8 dicembre
2009
Grazie di
cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio
per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.
MepRadio, la
Radio ufficiale di Leonessa
La Redazione
di www.leonessa.org
TV
DIGITALE: MONTINO E
COPPOTELLI CHIEDONO
SOSPENSIONE CANONE RAI
PER IL 2010
Chiesto un incontro
al ministro Tremonti per
valutare la possibilità
di sospensione del
canone Rai 2010, alla
luce dei numerosi disagi
subiti dai cittadini nel
passaggio alla tv
digitale terrestre.
L'assessore alla Tutela
dei consumatori e
semplificazione
amministrativa della
Regione Lazio, Anna
Salome Coppotelli, e il
vicepresidente Esterino
Montino, hanno inviato
questa mattina una
lettera al ministro
dell'Economia e delle
finanze, Giulio Tremonti,
e per conoscenza al
viceministro allo
Sviluppo economico
Dipartimento
comunicazioni, Paolo
Romani, per chiedere un
incontro per illustrare
le difficolta' legate al
passaggio al digitale
terrestre nella regione
e per esaminare quindi
la possibilita' di
esentare i cittadini del
Lazio dal pagamento del
canone Rai 2010.
"Si tratta di un atto di
responsabilita' nei
confronti dei
consumatori - ha
spiegato Coppotelli -. I
cittadini del Lazio sono
stati infatti
penalizzati dal
passaggio al digitale
terrestre in varie
maniere. Dallo switch
over del 16 giugno non
hanno piu' potuto vedere
RaiDue se non mettendo
mano al portafogli per
comprare un decoder o
una tv di ultima
generazione, pur avendo
pagato regolarmente il
canone 2009.
Ancora oggi, ad una
settimana dalla
conclusione dello switch
off, il segnale arriva
con difficolta' e in
molte zone non si vedono
le tre reti principali
della Rai. Senza parlare
dei cittadini che hanno
dovuto sostenere
ulteriori spese per
l'installazione del
decoder e la
manutenzione degli
impianti di ricezione e
di quelli, residenti in
zone non raggiunte dal
segnale, che sono stati
costretti a comprare il
decoder satellitare e la
parabola. Per tutte
queste ragioni ritengo
quindi doveroso un
intervento da parte del
Governo per esentare, o
quanto meno ridurre, il
canone Rai 2010 per i
cittadini del Lazio".
22 novembre
2009
Grazie di
cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio
per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.
MepRadio, la
Radio ufficiale di Leonessa
La Redazione
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Sta per iniziare la seconda fase dello switch-off televisivo
per il passaggio dall'analogico al digitale. Lo scorso 16
novembre sono stati interessati tutti i comuni della Bassa
Sabina (da Magliano Sabina a Scandriglia), ora tocca alla
parte nord del nostro territorio provinciale. Lunedì 23
verrà spento il segnale analogico, e riattivato in
tecnologia digitale, nei comuni di: Accumoli, Amatrice,
Borbona, Cittareale, Leonessa e Posta. Martedì 24, analoga
attività nei territori dei comuni di: Antrodoco, Belmonte in
Sabina, Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Castel Sant'Angelo,
Colle di Tora, Colli sul Velino, Concerviano, Contigliano,
Fiamignano, Greccio, Labro, Longone Sabino, Marcetelli,
Morro Reatino, Pescorocchiano, Poggio Bustone, Poggio San
Lorenzo, Rieti, Rivodutri e Varco Sabino. Le operazioni, che
si svolgeranno dalle ore 06.00 alle ore 10.00, riguarderanno
esclusivamente gli impianti ripetitori gestiti direttamente
dalla RAI, MEDIASET, La7 ed altre emittenti locali e
regionali. Per quanto riguarda gli
impianti gestiti da comuni e comunità montane, che dovranno
essere comunque disattivati per non creare interferenze con
