(Video su gentile
concessione www.rietilife.it)
“Oggi
riparte il Terminillo”. Il
sindaco di Leonessa, Paolo
Trancassini, presidente del
consorzio per il Terminillo,
è il ritratto della
soddisfazione. “Ma non ci
fermiamo qui, dobbiamo
rilanciare questa montagna e
a breve cominceranno i
lavori anche a Cantalice,
Micigliano e Rieti”. Quella
che definisce la “madre di
tutte le scommesse”,
intanto, è stata vinta: a
Campostella di Leonessa,
versante settentrionale del
Terminillo, è stata
inaugurata stamattina la
seggiovia quadriposto
realizzata con la prima
tranche dei 20 milioni
destinati dalla Regione
Lazio al Terminillo (o
meglio, con un anticipo di
quei fondi, per circa 6
milioni di euro). Al taglio
del nastro ha partecipato la
giunta di Leonessa, che ha
spinto per terminare i
lavori a tempo di record
(soltanto cinque mesi), il
deputato Fabio Melilli, il
consigliere regionale
Daniele Mitolo, il
commissario della Provincia
di Rieti, Giancarlo Felici,
altre autorità civili,
religiose e militari della
zona e numerosi appassionati
della montagna. Dopo il
taglio del nastro, autorità
e cittadini si sono spostati
in vetta e hanno festeggiato
tra salsicce e vino.
L’IMPIANTO
- La
nuova seggiovia quadriposto,
che entrerà a regime quando
la neve sarà sufficiente per
l’apertura delle piste,
garantisce la risalita in
poco meno di dieci minuti
(9’29″ per la precisione)
dai 1146 metri di
Campostella ai 1500 metri di
Vallorgano. La struttura è
stata realizzata
dall’azienda altoatesina
Leitner con la
collaborazione della ditta
locale Aloisi Calcestruzzi.
L’impianto sostituisce il
vecchio (in tutti i sensi)
impianto di risalita
monoposto e completa il
rinnovo delle strutture in
dotazione alle piste
leonessane dopo l’apertura
della seggiovia Rubbio. Da
completare c’è ancora il
tappeto per la scuola sci e
l’impianto di innevamento
artificiale. Nella prossima
primavera, secondo quanto
preventivato dal sindaco
Trancassini e dal suo
braccio destro in tema di
impianti sciistici, Vito
Paciucci, sarà aperto anche
il rinnovato impianto di
Monte Tilia.
TRANCASSINI
-
Piove, quasi nevica, ma
Trancassini è raggiante. “In
vetta c’è il sole, le
salsicce e il vino,
invitiamo tutti a provare la
nuova seggiovia”, esulta
prima di tagliare il nastro
insieme a Melilli, con il
quale si ricordano le
battaglie del 2008, quando
il deputato era presidente
della provincia: dissidi
politici che sfociarono
addirittura nel celeberrimo
referendum per la secessione
di Leonessa dal Lazio. Ora
il clima è molto più disteso
e Trancassini sferza Melilli
con una battuta: “Devi dire
solo due parole: brava
Leonessa”. “Per noi oggi è
un giorno speciale – gioisce
Trancassini – Abbiamo
scalato una vetta. Quando
rilevammo Campostella per
700 milioni di lire diventai
pallido, mi feci prendere
dall’ansia: sentivo addosso
la responsabilità di un
investimento così grande. Ma
eravamo certi che la
montagna sarebbe ripartita.
Oggi è la festa di un
territorio, è la
dimostrazione di cosa sa
fare la politica. Abbiamo
avuto la forza,
l’ostinazione e il coraggio
di mettere il Terminillo al
centro del dibattito.
Abbiamo sconfitto un nemico:
la burocrazia. In 5 mesi
abbiamo fatto l’appalto,
abbiamo smontato il vecchio
impianto e ne abbiamo
costruito uno nuovo. I miei
complimenti vanno a Vito
Paciucci, che tutti i giorni
ha scandire e imposto i
tempi, anche alla giunta.
L’impianto lo intitoliamo a
Mario Foglia, ingegnere
strampalato con idee
geniali, un uomo che ha
creduto nel Terminillo e che
deve essere il simbolo della
rinascita. Oggi riparte il
Terminillo. Stiamo facendo
un lavoro importante con gli
altri sindaci del
comprensorio, il consorzio è
innovativo, è un segnale
nuovo. Non c’è campanilismo,
ma capacità di programmare”.
I
COMMENTI
-
Melilli
rivendica l’impegno: suo,
della provincia e della
Regione. “Sono qui con molto
piacere – sostiene - Su
questa vicenda ci siamo
spesi in molti, e venendo
qui non ho potuto non
ripensare a tutto quello che
è successo con Trancassini,
alle mille volte che ci
siamo divisi. Ma il
confronto è servito. Sul
Terminillo lottiamo contro
il tempo, abbiamo bisogno di
recuperare troppi anni e
sconfiggere qualche
posizione del no estremo.
