“E vanno pel tratturo antico al piano quasi per un erbal fiume silente su le vestigia degli antichi padri…” Così D’Annunzio descrive la discesa dei pastori verso il mare nella sua poesia “I pastori”. Dopo la via Francigena e ll Cammino di Santiago il percorso dei “tratturi” le lunghe vie d’erba che collegavano la l’Abruzzo montano con il Tavoliere di Puglia, è tra le esperienze più suggestive. Consente infatti di ripercorrere gli stessi tracciati usati dai Sanniti, dai Romani, e dal 1200 in poi, da centinaia di pastori , milioni di pecore e carovane di muli carichi di masserizie che camminavano silenziosamente in mezzo a quelle ampie distese d’erba.
Oggi di quelle antiche vie erbose rimane ben poco, come rimane ben poco di quella civiltà pastorale che le aveva generate.
Eppure una sensibilità nuova verso il passato sta coinvolgendo persone sensibili, associazioni e istituzioni affinché queste testimonianze, o ciò che rimane di esse, non precipitino nell'oblio, insieme all'immenso patrimonio di storia e cultura che portano con sé.
E la transumanza 2015 ripete gli antichi gesti del passato.
Ci sarebbero storie lunghissime da raccontare perché questo percorso è fatto di sacrifici e di tante necessità.
10 giorni di Cavallo dal mare ai monti e ad ogni passaggio grandi emozioni e soprattutto grandi ricordi...