Leonessa, 27 agosto 2004 Nei pressi della Torre di Fuscello un eccezionale ritrovamento che potrà contribuire ad un approfondimento della storia Leonessana durante il secondo conflitto mondiale.

Nel corso di una mappatura dei resti  dell'insediamento militare a guardia del castello di Fuscello databile 1200 circa, il professor Mario Polia coadiuvato dal dottor Pietro Cappellari, rinveniva alcuni resti umani ai piedi delle mura. La posizione dei resti ed il ritrovamento di alcuni altri reperti (tra i quali un bossolo di un arma apparentemente di grosso calibro) autorizzano l'ipotesi che ci si trovi di fronte ad una esecuzione sommaria, purtroppo usuale durante quei tragici giorni.

Il ritrovamento è stato immediatamente comunicato alle autorità leonessane. Un  sopralluogo è stato effettuato dal Sindaco Alfredo Rauco e dal Consigliere Paolo Trancassini che,  verificata la scoperta, hanno avvertito il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Leonessa, Maresciallo Patrizio Gala.

Sono intervenuti quindi i Marescialli dell'Arma Costantino Zerenghi e Gianluca Ortoleva, coadiuvati dal Carabiniere Gianni Reali .Successivamente, su disposizione del magistrato, i resti umani sono stati trasferiti a Rieti per gli indispensabili esami autoptici  e le conseguenti indagini.

L'ipotesi avanzata dal dottor Cappellari è che i resti possano riferirsi a quattro appartenenti alla Repubblica Sociale passati per le armi.

Di seguito il comunicato stampa ufficiale diramato questa mattina:

 

"Ieri mattina,26 agosto, una missione archeologica del Museo Demoantropologico di Leonessa guidata dal prof. Mario Polia e dal Dott. Pietro Cappellari ha ritrovato nei pressi delle rovine del castello di Fuscello delle ossa umane.

Monitorando l'intera area la squadra ha potuto constatare la presenza di una presunta fossa comune.Il buono stato di conservazione di parte dei resti rinvenuti escludono una loro "origine" medioevale.Il luogo infatti, fu abbandonato nel XV secolo e da allora nessuna comunità ha più vissuto in quelle zone dove la natura ha ripreso il sopravvento.

Le ossa sembrerebbero risalire a 50-60 anni fa e quindi ci riporterebbero agli anni della seconda guerra mondiale ed, in particolar modo, all'epoca della guerra civile 1943-1944.

Tutttavia, mai nessuno ha denunciato la scomparsa di persone e tutti i caduti e le vittime di quegli anni hanno avuto una qualche sepoltura ad eccezione di quattro giovani appartenenti alla RSI catturati a Poggio Bustone: l'allievo milite GNR Felice Degli, l'allievo milite GNR Attilio Corretti, l'agente di PS Vincenzo Francecucci e l'agente di PS Albeto Guadagnoli.I quattro condotti nel vallone che collega Morro Reatino a Leonessa sarebbero stati fucilati e i loro corpi mai più ritrovati.

Quindi, si tratterebbe di un enigma di difficile soluzione se il Dott. Cappellari non fosse anche un ricercatore della Fondazione RSI - Istituto Storico, impegnato in questi mesi proprio su uno studio sulla guerra civile nell'Appennino umbro-laziale.

Intervenuti i Carabinieri di Leonessa, è stata avvisata immediatamente la Procura della Repubblica di Rieti. Il Magistrato ha predisposto immediatamente il sequestro dei resti e della intera area del ritrovamento, aprendo un fascicolo di inchiesta. Si ipotizzano i reati di strage, vilipendio ed occultamento di cadaveri.

 

IL PROF. MARIO POLIA E IL DOTT. CAPPELLARI HANNO INDETTO PER

SABATO 28 AGOSTO,ORE 10:30 PRESSO IL LOCALE

AUDITORIUM "SANTA LUCIA"  IN C.SO SAN GIUSEPPE, UNITAMENTE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE,

UNA CONFERENZA STAMPA PER DIFFONDERE LA NOTIZIA.

SI INVITANO TUTTI I GIORNALISTI A PRESENZIARE L'IMPORTANTE APPUNTAMENTO.

 

Per informazioni : Dott. Pietro Cappellari 339-3328550"

 

 

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