Dal sito
www.aiol.it riportiamo l’interessante articolo che il giornalista
Giancarlo Meloni ,
amico di Leonessa, ha scritto sul Presepe di San Francesco
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Il Presepe di
Leonessa
Visitiamo il
complesso monumentale di San Francesco e la Cappella del Presepio
restaurato da poco, un itinerario di grande significato spirituale, che
si inaugurerà il 28 dicembre.
Il complesso
monumentale di San Francesco nel quale transitò sicuramente anche il
poverello di Assisi fu iniziato nel 1285.
La sua storia, e le opere ivi contenute, sono di grande importanza per
verificare la forza della comunicazione che nei secoli ha diffuso
messaggi tanto possenti da indirizzare le vicende individuali ed
universali della storia della Cristianità.
Il complesso la cui facciata è in rettangoli di pietra rossa locale si
articola in Chiesa Superiore, Cappella del Crocefisso, Sacrestia,
Cappella del Presepe e Chiesa Inferiore
Nella Chiesa Superiore si possono ammirare suggestivi affreschi sui
pilastri raffiguranti un Cristo, San Francesco e San Bernardino da Siena
datati intorno al 1496; nella Cappella del Crocefisso un crocefisso
ligneo di arte umbra(1500), nella Sagrestia un grande affresco(1574)
raffigurante la crocifissione di Gesù con ai lati San Francesco e Santa
Chiara
Di grande suggestione è la Cappella del Presepe ove si ammira il famoso
presepe in terracotta policroma eseguita nel 1501-1502 da figuli
abruzzesi ma forse anche con l'intervento di Paolo da Monreale E'
un'opera unica al mondo che per il suo fascino e la emotività che
suscita deve essere vissuta con una grande partecipazione per assimilare
tutta la sua essenza artistica e religiosa e per assimilare il suo
messaggio di alto valore religioso.
Nella Chiesa Inferiore, corpo separato da quella superiore, si accede
scendendo dall'angolo della Piazzetta di Santa Croce. La discesa ci
porta in una serie di ambienti sei di cui cinque utilizzati fino a 50
anni fa da fabbri calderai che li avevano impregnati di nero fumo
L'ambiente più interessante è il sesto che doveva essere originariamente
un oratorio della Confraternita di Santa Croce dove è possibile ammirare
la Madonna dell'Olivo e figure raffiguranti persone interamente vestite
di bianco con in mano il flagello. Forse sono i membri della comunità
dei Bianchi ma anche componenti della Confraternita laicale di S. Croce
ancor oggi esistenti che da secoli si riunisce e ha sede presso la
Chiesa di San Francesco.
Si rimane estasiati di fronte alla configurazione del Paradiso eseguita
da mano eccellente sicuramente giottesca che doveva imprimere nei
confratelli che uscivano dopo le riunioni di preghiera e di riflessione
un messaggio da trasmettere al mondo.
Nel particolare del grande affresco del Paradiso in antitesi alle
immagini crude dell'Inferno affrescate sulla parete opposta, si possono
notare diversi personaggi forse Santa Chiara poi San Francesco, San
Domenico e Sant' Agostino che guardano verso la Gerusalemme Celeste.
Il visitatore è colpito dall'impatto emotivo prodotto dalla
straordinaria potenza comunicativa che traspare da tutti gli angoli e
pietre della chiesa inferiore e da ogni particolare pittorico.
Tutto è concepito per comporre un percorso espressivo complesso
strutturalmente finalizzato ad una diffusione universale di contenuti
dal profondo significato simbolico che vede il bene trionfare sul male.
Secondo l'opinione del Direttivo della Confraternita " il Complesso
potrebbe rappresentare l'interpretazione pittorica del DE CIVITATE DEI
il capolavoro di Sant'.Agostino maturo in cui si esaminano i rapporti
tra l' impero romano e il genere umano".
Il forte impatto emotivo che si riceve è comprensibile solo se vissuto
di persona, lasciandolo esplodere nel silenzio della propria dimensione
spirituale .
Visitare il Complesso e il suo Presepio significa rivivere emozioni e le
radici della nostra storia moderna.
L'inaugurazione
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