo, potrei definirmi un
"buon cristianaccio"...
Resterà per sempre però nella mia testa e nel mio cuore l'emozione
del quotidiano incontro, il vespro in latino, il tantum ergo.
E soprattutto, la forza di chi è capace comunque di indicarti una
strada.
In ricordo di Monsignor Giuseppe Chiaretti.
Don Giuseppe, il parroco di un paese paese sperduto tra le montagne.
G.B.
La Redazione di
"Leonessa e il Suo Santo " ha dedicato a Mons. Giuseppe
Chiaretti un toccante e doveroso speciale allegato all'ultimo
numero della rivista.
Non possiamo che ringraziare di cuore per
l'iniziativa e per la solita, squisita, disponibilità.
La Redazione di www.leonessa.org
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