le nuove emissioni digitali, i tempi di riattivazione
dipenderanno dal rilascio delle autorizzazioni ministeriali
e la messa a norma delle vecchie strutture, visto che
l'accordo RAI Way-Provincia di Rieti garantirà la
riattivazione, tra almeno un mese, dei principali canali
RAI. Un vero e proprio black-out che interesserà, a vario
regime, i comuni di: Accumoli e numerose frazioni di
Amatrice; le frazioni di Sigillo e Favischio di Posta; la
frazione di Vallemare di Borbona; la frazione di Albaneto di
Leonessa; tutto il territorio di Micigliano; le
frazioni di Rocca di Fondi e Rocca di Corno di Antrodoco, la
frazione di Colle Rinaldo di Borgo Velino; la frazioni di
Santa Rufina e Grotti di Cittaducale; parti rilevanti dei
comuni di Rivodutri, Poggio Bustone e il centro storico di
Cantalice; buona parte del territorio del Cicolano (Concerviano,
alcune frazioni di Petrella Salto, Varco Sabino e alcune
frazioni di Pescorocchiano e Borgorose); buona parte della
Val Canera (Montenero Sabino, Monte San Giovanni in Sabina e
Piani di San Filippo di Contigliano); tutto il territorio
dei comuni di Pozzaglia e Orvinio; parte del territorio di
Poggio Moiano e Scandriglia. Il tutto si svolgerà sotto la
supervisione del locale CCRF - Centro Controllo Radio
Frequenze (struttura tecnica del Ministero dello Sviluppo
Economico - Dipartimento per le Comunicazioni), diretto da
Marcello TOZZI. Il passaggio al digitale terrestre
riguarderà anche buona parte del centro abitato di Piediluco
(Terni); le frazioni di Ville di Fano, Cesaproba, Casale
Bottone e Santa Vittoria di Montereale, insieme ai comuni di
Carsoli, Pereto, Oricola, Rocca di Botte e Sante Marie
(L'Aquila); Arquata del Tronto (Ascoli Piceno)
20 novembre
2009
|
Provincia di
Rieti
Ufficio Stampa
|
|
Digitale terrestre:
accordo tra Rai e
Provincia di Rieti
L'accordo interessa 23
Comuni della Provinicia
di Rieti che adesso
dovranno sottoscrivere
un contratto di comodato
d'uso gratuito di tali
apparecchiature
direttamente con la Rai.
“C'è grossa
soddisfazione per aver
raggiunto un risultato
importante per migliaia
di cittadini della
nostra provincia –
dichiara il presidente
Melilli – Rischiavamo di
non far vedere i tre
principali canali della
Rai in molte zone
coperte da impianti
realizzati dai Comuni e
dalle Comunità montane.
Grazie alla
disponibilità della Rai
è stato invece possibile
continuare a garantire
un servizio pubblico di
primaria importanza
senza nessun costo per
le varie amministrazioni
e quindi per gli stessi
cittadini. La Rai –
continua il presidente
della Provincia - che
inizialmente ci aveva
chiesto di comprare
queste apparecchiature
comprendendo le istanze
del nostro territorio di
cui mi sono fatto
portavoce ha deciso di
metterle a disposizione
gratuitamente. Ora non
ci resta che attendere
che lo switch-off sia
completato su tutta la
nostra provincia per
capire se esistono altri
punti critici.
L'amministrazione
provinciale – conclude
Melilli - è comunque
pronta a continuare a
supportare tutte le
azioni necessarie
affinché tale passaggio
sia il più indolore
possibile per i
cittadini della
provincia di Rieti”.
Di seguito la lista dei
Comuni interessati
dall'accordo:
Accumoli, Amatrice,
Antrodoco, Borbona,
Borgorose, Borgovelino,
Cantalice, Castel Sant'Angelo,
Cittaducale, Colle di
Tora, Concerviano,
Contigliano, Leonessa,
Micigliano, Monte San
Giovanni, Montenero,
Petrella Salto,
Pescorocchiano, Poggio
Moiano, Posta, Pozzaglia
Sabina, Rivodutri, Varco
Sabino.
