Siamo assolutamente convinti che  per Leonessa è stato un autentico miracolo resistere per 10 anni.

10 anni indimenticabili  nei quali, ed è questo il forse il rammarico più grande, si è persa la grande occasione di creare le solide basi per mantenere e far crescere un evento unico come la Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo.

Qualcuno forse ha sbagliato, qualcuno ha solo criticato, qualcuno è stato solo a guardare, qualcuno ha evitato di dare il suo contributo quando magari sarebbe stato indispensabile e, in taluni frangenti, risolutivo.

Ma qualcuno ha lavorato in maniera splendida e forse, più semplicemente, non si poteva fare di più.

La Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo lascia Leonessa: siamo sicuri che la nuova sede saprà sicuramente tenersela stretta, comprendendo da subito, grazie ai nostri 10 anni, di  che ricchezze  è piena quella piazza, quell'arena che si illuminerà in una splendida serata di metà giugno per la XI Edizione, inaugurando  così una avventura piena di emozioni e di sicuri sucessi.

Emozioni e successi che qui, a Leonessa, sono durati solo 10 anni.

Ci rimangono i soliti "amici di Leonessa" che salgono sul carrozzone : in fondo qualche "mi piace" su Facebook e le solite "sentite" condoglianze al funerale  non costano poi molto e fanno sempre una gran figura.

Peccato.

giannibolletta@leonesa.org

 

15 Aprile 2012

LEONESSA
 La Rassegna nazionale delle regioni a cavallo quest`anno non si farà. Getta
dunque la spugna il Comune di Leonessa: il primo cittadino. Paolo Trancassini,
parla di una "dolorosa resa". Una toccante dichiarazione pubblicata sul suo
profilo di Facebook nella quale spiega che "c`è crisi ed il Comune, lasciato
solo a sopportare gli elevati costi della manifestazione, non ce la fa. Per chi
come il sottoscritto l`ha fortemente voluta nel 2002 
inventandola insieme a Francesco Silveri e Federico Forcelloni, e l'ha vista
crescere ogni anno è una dolorosa resa".
 Non è bastato dunque lo sforzo congiunto del Comune, della Pro loco e del
Consorzio turistico leonessano, che nelle ultime settimane avevano lanciato un
accorato appello all`imprenditoria locale, leonessana e non. E
qualche risposta c`era
anche stata, come conferma, raggiunto al telefono, lo stesso Pietrolucci.
Purtroppo, vista la notizia data dal primo cittadino, anche il solo sostegno
economico dei privati non basta, per una manifestazione che ha dei costi
elevati, visto il coinvolgimento e la professionale organizzazione che in questi
anni ha richiamato l`interesse dei media di tutta Italia. Un evento che era
nato nel 2002 proprio grazie al lavoro di Paolo Trancassini, di Federico
Forcelloni (Capo dipartimento eventi storia e di tradizioni Fise) e di
Francesco Silveri autore del progetto e regista della rassegna). L`anno
scorso si era svolta la decima edizione della rassegna ed uno spettacolare
evento storico dedicato proprio alle celebrazioni per l'Unità d`Italia. Ora
rimane solo il rimorso per aver perso un evento di rilevanza nazionale e che
dava vanto all`intera provincia. Davvero un peccato che la Provincia, la
Regione e gli altri enti non siano riusciti a sostenere una manifestazione che
ora rischia seriamente di venire riproposta magari altrove, visto l`enorme
seguito sia pubblicitario che mediático che aveva avuto. La speranza di tutti i
leonessani è che questo sia solo un arrivederci. (Marzio Mozzetti)

 

 

 L'Amico Francesco Silveri ci chiede di precisare che l'intervento sotto riportato è semplicemente una risposta ad un post apparso sulla pagina Facebook di  Paolo Trancassini. Una risposta a carattere assolutamente personale.

Fatto.

