Io,per mia irrinunciabile natura, ho sempre qualcosa da scrivere.

E lo faccio spesso, con la immodesta presunzione di non fare danni.

Ho aspettato fiducioso quasi un anno,sicuro che Alfredo, un mio grande amico, riuscisse a dimostrare la sua onestà.

E questo è un gran bel passo in avanti.

Leggere e diffondere, per favore.

Daje Alfredo,daje !!!

Gianni

 

 

Da nostro Blog, 21 aprile 2011 23:18

Anonimo ha detto…
solo tranca,rosaria e tascone fuori. tutti gli altri condannati. povero cammaccia,povero luciano.i primi condannati dell’opposizione della storia d’Italia.certe cose succedono solo a Leonessa. Giovanni Bolletta non hai nulla da scrivere? E tu Peppe che sei avvocato penalista perchè non fai un manifesto con la sentenza?

Da "Il Messaggero" 9 Febbraio 2012

Fece demolire un manufatto abusivo, assolto in tribunale Febbraio, mese fortunato per Alfredo Rauco, assolto a Rieti in altro processo dove era accusato di abuso d'ufficio dopol'esposto presentato da Domenico C'ordisco, un leonessano al quale il comune aveva fatto abbattere un piccolo manufatto di sette metri quadrati realizzato su un'area demaniale senza le necessarie autorizzazioni. Cordisco aveva sostenuto di aver presentato una domanda di condono, ma l'amministrazione aveva ugualmente emesso l'ordine di demolizione. La difesa di Rauco ha ribattuto che la pratica di Cordisco risultava incompleta e lo stesso proprietario, pur invitato a farlo, non aveva fornito la necessaria documentazione integrativa. Oltretutto, essendo stato costruito su una strada pubblica, c'era la necessità di ripristinare la viabilità. Nessun abuso, dunque, e assoluzione per Rauco.

 

A Rieti il tribunale aveva inflitto ad Alfredo Rauco cinque mesi per lottizzazione abusiva Prato Fornari quarto processo La condanna dell'ex sindaco di Leonessa annullata dalla Cassazione Condanna annullata dalla Cassazione e processo da rifare (il quarto) per la lottizzazione di Prato Fornari, a Leonessa. L'ex sindaco (e attuale vice) Alfredo Rauco, si è infatti visto cancellare i cinque mesi di reclusione che sia il tribunale di Rieti che la Corte d'Appello, gli avevano inflitto, attribuendogli la responsabilità di aver rilasciato dei permessi illegittimi per consentire la realizzazione di otto villini. L'inchiesta aveva coinvolto anche tecnici e proprietari, ma tutti era no stati assolti perché nel loro comportamento era mancato l'elemento psicologico del reato. Adesso una nuova sezione della Corte d'Appello dovrà rifare il processo a Rauco, basandosi sui rilievi fatti dalla Cassazione, ma il reato è vici no alla prescrizione. Soddisfatto l'ex sindaco: «non avevo mai capito perché ero finito sotto processo».
Prato Fornari nuovo processo per Rauco Annullata dalla Cassazione la condanna dell'ex sindaco - Ripartirà dalla Corte d'Appello il processo per la lottizzazione di Prato Fornari, a Leonessa. La Corte di Cassazione ha infatti annullato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello (confermativa della precedente emessa a Rieti) nei confronti dell'ex sindaco Alfredo Rauco, ordinando un nuovo processo. Gli atti tornano così a un'altra sezione di appello che dovrà nuovamente decidere sulla base dei vizi rilevati dai giudici di legittimità.
In ogni caso, il reato per il quale Rauco era stato condannato, vale a dire la lottizzazione abusiva, è prossimo alla prescrizione, ma l'attuale vice sindaco di Leonessa punta all'assoluzione piena: «questa decisione mi rende giustizia - commenta Rauco - perché non avevo mai capito la ragione per cui ero finito sotto processo e di quale colpa mi fossi reso responsabile. Ora leggerò le motivazioni della vizi eccepiti dal mio avvocato hanno trovato puntuale accoglimento. Comunque, rinuncerò ad un eventuale prescrizione perché voglio che la mia estraneità sia sancita da una sentenza dei giudici».
La condanna - cinque mesi e 21 mila euro di multa - Alfredo Rauco l'aveva subita a Rieti, al termine di un processo dove il giudice monocratico Andrea Fanelli aveva anche assolto altri nove imputati (tecnici e proprietari dei villini unifamiliari per i quali fu ordinato il dissequestro) perchè non avrebbero avuto la consapevolezza del fatto che si stava realizzando una trasformazione illegittima dell'area dove il sindaco aveva autorizzato la costruzione degli immobili in violazione del piano urbanistico. Mancò, in sostanza, l'elemento psicologico del reato. Rauco presentò appello contro la condanna, ma i giudici di secondo grado la confermarono. Di qui, il nuovo ricorso in Cassazione dell'avvocato Alessandro lerardi e la sentenza di annullamento, con rinvio, emessa dai giudici di piazza Cavour.
2007, con il sequestro della lottizzazione (comprendente otto villini, il cui dissequestro fu ordinato dal giudice contestualmente alla sentenza di Rieti) i cui permessi per costruire erano stati rilasciati nel 2004 dal sindaco in carica Alfredo Rauco, decisione che aveva seguito una delibera adottata dal consiglio comunale nel 1995, secondo cui la presenza di opere di urbanizzazione consentiva di rilasciare singole concessioni. La procura, invece, contestò proprio questo punto, sostenendo che gli interventi non erano mai stati realizzati.
In un caso, addirittura, finì sotto accusa anche lo spostamento di un tratto di acquedotto realizzato dall'ex Casmez, per favorire la costruzione di un abitazione. Atto, la cui illegittimità fu sancita sia dal Òàã che dal Consiglio di Stato, ai quali si era rivolto l'avvocato Mauro Mattucci per conto di un privato che si riteneva danneggiato dalla costruzione, ma penalmente considerato irrilevante, tanto che il beneficiario fu tra gli imputati assolti in primo grado a Rieti.
 

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