14 dicembre 2009

DANIELA CAPITANUCCI PLAUDE ALL’INIZIATIVA DEL SINDACO DI TRADATE

Non meno di un chilometro da scuole e ospedali, orario limitato dalle 13 alle 23, cartelli informativi sui rischi all'interno dei locali. Servono a limitare i danni del gioco d'azzardo?
Sì, sicuramente – ha spiegato Daniela Capitanucci, presidente della associazione AND-Azzardo e Nuove Dipendenze, al quotidiano di Varese - l'accessibilità è un fattore particolarmente importante per cambiare le carte in tavola. E' chiaro che se devo andare fino a Lugano o se mi basta scendere al bar sotto casa per trovare una slot machine non è lo stesso: tra i potenziali giocatori uno su dieci andrà a Lugano, ma dieci su dieci scendono sotto casa. Il discorso naturalmente è lo stesso che vale per tutte le dipendenze, ovvero non tutti quelli che mettono un euro in una macchinetta diventano giocatori patologici. La probabilità che lo faccia un soggetto a rischio però aumenta più aumento il numero di slot machines in una certa zona.

 

Però si parla solo di slot machines. Ci sono altri fattori scatenanti per la dipendenza da gioco d'azzardo?
Il primo è sicuramente quello, di solito con le macchinette installate nei bar più che nelle sale giochi. A scalare, più recentemente abbiamo avuto una crescita esponenziale delle dipendenze da gratta e vinci, mentre al terzo posto possiamo mettere le scommesse sportive. Faccio notare che praticamente non abbiamo nessuno che viene dai casinò e siamo allo zero assoluto per quanto riguarda i giochi clandestini. Questo ci dice delle cose ben precise, prima di tutto sulla responsabilità dello stato per questo tipo di dipendenze.

 

Ha fatto bene quindi il sindaco di Tradate?
Certo, mi auguro che tanti altri lo seguano, che l'iniziativa abbia successo e lunga vita. Purtroppo devo sottolineare che non è la prima che sento, c'era stato ad esempio un sindaco del Lazio che aveva addirittura bandito tutte le slot machines sul territorio. Purtroppo era successo quello che succede ogni volta: è stato costretto a ritirare l'ordinanza. I gestori, i concessionari o gli stessi monopoli di stato normalmente impugnano la sentenza davanti al Tar, e il potere giudiziario spesso gli da ragione. Per questo è fondamentale che a livello statale qualcuno si renda conto di cosa vuol dire pubblicizzare un gioco definito ‘sicuro’ e ‘legale’: sarà anche legale, ma chi sta a contatto diretto con il territorio come i sindaci testimonia che il sistema non funziona.  (www.jamma.it)

 

12 dicembre 2009

Nel piccolo comune di Tradate le slot devono stare al loro posto. Trancassini, sindaco di Leonessa, a seguito della sua personale battaglia anti-comma 6 l'aveva detto: ‘sarà un precedente per chiunque voglia mettere un freno al gioco d'azzardo'. Detto fatto. Ecco i primi seguaci. Siamo nel Varesotto ed il sindaco del comune Stefano Candiani ha disposto una speciale ordinanza "che va a integrare una già vigente normativa a livello nazionale" spiega il primo cittadino. Tra le disposizioni c'è la restrizione del numero massimo di slot machine abilitate in un solo esercizio commerciale (massimo 40, quando invece la legge nazionale prevede se ne possa installare una per ogni 5 mq). Ma il cuore della proposta sta nell'aver fissato una distanza minima fra slot e ambienti 'speciali' come scuole e ospedali: mai meno di 1000 metri. Prevista, poi, una stretta sugli orari di utilzzo delle macchinette da gioco: mentre i locali possono rimanere aperti dalle 11 alle 1 di notte, le slot machine possono essere utilizzate solo dalle 13 alle 23. (www.giocoegiochi.com)
 

11 dicembre 2009

REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda)
 
ha pronunciato la presente
 

ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 9308 del 2009, proposto da:
B Plus Giocolegale Ltd, rappresentata e difesa dagli avv.ti Andrea Scuderi, Carmelo Barreca e Giuseppe Marra, presso lo studio dei quali elettivamente domicilia in Roma, via Stoppani, n.1;