In allegato il testo
dell'accordo siglato dal
presidente Melilli con
la Rai e il testo del
contratto di comodato
gratuito che dovranno
sottoscrivere i comuni.
Rieti, 20
novembre 2009
Contratto
Accordo
14 Novembre
2009
Grazie di
cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio
per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.
MepRadio, la
Radio ufficiale di Leonessa
La Redazione
di www.leonessa.org
Nell'avvicinarsi
del 16
novembre,
data
fatidica per
il passaggio
dalla tv
analogica a
quella
digitale (in
Provincia di
Rieti sarà
dal 23 al 24
novembre,
con
l'anticipazione
nella
giornata del
16
esclusivamente
per il
territorio
del Comune
di Rocca
Sinibalda),
la Regione
Lazio ha
sottoscritto
un
protocollo
d'intesa con
i
rappresentanti
sindacali
degli
installatori
e con gli
utenti, per
fissare a
35,00 Euro
il costo
dell'installazione
del decoder
(circa 10,00
Euro in meno
rispetto
alla media
nazionale).
L'accordo
prevede un
"prezziario
calmierato"
che fissa a
78,00 Euro
il costo per
la
sostituzione
o
l'installazione
di
un'antenna
terrestre o
satellitare
e a 30,00
Euro l'ora
quello per
la
sostituzione
di un palo
antenna o un
cavo
esterno, più
le spese per
il
materiale.
Intanto,
proprio in
questi
giorni,
l'Assessorato
regionale
alla Tutela
dei
Consumatori
e
Semplificazione
Amministrativa
sta inviando
a 2 milioni
di famiglie
laziali una
piccola
guida
pratica per
spiegare che
cos'è il
digitale
terrestre,
come
installare
il decoder e
memorizzare
i canali.
Questo
vademecum
darà una
risposta
alle domande
più comuni
dei
cittadini,
con consigli
pratici e
suggerimenti
molto utili.
Questo il
prezziario
per
l'installazione
del decoder:
-
installazione
standard del
decoder
digitale,
sia per gli
apparati
esterni che
per quelli
integrati
negli
apparecchi
televisivi
35,00 Euro,
IVA inclusa;
-
installazione
di più
apparati:
(ricevitore
digitale,
drd, vcr,
tvc) 50,00
Euro ora IVA
inclusa, le
ore
successive
alla prima
vengono
conteggiate
a 30,00
Euro.
Per
gli impianti
riferiti ad
un singolo
appartamento
(il lavoro
si intende
sempre
svolto da
due
operatori -
per le parti
aeree):
-
sostituzione
antenna
terrestre o
installazione
antenna
satellitare,
78,00 Euro,
IVA inclusa;
-
sostituzione
palo antenna
30,00 Euro
ora +
materiale;
-
sostituzione
cavo esterno
(sino alla
scatola di
derivazione)
30,00 Euro
ora +
materiale;
-
sostituzione
cavo interna
30,00 Euro +
materiale
per ogni
presa;
-
sostituzione
partitore:
solo il
costo del
materiale;
-
sostituzione
presa: solo
il costo del
materiale;
-
sostituzione
amplificatore
alimentatore
78,00 Euro +
materiale.
Per
gli impianti
centralizzati:
- i costi
relativi
alla
sostituzione
antenna,
cavo
esterno,
cavo interno
corrispondono
ai prezzi
indicati per
l'impianto
di un
singolo
appartamento,
con
l'aggiunta
di 35,00
Euro per
ciascun
piano
dell'edifico;
-
sostituzione
centrale di
testa,
eseguito da
due
operatori,
108,00 Euro
+ materiale.
Tutti
i prezzi
sopra
elencati
sono
indicativi e
si intendono
con IVA
inclusa. Il
diritto di
chiamata è
calcolato in
25,00 Euro
IVA inclusa
e non viene
conteggiato
se viene
eseguito il
lavoro.
