8 dicembre 2009

Grazie di cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.

MepRadio, la Radio ufficiale di Leonessa

La Redazione di www.leonessa.org

 

TV DIGITALE: MONTINO E COPPOTELLI CHIEDONO SOSPENSIONE CANONE RAI PER IL 2010

Chiesto un incontro al ministro Tremonti per valutare la possibilità di sospensione del canone Rai 2010, alla luce dei numerosi disagi subiti dai cittadini nel passaggio alla tv digitale terrestre.

L'assessore alla Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa della Regione Lazio, Anna Salome Coppotelli, e il vicepresidente Esterino Montino, hanno inviato questa mattina una lettera al ministro dell'Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, e per conoscenza al viceministro allo Sviluppo economico Dipartimento comunicazioni, Paolo Romani, per chiedere un incontro per illustrare le difficolta' legate al passaggio al digitale terrestre nella regione e per esaminare quindi la possibilita' di esentare i cittadini del Lazio dal pagamento del canone Rai 2010.

"Si tratta di un atto di responsabilita' nei confronti dei consumatori - ha spiegato Coppotelli -. I cittadini del Lazio sono stati infatti penalizzati dal passaggio al digitale terrestre in varie maniere. Dallo switch over del 16 giugno non hanno piu' potuto vedere RaiDue se non mettendo mano al portafogli per comprare un decoder o una tv di ultima generazione, pur avendo pagato regolarmente il canone 2009.

Ancora oggi, ad una settimana dalla conclusione dello switch off, il segnale arriva con difficolta' e in molte zone non si vedono le tre reti principali della Rai. Senza parlare dei cittadini che hanno dovuto sostenere ulteriori spese per l'installazione del decoder e la manutenzione degli impianti di ricezione e di quelli, residenti in zone non raggiunte dal segnale, che sono stati costretti a comprare il decoder satellitare e la parabola. Per tutte queste ragioni ritengo quindi doveroso un intervento da parte del Governo per esentare, o quanto meno ridurre, il canone Rai 2010 per i cittadini del Lazio".

 

22 novembre 2009

Grazie di cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.

MepRadio, la Radio ufficiale di Leonessa

La Redazione di www.leonessa.org

 

 

Sta per iniziare la seconda fase dello switch-off televisivo per il passaggio dall'analogico al digitale. Lo scorso 16 novembre sono stati interessati tutti i comuni della Bassa Sabina (da Magliano Sabina a Scandriglia), ora tocca alla parte nord del nostro territorio provinciale. Lunedì 23 verrà spento il segnale analogico, e riattivato in tecnologia digitale, nei comuni di: Accumoli, Amatrice, Borbona, Cittareale, Leonessa e Posta. Martedì 24, analoga attività nei territori dei comuni di: Antrodoco, Belmonte in Sabina, Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Castel Sant'Angelo, Colle di Tora, Colli sul Velino, Concerviano, Contigliano, Fiamignano, Greccio, Labro, Longone Sabino, Marcetelli, Morro Reatino, Pescorocchiano, Poggio Bustone, Poggio San Lorenzo, Rieti, Rivodutri e Varco Sabino. Le operazioni, che si svolgeranno dalle ore 06.00 alle ore 10.00, riguarderanno esclusivamente gli impianti ripetitori gestiti direttamente dalla RAI, MEDIASET, La7 ed altre emittenti locali e regionali. Per quanto riguarda gli impianti gestiti da comuni e comunità montane, che dovranno essere comunque disattivati per non creare interferenze con le nuove emissioni digitali, i tempi di riattivazione dipenderanno dal rilascio delle autorizzazioni ministeriali e la messa a norma delle vecchie strutture, visto che l'accordo RAI Way-Provincia di Rieti garantirà la riattivazione, tra almeno un mese, dei principali canali RAI. Un vero e proprio black-out che interesserà, a vario regime, i comuni di: Accumoli e numerose frazioni di Amatrice; le frazioni di Sigillo e Favischio di Posta; la frazione di Vallemare di Borbona; la frazione di Albaneto di Leonessa; tutto il territorio di Micigliano; le frazioni di Rocca di Fondi e Rocca di Corno di Antrodoco, la frazione di Colle Rinaldo di Borgo Velino; la frazioni di Santa Rufina e Grotti di Cittaducale; parti rilevanti dei comuni di Rivodutri, Poggio Bustone e il centro storico di Cantalice; buona parte del territorio del Cicolano (Concerviano, alcune frazioni di Petrella Salto, Varco Sabino e alcune frazioni di Pescorocchiano e Borgorose); buona parte della Val Canera (Montenero Sabino, Monte San Giovanni in Sabina e Piani di San Filippo di Contigliano); tutto il territorio dei comuni di Pozzaglia e Orvinio; parte del territorio di Poggio Moiano e Scandriglia. Il tutto si svolgerà sotto la supervisione del locale CCRF - Centro Controllo Radio Frequenze (struttura tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni), diretto da Marcello TOZZI. Il passaggio al digitale terrestre riguarderà anche buona parte del centro abitato di Piediluco (Terni); le frazioni di Ville di Fano, Cesaproba, Casale Bottone e Santa Vittoria di Montereale, insieme ai comuni di Carsoli, Pereto, Oricola, Rocca di Botte e Sante Marie (L'Aquila); Arquata del Tronto (Ascoli Piceno)