Con l'augurio, da parte  nostra, di rivedere il prossimo anno Francesco al banco della regia della 11a edizione della Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo.

A Leonessa, naturalmente.

La Redazione di www.leonessa.org

 

"Intervengo per evitare di dare adito a malintesi e valutazioni errate che nulla hanno a che vedere con la realtà che ha portato il Comune di Leonessa a rinunciare all’allestimento della rassegna 2012. La Federazione Italiana Sport Equestri ...non solo non chiede e non ha mai chiesto un euro a Leonessa per legare il proprio brand allo spettacolo, ma nelle prime edizioni ha anche sostenuto finanziariamente l’avvio della manifestazione, cosa che non ha potuto più permettersi quando sono iniziati i pesanti tagli a tutte le federazioni. Da quel momento la FISE è potuta intervenire esclusivamente concedendo un contributo più o meno consistente alle spese di alcuni gruppi partecipanti attraverso i Comitati regionali (e la cosa avviene unicamente, relativamente a spettacoli, per la rassegna). Parlo solo di alcuni Comitati, perché non tutti i gruppi che vi prendono parte sono affiliati FISE, in quanto la partecipazione è aperta a chiunque: queste altre rappresentative non possono ovviamente contare su nessun altro aiuto se non quello indiretto del Comune. Ma la presenza del logo FISE negli strumenti di comunicazione è necessaria, in quanto permette di apporre un importante marchio di qualità alla manifestazione e, di conseguenza, di aprire le porte a televisioni e giornali che altrimenti non avrebbero focalizzato l’attenzione sul nostro evento (da 5 anni la rassegna viene riconosciuta come lo spettacolo di cavalli più seguito in assoluto dai Media e quest’anno ha ottenuto una rassegna stampa di oltre 230 pagine...un elenco telefonico!). Questo spettacolo, considerato oggi tra i tre più prestigiosi d’Italia anche grazie all’esclusività della forma scenica (non dimentichiamo che il quotidiano online di uno dei giornali più letti del nostro Paese ha definito la rassegna come “la manifestazione italiana di punta in ambito di teatro equestre”) oggi si sviluppa attraverso un soggetto, una sceneggiatura, una regia teatrale e una regia equestre per ogni esibizione, con l’intervento di autori, registi, attori, costumisti e di altre figure professionali. Se aggiungiamo i costi “vivi” dati dall’ospitalità, dal noleggio dei box, da un Ufficio Stampa che ha fatto girare il nome di Leonessa in tutta Italia, da Service professionali e da tutte le strutture necessarie all’organizzazione di un grande evento, potremo capire perché sarebbe stato assolutamente necessario un aiuto da parte di quelle Istituzioni che, nemmeno troppo lontano da Leonessa, intervengono per far mettere in scena spettacoli dove la FISE Nazionale non è nemmeno presente. E sarebbe bastata solo una piccola parte di quelle erogazioni concesse, ad esempio, ad uno spettacolo che si è svolto nella nostra regione e dove ho sentito dire che un artista (uno solo!)

su un totale di 12/14 esibizioni abbia percepito un non modico compenso che va dai 30 ai 50.000 euro esclusa ospitalità! Se consideriamo che i costi degli altri artisti presenti non erano molto distanti e che la rassegna, ha un costo comunque infinitamente inferiore, comprenderemo perfettamente perchè sarebbe stata sufficiente solo una piccola attenzione in più per permetterci di andare in scena, ancora una volta, a Leonessa. Se si vuole far ritornare la manifestazione nella sua sede naturale e non potendo pressoché contare sui politici “distratti”, a mio avviso è necessario iniziare fin da adesso a reperire sponsor  perché oltretutto è nei momenti di crisi che la pubblicità non solo non si ferma, ma addirittura investe più che in altre situazioni. Leonessa, basta cercare aiuto nei politici privi di interesse per la cultura...e al lavoro con gli sponsor, dunque!"

Francesco Silveri

 

 

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