Oltre un
raggio di 15
km dalla
sede
operativa
verrà
applicato un
rimborso
chilometrico
pari a 0,58
Euro + IVA a
km. Nei
prezzi sopra
indicati non
sono
conteggiati
eventuali
interventi
sulla rete
di
distribuzione.
Comunque,
rimane
esclusa la
messa a
terra della
centrale di
testa; i
lavori
necessari,
secondo le
norme
vigenti,
relativi
alla
sicurezza
non sono
contemplati
nei prezzi
sopraindicati
e verranno
conteggiati
a parte.
|
05/11/2009
Ringraziamo la Redazione di www.newslinet.it per
l'attenzione rivolta alle vicende "televisive" del nostro
territorio...
Provate a leggere qui
www.newslinet.it
La
Redazione di www.leonessa.org
29/10/2009
Il 16 novembre Leonessa rimarrà senza televisione, non
sarebbe un gran guaio se esistesse la voglia di parlare,
discutere, incontrarsi.
E' molto più facile guardare dal buco della serratura e
vedere il trash televisivo, capitanato dal padrone delle
televisioni italiani che dando l'esempio sta trascinando una
classe politica ad accodarsi.
Bei tempi quelli in cui la politica era anche etica,
passione, voglia di essere protagonisti, sarà stata
ideologia,
ma ci si impegnava a destra, centro , sinistra.
Ma i paesi, ormai sono pieni di anziani che hanno come unica
compagnia la televisione e costringerli a spendere
molte centinaia di euro per mettere parabole e connessi mi
sembra una vera vergogna.
Non e' certo questa l'economia che farà andare avanti il
paese.
Ma la cosa che mi lascia sconcertato è la totale assenza
dell'amministrazione, eppure i mezzi e le amicizie
politiche,
Gasparri, Rositani, Cicchetti) avrebbero dovuto creare un
minimo di attenzione maggiore.
Un saluto da Roma da un appassionato di Leonessa
Raffaele
Crediamo sia il
solito, triste, "affaire" italiano.
Ma non si era al
corrente che intere zone d'Italia non erano coperte dai
ripetitori RAI ?
Ma tutto questo
cosa significa, che sarà necessaria la parabola ?
Bellissima
la citazione sul
www.laziodigitale.tv,
sito ufficiale del consorzio che cura la digitalizzazione
della nostra Regione
Non Cambia
nulla, ma niente è come prima
Appunto...
Grazie di
cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio
per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.
MepRadio, la
Radio ufficiale di Leonessa.
La Redazione
di www.leonessa.org
Rieti: Amm. Prov.
- tv digitale - le
problematiche nel
territorio |
|
|
Si
corre ai
ripari per
scongiurare,
dal prossimo
16 novembre,
il black out
televisivo
dovuto al
passaggio
dal sistema
analogico a
quello
digitale. Il
problema, di
non poco
conto,
riguarderà
prevalentemente
le zone di
montagna del
nostro
territorio
servite
prevalentemente
da impianti
ripetitori
gestiti da
comuni e
comunità
montante. In
prima linea
l’Amministrazione
provinciale
reatina che,
sotto la
spinta di
numerosi
enti locali,
tra cui la
Comunità
Montana del
Salto
Cicolano,
insieme ad
alcuni
addetti ai
lavori, si è
resa
disponibile
ad attuare
un tavolo
tecnico per
coordinare
le azioni
del caso.
Nel tardo
pomeriggio
di ieri, a
Palazzo
DOSI, alla
presenza di
Fabio
MELILLI, si
è svolta una
riunione con
tutti gli
amministratori
locali
interessati
allo
switch-off,
che in
Provincia di
Rieti verrà
effettuato
nella notte
del 26
novembre.