20 novembre 2009

                         

 

 

 

 

   Provincia di Rieti     

          Ufficio Stampa

 

 

Digitale terrestre: accordo tra Rai e Provincia di Rieti

 

 Ieri, 19 novembre, il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, ha siglato un accordo con la Rai per la fornitura gratuita delle apparecchiature necessarie alla trasmissione dei canali Raiuno, Raidue e Raitre, in digitale terrestre per quei Comuni del reatino dove il segnale analogico era garantito da ripetitori non ufficiali.

L'accordo interessa 23 Comuni della Provinicia di Rieti che adesso dovranno sottoscrivere un contratto di comodato d'uso gratuito di tali apparecchiature direttamente con la Rai.

“C'è grossa soddisfazione per aver raggiunto un risultato importante per migliaia di cittadini della nostra provincia – dichiara il presidente Melilli – Rischiavamo di non far vedere i tre principali canali della Rai in molte zone coperte da impianti realizzati dai Comuni e dalle Comunità montane. Grazie alla disponibilità della Rai è stato invece possibile continuare a garantire un servizio pubblico di primaria importanza senza nessun costo per le varie amministrazioni e quindi per gli stessi cittadini. La Rai – continua il presidente della Provincia - che inizialmente ci aveva chiesto di comprare queste apparecchiature comprendendo le istanze del nostro territorio di cui mi sono fatto portavoce ha deciso di metterle a disposizione gratuitamente. Ora non ci resta che attendere che lo switch-off sia completato su tutta la nostra provincia per capire se esistono altri punti critici. L'amministrazione provinciale – conclude Melilli - è comunque pronta a continuare a supportare tutte le azioni necessarie affinché tale passaggio sia il più indolore possibile per i cittadini della provincia di Rieti”.

 Di seguito la lista dei Comuni interessati dall'accordo:

Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgorose, Borgovelino, Cantalice, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Colle di Tora, Concerviano, Contigliano, Leonessa, Micigliano, Monte San Giovanni, Montenero, Petrella Salto, Pescorocchiano, Poggio Moiano, Posta, Pozzaglia Sabina, Rivodutri, Varco Sabino.

 In allegato il testo dell'accordo siglato dal presidente Melilli con la Rai e il testo del contratto di comodato gratuito che dovranno sottoscrivere i comuni.

  

Rieti, 20 novembre 2009

Contratto                      Accordo

 

14 Novembre 2009

 

Grazie di cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.