 

contro

Comune di Leonessa, rappresentato e difeso dagli avv. Domenico Bellantoni, Marco Baroni e Luca Bastioni, presso lo studio dei quali elettivamente domicilia in Roma, v.le delle Milizie, n.106;
Aams - Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, via dei Portoghesi, n.12;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- della nota dell'11.11.2009 con cui il Sindaco del Comune di Leonessa ha ordinato "il divieto assoluto all'uso di apparecchi da gioco con vincite" ed ha altresì revocato "tutte le autorizzazioni pubbliche rilasciate per l'uso degli apparecchi automatici da gioco con vincite, quali video poker e similari";
- di ogni altro atto o provvedimento presupposto, consequenziale e connesso.
Visto il ricorso;
Visti gli atti tutti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Leonessa;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Aams - Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore, alla camera di consiglio del 9 dicembre 2009, la dr.ssa Anna Bottiglieri e uditi per le parti i difensori come da verbale di udienza;
Ritenuto che la domanda di sospensione degli effetti dell'atto impugnato può essere accolta, attesa la manifesta fondatezza del gravame
 

P.Q.M.
Accoglie la suindicata domanda incidentale.
La presente ordinanza sarà  eseguita dall'Amministrazione ed Ú depositata presso la segreteria del Tribunale che provvederà  a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del 9 dicembre 2009 con l'intervento dei Magistrati:
Luigi Tosti, Presidente
Giampiero Lo Presti, Consigliere
Anna Bottiglieri, Consigliere, Estensore
 

L'ESTENSORE      IL PRESIDENTE

 

 11 dicembre 2009

 

Se qualcuno aveva qualche speranza che i poteri economici potessero essere sconfitti era un illuso………resta la libertà di farsi male da soli e il sogno che lo stato segua principi morali………….. 

La Redazione di www.leonessa.org

SLOT: TAR DEL LAZIO ACCOGLIE RICORSO B PLUS CONTRO COMUNE DI LEONESSA

Venerdi, 11 Dicembre 2009 - 11:40

 La Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto il ricorso della società B Plus Giocolegale Ltd, rappresentata e difesa dagli avv.ti Andrea Scuderi, Carmelo Barreca e Giuseppe Marra, che chiedeva la sospensione del provvedimento con il quale il Comune di Leonessa disponeva il divieto assoluto dell'uso di apparecchi da gioco nei limiti del territorio comunale, revocando tutte le autorizzazioni pubbliche rilasciate per l'uso degli apparecchi automatici da gioco con vincite. I giudici amministrativi hanno infatti "ritenuto che la domanda di sospensione degli effetti dell'atto impugnato può essere accolta" attestando "la manifesta fondatezza del gravame". L'ordinanza dei giudici ripristinerà dunque lo stato precedente alla nota del Comune di Leonessa (datata 11 novembre 2009) che di fatto vietava l'uso degli apparecchi da gioco.

11 dicembre 2009

 "Un atto illegittimo". Così il legale di B Plus, l'avvocato Lino Barreca, definisce l'ordinanza "anti-slot" del sindaco di Leonessa Paolo Trancassini "bocciato" dal provvedimento cautelare del presidente della seconda sezione del Tar Lazio Luigi Tosti. "Il sindaco - spiega Barreca - ha adottato un comportamento manifestamente illegittimo, agendo come ufficiale di governo nell'utilizzo di poteri "extraordinem" che sono autorizzati solo in presenza di catastrofi o eventi calamitosi, non certo in questo caso". "Ciò che mi sorprende è che anche lui è un avvocato e non si capisce come abbia potuto emanare un'ordinanza che va palesemente a confliggere con le leggi dello Stato".
 
A seguire il comunicato stampa dell'ufficio legale B Plus:
Siamo lieti di comunicare che il Presidente del TAR Lazio - Roma Sez. II  Luigi Tosti, rilevata la palese illegittimità del provvedimento di divieto di gioco con apparecchi da intrattenimento con vincite in denaro emesso dal Sindaco del Comune di Leonessa, in accoglimento dell'istanza cautelare proposta da B PLUS in seno al ricorso al TAR, ha immediatamente sospeso gli effetti del provvedimento.
Nel ricorso si era evidenziata l'insussistenza dei presupposti per l'utilizzo dei poteri eccezionali ed extraordinem attribuito ai sindaci in materia di sicurezza pubblica, nonché l'eccesso di potere per sviamento, essendo evidente che in realtà il Sindaco con l'utilizzo di tali poteri intendeva contrastare e sconfessare la politica adottata dal Governo in materia di giochi, e ciò rivelava quindi un suo distorto ed illegittimo del potere amministrativo.
Si era altresì evidenziato in ricorso che il Sindaco evidentemente non aveva compreso che le scelte legislative e governative in materia di potenziamento dell'offerta di gioco legale, sono correlate al contrasto al gioco illegale, e che vietando le slot "legali" si rischiava seriamente di favorire la ripresa del gioco illegale, aspramente e faticosamente contrastata in questi anni da AAMS e da tutti i concessionari di rete. 
 Si allega copia del provvedimento estratto dal sito  internet del TAR Lazio.
Avv. Lino Barreca
 