Presenti
l’Amministratore
delegato di
RAI Way (la
struttura
tecnica che
gestisce i
ripetitori
RAI),
Stefano
CICCOTTI, e
il
responsabile
del Digitale
Terrestre
RAI, Luca
BALESTRIERI,
insieme a
Gennaro
MATONTI e
Gennaro
MARRAZZO,
rispettivamente
Direttore
dell’Ispettorato
Territoriale
Lazio e
Direttore
del 3°
Settore
Radioelettrico
(struttura
tecnica del
Ministero
dello
Sviluppo
Economico -
Dipartimento
per le
Comunicazioni).
Di primaria
rilevanza,
oltre al
normale
utilizzo del
decoder
digitale, le
problematiche
legate al
rinnovo
delle
apparecchiature
dei circa 22
impianti di
proprietà di
amministrazioni
locali.
Durante la
discussione,
il
Presidente
MELILLI si è
reso garante
per
reperire, da
parte
dell’Ente
Provincia, i
fondi
necessari
(circa
160.000,00
Euro) per
l’acquisto
delle nuove
apparecchiature
digitali,
questo
nell’ambito
di un
accordo che
verrà
sottoscritto
con la RAI.
Durante
l’incontro,
in cui non
sono state
trattate le
problematiche
legate alla
ricezione
delle tv
private
(locali e
nazionali),
è stata
realizzata
una prima
mappatura
particolareggiata
delle zone
che non
saranno
servite dai
ripetitori
gestiti
direttamente
dalla RAI.
Queste le
zone
interessate:
Accumoli e
buona parte
del
territorio
di Amatrice;
la frazione
di Trimezzo
di
Cittareale;
le frazioni
di Sigillo e
Favischio di
Posta; la
frazione di
Vallemare di
Borbona; la
frazione di
Albaneto di
Leonessa;
tutto il
territorio
di
Micigliano;
le frazioni
di Rocca di
Fondi e
Rocca di
Corno di
Antrodoco,
la frazione
di Colle
Rinaldo di
Borgo
Velino; la
frazione di
Grotti di
Cittaducale;
parti
rilevanti
dei comuni
di Rivodutri,
Poggio
Bustone e
Cantalice;
buona parte
del
territorio
del Cicolano
(Concerviano,
Petrella
Salto, Varco
Sabino,
Pescorocchiano
e Borgorose);
buona parte
della Val
Canera (Montenero
Sabino,
Monte San
Giovanni in
Sabina e
Contigliano);
alcune zone
dei comuni
di Pozzaglia,
Orvinio,
Poggio
Moiano e
Scandriglia.
Già da
adesso, in
Bassa Sabina
(es. Poggio
Mirteto
Scalo)
vengono
segnalati
analoghi
problemi per
la ricezione
di RAI Due e
Rete 4
(passati al
digitale da
alcuni
mesi). Per
quanto
riguarda
l’offerta
dei
programmi
delle reti
RAI,
BALESTRIERI
ha tenuto a
sottolineare
la
possibilità
di
usufruire,
gratuitamente
per gli
abbonati,
della
piattaforma
satellitare
TVSAT, che
però non
garantirà la
diffusione
dei
notiziari
del TG Tre
Lazio (cosa
non proprio
irrilevante).
MATONTI, per
conto del
Dipartimento
per le
Comunicazioni,
ha garantito
un iter
accellerato
per tutte le
pratiche che
riguarderanno
il rilascio
delle
autorizzazioni
per i
rinnovati
ripetitori
in
tecnologia
digitale.
|
Melilli ha incontrato i responsabili Rai Digitale terrestre
Il presidente della Provincia di Rieti,
Fabio Melilli, questa mattina ha incontrato a Palazzo Dosi,
l’amministratore delegato Rai Way, Stefano Ciccotti, e il
responsabile del Digitale terrestre Rai, Luca Balestrieri,
per discutere delle problematiche connesse al passaggio
delle trasmissioni televisive dall’analogico al digitale.
