La vita….in Palio 

 

E’  il Sesto di Terzone a vincere la 101° edizione del Palio del Velluto, anno settimo della nuova era.

Palio della definitiva consacrazione, dell’entusiasmo contagioso, della festa vera.

Leonessa sconfigge anche le difficoltà di un tempo inclemente, che condiziona pesantemente la giornata di sabato; gara dell’Anello vinta da Forcamelone senza pubblico, corteo storico dall’itinerario ridotto, ma intatta rimane la suggestione, anche sotto la pioggia..

Già da Venerdì la Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno  accoglie  con un suggestivo spettacolo la marea di amici venuti da ogni parte della regione: amici che  via via aumentano, degna cornice ad una domenica indimenticabile.

Leonessa protagonista, senza mezzi termini; la piazza gremita, le nuvole, man mano che il Corteo avanza, lasciano il posto al sole che, finalmente, esce senza veli.

Gara del Pane vinta da Corno, ma tutte bravissime le Dame; autentico spettacolo di forza la Tenzone della Corda, vinta da Croce con una incredibile rimonta su  Poggio.

Spettacolare atmosfera lo spettacolo serale dei bravissimi amici di Roccantica, a cui assiste Madama Margherita d’Austria e la Madonna del Sesto di Terzone, la Madonna del Palio 2003.

I Falconieri, il Concerto nel Chiostro,le Taverne……

Quest’anno, a Leonessa fin dal lunedì precedente, non mi sono fatto mancare niente.

Ho ritrovato ancora una volta la grande atmosfera  che solo un avvenimento così importante può scatenare; il popolo dei Sesti in fermento per preparativi durati un’anno intero, tutti per la loro parte consapevoli ed orgogliosi protagonisti.

Non c’è difficoltà che non si possa superare: neanche inaspettati incendi possono fermare la voglia di Palio di Leonessa e della sua  gente, si lavora fino a notte fonda (cambio di maglia sudata in corsa, tutto compreso !!).

Rimarrà nella storia del Palio il corteo storico di sabato; sotto una pioggia battente, acconciature dissolte, splendidi costumi spenti dall’acqua ma intatta la voglia di sfilare, intatto l’orgoglio di esserci.

Leonessa mette la sua vita in palio, nel Palio; e con Leonessa tutta la grande gente dell’Altipiano.

E’ una scommessa a cui tutti partecipano, grandi e bambini. Mi capita spesso di pensare  a me piccolino e all’emozione che avrei provato nello  sfilare con dame, cavalieri, spade, scudi.

Ma l’emozione è grande anche adesso.

Non è un Palio di nomi, è un Palio da ricordare per i sorrisi, gli abbracci, l’attesa della sfilata consumata nelle quattro, indimenticabili chiacchere con chi non vedi esattamente da 365 giorni, per chi ritrovi,con due splendidi gemelli e con l’intatta (semmai cresciuta !!) voglia di sfilare, per chi ti saluta per nome ma stenti a riconoscere, per gli amici che cento volte ti incontrano e cento volte ti salutano, per chi quasi ti rincorre per farti assaggiare un pezzo di torta….

E le fatiche di un impegno che dura un anno intero svaniscono in un attimo.

Rimane la voglia di ricominciare subito, di mettere di nuovo la vita in Palio.

Una faticaccia incedibile, ma ne vale la pena. Credetemi.

 

giannibolletta@leonessa.org

 

Solstizio Sabato Domenica