Spedizione Alpinistica
Karakorum 2014
Il Resoconto
A poco
più di tre mese dal rientro in Italia si può
certamente parlare di un bilancio positivo, con
delle belle conquiste in ambiente pakistano, per
la spedizione Alpinistica Karakorum 2014
patrocinata dalla Sezione Cai di Leonessa, dalla
Provincia di Rieti e dal Comune di Leonessa.
Sono
state scalate in stile alpino due belle vette
inviolate nell'area dell'Homboro Valley, oltre
ad una salita al Gondogoro Peak. Il team,
costituito da Pino Calandrella (Capo
Spedizione), Riccardo Innocenti, Stefano
Cascavilla, Marco Chiaretti, Giuseppe Battaglia,
Domenico Perri e Ilona Mesits, era partito il 25
luglio scorso alla volta del Pakistan, con
l'intento di scalare vette inviolate in una
valle nei pressi del villaggio pakistano di
Hushe (Baltistan), non molto lontano dal grande
K2. Una spedizione con obiettivi interessanti
sin dalle premesse, anche se pur a quote non
altissime per il Karakorum viste le poche
settimane a disposizione. Il progetto, infatti
prevedeva la salita non alla solita vetta iper
gettonata, ma un obiettivo sconosciuto e di cui
si disponevano solo pochissime foto e qualche
carta pakistana e russa, di dubbia utilità.
La
ricerca dell'avventura alpinistica genuina era
quindi nelle premesse e, combattendo anche con
le diverse patologie mediche note a chi fa
alpinismo in queste zone del mondo, e che uno ad
uno hanno colpito tutti i componenti della
spedizione, si è avuta la possibilità di vivere
una spedizione in una lunga valle in cui non
c'erano altri alpinisti, in cui non ci sono
campi base organizzati, insomma in cui non va
nessuno (4 spedizioni da sempre e l'ultima quasi
dieci anni fa).
Dopo
aver installato il Campo Base a quota 4100m ca.,
e valutato con stupore il notevole cambiamento
delle condizioni di neve e ghiaccio delle pareti
rispetto alle foto di soli dieci anni prima
(innalzamento della quota ghiaccio di circa
mille metri!), si è dovuto affrontare un
approfondito studio delle vette inviolate
potenzialmente scalabili. L'attenzione del team
si è orientata verso due montagne in una piccola
valle laterale sul lato sud dell'Homboro Valley.
Dopo aver lasciato il campo Base e posizionato
un campo (C1), a quota 4240m, sul lato opposto
della valle, cinque alpinisti del gruppo hanno
risalito il fronte tormentato di un ghiacciaio
superiore sino a raggiungere una piccola valle
glaciale dominata dalle due interessanti vette.
Le
cordate hanno risalito il ghiacciaio sino alla
crepaccia terminale a circa 5000m.
Da
questo momento la cordata di Pino Calandrella,
con Marco Chiaretti e Stefano Cascavilla, si è
orientata sulla vetta di sinistra (che è stata
battezzata Leonessa Peak per ovvi motivi
di campanile) e la cordata di Riccardo
Innocenti, con Giuseppe Battaglia, sulla vetta
di destra (che è stata battezzata Nunziatella
Peak in quanto entrambi hanno frequentato la
Scuola Militare della ”Nunziatella” di Napoli).
La
scalata del Leonessa Peak, ha comportato
la salita, dopo la crepaccia terminale, di una
parete di ghiaccio di circa 400m, con una
pendenza iniziale di circa 40°, sino ai 75°-80°
dell'uscita in cresta. Si è scalato su ghiaccio
scuro appena ricoperto da neve granitosa più
recente. La salita ha esposto le cordate a degli
importanti rischi oggettivi, vista l'incombenza
di un'enorme cornice strapiombante di neve e
ghiaccio appoggiata in cresta e sulla quale, sul
lato sinistro, la cordata è riuscita a salire
nel tratto più verticale della via.
Dalla
cresta orientandosi verso est, Calandrella,
Chiaretti e Cascavilla hanno raggiunto la base
del gendarme roccioso sommitale, e di qui,
idealmente per tutta la cordata vista l'esiguità
della cima, Pino Calandrella ne ha raggiunto la
sommità a quota 5398m. La via di salita con i
sui 1150m di dislivello, le difficoltà tecniche
e i rischi oggettivi è stata valutata
complessivamente con il grado D+.
Contemporaneamente la cordata di Riccardo
Innocenti e Giuseppe Battaglia, superata la
crepaccia terminale e percorso un centinaio di
metri del pendio sulla stessa linea di salita
della cordata di Calandrella, ha poi deviato a
destra su roccia, orientandosi sulla vetta di
destra.
La
salita su roccia, di pessima qualità, ha
comportato la realizzazione di soste e
protezioni su spuntoni e grande attenzione ai
possibili crolli, uno dei quali ha lambito
miracolosamente Giuseppe Battaglia, causandogli
"solo" una contusione ad un ginocchio, che
comunque non gli ha impedito di completare la
scalata. La salita a Nunziatella Peak, con i
suoi 5376m, ha comportato altresì il superamento
di un tiro finale verticale su ghiaccio di 85°
per superare al limite destro la grande cornice
sommitale, ha consentito ad entrambi gli
alpinisti il raggiungimento della vetta.
La via
è stata valutata complessivamente con un grado D
per i circa 1150m di dislivello.
Le vie
di salita saranno denominate com'è consuetudine
Vie degli Italiani.
Ritornati
ad Hushe, il gruppo torna al completo con
l'incontro con Domenico Perri ed Ilona Mesits, e
visti i pochi giorni rimasti si decide di
compiere una scalata al Gondogoro Peak (5650m).
Purtroppo altri improvvisi problemi di salute,
legati sopratutto a questioni alimentari, hanno
costretto Pino Calandrella, Stefano Cascavilla,
Marco Chiaretti e Riccardo Innocenti a
rinunciare e a ridiscendere a valle per poi
rientrare anticipatamente in Italia.
Il
Gondogoro Peak è stato scalato da Domenico Perri,
Ilona Mesits e Giuseppe Battaglia percorrendo la
via classica dalla valle dal Gondogoro Glacier.
Il
16 agosto si è completato il rientro di tutti i
componenti della spedizione, tutti giunti in
Italia dopo un lungo e faticoso viaggio sulla
Karakorum Highway. Si è conclusa così una bella
esperienza alpinistica che ha anche consentito
di conoscere e condividere le mille difficoltà
di una popolazione, che pur in una grande
povertà, si è dimostrata sempre cortese ed
ospitale, e di cui anche in questo periodo
storico difficile per la politica
internazionale, non ci si deve dimenticare.
Un
ringraziamento particolare va a quelle aziende
amiche che hanno deciso di aiutare la
realizzazione di questa piccola grande avventura
alpinistica: Karpos e Salewa
attraverso ClimberStore di Roma,
RedFox di Marco Priori, La Birreria Der
Lowe di Leonessa e il centro commerciale
Tiberinus di Capena.
Domenica 28 dicembre prossimo presso
l’Auditorium S. Lucia in Leonessa, si potrà
assistere al primo appuntamento ufficiale con i
membri della spedizione che presenteranno il
Film ottenuto dal montaggio dei video girati
nella loro avventura pakistana.
Pino
Calandrella
Capo
Spedizione
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