(di Sonia Vaccaro - da "Cavalli&Natura") |
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Ti dicono di andare a Leonessa ,tranquilla città d'arte del Lazio, situata in provincia di Rieti, perchè ci sarà una grande festa di gente di cavalli. Vai e ti ritrovi in qualcosa di mai visto prima,in un evento nuovo per tradizioni antiche. E' la Rassegna Nazionale delle Regioni a Cavallo, una manifestazione unica nel suo genere, che valorizza il soggetto a quattro gambe al di fuori dell'ambito agonistico, riunendo per la prima volta le espressioni della cultura e della tradizione equestre del nostro Paese. Uno spettacolare ritorno al passato,quando il cavallo era il collaboratore più prezioso dell'uomo, il suo alleato in battaglia,l'unico mezzo di spostamento su terra. L'iniziativa, esito della sinergia tra l'organizzatrice di eventi YEG Service,la Federazione Italiana Sport Equestri e il Comune di Leonessa, fa di turismo,ambiente,cultura, spettacolo e competizione i suoi elementi caratterizzanti. Sabato 23 giugno 2002,la medievale piazza 7 Aprile si trasforma quasi in un set cinematografico e ospita la finale della rassegna, presentata da Alessandra Canale, volto noto della RAI e da Francesco Vergovich,speaker di Radio Radio.Ed è il "Carosello dei Butteri" della Toscana a trionfare. Miriano Manciati su Dollaro, Mauro Bondini su Drusilla,Amuleto campitelli su Fantasia,Stefano Marro di Maio su Rio,Torquato Perugino su Favoloso e Agostino Mariotti su Eletto incantano per energia,abilità tecnica e affiatamento. Eleganza e romanticismo sono invece gli assi nella manica della Puglia,che termina seconda.In questo caso sono Florinda Cortese su Nosso,Lucrezia di Bitonto su Ilaria,Antonella fasano su Oremus,Michele Caroli su Nerodo, Donato di Masi su Omar e il capogruppo Francesco Calisi su Ferrari a eseguire perfettamente le coreografie del cavallo Mutgese ne "Il Nero Luminoso".Terzo il Piemonte con i "Credentati", gruppo che fa parte delcorteo del famoso carnevale di Ivrea:in sella a maestosi Frisoni con splendidi costumi che valorizzano l'aspetto medievale dei cavalieri, Valentina Bonino, Rinaldo meschini, Armando Strobietto,Davide Varetto e "Rudy" Federico Bonino colpiscono per il forte impattoscenico a cui danno vita.Le donne di maremma del Lazio,con in testa la piccola ebravissima Maria Spamma di appena sei anni, si aggiudicano il premio Più offerto dalla stessa Regione della Capitale. La loro esibizione,"Lettere dall'America", si rifà all'avvincente storia di mogli che,all'inizio del secolo scorso,dovettero sostenere il duro lavoro degli uomini emigrati in America. "Il Carosello dell'Alto Tevere",ottima performance su impegnative figure in singolo, coppia e quadrupla messa in scena dall'Umbria merita poi il premio YEG Service. Nel corso della finale danno grande spettacolo anche le Marche, con una rievocazione della battaglia di Tolentino,risalente al 1815, tra le truppe del Re di Napoli Gioacchino Murat e l'esercito austriaco, con suggestive scene di militari a cavallo in divisa dell'epoca, che ottengono il premio di "migliore ricostruzione ambientale". E poi anche la Liguria, con Bardigiani di inizio XX secolo alle prese con la "Leza",slitta a quattro appoggi con cui i boscaioli trasportavano il legname;la Calabria, che presenta "La Volata",giostra aragonese originaria del 1946, e la Lombardia, con la rievocazione storica della Sagra del Carroccio. oLa premiazione, a seguito della votazione della giuria, composta da Adolfo Paul Gross, presidente della Consulta della Federazione Italiana Sport Equestri;Leonardo Ferrara,delegato dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine e da Franco Bonelli , presidente dell'Ente Palio del Velluto di Leonessa, vede sul palco anche il Vice Presidente Vicario della FISE Flaminio Richeri,l'assessore allo Sport e Turismo della Regione Lazio Onorevole Luigi Ciaramelletti, il Sindaco di Leonessa Paolo Trancassini ,il Consigliere Federale Federico Forcelloni ed il rappresentante della YEG Service Francesco Silveri, autore del progetto globale. La festa continua anche domenica 24, quando scocca l'ora della sfilata dei 180 membri e dei 60 cavalli delle squadre partecipanti,che viene aperta da una rappresentanza in costume del Palio del Velluto, lungo l'ombreggiato e affollatissimo corso della cittadina laziale.Il "bicchiere della staffa" e la consegna degli attestati di partecipazione all'interno del chiostro pongono il sigillo su un evento che diventerà ricorrente nel calendario nazionale FISE, poichè quest'ultima si è affrettata a riconfermarlo per il 2003. Ti avevano detto di andare a Leonessa perchè c'era una grande festa di gente di cavalli.Te ne vai con la consapevolezza di aver visto qualcosa di più, che ha saputo suscitare emozioni tanto vere quanto autentico è il rapporto tra l'uomo ed il suo amicoa quattro zampe.
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