Difficile solo provare a raccontare una piazza così. Difficile descrivere la gente, come mai si era vista al Palio del Velluto. Entusiasmante pensare che tutto ciò accada a Leonessa.

In occasioni come queste, la nostra Leonessa è perfettamente uguale a quella di tutti gli altri fortunati che hanno incrociato la loro vita con queste montagne. Certo, chi vive tutto l'anno qui ha a che fare con difficoltà che forse non riusciremo mai a comprendere fino in fondo, perchè si parla di vita vissuta tutti i giorni, e non solo durante eventi indimenticabili come questo, che rappresentano però senza ombra di dubbio un momento di vita e di crescita insostituibile per questa splendida città. Non ci fossero, saremmo qui forse ad interrogarci su altre questioni.

E' il Palio della partecipazione e della passione popolare, di Sesti sempre schierati al meglio, di un imponente corteo storico sempre più numeroso (speriamo cresca ogni anno), della gioia irrefrenabile di chi ha vinto e dell'onore della soddisfazione di chi comunque ha voluto esserci, da protagonista.

Vince Corno, il Sesto di Leonessa e credo sia un segno: il segno di come riorganizzare le proprie file, appianare tutti quei piccoli contrasti che da sempre sono prerogativa della comunità umana (e non solo di quella Leonessana), sia l'unica formula di un sicuro successo.

Questa è la cronaca fotografica di una edizione del Palio del Velluto tra le più belle dell'era moderna.

La dedichiamo, con tutto il cuore, al Professor Giuseppe  Cultrera ed a "Nonno" Biagio Panicini.

Due insostituibili amici del Palio del Velluto. Due grandi di Leonessa.

La Redazione

 

 

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