L’incontro si è reso necessario per studiare le azioni da
mettere in campo al fine di evitare disagi ai cittadini
della provincia di Rieti che tra il 16 e il 30 novembre
prossimo, periodo in cui è previsto lo switch-off nel Lazio,
non potranno più vedere le normali trasmissioni televisive
poiché residenti in zone non coperte da segnali ufficiali
sui canali assegnati alle emittenti aventi diritto.
A tal
proposito l’Amministrazione provinciale si è detta
disponibile a svolgere un ruolo di coordinamento e, ove
fosse necessario, anche intervenire con risorse proprie per
far sì che il passaggio al digitale terrestre avvenga in
modo indolore anche in quelle zone dove attualmente le
trasmissioni in analogico sono garantite da canali
autorizzati ai Comuni e alle Comunità montane dal Ministero
delle Comunicazioni e che non potranno accedere al digitale
terrestre.
Per
questo motivo il presidente Melilli ha concordato di
incontrare insieme a Ciccotti e Balestrieri, martedì 27
ottobre alle ore 18 a Palazzo Dosi, i sindaci dei Comuni
della provincia di Rieti interessati da tale problematica
per pianificare le azioni idonee da porre in essere.
Durante
la riunione di questa mattina è stato rilevato che i Comuni
o parti di essi che non saranno serviti dal digitale
terrestre sono i seguenti: Leonessa, Petrella Salto,
Borgorose, Cittaducale, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Colle
di Tora, Posta, Concerviano, Varco Sabino, Pescorocchiano,
Micigliano, Monte San Giovanni, Poggio Moiano, Pozzaglia
Sabina, Amatrice, Rivodutri, Antrodoco,Contigliano,
Borgovelino e Accumoli.
Rieti, 23 ottobre 2009
Riceviamo e
volentieri pubblichiamo la risposta dell'On. Rositani,
membro del Consiglio di Amministrazione della Rai.
Grazie di cuore a
Massimo Spadoni ed alla Redazione di MepRadio-
La Redazione di
www.leonessa.org
Ai
responsabili delle pagine locali de
Il Tempo
Il
Messaggero
Corriere di
Rieti
RTR
Mep Radio
Radio Mondo
LORO
SEDI
Roma, 12 ottobre
2009
Carissimi,
vi invio un
dettagliato appunto fornitomi dal responsabile della
Direzione Strategie Tecnologiche riguardante le notizie da
voi pubblicate sull’oscuramento del servizio Rai, per circa
15.000 abitanti, a causa del digitale terrestre. Vi informo
inoltre che in questi giorni i tecnici di Rai Way su mia
sollecitazione si metteranno in contatto con le comunità
montane e i sindaci dei comuni interessati per risolvere il
problema.
Il
Consigliere di Amministrazione
On. Prof.
Guglielmo Rositani
Gli impianti a cui
si fa riferimento nell’articolo sono attivati, spesso autonomamente,
da piccoli Comuni e/o comunità montane per la ripetizione locale di
segnali Rai e privati. Molto di frequente sono realizzati con
apparati e/o impianti d’antenna non professionali ed istallati
presso postazioni a volte prive delle più basilari norme di
sicurezza.
Ad una prima
analisi, nell’intera regione Lazio risultano operative 29 di
tali postazioni (di cui solo 16 autorizzate dal Ministero) con una
copertura di popolazione stimata di circa 11.440 abitanti.
Di questi, meno di 8.000
ricadono nella provincia di Rieti. Si ricorda che il servizio
televisivo analogico Rai è realizzato, nel Lazio, attraverso 256
impianti distribuiti presso circa 90 postazioni e che gli impianti
Rai assicurano alla popolazione del Lazio (5.112.413 persone in base
al censimento ISTAT 2001) una copertura completamente in linea con
quella nazionale (art. 16 del Contratto di Servizio) ovvero non
inferiore al 99% della popolazione per RaiUno e RaiDue e del 97%
medio per RaiTre.
