Spett.le Redazione
Abbiamo letto sul sito di
www.leonessa.org, un
commento del sig. Achille Rauco sulla revisione delle tariffe
idriche applicate sul territorio del Comune di Leonessa, commento
molto probabilmente fatto da chi non conosce a fondo la
problematica e non ha avuto la possibilità di approfondire sul tema.
La delibera del Consiglio Comunale
di Leonessa nasce dalle delibere 52/2001 e 131/2002 del CIPE –
Ministero delle Attività Produttive, che prevedevano la totale
eliminazione dei minimi impegnati, previsti dal precedente metodo
del 1974, passando ad un sistema a totale consumo e pagamento di un
canone fisso detto “quota fissa”.
Come si può facilmente dedurre, la
riduzione della quantità fatturata riduce di conseguenza i ricavi.
Il CIPE a tale proposito ha introdotto il concetto di
isoricavo, cioè i minor
ricavi derivanti dall’eliminazione dei metri cubi relativi ai minimi
impegnati va compensata con l’incremento della quota fissa e
delle tariffe.
Questa operazione mantiene i ricavi
uguali alla situazione precedente, ma modifica solamente il metodo
per ottenerli, cioè il gestore non ha alcun beneficio economico sul
totale dei ricavi medesimi:cambiano i fattori ma il risultato è il
medesimo.
È vero che questo pertanto ha
comportato una variazione delle tariffe, variazione che però non ha
comportato nella maggior parte dei casi variazioni di importo
complessivo della fattura a parità di consumo effettivo.
Proprio questo dell’attenzione a non
incrementare la spesa delle singole famiglie, in particolare ai
residenti, è stato il filo conduttore dell’adempimento alle regole
dettate dal Cipe sui minimi impegnati dal 2001.
Vogliamo cogliere in questa sede
anche l’occasione di dare un chiarimento ad alcuni luoghi comuni che
spesso ed in queste note lette sul sito ritroviamo:
1.
prima di tutto è bene precisare che la Sogea (società a
capitale misto pubblico-privato), come qualsiasi altro gestore, sia
esso pubblico che privato fornisce un servizio abbastanza complesso
quale quello del servizio idrico. Non vende l’acqua, l’acqua di per
sé bene pubblico resta bene pubblico, ma eroga un servizio, quello
di fornire la suddetta acqua presso ogni singola abitazione o punto
di utilizzo. È evidente che se l’acqua fosse fornita nelle sole
fontane pubbliche, come in passato, il costo del servizio sarebbe
senza dubbio inferiore. Per contro il servizio reso ha costi che
prevedono un corrispettivo da parte di chi ne usufruisce a copertura
di detti costi: personale, energia, materiali, investimenti, etc..
2. Sogea
è vero che ha bilanci in attivo, attivo del valore di pochi punti
percentuali, ma è pur vero che questi derivano dalle molteplici
attività svolte anche in altre parti del territorio provinciale. La
gestione di Leonessa è una gestione che non effettua revisioni delle
tariffe da oltre 7 anni. Nel caso in esame la variazione come prima
detto non aumenta i ricavi complessivi.
3.
l’attività svolta da Sogea in questi anni ha permesso di
eliminare la pesante turnazione estiva che sistematicamente
avveniva, con turni anche di poche ore di acqua al giorno. Questo
certamente in una realtà che vive molto di turismo non ci appare un
fatto di scarso rilievo. Come noto gli investimenti per realizzare
ciò li ha finanziati Sogea.
Distinti saluti