10 dicembre 2009

Video poker vietati, il Tar boccia l’ordinanza del Comune
ma Trancassini insiste: «Il loro uso fa male alla salute»

di ALESSANDRA LANCIA ("Il Messsaggero")

Crea un danno economico grave ai distributori di slot machine e video poker, l’ordinanza con cui il sindaco di Leonessa ne ha vietato l’utilizzo sul territorio comunale: è il cosiddetto periculum in mora, che i giudici del Tar del Lazio hanno riconosciuto ieri mattina alle società distributrici di apparecchi automatici da gioco con vincite (tra loro la Rete B Plus) che di quella ordinanza avevano chiesto la sospensiva. Per il sindaco e avvocato Paolo Trancassini - che con i colleghi di studio ha difeso il Comune, «gratis ovviamente» - è la seconda bocciatura in meno di un mese, «il che dimostra che tanto lenta la macchina della giustizia non è se la mia ordinanza, emessa l’11 novembre, è stata sospesa il 18 e la sospensiva convalidata stamattina. Con una sentenza a suo modo storica, se il pericolo di un danno irreparabile è stato assimilato ad un semplice danno economico».
Ma l’ironia di Trancassini finisce qui: «Sono pronto a emettere nuovamente quell’ordinanza anche domani: come sindaco sono responsabile della situazione sanitaria del mio Comune? Ebbene, mi devono dimostrare che slot machine e video poker non fanno male alla salute, quando ormai si comincia a parlare apertamente per le persone che ne fanno uso di un rapporto di dipendenza simile a quello con l’alcol. Mi dicano che non fanno ammalare la gente e io mi metterò l’anima in pace».
Dunque, la battaglia di Trancassini continua, sospinta da tutte le contraddizioni e i paradossi che circondano i giochi a premi: «Primo fra tutti il fatto che il biscazziere è lo Stato: e pensare che uno dei legali di parte avversa mi ha rimproverato perché lo Stato con le lotterie sta finanziando la ricostruzione de L’Aquila. Ma che valore morale ha un’operazione che ricostruisce qualcosa mentre altrove persone e famiglie vanno in rovina? Il problema della dipendenza da gioco c’è, ed è economico e fisico. Noi nella piccola Leonessa con questa operazione siamo andati ad accendere la luce negli angoli più bui ed appartati di bar e locali pubblici. E la sa una cosa? Una delle ragioni per cui in fretta e furia si è convalidata la sospensiva è il timore che altri sindaci avessero fatto quello che ho fatto io».
 

 

9 dicembre 2009

Se verrà confermata la sospensiva nei confronti della nostra ordinanza, vorrà dire che il Comune di Leonessa passerà alla storia perchè il caso farà giurisprudenza". Con queste parole il Sindaco del piccolo comune del reatino Paolo Trancassini commenta "a caldo" l'udienza di oggi presso il Tribunale amministrativo del Lazio chiamato ad esprimersi riguardo all'ordinanza emessa nei mesi scorsi dal primo cittadino contro l'utilizzo delle new slot nei pubblici esercizi,dopo averne disposto la sospensiva con la pronuncia dello scorso 20 novembre, su ricorso della concessionaria di rete B Plus. "E' la prima volta che vedo disporre una sospensiva sul periculum del mancato guadagno nell'attendere la sentenza del Tar", commenta il sindaco (e legale) Trancassini. "Ora aspettiamo di conoscere le motivazioni del giudice del Tar e,preso atto della sentenza, andremo a riemettere l'ordinanza. Quello che è insolito è che venga considerato come pericolo il mancato guadagno: ero abituato a sentire pronunce di questo tipo di fronte a situazioni di reale pericolosità, magari di ordine pubblico, ma non certo per un mancato guadagno". Ma il primo cittadino di Leonessa non si arrende:" Siamo consapevoli della forzatura che rappresenta la nostra posizione ma lìobiettivo era proprio quello di mettere in discussione un sistema secondo noi discutibile - afferma -  per questo non abbiamo affatto intenzione di fare marcia indietro anche di fronte a una sentenza negativa: anzi, si tratta soltanto dell'inizio di un'avventura. Abbiamo ricevuto diversi attestati di stima per la nostra presa di posizione e il tema avrà sicuramente un seguito. E' chiaro che non intendiamo andare contro il lavoro dei gestori che hanno tutte  le ragioni di protestare di fronte alla nostra richiesta, ma abbiamo il dovere di pensare ai cittadini e all'ordine pubblico e di questo ci stiamo occupando".

