L'ho conoscituto sulle
nevi di Campo Stella.
Sciava insieme a mio
figlio.
A dire il vero Gabriele
sciava molto bene.
Fabiano volava.
Arrivava in fondo alla
Rubbio quasi non toccando la
neve. Con l'immancabile frenata
ad un centimentro da noi...Una
valanga di neve.
Ma soprattutto
arrivavano i suoi occhi, il suo
sorriso e quella magica, intensa
voglia di racccontare e di
raccontarsi.
Da quelle indimenticabili
giornate, tanti anni erano
passati ma Fabiano, ogni volta, correva a
salutarmi.
Come nel pomeriggio di
festa della rinascita del
Bar Galante.
Non posso certo
permettermi di condividere un
dolore si profondo, ma niente in
confronto a quello dei suoi Cari
e di chi lo conosce davvero.
Mi sia permesso però di
testimoniare ancora una volta l'orgogliosa
appartenenza alla stesso Mondo.
Il mio Mondo era, è e
rimarrà per sempre il mondo di
Fabiano.
Quello dell'incontro,
del saluto caloroso, del
racconto.
Quello della magica
sensazione che, anche dopo un
anno, sembrava non essere mai
andati via.
Il mondo di tutti quelli
che, come Katia, come Roberto,
come Fabiano sarabbero diventati
il radioso futuro di questa
meravigliosa Terra.
E' volato via in una
bella notte d'estate.
Troppo presto, Fabiano
mio, troppo presto.
G.B