MepRadio, la Radio ufficiale di Leonessa

La Redazione di www.leonessa.org

    Nell'avvicinarsi del 16 novembre, data fatidica per il passaggio dalla tv analogica a quella digitale (in Provincia di Rieti sarà dal 23 al 24 novembre, con l'anticipazione nella giornata del 16 esclusivamente per il territorio del Comune di Rocca Sinibalda), la Regione Lazio ha sottoscritto un protocollo d'intesa con i rappresentanti sindacali degli installatori e con gli utenti, per fissare a 35,00 Euro il costo dell'installazione del decoder (circa 10,00 Euro in meno rispetto alla media nazionale). L'accordo prevede un "prezziario calmierato" che fissa a 78,00 Euro il costo per la sostituzione o l'installazione di un'antenna terrestre o satellitare e a 30,00 Euro l'ora quello per la sostituzione di un palo antenna o un cavo esterno, più le spese per il materiale. Intanto, proprio in questi giorni, l'Assessorato regionale alla Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa sta inviando a 2 milioni di famiglie laziali una piccola guida pratica per spiegare che cos'è il digitale terrestre, come installare il decoder e memorizzare i canali. Questo vademecum darà una risposta alle domande più comuni dei cittadini, con consigli pratici e suggerimenti molto utili. Questo il prezziario per l'installazione del decoder:

    - installazione standard del decoder digitale, sia per gli apparati esterni che per quelli integrati negli apparecchi televisivi 35,00 Euro, IVA inclusa;
    - installazione di più apparati: (ricevitore digitale, drd, vcr, tvc) 50,00 Euro ora IVA inclusa, le ore successive alla prima vengono conteggiate a 30,00 Euro.

    Per gli impianti riferiti ad un singolo appartamento (il lavoro si intende sempre svolto da due operatori - per le parti aeree):

    - sostituzione antenna terrestre o installazione antenna satellitare, 78,00 Euro, IVA inclusa;
    - sostituzione palo antenna 30,00 Euro ora + materiale;
    - sostituzione cavo esterno (sino alla scatola di derivazione) 30,00 Euro ora + materiale;
    - sostituzione cavo interna 30,00 Euro + materiale per ogni presa;
    - sostituzione partitore: solo il costo del materiale;
    - sostituzione presa: solo il costo del materiale;
    - sostituzione amplificatore alimentatore 78,00 Euro + materiale.

    Per gli impianti centralizzati:
    - i costi relativi alla sostituzione antenna, cavo esterno, cavo interno corrispondono ai prezzi indicati per l'impianto di un singolo appartamento, con l'aggiunta di 35,00 Euro per ciascun piano dell'edifico;
    - sostituzione centrale di testa, eseguito da due operatori, 108,00 Euro + materiale.

    Tutti i prezzi sopra elencati sono indicativi e si intendono con IVA inclusa. Il diritto di chiamata è calcolato in 25,00 Euro IVA inclusa e non viene conteggiato se viene eseguito il lavoro. Oltre un raggio di 15 km dalla sede operativa verrà applicato un rimborso chilometrico pari a 0,58 Euro + IVA a km. Nei prezzi sopra indicati non sono conteggiati eventuali interventi sulla rete di distribuzione. Comunque, rimane esclusa la messa a terra della centrale di testa; i lavori necessari, secondo le norme vigenti, relativi alla sicurezza non sono contemplati nei prezzi sopraindicati e verranno conteggiati a parte.

05/11/2009

Ringraziamo  la Redazione di www.newslinet.it per l'attenzione rivolta alle vicende "televisive" del nostro territorio...

Provate a leggere qui      www.newslinet.it

La Redazione di www.leonessa.org

 

29/10/2009

Il 16 novembre Leonessa rimarrà senza televisione, non sarebbe un gran guaio se esistesse la voglia di parlare, discutere, incontrarsi.
E' molto più facile guardare dal buco della serratura e vedere il trash televisivo, capitanato dal padrone delle televisioni italiani che dando l'esempio sta trascinando una classe politica ad accodarsi.
Bei tempi quelli in cui la politica era anche etica, passione, voglia di essere protagonisti, sarà stata ideologia,
ma ci si impegnava a destra, centro , sinistra.
Ma i paesi, ormai sono pieni di anziani che hanno come unica compagnia la televisione e costringerli a spendere
molte centinaia di euro per mettere parabole e connessi mi sembra una vera vergogna.
Non e' certo questa l'economia che farà andare avanti il paese.
Ma la cosa che mi lascia sconcertato è la totale assenza dell'amministrazione, eppure i mezzi e le amicizie politiche,
Gasparri, Rositani, Cicchetti) avrebbero dovuto creare un minimo di attenzione maggiore.
Un saluto da Roma da un appassionato di Leonessa
Raffaele

 

 

Crediamo sia il solito, triste, "affaire" italiano.