L’importante è agire con
capacità e intelligenza. È
solo il primo passo,
l’ambizione è andare avanti
e costruire un sistema
sciistico di alto livello”.
Poi tocca a Mitolo: “Oggi è
la dimostrazione che quando
si lavora insieme, con
obiettivi chiari, le cose si
fanno. Da premiare
l’ostinazione di Leonessa,
ma non dimentichiamo il
lavoro di Marrazzo e Melilli”.
Per Felici ӏ una giornata
che ci dà la voglia per
continuare ad
impegnarci. Quando si
inaugura è sempre giorno di
festa. Grazie
all’amministrazione di
Leonessa e alle maestranze”.
(Su gentile
Concessione www.rietilife.it
- La Redazione
)
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Inaugurata a Leonessa la nuova seggiovia
quadriposto di Campo Stella. Trancassini:
«Oggi è
la festa di tutti, la festa del
territorio»
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di
A. M.
lunedì 30 dicembre 2013
(Su
gentile concessione www.ilgiornalediRieti.it)
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Parte da
quota 1146 metri per arrivare a
1500, con una lunghezza inclinata di
poco meno, 1479 metri, e con un
dislivello di 354 metri. Il tempo di
percorrenza è di poco più di 9
minuti con una velocità di esercizio
pari a 2,6 metri al secondo ed una
portata oraria di 900 persone.
Questa è la Mario Foglia, la nuova
seggiovia quadriposto che da Fonte
della Pietra porta a Campo Stella e
che è stata inaugurata questa
mattina a Leonessa.
Presenti
Mario Felici per la Provincia,
Emanuela Pariboni per il Comune di
Rieti, Daniele Mitolo per la Regione
Lazio e l'Onorevole Fabio Melilli
che hanno messo in risalto
l'importanza del compimento del
progetto per tutto il comprensorio
del Terminillo. Ma l'intervento più
atteso è stato quello di Paolo
Trancassini, Sindaco di Leonessa,
che ha voluto da subito sottolineare
come per l'Amministrazione comunale
questo sia un giorno speciale.
«Un giorno
di quelli che se rinasci cinquanta
volte non te lo dimentichi. Perché
arrivi in cima e conquisti la vetta
di quella che pensavi fosse una
Montagna che non saresti mai
riuscito a scalare» ha detto prima
di ripercorrere, insieme ai tanti
presenti, la storia dell'intero
progetto.
«C'è un
aneddoto - racconta Trancassini -.
Quando misi la firma per l'acquisto
di Campo Stella era un giovedì
mattina e sottoscrissi con nome e
cognome per esteso, cosa che non
faccio mai, il contratto di acquisto
per questi impianti per 700 milioni
di lire. Tutta la trattativa era
stata molto veloce, molto serrata
perché chi teneva questi impianti e
non li apriva più, li stava facendo
morire e ad ogni appuntamento faceva
slittare la firma. Misi questa firma
e poi mi ritrovai dopo pochi minuti
in macchina con mia madre che
scendevamo verso Roma. Poco dopo
Fuscello fui costretto a fermarmi
perché fui preso da un attacco
d'ansia. Diventai pallido, perché
d'un tratto pensai di aver speso 700
milioni del Comune di Leonessa. Ed
erano tanti. E mia madre mi disse
con il suo modo garbato, ma anche
duro, che si vedeva che ero più
preoccupato dei soldi degli altri
che se fossero stati i nostri».
«Ed era
così. Ero molto preoccupato di
quell'investimento e per la
responsabilità di dar corso a quella
strada che era totalmente in salita.
Questi, come ci dicevano
dall'opposizione, erano ferri
vecchi, ma erano la speranza, erano
il sogno. Era - ha proseguito
Trancassini - il cappello sulla
Montagna, certi che la Montagna,
dove non c'era praticamente nulla,
sarebbe ripartita. Abbiamo passato
momenti molto difficili con
l'Amministrazione comunale. Ogni
volta che si rompe qualcosa su
questi benedetti impianti non si
spendono 1000 o 2000 euro. Si
spendono 50.000, 100.000, 150.000
euro. E allora qualche volta abbiamo
dovuto fare le corse per aprire
durante le feste. Più di qualche
volta ci siamo sentiti dire che
forse questi soldi li avevamo
buttati prima e continuavamo a
buttarli dopo».