(www.gioconews.it)

 

9 dicembre 2009

(www.jamma.it) -  Oggi al Tar del Lazio si è discusso il ricorso, anzi per l'esattezza, i due ricorsi contro l'ordinanza del Sindaco di Leonessa, piccolo centro in provincia di Rieti, con la quale è stato introdotto il divieto ad istallare apparecchi da intrattenimento a vincita nei pubblici esercizi ed è stata revocata ogni autorizzazione fino ad ora concessa.

L'ordinanza è dell'11 novembre scorso e , fronte della ricerca di sospensiva presentata dalla società concessionarie di rete Bplus Giocolegale, è stata sospesa con un decreto cautelare emesso il 19 novembre dal Presidente della Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo rilevando, ad un primo esame, la fondatezza del ricorso. Nel frattempo, appena una settimana fa, l'Aams si è costituita in qualità di parte resistente.

Oggi la Camera di Consiglio per la trattazione definitiva della richiesta di sospensiva. Presente all'udienza anche il Sindaco del Comune di Leonessa Paolo Trancassini che ha dichiarato: "Con questo provvedimento abbiamo voluto sollevare un problema, quello del rischio di dipendenza dal gioco che ha rilevanza nazionale. La nostra speranza è che si prenda spunto da questo caso per aprire un dibattito sulla degenerazione dei comportamenti di gioco che coinvolga anche l'Amministrazione"

 

 

Il Sindaco di Leonessa: “Non abbasseremo la guardia” - GiocoNews.it - Il gioco fa notizia!

 

Scritto da Alessio Crisantemi

Venerdì 20 Novembre 2009 13:48

"Sarò lieto di argomentare le motivazioni che hanno spinto il Comune di Leonessa ad emettere questa ordinanza". Questo il commento 'a caldo' del Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini alla notizia dell'accoglimento, da parte del Tribunale Amministrativo del Lazio, della sospensiva richiesta dal concessionario di rete Bplus. Notizia che il Sindaco apprende soltanto da GiocoNews e lo sottolinea:

 "E' del tutto insolito il fatto che io debba apprendere dalla stampa dell'esistenza del ricorso e del suo accoglimento da parte del Tar; ciò significa che i legali ricorrenti si sono preoccupati prioritariamente di diffondere la notizia prima ancora di informare il Comune. La volontà sembra quindi quella di voler interrompere il dibattito che, al contrario, si intendeva creare con la nostra presa di posizione che rappresenta un comunissimo modo di pensare", commenta Trancassini. I giudici del Tar del Lazio hanno quindi disposto la sospensiva temporanea all'ordinanza del Sindaco e convocato la camera di consiglio per il prossimo 9 dicembre.  Nel frattempo a Leonessa potranno tornare ad attivarsi le slot machine: "Ora attendiamo anzitutto di ricevere la notifica -spiega il primo cittadino- poi provvederò a riunire la Giunta e ragionare sulla situazione. Chiaramente ci costituiremo parte civile e andremo in Tribunale a spiegare le nostre ragioni, senza naturalmente gravare con nessun costo sulle tasche dei cittadini, visto che interverrò personalmente" (Trancassini è lui stesso un legale, ndr).

"A questo punto aspettiamo con piacere il 9 dicembre quando andremo a parlare di salute, di benessere cittadino e di moralità. Su questi aspetti intendiamo porre l'accento e non abbassare la guardia, certi di interpretare un sentimento diffuso".

 "Trovo divertenti e motivazioni riportate nel testo dei ricorrenti -aggiunge- dove si afferma che il sottoscritto  "intende sconfessare la linea del governo rispetto al gioco pubblico": ebbene si  confesserò questa mia debolezza in tribunale, spiegando che ci sono persone che si rovinano con certi prodotti di gioco e che bisogna pensare anche a questi problemi. Quanto alla distinzione tra gioco legale e gioco illegale -conclude Trancassini- ritengo che l'unica differenza sia sul biscazziere, ora identificabile con lo Stato".

L'Ordinanza

 

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