Ma non si era al corrente che intere zone d'Italia non erano coperte dai ripetitori RAI ?

Ma tutto questo cosa significa, che sarà necessaria la parabola ?

Bellissima la citazione sul www.laziodigitale.tv, sito ufficiale del consorzio che cura la digitalizzazione della nostra Regione

Non Cambia nulla, ma niente è come prima

Appunto...

Grazie di cuore a Massimo Spadoni ed a tutta la Redazione di MepRadio per l'insostituibile contributo all'informazione regionale.

MepRadio, la Radio ufficiale di Leonessa.

La Redazione di www.leonessa.org

 

Rieti: Amm. Prov. - tv digitale - le problematiche nel territorio    
 

    Si corre ai ripari per scongiurare, dal prossimo 16 novembre, il black out televisivo dovuto al passaggio dal sistema analogico a quello digitale. Il problema, di non poco conto, riguarderà prevalentemente le zone di montagna del nostro territorio servite prevalentemente da impianti ripetitori gestiti da comuni e comunità montante. In prima linea l’Amministrazione provinciale reatina che, sotto la spinta di numerosi enti locali, tra cui la Comunità Montana del Salto Cicolano, insieme ad alcuni addetti ai lavori, si è resa disponibile ad attuare un tavolo tecnico per coordinare le azioni del caso. Nel tardo pomeriggio di ieri, a Palazzo DOSI, alla presenza di Fabio MELILLI, si è svolta una riunione con tutti gli amministratori locali interessati allo switch-off, che in Provincia di Rieti verrà effettuato nella notte del 26 novembre. Presenti l’Amministratore delegato di RAI Way (la struttura tecnica che gestisce i ripetitori RAI), Stefano CICCOTTI, e il responsabile del Digitale Terrestre RAI, Luca BALESTRIERI, insieme a Gennaro MATONTI e Gennaro MARRAZZO, rispettivamente Direttore dell’Ispettorato Territoriale Lazio e Direttore del 3° Settore Radioelettrico (struttura tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni). Di primaria rilevanza, oltre al normale utilizzo del decoder digitale, le problematiche legate al rinnovo delle apparecchiature dei circa 22 impianti di proprietà di amministrazioni locali. Durante la discussione, il Presidente MELILLI si è reso garante per reperire, da parte dell’Ente Provincia, i fondi necessari (circa 160.000,00 Euro) per l’acquisto delle nuove apparecchiature digitali, questo nell’ambito di un accordo che verrà sottoscritto con la RAI. Durante l’incontro, in cui non sono state trattate le problematiche legate alla ricezione delle tv private (locali e nazionali), è stata realizzata una prima mappatura particolareggiata delle zone che non saranno servite dai ripetitori gestiti direttamente dalla RAI. Queste le zone interessate: Accumoli e buona parte del territorio di Amatrice; la frazione di Trimezzo di Cittareale; le frazioni di Sigillo e Favischio di Posta; la frazione di Vallemare di Borbona; la frazione di Albaneto di Leonessa; tutto il territorio di Micigliano; le frazioni di Rocca di Fondi e Rocca di Corno di Antrodoco, la frazione di Colle Rinaldo di Borgo Velino; la frazione di Grotti di Cittaducale; parti rilevanti dei comuni di Rivodutri, Poggio Bustone e Cantalice; buona parte del territorio del Cicolano (Concerviano, Petrella Salto, Varco Sabino, Pescorocchiano e Borgorose); buona parte della Val Canera (Montenero Sabino, Monte San Giovanni in Sabina e Contigliano); alcune zone dei comuni di Pozzaglia, Orvinio, Poggio Moiano e Scandriglia. Già da adesso, in Bassa Sabina (es. Poggio Mirteto Scalo) vengono segnalati analoghi problemi per la ricezione di RAI Due e Rete 4 (passati al digitale da alcuni mesi). Per quanto riguarda l’offerta dei programmi delle reti RAI, BALESTRIERI ha tenuto a sottolineare la possibilità di usufruire, gratuitamente per gli abbonati, della piattaforma satellitare TVSAT, che però non garantirà la diffusione dei notiziari del TG Tre Lazio (cosa non proprio irrilevante). MATONTI, per conto del Dipartimento per le Comunicazioni, ha garantito un iter accellerato per tutte le pratiche che riguarderanno il rilascio delle autorizzazioni per i rinnovati ripetitori in tecnologia digitale.