Trancassini
parla di ostinazione, di onestà e di
coraggio, gli ingredienti «che hanno
consentito di andare avanti. Diceva
bene Melilli: ci siamo scontrati,
abbiamo avuto la forza e la capacità
di relazionarci politicamente. Noi
non abbiamo mai scusato la nostra
parte politica, né accusato chi non
lo era della nostra. Ed oggi è la
festa di tutti, la festa del
territorio. È la dimostrazione di
quello che sa fare la politica
facendo esultare insieme la
Provincia, la Regione, il Comune,
l'Onorevole ed una Giunta, perché
questo è un traguardo preso e
conquistato da tutti».
Ma il
Sindaco ha voluto sottolineare anche
un fatto, «un qualcosa - ha detto -
che attiene alla mia Amministrazione
comunale e che non può essere messo
in discussione da nessuno: noi
abbiamo avuto l'ostinazione, la
forza e il coraggio di tenere al
centro del dibattito politico questa
Montagna. Il Terminillo era qualcosa
di vecchio, qualcosa di morto. Il
Terminillo era un morto che si
tentava in tutti i modi di
rianimare. Leonessa l'ha posto al
centro del dibattito e del confronto
politico, anche aspro. E questo - ha
aggiunto - lo abbiamo fatto noi, con
questi quattro 'squilibrati' che
insieme a me hanno condiviso questi
ventiquattro anni di amministrazione
comunale. E sulla nostra strada
abbiamo trovato gente che ci ha
deriso, ci ha preso per pazzi ma che
poi, alla fine, si è convinta
insieme a noi che questa era la
madre di tutte le battaglie, di
tutte le scommesse».
Una
scommessa che per il Sindaco di
Leonessa oggi è vinta. E poi i
soldi, dice, «che hanno tanti padri.
Ognuno è libero di raccontarla come
vuole. Pensavo ieri sera che è un
po' come la foto di Bartali e Coppi:
non si saprà mai chi dava la
bottiglia all'altro. Però sono soldi
importanti, che ci hanno permesso di
rilanciare questa Montagna. Ma sono
anche soldi che noi abbiamo speso
molto bene perché - ha ripetuto
Trancassini - noi siamo capaci,
siamo onesti, e abbiamo sconfitto il
nemico di questi tempi, il nemico
dell'Italia: la burocrazia. Noi
l'abbiamo sconfitta perché in cinque
mesi abbiamo fatto un appalto,
abbiamo smontato un impianto e
l'abbiamo ricostruito. L'abbiamo
fatto perché avevamo tecnici
competenti, perché abbiamo
incontrato sulla nostra strada delle
imprese competenti ma, soprattutto,
perché abbiamo trasmesso a tutti la
'scommessa'. Tutti quelli che hanno
lavorato qui, anche l'impresa degli
amici di Bergamo oltre alla nostra 'Aloisi
calcestruzzi', ci hanno messo il
cuore, hanno capito che questo
lavoro andava fatto presto e bene».
Ed infine i
ringraziamenti, a quelli che hanno
lavorato negli impianti, ai
dipendenti comunali, alle vari ditte
che si sono susseguite nel lavoro. E
poi una annotazione particolare per
Vito Paciucci. «Perché Vito è un
carissimo amico, - ha aggiunto
Trancassini - un assessore del
Comune di Leonessa, una pedina
importante della mia Amministrazione
comunale. Ma Vito ci ha messo
l'anima, Vito ci ha messo il cuore.
Vito è stato il direttore dei
direttori dei lavori. Noi abbiamo
avuto una persona che tutti i
giorni, - sottolinea fermamente il
Sindaco - con qualsiasi tempo, è
stato qui a dare, scandire e imporre
i tempi. E lo ha fatto anche con
noi. Non c'è stata Giunta nella
quale Vito non ci abbia richiamato e
rimproverato in qualche caso, con il
calendario alla mano per dirci che
bisognava far presto, che mancavano
pochi giorni».
«Intitoliamo
questa meraviglia a Mario Foglia. È
stato un ingegnere un po'
strampalato - spiega Trancassini -
che stava qui a Leonessa, che aveva
delle idee geniali e per qualcuno
una appartenenza politica sbagliata.
Ma è stata la persona che ha
progettato la nostra Montagna, che
ha creduto nella nostra Montagna.
Mario Foglia era uno che credeva nel
Terminillo quando il Terminillo
cominciava a morire. Mario Foglia
era uno che faceva il giro delle
amministrazioni comunali per dire di
investire nel Terminillo quando
nessuno lo voleva fare. Mario Foglia
è il simbolo del Terminillo e della
sua rinascita. Per questo noi gli
abbiamo intitolato questa
meraviglia».
