Il Carnevale Romano : Le memorie di un antica tradizione

 

Ci dispiace constatare che nemmeno una riga è stata spesa, in fase di commento, per il Corteo del Palio del Velluto.

Al di là dello scarno  comunicato ufficiale di presentazione del Carnevale Romano 2015, non una menzione.

Il Messaggero si è ricordato di tutti...

"Ad accogliere la Sovrana, che dal 1655 scelse Roma per oltre trent'anni, circa 60mila persone, il Bernini e un cavaliere, impersonati rispettivamente da Federico Mollicone, presidente onorario del Comitato del Carnevale Romano e dal comico Roberto Ciufoli.

Protagonisti della sfilata, 160 cavalli, cavalieri e amazzoni in costumi rinascimentali, oltre 200 figuranti, artisti equestri, gruppi storici, rappresentanze buttere del Lazio e corpi militari, come la fanfara a cavallo dell’VIII Reggimento Lancieri di Montebello, il IV Reggimento Carabinieri a cavallo, la Polizia di Stato a cavallo e il Corpo Forestale dello Stato. Dopo aver animato le piazze e le vie del Tridente, è stata la volta dell’arrivo delle carrozze d’epoca in Largo San Rocco, con a bordo la Regina e il presentatore della manifestazione Daniele Coscarella.

Affollatissime le strade e la Tribuna autorità in Largo dei Lombardi. Una risposta all’altezza delle aspettative dell’organizzazione curata da Marco Lepre, che parla di “grande successo della VII edizione del Carnevale Romano”. A lanciare un appello al ministro dei Beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, affinchè "aiuti a sopravvivere la manifestazione" è Federico Mollicone. Perchè, come spiega Francesca Barbi Marinetti, responsabile eventi di Palazzo Corsini, “la dedica a Cristina di Svezia testimonia la volontà di trasformare una festa popolare in un evento di prestigio culturale per Roma”.

E ancora...

"E’ stato il Carnevale Romano di tutti, quello della VII edizione, che si è chiuso con un ricevimento in maschera a Palazzo Corsini. Oltre 200 ospiti, tra dame e nobiluomini del Seicento, ma anche persone in borghese, hanno partecipato al dinner buffet organizzato per l’occasione dal ristorArte Margutta.

Un contesto d’eccezione per gli intervenuti, che hanno potuto ammirare le sale della Galleria nazionale di arte antica in via della Lungara. Proprio quella che, ai tempi dei fasti della Roma Barocca, era l’antico Palazzo Riario, nonché dimora della Regina Cristina di Svezia. La permanenza della Sovrana nella Capitale durò oltre trent’anni, fino alla fine dei suoi giorni. E iniziò nel 1655, con il suo ingresso trionfale da Porta Flaminia, così come è stato rievocato nel pomeriggio di Martedì Grasso, con l’attrice Maria Rosaria Omaggio a vestire i panni di Cristina.

L’eleganza dei costumi d’epoca e la raffinatezza del portamento di chi li ha indossati, ieri sera hanno pervaso gli ambienti delle preziose sale, dove si sono aggirate personalità del mondo delle arti, come Simone Bessi della famosa sartoria romana Annamode costumes, Giorgio Leone, direttore di Palazzo Corsini, i registi Francesco Sala e Leonardo Petrillo, l’attrice Antonella Salvucci, l’attore di teatro Daniele Coscarella, la costumista Fabrizia Magnini, il truccatore Antonio Quattromani e l’hair stylist Alessandro Messina. E ancora, Paolo Guzzanti, Federico Bonesi, direttore artistico della manifestazione estiva All'ombra del Colosseo, Claudio e la moglie Tina Vannini del ristorArte Margutta, gli attori Maria Rosaria Omaggio, Viola Pornaro e Alessandro Benvenuti, Marco Lepre, organizzatore del Carnevale Romano, Federico Mollicone, presidente onorario del Comitato Carnevale Romano e Francesca Barbi Marinetti, direttore artistico dell’evento a Palazzo Corsini.

Non poteva che essere la Omaggio la grande protagonista della serata di successo. Stanca ma felice, l’attrice si è presentata ai suoi ospiti durante il ricevimento, solo dopo aver omaggiato la Sovrana, facendosi fotografare in quella che fu la sua alcova, dove è custodito il ritratto della Regina del pittore fiammingo Justus Van Egmont, donato alla Galleria dalla Svezia, proprio per la lunga permanenza di Cristina a Roma. Un quadro che sarà restaurato grazie ai fondi raccolti dallo spettacolo teatrale che si è tenuto, sempre a Palazzo Corsini, prima del ricevimento. Ben 180 le persone in sala. Ospiti d’onore, l’ambasciatrice di Svezia in Italia Ruth Evelyn Jacoby, presente insieme al marito, e la cancelliera dell’Accademia dei Lincei, Ada Baccari. Applauditissimi gli attori Omaggio, Benvenuti e Pornaro che hanno messo in scena ‘Cristina di Svezia Regina a Roma’, diretto dal regista Francesco Sala. Per l’interpretazione impeccabile e la cura dei testi, come anche per il lavoro di ricerca musicale a cura di Pierluigi Pietroniro, che hanno saputo rapire e affascinare il pubblico.

Durante lo spettacolo non sono mancati i colpi di scena, come il bacio saffico tra la Regina e la dama misteriosa (interpretata dalla Pornaro), che improvvisamente appare in scena e viene baciata da Cristina. Come racconta la storia, la seducente Ebba Sparre, amante della Sovrana, verrà poi abbandonata, perché la Regina, donna di potere e appassionata di arti, di cultura, di scienze e di alchimia, sceglierà coerentemente con la sua persona, di nutrirsi di tutto questo, pur serbando per sempre il ricordo dell’amore provato per la Sparre. In realtà Cristina, come ricorda durante lo spettacolo il padre gesuita Athanasius Kircher (interpretato da Benvenuti), suo mentore ed amico, sarà anche l’amante di Decio Azzolino, un prelato della Roma papalina. Per questo la Sovrana resterà sempre una figura dalla personalità complessa, ma anche molto chiacchierata negli ambienti dell’alta nobiltà del Seicento."

Non è bello, solo per rispetto di 100 figuranti orgogliosi di rappresentare una meravigliosa terra di confine.

Il Palio del Velluto rappresenta Leonessa e i suoi 750 Anni di storia gloriosa.

Storia gloriosa che anche i giornalisti romani (quelli "veri", mica come noi di leonessa.org...) dovrebbero rispettare.

 

(servizio fotografico a cura di Elena Rauco, Paolo Tracassini, Franco Bonelli, Roberto Pietrolucci).

 

giannibolletta@leonessa.org

 

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