 

 

Melilli ha incontrato i responsabili Rai Digitale terrestre

 

 

Il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, questa mattina ha incontrato a Palazzo Dosi, l’amministratore delegato Rai Way, Stefano Ciccotti, e il responsabile del Digitale terrestre Rai, Luca Balestrieri, per discutere delle problematiche connesse al passaggio delle trasmissioni televisive dall’analogico al digitale.

L’incontro si è reso necessario per studiare le azioni da mettere in campo al fine di evitare disagi ai cittadini della provincia di Rieti che tra il 16 e il 30 novembre prossimo, periodo in cui è previsto lo switch-off nel Lazio, non potranno più vedere le normali trasmissioni televisive poiché residenti in zone non coperte da segnali ufficiali sui canali assegnati alle emittenti aventi diritto.

A tal proposito l’Amministrazione provinciale si è detta disponibile a svolgere un ruolo di coordinamento e, ove fosse necessario, anche intervenire con risorse proprie per far sì che il passaggio al digitale terrestre avvenga in modo indolore anche in quelle zone dove attualmente le trasmissioni in analogico sono garantite da canali autorizzati ai Comuni e alle Comunità montane dal Ministero delle Comunicazioni e che non potranno accedere al digitale terrestre.

Per questo motivo il presidente Melilli ha concordato di incontrare insieme a Ciccotti e Balestrieri, martedì 27 ottobre alle ore 18 a Palazzo Dosi, i sindaci dei Comuni della provincia di Rieti interessati da tale problematica per pianificare le azioni idonee da porre in essere.

 

Durante la riunione di questa mattina è stato rilevato che i Comuni o parti di essi che non saranno serviti dal digitale terrestre sono i seguenti: Leonessa, Petrella Salto, Borgorose, Cittaducale, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Colle di Tora, Posta, Concerviano, Varco Sabino, Pescorocchiano, Micigliano, Monte San Giovanni, Poggio Moiano, Pozzaglia Sabina, Amatrice, Rivodutri, Antrodoco,Contigliano, Borgovelino e Accumoli.

 

 

Rieti, 23 ottobre 2009

 

Ufficio stampa Provincia di Rieti

Palazzo Dosi

Piazza Vittorio Emanuele II - 02100 Rieti

Tel. 0746 28 57 11 Fax Fax 0746 28 62 69

ufficio.stampa@provincia.rieti.it

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la risposta dell'On. Rositani, membro del Consiglio di Amministrazione della Rai.

Grazie di cuore a Massimo Spadoni ed alla Redazione di MepRadio-

La Redazione di www.leonessa.org

 

Ai responsabili delle pagine locali de

Il Tempo

Il Messaggero

Corriere di Rieti

RTR

Mep Radio

Radio Mondo

LORO SEDI





 

Roma, 12 ottobre 2009



 

     Carissimi,

vi invio un dettagliato appunto fornitomi dal responsabile della Direzione Strategie Tecnologiche riguardante le notizie da voi pubblicate sull’oscuramento del servizio Rai, per circa 15.000 abitanti, a causa del digitale terrestre. Vi informo inoltre che in questi giorni i tecnici di Rai Way su mia sollecitazione si metteranno in contatto con le comunità montane e i sindaci dei comuni interessati per risolvere il problema.


 

Il Consigliere di Amministrazione
               
                      On. Prof. Guglielmo Rositani

 

Gli impianti a cui si fa riferimento nell’articolo sono attivati, spesso autonomamente, da piccoli Comuni e/o comunità montane per la ripetizione locale di segnali Rai e privati. Molto di frequente sono realizzati con apparati e/o impianti d’antenna non professionali ed istallati presso postazioni a volte prive delle più basilari norme di sicurezza.