Ma per il
Sindaco di Leonessa questo non è un
punto d'arrivo. Sarebbe un errore
clamoroso, ribadisce. «La scommessa
è molto più grande: oggi riparte il
Terminillo, oggi riparte Leonessa,
oggi riparte la Montagna della
provincia di Rieti. Noi siamo
arrivati in cima ed è stato
veramente molto complicato. Adesso
non dobbiamo aver paura di sciare,
di scendere. Adesso dobbiamo
continuare il lavoro che abbiamo
fatto in questi mesi
importantissimi, con la Provincia,
con la Regione, con i sindaci di
Cantalice, di Micigliano, di Rieti
con cui abbiamo creato questo
Consorzio che è qualcosa di
veramente importante, innovativo ed
è un segnale nuovo per il
Terminillo».
Niente
campanilismi, afferma Trancassini,
«non li ho mai trovati a dispetto di
quello che si diceva in giro. Oggi è
chiaro a tutti che non c'è
campanilismo sul Terminillo: c'è la
volontà e la capacità si
programmare. Lo stiamo facendo».
Partiranno a breve i lavori di
Cantalice, quelli di Micigliano e
quelli di Rieti, annuncia infine
anticipando l'accordo con la
Provincia ed il Consorzio per la
gestione della pista Cinque Confini
di sci di fondo.
«Oggi
inauguriamo la Mario Foglia. Noi -
ha concludo il Sindaco - siamo
pronti e decisi a raccogliere questa
sfida per il futuro perché, come
diceva una canzone alla quale io
sono molto legato, 'il futuro
appartiene a noi'. E il futuro
appartiene a Leonessa, il futuro
appartiene al Terminillo. Il futuro
appartiene a tutti quelli che ci
credono e che pensano che la
politica sia questa e nient'altro.
Il futuro appartiene a noi
soprattutto per una cosa: perché ce
lo siamo meritato».
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Comunicato stampa
Terminillo, l’inaugurazione degli impianti di Leonessa è un
primo passo verso il rilancio del comprensorio
Il Vice Sindaco di Rieti, Emanuela Pariboni, ha partecipato
oggi all’inaugurazione del primo impianto di risalita,
quello di Leonessa, realizzato nell’ambito dei finanziamenti
regionali destinati al progetto per il rilancio del
comprensorio del Terminillo. Il rappresentante del Comune di
Rieti si è congratulato con il Sindaco Paolo Trancassini
che, in tempi brevissimi e poco prima che la seggiovia
monoposto di Campo Stella giungesse al termine delle propria
vita tecnica, ha provveduto a sostituirla con una moderna
quadriposto, dando così immediata concretezza ai primi 3
milioni dei 20 stanziati dalla Regione Lazio.
“E’ una giornata importante per il rilancio della nostra
montagna - dichiara Emanuela Pariboni - e al di là dei
dovuti ringraziamenti, a chi è stato parte attiva di questo
progetto insieme a Trancassini, l’On. Fabio Melilli in
primis, il Consigliere regionale Daniele Mitolo, i sindaci
del comprensorio e l’equipe di progettisti, è importante
sottolineare che l’inaugurazione dell’impianto di Leonessa
rappresenta il primo passo significativo verso la
realizzazione del progetto di comprensorio. Un progetto che
con il sostegno di Provincia e Regione vede uniti i Comuni
di Leonessa, Micigliano, Cantalice e Rieti. A breve,
recuperando il tempo perso, l’Amministrazione comunale di
Rieti presenterà il suo intervento di recupero e adeguamento
funzionale delle infrastrutture e delle piste del versante
reatino, frutto della collaborazione tecnico amministrativa
offerta dalla Provincia. Il progetto sarà sottoposto quanto
prima al Consiglio comunale affinché l’Amministrazione
provinciale possa avviare la procedura di valutazione
d’impatto ambientale necessaria per appaltare le opere”.
Nel quadro degli interventi per il rilancio del Terminillo
la scelta del Comune di Rieti di destinare le risorse
assegnate al rifacimento della seggiovia Cardito Nord nel
Comune di Cantalice è stata significativa. Il progetto,
infatti, prevede l’installazione di una nuova seggiovia che,
insieme agli impianti previsti sul versante di Rieti, alla
messa in sicurezza di quelli esistenti, al potenziamento dei
sistemi d’innevamento artificiale, consentirà di completare
il sistema infrastrutturale, logistico e di accoglienza
della stazione sciistica reatina.
“Per la prima volta - conclude il Vicesindaco Pariboni -
abbiamo una visione unitaria e condivisa di un progetto che
finalmente sta dando i suoi frutti. Tutti gli interventi,
insieme allo skypass unico e alla gestione consortile degli
impianti, consentiranno di rendere più competitiva l’offerta
della nostra stazione sciistica rispetto ad altre località
che, indubbiamente, non hanno le stesse potenzialità e la
stessa storia del Terminillo”.
Rieti, 30 dicembre 2013
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