L'ho conoscituto sulle nevi di Campo Stella.

Sciava insieme a mio figlio.

A dire il vero Gabriele sciava molto bene.

Fabiano volava.

Arrivava in fondo alla Rubbio quasi non toccando la neve. Con l'immancabile frenata ad un centimentro da noi...Una valanga di neve.

Ma soprattutto arrivavano i suoi occhi, il suo sorriso e quella magica, intensa voglia di racccontare e di raccontarsi.

Da quelle indimenticabili giornate, tanti anni erano passati ma Fabiano, ogni volta, correva a salutarmi.

Come nel pomeriggio di festa della rinascita del  Bar Galante.

Non posso certo permettermi di condividere un dolore si profondo, ma niente in confronto a quello dei suoi Cari e di chi lo conosce davvero.

Mi sia permesso però di testimoniare ancora una volta l'orgogliosa appartenenza alla stesso Mondo.

Il mio Mondo era, è e rimarrà per sempre il mondo di Fabiano.

Quello dell'incontro, del saluto caloroso, del racconto.

Quello della magica sensazione che, anche dopo un anno, sembrava non essere mai andati via.

Il mondo di tutti quelli che, come Katia, come Roberto, come Fabiano sarabbero diventati il radioso futuro di questa meravigliosa Terra.

E' volato via in una bella notte d'estate.

Troppo presto, Fabiano mio, troppo presto.

G.B

 

2019©www.leonessa.org
redazione@leonessa.org