"A nove non c'ariva più niciunu"

 La Fenice ricorda Marino Boccanera

Con grande soddisfazione noi ragazzi dell'Associazione Culturale La Fenice, ci troviamo oggi a raccogliere i frutti di un lungo lavoro affrontato negli scorsi mesi invernali. La commedia teatrale in due atti, in vernacolo leonessano "A nove non c'ariva più niciunu",  messa in scena durante il week end pasquale e il successivo, ha ottenuto un successo su cui nessuno di noi avrebbe osato scommettere.  La rappresentazione è un esilarante spaccato della vita contadina degli anni '70, in cui personaggi e vicende si intrecciano in una trama avvincente e coinvolgente. I sentimenti dei protagonisti, i loro pensieri, le loro gioie e i loro timori conducono, per molti aspetti, ai tratti più caratteristici dell'animo umano, temporalmente collocati in un'epoca storica di cui ci sentiamo ancora di far parte. È stato nostro preciso e sentito intento, dedicare questo evento alla memoria di Marino Boccanera, amante e divulgatore della cultura locale, che ha arrangiato il copione, a partire dall' originale in dialetto reatino "Aria dde collina". Seppure nessuno di noi ha avuto la fortuna di incontrarlo direttamente, abbiamo voluto avvicinare e conoscere la sua figura, tramite i racconti di chi lo ha frequentato e di chi ha lavorato con lui, affinché chi tanto si è adoperato per il bene di Leonessa non venga dimenticato. Abbiamo perseguito l'obiettivo forse ambizioso di mantenere viva la tradizione del nostro dialetto, dei nostri usi e costumi, e dei valori che hanno animato quanti hanno abitato prima di noi la nostra magnifica terra. Sotto la guida di Luca Falconi e di alcuni componenti del Gruppo Culturale Il Cardo, abbiamo imparato a calcare il palcoscenico, superando ostacoli e timidezze iniziali. Abbiamo imparato che interpretare una parte e reinventare un personaggio, coerentemente con le intenzioni dell'autore,  significa innanzitutto lavorare su se stessi ed esplorare i luoghi della propria interiorità, acquisendo gradualmente mezzi espressivi e comunicativi spesso nascosti. Ci siamo divertiti, abbiamo condiviso tempo, difficoltà e progressi, rafforzando giorno dopo giorno legami di stima ed amicizia. Ringraziamo ancora il Gruppo Culturale Il Cardo per averci sostenuto materialmente e soprattutto umanamente, il resto dei soci fondatori e i soci amici, che da dietro le quinte ci hanno incoraggiato, il parroco Padre Orazio che ci ha permesso di utilizzare il teatrino parrocchiale, il Comune di Leonessa, per la disponibilità dei posti a sedere, le attività commerciali presso le quali sono stati venduti i biglietti, quanti a vario titolo, ci hanno offerto il proprio aiuto e in ultimo, ma non per importanza, il numerosissimo e calorosissimo pubblico, senza il quale non avremmo avuto una soddisfazione tanto grande. Tutto ci porta a pensare che la nostra, seppur giovane, Associazione, si stia muovendo nella giusta direzione,  facendo forza sulle capacità,  sull'intraprendenza, sul coraggio e sul cuore di quanti ne fanno parte e contando sulla collaborazione di chi nutre, come noi, un incondizionato amore per Leonessa. Il nostro paese ha bisogno di forze nuove, necessarie a preservare quanto di bello e prezioso i nostri predecessori ci hanno voluto tramandare ed a navigare, con il vento in poppa, verso un futuro migliore.

Letizia Rauco

Associazione Culturale La Fenice

 
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