 

Ad una prima analisi, nell’intera regione Lazio risultano operative 29 di tali postazioni (di cui solo 16 autorizzate dal Ministero) con una copertura di popolazione stimata di circa 11.440 abitanti. Di questi, meno di 8.000 ricadono nella provincia di Rieti. Si ricorda che il servizio televisivo analogico Rai è realizzato, nel Lazio, attraverso 256 impianti distribuiti presso circa 90 postazioni e che gli impianti Rai assicurano alla popolazione del Lazio (5.112.413 persone in base al censimento ISTAT 2001) una copertura completamente in linea con quella nazionale (art. 16 del Contratto di Servizio) ovvero non inferiore al 99% della popolazione per RaiUno e RaiDue e del 97% medio per RaiTre.

 

Gli impianti analogici gestiti direttamente dai Comuni e/o dalle comunità montane, ed autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni, dovranno essere aggiornati tecnologicamente per potere continuare ad operare anche dopo la transizione digitale; quelli non autorizzati, dovranno essere sanati, a cura dei proprietari, mediante comunicazione all’Ispettorato Territoriale del Lazio, organo periferico competente del suddetto Ministero, in base al Testo Unico della radiotelevisione approvato con il decreto legislativo del 31.7.2005 n. 177 (art. 30 comma 1).

 

Si segnala che, nell’attuale passaggio al “tutto digitale” nella regione Piemonte (province di Torino e Cuneo) dove è elevatissimo il numero delle comunità montane  che possiedono impianti per la riproduzione dei programmi RAI, è in fase di perfezionamento da parte della Regione Piemonte un apposito accordo per il sostegno economico delle attività di adeguamento tecnologico degli impianti che prevede un impegno articolato in funzione dell’entità dei bacini di utenza dei singoli impianti. È presumibile (ed auspicabile) che l’iniziativa intrapresa dalla regione Piemonte su tale tema sia riproposta anche nelle altre regioni interessate dallo switch-off.

 

Da ultimo si ricorda che la piattaforma Tivù SAT, avviata dai principali broadcaster nazionali (RAI, Mediaset e La 7) a partire dallo scorso mese di agosto, ha proprio lo scopo di offrire complemento alla copertura terrestre su tutto il territorio nazionale. Tale piattaforma consente quindi l’immediata ricezione da satellite dei programmi Rai nelle aree che, per problemi orografici, potranno essere raggiunte con difficoltà da impianti terrestri. A titolo informativo si segnala che il costo di un decoder Tivù SAT si aggira sui 100 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al Presidente della Commissione III - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione

On.le Tommaso Luzzi

SEDE

 

e, p.c.  Al Presidente della Giunta Regionale On.le Piero Marrazzo

SEDE

 

e, p.c.  Al Presidente del Consiglio Regionale On.le Bruno Astorre

SEDE

 

 

Caro collega

 

Intere zone del reatino, con un calcolo approssimativo di circa 15.000 utenti, saranno fuori dal sistema di trasmissione digitale del segnale televisivo. Da una recente dichiarazione del presidente della provincia di Rieti, la preoccupazione sollevata è quella che dal 30 novembre, quando sarà spento il segnale analogico, si correrà il rischio che diverse zone della provincia di Rieti, rimarranno senza servizio televisivo, escludendo le utenze servite da un impianto satellitare. Da quella data i canali Rai, Mediaset ed in alcuni casi anche emittenti locali, non verranno più irradiate, creando una condizione di anomalia preoccupante, anche in considerazione del fatto che la nostra popolazione è prevalentemente costituita, in quelle zone, da persone anziane.

 

Inoltre tutti gli impianti realizzati in questi anni dai comuni della provincia di Rieti, istallati per ovviare all’insufficiente copertura di quelli ufficiali, verranno dichiarati illegali.

Nel sostenere l’azione del Presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, che ha interessato attraverso una lettera il Sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, rivolgo una richiesta di sostegno da parte della Commissioni che presiedi e delle istituzioni interessate in indirizzo.

 

Ribadisco infine,  che da cinque anni la Provincia di Rieti è fuori dall’informazione regionale. Questo crea ancora di più un divario di conoscenza ed informazione che riguarda il territorio reatino che si vede privato di un corrispondente dell’informazione pubblica. A tal fine, ripropongo con forza l’impegno delle Istituzioni a sollecitare alla nuova dirigenza dei Tg regionali una soluzione in tal senso.

 

Roma 06/10/2009

 

Il Consigliere Regionale  Mario Perilli



 
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