La polizia, chiamata a reprimere l'assembramento, sparò sui
manifestanti uccidendone due e ferendone diversi altri. Per
protestare contro la brutalità delle forze dell'ordine gli anarchici
locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell'Haymarket
Square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine
agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando
da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei
poliziotti e ferendone una cinquantina. A quel punto la polizia
sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle
vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Fu il primo attentato
alla dinamite nella storia degli Stati Uniti.
Il 20 agosto 1887 fu
emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab,
Samuel Fielden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e
Louis Lingg furono condannati a morte (in seguito a pressioni
internazionali la condanna a morte di Fielden e Schwab fu commutata
in ergastolo; il cancelliere Otto von Bismarck proibì tutte le
manifestazioni in favore degli accusati di Haymarket); Oscar W.
Neebe a reclusione per 15 anni. Otto uomini condannati per essere
anarchici, e sette di loro condannati a morte.
Appena si diffuse la notizia dell'assassinio degli esponenti
anarchici di Chicago, nel 1888, il popolo livornese si rivoltò prima
contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la
Questura, dove si diceva che si fosse rifugiato il console degli
Stati Uniti.
La data del 1º maggio fu adottata in Canada nel
1894 sebbene il concetto
di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce
di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872 e
più tardi in quasi tutti i paesi del mondo.
In Europa la festività
del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda
Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e
ratificata in Italia due
anni dopo. La rivista La
Rivendicazione, pubblicata a Forlì,
cominciava così l'articolo Pel
primo maggio, uscito il 26 aprile 1890:
«Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca,
che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola
d'ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio
miglioramento».
Tra le prime documentazioni filmate della festa in Italia, il
produttore cinematografico Cataldo Balducci presenta il documentario Grandiosa
manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria (indetta
dalle classi operaie) che riprende la festa in sette quadri, e si
può – così – vedere il corteo che percorre le strade affollate della
Città: gli uomini, tutti con il cappello, seguono la banda che
suona, con alcune bandiere.
Durante il ventennio
fascista, a partire dal 1924,
la celebrazione fu anticipata al 21
aprile, in coincidenza con il Natale
di Roma, divenendo per la prima volta giorno
festivo con la
denominazione "Natale di Roma – Festa del lavoro". Fu poi riportata
al primo maggio dopo la fine del conflitto
mondiale, nel 1945,
mantenendo lo status di
giorno festivo.
Nel 1947 la
ricorrenza venne funestata a Portella
della Ginestra, Palermo,
quando si suppone che la banda di Salvatore
Giuliano sparò su un
corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e
ferendone una cinquantina. Altre fonti sostengono che tale
sparatoria fu organizzata dai "servizi segreti", al fine di poter
accusare e screditare agli occhi dei cittadini Salvatore Giuliano
con la sua banda.
Il 1º maggio 1955 papa
Pio XII istituì la festa
di San Giuseppe lavoratore,
perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai
lavoratori cattolici.
Dal 1990 i
sindacati confederali CGIL, CISL e UIL,
in collaborazione con il comune di Roma, organizzano un grande concerto
per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: si
tiene in piazza San Giovanni, dal pomeriggio a notte, con la
partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguito da
centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmesso in
diretta televisiva dalla Rai.
(Fonte Wikipedia)