Gli impianti
analogici gestiti direttamente dai Comuni e/o dalle comunità
montane, ed autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico –
Comunicazioni, dovranno essere aggiornati tecnologicamente per
potere continuare ad operare anche dopo la transizione digitale;
quelli non autorizzati, dovranno essere sanati, a cura dei
proprietari, mediante comunicazione all’Ispettorato Territoriale del
Lazio, organo periferico competente del suddetto Ministero, in base
al Testo Unico della radiotelevisione approvato con il decreto
legislativo del 31.7.2005 n. 177 (art. 30 comma 1).
Si segnala che,
nell’attuale passaggio al “tutto digitale” nella regione Piemonte
(province di Torino e Cuneo) dove è elevatissimo il numero delle
comunità montane che possiedono impianti per la riproduzione dei
programmi RAI, è in fase di perfezionamento da parte della Regione
Piemonte un apposito accordo per il sostegno economico delle
attività di adeguamento tecnologico degli impianti che prevede un
impegno articolato in funzione dell’entità dei bacini di utenza dei
singoli impianti. È presumibile (ed auspicabile) che l’iniziativa
intrapresa dalla regione Piemonte su tale tema sia riproposta anche
nelle altre regioni interessate dallo switch-off.
Da
ultimo si ricorda che la piattaforma Tivù SAT, avviata dai
principali broadcaster nazionali (RAI, Mediaset e La 7) a partire
dallo scorso mese di agosto, ha proprio lo scopo di offrire
complemento alla copertura terrestre su tutto il territorio
nazionale. Tale piattaforma consente quindi l’immediata ricezione da
satellite dei programmi Rai nelle aree che, per problemi orografici,
potranno essere raggiunte con difficoltà da impianti terrestri. A
titolo informativo si segnala che il costo di un decoder Tivù SAT si
aggira sui 100 euro.
Al Presidente della Commissione III - Vigilanza
sul pluralismo dell'informazione
On.le Tommaso Luzzi
SEDE
e, p.c. Al Presidente della Giunta Regionale On.le
Piero Marrazzo
SEDE
e, p.c. Al Presidente del Consiglio Regionale On.le
Bruno Astorre
SEDE
Caro collega
Intere zone del reatino, con un calcolo
approssimativo di circa 15.000 utenti, saranno fuori dal sistema di
trasmissione digitale del segnale televisivo. Da una recente
dichiarazione del presidente della provincia di Rieti, la
preoccupazione sollevata è quella che dal 30 novembre, quando sarà
spento il segnale analogico, si correrà il rischio che diverse zone
della provincia di Rieti, rimarranno senza servizio televisivo,
escludendo le utenze servite da un impianto satellitare. Da quella
data i canali Rai, Mediaset ed in alcuni casi anche emittenti
locali, non verranno più irradiate, creando una condizione di
anomalia preoccupante, anche in considerazione del fatto che la
nostra popolazione è prevalentemente costituita, in quelle zone, da
persone anziane.
Inoltre tutti gli impianti realizzati in questi
anni dai comuni della provincia di Rieti, istallati per ovviare
all’insufficiente copertura di quelli ufficiali, verranno dichiarati
illegali.
Nel sostenere l’azione del Presidente della
Provincia di Rieti Fabio Melilli, che ha interessato attraverso una
lettera il Sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, rivolgo
una richiesta di sostegno da parte della Commissioni che presiedi e
delle istituzioni interessate in indirizzo.
Ribadisco infine, che da cinque anni la Provincia
di Rieti è fuori dall’informazione regionale. Questo crea ancora di
più un divario di conoscenza ed informazione che riguarda il
territorio reatino che si vede privato di un corrispondente
dell’informazione pubblica. A tal fine, ripropongo con forza
l’impegno delle Istituzioni a sollecitare alla nuova dirigenza dei
Tg regionali una soluzione in tal senso.
Roma 06/10/2009
Il Consigliere Regionale Mario Perilli
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