QUATTORDICESIMA STAZIONE
Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
 
"Fu crocifisso, morì e fu sepolto...".
Il corpo senza vita di Cristo è stato posto nel sepolcro. La pietra sepolcrale non è tuttavia il suggello definitivo della sua opera.
L'ultima parola non appartiene alla falsità, all'odio e alla sopraffazione.
L'ultima parola verrà pronunciata dall'Amore, che è più forte della morte.

"Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto" (Gv 12, 24).
Il sepolcro è l'ultima tappa del morire di Cristo nel corso dell'intera vita terrena; è segno del suo supremo sacrificio per noi e per la nostra salvezza.

 
 
 
Ben presto, ormai, questo sepolcro diverrà il primo annuncio di lode e di esaltazione del Figlio di Dio nella gloria del Padre.
"Fu crocifisso, morì e fu sepolto, (...) il terzo giorno risuscitò da morte".
Con la deposizione del corpo senza vita di Gesù nel sepolcro, ai piedi del Golgota, la Chiesa inizia la veglia del Sabato Santo.
Maria conserva nel profondo del cuore e medita la passione del Figlio;
le donne si danno appuntamento per il mattino del giorno dopo il sabato, per ungere con aromi il corpo di Cristo;
i discepoli si raccolgono, nel nascondimento del Cenacolo, finché non sia passato il sabato.

Questa veglia terminerà con l'incontro presso il sepolcro, il sepolcro vuoto del Salvatore.
Allora il sepolcro, testimone muto della risurrezione, parlerà.
La pietra ribaltata, l'interno vuoto, le bende per terra,
questo sarà ciò che vedrà Giovanni, giunto al sepolcro insieme con Pietro:
"Vide e credette" (Gv 20, 8).
Ed insieme a lui credette la Chiesa,
che da quel momento non si stanca di trasmettere al mondo questa fondamentale verità della sua fede:
"Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti" (1 Cor 15, 20).

Il sepolcro vuoto è segno della definitiva vittoria
della verità sulla menzogna,
del bene sul male,
della misericordia sul peccato,
della vita sulla morte.
Il sepolcro vuoto è segno della speranza che "non delude"(Rm 5, 5).
"La nostra speranza è piena di immortalità" (cfr Sap3, 4).

ORAZIONE

Signore Gesù Cristo,
che dal Padre, nella potenza dello Spirito Santo,
sei stato condotto dalle tenebre della morte
alla luce di una nuova vita nella gloria,
fa' che il segno del sepolcro vuoto
parli a noi e alle generazioni future
e diventi fonte di viva fede,
di carità generosa
e di saldissima speranza.
A te, Gesù, presenza nascosta e vittoriosa
nella storia del mondo,
onore e gloria nei secoli.
R. Amen.

Tutti:
Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.

Quando corpus morietur
fac ut animæ donetur
paradisi gloria. Amen.


Il Santo Padre rivolge la sua parola ai presenti.
Al termine del discorso il Santo Padre imparte la Benedizione Apostolica:


V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.

V. Sit nomen Domini benedictum.
R. Ex hoc nunc et usque in sæculum.

V. Adiutorium nostrum in nomine Domini.
R. Qui fecit cælum et terram.

V. Benedicat vos omnipotens Deus,
Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
R. Amen